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Document 52021DC0816

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Relazione annuale 2021 sull'attuazione degli strumenti di azione esterna dell'Unione europea nel 2020

COM/2021/816 final

Bruxelles, 16.12.2021

COM(2021) 816 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Relazione annuale 2021




sull'attuazione degli strumenti di azione esterna dell'Unione europea nel 2020


{SWD(2021) 388 final}


Indice

IMPEGNI MONDIALI    

Introduzione    

L'approccio Team Europa: una risposta alla crisi mondiale della COVID-19    

UE: un ruolo incisivo a livello mondiale    

PRIORITÀ MONDIALI    

Sviluppo umano    

Il Green Deal    

Crescita e occupazione sostenibili    

Scienza, tecnologia, innovazione e digitalizzazione    

Migrazione e assistenza ai rifugiati e agli sfollati    

Governance, pace e sicurezza    

DIMENSIONE MONDIALE    

Africa subsahariana    

America latina e Caraibi    

Asia, Asia centrale, Medio Oriente/Golfo e Pacifico    

Allargamento    

Vicinato europeo    

Paesi e territori d'oltremare (PTOM)    

IMPEGNI MONDIALI

Introduzione

Il 2020 è stato segnato dalla COVID-19. La pandemia ha esercitato il suo impatto su ogni essere umano, in ogni parte del mondo. L'Unione europea ha reagito tramite i propri strumenti di azione esterna, dando prova di adattabilità e flessibilità e dimostrando la forza dei propri partenariati internazionali.

La presente relazione delinea gli aspetti fondamentali del sostegno finanziario erogato dall'UE nel 2020 in materia di cooperazione internazionale e sviluppo, aiuto umanitario, politica estera e allargamento 1 . Già prima della pandemia l'UE aveva promosso un programma di lungo periodo allineato agli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), ispirato a una visione di sostenibilità e partenariato. La COVID-19 non ha distolto l'UE da tale obiettivo, anzi ha dimostrato la lungimiranza di un programma che è più urgente che mai, mettendo in primo piano problemi quali le crescenti disuguaglianze nel mondo e il divario digitale.

Nel 2020 l'Unione europea e gli Stati membri hanno unito le loro forze nell'ambito di un approccio Team Europa 2 , mobilitando oltre 40 miliardi di EUR per contrastare la COVID-19 e le sue ripercussioni nei paesi nostri partner in tutto il mondo 3 , che si aggiungono agli sforzi tesi a proteggere i cittadini e le economie all'interno della stessa UE.

Se nel corso del 2020 la priorità immediata è stata quella di attenuare l'impatto della COVID-19 nei paesi più vulnerabili, l'UE non ha però perduto di vista la necessità di gettare le basi di una transizione verde e digitale per mezzo di una ripresa mondiale giusta, inclusiva e resiliente. All'evento di alto livello delle Nazioni Unite sul finanziamento dello sviluppo, svoltosi nel settembre 2020, la presidente von der Leyen ha invocato un'iniziativa di ripresa globale che colleghi gli investimenti e la riduzione del debito agli OSS.

Nel 2020 l'UE ha compiuto progressi in due importanti ambiti dell'azione esterna: a livello interno sono stati conclusi i negoziati per un nuovo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI) 4 – Europa globale per il periodo 2021-27; sul piano esterno, i capi negoziatori dell'UE e dell'Organizzazione degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico hanno raggiunto un accordo politico sul quadro post-Cotonou che aggiornerà e modernizzerà le relazioni tra l'Unione e i 79 paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico.

L'UE ha compiuto un passo storico decidendo di aprire i negoziati di adesione con Macedonia del Nord e Albania. Parallelamente, un ambizioso piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali intende stimolare la ripresa della regione nel lungo periodo e agevolare il percorso verso l'adesione all'Unione europea.

Per tutto il 2020 l'UE ha continuato a fornire una risposta agli sviluppi geopolitici prodottisi nelle regioni e nei paesi confinanti. Ha guidato iniziative volte a promuovere la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, rafforzare il processo di stabilizzazione e di pace in Libia nell'ambito del processo di Berlino e sostenere la società civile in Siria.

L'azione dell'UE tesa a favorire la pace e la stabilità nella regione del Sahel (Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania e Niger), nella Repubblica centrafricana e nel Corno d'Africa (Somalia) ha comportato missioni diplomatiche, missioni e operazioni civili e militari della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC), nonché aiuti umanitari, alla stabilizzazione e allo sviluppo nel quadro di un approccio di partenariato integrato.

Alla fine del 2020 è stata adottata la comunicazione "Una nuova agenda UE-USA per il cambiamento globale" 5 volta a rafforzare il partenariato transatlantico riguardo a numerosi aspetti strategici, tra cui i cambiamenti climatici, la salute e l'attuazione dell'agenda 2030.

