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Document 52013DC0782
REPORT FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT AND THE COUNCIL on the activities of the European Globalisation Adjustment Fund in 2012
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2012
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2012
/* COM/2013/0782 final */
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2012 /* COM/2013/0782 final */
INDICE 1........... Introduzione................................................................................................................... 4 2........... Riepilogo delle attività del FEG
nel 2012......................................................................... 4 3........... Seguito dato alla relazione annuale
del 2011 sulle attività del FEG.................................... 5 4........... Analisi delle attività del FEG nel
2012............................................................................. 6 4.1........ Domande ricevute........................................................................................................... 6 4.1.1..... Domande ricevute: settori interessati................................................................................ 6 4.1.2..... Domande ricevute: importo richiesto................................................................................ 7 4.1.3..... Domande ricevute: numero di
lavoratori destinatari dell'assistenza..................................... 7 4.1.4..... Domande ricevute: importo richiesto
per lavoratore......................................................... 7 4.1.5..... Domande ricevute: criterio di
intervento........................................................................... 7 4.2........ Contributi concessi......................................................................................................... 7 4.2.1..... Azioni finanziate con l'assistenza
del FEG...................................................................... 11 4.2.2..... Complementarità con le azioni
finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal Fondo sociale europeo
(FSE) 11 4.3........ Casi che non soddisfano le
condizioni necessarie per ottenere un contributo finanziario del FEG 12 4.4........ Risultati ottenuti dal FEG............................................................................................... 12 4.4.1..... Sintesi dei risultati e delle buone
pratiche oggetto delle relazioni del 2012....................... 13 4.4.2..... Descrizione delle misure attuate
secondo quanto comunicato nelle relazioni finali ricevute nel 2012 13 4.5........ Periodo di programmazione 2014-2020:
proposta della Commissione relativa a un nuovo regolamento FEG 20 4.6........ Rendiconto finanziario................................................................................................... 20 4.6.1..... Contributi concessi dal FEG.......................................................................................... 20 4.6.2..... Spese di assistenza tecnica............................................................................................ 20 4.6.3..... Irregolarità segnalate o chiuse........................................................................................ 21 4.6.4..... Chiusura dei contributi finanziari
del FEG....................................................................... 21 4.6.5..... Altri rimborsi................................................................................................................ 24 4.7........ Attività di assistenza tecnica della
Commissione............................................................. 24 4.7.1..... Informazione e pubblicità.............................................................................................. 24 4.7.2..... Riunioni con le autorità nazionali e
le parti interessate del FEG........................................ 24 4.7.3..... Creazione di una base di conoscenze:
la banca dati del FEG e procedure standardizzate per le domande di contributo
del FEG....................................................................................................... 24 4.7.4..... Secondo quadro statistico del FEG
2007-2011............................................................. 25 4.7.5..... Valutazione intermedia del FEG.................................................................................... 25 4.7.6..... Valutazione ex post del FEG: prima
fase........................................................................ 25 5........... Tendenze...................................................................................................................... 26 6........... Conclusione.................................................................................................................. 31 RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO
EUROPEO E AL CONSIGLIO sulle attività del Fondo europeo di
adeguamento alla globalizzazione nel 2012 1. Introduzione Il Fondo europeo di adeguamento alla
globalizzazione (FEG) è stato istituito dal regolamento (CE) n. 1927/2006[1] per fornire solidarietà e
sostegno ai lavoratori in esubero in conseguenza di trasformazioni rilevanti
della struttura del commercio mondiale. E' stato concepito come mezzo per
bilanciare i benefici complessivi a lungo termine del libero scambio in termini
di crescita e occupazione e i possibili effetti negativi a breve termine della
globalizzazione, in particolare sull'occupazione dei lavoratori più vulnerabili
e meno qualificati. Il FEG cofinanzia misure attive di politica del mercato del
lavoro messe a punto dagli Stati membri per fornire sostegno ai lavoratori in
esubero in termini di riposizionamento nel mercato del lavoro e ricerca di una
nuova occupazione. Le disposizioni sono state modificate dal
regolamento (CE) n. 546/2009[2],
del 18 giugno 2009, per rispondere più efficacemente alla crisi
