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Document 52021DC0489

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sull'attuazione del regolamento (CE) n. 862/2007 relativo alle statistiche comunitarie in materia di migrazione e di protezione internazionale

    COM/2021/489 final

    Bruxelles, 24.8.2021

    COM(2021) 489 final

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

    sull'attuazione del regolamento (CE) n. 862/2007 relativo alle statistiche comunitarie in materia di migrazione e di protezione internazionale





    1.Introduzione

    Il regolamento (CE) n. 862/2007 1 ("il regolamento") fissa norme comuni per la produzione di statistiche europee in materia di migrazione e di protezione internazionale nell'Unione europea (UE). Tali statistiche riguardano i flussi migratori internazionali verso, da e all'interno dell'UE, gli stock di popolazione migrante nell'UE nonché l'acquisizione e la perdita della cittadinanza di uno Stato membro dell'UE. Sono inoltre incluse le statistiche in materia di asilo e gestione della migrazione che riguardano:

    ·domande di asilo, comprese quelle presentate da minori non accompagnati, decisioni di primo grado e decisioni di appello di riconoscimento o di revoca di diverse forme di status di protezione internazionale, e insediamenti nell'UE;

    ·l'attuazione del regolamento Dublino III 2 da parte degli Stati membri;

    ·cittadini di paesi terzi cui è stato rifiutato l'ingresso nel territorio dello Stato membro alla frontiera esterna o rintracciati in posizione irregolare ai sensi della normativa nazionale in materia di immigrazione;

    ·permessi di soggiorno rilasciati a cittadini di paesi terzi, durata della validità del permesso e motivo (categoria di immigrazione) del rilascio del permesso; e

    ·cittadini di paesi terzi oggetto di un'ordinanza che li obbliga a lasciare il territorio di uno Stato membro ai sensi della normativa in materia di immigrazione o che hanno effettivamente lasciato il territorio dello Stato membro in forza di una tale ordinanza, disaggregati per cittadinanza.

    In base a quanto disposto dall'articolo 12 del regolamento, "[e]ntro il 20 agosto 2012 e, successivamente, ogni tre anni, la Commissione trasmette al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione in merito alle statistiche compilate a norma del presente regolamento e alla loro qualità".

    Il presente documento è la quarta relazione della Commissione sull'attuazione del regolamento, la quale fa seguito alle relazioni adottate nel 2012 3 , 2015 4 e 2018 5 . Fornisce informazioni sui progressi compiuti dagli Stati membri, insieme alla Commissione (Eurostat), nell'attuazione del regolamento dal 2018 e illustra le prossime misure da adottare per migliorare ulteriormente la qualità di tali statistiche. La sezione 2 presenta brevemente gli sviluppi più importanti. La sezione 3 tratta i progressi generali e gli aspetti qualitativi delle statistiche prodotte per i periodi di riferimento compresi tra il 2018 e il 2020. La sezione 4 si concentra sui lavori in corso per attuare i requisiti statistici riveduti per i periodi di riferimento a partire dal 2021 e sulle nuove iniziative per far fronte all'evoluzione delle esigenze politiche nei prossimi anni. La sezione 5 conclude la relazione e illustra le prossime tappe da seguire.

    2.Sviluppi più importanti dal 2018

    Dopo un periodo di costanti miglioramenti fino alla precedente relazione del 2018, la disponibilità e la qualità generali dei dati – in particolare completezza, tempestività, comparabilità e accuratezza – si sono attestate su un livello elevato in tutte le rilevazioni di dati. Tuttavia, a causa della rapida evoluzione della migrazione, nell'UE è emersa la necessità di statistiche più tempestive e dettagliate in materia di asili, rimpatri, insediamenti e permessi di soggiorno.

    A maggio 2018 la Commissione ha adottato una proposta di regolamento che modifica il regolamento 6 per estendere i requisiti in materia di dati relativi all'asilo e alla gestione della migrazione. Il regolamento (UE) 2020/851 7 aggiorna sostanzialmente le statistiche in materia di asilo e gestione della migrazione in termini di nuove variabili, disaggregazioni più dettagliate e rilevazioni di dati più frequenti per i periodi di riferimento a partire dal 2021. I nuovi requisiti dovevano essere introdotti gradualmente dalla data di entrata in vigore di tale regolamento, il 12 luglio 2020, fino al 1º luglio 2021. Conformemente all'articolo 11 bis del regolamento, la Commissione ha concesso deroghe temporanee 8 a 16 Stati membri 9 su richiesta motivata. Eurostat monitorerà regolarmente i progressi relativi agli adeguamenti necessari dei sistemi di produzione nazionali negli Stati membri interessati. La disponibilità dei dati è già migliorata grazie alla pubblicazione di dati mensili (domande di asilo) e trimestrali (decisioni di primo grado in materia di asilo, rimpatri) a partire da marzo 2021.

