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Document 52017DC0725

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sulla messa in opera, il funzionamento e l'efficacia del dominio di primo livello .eu

COM/2017/0725 final

Bruxelles, 4.12.2017

COM(2017) 725 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

sulla messa in opera, il funzionamento e l'efficacia del dominio di primo livello .eu


1.Contesto

Nell’aprile 2016 si è celebrato il decimo anniversario della nascita del dominio di primo livello (Top Level Domain, TLD) .eu. Nel corso degli ultimi dieci anni il dominio di primo livello geografico (ccTLD) .eu ha continuato a proporsi come un’estensione innovativa e moderna, perfettamente in grado di mettersi al passo sia con i TLD già esistenti nell’ambiente da trent’anni sia con i nuovi domini di primo livello generici (gTLD) introdotti nel 2014. Alla fine del primo trimestre del 2017 il TLD .eu era il settimo ccTLD al mondo 1 . Con quasi 3,7 milioni di registrazioni, il TLD .eu è diventato un’opzione apprezzata dai cittadini europei al momento della scelta di un nome di dominio per la propria presenza su Internet.

A norma dell’articolo 8 del regolamento (CE) n. 733/2002 relativo alla messa in opera del dominio di primo livello .eu, la Commissione è tenuta a presentare una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio un anno dopo l’adozione del regolamento e successivamente ogni due anni. La presente relazione verte sulla messa in opera, sull’efficacia e sul funzionamento del TLD .eu negli ultimi due anni, in particolare nel periodo dal 1° aprile 2015 al 31 marzo 2017.

2.Quadro normativo e principi di base del dominio .eu

Il TLD .eu è stato istituito dai seguenti atti giuridici:

regolamento (CE) n. 733/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 aprile 2002, relativo alla messa in opera del dominio di primo livello .eu (modificato) 2 ;

regolamento (CE) n. 874/2004 della Commissione, del 28 aprile 2004, che stabilisce le disposizioni applicabili alla messa in opera e alle funzioni del dominio di primo livello .eu e i principi relativi alla registrazione (modificato) 3 .

EURid è l’attuale operatore del registro, responsabile dell’organizzazione, dell’amministrazione e della gestione del TLD .eu e delle sue versioni in altri caratteri. Il 12 aprile 2014 si è riaggiudicato un secondo contratto di concessione di servizi in seguito a un invito a manifestare interesse e alla decisione di esecuzione della Commissione europea, dell’11 aprile 2014 4 .

3.Registrazione e uso dei nomi di dominio .eu

Nel periodo oggetto della presente relazione, il ccTLD .eu ha registrato un appiattimento della crescita in linea con gli altri ccTLD europei. Nel 2016 la crescita annuale del dominio .eu è stata negativa. Alla fine del 2015 le registrazioni totali si attestavano a 3 862 467 e al 31 dicembre 2016 a 3 760 695. Tale diminuzione nell’ultimo anno può essere ascritta a diversi fattori nel panorama dei DNS (Domain Name System) e non solo – quali la saturazione del mercato, l’intensificarsi della concorrenza, il minor numero di promozioni da parte di quei conservatori coinvolti nei nuovi registri di gTLD e in alcuni casi le economie stagnanti – che hanno avuto ripercussioni anche sugli altri soggetti che operano nel settore, ma anche all’incessante impegno di rimuovere i nomi di dominio con dati inesatti contenuti nel database Whois 5 .

La percentuale di rinnovo dei nomi di dominio .eu rimane in media dell’80%, valore molto positivo rispetto a una media settoriale del 73%.

L’estensione .ею (.eu in cirillico) è stata lanciata il 1° giugno 2016. Alla fine del primo trimestre del 2017, erano registrati poco più di 2 200 nomi di dominio con l’estensione .ею.

Il panorama dei nomi di dominio è cambiato notevolmente negli ultimi due anni con l’introduzione dei nuovi gTLD (ad esempio .car, .hotel) in seguito all’apertura dello spazio dei gTLD da parte dell’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers). Al momento della stesura della presente relazione si contavano più di 1 200 nuovi gTLD delegati e si stima che entro la fine dell’anno fiscale 2018 dell’ICANN 6 saranno oltre 1 240 quelli interamente delegati e operativi. Al momento le registrazioni di gTLD ammontano a 25,6 su 329,3 milioni di domini registrati in tutto il mondo (142,7 milioni di registrazioni sui ccTLD) 7 .

