EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 32012D0163

2012/163/UE: Decisione della Commissione, del 22 marzo 2012 , che chiude il procedimento antidumping relativo alle importazioni di alcuni elementi di fissaggio di acciaio inossidabile e loro parti originari dell'India

OJ L 84, 23.3.2012, p. 36–47 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
Special edition in Croatian: Chapter 11 Volume 127 P. 83 - 94

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2012/163(1)/oj

23.3.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 84/36


DECISIONE DELLA COMMISSIONE

del 22 marzo 2012

che chiude il procedimento antidumping relativo alle importazioni di alcuni elementi di fissaggio di acciaio inossidabile e loro parti originari dell'India

(2012/163/UE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (CE) n. 1225/2009 del Consiglio, del 30 novembre 2009, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri della Comunità europea (1) ("regolamento di base"), in particolare l'articolo 9,

sentito il Comitato consultivo,

considerando quanto segue:

1.   PROCEDURA

1.1.   Apertura

(1)

Il 13 maggio 2011 la Commissione europea ("la Commissione") ha reso nota con un avviso pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea  (2) ("avviso di apertura") l'apertura di un procedimento antidumping relativo alle importazioni nell'Unione di determinati elementi di fissaggio di acciaio inossidabile ("il prodotto in esame") originari dell'India.

(2)

Lo stesso giorno la Commissione ha annunciato con un avviso pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea  (3) l'apertura di un procedimento antisovvenzioni relativo alle importazioni nell'Unione di determinati elementi di fissaggio di acciaio inossidabile originari dell'India e ha iniziato un'inchiesta separata.

(3)

Il procedimento antidumping è stato aperto in seguito a una denuncia presentata il 31 marzo 2011 dallo European Industrial Fasteners Institute (EiFi) (di seguito "il denunziante") a nome di produttori che rappresentano più del 25% della produzione totale dell'Unione di alcuni elementi di fissaggio di acciaio inossidabile e di loro parti. La denuncia conteneva prove sufficienti del dumping praticato per i suddetti prodotti e del grave pregiudizio che ne è derivato, ritenuto sufficiente per giustificare l'apertura di un'inchiesta.

1.2.   Parti interessate al procedimento

(4)

La Commissione ha notificato ufficialmente l'apertura del procedimento al denunziante, agli altri produttori noti dell'Unione, ai produttori esportatori noti, agli importatori noti, agli utilizzatori notoriamente interessati e alle autorità indiane. Le parti interessate hanno avuto la possibilità di comunicare le proprie osservazioni per iscritto e di chiedere di essere sentite entro il termine indicato nell'avviso di apertura.

(5)

Sono state sentite tutte le parti interessate che ne hanno fatto richiesta dimostrando di avere particolari motivi per ottenere un'audizione.

1.2.1.   Campionamento dei produttori esportatori in India

(6)

In considerazione del numero manifestamente elevato di produttori esportatori in India nell'avviso di apertura è stata prospettata la possibilità di ricorrere a un campionamento per determinare il dumping, in conformità all'articolo 17, paragrafo 1, del regolamento di base.

(7)

Per consentire alla Commissione di decidere se il campionamento fosse necessario e, in tal caso, di selezionare un campione, i produttori esportatori dell'India sono stati invitati a manifestarsi entro 15 giorni dall'apertura dell'inchiesta e a fornire le informazioni essenziali sulle loro esportazioni e vendite sul mercato interno, nonché sulle loro attività relative alla fabbricazione del prodotto in esame, oltre che a indicare la ragione sociale e le attività di tutte le loro società collegate coinvolte nella produzione del prodotto in esame nel periodo dal 1o aprile 2010 al 31 marzo 2011 (il "periodo dell'inchiesta" o "PI").

(8)

In totale cinque produttori esportatori, compreso un gruppo di società collegate in India, hanno fornito le informazioni richieste entro il termine indicato nell'avviso di apertura e hanno accettato di essere inclusi nel campione. Queste società hanno dichiarato di aver esportato il prodotto in esame nell'Unione durante il periodo dell'inchiesta. Il confronto tra i dati Eurostat relativi alle importazioni e il volume delle esportazioni nell'Unione del prodotto in esame relativi al periodo d'inchiesta forniti dalle cinque società che hanno collaborato rivela che la cooperazione dei produttori esportatori indiani è stata prossima al 100%. Il campione è stato quindi scelto in base alle informazioni fornite da questi cinque produttori esportatori.

(9)

Come disposto dall'articolo 17, paragrafo 1, del regolamento di base il campione è stato scelto in base al criterio del massimo volume rappresentativo di esportazioni nell'Unione del prodotto in esame che potesse essere adeguatamente esaminato entro il periodo di tempo disponibile. In base alle informazioni comunicate dai produttori esportatori, la Commissione ha incluso nel campione i tre produttori esportatori con il maggior volume di esportazioni nell'Unione. Secondo le informazioni ottenute mediante il campionamento, le società o i gruppi selezionati rappresentavano il 99% del volume totale delle esportazioni nell'Unione del prodotto in esame nel PI quale dichiarato dai produttori esportatori che hanno collaborato all'inchiesta. Si è pertanto ritenuto che tale campione consentisse di limitare l'inchiesta a un numero ragionevole di produttori esportatori da esaminare entro il periodo di tempo disponibile, con la contestuale garanzia di un elevato livello di rappresentatività.

1.2.2.   Selezione del campione dei produttori esportatori che hanno collaborato in India

(10)

Come previsto dall'articolo 17, paragrafo 1, del regolamento di base le parti interessate e le autorità indiane sono state consultate in merito alla selezione del campione. I due produttori esportatori non selezionati hanno insistito per essere inclusi nel campione. Considerata tuttavia la rappresentatività del campione proposto, come riportato sopra al considerando 8, si è arrivati alla conclusione che non fosse necessario modificare o ampliare il campione.

1.2.3.   Esame individuale delle società non incluse nel campione

(11)

Due dei produttori esportatori che hanno collaborato, non inclusi nel campione, hanno richiesto un esame individuale e hanno risposto entro il termine al questionario anti-dumping.

(12)

Poiché il presente procedimento antidumping deve essere chiuso per le ragione menzionate più avanti, non è stato dato seguito alla richiesta di esame individuale.

1.2.4.   Campionamento dei produttori dell'Unione

(13)

In considerazione del numero manifestamente elevato di produttori nell'Unione, nell'avviso di apertura è stato previsto un campionamento per la determinazione del pregiudizio in conformità all'articolo 17, paragrafo 1, del regolamento di base.