economica e finanziaria mondiale. L'articolo 16 del
regolamento (CE) n. 1927/2006 prevede che la Commissione presenti ogni
anno al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione quantitativa e qualitativa
sulle attività svolte dal FEG nel corso dell'anno precedente. La relazione si
concentra principalmente sui risultati ottenuti dal FEG e contiene in
particolare informazioni riguardanti le domande presentate, le decisioni
adottate, le azioni finanziate, compresa la loro complementarità con le azioni
finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal Fondo sociale europeo
(FSE), e la chiusura dei contributi finanziari concessi. Essa documenta inoltre
le domande respinte per mancanza di stanziamenti sufficienti o in quanto non
ammissibili. 2. Riepilogo delle
attività del FEG nel 2012 Nel 2012 la Commissione ha ricevuto 11 domande
di contributo del FEG per un importo pari a 58,5 milioni di EUR. Le
informazioni dettagliate sulle domande figurano al punto 4.1 e nella tabella 1. Nel 2012 l'autorità di bilancio ha adottato 19
decisioni di mobilitazione del FEG dal bilancio 2012 per un totale di
73,5 milioni di EUR. L'indicazione dettagliata dei contributi concessi
figura alla sezione 4.2 e nelle tabelle 2 e 3. Nel 2012 sono pervenute alla Commissione 41
relazioni finali sull'attuazione dei contributi del FEG. Le informazioni
dettagliate sui risultati figurano alla sezione 4.4 e nella tabella 4. Undici contributi del FEG concessi gli anni
precedenti sono stati chiusi (le informazioni dettagliate figurano al punto
4.6.4 e nella tabella 6). Le informazioni dettagliate sull'assistenza tecnica
su iniziativa della Commissione (articolo 8, paragrafo 1, del regolamento del
FEG) sono riportate alla sezione 4.6.2 e nella tabella 5. La Commissione ha avviato la prima fase della
valutazione ex post e ha firmato un contratto con un fornitore esterno di
servizi (maggiori informazioni figurano al punto 4.7.6). La proposta della Commissione relativa a un
nuovo regolamento FEG per il periodo 2014-2020, presentata al Parlamento
europeo e al Consiglio nel 2011[3],
è stata discussa in seno a entrambe le istituzioni (maggiori informazioni
figurano alla sezione 4.5). 3. Seguito dato alla
relazione annuale del 2011 sulle attività del FEG Regolamento (CE) n. 546/2009 che
modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce un Fondo europeo
di adeguamento alla globalizzazione Il regolamento (CE) n. 546/2009 che
modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce il Fondo europeo
di adeguamento alla globalizzazione era applicabile alle domande di contributo
del FEG presentate a partire dal 1º maggio 2009. Detto regolamento ha
introdotto modifiche temporanee e permanenti al regolamento del FEG originale[4]. La modifica del regolamento ha apportato
miglioramenti sostanziali al FEG, prevedendo migliori condizioni per la
presentazione delle domande di cofinanziamento del FEG da parte degli Stati
membri per sostenere i loro interventi finalizzati a fronteggiare l'impatto
negativo della crisi finanziaria ed economica mondiale sull'occupazione. Poiché nel 2011 non è stato raggiunto alcun
accordo politico in sede di Consiglio sulla proroga della "deroga
temporanea in relazione agli esuberi causati dalla crisi" essa è decaduta
a decorrere dal 31 dicembre 2011. Per il rimanente periodo del
regolamento del FEG, vale a dire fino al 31 dicembre 2013, le domande
di sostegno del FEG non possono più essere motivate sulla base della crisi
finanziaria ed economica, bensì unicamente sulla base di trasformazioni della
struttura del commercio mondiale, mentre il tasso di cofinanziamento è stato
riportato all'originario 50% dei costi totali ammissibili. Le modifiche permanenti,
ossia l'abbassamento della soglia da 1 000 a 500 esuberi e la proroga del
periodo di attuazione da dodici a ventiquattro mesi dalla data della domanda,
continueranno ad applicarsi fino al 31 dicembre 2013. Agevolazione dell'adozione di decisioni
relative alle domande di contributo del FEG: procedura per la presentazione di
proposte al Consiglio e al Parlamento europeo Gli sforzi attivati nel 2010 per accelerare il processo decisionale nel
rispetto delle norme dell'attuale regolamento sono proseguiti nel 2012. Nel
marzo 2012 si è tenuto un seminario specifico riservato ai rappresentanti degli
Stati membri per affrontare varie questioni collegate a un'attuazione
efficiente del Fondo. 4. Analisi delle attività
del FEG nel 2012 4.1. Domande
ricevute Nel 2012 sono pervenute alla Commissione 11
domande[5]
(cfr. Tabella 1) presentate da nove Stati membri (Irlanda, Germania, Danimarca,
Spagna, Svezia, Finlandia, Italia, Belgio e Romania). Dette domande hanno
interessato 10 403 lavoratori in esubero a seguito di trasformazioni
rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione, e
hanno comportato la richiesta di un contributo totale del FEG di
58 499 659 EUR. Gli importi non ancora approvati hanno valore
indicativo in quanto possono ancora cambiare durante la fase di valutazione.
Tutti i nove Stati membri avevano già presentato in precedenza domanda di
assistenza del FEG. Il regolamento (CE) n. 546/2009, adottato
il 18 giugno 2009, si applica a tutte queste domande (vale a dire, un tasso di
cofinanziamento del 50%, un periodo di attuazione di 24 mesi dalla data della
domanda, ecc.). Tabella
1 – Domande ricevute nel 2012 4.1.1. Domande
ricevute: settori interessati Le 11 domande ricevute hanno riguardato sei
settori[6],
due dei quali (attività dei call center ed elettronica di consumo) nel 2012
sono stati per la prima volta oggetto di domanda di assistenza FEG. 4.1.2. Domande
ricevute: importo richiesto Ogni Stato membro che presenta una domanda di
sostegno del FEG deve elaborare un pacchetto coordinato di misure che rispecchi
al meglio il profilo dei lavoratori destinatari e deve stabilire l'importo del
