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1.
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raccomanda al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e alla Commissione di:
a)
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collaborare strettamente con gli Stati membri per intensificare le relazioni politiche tra l'UE e Taiwan e conseguire un partenariato globale e rafforzato sotto la guida della politica di un'unica Cina dell'UE; ritenere Taiwan un partner chiave e un alleato democratico nella regione indo-pacifica, per il suo merito di essere una democrazia forte e un'economia tecnologicamente avanzata, che rappresenterebbe un sostegno per l'ambizione geopolitica dell'UE nella regione e un contributo al mantenimento di un ordine basato su regole nel mezzo di una crescente rivalità fra grandi potenze;
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b)
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iniziare con urgenza una valutazione d'impatto, una consultazione pubblica e un esercizio esplorativo su un accordo bilaterale in materia di investimenti con le autorità taiwanesi in vista di negoziati volti ad approfondire i legami economici bilaterali, dato che tale accordo bilaterale in materia di investimenti implicherebbe una facilitazione dei requisiti di mero contenuto da parte degli investitori e dei produttori europei a Taiwan; ricordare, nel contesto delle dinamiche regionali, l'importanza delle relazioni commerciali ed economiche UE-Taiwan, anche su temi relativi al multilateralismo e all'OMC, alla tecnologia e alla salute pubblica, nonché della cooperazione essenziale su approvvigionamenti critici quali i semi-conduttori; incoraggiare Taiwan ad aumentare gli investimenti nell'UE e osservare che Taiwan è membro a pieno titolo dell'OMC;
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c)
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esprimere profonda preoccupazione per la continua belligeranza militare della Cina nei confronti di Taiwan e le pressioni esercitate nei suoi confronti, soprattutto mediante i notevoli investimenti nelle capacità militari da parte della Cina, le sue esercitazioni d'assalto e le frequenti violazioni della zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan; invita la Cina a porre immediatamente fine alle intrusioni in corso nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan, in particolare dal momento che tra il 1o e il 4 ottobre 2021 sono state registrate circa 150 intrusioni di aeromobili, anche da parte di caccia; rispondere inoltre all'offensiva retorica cinese, segnalando la sua intenzione apparentemente contraddittoria di voler integrare Taiwan nel regime totalitario del partito comunista cinese (PCC) dichiarando nel contempo di perseguire uno sviluppo pacifico delle relazioni con Taiwan, e ribadire che eventuali modifiche delle relazioni tra le due sponde dello stretto non devono essere unilaterali né contrarie alla volontà dei cittadini taiwanesi; esortare l'UE e gli Stati membri ad assumere un ruolo proattivo nella collaborazione con partner internazionali che condividono gli stessi principi per perseguire la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan e istituire partenariati con il governo democratico di Taiwan;
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d)
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esprimere seria preoccupazione per la situazione nel Mar Cinese Orientale e Meridionale e opporsi strenuamente a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status quo e aumentare le tensioni; ribadire l'importanza del rispetto del diritto internazionale, in particolare della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) e delle sue disposizioni concernenti l'obbligo di risolvere le controversie pacificamente e di mantenere la libertà di navigazione e di sorvolo;
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e)
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esprimere profonda preoccupazione per la capacità della Cina di preparare un'invasione di massa di Taiwan entro il 2025; condannare fermamente la violazione senza precedenti da parte della Cina della zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan dal 1o ottobre 2021, che ha coinvolto 150 aerei da guerra, compresi caccia e bombardieri a capacità nucleare; ritiene che le recenti provocazioni militari da parte della Cina mettano in dubbio le intenzioni a lungo termine della Cina di perseguire una soluzione pacifica;
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f)
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rammentare il fatto che mantenere la pace e la stabilità nella regione indo-pacifica è interesse fondamentale dell'UE e dei suoi Stati membri; sottolineare che un conflitto militare nello stretto di Taiwan creerebbe non solo significative perturbazioni economiche a discapito degli interessi europei, ma danneggerebbe gravemente anche l'ordine basato su regole nella regione e la governance democratica, incentrata sui diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto;