(14)

Nell'avviso di apertura la Commissione ha reso noto di aver selezionato un campione provvisorio di produttori dell'Unione. Tale campione è formato da cinque società scelte fra i quindici produttori dell'Unione già noti prima dell'apertura dell'inchiesta, selezionate sulla base del volume delle vendite, delle dimensioni e della collocazione geografica all'interno dell'Unione. Essi rappresentavano il 37 % della produzione totale stimata dell'Unione durante il PI. Le parti interessate sono state invitate a consultare il fascicolo e a presentare osservazioni in merito all'adeguatezza della scelta entro quindici giorni dalla data di pubblicazione dell'avviso di apertura. Nessuna delle parti interessate si è opposta al campione di cinque società proposto.

(15)

Successivamente uno dei cinque produttori dell'Unione inserito nel campione ha revocato la propria disponibilità a collaborare. Le rimanenti quattro società rappresentavano il 31 % della produzione totale stimata dell'Unione durante il PI. Il campione è stato pertanto considerato rappresentativo dell'industria dell'Unione.

1.2.5.   Campionamento degli importatori indipendenti

(16)

Dato il numero potenzialmente elevato di importatori coinvolti nel procedimento, nell’avviso di apertura è stata prevista la possibilità di ricorrere al campionamento in conformità dell’articolo 17 del regolamento di base. Due importatori hanno fornito le informazioni richieste ed hanno accettato di essere inseriti nel campione entro il termine indicato nell'avviso di apertura. Dato il basso numero di importatori che si sono manifestati, si è deciso di non ricorrere al campionamento.

1.3.   Risposte al questionario e verifiche

(17)

La Commissione ha inviato questionari a tutte le parti notoriamente interessate e a tutte le altre società che si sono manifestate entro il termine fissato nell'avviso di apertura. I questionari sono stati pertanto spediti ai produttori indiani inclusi nel campione, ai produttori dell'Unione inclusi nel campione, agli importatori nell'Unione che hanno collaborato e a tutti gli utilizzatori notoriamente interessati dall'inchiesta.

(18)

Sono state ricevute risposte da parte dei produttori esportatori inclusi nel campione e dei quattro produttori dell'Unione inclusi nel campione. Nessuno degli importatori o degli utilizzatori ha risposto al questionario.

(19)

La Commissione ha raccolto e verificato tutte le informazioni fornite dalle parti interessate e ritenute necessarie per la determinazione del dumping, del conseguente pregiudizio e dell'interesse dell'Unione.

(20)

Una parte ha sostenuto che uno dei produttori esportatori ha fatto troppe richieste di trattamento riservato e non ha fornito una versione pubblica esauriente della propria risposta al questionario. Le informazioni fornite da tale società non dovrebbero quindi essere prese in considerazione ed essa dovrebbe essere considerata parte che non ha collaborato all'inchiesta.

(21)

La versione non confidenziale della risposta di tale produttore esportatore, costituita da una risposta iniziale e una versione completa basata su una lettera di richiamo, è stata valutata nuovamente e considerata sufficientemente completa per poter essere considerata una risposta pubblica esauriente. L’argomentazione è stata perciò respinta.

(22)

Sono state effettuate visite di verifica presso le sedi delle seguenti società:

 

Produttori dell'Unione:

Inox Viti di Cattinori Bruno & C. s.n.c, Grumello del Monte, Italia;

Bontempi Vibo S.p.A., Rodengo Saiano, Italia;

Ugivis S.A, Belley, Francia.

 

Produttori esportatori in India:

Viraj Profiles Limited, Boisar Dist., Thane, Maharashtra

Ltd., Vasai (East) Dist., Thane, Maharashtra,

Raajratna Ventures Ltd., Ahmedabad, Gujarat

1.4.   Periodo dell'inchiesta

(23)

L'inchiesta sul dumping e sul pregiudizio ha riguardato il periodo dall'1 aprile 2010 al 31 marzo 2011. L’analisi delle tendenze pertinenti per la determinazione del pregiudizio ha riguardato il periodo compreso tra il gennaio 2008 e la fine del periodo dell’inchiesta ("periodo in esame").

2.   PRODOTTO IN ESAME E PRODOTTO SIMILE

2.1.   Prodotto in esame

(24)

Il prodotto in esame è costituito da elementi di fissaggio di acciaio inossidabile e loro parti (nel seguito SSF), che rientrano attualmente nei codici NC 7318 12 10, 7318 14 10, 7318 15 30, 7318 15 51, 7318 15 61 e 7318 15 70.

2.2.   Prodotto simile

(25)

Il prodotto in esame e il prodotto fabbricato e venduto sul mercato interno dell'India risultano avere alla pari del prodotto fabbricato e venduto nell'Unione dai produttori dell'Unione le medesime caratteristiche fisiche, chimiche e tecniche e le stesse applicazioni di base. Tali prodotti sono stati quindi considerati prodotti simili ai sensi dell'articolo 1, paragrafo 4, del regolamento di base.

3.   DUMPING

3.1.   Valore normale

(26)

Per determinare il valore normale a termini dell'articolo 2, paragrafo 2, del regolamento di base, la Commissione ha innanzitutto stabilito se le vendite del prodotto in esame effettuate dai produttori esportatori inclusi nel campione sul mercato interno a acquirenti indipendenti fossero rappresentative, cioè se il loro volume totale corrispondesse almeno al 5 % del volume totale delle vendite all'esportazione nell'Unione durante il PI.

(27)

Si è riscontrato che uno dei produttori esportatori inclusi nel campione non effettuava vendite rappresentative del prodotto simile sul mercato interno. Per questo produttore esportatore si è dovuto costruire il valore normale applicando l'articolo 2, paragrafo 3, del regolamento di base.

3.1.1.   Produttori esportatori inclusi nel campione che hanno collaborato e hanno realizzato un volume complessivo di vendite rappresentativo sul mercato interno

(28)

Per quanto concerne i produttori esportatori inclusi nel campione con un volume di vendite complessivo rappresentativo sul mercato interno la Commissione ha successivamente individuato i tipi di prodotto da essi venduti sul mercato interno che risultassero identici o direttamente comparabili con quelli venduti per l'esportazione nell'Unione.

(29)

Le vendite sul mercato interno di un particolare tipo di prodotto sono state considerate sufficientemente rappresentative quando il volume di tale tipo di prodotto venduto sul mercato interno ad acquirenti indipendenti durante il PI era pari o superiore al 5% del volume totale del tipo comparabile venduto all'esportazione nell'Unione.