contributo da richiedere. Il regolamento del FEG non raccomanda né limita
l'importo totale richiesto, ma in seguito alla valutazione della domanda da
parte della Commissione lo Stato membro può essere sollecitato a rivedere il
pacchetto di servizi personalizzati proposto e a modificare quindi l'importo
richiesto. L'importo dei contributi del FEG richiesti nel
2012 è risultato compreso tra 2 620 982 EUR e 12 536 454
EUR (in media 5 318 151 EUR). 4.1.3. Domande
ricevute: numero di lavoratori destinatari dell'assistenza I lavoratori destinatari delle misure per le
quali è stato richiesto il cofinanziamento del FEG sono stati in totale
10 403, ossia il 74% circa del numero complessivo dei lavoratori in
esubero (nelle undici domande presentate i nove Stati membri hanno dichiarato
circa 14 000 esuberi). Il numero dei lavoratori destinatari è
risultato compreso tra 295 e 2 103: cinque domande hanno riguardato oltre
1 000 lavoratori, mentre due domande meno di 500 lavoratori. Il numero di
lavoratori in esubero può differire da quello dei lavoratori destinatari del
sostegno del FEG in quanto lo Stato membro richiedente può decidere di
concentrare l'assistenza del FEG soltanto su specifiche categorie di
lavoratori, quali quelli che hanno estrema difficoltà a rimanere sul mercato
del lavoro e/o quelli che hanno maggiore necessità di aiuto. Alcuni dei
lavoratori interessati possono ricevere aiuto al di fuori del FEG, mentre altri
possono trovare una nuova occupazione o decidere di optare per la pensione
anticipata, per cui non verrebbero considerati destinatari delle misure del
FEG. 4.1.4. Domande
ricevute: importo richiesto per lavoratore Secondo le disposizioni del regolamento il
pacchetto di servizi personalizzati che gli Stati membri possono proporre per i
lavoratori in esubero è a loro discrezione. L'importo richiesto per ogni
lavoratore interessato può quindi variare secondo la gravità dei casi di
esubero, la situazione del mercato del lavoro colpito, la situazione personale
dei lavoratori interessati, le misure già adottate dallo Stato membro e il
costo della prestazione dei servizi nello Stato membro o nella regione in
questione. Questo spiega perché nel 2012 l'importo per lavoratore proposto sia
oscillato tra circa 2 500 EUR a poco più di 42 000 EUR, con una
media di 8 668 EUR per lavoratore. 4.1.5. Domande
ricevute: criterio di intervento Tutte le undici domande presentate erano
finalizzate al sostegno dei lavoratori in esubero in conseguenza di
trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla
globalizzazione. Dieci domande si basavano sull'articolo 2,
lettera a), del regolamento del FEG e una sull'articolo 2, lettera c)
(circostanze eccezionali). 4.2. Contributi
concessi Nel 2012
l'autorità di bilancio ha adottato 19 decisioni che prevedono il
cofinanziamento da parte del FEG di misure di politica attiva a favore del
mercato del lavoro (cfr. le tabelle 2 e 3 per una sintesi e una ripartizione
dei profili dei lavoratori). Cinque di queste decisioni hanno riguardato
domande presentate nel 2012, mentre 13 hanno riguardato domande ricevute nel
2011 e infine una ha riguardato una domanda pervenuta nel 2010. Il regolamento
(CE) n. 546/2009, adottato il 18 giugno 2009, si applica a 14 dei 19
contributi concessi (vale a dire, un tasso di cofinanziamento del 65%, un
periodo di attuazione di 24 mesi dalla data della domanda, ecc.). Per quanto
riguarda le cinque domande presentate nel 2012, il tasso di cofinanziamento è
del 50%, mentre il periodo di attuazione rimane fissato a 24 mesi (modifica
permanente apportata dal regolamento di modifica (CE) n. 546/2009). I 19 contributi concessi hanno avuto come
beneficiari 15 700 lavoratori in esubero in undici Stati membri per un
totale di 73 536 222 EUR erogati dal FEG (14,7% dell'importo annuo
massimo disponibile per gli interventi del FEG). Dei 19 contributi FEG concessi
7 sono stati approvati nel dicembre 2012 ed erogati nel primo trimestre del
2013 (dal bilancio 2012). La diminuzione in termini di finanziamento del
FEG rispetto al 2011 (nel 2011 erano stati concessi contributi per
128 167 758 22 EUR) è in parte imputabile alla riduzione
del tasso di cofinanziamento del FEG (50% rispetto al precedente 65%), nonché
alla diminuzione delle domande presentate dopo la scadenza della "deroga
temporanea in relazione agli esuberi causati dalla crisi" alla fine del
2011. Tabella
2 — Contributi concessi nel 2012 Tabella
3 — Contributi del FEG concessi nel 2012: profilo dei lavoratori 4.2.1. Azioni finanziate con l'assistenza del FEG L'articolo 3 del regolamento (CE)
n. 1927/2006 dispone che il FEG può cofinanziare solo misure attive per il
mercato del lavoro finalizzate al reinserimento professionale dei lavoratori in
esubero. Esso stabilisce inoltre che il FEG può finanziare le attività di
preparazione, gestione, informazione, pubblicità e controllo degli Stati membri
relative all'attuazione dei contributi finanziari ("attività di
attuazione"). Le misure approvate per i 19 contributi del
FEG concessi nel 2012 erano finalizzate al reinserimento nel mercato del lavoro
di 15 700 lavoratori in esubero. Tali misure sono consistite
principalmente in intense attività di assistenza personalizzata nella ricerca
di un impiego e di gestione dei singoli casi, in una serie di misure di formazione
professionale, di miglioramento delle competenze e di riqualificazione, in
indennità/incentivi finanziari temporanei di vario tipo per la durata delle
misure di sostegno attivo fino all'effettivo reinserimento professionale, nel
mentoring all'inizio della nuova occupazione e in altri tipi di attività come
la promozione dell'imprenditorialità/la creazione di imprese e gli incentivi
una tantum all'occupazione/alle assunzioni. Nel mettere a punto i pacchetti di sostegno,
gli Stati membri hanno tenuto conto della preparazione, dell'esperienza e dei