La promozione e la protezione dei diritti umani costituiscono un elemento fondamentale dell'azione esterna dell'Unione, ribadito con il piano d'azione dell'UE per i diritti umani e la democrazia 2020-2024 6 . In un'era digitale afflitta dalla disinformazione, tale piano d'azione promuove altresì il rafforzamento della democrazia e della trasparenza tramite l'alfabetizzazione mediatica. L'adozione del regime globale di sanzioni dell'UE in materia di diritti umani 7 il 7 dicembre e i successivi inserimenti nell'elenco nel marzo 2021 sono esempi concreti dell'impegno deciso con cui l'Unione intende difendere i diritti umani a livello globale.

L'approccio Team Europa: una risposta alla crisi mondiale della COVID-19

L'approccio Team Europa, che costituisce un'importante innovazione pratica per quanto riguarda le modalità di collaborazione tra l'UE e gli Stati membri nei settori di competenza parallela, e nato in risposta alla crisi della COVID-19.

Esso riunisce le istituzioni e gli Stati membri dell'UE, le loro agenzie esecutive e le istituzioni europee per il finanziamento dello sviluppo. Riunendo risorse, metodi di lavoro, competenze e strumenti, pur nel rispetto delle competenze dell'UE e delle procedure decisionali stabilite nei trattati, quest'approccio crea una cultura strategica di coordinamento intorno all'azione trasformativa.

L'UE è stata uno dei primi sostenitori dell'acceleratore per l'accesso agli strumenti COVID-19 (ACT). La conferenza dei donatori per la risposta globale al coronavirus del 4 maggio 2020, co-organizzata dalla Commissione, ha permesso di raccogliere 15,9 miliardi di EUR per garantire lo sviluppo collaborativo e la diffusione universale di vaccini, strumenti diagnostici e terapie per combattere la COVID-19. Più del 70 % di questi impegni proveniva dall'UE e dai suoi Stati membri.

Degli oltre 40 miliardi di EUR mobilitati dall'UE e dai suoi Stati membri nel 2020 per combattere la COVID-19, il 65 % circa è stato erogato nel corso dell'anno.

Nel quadro di un'operazione di rimpatrio senza precedenti, l'UE ha contribuito al ritorno di oltre 625 000 cittadini dell'Unione che erano rimasti bloccati all'estero. Il meccanismo di protezione civile dell'UE ha inoltre contribuito alla consegna 8 di oltre 18 milioni di dispositivi di protezione individuale e di attrezzature mediche, tra cui più di tre milioni di dispositivi prelevati dalle scorte di rescEU 9 costituite nel 2020.

UE: un ruolo incisivo a livello mondiale

L'UE rimane uno dei pochi soggetti che vantano una presenza mondiale e dispongono di un'intera gamma di strumenti d'azione, elementi che le consentono di reagire e di sostenere i suoi partner nel mondo.

L'Unione e i suoi Stati membri si impegnano a tener conto degli obiettivi di cooperazione allo sviluppo nelle politiche interne ed esterne che riguardano i paesi in via di sviluppo. Il consenso europeo in materia di sviluppo del 2017 ha ribadito l'importanza della coerenza delle politiche per lo sviluppo

Nel 2020, secondo dati preliminari, l'UE e i suoi 27 Stati membri sono rimasti il principale fornitore di aiuto pubblico allo sviluppo (APS) e hanno aumentato il proprio contributo collettivo, portandolo a 66,8 miliardi di EUR 10 . Tale cifra rappresenta il 46 % dell'APS mondiale totale erogato dall'UE e da altri donatori del Comitato di aiuto allo sviluppo (CAS) ed equivale allo 0,50 % del reddito nazionale lordo (RNL) dell'UE.

Nel 2020 l'UE ha continuato a impegnarsi attivamente nei processi dell'ONU relativi allo sviluppo. La Commissione ha presentato il documento di lavoro dei propri servizi intitolato "Delivering on the UN's Sustainable Development Goals – A comprehensive approach" (Realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite – Un approccio globale) 11 , che rispecchia l'impegno dell'UE nei confronti dell'agenda 2030. Con il sostegno dell'UE sono stati messi a punto quadri di finanziamento nazionali integrati per elaborare strategie di finanziamento per paese al fine di progredire verso la realizzazione degli OSS.

Nel 2020 l'Africa si è confermata una delle priorità fondamentali dell'Unione europea. In marzo la Commissione e l'Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza hanno formulato la propria visione del rafforzamento del partenariato UE-Africa nella comunicazione congiunta intitolata "Verso una strategia globale per l'Africa" 12 , proponendo di approfondire la cooperazione in cinque settori chiave: transizione verde; trasformazione digitale; crescita e occupazione sostenibili; pace e governance; migrazione e mobilità.

