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Document 32011H0413

2011/413/UE: Raccomandazione della Commissione, dell’ 11 luglio 2011 , relativa all’iniziativa di programmazione congiunta nel settore della ricerca «Vivere di più, vivere meglio — potenzialità e sfide del cambiamento demografico»

OJ L 183, 13.7.2011, p. 28–30 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/reco/2011/413/oj

13.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 183/28


RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE

dell’11 luglio 2011

relativa all’iniziativa di programmazione congiunta nel settore della ricerca «Vivere di più, vivere meglio — potenzialità e sfide del cambiamento demografico»

(2011/413/UE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 181,

considerando quanto segue:

(1)

Le previsioni indicano che il numero degli europei di età superiore ai 65 anni aumenterà significativamente, passando da 87 milioni a 124 milioni tra il 2010 e il 2030, pari a un incremento del 42 % (1). Pur essendo uno dei principali traguardi raggiunti nel recente passato, l’aumento costante della speranza di vita rischia tuttavia allo stesso tempo di tradursi in un ulteriore onere per l’economia, la società e le finanze pubbliche.

(2)

L’invecchiamento della popolazione comporterà maggiori esigenze in termini di trasferimenti e di servizi pubblici a esso connessi. Si prevede pertanto che l’impatto fiscale dell’invecchiamento della popolazione sarà significativo in quasi tutti gli Stati membri. Nel complesso, sulla base delle attuali politiche, la spesa pubblica correlata all’invecchiamento della popolazione nell’Unione europea dovrebbe crescere in media di circa 4 ¾ punti percentuali del PIL entro il 2060, un incremento riconducibile in particolare a pensioni, sanità e assistenza di lunga durata (ulteriormente aggravato, nel settore sanitario, dal calo del personale, spesso non sufficientemente qualificato) (2).

(3)

La riduzione della popolazione in età lavorativa di circa 50 milioni di persone tra il 2010 e il 2060 e il conseguente aumento dei tassi di dipendenza, che si registreranno già prima del 2030, potrebbe provocare un calo della crescita del PIL, a meno che tale evoluzione non possa essere compensata da un aumento dei tassi di partecipazione e di occupazione in tutti i segmenti della forza lavoro e da una maggiore crescita della produttività (3).

(4)

A fronte della riduzione e l’invecchiamento della popolazione, la società potrà trarre importanti vantaggi dalla diffusione di uno stile di vita attivo e sano tra gli anziani, favorendo la loro integrazione economica e sociale e aiutandoli a prolungare il più possibile la loro indipendenza. In tal modo è possibile aumentare la qualità della vita dei cittadini più anziani e di chi li assiste, migliorare la sostenibilità dei sistemi di protezione sociale (pensioni, assistenza sanitaria e assistenza di lunga durata) e creare nuove e ampie opportunità di mercato per soluzioni innovative che consentano di invecchiare bene.

(5)

La strategia Europa 2020 ha riconosciuto che l’invecchiamento demografico costituisce al contempo una sfida e un’opportunità per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, affrontando il tema in via prioritaria nel quadro delle iniziative faro «Un’agenda digitale per l’Europa» (4), «Unione dell’innovazione» (5), «Un’agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro», «Piattaforma europea contro la povertà». Le politiche in materia di flessicurezza nel quadro della strategia europea per l’occupazione tengono conto della necessità di un’impostazione generale per quanto riguarda le politiche in materia di risorse umane, così come dell’esigenza di un approccio al lavoro basato sul ciclo di vita, al fine di promuovere la partecipazione al mercato del lavoro e di eliminare gli ostacoli esistenti.

(6)

Il 6 settembre 2010 la Commissione ha proposto di dichiarare il 2012 Anno europeo dell’invecchiamento attivo, al fine di sostenere gli Stati membri nel loro impegno volto ad aiutare i lavoratori più anziani a rimanere nel mondo del lavoro e a condividere le loro esperienze, a continuare a svolgere un ruolo attivo nella società e a vivere nella maniera più sana, indipendente e appagante possibile (6).

(7)

Vi è l’urgenza di rafforzare la base di conoscenze sul processo di invecchiamento stesso e sulle conseguenze di quest’ultimo per la società e per l’economia, al fine di promuovere l’elaborazione di politiche fondate su dati comprovati.

(8)

Al fine di affrontare tale sfida e cogliere le relative opportunità, è necessaria un’iniziativa concertata che agevoli la collaborazione nella ricerca di alta qualità destinata a fornire elementi a sostegno degli interventi.

(9)

Nella riunione del 26 maggio 2010 (7), il Consiglio «Competitività» ha individuato e documentato una serie di possibili iniziative di programmazione congiunta, compresa l’iniziativa «Vivere di più, vivere meglio — potenzialità e sfide del cambiamento demografico», come settori in cui la programmazione congiunta della ricerca creerebbe un valore aggiunto rispetto agli attuali sforzi non coordinati degli Stati membri. Nelle sue conclusioni il Consiglio ha pertanto riconosciuto la necessità di avviare un’iniziativa di programmazione congiunta in questo settore e ha invitato la Commissione a contribuire alla sua preparazione.

(10)

Gli Stati membri hanno confermato la loro partecipazione a tale iniziativa di programmazione congiunta mediante lettera di impegno formale.

(11)

La programmazione congiunta della ricerca sui cambiamenti demografici e sull’invecchiamento della popolazione consentirebbe di coordinare la ricerca in materia, contribuendo in misura significativa alla costruzione di uno spazio europeo della ricerca pienamente operativo in materia di invecchiamento, nonché al rafforzamento della leadership e della competitività della ricerca europea in questo settore.