    I nuovi requisiti per le rilevazioni obbligatorie di dati sull'asilo e sulla gestione della migrazione devono essere attuati per tutti i periodi di riferimento applicabili a partire da gennaio 2021. Per garantire un processo agevole, nel 2020 Eurostat ha collaborato con gli esperti nazionali per rivedere di conseguenza gli orientamenti tecnici pertinenti per le rilevazioni di dati e, nel novembre 2020, il gruppo di esperti ha approvato tutte le nuove versioni. Inoltre tutti i processi di produzione sono in corso di aggiornamento in linea con i rispettivi calendari per le rilevazioni di dati mensili, trimestrali e annuali rivedute, tra l'altro per quanto riguarda l'aggiornamento di modelli di segnalazione, procedure e formati di trasmissione dei dati e norme di convalida.

    Come previsto dall'articolo 9 ter del regolamento, la Commissione fornisce contributi finanziari a carico del bilancio dell'UE per sostenere le necessarie azioni di sviluppo o attuazione negli Stati membri. Gli strumenti pertinenti sono le sovvenzioni fornite da Eurostat e il sostegno nell'ambito del nuovo Fondo Asilo, migrazione e integrazione 10 .

    Inoltre Eurostat e gli Stati membri hanno continuato a investire nella qualità dei dati e nei miglioramenti metodologici. In primo luogo sono proseguiti i lavori sull'errata classificazione degli eventi demografici, sull'inclusione/esclusione di richiedenti asilo e rifugiati, sulla coerenza intersettoriale tra i dati relativi a migrazione, asilo e permessi di soggiorno e sulla necessità di garantire un equilibrio demografico coerente. In secondo luogo sono state istituite rilevazioni di dati su base volontaria per rispondere alle esigenze politiche in rapida evoluzione e mantenere quindi un'elevata pertinenza nel breve termine, compresi i dati sui minori non accompagnati richiedenti asilo, sui rimpatri trimestrali e sulla migrazione da/verso la nuova composizione dell'UE a seguito del recesso del Regno Unito. Più di recente, a fronte della pandemia di COVID-19, gli Stati membri ed Eurostat hanno garantito che le trasmissioni di dati e le pubblicazioni rispettino il calendario di pubblicazione.

    I miglioramenti tecnici hanno contribuito a mantenere l'elevata pertinenza dei risultati statistici ma anche a rendere più efficienti la convalida e il trattamento dei dati. Parallelamente, grazie alla rilevazione costante e regolare di dati esaurienti sulla qualità, è possibile valutare e monitorare la qualità dei dati in entrata. Ove necessario sono state inviate lettere amministrative per garantire l'osservanza degli obblighi giuridici.

    3.Qualità delle statistiche prodotte 

    Per divulgare tali statistiche europee, la Commissione (Eurostat) ha continuato a collaborare a stretto contatto con tutte le autorità nazionali competenti. Gli istituti nazionali di statistica sono i principali fornitori di statistiche su flussi migratori, acquisizioni di cittadinanza e stock di popolazione. Le statistiche sui permessi di soggiorno e sull'asilo in genere provengono direttamente dai ministeri dell'Interno o dai servizi di immigrazione. Le statistiche in materia di controlli alle frontiere e di allontanamento dei migranti non autorizzati sono a loro volta fornite dai ministeri dell'Interno, dai servizi di immigrazione oppure dalle autorità di polizia.

    Per valutare la qualità dei dati in entrata, Eurostat rileva esaurienti metadati e informazioni relative alla qualità dagli Stati membri. Le conseguenti relazioni sui metadati nazionali, accessibili al pubblico, costituiscono uno strumento utile per i controlli di qualità, la valutazione e ulteriori miglioramenti 11 . Aiutano gli utilizzatori a interpretare e utilizzare correttamente le statistiche. Nelle sezioni che seguono i vari aspetti della qualità sono trattati separatamente.

    3.1.Pertinenza

    Dalla relazione del 2018 le trasmissioni di dati si sono in linea di massima mantenute su un livello molto elevato di completezza. Permangono tuttavia alcuni problemi, soprattutto per quanto riguarda le statistiche sulle procedure Dublino.

    Le statistiche sulla migrazione e sulla protezione internazionale sono utilizzate per le politiche dell'UE in materia di migrazione, affari interni, occupazione, affari sociali, giustizia, relazioni esterne e diritti umani. La Commissione si basa sui dati per redigere relazioni periodiche, proposte politiche e relazioni di attuazione previste dalla legislazione dell'UE e per l'analisi delle politiche.