livelli di istruzione dei lavoratori, della loro disponibilità a spostarsi
nonché delle opportunità di lavoro effettive o previste nelle regioni
interessate. 4.2.2. Complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali,
in particolare dal Fondo sociale europeo (FSE) Il FEG mira ad accrescere l'occupabilità e a
garantire il rapido reinserimento professionale dei lavoratori in esubero
mediante misure attive per il mercato del lavoro, completando così il FSE, che
è il principale strumento per la promozione dell'occupazione nell'UE. In
linea generale, la complementarità dei due fondi risiede nella loro capacità di
affrontare le problematiche occupazionali da due prospettive temporali diverse:
mentre il FEG fornisce assistenza su misura ai lavoratori in esubero quando si
verificano specifici casi di esuberi collettivi su larga scala, il FSE
contribuisce al raggiungimento di obiettivi strategici a lungo termine (ad
esempio, potenziamento del capitale umano, gestione del cambiamento) mediante
programmi pluriennali predefiniti, le cui risorse non possono in genere essere
riassegnate per far fronte a situazioni di crisi generate da esuberi
collettivi. Le misure del FEG e del FSE sono talvolta usate in modo
complementare per fornire soluzioni sia a breve che a lungo termine. Il
criterio decisivo è la capacità degli strumenti disponibili di fornire un aiuto
efficace ai lavoratori e spetta agli Stati membri scegliere e programmare le
azioni e gli strumenti più adatti a conseguire gli obiettivi perseguiti. Il contenuto del "pacchetto coordinato di
servizi personalizzati" cofinanziato dal FEG deve essere bilanciato
con altre azioni e deve completarle. Le misure cofinanziate dal FEG
possono andare molto al di là di corsi e azioni standard e la pratica ha
dimostrato che il FEG consente agli Stati membri di offrire ai lavoratori in
esubero un'assistenza più personalizzata e completa di quanto sarebbe possibile
senza l'assistenza del FEG, anche con misure cui questi lavoratori non avrebbero
normalmente accesso (ad esempio istruzione di secondo o terzo livello). Il FEG
consente agli Stati membri di concentrarsi in modo particolare sulle persone
vulnerabili, come le persone meno qualificate o gli immigrati, e di fornire un
sostegno che comporta un migliore rapporto numerico consulenti/lavoratori e/o
un periodo di tempo più lungo rispetto a quanto sarebbe possibile senza il FEG.
Tutte dette misure aumentano le possibilità di miglioramento della situazione
dei lavoratori. A norma dell'articolo 6, paragrafo 5, del
regolamento (CE) n. 1927/2006 tutti gli Stati membri devono mettere in
atto i meccanismi necessari per evitare qualsiasi rischio di doppio
finanziamento da parte degli strumenti finanziari dell'UE. 4.3. Casi
che non soddisfano le condizioni necessarie per ottenere un contributo
finanziario del FEG Né la Commissione né l'autorità di bilancio hanno respinto alcuna
domanda di contributo del FEG presentata dagli Stati membri. 4.4. Risultati
ottenuti dal FEG Le relazioni finali presentate dagli Stati
membri a norma dell'articolo 15 del regolamento (CE) n. 1927/2006
costituiscono le principali fonti di informazione sui risultati ottenuti dal
FEG. Dette relazioni sono integrate dalle informazioni che gli Stati membri
scambiano con la Commissione in occasione di contatti diretti e durante le
riunioni e le conferenze tenutesi nel corso dell'anno. Nel 2012 la Commissione ha ricevuto le
relazioni finali concernenti 41 casi di cofinanziamento del FEG attuati da
dodici Stati membri fino alla metà del 2012. Tutti i 41 casi hanno avuto un
periodo di attuazione di 24 mesi dalla data di presentazione della domanda
(dopo il passaggio da 12 a 24 mesi in seguito alla modifica del 2009 del
regolamento del FEG), e hanno tutti beneficiato di un tasso di cofinanziamento
del FEG del 65% (dopo l'aumento temporaneo del precedente tasso del 50%). I risultati e i dati principali comunicati da
detti Stati membri nel 2012 sono sintetizzati nella presente sezione e nella
tabella 4. Detti 41 casi saranno inoltre analizzati nell'ambito della
valutazione ex post del FEG, finalizzata a determinare il valore aggiunto del
FEG e il suo impatto sui lavoratori licenziati, nonché sul mercato del lavoro
(29 casi sono già in esame nell'ambito della prima fase della valutazione, mentre
i rimanenti 12 saranno trattati nell'ambito della fase finale: si veda la
sezione 4.7.6). Complessivamente la Commissione ha ricevuto
fino al 31 dicembre 2012 le relazioni finali riguardanti 60 casi di
cofinanziamento del FEG, i quali rappresentano il 57% del numero complessivo di
domande ricevute fino al 31 dicembre 2012 (105).[7] In base alle informazioni figuranti nelle
relazioni finali redatte dagli Stati membri si può concludere che il FEG
apporta un valore aggiunto a quanto gli Stati membri potrebbero fare altrimenti
per aiutare i lavoratori in esubero a trovare una nuova occupazione lavoro e a
riposizionarsi sul mercato del lavoro. Il FEG consente agli Stati membri di
fornire a un maggior numero di lavoratori in esubero misure di assistenza per
un periodo più lungo e di migliore qualità rispetto a quanto sarebbe possibile
senza il finanziamento del FEG. 4.4.1. Sintesi
dei risultati e delle buone pratiche tratti dalle relazioni del 2012 Dalle relazioni finali presentate dai dodici Stati membri risulta che
alla scadenza del periodo di attuazione del FEG 14 333 lavoratori (50% dei
28 662 lavoratori che hanno beneficiato dell'assistenza FEG) avevano
trovato una nuova occupazione o avevano avviato un'attività autonoma. Si tratta
di un buon risultato, soprattutto perché i lavoratori sostenuti da misure
cofinanziate dal FEG sono in genere tra quelli che presentano maggiori
difficoltà sul mercato del lavoro. Circa il 3,7% dei lavoratori stava ancora
seguendo corsi di studio o formazione, mentre il 44,7% era disoccupato o
inattivo per motivi personali[8].