L'UE, insieme ai suoi Stati membri, rimane il principale donatore mondiale di assistenza umanitaria. Nel 2020 il bilancio dell'Unione per gli aiuti umanitari è ammontato a 2 138 milioni di EUR.

Nel 2020 l'UE ha finanziato organizzazioni umanitarie in oltre 80 paesi e regioni tra cui Afghanistan, Haiti, regione del Sahel, Sud Sudan, Siria, Turchia, Ucraina, Venezuela e Yemen.

Nello stesso anno il meccanismo di protezione civile dell'Unione è stato attivato 102 volte, 57 delle quali fuori dall'Europa, per tutta una serie di catastrofi naturali o provocate dall'uomo.

Nel 2020 l'UE ha continuato ad attuare la propria politica europea di vicinato (PEV), portando avanti le riforme e potenziando la resilienza e la prosperità dei partner del proprio vicinato. Nel marzo 2020 la Commissione e l'Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza hanno adottato la comunicazione congiunta "La politica del partenariato orientale dopo il 2020. Rafforzare la resilienza - Un partenariato orientale vantaggioso per tutti" 13 , che definisce cinque obiettivi strategici a lungo termine e individua nella resilienza un obiettivo trasversale.

Nel novembre 2020 il venticinquesimo anniversario della dichiarazione di Barcellona ha offerto l'opportunità di riflettere sulle priorità del partenariato tra l'UE e la regione del vicinato meridionale. La comunicazione congiunta della Commissione e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza su un partenariato rinnovato con la regione del Mediterraneo meridionale 14 si concentra sui temi dello sviluppo umano, di una ripresa economica sostenibile ed inclusiva e dell'emancipazione dei giovani.

Per quanto riguarda i Balcani occidentali la Commissione ha adottato proposte volte a rafforzare il processo di adesione e, nel marzo 2020, il Consiglio europeo ha approvato la decisione del Consiglio Affari generali di avviare negoziati di adesione con la Repubblica di Albania e la Repubblica di Macedonia del Nord. In occasione del vertice UE-Balcani occidentali del 6 maggio 2020, i leader dell'UE hanno ribadito che l'Unione è fermamente decisa a intensificare ulteriormente il proprio impegno con la regione e hanno accolto con favore l'impegno dei partner dei Balcani occidentali ad attuare le riforme necessarie.

Nel 2020 sono stati conclusi accordi politici sul Fondo europeo per la difesa e sullo strumento europeo per la pace Nel quadro della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC), è proseguita l'opera di missioni civili e missioni e operazioni militari (per esempio nei paesi e nelle regioni seguenti: Repubblica centrafricana, Georgia, Iraq, Kosovo 15*, Libia, Mali, Niger, Territori palestinesi, Somalia, Mediterraneo meridionale, Ucraina, Oceano indiano occidentale) a sostegno dei nostri partner e per fronteggiare le crisi in atto nel mondo.

Il 31 marzo 2020 è stata varata EUNAVFOR MED IRINI, una nuova operazione militare della PSDC, il cui mandato principale consiste nel far rispettare l'embargo sulle armi imposto dall'ONU nei confronti della Libia. In seguito a un riesame strategico globale dell'impegno della PSDC nel Corno d'Africa, i mandati dell'operazione militare EUNAVFOR Atalanta, della missione militare EUTM Somalia e della missione civile EUCAP Somalia sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2022. L'UE ha proposto un nuovo strumento, le presenze marittime coordinate, per migliorare la capacità dell'Unione di agire quale garante della sicurezza marittima. In settembre è stato approvato un piano di attuazione di un progetto pilota nel Golfo di Guinea.

Nel corso del 2020 il servizio degli strumenti di politica estera (FPI) dell'UE ha organizzato 17 missioni elettorali e analisi documentali a distanza e ha coadiuvato 14 processi elettorali.

Nel quadro del piano per gli investimenti esterni (PIE) è stato istituito il fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (EFSD) per sostenere gli investimenti in Africa e nel vicinato dell'UE. Entro la fine del 2020 la Commissione aveva firmato accordi di garanzia con istituzioni finanziarie partner per un valore totale di 1,55 miliardi di EUR.

Il quadro UE per il finanziamento misto comprende sette meccanismi regionali attivi di finanziamento misto 16 . Nel 2020 questi meccanismi hanno investito oltre 900 milioni di EUR in progetti in varie parti del mondo.

Il sostegno al bilancio rimane uno strumento importante a sostegno dell'azione esterna dell'Unione. Nel 2020 l'UE ha erogato in totale 3 miliardi di EUR sotto forma di sostegno al bilancio.

La programmazione congiunta promuove una strategia europea comune quale base per le nostre relazioni con i paesi partner. Alla fine del 2020 risultavano 22 documenti di programmazione congiunta 17 , tra cui un nuovo documento per l'Ecuador. La proroga degli strumenti di rafforzamento delle istituzioni (TAIEX e i gemellaggi) nel 2020 ha contribuito a mobilitare le competenze europee nel mondo.