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g)
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tenere presente che l'UE attribuisce grande valore alla sicurezza nello stretto di Taiwan e che esiste un collegamento diretto fra prosperità europea e sicurezza in Asia e che, pertanto, le conseguenze di un conflitto, per l'Europa, si estendono ben oltre il settore economico; dichiarare che le azioni della Cina contro Taiwan e nel Mar Cinese Meridionale avranno conseguenze per le relazioni UE-Cina;
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h)
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esprimere preoccupazione per la legislazione cinese relativa a Taiwan e sottolineare che l'imposizione della legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong ha reso la pretesa della legge anti-secessione del 2005 di concedere a Taiwan un elevato livello di autonomia in caso di unificazione completamente inaffidabile;
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i)
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sottolineare l'importanza, in particolare alla luce delle continue provocazioni e del potenziamento militare della Cina, di ulteriori progressi a tutti i livelli del partenariato e della cooperazione UE-Taiwan; sottolineare, in particolare, il ruolo guida che il Parlamento europeo può svolgere quando si tratta di identificare i settori in cui è possibile approfondire la cooperazione, nonché individuare chiaramente e denunciare le provocazioni della Cina e dimostrare solidarietà nei confronti di Taiwan;
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j)
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sostenere con forza la piena partecipazione di Taiwan in qualità di osservatore alle riunioni, ai meccanismi e alle attività degli organismi internazionali, tra cui l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale (ICAO), l'Organizzazione internazionale della polizia criminale (INTERPOL) e la convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC); esortare gli Stati membri e le istituzioni dell'UE a sostenere le iniziative internazionali che chiedono la partecipazione di Taiwan alle organizzazioni internazionali; accogliere nuovamente con favore la cooperazione proattiva di Taiwan con la comunità internazionale alle lezioni da apprendere sulla pandemia di COVID-19 e alle migliori modalità per rispondervi e sottolineare che tale situazione ha dimostrato che i contributi di Taiwan all'OMS sarebbero un valore aggiunto alla salute e al benessere dei cittadini di tutti i suoi membri;
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k)
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incoraggiare maggiori scambi economici, scientifici, culturali, politici e interpersonali, incontri e cooperazione tra l'UE e Taiwan e scambi con la partecipazione di rappresentanti degli Stati membri, anche ai livelli più alti, in modo da riflettere pienamente la cooperazione dinamica, multiforme e stretta tra l'UE e Taiwan in quanto partner che condividono gli stessi principi; condannare le minacce di rappresaglia e la pressione nei confronti di Miloš Vystrčil, presidente del Senato ceco, da parte della Repubblica popolare cinese a causa della sua visita a Taiwan nell'agosto del 2020 e rilevare che la Repubblica ceca e tutti gli altri Stati sovrani hanno il diritto di sviluppare una cooperazione economica e culturale con Taiwan;
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l)
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continuare a sostenere l'inclusione di Taiwan nella strategia indo-pacifica dell'UE; prendere atto con soddisfazione della recente pubblicazione, da parte della Commissione e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, della strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica, in cui si osserva che il significativo potenziamento militare della Cina ha portato ad un aumento delle tensioni nei punti di crisi regionali come il Mar cinese meridionale e orientale, nonché nello stretto di Taiwan, e afferma che è essenziale che l'UE rafforzi la cooperazione con i partner regionali per garantire la pace, la stabilità e la prosperità in tutto lo stretto; esortare l'UE a continuare a collaborare strettamente con altri partner che condividono gli stessi principi attraverso la strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica per affrontare la posizione risoluta della Cina nella regione e rafforzare l'ordine basato su regole, visti gli interessi dell'UE nella regione;
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m)