(30)

La Commissione ha poi esaminato se le vendite sul mercato interno delle società in questione potessero considerarsi realizzate nell'ambito di normali operazioni commerciali ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 4, del regolamento di base. A questo scopo è stata definita per ciascun tipo di prodotto la percentuale delle vendite remunerative ad acquirenti indipendenti sul mercato interno nel periodo dell'inchiesta.

(31)

Se il volume delle vendite di un tipo di prodotto, venduto a un prezzo netto pari o superiore al costo di produzione calcolato, rappresentava oltre l'80 % del volume totale delle vendite di quel tipo di prodotto, e se il prezzo medio ponderato per quel tipo di prodotto era pari o superiore al costo di produzione, il valore normale è stato calcolato sulla base del prezzo effettivo praticato sul mercato interno. Quest'ultimo è stato calcolato come media ponderata dei prezzi di tutte le vendite, anche non remunerative, di quel tipo di prodotto realizzate sul mercato interno durante il PI.

(32)

Se il volume delle vendite remunerative di un tipo di prodotto rappresentava l'80 % o una percentuale inferiore all'80 % del volume totale delle vendite di quel tipo, o se la media ponderata del prezzo di quel tipo di prodotto era inferiore al costo di produzione, il valore normale è stato calcolato sulla base del prezzo effettivamente applicato sul mercato interno, calcolato come media ponderata delle sole vendite remunerative di quello stesso tipo di prodotto.

(33)

Per i tipi di prodotto venduti in quantitativi non rappresentativi sul mercato interno si è dovuto costruire il valore normale applicando l'articolo 2, paragrafo 3, del regolamento di base. A tal fine il costo medio di produzione sostenuto dall'esportatore per ogni tipo di prodotto durante il PI è stato maggiorato delle spese generali, amministrative e di vendita (SGAV) e di un margine di profitto ragionevole. A norma dell'articolo 2, paragrafo 6, del regolamento di base la percentuale relativa alle SGAV e al margine di profitto si è basata sulla media ponderata delle SGAV stesse e del margine di profitto sulle vendite di ciascun tipo di prodotto effettuate dal produttore esportatore in questione nel corso di normali operazioni commerciali.

3.1.2.   Produttori esportatori inclusi nel campione che hanno collaborato ma non hanno realizzato un volume complessivo di vendite rappresentativo sul mercato interno

(34)

Per il produttore esportatore che non ha realizzato un volume di vendite rappresentativo sul mercato interno, il valore normale è stato costruito, a norma dell'articolo 2, paragrafo 3, del regolamento di base, in base al costo di produzione del prodotto simile per quella società maggiorato delle SGAV e di un margine di profitto ragionevole per la durata del PI. Secondo quanto disposto dall'articolo 2, paragrafo 6, del regolamento di base la percentuale relativa alle SGAV e al margine di profitto è stata basata sulla media ponderata delle SGAV stesse e del margine di profitto sulle vendite di ciascun tipo di prodotto effettuate dal produttore esportatore in questione nel corso di normali operazioni commerciali.

3.2.   Prezzo all'esportazione

(35)

I prezzi all'esportazione sono stati calcolati in base ai prezzi effettivamente pagati o pagabili per il prodotto in esame, come disposto dall'articolo 2, paragrafo 8, del regolamento di base.

3.3.   Confronto

(36)

Il confronto tra valore normale e prezzo all'esportazione è stato effettuato franco fabbrica.

(37)

Ai fini di un equo confronto tra il valore normale e il prezzo all'esportazione si è tenuto debitamente conto mediante opportuni adeguamenti delle differenze che incidono sui prezzi e sulla loro comparabilità, secondo quanto prescrive l'articolo 2, paragrafo 10, del regolamento di base.

(38)

Su questa base si sono introdotti, se opportuni e giustificati, aggiustamenti per costi di trasporto e di assicurazione, noli marittimi, manutenzione, carico, spese accessorie, imballaggio, credito, sconti non menzionati in fattura e commissioni.

3.4.   Margini di dumping

3.4.1.   Produttori esportatori inclusi nel campione che hanno collaborato

(39)

Per le società inserite nel campione la media ponderata del valore normale di ciascun tipo di prodotto in esame esportato nell'Unione è stata confrontata alla media ponderata del prezzo all'esportazione del tipo del prodotto in esame corrispondente, conformemente a norma dell'articolo 2, paragrafi 11 e 12, del regolamento di base.

(40)

In base alla metodologia di cui sopra, i margini di dumping espressi in percentuale del prezzo CIF frontiera dell'Unione, al netto del dazio, sono i seguenti:

Società

Margine di dumping

Viraj Profiles Ltd.

0 %

Agarwal Fasteners Pvt. Ltd.

37,6 %

Raajratna Ventures Ltd.

12,0 %

(41)

Va osservato che non è stato tuttavia rilevato alcun dumping per il produttore le cui esportazioni ammontano all'87 % delle esportazioni indiane nell'Unione.

(42)

Il denunziante ha calcolato, in base alla propria analisi della comunicazione della Commissione, una differenza del 25% tra il valore normale stabilito per il produttori esportatori inclusi nel campione per i quali è stato riscontrato il dumping rispetto a quello calcolato per la società per la quale il dumping non è stato riscontrato. Il ricorrente ha argomentato che non è possibile che esista tale differenza su un mercato competitivo, e che essa non è realistica per l'industria degli elementi di fissaggio. Il denunziante ha sostenuto inoltre che il produttore esportatore per il quale il dumping non è stato riscontrato acquistava rottami di acciaio inossidabile dalle società collegate nell'Unione e di conseguenza il prezzo di acquisto di tale materia prima non era affidabile per la determinazione del costo di produzione.

(43)

Il valore normale per l'esportatore che ha collaborato e per il quale il dumping non è stato riscontrato è stato calcolato in base al suo costo di produzione per tipo di prodotto. Tale costo di produzione è inferiore a quello degli altri produttori esportatori inclusi nel campione. Ciò dipende principalmente dal fatto che la prima società produce acciaio inossidabile a partire dai rottami di acciaio inossidabile, ed è pertanto completamente integrata e beneficia di economie di scala, mentre le altre società acquistano vergella di acciaio inossidabile – materia prima principale per la produzione degli elementi di fissaggio di acciaio inossidabile – sul mercato aperto, incluso dal produttore che ha collaborato per il quale il dumping non è stato riscontrato.

(44)

Il valore normale per i produttori esportatori che hanno collaborato e per i quali il dumping è stato riscontrato è stato calcolato principalmente in base ai prezzi di vendita sul mercato interno per tipo di prodotto. La competizione sul mercato interno in India è limitata e il produttore esportatore che ha collaborato per il quale il dumping non è stato riscontrato ha venduto sul mercato interno durante il PI soltanto quantità non rappresentative.