    Per il periodo 2014-2020 le statistiche a norma del regolamento sono state utilizzate per determinare gli stanziamenti di bilancio erogati agli Stati membri nell'ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione (richiedenti protezione internazionale, riconoscimento dello status di protezione, rilascio di autorizzazioni di soggiorno per motivi specifici, rimpatri) e del Fondo sicurezza interna – Frontiere e visti (numero di persone che attraversano le frontiere esterne, cittadini di paesi terzi cui è stato rifiutato l'ingresso alle frontiere esterne). Regole di assegnazione analoghe sono previste anche per alcuni nuovi fondi dell'UE nel periodo 2021-2027. I fondi stanziati a livello nazionale nell'ambito del nuovo Fondo Asilo, migrazione e integrazione (cfr. nota 10) si basano sulle ultime statistiche annuali di Eurostat (relative ai 3 anni civili precedenti) riguardanti le persone che hanno chiesto oppure ottenuto protezione internazionale, le persone insediate, il numero di cittadini di paesi terzi soggiornanti legalmente, i primi permessi di soggiorno, le persone obbligate a lasciare il paese e le persone rimpatriate. Il nuovo Strumento per la gestione delle frontiere e la politica dei visti 12 (nell'ambito del Fondo per la gestione integrata delle frontiere) si basa sulle ultime statistiche europee sui cittadini di paesi terzi cui è stato rifiutato l'ingresso alle frontiere esterne terrestri o marittime o negli aeroporti.

    Anche le agenzie dell'UE che si occupano di migrazione, come Frontex e l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo, con cui Eurostat lavora a stretto contatto per la rilevazione di dati e la metodologia statistica, utilizzano tali statistiche. Altri esempi sono le pubblicazioni del Centro di conoscenze sulla migrazione e la demografia 13 , che opera nell'ambito del Centro comune di ricerca della Commissione, e della rete europea sulle migrazioni 14 . Eurostat è uno dei soggetti che più contribuiscono a tali pubblicazioni con le sue statistiche.

    Infine, gli utilizzatori abituali delle statistiche includono amministrazioni nazionali, organizzazioni internazionali, ricercatori universitari e gruppi della società civile che si occupano di un'ampia gamma di temi, compresi l'integrazione degli immigrati, lo sviluppo e il monitoraggio delle procedure nazionali in materia di asilo e immigrazione e le proiezioni della popolazione e della forza lavoro.

    3.2.Accuratezza

    Di norma gli Stati membri provvedono a mantenere l'accuratezza statistica costantemente a un livello elevato, o addirittura a migliorarla. Permangono tuttavia problemi di accuratezza specifici riguardo ai dati sulla migrazione internazionale, sia in materia di sottocopertura (persone che non si registrano presso il proprio luogo di residenza) che di sovracopertura (persone che non cancellano la propria iscrizione poiché spesso non esiste alcun obbligo o incentivo a farlo). Per migliorare ulteriormente l'accuratezza in questo settore, gli Stati membri si scambiano dati con altri Stati membri e utilizzano tecniche di stima e altre fonti di dati amministrative. La libertà di circolazione all'interno dell'UE e le questioni relative alla protezione dei dati personali limitano ulteriori miglioramenti della qualità delle statistiche sulla migrazione, in particolare per quanto riguarda i cittadini dell'UE che si spostano e risiedono in un altro Stato membro.

    3.3.Tempestività e puntualità

    Secondo il tipo di dati, il termine di trasmissione è compreso tra 2 e 12 mesi dopo la data di riferimento o dalla fine del periodo di riferimento. Le procedure di estrazione automatizzata a livello nazionale e il regolare monitoraggio da parte di Eurostat assicurano in genere la trasmissione tempestiva dei dati. In particolare, i termini per la trasmissione dei dati sono di norma rispettati, con tendenze per lo più costanti o in leggero miglioramento dal 2018, sebbene permangano alcuni problemi solo in fatto di statistiche sulle procedure Dublino. Altri problemi non ricorrenti sono rari, per esempio interruzioni isolate dovute all'indisponibilità di personale o a malfunzionamenti dei sistemi informatici. La pandemia di COVID-19 non ha inciso sull'attuazione del calendario di pubblicazione.

    3.4.Accessibilità

    I dati statistici e i metadati sono disponibili gratuitamente sul sito web di Eurostat alla voce Population 15 . Inoltre tali statistiche figurano nelle schede aggiornate periodicamente di Statistics Explained 16 e in pubblicazioni quali Key figures on Europe (edizione 2020) 17 o nella relazione sull'impatto dei cambiamenti demografici 18 del 2020 (che presenta i dati sui flussi migratori e sullo stock di popolazione per cittadinanza).

    Le statistiche prodotte a norma del regolamento rimangono tra le statistiche europee più consultate. Dal 2016 le statistiche sulla migrazione internazionale si collocano al primo posto tra le sezioni tematiche del sito web, con un interesse costantemente elevato da parte degli utilizzatori. Analogamente, nel sito Statistics Explained, la scheda scorrevole sulle statistiche in materia di migrazione e popolazione migrante 19 si conferma dal 2016 una delle pagine più visitate. Dal 2018 Eurostat ha realizzato 42 pubblicazioni sull'asilo e sulla gestione della migrazione. La scheda scorrevole di Statistics Explained sulle statistiche annuali in materia di asilo 20 è molto popolare, con circa 200 000 visualizzazioni all'anno dal 2018. Queste statistiche sono molto in vista anche nei canali di social media di Eurostat.