PRIORITÀ MONDIALI

Nel 2020 l'UE ha perseguito la propria visione di sviluppo sostenibile tramite partenariati pragmatici. Qui di seguito figurano alcuni esempi che illustrano il costante impegno dell'Unione a favore della sostenibilità.

Sviluppo umano

La COVID-19 ha provocato la chiusura di scuole e università, fenomeno che in tutto il mondo ha interessato oltre 1,5 miliardi di studenti. I programmi di sostegno all'istruzione finanziati dall'UE, come il Partenariato globale per l'istruzione, "L'istruzione non può aspettare" e " L'istruzione nelle situazioni di emergenza", sono stati riorientati per erogare finanziamenti di emergenza e assicurare la continuità didattica a oltre 355 milioni di minori in 66 paesi. Sono stati introdotti meccanismi di flessibilità In Erasmus+ per proseguire il sostegno a università, studenti e personale dei paesi partner.

Nel 2020 l'UE ha notevolmente incrementato il proprio sostegno all'accesso all'acqua e ai servizi igienico-sanitari, che costituiscono la prima linea di difesa contro la COVID-19, in vari paesi tra cui le Filippine, il Pakistan, il Sud Africa, la Costa d'Avorio, Sao Tomé e Principe, il Senegal e il Camerun.

Alla fine del 2020 l'iniziativa Spotlight varata dall'ONU e dall'UE, che rappresenta un partenariato mondiale senza precedenti per eliminare la violenza contro le donne e le ragazze, aveva raggiunto 26 paesi e sei regioni, con un impegno totale di 497 milioni di EUR.

Nel 2020 circa il 60 % dei finanziamenti della Commissione connessi alla COVID-19 ha sostenuto la parità di genere e l'emancipazione femminile 18 .

Nel 2020 l'Unione ha superato di 800 milioni di EUR il proprio impegno globale per la nutrizione, che ammontava a 3,5 miliardi di EUR. Tra il 2014 e il 2020 l'UE ha impegnato 4,3 miliardi di EUR per combattere la malnutrizione infantile e materna. L'Unione ha altresì sostenuto i servizi sanitari nel corso della pandemia rinnovando gli impegni a favore delle vaccinazioni standard nei paesi partner, da un lato, con 300 milioni di EUR destinati a GAVI, l'alleanza per i vaccini, e a favore della salute sessuale e riproduttiva e dei relativi diritti, dall'altro, grazie a una sovvenzione di 26,5 milioni di EUR al dispositivo di finanziamento globale per le donne, i bambini e gli adolescenti.

Il Green Deal

Nel 2020 il 27,3 % della cooperazione internazionale e dell'aiuto allo sviluppo finanziati dall'UE ha contribuito all'adattamento ai cambiamenti climatici e alla mitigazione dei loro effetti.

Nel 2020 l'UE ha continuato a sostenere le azioni volte a incrementare l'accesso all'energia sostenibile e a decarbonizzare il settore energetico mondiale.

Alla fine del 2020 le attività finanziate dall'UE a favore dell'energia sostenibile nei paesi partner avevano contribuito alla produzione di 18 gigawatt (GW) di nuove capacità di energia rinnovabile. Ciò ha consentito a oltre 22 milioni di persone di accedere a un'energia e a servizi energetici sostenibili.

Nel 2020 sono stati firmati i primi programmi di garanzia destinati alle città sostenibili nel quadro del PIE.

12 paesi partner hanno ricevuto un sostegno diretto per rendere più ambiziosi i propri contributi determinati a livello nazionale (NDC). Tramite l'Alleanza mondiale contro il cambiamento climatico plus (AMCC+) l'UE ha contribuito a più di 80 strategie nazionali contro i cambiamenti climatici in oltre 60 paesi.

Per quanto riguarda l'agricoltura sostenibile, nel 2020 sono stati firmati 19 progetti DeSIRA (Development Smart Innovation through Research in Agriculture initiative - Innovazione intelligente sotto il profilo dello sviluppo attraverso la ricerca nel settore dell'agricoltura).

Nel 2020 numerosi partner si sono uniti all'UE nel varo dell'ambiziosa iniziativa "Landscapes for Our Future" (Paesaggi per il nostro futuro) volta a promuovere una gestione integrata del paesaggio ed estesa a più di 20 paesi e tre sottoregioni.

Crescita e occupazione sostenibili

Nel 2020 l'UE ha erogato 183 milioni di EUR al fondo fiduciario del FMI per il soccorso e il contenimento in caso di catastrofi, al fine di aiutare i governi dei paesi più poveri e più vulnerabili a far fronte alle conseguenze economiche della COVID-19 e a mantenere l'occupazione.