(45)

Per quanto riguarda l'acquisto di rottami di acciaio inossidabile da parte del produttore esportatore per il quale il dumping non è stato riscontrato l'inchiesta ha mostrato che tale società ha acquistato rottami sia dalle società collegate che da quelle non collegate, e la quantità ottenuta da queste ultime supera il 70% della quantità totale acquistata. Il livello del prezzo di tali acquisti è comparabile, anche tenendo in conto la tipologia dei rottami.

(46)

Di conseguenza il calcolo del valore normale per i produttori esportatori parte del campione è confermato e la richiesta fatta dal denunziante è stata respinta.

3.4.2.   Per gli altri produttori esportatori che hanno collaborato

(47)

La media ponderata del margine di dumping dei produttori esportatori che hanno collaborato all'inchiesta e non sono stati inseriti nel campione è stata calcolata a norma dell'articolo 9, paragrafo 6, del regolamento di base sulla base dei margini stabiliti per i produttori esportatori per i quali è stato riscontrato il dumping. Su tale base il margine di dumping calcolato per le società che hanno collaborato non incluse nel campione è stato fissato al 24,6 % del prezzo CIF frontiera dell'Unione, al netto del dazio.

(48)

Dopo la comunicazione dell'intenzione della Commissione di chiudere il procedimento uno dei produttori esportatori indiani che hanno collaborato ha insistito perché la sua richiesta di esame individuale fosse accettata, sostenendo che il margine di dumping comunicato per i produttori esportatori non inclusi nel campione non riflettesse la sua situazione.

(49)

La richiesta di esame individuale non è stata valutata dalla Commissione poiché in caso di chiusura la determinazione del margine non è più rilevante.

3.4.3.   Produttori esportatori che non hanno collaborato

(50)

Per quanto riguarda tutti gli altri esportatori indiani la Commissione ha stabilito in primo luogo il grado di collaborazione. È stato effettuato un confronto fra il totale delle esportazioni dichiarate nelle risposte al questionario da tutti i produttori esportatori che hanno collaborato e il totale delle importazioni provenienti dall'India ricavato dalle statistiche Eurostat. La percentuale riscontrata di collaborazione è del 97 %. Il livello di collaborazione è stato pertanto ritenuto elevato. Si è ritenuto opportuno fissare il margine di dumping per i produttori esportatori che non hanno collaborato a un livello corrispondente al margine medio di dumping fissato per i produttori esportatori inclusi nel campione che hanno collaborato all'inchiesta. Le informazioni disponibili suggeriscono infatti che la media dei prezzi all'esportazione durante il PI degli esportatori indiani che non hanno collaborato fosse comparabile con quelli rilevati per i produttori esportatori che hanno collaborato. Non ci sono inoltre informazioni disponibili che suggeriscano un valore normale differente per i produttori esportatori che non hanno collaborato.

(51)

Su tale base il margine di dumping a livello nazionale è stato fissato al 24,6 % del prezzo CIF frontiera dell'Unione, al netto del dazio.

4.   INDUSTRIA DELL'UNIONE

4.1.   Produzione dell'Unione

(52)

Al fine di stabilire la produzione totale dell'Unione sono state utilizzate tutte le informazioni disponibili riguardanti i produttori dell'Unione, comprese quelle fornite nella denuncia, i dati raccolti presso i produttori dell'Unione prima e dopo l'apertura dell'inchiesta e le risposte ai questionari, sottoposte a verifica, dei produttori dell'Unione inclusi nel campione.

(53)

Su tale base la produzione totale dell'Unione durante il PI è stata stimata in circa 52 000 tonnellate. Tale dato comprende la produzione di tutti i produttori dell'Unione che si sono manifestati più il volume della produzione stimata di coloro che non si sono espressi durante il procedimento.

(54)

Come indicato al considerando 13, è stato effettuato un campionamento per condurre un'inchiesta sui produttori dell'Unione. Sono state incluse nel campione cinque società delle quindici che hanno fornito i dati prima dell'apertura del procedimento. In seguito, come riportato sopra nel considerando 15, una delle società ha deciso di non cooperare all'inchiesta. Le rimanenti società che hanno cooperato rappresentavano il 32% della produzione totale stimata dell'Unione durante il PI. Il campione è stato pertanto considerato rappresentativo dell'industria dell'Unione.

4.2.   Industria dell'Unione

(55)

Tutti i produttori dell'Unione di cui al considerando 52 sono ritenuti far parte dell'industria dell'Unione a norma dell'articolo 4, paragrafo 1, e dell'articolo 5, paragrafo 4, del regolamento di base, e sono denominati nel seguito "industria dell'Unione".

5.   PREGIUDIZIO

5.1.   Osservazioni preliminari

(56)

Nella valutazione dei fattori di pregiudizio rilevanti sono state impiegate statistiche Eurostat, dati forniti nella denuncia, dati raccolti presso i produttori dell'Unione prima e dopo l'apertura dell'inchiesta e risposte ai questionari, sottoposte a verifica, dei produttori dell'Unione inclusi nel campione.

(57)

L'analisi del pregiudizio per quanto riguarda i dati macroeconomici quali la capacità produttiva, l'utilizzazione degli impianti, il volume delle vendite, la quota di mercato, la crescita, l'occupazione e la produttività, è basata sui dati relativi all'industria dell'Unione nel suo complesso.

(58)

L'analisi del pregiudizio relativa a dati microeconomici quali prezzi di transazione, redditività, flusso monetario, investimento e rendimento del capitale investito, capacità di raccogliere capitali, scorte e salari è basata sui dati dei produttori dell'Unione inclusi nel campione.

(59)

I quattro produttori dell'Unione inclusi nel campione sono stati selezionati anche nella revisione in previsione della scadenza delle misure antidumping applicabili alle importazioni di SSF provenienti da Cina e Taiwan, conclusa il 7 gennaio 2012 (4). In tale revisione è stata inclusa nel campione un'altra società che non figura nella presente inchiesta. Dal momento che il periodo considerato per l’analisi del pregiudizio si sovrappone a quello del riesame in previsione della scadenza, i dati per gli anni 2008 e 2009 sono identici tranne che nel caso di una società. Rendendo pubbliche le cifre per il 2008 e il 2009 sarebbe possibile dedurre quelle della società non inclusa nel campione nel presente caso. Sono stati pertanto indicizzati microindicatori quali scorte, salari, investimenti, flusso di cassa, utili sul capitale investito e redditività.

