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Document 62025TN0492

Causa T-492/25: Ricorso proposto il 22 luglio 2025 – WM / BEI

GU C, C/2025/5965, 17.11.2025, ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2025/5965/oj (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2025/5965/oj

European flag

Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea

IT

Serie C


C/2025/5965

17.11.2025

Ricorso proposto il 22 luglio 2025 – WM / BEI

(Causa T-492/25)

(C/2025/5965)

Lingua processuale: l'inglese

Parti

Ricorrente: WM (rappresentato da: B. Maréchal, avvocato)

Convenuta: Banca europea per gli investimenti

Conclusioni

Il ricorrente chiede che il Tribunale voglia:

annullare la decisione della BEI del 12 maggio 2025, che conferma il principio di una pensione di invalidità proporzionale, sospende il pagamento delle somme dovute al momento della partenza del ricorrente e sospende la richiesta del ricorrente di convocare una nuova Commissione di invalidità (in prosieguo: la «prima decisione impugnata»);

annullare la decisione della BEI del 24 giugno 2025 che conferma il principio di una pensione di invalidità proporzionale e nega un'applicazione completa e completa delle disposizioni contenute nei regolamenti sul regime pensionistico della BEI, in particolare gli articoli 20-1, 50-1 e 59-3 (in prosieguo: la «seconda decisione impugnata»);

annullare la decisione della BEI del 24 giugno 2025, che conferma la sospensione dei pagamenti dovuti al momento della partenza del ricorrente, confermando l'intenzione della BEI di sospendere la richiesta del ricorrente riguardo alla Commissione di invalidità (in prosieguo: la «terza decisione impugnata»);

dichiarare illegittimo e discriminatorio il calcolo pro rata della pensione di invalidità effettuato dalla convenuta;

dichiarare illegale la trattenuta da parte della convenuta delle somme dovute al ricorrente al momento della partenza;

dichiarare illegale il rifiuto della convenuta di riconvocare una Commissione d'invalidità;

e, in subordine,

modificare le suddette decisioni contestate (in prosieguo: le «decisioni impugnate»);

dichiarare illegale l'applicazione da parte dell'imputato di una pensione di invalidità proporzionale;

dichiarare illegale la trattenuta da parte della convenuta delle somme dovute al ricorrente al momento della partenza;

dichiarare illegale il rifiuto della convenuta di riconvocare una Commissione d'invalidità;

e, in ogni caso,

condannare la convenuta a versare al ricorrente le somme dovute al momento della partenza;

concedere un risarcimento per i danni materiali subiti dal ricorrente;

concedere un risarcimento per i danni morali e l'angoscia che il ricorrente ha subito a causa delle molteplici irregolarità e delle continue violazioni dei diritti fondamentali del ricorrente direttamente connesse alle decisioni impugnate;

concedere un risarcimento per i costi sostenuti a causa del comportamento illegale, delle azioni e delle omissioni della convenuta e subiti dal ricorrente;

condannare la convenuta a sostenere le spese del procedimento in corso.

Motivi e principali argomenti

A sostegno del ricorso, il ricorrente deduce i seguenti motivi.

1.

Primo motivo, vertente sull'illegittimità delle decisioni impugnate a seguito delle azioni e/o omissioni illecite della convenuta, in violazione dei principi di legalità e di certezza del diritto, dei diritti fondamentali del ricorrente in materia di parità di trattamento e di non discriminazione, di sicurezza sociale, di proprietà, di condizioni di lavoro eque e di buona amministrazione, nonché del rispetto da parte della convenuta del suo dovere di sollecitudine nei confronti del ricorrente.

2.

Secondo motivo, attinente alla responsabilità della convenuta per i danni subiti dal ricorrente a causa delle decisioni impugnate e della relativa violazione dei suoi diritti fondamentali e del lavoro.


ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2025/5965/oj

ISSN 1977-0944 (electronic edition)


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