Le informazioni dettagliate sono riportate nella tabella 4. Come nel 2010 e 2011, i risultati in termini di reinserimento nel mondo
del lavoro sono stati influenzati dalla riduzione della capacità di
assorbimento dei mercati del lavoro locali e regionali, dovuta direttamente
alla crisi mondiale. Va inoltre osservato che il tasso di reinserimento
registrato alla fine dei rispettivi periodi di attuazione si limita a
fotografare la situazione occupazionale dei lavoratori al momento della
raccolta dei dati, senza fornire alcuna informazione sul tipo e sulla qualità
del lavoro trovato e può cambiare notevolmente in un breve arco di tempo.
Secondo le informazioni ricevute da vari Stati membri, il tasso di
reinserimento tende ad aumentare anche appena a distanza di qualche mese dalla
presentazione delle relazioni finali e ad aumentare ulteriormente nel medio
periodo, soprattutto nei casi in cui, al termine del periodo di attuazione del
FEG, i lavoratori continuino a beneficiare di un'assistenza personalizzata a
carico degli Stati membri o con il sostegno del FSE. Ciò dimostra che il
sostegno cofinanziato dal FEG può avere un impatto positivo a lungo termine. 4.4.2. Descrizione
delle misure attuate secondo quanto comunicato nelle relazioni finali ricevute
nel 2012 I pacchetti di
sostegno forniti dai dodici Stati membri ai lavoratori licenziati includono
un'ampia gamma di misure speciali in materia di ricerca del lavoro
personalizzata, ricollocazione e (ri)qualificazione. Gli importi più elevati
sono stati spesi per due categorie di misure: attività di formazione e
riqualificazione (circa 56,5 milioni di EUR, vale a dire il
32% del totale dei servizi personalizzati forniti per tutti 41 i casi) e indennità
finanziarie versate ai lavoratori mentre questi usufruivano delle misure
attive del mercato del lavoro (circa 68,5 milioni di EUR, vale a dire il
38,8% del totale dei servizi personalizzati forniti per tutti i 41 casi). I programmi di
formazione e qualificazione sono stati adattati alle necessità e alle
aspettative dei lavoratori tenendo conto nel contempo delle esigenze dei
mercati del lavoro locali o regionali e del potenziale dei settori considerati
promettenti nel futuro. In alcuni Stati membri e in alcune domande (ad esempio
dell'Austria e dell'Irlanda) è stata data importanza alle qualifiche superiori
(terziario), mentre le domande degli altri Stati membri si sono incentrate sul
miglioramento del profilo tecnico dei lavoratori. Talvolta (ad esempio nel caso
della Danimarca) il FEG è stato utilizzato come terreno di prova per misure
innovative non ancora a disposizione di tutti i lavoratori in esubero ma che
dopo l'esperienza FEG potrebbero essere più utilizzate in futuro per tutti.
Nella maggior parte dei casi i lavoratori hanno potuto ottenere un certificato
in merito alle loro competenze o esperienze, aumentando così il proprio valore
in vista di futuri impieghi. Le misure hanno inoltre
incluso azioni volte a promuovere l'imprenditorialità e la creazione di imprese
(incluse nella maggior parte dei pacchetti di sostegno) nonché indennità
finanziarie per la copertura delle spese di trasporto, delle spese relative
alla formazione e delle spese d'alloggio sostenute dai lavoratori che
prendevano parte alle misure attive del mercato del lavoro organizzate per
loro. I dodici Stati membri
hanno fornito una serie di dati interessanti e di informazioni incoraggianti
che indicano che la situazione personale, la fiducia in se stessi e
l'occupabilità dei lavoratori destinatari delle misure sono visibilmente
migliorate grazie all'assistenza e ai servizi del FEG, anche se non tutti i
lavoratori hanno trovato un nuovo lavoro in tempi rapidi. Nelle regioni colpite
dagli esuberi il FEG ha consentito agli Stati membri di agire in modo più incisivo
in termini sia di numero di persone destinatarie dell'assistenza che di
portata, durata e qualità del sostegno, più di quanto sarebbe stato possibile
senza tali finanziamenti. Grazie ai fondi UE, essi hanno potuto rispondere in
modo più flessibile e hanno potuto includere nei pacchetti offerti azioni
altamente personalizzate e talvolta innovative di alto livello, potendosi così
concentrare maggiormente su gruppi di popolazione specifici, come le persone
meno qualificate e le categorie di disoccupati più problematiche (i disoccupati
con più di 50 anni, gli immigrati, le persone con disabilità, coloro che hanno
solo un'istruzione e competenze basilari, ecc.). Particolarmente efficienti si
sono dimostrate le fiere del lavoro che hanno interessato i lavoratori in
esubero e le azioni intraprese dalle agenzie d'attuazione, le quali hanno
contattato le imprese locali al fine di individuare posti vacanti non ancora
resi noti, cosicché i lavoratori potessero ricevere una formazione incentrata
sullo sviluppo delle competenze richieste per tali posti. L'organizzazione di
tirocini ha costituito un'altra attività in grado di condurre ad offerte di
lavoro rivolte ai lavoratori destinatari del FEG. In
alcuni Stati membri l'assistenza del FEG ha avuto ripercussioni su interi
settori industriali: ad esempio, il settore della stampa/grafica nei Paesi
Bassi ha tenuto maggiormente conto delle esigenze dei lavoratori più anziani in
esubero. In Spagna i contatti con le imprese locali hanno portato ad una
migliore comprensione del mercato del lavoro per quanto riguarda i lavoratori
ricercati, i tipi e le condizioni degli attuali contratti di lavoro. I dodici