5.2.   Consumo dell'Unione

(60)

Il consumo dell'Unione è stato stabilito in base al volume delle vendite sul mercato interno delle industrie dell'Unione come indicato nella denuncia e verificato tramite le risposte al questionario di campionamento e i dati sottoposti a verifica ottenuti dai produttori inclusi nel campione. Si è inoltre tenuto conto del volume delle importazioni basato sui dati Eurostat per il periodo in esame.

(61)

L'andamento del consumo dell'Unione è risultato il seguente:

Tabella 1

 

2008

2009

2010

IP

Consumo dell'Unione (tonnellate)

120 598

101 143

122 345

131 457

Indice (2008 = 100)

100

84

101

109

Fonte: Eurostat, dati della denuncia e risposte al questionario.

(62)

Il consumo totale sul mercato dell'UE è cresciuto del 9 % durante il periodo in esame. Tra il 2008 e il 2009 si è registrata una riduzione del consumo del 16 %, apparentemente dovuta agli effetti negativi globali della crisi economica sul mercato In seguito il consumo ha recuperato il 21 % tra il 2009 e il 2010, e un ulteriore 7 % tra il 2010 e il PI.

5.3.   Importazioni dall'India

(63)

Nel periodo in esame, le importazioni dall'India hanno mostrato la seguente evoluzione:

Tabella 2

 

2008

2009

2010

IP

Volume delle importazioni dall'India (tonnellate)

14 546

18 883

21 914

24 072

Indice (2008 = 100)

100

130

151

165

Quota di mercato

12,1 %

18,7 %

17,9 %

18,3 %

Indice (2008 = 100)

100

155

149

152

Fonte: Eurostat e risposte al questionario dei produttori esportatori.

(64)

Nel corso del periodo in esame le importazioni dall'India sono aumentate del 65%. L'incremento è stato più consistente tra il 2008 e il 2009, quando si è riscontrato un aumento del 30% delle importazioni e una diminuzione del 16% dei consumi. Le importazioni indiane hanno continuato a crescere su base annuale nel 2010 (16%) e nel PI (10%).

5.4.   Prezzi delle importazioni e sottoquotazione del prezzo

Tabella 3

 

2008

2009

2010

IP

Prezzo medio all'importazione in EUR/t

3 531

2 774

2 994

3 216

Indice (2008 = 100)

100

79

85

91

Fonte: Eurostat e risposte al questionario dei produttori dell'UE inclusi nel campione.

(65)

Nel periodo in esame il prezzo delle importazioni provenienti dall'India è diminuito complessivamente del 9 %. Questo spiega l'incremento della quota di mercato dell'India dal 12,1 % al 18,3 % nello stesso periodo. L'incremento più elevato si è avuto tra il 2008 e il 2009, quando gli esportatori indiani hanno guadagnato più di sei punti percentuali di quota di mercato.

(66)

Per determinare la sottoquotazione dei prezzi durante il PI, la media ponderata dei prezzi di vendita per tipo di prodotto che i produttori dell'Unione inclusi nel campione hanno praticato ad acquirenti indipendenti sul mercato dell'Unione, adeguati a livello franco fabbrica, è stata comparata ai prezzi medi ponderati delle importazioni dall'India praticati al primo acquirente indipendente sul mercato dell'Unione, stabiliti su una base CIF e opportunamente adeguati per tenere conto dei dazi esistenti e dei costi sostenuti dopo l'importazione.

(67)

Il confronto dei prezzi è stato effettuato in base ai singoli tipi di prodotti per transazioni allo stesso stadio commerciale, una volta apportati gli adeguamenti del caso e dedotti sconti e riduzioni. Il risultato del confronto espresso come percentuale del fatturato dei produttori dell'Unione inclusi nel campione durante il PI ha mostrato una sottoquotazione dei prezzi tra il 3 e il 13%. È opportuno segnalare in proposito che il produttore esportatore indiano per il quale il dumping non è stato riscontrato aveva il più alto margine di sottoquotazione del prezzo.

5.5.   Situazione economica dell'industria dell'Unione

(68)

Secondo quanto disposto dall'articolo 3, paragrafo 5, del regolamento di base l'esame dell'incidenza delle importazioni oggetto di dumping sull'industria dell'Unione ha compreso una valutazione di tutti gli indicatori economici calcolati per l'industria dell'Unione nel periodo analizzato.

5.5.1.   Capacità produttiva, produzione e utilizzo degli impianti

Tabella 4

 

2008

2009

2010

IP

Volume di produzione (tonnellate)

69 514

56 396

62 213

51 800

Indice (2008 = 100)

100

81

89

75

Capacità produttiva (tonnellate)

140 743

127 200

128 796

111 455

Indice (2008 = 100)

100

90

92

79

Utilizzo della capacità produttiva

49 %

44 %

48 %

46 %

Indice (2008 = 100)

100

90

98

94

Fonte: totale dell'industria dell'Unione

(69)

La tabella riportata sopra evidenzia una significativa flessione della produzione (-25 %) durante il periodo in esame. In linea con la diminuzione della domanda, la produzione è diminuita bruscamente nel 2009 (-19 %), per recuperare poi il 10 % circa nel 2010. Durante il PI, sebbene il consumo dell'Unione sia cresciuto del 7 %, la produzione dell'Unione è diminuita nuovamente del 17 % circa rispetto all'anno precedente.

(70)

La capacità produttiva dell'industria dell'Unione è calata del 21 % circa durante il periodo in esame. Anche l'utilizzo della capacità produttiva è diminuito durante il periodo in esame, restando costantemente sotto il 50 %.

5.5.2.   Volume delle vendite e quota di mercato

Tabella 5

 

2008

2009

2010

IP

Volume delle vendite (tonnellate)

56 042

44 627

45 976

48 129

Indice (2008 = 100)

100

80

82

86

Quota di mercato

46,5 %

44,1 %

37,6 %

36,6 %

Indice (2008 = 100)

100

95

81

79

Fonte: totale dell'industria dell'Unione

(71)

Nell'ambito di un aumento del consumo (+ 9 %) il volume delle vendite del prodotto simile venduto al primo acquirente indipendente dell'Unione è diminuito del 14 % nel periodo in esame. La quota di mercato si è di conseguenza ridotta dal 46,5 % nel 2008 al 36,6 % nel PI. Dopo una brusca diminuzione nel 2009 (– 20 %) si è registrata una leggera ripresa del volume delle vendite nel 2010 e nel PI.