Un contributo di 10 milioni di EUR erogato dall'UE allo strumento di inclusione finanziaria delle donne ha permesso di mobilitare cospicui investimenti pubblici e privati, pari complessivamente a 75 milioni di EUR nel 2020, a sostegno dell'emancipazione economica e dell'inclusione finanziaria di oltre sei milioni di donne in tutto il mondo.

Il partenariato europeo per i minerali responsabili ha contribuito alla creazione di 22 organizzazioni di minatori in tutto il mondo, consentendo loro di accedere ai mercati formali. Nel 2020 sono stati varati sette nuovi progetti in Africa e in America latina.

Nei Balcani occidentali e in Turchia oltre 25 programmi dell'UE hanno contribuito direttamente all'inclusione nel mercato del lavoro e a un lavoro dignitoso.

Scienza, tecnologia, innovazione e digitalizzazione

Nel 2020 l'UE ha intensificato il proprio impegno a favore della scienza, della tecnologia, dell'innovazione e della trasformazione digitale, avviando nuove iniziative con l'Africa e ampliando il lavoro sul proprio sistema satellitare di osservazione della terra Copernicus.

Nel dicembre 2020 è stata varata la piattaforma Digital4Development (D4D), una piattaforma strategica per il dialogo multilaterale fra i soggetti interessati e il coordinamento tra gli Stati membri volti a stimolare gli investimenti e i partenariati nel campo della trasformazione digitale.

La maggiore importanza della scienza, della tecnologia e dell'innovazione per la crescita inclusiva e sostenibile nelle regioni ACP è stata riconosciuta con l'avvio di un nuovo programma del valore di 60 milioni di EUR volto a rafforzare gli ecosistemi e le capacità di innovazione.

La collaborazione con i programmi quadro dell'UE per la ricerca e l'innovazione (Orizzonte 2020 per l'anno 2020) e con i relativi partenariati (ad esempio l'EDCTP 19 ) si è rivelata determinante per creare sinergie tra i diversi strumenti di finanziamento.

Migrazione e assistenza ai rifugiati e agli sfollati

Con oltre 82,4 milioni di persone sfollate forzatamente nel mondo, l'UE ha continuato a fornire assistenza umanitaria alle popolazioni sfollate vulnerabili in tutto il pianeta. È stata fornita assistenza ai principali paesi che ospitano rifugiati (ad esempio Bangladesh, Colombia, Etiopia, Iran, Kenya, Libano, Perù, Turchia, Uganda), nonché ai paesi in cui si registrano sfollamenti interni (ad esempio Colombia, Repubblica democratica del Congo, Sud Sudan, Siria). Sono state offerte assistenza di primo soccorso e protezione anche ai migranti vulnerabili lungo le principali rotte migratorie nell'America centrale, in Libia e nello Yemen.

Il patto dell'UE sulla migrazione e l'asilo 20 è stato adottato dalla Commissione nel settembre 2020. Sono stati avviati o consolidati partenariati su misura in materia di migrazione con diversi paesi dell'Africa e dell'Asia.

Nel corso del 2020 sono stati approvati nel quadro del Fondo fiduciario di emergenza dell'Unione europea per l'Africa (EUTF Africa) nuovi programmi per un valore di 561 milioni di EUR. Tali programmi, che riguardano il Corno d'Africa, il lago Ciad, l'Africa settentrionale e il Sahel, contribuiscono a garantire che la migrazione da e verso quelle regioni, nonché al loro interno, avvenga in modo sicuro, legale e ordinato.

Sia l'EUTF Africa che il fondo fiduciario regionale dell'Unione europea in risposta alla crisi siriana (EUTF Siria) sono stati prorogati di un anno per far fronte alla COVID-19 e all'esplosione nel porto di Beirut. L'intero bilancio da 6 miliardi di EUR dello strumento per i rifugiati in Turchia (FRIT) risultava assegnato alla fine del 2020.

Nel corso del 2020 nuove iniziative si sono concentrate sullo sfollamento prolungato e hanno offerto un sostegno ai rifugiati venezuelani e Rohingya, alleggerendo la pressione finanziaria e sociale esercitata sulle comunità di accoglienza e promuovendo al tempo stesso la protezione e l'integrazione locale dei rifugiati, dei migranti e degli altri sfollati.

Inoltre, per far fronte alle sfide legate alla migrazione irregolare, i fondi di sviluppo sono stati destinati ad aiutare i paesi partner a predisporre sistemi efficaci di governance e gestione della migrazione, anche per quanto riguarda le capacità di gestione delle frontiere e la lotta contro le reti criminali del traffico di migranti, nonché a migliorare i processi di rimpatrio, riammissione e reintegrazione.