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continuare ad adottare iniziative volte a rafforzare le relazioni economiche bilaterali e i contatti interpersonali, specie tra i giovani e anche in campo accademico e nella società civile, nello sport, nella cultura e nell'educazione nonché nei partenariati fra città e fra regioni; lodare i patti di amicizia fra città europee e taiwanesi e incoraggiare la diplomazia delle città come strumento per contribuire alla partecipazione di Taiwan a iniziative internazionali che consentirebbero a Taiwan di aggirare i tentativi della Cina di aumentare il suo isolamento diplomatico;
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n)
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incoraggiare la cooperazione fra Europa e Taiwan nel settore dei media, in modo tale da diversificare il mondo dei media in lingua cinese nell'UE e fornire un'alternativa alle emittenti controllate dalla Repubblica popolare cinese;
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o)
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incoraggiare l'UE e gli Stati membri a contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica europea sulla situazione nello stretto di Taiwan, nonché sulla complessità delle relazioni fra Taiwan e la Cina, attraverso la creazione e il finanziamento di programmi e ricerche dedicati incentrati sulla società nel suo complesso; sottolineare l'importanza di investire in un dibattito inclusivo in tutti gli Stati membri e spiegare al pubblico europeo i rischi di una deriva autoritaria nella regione indo-pacifica nella posizione risoluta della Cina e nei suoi sforzi per danneggiare la democrazia, in particolare a Taiwan, e le implicazioni per le democrazie mondiali se non si affrontassero tali minacce;
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p)
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incoraggiare il dialogo e la cooperazione con Taiwan in tutti i settori industriali e le catene di approvvigionamento, in particolare le industrie emergenti e le industrie di importanza strategica quali i veicoli elettronici, la robotica e la produzione intelligente, nonché le tecnologie dei semiconduttori;
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q)
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sostenere l'ulteriore rafforzamento di iniziative che consentono all'UE di avviare partenariati con Taiwan nei settori delle TIC, delle biotecnologie, della salute e della sicurezza e lavorare a una cooperazione e a iniziative concrete fra la strategia dell'UE in materia di connettività e la nuova politica taiwanese orientata al Sud; sostenere fortemente un partenariato più stretto nel settore dei semiconduttori;
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r)
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riconoscere il ruolo centrale di Taiwan in settori strategici come l'infrastruttura di comunicazione di quinta generazione (5G), dal momento che è sede della più grande fonderia e produttore principale di semiconduttori del mondo; sottolineare che i futuri microchip avranno un ruolo centrale nel dare forma all'ordine globale e che chi controlla la progettazione e la fabbricazione dei microchip definirà l'avvenire del XXI secolo; rammentare che la perturbazione delle catene di approvvigionamento globali causata dalla pandemia ha posto Taiwan al centro dello sviluppo tecnologico e ha altresì fatto comprendere all'UE le sue vulnerabilità, evidenziando l'urgenza di riflettere su come ridurre la sua dipendenza da attori esterni; esortare pertanto a una cooperazione rafforzata con Taiwan per sostenere l'agenda dell'UE relativa alla transizione verde e digitale, nonché agli sforzi dell'UE verso una diversificazione del valore e delle catene di approvvigionamento, poiché la pandemia ha accelerato le richieste in entrambi i sensi, evidenziando la necessità di maggiori investimenti e sostegno politico, in particolare nelle catene di valore di importanza strategica, come la microelettronica, la guida autonoma e l'intelligenza artificiale (IA), settori in cui Taiwan ricopre un ruolo centrale;
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s)
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accogliere con favore l'organizzazione del primo Forum europeo per gli investimenti in assoluto a Taiwan, nel settembre 2020, e incoraggiare maggiori investimenti bilaterali in entrambe le direzioni; chiedere l'aumento di tali investimenti, soprattutto nelle industrie in cui Taiwan è leader, vale a dire tecnologie fondamentali che comprendono i semiconduttori, che offrirebbero sostegno agli sforzi dell'UE di rafforzare la propria capacità nel settore della microelettronica; rilevare che a seguito del dialogo UE-Taiwan sull'economia digitale del 2020, l'UE e Taiwan dovrebbero continuare a sviluppare le discussioni in materia di ricerca e cooperazione tecnologica, blockchain, IA, certificazione di cibersicurezza, economia dei dati e connettività digitale, al fine di individuare ulteriori sinergie, ampliare lo scambio politico sullo sviluppo dell'economia digitale e istituire partenariati più ampi;