Sebbene il mercato dei nuovi gTLD non abbia soddisfatto le aspettative, dacché la domanda degli utenti è stata molto inferiore rispetto a quella prevista, la sua crescita è risultata superiore a quella dei TLD già esistenti.

Considerando le tendenze storiche e l’attuale situazione del mercato, l’obiettivo è mantenere una crescita stabile e positiva, nonché intensificare le misure per rendere l’estensione .eu e la sua variante cirillica domini di primo livello di qualità.

4.Nomi di dominio internazionalizzati (IDN)

4.1.IDN .eu

L’introduzione degli IDN al primo livello rientra tra le competenze dell’ICANN. Il 16 novembre 2009 l’ICANN ha lanciato il cosiddetto “IDN ccTLD Fast Track Process” 8 , una procedura accelerata destinata ad agevolare l’introduzione di estensioni TLD formate da codici geografici (ad esempio .gr, .bg, .eu) contenenti caratteri non latini.

Il 5 maggio 2010 EURid ha presentato all’ICANN una domanda per le versioni cirillica e greca del TLD .eu sulla base delle versioni del suffisso .eu che Cipro, Grecia e Bulgaria hanno comunicato alla Commissione di preferire. Per l’introduzione della stringa greca .ευ e della stringa cirillica .ею è stato avviato un lungo processo di valutazione in quanto inizialmente la similitudine che tali stringhe presentavano con la stringa ccTLD ASCII esistente (.eu) era tale da poter ingenerare confusione.

Mentre la valutazione della stringa cirillica (.ею) ha passato con successo il cosiddetto “IDN Fast Track Process”, la stringa greca (.ευ) non ha superato la fase di valutazione tecnica della procedura per il fatto di “essere identica sul piano visivo o confondibile dal punto di vista visivo con almeno tre stringhe ISO 646-BV, ossia .eu, .ev e .ey”.

A ottobre 2014, in seguito a una richiesta di ripetizione della valutazione, la stringa .ευ non presentava una similitudine tale con le stringhe “.ev” e “.ey” da poter essere confusa con esse, ma era confondibile con le stringhe “.EV” e “.EY”.

Il 23 giugno 2016 il gruppo di lavoro istituto per fornire ulteriori orientamenti sulla metodologia da seguire per la procedura di riesame della similitudine fra le seconde stringhe, compresa l’interpretazione di raccomandazioni divise, ha raccomandato che nel caso in cui una stringa fosse ritenuta confondibile con un’altra stringa in lettere maiuscole, ma non con la stessa stringa in lettere minuscole, la priorità dovesse essere assegnata alla stringa in lettere minuscole.

Al momento della stesura della presente relazione, si è presa in considerazione la possibilità di istituire un altro gruppo di lavoro per illustrare la valutazione delle misure volte ad attenuare la similitudine che prestava a confusione a livello di registro.

5.Funzionamento del Registro

5.1.Il Registro

EURid è un’organizzazione europea senza fini di lucro con sede centrale a Diegem (Belgio) e uffici regionali a Stoccolma, Praga e Pisa. I membri fondatori sono due, DNS Belgium (il registro per .be) e l’Istituto di Informatica e Telematica (il registro per .it), ai quali si aggiungono otto membri associati: ARNES (il registro per .si), CZ.NIC (il registro per .cz), Business Europe (una confederazione costituita da 39 federazioni di settore di 33 paesi), ECTA Internet Committee (European Community Trademark Association), EMOTA (European Multi-channel and Online Trade Association), IAB Europe (Interactive Advertising Bureau), CECUA (Confederazione delle associazioni europee di utenti dell’informatica) e UEAPME (Associazione europea dell’artigianato e delle piccole e medie imprese). Nel 2016 si è aggiunta come membro indipendente Marie-Emmanuelle Haas, avvocato in materia di diritti di proprietà intellettuale.

I server principali di EURid si trovano ad Amsterdam e in Lussemburgo. Entrambi presentano le medesime attrezzature. I server gestiti autonomamente da EURid sono ubicati ad Amsterdam, Lubiana, Londra e Praga, mentre i tre fornitori anycast – DENIC, NETNOD e DYN – hanno server dei nomi 9 in tutto il mondo.

In termini di risorse umane, alla fine del primo trimestre del 2017, il numero totale di dipendenti assunti a tempo pieno nei quattro uffici di EURid era di 50,3. La maggioranza fa parte del team per le relazioni esterne (incaricato di fornire servizi di gestione dei conti e sostegno in tutte le lingue dell’Unione europea) e del servizio tecnico.