Stati membri hanno inoltre svolto attività di informazione e sensibilizzazione
destinate ai lavoratori interessati nonché ai potenziali datori di lavoro, alle
altre parti interessate e al pubblico informato. Dette attività hanno
riguardato la divulgazione di articoli tramite i media locali e sociali, la
produzione di opuscoli promozionali e di video, la creazione di siti Internet e
l'organizzazione di conferenze di chiusura dei progetti cofinanziati dal FEG. Il FEG è stato
percepito dalle autorità degli Stati membri come uno strumento di utile
sostegno nell'affrontare le attuali sfide del mercato del lavoro in un quadro
di vincoli di bilancio. L'assistenza cofinanziata dal FEG costituisce dunque un
rafforzamento degli investimenti nelle competenze che potrà avere un impatto
positivo anche a medio e lungo termine quando i mercati usciranno gradualmente
dalla crisi. I dodici Stati membri hanno tratto una serie di insegnamenti che
dovrebbero rivelarsi utili ai fini della preparazione e attuazione di futuri
casi di contributo del FEG. Il FEG consente agli Stati membri di fornire
rapidamente un sostegno ai lavoratori in esubero: l'attuazione delle misure può
iniziare subito dopo l'annuncio di futuri licenziamenti. I Paesi Bassi,
l'Austria, la Germania e la Repubblica ceca hanno riferito sulle loro
esperienze positive basate su una risposta rapida. Il riesaminare e la
reiscrizione in bilancio delle misure in corso di attuazione contribuiscono a
definire meglio le misure destinate ai lavoratori e a migliorare l'utilizzo
delle dotazioni di bilancio. La Danimarca raccomanda di ricorrere a una
consulenza legale per le procedure di appalto dal momento che i loro termini
sono brevi e la certezza giuridica è molto importante. I Paesi Bassi hanno
raccomandato una comunicazione tempestiva delle misure proposte ai lavoratori
interessati in quanto elemento chiave per mantenere la loro motivazione e il
loro interesse nei confronti dell'offerta di lavoro e delle opportunità di
carriera. Tabella
4 – Relazioni finali ricevute nel 2012 – Riepilogo dei risultati 4.5. Periodo
di programmazione 2014-2020: proposta della Commissione relativa a un nuovo
regolamento del FEG L'articolo 20 del regolamento del FEG dispone la revisione del
regolamento entro il 31 dicembre 2013, data che coincide con la fine
del quadro finanziario pluriennale 2007-2013. Sulla base della proposta della
Commissione, il Consiglio europeo ha espresso in data 7 e 8 febbraio 2013 un
parere favorevole al proseguimento del FEG nel corso del prossimo quadro
finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020, in quanto misura in grado di
fornire un sostegno specifico e puntuale ai lavoratori licenziati in seguito a
grandi alterazioni strutturali dovute alla globalizzazione. Le disposizioni
specifiche del futuro regolamento saranno rese note non appena saranno
approvati dal Consiglio e dal Parlamento europeo. 4.6. Rendiconto
finanziario 4.6.1. Contributi
concessi dal FEG Nel 2012 l'autorità di bilancio ha concesso 19
contributi del FEG per un totale di 73 536 222 EUR, che
rappresentano il 14,7% dell'importo annuo massimo disponibile (tabella
2). I 19 contributi sono stati tutti a carico del bilancio del 2012; gli ultimi
sette contributi sono stati erogati all'inizio del 2013. A norma del punto 28 dell'accordo
interistituzionale del 17 maggio 2006[9],
che stabilisce il quadro di bilancio del FEG, il Fondo europeo di adeguamento
alla globalizzazione non può superare un importo annuo massimo di
500 milioni di EUR, che possono essere prelevati da qualsiasi margine
esistente al di sotto del massimale globale di spesa dell'anno precedente, e/o
dagli stanziamenti di impegno annullati nel corso dei due esercizi precedenti,
esclusi quelli relativi alla rubrica 1B del quadro finanziario. A norma
dell'articolo 12 del regolamento del FEG almeno il 25% dell'importo massimo
annuale deve inoltre rimanere disponibile al 1° settembre di ogni anno per
coprire le necessità che si presentano fino alla fine dell'anno. Gli stanziamenti d'impegno per i fondi
concessi nel 2012 sono stati trasferiti dalla riserva del FEG alla linea di
bilancio del FEG. Un importo di 50 000 000 EUR è stato accreditato
sulla linea di bilancio del FEG all'inizio dell'esercizio. Un importo
supplementare di 17 657 535 EUR è stato aggiunto con un bilancio
rettificativo. Con lo storno globale sono stati individuati e trasferiti al FEG
5 878 687 EUR. 4.6.2. Spese
di assistenza tecnica A norma dell'articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (CE)
n. 1927/2006, nei limiti dello 0,35% delle risorse finanziarie disponibili
per l'anno in questione (per un massimo di 1,75 milioni di EUR),
il FEG può essere utilizzato per l'assistenza tecnica su iniziativa della
Commissione, per finanziare attività di informazione, di sostegno
amministrativo e tecnico, di monitoraggio, audit, controllo e valutazione
necessarie per l'applicazione del regolamento medesimo. Il 4 luglio 2012,
730 000 EUR sono stati messi a disposizione per l'assistenza tecnica[10]
relativa alle attività elencate nella tabella 5. Il resto delle risorse
potenzialmente disponibili per l'assistenza tecnica nell'anno in questione,
pari a 1 020 000 EUR, non è stato richiesto. La proposta iniziale della Commissione[11]
per un importo di 1 120 000 EUR è stata ridotta dall'autorità di
bilancio a 730 000 EUR, e con una riduzione di quasi tutte le voci.
