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Document 91997E003972

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 3972/97 dell'on. Gianni TAMINO alla Commissione. Appalti e VIA della strada "Cispadana"

    GU C 196 del 22.6.1998, p. 44 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    91997E3972

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 3972/97 dell'on. Gianni TAMINO alla Commissione. Appalti e VIA della strada "Cispadana"

    Gazzetta ufficiale n. C 196 del 22/06/1998 pag. 0044


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-3972/97 di Gianni Tamino (V) alla Commissione (12 dicembre 1997)

    Oggetto: Appalti e VIA della strada «Cispadana»

    Sulla stampa italiana («La Nuova Ferrara» del 1o.11.1997) è apparsa la notizia che l'ufficio contratti dell'ANAS di Roma ha dato avvio alla procedura di appalto del primo stralcio del secondo lotto della strada «Cispadana». Si tratta di un breve tratto di 3,7 km in territorio del comune di Sant'Agostino (Ferrara), per un costo di 38 miliardi di ITL. L'opera complessiva consisterebbe in una strada di scorrimento veloce senza incroci a raso di una lunghezza totale di 24,7 km (per il solo tratto in provincia di Ferrara), progettata una trentina d'anni fa e non più aggiornata né adeguata ai cambiamenti territoriali sopravvenuti nel frattempo, come, ad esempio, l'attraversamento in viadotto di centri urbani (San Carlo-Sant'Agostino), che verrebbero così divisi in due. L'intera opera verrebbe suddivisa in tre lotti di realizzazione, di cui il secondo verrebbe a sua volta suddiviso in due stralci. Nel territorio interessato dalla realizzazione della strada «Cispadana» - di cui per il momento si realizzerebbe solo questo brevissimo tratto, scollegato dal resto della viabilità principale - sono comunque in costruzione da anni e non terminate sia la SS n. 16 «Adriatica» che la E 45.

    L'intero progetto della strada «Cispadana» non risulta essere mai stato sottoposto alla VIA, come previsto dalle direttive comunitarie, e nemmeno appaltato con gara europea.

    Può la Commissione far sapere se non ritiene necessario sottoporre l'intero progetto della strada «Cispadana» alla VIA e se ritiene ammissibile che un'opera i cui costi complessivi dovrebbero superare i 300 miliardi di ITL possa essere suddivisa in appalti per stralci per ovviare la normativa europea sugli appalti di opere pubbliche?

    Risposta data dalla signora Bjerregaard a nome della Commissione (5 febbraio 1998)

    La Commissione non era a conoscenza del progetto menzionato dall'onorevole parlamentare e prenderà i provvedimenti necessari per raccogliere informazioni dettagliate al riguardo e garantire che le disposizioni comunitarie vengano rispettate.

    Tuttavia, la Commissione invita l'onorevole parlamentare a fornire in futuro una descrizione più circostanziata dei progetti menzionati nelle interrogazioni scritte, affinché la Commissione possa procedere ad una valutazione preliminare.

    Per quanto riguarda la questione relativa alle disposizioni comunitarie in materia di appalti pubblici, la suddivisione di un contratto in vari lotti non costituisce di per sé una violazione del diritto comunitario. L'articolo 6 della direttiva 93/37/CEE del Consiglio, del 14 giugno 1993, che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori ((GU L 199 del 9.8.1993. )) si limita a prescrivere l'obbligo di prendere in considerazione il valore di ciascun lotto per valutare l'importo di stima in rapporto alla soglia a partire dalla quale si applica la direttiva. L'importo del tratto di 3,7 km menzionato dall'onorevole parlamentare supera, da solo, la soglia summenzionata.

    La Commissione chiederà alle autorità italiane le ragioni per le quali non è stata indetta una gara di appalto per il contratto cui fa riferimento l'onorevole parlamentare e valuterà se, nella fattispecie, sussistono le condizioni necessarie per avviare una procedura per inadempimento nei confronti dell'Italia, ai sensi dell'articolo 169 del trattato CE.

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