5.2.Rapporti con i conservatori del Registro

Secondo le normi vigenti, il Registro del dominio .eu non svolge la funzione di conservatore. La prima priorità per EURid rimane quella di fornire servizi di qualità ai suoi 693 conservatori riconosciuti. Il numero di conservatori riconosciuti ha registrato un leggero calo negli ultimi due anni – alla fine del primo trimestre del 2015 era di 751 – a seguito del continuo consolidamento dei conti dei conservatori e dell’acquisto di diversi registri più piccoli da parte dei numerosi grandi attori europei e mondiali.

A novembre 2016 il Registro .eu ha introdotto l’area unica dei pagamenti in euro (SEPA) e il cosiddetto “post-payment system” che consentono ai conservatori di poter scegliere l’opzione di vedersi addebitare le loro spese di transazione direttamente nel proprio conto bancario. Inoltre, EURid ha prestato maggiore attenzione ai conservatori con fatture non pagate e ha quindi bloccato numerosi conti.

5.3.Relazioni internazionali

Nel periodo di riferimento il Registro .eu ha fatto sentire costantemente ed efficacemente la sua presenza nell’ecosistema di Internet, con iniziative che includono:

·la partecipazione proattiva alle riunioni e ai seminari del Council of European National Top Level Domain Registries (CENTR);

·la partecipazione alle riunioni dell’ICANN;

·la presidenza del gruppo di lavoro sulla strategia e sul piano operativo della ccNSO (country code Name Supporting Organisation) dell’ICANN;

·la presidenza del gruppo di lavoro ccNSO sull’Extended Process Similarity Review Panel (EPSRP) nel secondo trimestre del 2015;

·la partecipazione al processo di transizione della funzione di intendenza della IANA e ai processi relativi alla rendicontabilità dell’ICANN in qualità di rappresentante del Cross Community Working Group nominato dalla ccNSO;

·la cooperazione con l’UNESCO e con la società Verisign per la preparazione dell’annuale relazione mondiale sugli IDN (IDN World Report) 10 ;

·la cooperazione con l’ICANN per la condivisione delle migliori prassi di EURid tra registri e conservatori dell’area del Medio Oriente e dei paesi limitrofi (MEAC), nonché della regione dell’America latina e dei Caraibi (ALC) 11 ;

·il partenariato per organizzare il forum sulla governance di Internet alla Scuola S. Anna di Pisa;

·il lancio dell’Accademia .eu a giugno 2015 12 ;

·ospitare l’edizione annuale del Dialogo europeo sulla Governance di Internet (EuroDIG) che si terrà a Bruxelles il 9-10 giugno 2016 in collaborazione con la Commissione europea.

5.4.Attività di marketing, sensibilizzazione e comunicazione

Il 7 aprile 2016, il dominio .eu ha celebrato il suo decimo anniversario. Questa tappa è stata celebrata con il lancio di un nuovissimo sito Internet eurid.eu e con la pubblicazione di un’edizione speciale per l’anniversario della rivista online .eu illustrated 13 . 

Negli ultimi due anni EURid ha condotto molteplici attività di marketing, sensibilizzazione e comunicazione sotto diversi aspetti:

·ha ulteriormente consolidato la collaborazione con i suoi conservatori riconosciuti per promuovere il TLD .eu tramite il programma di marketing cofinanziato e il cosiddetto Customised Reduction Schemes. Nell’ambito del programma di marketing cofinanziato, nel 2015 e 2016 sono state inoltrate rispettivamente 52 e 57 proposte di vario genere. Con il Customised Reduction Schemes (CRS), il Registro ha introdotto un sistema affinché i conservatori potessero beneficiare di quote di registrazione più basse sulla base dei loro volumi di vendita. Questo approccio viene applicato da molti altri registri di TLD. Al momento della stesura della presente relazione, il 98% delle registrazioni nel primo trimestre del 2017 sono state effettuate da 331 conservatori che hanno aderito al programma CRS nel 2017;

·ha perfezionato le attività di direct marketing per accrescere la consapevolezza sul dominio .eu. Tra le iniziative del 2015 e del 2016 figurano due campagne marketing di pubblicità online annuali, la partecipazione a fiere ed eventi selezionati sui domini in tutta Europa e il proseguimento della campagna di affissione di manifesti pubblicitari all’aeroporto di Bruxelles. Inoltre, gli .eu Web Awards sono diventati una consuetudine negli ultimi due anni;

·ha progettato una presenza strutturata dei social media 14 , oltre alla pubblicazione delle relazioni trimestrali e annuali e della rivista biennale .eu illustrated.