5.5.3.   Crescita

(72)

Il consumo dell'Unione è cresciuto del 9 % tra il 2009 e il PI. Nello stesso periodo tuttavia il volume delle vendite e la quota di mercato dell'Unione sono diminuite rispettivamente del 14 % e del 21 %. Nello stesso periodo le importazioni dall'India sono aumentate in modo significativo (+ 65 %).

5.5.4.   Occupazione

Tabella 6

 

2008

2009

2010

IP

Numero di dipendenti

1 007

863

821

761

Indice (2008 = 100)

100

86

82

76

Produttività (unità/dipendente)

Indice (2008 = 100)

100

95

110

99

Fonte: totale dell'industria dell'Unione

(73)

Durante il periodo in esame il numero di dipendenti è diminuito del 24 % Tra il 2008 e il PI il costo del lavoro per dipendente è aumentato del 6 %.

(74)

La produttività del lavoro dell’industria dell'Unione, in termini di produzione annua per addetto, è diminuita dell’1 % nel periodo in esame. Ha poi raggiunto il livello più basso nel 2009, cominciando poi a risalire verso il PI.

5.5.5.   Prezzi medi unitari nell'Unione

Tabella 7

 

2008

2009

2010

IP

Prezzi unitari nell'UE a acquirenti indipendenti (EUR/t)

4 336

2 792

3 914

4 244

Indice (2008 = 100)

100

64

90

98

Fonte: risposte al questionario dei produttori inclusi nel campione

(75)

I prezzi medi alla vendita sono diminuiti del 2 % durante il periodo in esame. Nel 2009 l'industria dell'Unione è stata costretta a ridurre del 36 % i prezzi di vendita, nel contesto della flessione dell'attività economica e di una netta riduzione dei prezzi all'importazione dall'India (– 21 %). Nel corso del 2010 e del PI i prezzi di vendita dell’industria dell’Unione sono saliti di nuovo.

(76)

L'inchiesta ha mostrato che la diminuzione nei prezzi di vendita nel 2009 rispecchiava una diminuzione dei costi, diminuiti del 18 % rispetto ai livelli del 2009. Tale diminuzione nei costi era dovuta principalmente alla diminuzione dei prezzi delle materie prime, specialmente quelli del nichel che è caratterizzato da una dinamica dei prezzi instabile. L’industria dell’Unione è stata tuttavia costretta a diminuire i prezzi di vendita in proporzione maggiore dei costi a causa dell’aumento delle importazioni a basso prezzo dall'India nel 2009.

5.5.6.   Redditività, flusso di cassa, investimenti, utile sul capitale investito e capacità di ottenere capitali

Tabella 8

 

2008

2009

2010

IP

Redditività delle vendite UE (% delle vendite nette)

Indice (2008 = 100)

– 100

– 442

–74

–24

Flusso di cassa

Indice (2008 = 100)

– 100

–1 827

–40

– 171

Investimenti (EUR)

Indice (2008 = 100)

100

29

59

6

Utile sul capitale investito

Indice (2008 = 100)

– 100

– 284

–59

–28

Fonte: risposte al questionario dei produttori inclusi nel campione

(77)

L'inchiesta ha messo in evidenza che, sebbene la diminuzione dei prezzi di vendita riflettesse in parte una diminuzione dei costi, il prezzo praticato dall'industria dell'Unione era posto sotto pressione dalle importazioni di SSF dall'India. La redditività dell'industria dell'Unione è stata negativa fin dall'inizio del periodo in esame. L'industria dell'Unione è stata costretta a diminuire i prezzi di vendita più della diminuzione dei costi a causa dell'espansione delle importazioni a basso prezzo dall'India, in particolare nel 2009. Questo ha fatto deteriorare significativamente la redditività per quell'anno. Nel 2010 e durante il PI la redditività è migliorata, restando però negativa.

(78)

Il flusso di cassa, ovvero la capacità dell'industria di autofinanziare le proprie attività, ha fatto riscontrare una tendenza simile a quella della redditività. Ha raggiunto il livello più basso nel 2009, dopodiché ha mostrato una tendenza alla crescita ed è ritornato positivo nel PI.

(79)

Gli investimenti compiuti nel 2008 nella produzione di SSF sono diminuiti del 94 % circa nel periodo in esame. La redditività del capitale investito ha mostrato un analogo sviluppo negativo, in linea con i risultati negativi raggiunti dall'industria dell'Unione nel periodo in esame, ed è sempre rimasta negativa.

(80)

L'evoluzione della redditività, del flusso di cassa e il basso livello di investimenti indica che i produttori dell'UE inclusi nel campione potrebbero aver avuto difficoltà nella raccolta di capitali.

5.5.7.   Scorte

Tabella 9

 

2008

2009

2010

IP

Scorte finali dell'industria dell'Unione

Indice (2008 = 100)

100

92

100

103

Fonte: risposte al questionario dei produttori inclusi nel campione

(81)

Nel corso del periodo in esame il livello delle scorte dell'industria dell'Unione è aumentato del 3 %. Nel 2009 il livello delle scorte finali è diminuito dell'8 %; in seguito, nel 2010 e nel PI è cresciuto rispettivamente dell'8 % e del 3 %.

5.5.8.   Entità del margine effettivo di dumping e ripresa dagli effetti di precedenti pratiche di dumping

(82)

Si ricorda che dalle indagini non risultano pratiche di dumping attribuibili al produttore esportatore indiano più importante, cui fa capo una quota dell'87 % di tutte le esportazioni nell'Unione. Le importazioni oggetto di dumping ammontano pertanto al 13 % del volume totale di SSF esportati dall'India all'Europa. Tenuto conto del volume, della quota di mercato e dei prezzi delle importazioni dall'India oggetto di dumping, l'incidenza dei margini di dumping effettivi sull'industria dell'Unione può essere considerata trascurabile.

5.6.   Conclusioni relative al pregiudizio

(83)

Nel periodo in esame l'inchiesta ha rilevato un deterioramento della maggior parte degli indicatori di pregiudizio, come la produzione (– 25 %), l'utilizzo degli impianti (– 6 %), il volume delle vendite (– 14 %), la quota di mercato (– 21 %) e l'occupazione (– 24%). Nel contesto di una crescita del consumo sono diminuiti sia il volume delle vendite sia la quota di mercato. Il volume delle vendite ha avuto una leggera ripresa nel 2010 e durante il PI rispetto al 2009. L'industria dell'Unione non è stata tuttavia in grado di recuperare la quota di mercato perduta a causa dell'espansione delle importazioni indiane, che sono aumentate costantemente nel corso di tutto il periodo in esame mantenendo prezzi inferiori rispetto a quelli dell'industria dell'Unione.