    3.5.Comparabilità

    Esistono da tempo orientamenti metodologici e di compilazione, che sono stati regolarmente migliorati per quanto riguarda le statistiche sulla migrazione internazionale, l'acquisizione della cittadinanza, l'asilo, l'applicazione della legislazione in materia di immigrazione e i permessi di soggiorno. Questi aiutano gli Stati membri a garantire una comparabilità generalmente conforme alla legislazione dell'UE e alle raccomandazioni internazionali.

    Le statistiche sulla migrazione internazionale continuano a essere contraddistinte da una notevole coerenza con le rilevazioni dei dati demografici contemplate dal regolamento (UE) n. 1260/2013 21 dopo l'accordo raggiunto con gli Stati membri in merito all'applicazione di definizioni e disaggregazioni comuni per età e alla definizione degli aggregati UE. Per garantire la comparabilità Eurostat verifica che i dati ricevuti siano coerenti internamente e nel tempo e che siano comparabili tra regioni e paesi. Per quanto riguarda la comparabilità tra paesi, il regolamento stabilisce definizioni armonizzate per i dati sui flussi migratori. I problemi legati all'applicazione di definizioni specifiche per le statistiche sui flussi migratori e sull'acquisizione della cittadinanza sono stati tra i più difficili da affrontare. Nel periodo successivo alla relazione del 2018 i dati trasmessi sono rimasti generalmente molto conformi per quanto riguarda le statistiche sulla migrazione e sull'acquisizione della cittadinanza. Tuttavia i dati relativi alla popolazione migrante a norma del regolamento possono basarsi sulle definizioni di dimora abituale oppure di luogo di residenza legale o registrato. Questa flessibilità è utilizzata per ottenere una serie pienamente coerente di dati sulla popolazione a livello nazionale, a scapito di una minore comparabilità tra paesi (cfr. sezione 3.6). Si tratta di uno dei punti di partenza per una più ampia armonizzazione dei concetti e delle definizioni delle statistiche in materia di demografia e migrazione internazionale (cfr. sezione 4.2).

    Per quanto riguarda le statistiche sull'asilo e sulla gestione della migrazione, gli Stati membri presentano di norma un buon livello di conformità con le definizioni. Alcuni problemi specifici persistono in alcuni Stati membri, ma soprattutto a livello di sottocategorie di disaggregazione. Eurostat, in collaborazione con gli esperti nazionali, sta preparando un glossario dedicato per armonizzare ulteriormente questi ambiti. I lavori sono già molto avanzati e la pubblicazione del glossario è prevista per il 2021.

    3.6.Coerenza

    Il regolamento lascia agli Stati membri la libertà di definire la popolazione migrante come avente dimora abituale oppure, in assenza di dati disponibili, residenza legale o registrata. Il regolamento (UE) n. 1260/2013 impone agli Stati membri di garantire che i dati sulla popolazione di cui all'articolo 3 siano coerenti con i dati sulla popolazione migrante richiesti a norma dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera c), del regolamento (CE) n. 862/2007, in quanto statistici e demografi utilizzano sistematicamente tali dati sulla popolazione in combinazione. Permangono tuttavia problemi di carattere generale. Ad esempio, a causa dell'attuale divario in termini di armonizzazione tra le basi giuridiche, le definizioni e le applicazioni della base di popolazione tra i flussi migratori internazionali e altre statistiche demografiche non sono sufficientemente coerenti. Sarà un punto cruciale nel momento in cui una più ampia armonizzazione dei concetti e delle definizioni delle statistiche demografiche nel loro insieme – che riguarda il censimento, la demografia e la migrazione internazionale – sarà affrontata in modo più completo a livello dell'UE (cfr. sezione 4.2).

    Dal 2018 Eurostat si è inoltre adoperata per valutare sia la coerenza intrasettoriale (ad esempio nel settore dell'asilo o dei permessi di soggiorno) che la coerenza intersettoriale (tra statistiche sull'asilo, sui permessi di soggiorno e sulla migrazione internazionale). Questo lavoro ha evidenziato sia le sinergie che le differenze tra le statistiche sui permessi di soggiorno rilasciati per la prima volta a cittadini di paesi terzi e le statistiche sulla migrazione internazionale a lungo termine di cittadini di paesi terzi. Risultati più dettagliati sono pubblicati nei metadati di Eurostat 22 e sono stati presentati alla sessione di lavoro sulle statistiche in materia di migrazione della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE) nel 2018.