5.5.Situazione finanziaria

Il Registro è un’organizzazione esterna che decide in autonomia, ma la Commissione esercita una stretta vigilanza sulla sua situazione finanziaria, applicando le disposizioni del quadro normativo e del contratto di concessione di servizi. Revisioni contabili complete sono eseguite in loco da revisori finanziari indipendenti. La Commissione esercita la propria funzione di vigilanza mediante l’esame delle osservazioni dei revisori, relazioni finanziarie annuali e biennali, relazioni trimestrali sullo stato di avanzamento, proposte di bilancio e piani strategici e operativi. Gli aspetti finanziari sono regolarmente discussi con il Registro negli incontri biennali e a livello di servizio.

Per essere più competitivi nel mercato dinamico dei TDL, EURid ha avviato il programma Customised Reduction Schemes che consente ai conservatori di ridurre la nuova quota di registrazione in base al proprio volume di vendita. Da gennaio 2017, i conservatori iscritti al CRS pagano una quota di base di 1,75 EUR per un nuovo nome di dominio.

I principali dati finanziari del Registro sono rimasti stabili nel 2015 e nel 2016. In entrambi gli anni, i ricavi si sono aggirati intorno a 13 milioni di EUR, mentre i costi sono diminuiti significativamente a poco più di 11 milioni di EUR alla fine del 2016. Di conseguenza, il risultato finanziario netto è stato meno equilibrato rispetto agli anni precedenti e nel 2015 e nel 2016 sono state trasferite al bilancio dell’Unione europea eccedenze pari rispettivamente a 1 238 723 EUR e 2 748 873 EUR.

La Commissione ha esaminato con attenzione la variazione tra costi iscritti nel bilancio di previsione e costi effettivi, in particolare quelli legati al marketing (circa 3 milioni di EUR nel 2015 e 2,7 milioni di EUR nel 2016) e alle risorse umane (approssimativamente 4 milioni di EUR nel 2015 e 3,9 milioni di EUR nel 2016).

Alla fine del 2016, il Registro aveva cinque tipi di riserve finanziarie: ammortamenti (0,8 milioni di EUR), investimenti (0,6 milioni di EUR), passività per responsabilità sociali (2,7 milioni di EUR), passività per responsabilità giuridiche (1,2 milioni di EUR) e capitale d’esercizio (1 milione di EUR).

5.6.Continuità operativa, resilienza e qualità

5.6.1.Continuità operativa

Nel corso del 2016, con la maggiore crescita delle diverse minacce informatiche, si è valutato l’annuale esercitazione sulla continuità operativa. Poiché i tradizionali switch per data center sono stati integrati nelle normali attività di gestione e sono eseguiti con regolarità durante le finestre di manutenzione, EURid si è concentrato su un ambito diverso di gestione della crisi.

Pertanto, nella seconda metà del 2016, EURid ha incaricato una società esterna per realizzare un esercizio di simulazione (Table Top eXercise – TTX). Un TTX è una esercitazione con script che prevede una simulazione di incidente, nel corso della quale viene valutato l’intero processo di gestione della crisi. A differenza degli esercizi del piano di continuità operativa (Business Continuity Plan – BCP) antecedenti al 2016, il TTX coinvolge tutto il gruppo di gestione della crisi, compresi la squadra per le operazioni tecniche, legale, di comunicazione, per le relazioni esterne e il direttore generale. Sebbene tale esercitazione sia solo su carta e condensata, ha tuttavia fornito valide indicazioni sulle potenziali lacune.

Nel 2016, EURid ha altresì condotto una serie di prove di ripristino di emergenza (Disaster Recovery & Recovery Tests – DRRT), sebbene meno di quelle pianificate, poiché vi erano priorità e una pianificazione delle risorse in conflitto.

5.6.2.Sicurezza

Il TLD .eu sta mettendo in opera il protocollo DNSSEC (Domain Name System Security Extensions). Il protocollo DNSSEC permette di verificare, nell’ambito di una “catena della fiducia” che si estende fino alla zona root di Internet, l’autenticità delle risposte (siti web) del server dei nomi visualizzati. La riduzione DNSSEC (sconto mensile di 0,02 EUR sui diritti per il nome di dominio per ciascun nome di dominio correttamente firmato) introdotta nel 2013 continua a essere disponibile per i conservatori al fine di sostenere ulteriormente la messa in opera del protocollo DNSSEC. Alla fine del primo trimestre del 2017, vi erano 357 389 nomi di dominio .eu firmati DNSSEC.

