91997E4077

INTERROGAZIONE SCRITTA E-4077/97 di Guido Podestà (UPE) alla Commissione (14 gennaio 1998)

Oggetto: Promozione nell'Unione europea di un sistema di garanzia: «Performance Bond»

Il 21 ottobre scorso, in risposta ad un intervento verbale svolto in aula dall'interrogante, relativo alla relazione dell'on. Tappin sugli appalti pubblici, il Professor Mario Monti, a nome della Commissione, ha espresso parere non negativo circa l'introduzione di forme nuove di garanzia per la puntuale esecuzione degli appalti pubblici, quali i «Performance Bond», sottolineando peraltro la necessità di non discriminare e di non penalizzare le PMI.

La Commissione può dire se ed entro quale termine essa intenda disporre studi di approfondimento tesi ad accertare la convenienza e le modalità di introduzione di tali forme di garanzia?

Qualora la Commissione non intenda avviare tali approfondimenti, quali sono le ragioni della sua scelta?

Qualora invece la Commissione avviasse gli studi di approfondimento sopraindicati, ritiene la Commissione di giungere alla redazione di un testo finalizzato all'introduzione nella legislazione comunitaria di tali sistemi di garanzia per l'esecuzione di appalti pubblici e, presumibilmente, entro quale termine temporale questo potrà avvenire?

Risposta data dal Sig. Monti in nome della Commissione (10 marzo 1998)

Come indicato dalla Commissione in risposta a un'interrogazione posta dall'onorevole parlamentare durante il dibattito concernente la relazione dell'on. Tappin sul Libro verde sugli appalti pubblici ((COM(96)583 def. )), i «Performance Bond» possono svolgere un ruolo importante nel facilitare l'apertura degli appalti pubblici nel settore dell'edilizia. Dallo studio sull'impatto ed efficacia del programma del mercato unico ((COM(96)520 def. )) condotto per la Commissione nel 1996 risulta che gli appalti pubblici in questo settore non sono ancora stati liberalizzati in misura significativa. La Commissione ritiene che ciò sia dovuto principalmente ad una mancanza di concorrenza effettiva, ed accoglie pertanto favorevolmente qualsiasi misura volta a promuovere l'apertura di tale settore.

Oltre alle iniziative prese dalla Commissione, come il mandato conferito al Comitato europeo di normalizzazione (CEN) e al Comitato europeo di normalizzazione elettrotecnica (Cenelec) per sviluppare uno standard di qualificazione, sono certamente necessarie iniziative provenienti dal settore privato e l'introduzione dei «Performance Bond» sembrerebbe un esempio molto promettente. La Commissione segue tali iniziative da vicino e, pur ritenendo di non dover intervenire nella fase attuale, controllerà attentamente sia questi sviluppi che evoluzioni analoghe. Qualora risulti che la Commissione può apportare un importante contributo al successo delle iniziative, essa prenderà le decisioni appropriate in base alle informazioni di cui disporrà al momento.