    Laddove i raffronti sono possibili, si può di norma riscontrare un grado elevato di coerenza con i dati rilevati e pubblicati altrove da altri organismi nazionali e internazionali. Eurostat collabora da vicino con l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo e Frontex per garantire la coerenza della metodologia e delle statistiche con le metodologie applicate e i dati rilevati da queste agenzie.

    Eurostat partecipa al gruppo di esperti delle Nazioni Unite in materia di statistiche sui rifugiati e gli sfollati interni 23 . Eurostat è stato uno dei fondatori di questo gruppo internazionale di esperti e continua a far parte del suo comitato direttivo. Eurostat coadiuva i lavori del gruppo non solo con contributi metodologici e scritti alle varie realizzazioni del gruppo, ma anche da un punto di vista amministrativo e finanziario. Il lavoro di questo gruppo ha portato all'approvazione da parte delle Nazioni Unite (ONU), nel 2018, delle International Recommendations on Refugee Statistics 24 e, nel 2020, delle International Recommendations on Internally Displaced Persons Statistics 25 , corredate dal Compilers' Manual on Displacement Statistics 26 . Tali raccomandazioni hanno definito le norme globali per la produzione di statistiche sugli sfollamenti forzati. Invitano per esempio a colmare le lacune e a garantire norme adeguate per le statistiche riguardanti i minori non accompagnati, le persone con disabilità e i bambini vittime di sfollamento forzato. Nel corso del 2020 questo gruppo di esperti ha inoltre proseguito i lavori sulle International Recommendations on Statelessness Statistics, la cui adozione da parte della commissione statistica delle Nazioni Unite è prevista per il 2022.

    Eurostat è membro del gruppo direttivo dell'UNECE sulle statistiche in materia di migrazione 27 e partecipa regolarmente alle sessioni di lavoro dell'UNECE sulle statistiche in materia di migrazione. In tale contesto Eurostat ha presentato i lavori riguardanti la comparabilità delle statistiche sui permessi di soggiorno e sulla migrazione internazionale e le caratteristiche di produzione delle statistiche sulla migrazione circolare. Eurostat ha inoltre contribuito ai documenti Guidance on Data Integration for Measuring Migration 28 e Guidance on the use of longitudinal data for migration statistics 29 dell'UNECE. Infine, Eurostat partecipa al gruppo di esperti delle Nazioni Unite sulle statistiche in materia di migrazione 30 che sta lavorando a una revisione delle Recommendations on Statistics of International Migration delle Nazioni Unite. Eurostat in particolare ha contribuito alle discussioni in seno alla task force delle Nazioni Unite sui concetti e le definizioni chiave in materia di migrazione internazionale, il cui ambito di competenza riguarda le pratiche a livello mondiale relative alle statistiche nazionali sulla migrazione e la ricerca di definizioni alternative di migrazione.

    4.Attività in corso per fare fronte alle esigenze politiche attuali e future

    4.1.Sperimentazione di nuove statistiche sull'asilo e sulla gestione della migrazione

    In un contesto politico dinamico, ad esempio in seguito al nuovo patto sulla migrazione e l'asilo adottato dalla Commissione nel settembre 2020 31 , le esigenze di nuove statistiche continuano a evolvere rapidamente 32 . Il regolamento, come modificato nel 2020, lo aveva già in parte previsto con l'introduzione, all'articolo 9 bis, di un meccanismo per sperimentare la rilevazione e la diffusione di nuove statistiche sull'asilo e sulla gestione della migrazione. Tale meccanismo comprende due approcci complementari, vale a dire a livello dell'UE e a livello nazionale. In linea con l'articolo 9 bis, entro luglio 2022 Eurostat presenterà una relazione, che sarà resa pubblica, sui progressi complessivi compiuti.

    L'articolo 9 bis, paragrafo 2, impone a Eurostat di valutare se le nuove statistiche possano essere basate sulle informazioni disponibili nelle pertinenti fonti amministrative a livello dell'UE. Il regolamento riconosce che tale produzione a livello dell'UE, ove possibile e fattibile, trarrebbe beneficio da una maggiore efficienza e armonizzazione rispetto a nuovi sforzi nazionali. L'agenzia eu-LISA 33 sviluppa e mantiene le pertinenti fonti potenziali dell'UE in tale contesto. In particolare, Eurostat dovrebbe beneficiare dell'archivio centrale di relazioni e statistiche (CRRS) che eu-LISA sta attualmente sviluppando per fornire dati statistici intersistemici a fini strategici sulla base di dati anonimizzati estratti dai sistemi IT su larga scala dell'UE 34 . Eurostat aveva avviato un lavoro esplorativo iniziale in questa direzione già nel 2018 e ha aumentato ulteriormente gli sforzi a partire dal 2020 per favorire un'attuazione più agevole possibile del regolamento.