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t)
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accogliere con favore gli impegni volontari di Taiwan per contribuire a combattere il riscaldamento globale, contribuendo in tal modo all'attuazione degli obiettivi dell'accordo di Parigi sul clima;
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u)
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incoraggiare l'UE e gli Stati membri ad approfondire la cooperazione con Taiwan nella lotta contro la disinformazione proveniente da paesi terzi malevoli, anche condividendo le migliori prassi, gli approcci congiunti per promuovere la libertà dei media e il giornalismo, approfondendo la cooperazione in materia di cibersicurezza e minacce informatiche, sensibilizzando i cittadini e migliorando l'alfabetizzazione digitale nella popolazione in generale al fine di rafforzare la resilienza dei nostri sistemi democratici; sostenere una cooperazione migliorata fra i pertinenti gruppi di riflessione europei e taiwanesi in tale settore;
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v)
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valutare gli insegnamenti tratti dall'esperienza di Taiwan nella lotta contro la disinformazione proveniente dalla Cina continentale e che mina l'indipendenza dei media taiwanesi attraverso l'utilizzo di social media e le infiltrazioni nella televisione e nella stampa taiwanese al fine di influenzare l'opinione pubblica, nel tentativo di danneggiare le elezioni a Taiwan; lodare Taiwan per il fatto di considerare l'alfabetizzazione mediatica uno strumento utile e fondamentale per educare le persone a individuare la disinformazione e per aver pertanto inserito l'alfabetizzazione mediatica nei programmi scolastici;
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w)
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sottolineare che i vantaggi derivanti dagli sforzi di Taiwan per la lotta alla disinformazione e alle notizie false superano i confini del paese e influenzano non solo la sua società insulare, ma anche la comunità sinofona di Hong Kong e di altri paesi del sud-est asiatico;
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x)
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condannare i tentativi della Cina di screditare la gestione della pandemia a opera del governo taiwanese; lodare Taiwan per l'efficace approccio dal basso, guidato dai cittadini, per verificare le notizie e le informazioni attraverso la tecnologia, come l'IA, che contribuisce ad aumentare gli sforzi e a consentire a chi verifica le notizie di individuare le affermazioni più dannose in circolazione sui social media e bloccare così la loro diffusione;
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y)
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rammentare che la minaccia che Taiwan subisce da parte delle attività di disinformazione a opera della Cina è parte di un problema più grande che le democrazie di tutto il mondo stanno affrontando, in un'era in cui le tecnologie della comunicazione hanno un ruolo centrale nella competizione geopolitica per la leadership globale; rammentare che la Cina, assieme ad altri paesi non democratici, continua a essere una minaccia importante per le democrazie europee attraverso campagne di disinformazione, una minaccia cresciuta notevolmente durante la pandemia, come segnalato dalla relazione del SEAE del giugno 2020; rilevare che la cooperazione nella lotta contro la disinformazione è pertanto nell'interesse sia dell'UE, sia di Taiwan;
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z)
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promuovere ulteriormente l'attuale cooperazione tra l'UE e Taiwan in materia di ricerca e innovazione nell'ambito del programma quadro Orizzonte Europa (2021-2027); sollecitare la partecipazione di un maggior numero di ricercatori taiwanesi a Orizzonte Europa in futuro;
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aa)
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promuovere ulteriormente il turismo e gli scambi di giovani con Taiwan attraverso iniziative quali le vacanze lavorative, i programmi Erasmus o la borsa di studio sulla connettività Taiwan-Europa ed esplorare le possibilità di cooperazione nell'istruzione superiore e in altri settori, con l'obiettivo di rafforzare le conoscenze sulla Cina e su Taiwan in Europa e contribuire a una migliore comprensione dell'Europa a Taiwan;