Governance, pace e sicurezza

Nel 2020 le missioni civili e militari della PSDC dell'Unione europea hanno contribuito alla pace e alla sicurezza, svolgendo compiti che vanno dalla consulenza ai ministeri competenti, a livello strategico, in materia di riforme della sicurezza o della difesa, fino al sostegno alla gestione delle frontiere o alla formazione della polizia locale.

Sono stati varati due progetti per associare i partner dell'allargamento e del vicinato ai lavori delle agenzie europee competenti in materia di giustizia e affari interni (EUROMED Police V e CT-INFLOW).

Per quanto riguarda lo Stato di diritto e l'accesso paritario alla giustizia, lo strumento per la giustizia di transizione dell'UE ha sostenuto azioni flessibili a breve termine e ha fornito consulenza di esperti in Burkina Faso, Liberia, Mali e Yemen. L'EUTF Africa e lo strumento inteso a contribuire alla stabilità e alla pace hanno continuato a sostenere i processi di stabilizzazione, riconciliazione e pace in vari paesi e regioni tra cui la Repubblica centrafricana, la Libia, il Mozambico, il Sahel, la Siria e lo Yemen.

Nel 2020 l'approccio che collega azione umanitaria, sviluppo e pace 21 è stato attuato in sei paesi partner pilota (Ciad, Iraq, Myanmar, Nigeria, Sudan e Uganda).



DIMENSIONE MONDIALE

Nel 2020 le iniziative e i partenariati dell'azione esterna dell'Unione hanno offerto un sostegno alla vita e alla sussistenza delle popolazioni nonché agli ecosistemi locali in ogni angolo del nostro pianeta.

Africa subsahariana

La comunicazione congiunta "Verso una strategia globale per l'Africa ", unitamente all'accordo post-Cotonou, darà un'impronta alle relazioni tra l'UE e l'Africa nel corso dei prossimi anni.

Nel febbraio 2020 si è tenuta ad Addis Abeba la decima riunione tra la Commissione dell'Unione africana e la Commissione europea. Le discussioni si sono concentrate su quattro temi principali: crescita sostenibile, commercio, investimenti e digitalizzazione; cambiamenti climatici e infrastrutture resilienti; pace, sicurezza e governance; migrazione e mobilità.

In aprile il vertice UE-G5 Sahel ha ulteriormente approfondito le relazioni tra il G5 Sahel e l'UE, promuovendo la coalizione per il Sahel e il partenariato per la sicurezza e la stabilità nel Sahel (P3S), il cui segretariato è stato istituito nel novembre 2020.

Nel luglio 2020 si è svolta la prima riunione ministeriale UE-UA per la ricerca e l'innovazione. Tutti i ministri hanno convenuto di porre un nuovo accento sulle attività congiunte di ricerca e innovazione nei settori della salute, della transizione verde, dell'innovazione e della tecnologia, nonché delle capacità scientifiche. I ministri hanno anche accolto con favore la prospettiva di elaborare un'agenda congiunta per l'innovazione UE-UA.

Nel 2020 è iniziata la costruzione della centrale solare DEFISSOL in Benin, che fornirà annualmente 35 GWh di energia a 180 000 beneficiari.

America latina e Caraibi

Nel 2020 l'UE e i suoi Stati membri hanno organizzato due importanti riunioni con i rappresentanti della regione dell'America latina e dei Caraibi (ALC): una videoconferenza ministeriale informale a luglio e una riunione ministeriale informale a dicembre. I governi dei paesi dell'UE e dell'ALC si sono impegnati unire le forze a favore di una migliore ricostruzione, in particolare mediante un solido partenariato verde e un'alleanza digitale.

Nel giugno 2020 è stato completato il pilastro dell'accordo di associazione UE-Mercosur relativo alla politica e alla cooperazione.

Con l'aggravarsi della crisi politica e umanitaria in Venezuela, alla fine del 2020 i flussi migratori hanno superato i 5,4 milioni di persone. In maggio, alla conferenza internazionale dei donatori per il Venezuela, l'UE ha mobilitato oltre 144 milioni di EUR in assistenza umanitaria e cooperazione allo sviluppo a sostegno degli sfollati e delle comunità di accoglienza.

Il Fondo fiduciario dell'UE per la Colombia ha continuato a sostenere l'attuazione dell'accordo di pace tramite lo sviluppo rurale sostenibile e la reintegrazione degli ex combattenti. Il progetto sulle imprese e la biodiversità ha contribuito a ripristinare e proteggere la biodiversità marina e costiera nei Caraibi grazie al turismo sostenibile nella Repubblica dominicana, ad Haiti e in Honduras.

Asia, Asia centrale, Medio Oriente/Golfo e Pacifico

Nel 2020 l'UE ha mantenuto saldi legami con i principali partner strategici tramite vertici con Cina, India, Giappone e Repubblica di Corea, altre due riunioni ai massimi livelli con la Cina, e la prima riunione in assoluto ai massimi livelli con l'Australia.