    Il regolamento (UE) 2018/1725 35 stabilisce un quadro generale che consente tale trattamento a fini statistici e l'articolo 17 bis del regolamento (CE) n. 223/2009 36 conferisce a Eurostat un mandato speciale a livello dell'UE a tale scopo. Tuttavia la legislazione attualmente in vigore che disciplina ciascun sistema gestito da eu-LISA, compreso il CRRS, non consente di produrre relazioni statistiche diverse da quelle esplicitamente indicate in tali testi giuridici. Ciò esclude dall'ambito di applicazione del CRRS molte informazioni statistiche pertinenti disponibili nei sistemi fonte e limita pertanto l'utilità del CRRS molto al di sotto del suo pieno potenziale. Se da un lato la Commissione nel suo insieme continuerà a esplorare soluzioni adeguate per utilizzare al meglio questi sistemi fonte a fini statistici nel medio o lungo termine, dall'altro l'urgente necessità politica di nuove statistiche giustifica la decisione di procedere in modo veloce e parallelo con l'approccio pilota nazionale.

    A seguito di una valutazione a livello dell'UE, a norma del regolamento, Eurostat ha il mandato di istituire studi pilota, che saranno svolti dagli Stati membri su base volontaria, al fine di sottoporre a prova la fattibilità di nuove rilevazioni o disaggregazioni di dati. Tali studi pilota riguarderanno la disponibilità di fonti di dati, metodi e tecniche di compilazione adeguati, la qualità e la comparabilità delle statistiche, e i costi e gli oneri aggiuntivi che ne derivano. Gli studi pilota devono essere rappresentativi a livello dell'UE, in modo che Eurostat possa valutare i risultati a livello dell'UE al fine di prendere in considerazione atti di esecuzione per regolamentare le rispettive rilevazioni di dati.

    Eurostat ha avviato un progetto per organizzare la sperimentazione di nuove statistiche. A tale scopo le esigenze di dati strategici sono state classificate in base alle priorità. Eurostat sta attualmente analizzando il feedback dei fornitori di dati nazionali sulla disponibilità di fonti di dati adeguate a livello nazionale. In funzione delle fonti disponibili e degli Stati membri volontari, i primi studi pilota nazionali dovrebbero iniziare nel 2022.

    4.2.Revisione delle statistiche sulla migrazione internazionale

    Esistono alcune lacune nelle statistiche sulla migrazione internazionale, ad esempio disaggregazioni degli stock di popolazione per singolo paese di cittadinanza e migrazione per singolo paese di residenza precedente/successiva. La tempestività e la frequenza delle rilevazioni di dati non sono sufficienti a fornire informazioni adeguate sulla migrazione connessa alla situazione post Brexit e COVID-19. L'insufficienza dei dettagli geografici non consente di orientare le politiche regionali o locali in modo adeguato. Probabilmente tali carenze non possono essere risolte mediante rilevazioni di dati su base volontaria. In futuro saranno necessari ulteriori miglioramenti della qualità, in particolare per aumentare la tempestività, la comparabilità e la coerenza, e per colmare le lacune nei dati. Tali problematiche sono collegate al problema più fondamentale derivante dall'attuale separazione delle basi giuridiche per le statistiche europee relative alla popolazione e alla mancanza di un approccio integrato ai requisiti in materia di dati.

    Di conseguenza, per quanto riguarda le statistiche sugli stock di popolazione e sulla migrazione internazionale, l'attuale quadro giuridico potrebbe aver raggiunto i suoi limiti nell'affrontare le questioni relative all'armonizzazione e ai concetti di cui sopra. Questo aspetto sarà oggetto di una futura revisione globale e coerente del quadro giuridico riguardante il censimento della popolazione e delle abitazioni, la demografia e le statistiche sulla migrazione internazionale. È attualmente in fase di preparazione una nuova iniziativa sulle statistiche europee sulla popolazione 37 , che mirerà, previa analisi e valutazione d'impatto, a modernizzare e integrare tutti gli aspetti pertinenti delle statistiche demografiche europee in un quadro giuridico coerente e più flessibile.

    Ciò comporterebbe alcune conseguenti modifiche al regolamento, essenzialmente la necessità di abrogare l'articolo 3 relativo alle statistiche sugli stock di popolazione migrante e sulla migrazione internazionale. Per quanto riguarda le statistiche sull'asilo e sulla gestione della migrazione, data la recente modifica degli articoli da 4 a 7 del regolamento, sono ora necessarie continuità e stabilità al fine di garantire una corretta attuazione da parte dei fornitori nazionali di dati. È inoltre prevista la sperimentazione di nuove statistiche per far fronte alle esigenze politiche emergenti dell'UE.