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ab)
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incoraggiare l'UE e gli Stati membri a rafforzare la cooperazione con Taiwan nell'ambito del quadro globale di cooperazione e formazione (GCTF), che è una piattaforma di cooperazione regionale finalizzata a fornire programmi di sviluppo di capacità e di formazione ai paesi terzi nel mondo;
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ac)
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modificare la denominazione dell'Ufficio europeo di rappresentanza economica e commerciale di Taiwan in «Ufficio dell'Unione europea a Taiwan» per rispecchiare l'ampia portata delle nostre relazioni;
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ad)
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accogliere con favore il progetto di istituire un ufficio di rappresentanza taiwanese in Lituania; condannare la reazione del governo cinese di imporre sanzioni economiche alla Lituania; esprimere il proprio sostegno e solidarietà alla Lituania al riguardo, adottare misure appropriate e invitare il Consiglio a fare altrettanto;
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ae)
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elogiare Taiwan quale partner eccellente nella promozione dei diritti umani e della libertà di religione nella regione indo-pacifica; riconoscere il buon lavoro di Taiwan nel porsi come esempio nella regione grazie agli ottimi risultati per quanto riguarda il rispetto delle libertà fondamentali, sia economiche che sociali, nonché dei diritti politici e culturali, compresi i progressi in materia di diritti delle persone LGBTQI e diritti delle comunità indigene; chiedere al rappresentante speciale dell'UE per i diritti umani e all'inviato speciale dell'UE per la libertà di religione o di credo di partecipare alle convenzioni internazionali in materia di diritti umani a Taiwan e di intraprendere azioni concrete per collaborare con Taiwan al fine di promuovere i diritti umani e sociali e la libertà religiosa, l'economia digitale e la crescita sostenibile dei paesi in via di sviluppo nella regione indo-pacifica;
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af)
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rafforzare la cooperazione con Taiwan al fine di scambiare le migliori prassi nella gestione della pandemia di COVID-19, avviando iniziative per agevolare l'approvvigionamento di vaccini, e continuare a intensificare la cooperazione dell'UE con Taiwan in campo sanitario e di controllo delle malattie trasmissibili; lodare il governo e i cittadini di Taiwan per il relativo successo nel contenimento della pandemia nel paese e per la generosità nell'aiuto fornito ad altri paesi; rammentare che la risposta efficace di Taiwan si è basata sulla trasparenza, sull'apertura e sull'utilizzo della tecnologia in collaborazione con la società, un approccio radicato nella fiducia pubblica;
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ag)
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elogiare gli atti di solidarietà di Taiwan nei confronti dell'UE, come dimostrato dalla donazione di oltre 7 milioni di mascherine chirurgiche a diversi Stati membri durante i primi tragici mesi della pandemia, nonché di 5 linee di produzione di mascherine alla Repubblica ceca; chiedere che tale solidarietà sia ricambiata;
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ah)
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continuare a incoraggiare la condivisione di intelligence tra gli Stati membri e Taiwan e la lotta congiunta alla criminalità transfrontaliera;
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ai)
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riconoscere che gli Stati Uniti e il Giappone hanno evidenziato per la prima volta l'importanza della pace e della stabilità nello stretto di Taiwan nella dichiarazione congiunta di un recente vertice bilaterale, seguita poi da un'analoga dichiarazione da parte del G7 a inizio maggio; esortare l'UE a collaborare con altri partner che condividono gli stessi principi, come Australia, Nuova Zelanda, India, Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti, e prendere in considerazione la possibilità di invitare Taiwan con i suoi partner nelle piattaforme e nei gruppi di lavoro esistenti nell'ambito delle industrie fondamentali;
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aj)
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incoraggiare gli Stati membri che non dispongono di un accordo diretto ad evitare la doppia imposizione e prevenire l'evasione fiscale o di un accordo sullo scambio di informazioni in materia fiscale con Taiwan ad avviare quanto prima i negoziati su tali accordi;
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