La negoziazione di un accordo globale UE-Cina in materia di investimenti si è conclusa in dicembre con il processo di ratifica da collocare nel più ampio contesto delle relazioni UE-Cina. Il vertice UE-India ha approvato la tabella di marcia UE-India 2025 come guida per la futura cooperazione. In dicembre l'UE e l'Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (ASEAN) hanno concordato il varo di un partenariato strategico.

Nell'agosto 2020 è entrato in vigore l'accordo di libero scambio UE-Vietnam, che rappresenta l'accordo commerciale più completo mai concluso finora dall'UE con un paese partner in via di sviluppo.

Il dialogo e la cooperazione con il Consiglio di cooperazione del Golfo sono ripresi nel giugno 2020.

In Papua Nuova Guinea il nuovo programma dell'UE di sostegno all'imprenditoria rurale, agli investimenti e al commercio (STREIT) ha impartito una formazione a circa 120 coltivatori di cacao e 432 coltivatori di vaniglia; oltre 10 000 agricoltori hanno ricevuto più di 60 000 pianticelle da trapianto di cacao dotate di una maggiore resistenza ai parassiti.

Allargamento

Nel 2020 si sono registrati importanti sviluppi per quanto riguarda il programma di allargamento dell'UE. A febbraio 2020 la Commissione ha adottato proposte volte a rafforzare il processo di adesione e a marzo il Consiglio europeo ha approvato la decisione del Consiglio Affari generali di avviare negoziati di adesione con la Repubblica di Albania e la Repubblica di Macedonia del Nord. In occasione del vertice UE-Balcani occidentali tenutosi a maggio, l'Unione ha ribadito l'intenzione di intensificare ulteriormente il proprio impegno nella regione.

L'annuale pacchetto sull'allargamento 22 è stato adottato in ottobre insieme al piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali 23 , che comprende orientamenti per l'attuazione dell'agenda verde. Il piano mira a stimolare la ripresa a lungo termine dopo la pandemia, a promuovere la crescita economica (compresa la transizione verde e digitale) e a sostenere le riforme necessarie per l'adesione, compreso l'avvicinamento dei partner dei Balcani occidentali al mercato unico dell'UE

Nella seconda metà del 2020 la Commissione europea ha avviato colloqui tecnici informali con i Balcani occidentali in merito alla loro adesione a Orizzonte Europa.

Lo strumento di assistenza preadesione (IPA) II aiuta i beneficiari a introdurre riforme per allinearsi alle norme e ai valori dell'UE, sulla via di una potenziale adesione. Nel 2020 sono stati adottati 14 nuovi programmi nazionali IPA. Gli impegni operativi a favore di IPA II nel 2020 sono stati pari complessivamente a 1,23 miliardi di EUR.

Gli strumenti di rafforzamento delle istituzioni (TAIEX e gemellaggi) sostengono attivamente i paesi IPA nel processo di riforma. Nel 2020 TAIEX ha organizzato 143 eventi, ed erano in corso 53 progetti di gemellaggio.

Nel 2020 è stato approvato il sesto pacchetto dell'agenda per la connettività, che ha completato l'impegno da un miliardo di EUR assunto nel 2015 a favore degli investimenti nelle interconnessioni delle reti energetiche e di trasporto nei Balcani occidentali. L'impegno dell'UE mobiliterà investimenti complessivi per oltre 3,7 miliardi di EUR.

Vicinato europeo

Nel 2020 si sono registrati progressi nell'attuazione degli accordi di associazione e delle zone di libero scambio globali e approfondite con la Georgia, la Repubblica di Moldova e l'Ucraina, nonché dell'accordo di partenariato globale e rafforzato con l'Armenia. Sono proseguiti i negoziati per un nuovo accordo globale UE-Azerbaigian. In Bielorussia i negoziati sulle nuove priorità del partenariato sono stati interrotti alla luce delle conseguenze dell'elezione presidenziale del 2020.

In Ucraina, nel 2020 si sono registrati progressi in settori quali il decentramento, lo sviluppo delle infrastrutture e la trasformazione digitale. In seguito al conflitto nel Nagorno-Karabakh l'UE ha mobilitato, come prima misura di risposta, quasi 4 milioni di EUR in aiuti umanitari e si è dichiarata pronta a sostenere la ripresa e a contribuire alla definizione di una soluzione globale e duratura.

Nel quadro di Orizzonte 2020 la Commissione europea ha utilizzato una serie di strumenti per sostenere il rafforzamento della capacità di ricerca e innovazione in Armenia, Georgia, Moldova e Ucraina. Ha inoltre avviato colloqui tecnici informali con Armenia, Georgia, Israele, Moldova, Tunisia e Ucraina in merito alla loro associazione a Orizzonte Europa.