Inoltre, a livello aziendale, per fornire servizi sicuri e di alta qualità ai conservatori riconosciuti del Registro .eu e al pubblico in generale, EURid ha attuato i requisiti della norma ISO/IEC 27001, uno standard di sicurezza informatica stabilito dall’Organizzazione internazionale per la standardizzazione. Al Registro .eu è stato concesso il rinnovo della certificazione ISO/IEC 27001 a seguito di un audit svolto dalla BSI (British Standard Institution) il 28 giugno 2016.

5.6.3.Azioni volte a migliorare l’accuratezza dei dati di registrazione, ridurre l’abuso dei nomi di dominio e cooperare nella lotta contro la criminalità informatica

Il Registro ha adottato nell’operatività quotidiana misure volte a contrastare comportamenti malevoli online con il quotidiano abuso dei nomi di dominio, ivi compresi, ad esempio, le violazioni del diritto d’autore, il phishing e gli attacchi cibernetici, tra cui anche la diffusione di malware. In particolare, i nomi di dominio sono controllati per verificare il rispetto dei criteri di ammissibilità e le nuove registrazioni sono passate al vaglio per individuare eventuali attività sospette o altre anomalie  15  . A norma dell’articolo 4 del contratto per l’accreditamento come conservatore del Registro .eu, i conservatori del Registro devono assicurare che ciascun titolare di nome di dominio rispetti tutte le disposizioni dei regolamenti dell’UE e delle loro modifiche successive, la politica di registrazione dei domini .eu e i termini e le condizioni per i domini .eu, quali pubblicati sul sito web del Registro.

Migliorare l’accuratezza dei dati di registrazione forniti da parte dei registranti rappresenta uno strumento sempre più importante per prevenire e contrastare l’uso fraudolento di un nome di dominio. A tal fine, EURid ha lanciato il progetto Whois Quality Plan (Piano di qualità Whois) nel primo trimestre del 2014. Nel periodo di riferimento, si sono perfezionate le procedure volte a istituire un metodo di lavoro accelerato per i casi che non presentano difficoltà. La procedura accelerata è applicata in caso di registrazione dati chiaramente inesatti, individuazione di modelli nelle registrazioni dei nomi di dominio, o sospetti o denunce di abuso. In questo caso, il registrante è invitato a fornire prova della registrazione dei dati entro tre giorni, trascorso tale periodo il nome di dominio in questione è sospeso. Nel 2016, sono stati controllati oltre 18 000 nomi di dominio, di cui più di 9 000 sono stati sospesi e oltre 1 000 sono stati successivamente revocati.

Inoltre, il Registro ha continuato a fornire costante assistenza alle autorità incaricate dell’applicazione della legge e alle altre autorità competenti. In Belgio, a livello nazionale, EURid ha intrattenuto un dialogo continuo con la squadra di pronto intervento informatico delle istituzioni, degli organi e delle agenzie europee (CERT-EU) e ha collaborato attivamente con le varie autorità, quali il ministero federale belga dell’Economia (“FOD Economie”), le autorità doganali belghe (“Cybersquad”) e la procura, per contrastare le attività illegali connesse ai nomi di dominio .eu. La collaborazione si è incentrata principalmente sulla vendita di prodotti contraffatti utilizzando i nomi di dominio .eu. A livello europeo, EURid ha firmato un memorandum d’intesa con EUROPOL nel mese di dicembre 2016 per intraprendere sforzi comuni volti a contrastare la criminalità informatica, scambiare dati statistici e tendenze in materia e impegnarsi a cooperare su progetti destinati a combattere la cibercriminalità 16 .

5.7.Procedimenti giudiziari e controversie riguardanti i nomi di dominio

5.7.1.Cause dinanzi al Tribunale e alla Corte di giustizia dell’Unione europea

Non è stato presentato alcun caso dinanzi al Tribunale e alla Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) nel periodo di riferimento.

5.7.2.Risoluzione extragiudiziale delle controversie

Per le eventuali controversie relative ai nomi di dominio è possibile adire l’organo incaricato della risoluzione extragiudiziale delle controversie, ossia il tribunale arbitrale di Praga (tribunale arbitrale ceco).

Nel 2015, sono stati presentati in totale 65 nuovi reclami per essere sottoposti a risoluzione extragiudiziale, ossia in media 5 casi al mese. Complessivamente, si sono concluse 68 controversie sottoposte a risoluzione extragiudiziale (reclami accettati: 46; reclami respinti: 5; reclami ritirati: 2; reclami non ricevibili: 14; risoluzioni: 1)

Nel 2016, sono stati presentati in totale 80 nuovi reclami per essere sottoposti a risoluzione extragiudiziale, ossia una media costante di poco più di 6 casi al mese. Complessivamente, si sono concluse 67 controversie sottoposte a risoluzione extragiudiziale (reclami accettati: 41; reclami respinti: 9; reclami ritirati: 2; reclami non ricevibili: 14; risoluzioni: 1).