(84)

Gli indicatori di pregiudizio relativi ai risultati finanziari dell'industria dell'Unione sono stati inoltre gravemente danneggiati, così come il flusso di cassa e la redditività. La capacità di ottenere capitali dell'industria dell'Unione è stata pertanto compromessa.

(85)

In base a quanto precede, si è concluso che l'industria dell'Unione ha subito un grave pregiudizio si sensi dell'articolo 3, paragrafo 5, del regolamento di base.

6.   NESSO DI CAUSALITÀ

6.1.   Introduzione

(86)

A norma dell'articolo 3, paragrafi 6 e 7, del regolamento base la Commissione ha esaminato se le importazioni in dumping originarie dell'India abbiano arrecato all'industria dell'Unione un pregiudizio tale da potersi definire grave. Sono stati esaminati anche fattori noti diversi dalle importazioni oggetto di dumping che avrebbero potuto arrecare pregiudizio all'industria dell'Unione nello stesso periodo, al fine di evitare che il pregiudizio causato eventualmente da tali altri fattori fosse attribuito alle importazioni oggetto di dumping.

(87)

Si ricorda che dalle indagini non risultano pratiche di dumping attribuibili al produttore esportatore indiano più importante, cui fa capo una quota dell'87 % di tutte le esportazioni nell'Unione durante il PI, come riferito sopra al considerando 45 e 46. Soltanto il 13 % delle esportazioni indiane nell'Unione del prodotto in esame durante il PI sono state fatte a prezzi di dumping. Queste importazioni oggetto di dumping hanno avuto nel PI una quota di mercato del 2 %.

6.2.   Effetto delle importazioni oggetto di dumping

(88)

Dall'inchiesta è emerso che il consumo dell'Unione è aumentato del 9 % nel periodo in esame, mentre il volume delle vendite dell'industria dell'Unione è diminuito del 14 % e la quota di mercato del 21 %.

(89)

Per quanto riguarda i prezzi, è stato riscontrato che i prezzi medi all'importazione delle importazioni oggetto di dumping sono risultati inferiori ai prezzi medi alla vendita praticati dall'industria dell'Unione sul mercato dell'Unione. Essi erano tuttavia più alti del 12 % circa rispetto ai prezzi della società indiana per la quale il dumping non è stato riscontrato.

(90)

Sulla base di quanto precede si considera che il volume limitato di importazioni oggetto di dumping dall'India, aventi tra l'altro prezzi più alti delle importazioni non oggetto di dumping, possano aver avuto un ruolo assai limitato, se non nullo, nel deterioramento della situazione dell'industria dell'Unione.

6.3.   Effetto di altri fattori

6.3.1.   Importazioni non oggetto di dumping dall'India

(91)

Il volume totale delle importazioni dall'India è aumentato del 65 % nel periodo in esame, incrementando la quota di mercato dal 12,1 % al 18,3 %. Come spiegato sopra le importazioni non oggetto di dumping rappresentavano tuttavia l'87 % del totale del volume delle esportazioni indiane durante il PI, corrispondente a una quota di mercato del 15 % nel PI, mentre nello stesso periodo le importazioni dall'India oggetto di dumping raggiungevano appena una quota del 2 %.

(92)

I prezzi delle importazioni dall'India sono diminuiti complessivamente del 9 % durante il periodo in esame, restando sempre inferiori a quelli delle importazioni dal resto del mondo e ai prezzi di vendita dell'industria dell'Unione. È da tenere in considerazione tuttavia che, come spiegato nel considerando 94, il prezzo medio delle importazioni non oggetto di dumping era inferiore non solo ai prezzi praticati dall'industria dell'Unione ma anche ai prezzi delle importazioni oggetto di dumping.

6.3.2.   Importazioni da altri paesi terzi

Tabella 10

 

2008

2009

2010

IP

Volume delle importazioni da altri paesi terzi (tonnellate)

50 010

37 633

54 454

59 255

Indice (2008 = 100)

100

75

109

118

Quota di mercato delle importazioni da altri paesi terzi

41,5 %

37,2 %

44,5 %

45,1 %

Indice (2008 = 100)

100

90

107

109

Prezzo medio delle importazioni da altri paesi terzi (EUR/tonnellata)

5 380

5 236

5 094

5 234

Indice (2008 = 100)

100

97

95

97

Volume delle importazioni dalla Malaysia (tonnellate)

13 712

9 810

9 611

9 966

Quota di mercato delle importazioni dalla Malaysia

11,4 %

9,7 %

7,9 %

7,6 %

Prezzo medio delle importazioni dalla Malaysia (EUR/tonnellata)

4 203

2 963

3 324

3 633

Volume delle importazioni dalle Filippine (tonnellate)

7 046

5 406

15 576

18 149

Quota di mercato delle importazioni dalle Filippine

5,8 %

5,3 %

12,7 %

13,8 %

Prezzo medio delle importazioni dalle Filippine (EUR/tonnellata)

4 645

3 474

3 714

3 912

Volume delle importazioni dalla Repubblica popolare cinese (tonnellate)

2 332

2 452

3 217

3 288

Quota di mercato delle importazioni dalla Repubblica popolare cinese

1,9 %

2,4 %

2,6 %

2,5 %

Prezzo medio delle importazioni dalla Repubblica popolare cinese (EUR/tonnellata)

4 004

4 561

5 272

5 648

Volume delle importazioni da Taiwan (tonnellate)

4 304

3 703

6 451

6 640

Quota di mercato delle importazioni da Taiwan

3,6 %

3,7 %

5,3 %

5,1 %

Prezzo medio delle importazioni da Taiwan (EUR/tonnellata)

5 092

4 719

4 755

4 943

Fonte: Eurostat.

(93)

Secondo i dati Eurostat il volume delle importazioni nell'Unione di SSF originari di altri paesi terzi è aumentato del 18 % durante il periodo in esame. Allo stesso tempo i prezzi medi delle importazioni sono diminuiti del 3 % circa durante il periodo in esame, e la relativa quota di mercato è aumentata del 9 % circa.

(94)

Dal 19 novembre 2005 sono in vigore misure antidumping sulle importazioni di SSF dalla Repubblica popolare cinese e da Taiwan. Nonostante dette misure durante il periodo in esame le importazioni da questi due paesi sono considerevolmente aumentate sebbene le quote di mercato siano rimaste relativamente modeste, rispettivamente 2,5 % e 5,1 %, nel PI. Altri importatori principali sono Filippine e Malaysia. Le importazioni, soprattutto quelle dalle Filippine, sono aumentate notevolmente durante il periodo in esame, e la relativa quota di mercato è aumentata dal 5,8 % del 2008 al 13,8 % nel PI.