Al momento dell'attuazione dell'assistenza tecnica la Commissione ha deciso di
dare priorità alle riunioni con i rappresentanti degli Stati membri, in modo da
garantire l'effettiva attuazione del Fondo e da avviare la valutazione ex post
del Fondo come previsto. Tabella 5 – Spese di assistenza tecnica nel 2012 Descrizione || Importo iscritto a bilancio in EUR *) || Importo effettivo in EUR Informazione (ad esempio, l'aggiornamento del sito web del FEG in tutte le lingue dell'UE, le pubblicazioni e le attività audio-visive) || 130 000 || Nessuna spesa (sito web aggiornato dai servizi della Commissione) Sostegno amministrativo e tecnico: - riunioni del gruppo di esperti di persone di contatto del FEG - seminario sull'attuazione del FEG || 35 000 125 000 || 70 000 181 900 Monitoraggio della raccolta dei dati e quadro statistico del FEG || 20 000 || Nessuna spesa (lavori effettuati dai servizi della Commissione) Creazione di una base di conoscenze (procedure standardizzate per le domande di contributo del FEG) ed elaborazione delle domande; creazione e razionalizzazione della banca dati del FEG contenente informazioni riguardanti i casi trattati dal FEG) || 70 000 || Nessuna spesa (gestione della banca dati effettuata dai servizi della Commissione) (procedure standardizzate rinviate al bilancio 2013) Valutazione || 350 000 || 476 203 **) Totale || 730 000 || 728 103 *) Importi in seguito alla decisione dell'autorità
di bilancio del 4.7.2012 **) 344 810 EUR per la prima fase della
valutazione ex post (articolo 17, paragrafo 1, lettera b) del regolamento del
FEG) e 131 393 EUR per il pagamento finale della valutazione
intermedia (articolo 17, paragrafo 1, lettera a) del regolamento FEG). 4.6.3. Irregolarità segnalate o chiuse Nel 2012 non è stata
segnalata alla Commissione alcuna irregolarità in violazione di quanto previsto
dal regolamento del FEG. Nel 2012 non è stata chiusa
alcuna irregolarità in violazione di quanto previsto dal regolamento del FEG. 4.6.4. Chiusura
dei contributi finanziari del FEG L'articolo 15, paragrafo 2, del regolamento
del FEG stabilisce le procedure di chiusura dei contributi finanziari del FEG.
Nel 2012 sono stati chiusi undici casi (riportati nella tabella 6), attuati nel
corso degli anni fino al 2012 (periodo di attuazione di 24 mesi, tasso di
cofinanziamento del FEG del 65%). Il tasso di attuazione del bilancio ha
oscillato tra l'1,9% e oltre il 100%. L'importo totale dei fondi non
spesi rimborsati alla Commissione relativi a detti undici casi è stato pari a
circa 18,1 milioni di EUR (37,8% dei contributi del FEG erogati per detti
casi). Vi sono vari motivi per cui gli Stati membri
non hanno utilizzato appieno gli importi concessi. Sebbene gli Stati membri
siano sollecitati a fare previsioni di bilancio realistiche per il pacchetto
coordinato di servizi personalizzati è possibile che sia venuta a mancare una
programmazione precisa e consapevole. Potrebbe essere stato previsto nei
calcoli iniziali un margine di sicurezza troppo elevato, rivelatosi poi in
definitiva inutile. Il numero dei lavoratori disposti a partecipare alle misure
proposte potrebbe essere stato sovrastimato nella fase della programmazione,
alcuni lavoratori potrebbero aver privilegiato misure più economiche rispetto
ad altre più costose o preferito misure a breve termine invece che a lungo
termine oppure alcuni lavoratori potrebbero aver trovato un nuovo impiego prima
di quanto inizialmente previsto. Il basso livello di spesa potrebbe anche
essere dovuto a ritardi nell'avvio delle misure e ad una scarsa flessibilità
nel riassegnare i finanziamenti tra le varie voci di bilancio durante
l'attuazione del pacchetto di servizi personalizzati. La Commissione assiste gli Stati membri
fornendo regolarmente informazioni e organizzando seminari specifici
finalizzati a promuovere una gestione ottimale dei fondi. Tali iniziative hanno
notevolmente contribuito alla riduzione dell'elevato tasso di recupero
iniziale, portandolo da oltre 60% al 37,80% nei primi casi, ma sono necessari
ulteriori miglioramenti. Si prospetta che con l'esperienza migliorino
le previsioni di spesa e di partecipazione dei lavoratori alle attività nel
corso dei 24 mesi del periodo di attuazione. Sono in fase di miglioramento
anche i tempi di arrivo dei finanziamenti del FEG nelle località interessate,
delle capacità delle varie strutture di attuazione e coordinamento, nonché la
qualità della comunicazione tra il livello nazionale e quello regionale/locale.