A partire dal 1° giugno 2016, possono essere presentate controversie per i nomi di dominio .eu con l’estensione in cirillico (.ею). Alla fine del primo trimestre del 2017, non è stato presentato alcun caso al tribunale arbitrale ceco per la stringa .ею.

5.7.3.Procedimenti giudiziari

Nel periodo oggetto della relazione EURid è stato parte in giudizio nei seguenti procedimenti:

STRANSKY contro EURid

Il 6 maggio 2015 EURid ha introdotto il protocollo IDNA2008 e l’homoglyph bundling e ha annunciato la propria politica per il trattamento dei nomi di dominio già esistenti ma che non soddisfano più queste nuove norme. La politica prevedeva un periodo di abbandono graduale di un anno. Dal 6 maggio 2016, i nomi di dominio non conformi sarebbero dovuti essere ritirati senza poter più essere registrati. La data di scadenza relativa a due nomi di dominio non più conformi (“fırstrowsports.eu” e “fırstrow.eu”) è stata estesa oltre la data fissata per la sua graduale eliminazione del 6 maggio 2016 (fino al 28 febbraio 2025).

Il titolare di entrambi i nomi di dominio ha citato EURid davanti a un tribunale nella Repubblica ceca per uno di questi: “fırstrowsports.eu”.

La sentenza scritta è pervenuta il 21 novembre 2016. La decisione ufficiale del tribunale stabilisce: l’obbligo del convenuto (EURid) di garantire il funzionamento del nome di dominio “fırstrowsports.eu” fino al 28 febbraio 2025, in quanto l’articolo 13 dei termini e condizioni di EURid non gli consentono di modificare unilateralmente i diritti e gli obblighi del titolare, ma solo di applicare nuove regole alle successive registrazioni.

Sebbene la decisione del tribunale si riferisca unicamente al nome di dominio “fırstrowsports.eu” e non a “fırstrow.eu”, EURid ha applicato la decisione della Corte a entrambi e non mancherà di tenerli entrambi attivi fino alla loro data di scadenza il 28 febbraio 2025 (data in cui saranno ritirati).

Il caso è stato quindi archiviato.

EURid contro VAN COLLEM

Il 29 febbraio 2016 EURid ha avviato un procedimento giudiziario contro due titolari di nomi di dominio (Nanogenetics Ltd e Citizen Engineering Services Ltd), entrambi con lo stesso indirizzo professionale (29 Harley Street, Marylebone, Londra, W1G 9QR). Entrambi i titolari avevano registrato circa 1 600 nomi di dominio tramite il conservatore IO Domain UK Ltd, operando come “Universal Domains” allo stesso indirizzo (29 Harley Street, Marylebone, Londra, W1G 9QR). Apparentemente erano più di 6 000 le imprese britanniche registrate a quell’indirizzo. Sembra che il signor Van Collem abbia affermato di rappresentare entrambi i titolari dei nomi di dominio ed EURid ha ragione di credere che il signor Van Collem sia in realtà anche il conservatore.

Dal momento che questo conservatore aveva uno scaduto di 7 363,50 EUR, EURid ha posto fine al contratto per l’accreditamento per violazione di contratto (dopo vari solleciti).

A seguito della risoluzione del contratto del conservatore, tutti i titolari dei domini hanno ricevuto una notifica email automatica che li invitava a cercare un altro conservatore di loro scelta e a trasferirgli i loro nomi di dominio. Il signor Van Collem ha comunicato di aver selezionato “Lifestyle International BV” (una fondazione olandese). Questa società aveva effettivamente richiesto l’accreditamento come conservatore del Registro .eu, ma non avendo concluso con successo la procedura, EURid non aveva accettato la presentazione della sua domanda.

EURid ha concesso al signor Van Collem oltre 166 giorni di calendario per trasferire i suoi nomi di dominio (rispetto ai normali 30-40 giorni di quarantena accordati a qualsiasi altro titolare in simili circostanze).

Dal momento che EURid aveva “riservato” questi nomi di dominio al signor Van Collem senza ricevere alcun pagamento, ha deciso di avviare un procedimento giudiziario per chiedere alla Corte di dichiarare risolto l’accordo fra EURid e i titolari dei nomi di dominio.