    5.Conclusioni e prossime tappe

    Il regolamento ha chiaramente migliorato le statistiche europee in materia di migrazione e di protezione internazionale. La sua recente modifica ha migliorato le statistiche in materia di asilo e gestione della migrazione, in particolare per quanto riguarda rimpatri, insediamenti, permessi di soggiorno e minori migranti. Inoltre, dalla relazione del 2018, la qualità complessiva si è attestata su un livello generalmente elevato. Anche l'adozione del regolamento (UE) n. 1260/2013 ha avuto effetti positivi sulla qualità statistica. Le statistiche prodotte per i periodi di riferimento tra il 2018 e il 2020 rimangono tra le statistiche europee più pertinenti e ampiamente utilizzate, al servizio delle politiche nazionali e dell'UE, degli organismi non governativi e del pubblico in generale. Tuttavia i limiti strutturali del regolamento in termini di risposta all'evoluzione delle esigenze politiche sono diventati ancor più profondi negli ultimi anni, in particolare per quanto riguarda le statistiche sui flussi migratori internazionali, gli stock di popolazione e le acquisizioni di cittadinanza. È probabile che la legislazione attuale non riesca a colmare le lacune nei dati e i problemi di comparabilità.

    Sono pertanto in corso le seguenti azioni:

    1.attuazione del regolamento, come modificato nel 2020, ossia gli aspetti metodologici e tecnici della produzione di statistiche obbligatorie rivedute per i periodi di riferimento a partire dal 2021. Ciò comprende l'aggiornamento delle fonti di dati e dei sistemi informatici, che i fornitori nazionali di dati potranno effettuare nei prossimi anni grazie a un adeguato sostegno finanziario dal bilancio dell'UE;

    2.la sperimentazione di nuove statistiche prevista dal regolamento per rispondere alle più recenti esigenze politiche derivanti dal nuovo patto sulla migrazione e l'asilo proposto. Come previsto, Eurostat sta dapprima valutando se le nuove statistiche possano basarsi sulle informazioni disponibili nelle fonti amministrative a livello dell'UE, tra le quali i sistemi informatici fonte gestiti da eu-LISA sono i più pertinenti. Parallelamente Eurostat sta anche istituendo studi pilota e un sostegno finanziario a livello nazionale per affrontare le esigenze più urgenti in termini di nuove statistiche;

    3.preparazione di un futuro quadro giuridico coerente per le statistiche demografiche europee in un contesto più ampio. Tale quadro integrerebbe ed estenderebbe le statistiche sui flussi migratori internazionali e intra-UE, sugli stock di popolazione e sull'acquisizione e perdita di cittadinanza, garantendo dati affidabili, dettagliati e comparabili sugli eventi migratori, sulle dimensioni, sulle destinazioni e sulle origini dei flussi migratori, nonché sulle caratteristiche demografiche, migratorie e socioeconomiche delle popolazioni migranti 38 .

    (1) Regolamento (CE) n. 862/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 luglio 2007, relativo alle statistiche comunitarie in materia di migrazione e di protezione internazionale e che abroga il regolamento (CEE) n. 311/76 del Consiglio relativo all'elaborazione di statistiche riguardanti i lavoratori stranieri ( GU L 199 del 31.7.2007, pag. 23 ).
    (2) Regolamento (UE) n. 604/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide ( GU L 180 del 29.6.2013, pag. 31 ).
    (3)   COM(2012) 528 .
    (4)   COM(2015) 374 .
    (5)   COM(2018) 594 .
    (6)   COM(2018) 307 .
    (7) Regolamento (UE) 2020/851 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020, che modifica il regolamento (CE) n. 862/2007, relativo alle statistiche comunitarie in materia di migrazione e di protezione internazionale ( GU L 198 del 22.6.2020, pag. 1 ).
    (8) Decisione di esecuzione (UE) 2021/431 della Commissione, del 10 marzo 2021, che concede ad alcuni Stati membri deroghe al regolamento (CE) n. 862/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche comunitarie in materia di migrazione e di protezione internazionale ( GU L 86 del 12.3.2021, pag. 5 ).
    (9) Belgio, Cechia, Germania, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Svezia.
    (10)

    Regolamento (UE) 2021/1147 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2021, che istituisce il Fondo Asilo, migrazione e integrazione ( GU L 251 del 15.7.2021, pag. 1 ).

    (11)   http://ec.europa.eu/eurostat/cache/metadata/EN/migr_eil_esqrs.htm (solo in inglese); http://ec.europa.eu/eurostat/cache/metadata/en/migr_res_esms.htm (solo in inglese); https://ec.europa.eu/eurostat/cache/metadata/en/demo_pop_esms.htm (solo in inglese); https://ec.europa.eu/eurostat/cache/metadata/en/migr_immi_esms.htm (solo in inglese). https://ec.europa.eu/eurostat/cache/metadata/en/migr_acqn_esms.htm (solo in inglese).
    (12)

    Regolamento (UE) 2021/1148 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2021, che istituisce, nell'ambito del Fondo per la gestione integrata delle frontiere, lo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti ( GU L 251 del 15.7.2021, pag. 48 ).

