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Document 62009CN0533

    Causa C-533/09: Ricorso proposto il 18 dicembre 2009 — Commissione europea/Repubblica portoghese

    GU C 51 del 27.2.2010, p. 23–23 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    27.2.2010   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 51/23


    Ricorso proposto il 18 dicembre 2009 — Commissione europea/Repubblica portoghese

    (Causa C-533/09)

    2010/C 51/37

    Lingua processuale: il portoghese

    Parti

    Ricorrente: Commissione europea (rappresentanti: H. Støvlbæk e P. Guerra e Andrade, agenti)

    Convenuta: Repubblica portoghese

    Conclusioni della ricorrente

    Dichiarare che la Repubblica portoghese è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza dell'art. 49 TFUE, non essendo applicabili le disposizioni dell'art. 51 TFUE, in quanto ha richiesto la nazionalità portoghese per accedere alla professione di notaio, in applicazione della decisione del Ministro della giustizia 12 dicembre 1991, che omologa il parere consultivo della Procura generale della Repubblica sull’art. 15 della Costituzione;

    condannare la Repubblica portoghese alle spese.

    Motivi e principali argomenti

    In Portogallo gli interessi perseguiti dai notai non sono interessi dello Stato e i notai non partecipano direttamente e specificamente all’esercizio dei pubblici poteri, né fanno parte della pubblica amministrazione. Al notariato portoghese non è applicabile l’eccezione di cui all’art. 51 TFUE. Nel parere consultivo della Procura generale della Repubblica, confermato il 12 dicembre 1991, non si afferma che la professione di notaio è coperta dell'art. 15, secondo comma, della Costituzione. In Portogallo le funzioni di notaio presentano un carattere esclusivamente tecnico e non si fondano sulla fiducia politica, bensì sulla competenza professionale.


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