I titolari dei nomi di dominio (Nanogenetics Ltd e Citizen Engineering Services Ltd)

L’udienza (Bruxelles) si è tenuta il 21 febbraio 2017, e nel frattempo, entrambe le società sono state sciolte.

Il giudice ha deciso di prendersi più tempo per verificare la rimozione di entrambe le società dalla Companies House (Regno Unito) e quindi di rinviare la sua decisione. EURid prevede di ricevere una decisione provvisoria, con la quale il giudice potrebbe riaprire o meno il dibattito.

6.Registrazione EMAS e compensazione di CO2

Il 23 maggio 2012 EURid è diventato il primo registro con certificazione EMAS in Europa (numero di registrazione BE-VL-000016) 17 . Nel secondo trimestre del 2015, EURid ha completato la procedura di rinnovo della certificazione con la dichiarazione ambientale riveduta 2015-2017, che include sei obiettivi. La registrazione EMAS riguarda sia la sede centrale di Diegem in Belgio sia la sua filiale di Pisa in Italia (a partire dal secondo trimestre del 2015).

Dal 2013 EURid convalida le sue emissioni di CO2 e acquista successivamente crediti di CO2 certificati per compensarle 18 .

7.Conclusioni

Il modello del TLD .eu è stato attuato con successo.

Negli ultimi due anni il TLD .eu ha operato in un panorama diverso da quello presente al momento del suo lancio nel 2006. I nuovi gTLDs hanno cambiato completamente l’industria dei nomi di dominio. Sempre più conservatori del registro sono stati coinvolti nella gestione delle nuove estensioni, mentre gli operatori dei TLD già esistenti hanno iniziato a esaminare la possibilità di differenziare le offerte ed espandersi in nuovi settori di attività, che potrebbero compensare nel lungo termine i redditi più bassi provenienti dalle nuove registrazioni.

Alla fine del 2016, la Commissione europea ha avviato un riesame del Programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione (REFIT) dei regolamenti .eu per garantire che il quadro giuridico .eu continui a soddisfare i propri obiettivi. Il riesame comprende una valutazione “back to back” e una valutazione d’impatto. La valutazione esaminerà almeno i cinque criteri di valutazione obbligatori, ossia efficacia, efficienza, pertinenza, coerenza e valore aggiunto dell’UE, e riguarderà l’attuazione del quadro giuridico .eu in tutta l’UE, nei paesi SEE e nei paesi candidati a partire dalla prima adozione del regolamento nel 2002. Tale valutazione costituirà la base per l’eventuale valutazione d’impatto orientata al futuro che identificherà le risposte politiche alle sfide individuate, con l’eventuale adozione di reali iniziative nel 2018.

Il multilinguismo continua a essere un obiettivo primario sia per il Registro. eu sia per la Commissione europea. È opportuno rilevare che, a distanza di sette anni dalla presentazione della domanda di EURid per la stringa .eu in greco, l’ICANN non ha ancora approvato la stringa greca .ευ perché ritenuta confondibile con altre stringhe. La Commissione ha ripetutamente esortato l’ICANN a completare la procedura e ha evidenziato la mancata applicazione della stessa rigorosa politica quando di recente sono stati delegati nuovi gTLD, altrettanto facilmente confondibili.

Il Registro ha di recente sostenuto azioni volte a prevenire l’abuso e a migliorare la sicurezza e l’affidabilità del dominio .eu, ritenute importanti e che saranno ulteriormente incoraggiate in un contesto digitale, dove si è registrato un aumento significativo del pericolo e delle ripercussioni della criminalità informatica.

La Commissione europea intende continuare il proprio flusso di comunicazione regolare e costruttiva con il Registro, sia per mantenere il dominio .eu ai più alti livelli di DNS sia per rendere il dominio l’estensione scelta dagli europei. Si trarranno nuovamente le conclusioni sulla performance del TLD .eu nel 2018, quando i risultati della valutazione REFIT in corso saranno disponibili.