Assieme all'Organizzazione mondiale della sanità, la Commissione ha inviato forniture mediche in tutto il vicinato orientale in risposta alla COVID-19, consegnando più di 11 milioni di dispositivi di protezione individuale, 12 000 kit da laboratorio, oltre 1 500 ventilatori, concentratori di ossigeno e saturimetri e oltre 20 000 kit per test PCR. Nel vicinato meridionale la Commissione ha finanziato la fornitura di attrezzature mediche e sostegno allo strumento COVAX: è stato così possibile consegnare circa 6,7 milioni di dosi di vaccino.

Nel 2020 l'UE ha continuato a fornire assistenza in tutta la Siria e nei paesi vicini che ospitano rifugiati, adoperandosi per promuovere il ritorno alla pace e la ripresa della transizione democratica in Libia, nonché per aiutare il Libano a superare le crisi politiche e socioeconomiche che lo affliggono.

Sono state sviluppate altresì nuove iniziative di cooperazione, in particolare con il Marocco (per un partenariato verde e la cooperazione in materia di sicurezza).

Paesi e territori d'oltremare (PTOM)

Nel 2020 l'Unione europea ha mantenuto il solido partenariato con i PTOM, come si evince dal forum politico ad alto livello UE-PTOM del dicembre 2020.

Il programma tematico esteso a tutti i PTOM e i programmi regionali per i Caraibi, l'Oceano indiano e il Pacifico, per un valore di 97,8 milioni di EUR, hanno contribuito a promuovere l'uso sostenibile delle risorse naturali, proteggere la biodiversità e favorire l'azione per il clima e la resilienza.

L'UE ha contribuito a finanziare la connessione di Wallis e Futuna al cavo digitale Tui-Samoa. La realizzazione della banda larga ha consentito di effettuare ogni anno più di 300 consulti medici a distanza.

Dal 2018 in poi la partecipazione dei PTOM al programma Erasmus+ è più che raddoppiata: nel 2020 è salita a 177 progetti e 95 beneficiari.

(1)

Per ulteriori informazioni, si veda il documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente relazione annuale, Parte I, Introduzione.

(2)

L'approccio Team Europa riunisce risorse, metodi di lavoro, competenze e strumenti dell'UE, degli Stati membri, delle loro agenzie esecutive e delle istituzioni europee di finanziamento allo sviluppo, nel rispetto delle competenze dell'UE e delle procedure decisionali stabilite dai trattati dell'Unione europea.

(3)

Questo dato tiene conto dei prefinanziamenti a partire dal 2019, secondo una metodologia pro rata temporis adeguata per far fronte alla pandemia nel 2020.

(4)

 https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/find-funding/eu-funding-programmes/global-europe-neighbourhood-development-and-international-cooperation-instrument_en

(5)

JOIN(2020) 22 final del 2 dicembre 2020.

(6)

  JOIN(2020) 5 final del 25 marzo 2020 .

(7)

GU L 410I del 7.12.2020, pag. 1.

(8)

Tramite il meccanismo di protezione civile dell'Unione (UCPM) e il centro di coordinamento della risposta alle emergenze (ERCC).

(9)

Capacità di riserva nota come "riserva rescEU" di capacità supplementari.

(10)

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/IP_21_1701

(11)

SWD(2020) 400 final del 18 novembre 2020.

(12)

JOIN(2020) 4 final del 9 marzo 2020.

(13)

JOIN(2020) 7 final del 18 marzo 2020.

(14)

JOIN(2021) 2 final del 9 febbraio 2021.

(15)

* Tale designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status ed è in linea con la risoluzione 1244 (1999) dell'UNSC e con il parere della CIG sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo.

(16)

La piattaforma di investimento per l'Africa, il Fondo investimenti per l'Asia, il Fondo d'investimento per i Caraibi, il Fondo investimenti per l'Asia centrale, il Fondo investimenti per il Pacifico, il Fondo investimenti per l'America latina, il Fondo d'investimento per la politica di vicinato. Ciò comprende tutte le regioni della cooperazione esterna dell'UE (il Fondo fiduciario dell'UE per le infrastrutture in Africa ha assegnato tutte le sue risorse rimanenti nel 2019).

(17)

Per informazioni dettagliate si veda il documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente relazione annuale, sezione 2.4.

(18)

Questo dato si riferisce ai contributi delle DG INTPA e NEAR e del servizio FPI, escluse le garanzie.

(19)

  www.edctp.org  

(20)

  https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/promoting-our-european-way-life/new-pact-migration-and-asylum_it  

(21)

  https://ec.europa.eu/echo/what/humanitarian-aid/resilience_en  

(22)

  COM(2020) 660 final del 6 ottobre 2020.

(23)

  COM(2020) 641 final del 6 ottobre 2020.

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