(95)

Nel periodo in esame si è avuta una tendenza al ribasso delle importazioni dalla Malaysia, che hanno comunque conservato durante il PI una quota di mercato del 7,6 %. Il volume delle importazioni dalle Filippine è notevolmente aumentato durante il periodo in esame. L'inchiesta ha riscontrato tuttavia che il loro prezzo medio era molto più alto, all'incirca il 20 % in più del prezzo medio degli SSF indiani.

(96)

Per quanto concerne i prezzi all'importazione, i prezzi medi di quelle da altri paesi terzi sono rimasti piuttosto stabili nel periodo in esame e sempre superiori ai prezzi di vendita medi dell'industria dell'Unione e dei prezzi medi delle importazioni dall'India.

(97)

In base a quanto precede si è concluso che le importazioni da questi paesi terzi non hanno contribuito al grave pregiudizio subito dall'industria dell'Unione.

6.3.3.   Crisi economica

(98)

La contrazione del consumo dell’Unione nel 2009 è in parte spiegata dalla crisi economica. Va tuttavia notato che, nonostante la diminuzione del 16 % del consumo nel 2009, il volume delle importazioni indiane è aumentato del 30 %.

(99)

Nel 2010 e durante il PI il consumo dell’Unione è aumentato in linea con la generale ripresa economica. Il volume delle vendite dell'industria dell'Unione è tuttavia aumentato di poco, del 3 % nel 2010 e del 4,7 % durante il PI. Negli stessi periodi le importazioni indiane sono cresciute rispettivamente del 16 % e del 10 % annuo.

(100)

In condizioni economiche normali e in assenza della forte pressione sui prezzi e dell'aumento delle importazioni dall'India l'industria dell'Unione avrebbe probabilmente incontrato difficoltà nell'affrontare il calo dei consumi e l'aumento dei costi fissi unitari dovuto al diminuito utilizzo delle capacità. Le importazioni indiane a basso prezzo, la maggioranza delle quali non era oggetto di dumping, hanno tuttavia rafforzato l'effetto della recessione economica, e perfino nel corso della ripresa economica generale l'industria dell'Unione non è stata in grado di riprendersi e di riconquistare la quota di mercato perduta in favore delle importazioni indiane.

(101)

Anche se la crisi economica del 2008-2009 potrebbe aver contribuito allo scarso rendimento dell'industria dell'Unione, essa non può dunque essere ritenuta responsabile del pregiudizio subito.

6.3.4.   Andamento delle esportazioni delle industrie dell'Unione incluse nel campione

Tabella 12

 

2008

2009

2010

IP

Vendite all'esportazione (in tonnellate)

967

689

933

884

Indice (2008 = 100)

100

71

97

91

Prezzo di vendita unitario (EUR)

4 770

3 060

4 020

4 313

Indice (2008 = 100)

100

64

84

90

Fonte: risposte al questionario dei produttori inclusi nel campione

(102)

Durante il periodo in esame il volume delle esportazioni delle industrie dell'Unione incluse nel campione è diminuito del 9 % e il prezzo medio delle esportazioni del 10 %. Pur non potendo escludere che la tendenza negativa nell'andamento delle esportazioni possa aver avuto un effetto ulteriormente negativo sull'industria dell'Unione, si ritiene che, dato il basso volume delle esportazioni in rapporto alle vendite sul mercato dell'Unione, l'impatto non è stato rilevante rispetto al pregiudizio riscontrato.

6.4.   Conclusioni relative al nesso di causalità

(103)

L'analisi di cui sopra ha dimostrato che nel periodo in esame si è verificato un sostanziale aumento del volume e della quota di mercato delle importazioni a basso prezzo originarie dell'India. Si è inoltre constatato che tali importazioni avevano prezzi costantemente inferiori a quelli praticati dall'industria dell'Unione sul mercato interno.

(104)

Considerato tuttavia che il maggior produttore esportatore indiano, con una quota pari all'87 % delle esportazioni nell'Unione durante il PI, non ha esportato nell'Unione il prodotto in esame a prezzi di dumping, non può essere stabilito un nesso di causalità tra le importazioni oggetto di dumping, equivalenti al solo 13 %, e il pregiudizio sofferto dall'industria dell'Unione. Non può pertanto essere dimostrato che le esportazioni indiane oggetto di dumping siano la causa del pregiudizio sofferto dall'industria dell'Unione in considerazione del volume ridotto, della quota di mercato limitata (2 %) e del fatto che i loro prezzi fossero in media più alti del 12 % rispetto a quelle delle importazioni non oggetto di dumping.

(105)

L'analisi di altri fattori noti che potrebbero aver causato pregiudizio all'industria dell'Unione, tra cui le importazioni non oggetto di dumping, le importazioni da altri paesi terzi, la crisi economica e il rendimento delle esportazioni dell'industria dell'Unione inclusa nel campione ha mostrato che il pregiudizio sofferto dall'industria dell'Unione sembra dovuto all'impatto delle importazioni dall'India non oggetto di dumping, che rappresentano l'87 % di tutte le esportazioni indiane nell'Unione durante il PI e che sono state fatte a prezzi significativamente inferiori a quelli delle importazioni oggetto di dumping.

7.   CHIUSURA DEL PROCEDIMENTO ANTIDUMPING

(106)

In assenza del nesso di causalità sostanziale tra le importazioni oggetto di dumping e il pregiudizio sofferto dall'industria dell'Unione, si ritiene che le misure antidumping non sono necessarie, e che pertanto il presente procedimento antidumping va chiuso a norma dell'articolo 9, paragrafo 2, del regolamento di base.

(107)

IL denunziante e le parti interessate sono state informate in proposito e hanno avuto l'opportunità di presentare osservazioni. I commenti ricevuti non modificano la conclusione che il presente procedimento antidumping vada chiuso.

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Il procedimento antidumping riguardante le importazioni di alcuni elementi di fissaggio di acciaio inossidabile e loro parti, attualmente classificabili ai codici NC 7318 12 10, 7318 14 10, 7318 15 30, 7318 15 51, 7318 15 61 e 7318 15 70, è chiuso.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Fatto a Bruxelles, il 22 marzo 2012

Per la Commissione

Il presidente

José Manuel BARROSO


(1)  GU L 343 del 22.12.09, pag. 51.

(2)  GU C 142 del 13.5.2011, pag. 30.

(3)  GU C 142 del 13.5.2011, pag. 36.

(4)  GU L 5 del 7.1.12, pag. 1.


Top