ALLEGATO

·Statistiche .eu rispetto ai registri del CENTR alla fine del primo trimestre del 2017

·Registrazioni del dominio .eu per trimestre fino alla fine del primo trimestre del 2017



·Numero totale di nomi di dominio per paese del registrante alla fine del primo trimestre del 2017

·Distribuzione dei conservatori alla fine del primo trimestre del 2017



·Registrazioni di IDN alla fine del primo trimestre del 2017

 

(1)      Escluso il dominio .tk a causa della sua peculiarità e del modello di vendita.
(2)    Regolamento (CE) n. 1137/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2008, che adegua alla decisione 1999/468/CE del Consiglio determinati atti soggetti alla procedura di cui all’articolo 251 del trattato, per quanto riguarda la procedura di regolamentazione con controllo – Adeguamento alla procedura di regolamentazione con controllo – Prima parte (GU L 311 del 21.11.2008, pag. 1).
(3)    Regolamento (CE) n. 1654/2005 della Commissione del 10 ottobre 2005 (GU L 266 dell’11.10.2005, pag. 35), regolamento (CE) n. 1255/2007 della Commissione del 25 ottobre 2007 (GU L 282 del 26.10.2007, pag. 16), regolamento (CE) n. 560/2009 della Commissione del 26 giugno 2009 (GU L 166 del 27.6.2009, pag. 3), regolamento (UE) n. 516/2015 della Commissione del 26 marzo 2015 (GU L 82 del 27.3.2015, pag. 14).
(4)      Decisione di esecuzione (UE) 2014/207 della Commissione, dell’11 aprile 2014, relativa alla designazione del Registro del dominio di primo livello .eu (GU L 109, del 12.4.2014, pag. 41).
(5)      Cfr. sezione 5.6.3
(6)      Cfr. https://www.icann.org/public-comments/fy18-budget-2017-03-08-en
(7)    Cfr. Verisign Domain Industry Brief, quarto trimestre del 2016, https://www.verisign.com/en_US/domain-names/dnib/index.xhtml#executive-summary
(8)      Cfr. http://www.icann.org/en/topics/idn/fast-track/
(9)    I server dei nomi sono server su Internet specializzati nella gestione delle domande relative all’ubicazione dei vari servizi di un nome a dominio e rappresentano una componente fondamentale del DNS. Essi consentono di utilizzare domini invece di indirizzi IP.
(10)      L’IDN World Report è passato al digitale alla fine del 2016 con un lancio ufficiale il 7 dicembre 2016 all’incontro del forum sulla governance di Internet a Guadalajara, Messico. Per consultare l’IDN World Report on-line, si veda il sito Internet www.idnworldreport.eu . Per il seminario 2016 dell’IGF, si veda il sito Internet https://igf2016.sched.com/event/8htA/ws19-enhancing-linguistic-and-cultural-diversity-in-cyberspace .
(11)      Entrambi i casi includevano uno studio sui mercati dei domini nelle rispettive regioni. Per consultare lo studio del MEAC, cfr. https://www.icann.org/en/system/files/files/meac-dns-study-26feb16-en.pdf , per lo studio dell’ALC, cfr. https://www.icann.org/en/system/files/files/lac-dns-marketplace-study-13mar17-en.pdf .
(12)      L’iniziativa ha come obiettivo principale quello di promuovere l’apprendimento dei soggetti che operano nel settore, dei conservatori e delle future generazioni sui principi di base di Internet, sulla sua storia e funzionamento e sugli aspetti in materia di marketing/amministrazione/sicurezza/diritto.
(13)      Cfr. https://eurid.eu/en/about-us/publications.
(14)      Cfr. Facebook (EUregistry), Twitter (@Euregistry), YouTube (Europeanregistry).
(15)    Per i criteri di ammissibilità si rimanda all’articolo 4, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (CE) n. 733/2002. Il registro ha il diritto di verificare la validità di una registrazione (articolo 3 del regolamento (CE) n. 874/2004). La politica sulle registrazioni prevede che il registrante debba mantenere completi e aggiornati i dati personali e che debba mantenere operativo l’indirizzo email per le comunicazioni con il Registro; il Registro si riserva il diritto di revocare il nome a dominio associato a un indirizzo che si riveli non operativo.
(16)      Cfr. https://www.europol.europa.eu/newsroom/news/europol-enhances-cybercrime-and-internet-security-cooperation-signing-mou-eurid.
(17)    Per avere ulteriori informazioni sull’impegno ambientale di EURid, si può consultare il sito Internet: https://eurid.eu/en/going-green/.
(18)      Nel 2015 EURid ha valutato le sue emissioni di CO2 del 2014 e ha acquistato crediti di CO2 certificati utilizzati per contribuire al progetto Ecomapuà che, tra le altre cose, mira a conservare la ricca biodiversità del Rio delle Amazzoni. Nel 2016 le emissioni di CO2 del 2015 sono state compensate dai crediti di CO2 certificati per contribuire al progetto Dak Rung Hydropower in Vietnam.
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