(12)

Al fine di raggiungere gli obiettivi fissati dalla presente raccomandazione, è necessario che gli Stati membri garantiscano la cooperazione e la complementarità con le importanti iniziative correlate, come il programma congiunto Domotica per categorie deboli (8) e il partenariato europeo per l’innovazione in materia di invecchiamento attivo e in buona salute, la ricerca e lo sviluppo finanziati nell’ambito del programma quadro, in particolare nei settori delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, della salute, delle scienze sociali, nonché altre iniziative di ricerca come SHARE ERIC (9), ERA-AGE II (10).

(13)

Per consentire alla Commissione di riferire in proposito al Parlamento europeo e al Consiglio, è opportuno che gli Stati membri trasmettano relazioni periodiche alla Commissione in merito ai progressi compiuti nella programmazione congiunta,

HA ADOTTATO LA PRESENTE RACCOMANDAZIONE:

1.

Gli Stati membri sono incoraggiati a sviluppare e mantenere una visione comune su come la cooperazione e il coordinamento nel settore della ricerca a livello dell’Unione possano contribuire ad affrontare la sfida del cambiamento demografico e a sfruttare le opportunità che presenta.

2.

Gli Stati membri sono incoraggiati a definire un’agenda strategica di ricerca comune che individui le necessità di ricerca a medio e lungo termine e fissi obiettivi nel campo dei cambiamenti demografici. L’agenda strategica di ricerca dovrebbe includere un piano di attuazione che definisca le priorità e la tempistica e specifichi le azioni, gli strumenti e le risorse necessarie per la sua attuazione.

3.

Gli Stati membri sono incoraggiati a includere nell’agenda strategica per la ricerca e nel piano di attuazione le azioni seguenti:

a)

individuare e scambiare informazioni pertinenti in merito ai programmi nazionali e alle attività di ricerca;

b)

consolidare le capacità congiunte di previsione e valutazione tecnologica;

c)

scambiare informazioni, risorse, buone pratiche, metodi e orientamenti;

d)

individuare i settori o le attività di ricerca che trarrebbero vantaggio dal coordinamento, da gare d’appalto congiunte o dalla messa in comune delle risorse;

e)

definire le procedure per lo svolgimento congiunto della ricerca nei settori di cui alla lettera d);

f)

tenere in considerazione l’evoluzione delle esigenze degli anziani e di coloro che li assistono in maniera formale e informale nel definire gli obiettivi dei programmi di ricerca sull’invecchiamento;

g)

condividere, quando opportuno, le infrastrutture di ricerca esistenti oppure sviluppare nuovi strumenti, come banche dati coordinate, o sviluppare modelli per lo studio dei processi di invecchiamento;

h)

incoraggiare una maggiore collaborazione tra settore pubblico e privato, nonché un’innovazione aperta tra diverse attività di ricerca e settori economici collegati al cambiamento demografico e all’invecchiamento della popolazione;

i)

esportare e diffondere la conoscenza, l’innovazione e gli approcci metodologici interdisciplinari;

j)

mettere in rete i centri dedicati al cambiamento demografico e all’invecchiamento della popolazione.

4.

Gli Stati membri sono incoraggiati a mantenere un’efficiente struttura di gestione comune nel settore della ricerca sul cambiamento demografico e sull’invecchiamento della popolazione, incaricata di stabilire condizioni, regole e procedure comuni per la cooperazione e il coordinamento e di monitorare l’attuazione dell’agenda strategica per la ricerca.

5.

Gli Stati membri sono incoraggiati ad attuare congiuntamente l’agenda strategica per la ricerca attraverso i rispettivi programmi di ricerca nazionali conformemente agli orientamenti sulle condizioni quadro in materia di programmazione congiunta definiti dal gruppo ad alto livello per la programmazione congiunta in seno al Consiglio.

6.

Gli Stati membri sono incoraggiati a collaborare con la Commissione al fine di esplorare possibili iniziative della Commissione volte ad assistere gli Stati membri nella definizione e nell’attuazione dell’agenda strategica per la ricerca, nonché per coordinare i programmi congiunti con altre iniziative dell’Unione in questo settore, come il partenariato europeo per l’innovazione in materia di invecchiamento attivo e in buona salute e il programma congiunto Domotica per categorie deboli.

7.

Gli Stati membri sono incoraggiati a riferire regolarmente alla Commissione in merito ai progressi compiuti nella presente iniziativa di programmazione congiunta mediante apposite relazioni annuali.

Fatto a Bruxelles, l’11 luglio 2011.

Per la Commissione

Neelie KROES

Vicepresidente


(1)  La popolazione europea di età superiore a 65 anni arriveranno quasi a raddoppiare nel corso dei prossimi 50 anni, passando da 87 milioni nel 2010 a 153 milioni nel 2060 — Eurostat, proiezioni demografiche Europop2010.

(2)  Ibidem.

(3)  COM(2009) 180 definitivo: Gestire l’impatto dell’invecchiamento della popolazione nell’Unione europea (relazione 2009 sull’invecchiamento demografico).

(4)  9981/1/10 REV 1.

(5)  14035/10.

(6)  Conclusioni del Consiglio EPSCO (dicembre 2010) 18132/10.

(7)  10246/10.

(8)  Relazione nel quadro della procedura di codecisione, comunicato stampa http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?language=en&type=IM-PRESS&reference=20080121IPR19252

(9)  http://www.share-project.org/t3/share/fileadmin/press_information/SHARE_ERIC-EN_upload.pdf

(10)  http://futurage.group.shef.ac.uk/


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