    (13)   https://knowledge4policy.ec.europa.eu/organisation/kcmd-knowledge-centre-migration-demography_en .
    (14)

      Rete europea sulle migrazioni (REM) , per esempio  https://ec.europa.eu/home-affairs/content/emn-annual-report-migration-and-asylum-2019_en (solo in inglese).

    (15)   https://ec.europa.eu/eurostat/web/population-demography/overview   ( inglese, francese e tedesco).
    (16)   http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Population e https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Asylum_and_migration (solo in inglese).
    (17)   https://ec.europa.eu/eurostat/en/web/products-statistical-books/-/KS-EI-20-001   ( inglese, francese e tedesco).
    (18)   COM(2020) 241 corredata da SWD(2021) 46 (solo in inglese).
    (19)   http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Migration_and_migrant_population_statistics .
    (20)   https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Asylum_statistics .
    (21) Regolamento (UE) n. 1260/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, relativo alle statistiche demografiche europee ( GU L 330 del 10.12.2013, pag. 39 ).
    (22)   https://ec.europa.eu/eurostat/cache/metadata/en/migr_immi_esms.htm (solo in inglese).
    (23)   http://ec.europa.eu/eurostat/web/expert-group-on-refugee-statistics/home (solo in inglese).
    (24)   https://unstats.un.org/unsd/statcom/49th-session/documents/BG-Item3m-RefugeeStat-E.pdf (solo in inglese).
    (25)   https://unstats.un.org/unsd/statcom/51st-session/documents/BG-item-3n-international-recommendations-on-IDP-statistics-E.pdf (solo in inglese).
    (26)   https://unstats.un.org/unsd/statcom/51st-session/documents/BG-item-3n-compilers-manual-E.pdf (solo in inglese).
    (27)   https://unece.org/statistics/networks-of-experts/steering-group-migration-statistics .
    (28)   https://unece.org/DAM/stats/publications/2018/ECECESSTAT20186.pdf .
    (29)   https://unece.org/sites/default/files/2021-03/ECECESSTAT20206.pdf .
    (30)   https://unstats.un.org/unsd/demographic-social/migration-expert-group/ .
    (31)   COM(2020) 609 .
    (32) Le nuove esigenze provvisorie in termini di dati includono nuove caratteristiche per le domande di asilo (procedura accelerata o di frontiera, documenti d'identità presentati, assistenza e accesso all'istruzione dei minori non accompagnati), statistiche più frequenti (trimestrali) sulle persone insediate, sulle procedure Dublino e sui cittadini di paesi terzi cui è stato rifiutato l'ingresso o rintracciati in posizione irregolare, disaggregazione per alcuni indicatori (ad esempio ingressi rifiutati, rintracci e attraversamenti illegali delle frontiere disaggregati per minori non accompagnati; cittadini di paesi terzi sbarcati a seguito di operazioni di ricerca e soccorso disaggregati per nazionalità, richiedenti protezione internazionale e minori non accompagnati), nonché nuove caratteristiche per le persone obbligate a lasciare il territorio (tipo e durata del trattenimento, se del caso) o rimpatriate (paese di destinazione, tipo di accordo di riammissione a livello bilaterale o dell'UE utilizzato).
    (33)  Agenzia dell'Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (eu-LISA) I sistemi potenzialmente pertinenti ai fini di eu-LISA sono il sistema europeo per il confronto delle impronte digitali dei richiedenti asilo (Eurodac), il sistema d'informazione Schengen (SIS), il sistema di informazione visti (VIS), il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS) e il sistema di ingressi/uscite (EES).
    (34)  Articolo 39 del regolamento (UE) 2019/817 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2019, che istituisce un quadro per l'interoperabilità tra i sistemi di informazione dell'UE nel settore delle frontiere e dei visti ( GU L 135 del 22.5.2019, pag. 27 );articolo 39 del regolamento (UE) 2019/818 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2019, che istituisce un quadro per l'interoperabilità tra i sistemi di informazione dell'UE nel settore della cooperazione di polizia e giudiziaria, asilo e migrazione ( GU L 135 del 22.5.2019, pag. 85 ).
    (35)  Regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell'Unione e sulla libera circolazione di tali dati ( GU L 295 del 21.11.2018, pag. 39 ).
    (36)  Regolamento (CE) n. 223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2009, relativo alle statistiche europee ( GU L 87 del 31.3.2009, pag. 164 ).
    (37)   https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12958-European-statistics-on-population-ESOP_it .
    (38) L'analisi e la valutazione d'impatto riguarderanno le esigenze di ulteriori caratteristiche della popolazione, ad esempio vari dettagli dell'ubicazione subnazionale o subregionale e caratteristiche di specifici gruppi di popolazione, comprese le popolazioni migranti, per quanto riguarda l'uguaglianza, la lotta alla discriminazione, la vulnerabilità e la disabilità.
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