Gli Stati membri stanno sfruttando in modo più efficace la possibilità di
rivedere i bilanci preventivi e di riassegnare le risorse tra le varie misure
e/o spese per le attività di attuazione. Infine, a livello di istituzioni UE si
stanno inoltre compiendo notevoli sforzi per accelerare le procedure
decisionali e l'erogazione di fondi del FEG affinché il tempo e i fondi messi a
disposizione siano utilizzati in modo ottimale. Nel marzo 2012 la Commissione
ha organizzato un seminario specifico destinato ai rappresentanti degli Stati
membri per affrontare varie questioni collegate ai tempi e all'efficienza di
attuazione del Fondo. Tabella
6 – Casi chiusi nel 2012 4.6.5. Altri
rimborsi Nel 2012 non sono
stati effettuati altri rimborsi. 4.7. Attività
di assistenza tecnica della Commissione 4.7.1. Informazione e pubblicità Sito Internet L'articolo 9 del regolamento (CE)
n. 1927/2006 dispone che la Commissione crei "un sito Internet,
disponibile in tutte le lingue comunitarie, che offra informazioni sul FEG e
una guida sulla presentazione delle domande, nonché informazioni aggiornate
sulle domande accettate e quelle respinte, mettendo in luce il ruolo
dell'autorità di bilancio". Nel rispetto delle disposizioni dell'articolo
9 il sito Internet del FEG della Commissione[12]
è stato aggiornato con le informazioni pertinenti nel 2012. Il sito web ha
registrato 253 462 visualizzazioni di pagine ad opera di 32 030
visitatori unici (numero totale delle visite: 44 630) nel 2012. 4.7.2. Riunioni
con le autorità nazionali e le parti interessate del FEG Il 21 marzo 2012 e il 16 ottobre 2012 si sono
svolte a Bruxelles la nona e la decima riunione del gruppo di esperti composto
dalle persone di contatto del Fondo europeo di adeguamento alla
globalizzazione, ossia i rappresentanti del FEG negli Stati membri. In entrambe
le riunioni sono stati discussi, in parte, il riesame dell'attuale regolamento
del FEG, la proposta della Commissione a favore del proseguimento del programma
per il periodo 2014-2020, e le questioni inerenti alla futura attuazione; sono
stati inoltre informati gli Stati membri circa i lavori preparatori della
valutazione ex post del FEG 2007-2013 e discussi altri punti all'ordine del
giorno. Il 22 marzo 2012 si è tenuto a Bruxelles un seminario di
collegamento per discutere i termini di attuazione del FEG e per condividere le
migliori pratiche finalizzate ad accelerare l'attuazione delle misure per
garantire la massima efficacia e l'ottimizzazione delle spese. Il 17 ottobre 2012 si è tenuto a Bruxelles un seminario di
collegamento per analizzare vari problemi inerenti all'attuazione del FEG,
compresi gli effetti della crisi per ogni settore ed il successo delle misure
relative alla creazione di imprese nell'ambito dell'attuazione del FEG. 4.7.3. Creazione
di una base di conoscenze: la banca dati del FEG e procedure standardizzate per
le domande di contributo del FEG Nel 2012, per registrare i dati quantitativi
sulle domande di contributo del FEG a fini statistici i servizi della
Commissione hanno apportato miglioramenti alla banca dati del FEG e redatto
vari moduli al fine di rendere più facile l'inserimento in banca dati dei dati
relativi ai casi in questione. Tenendo conto dei lavori preparatori
effettuati dagli esperti esterni nel corso del 2011 (finanziati dal bilancio
per l'assistenza tecnica del 2011; relazione finale presentata nell'aprile
2012) si prevede per il 2013/2014 l'elaborazione di un nuovo modulo
elettronico di presentazione delle domande. Il nuovo modulo di presentazione delle domande
uniformerà le procedure di presentazione e valutazione della domanda, e
dovrebbe ridurre di conseguenza il tempo che intercorre tra l'elaborazione
della domanda da parte di uno Stato membro e l'adozione della proposta
presentata dalla Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio. In
combinazione con la banca dati, esso agevolerà inoltre il lavoro della
Commissione nell'analizzare, aggregare e comparare i dati relativi alle domande
di contributo del FEG. Altre attività di informazione previste per
il 2012 Nella sua proposta di assistenza tecnica per
il 2012, la Commissione aveva previsto di produrre un video e alcuni opuscoli
informativi sulle attività del FEG. A causa dei tagli effettuati dall'autorità
di bilancio nel luglio 2012 tali azioni non hanno potuto essere attuate. 4.7.4. Secondo
quadro statistico del FEG 2007-2011 Nel primo semestre del 2012 la Commissione ha pubblicato il secondo
Quadro statistico del FEG (2007-2011) che era stato redatto da esperti esterni
nell'ambito del bilancio per l'assistenza tecnica del 2011. 4.7.5. Valutazione
intermedia del FEG I risultati della valutazione intermedia del
FEG effettuata nel 2011 a norma dell'articolo 17, paragrafo 1, lettera a), del
regolamento del FEG, sono stati presentati alle parti interessate del FEG a
Bruxelles in data 2 febbraio 2012[13].
In tale occasione è stato possibile discutere i principali risultati della fase
iniziale del FEG (2007-2009) e le raccomandazioni dei valutatori che nel
frattempo erano state attuate o incluse nella proposta di un nuovo regolamento
del FEG (2014-2020). 4.7.6. Valutazione
ex post del FEG: prima fase I 33 casi da esaminare nella prima fase della
valutazione ex post (articolo 17, paragrafo 1, lettera b), del regolamento del
FEG) sono riportati di seguito. Detti casi sono stati selezionati in quanto la
Commissione aveva ricevuto le relazioni finali di attuazione entro il
20 settembre 2012. Nell'ambito della fase finale della
valutazione ex post verrà analizzata una nuova serie di casi trattati dal FEG
(dei quali si abbia ricevuto la relazione finale entro la fine di dicembre 2013[14]) 5. Tendenze Con
l'aumento dei casi trattati dal FEG, si hanno a disposizione maggiori dati che
permettono di individuare le tendenze nelle domande presentate e ottenere una
visione globale dell'orientamento delle attività del Fondo. I dati riportati
nei grafici che seguono e nell'allegato si riferiscono alle 110 domande
presentate dagli Stati membri da gennaio 2007 al 12 agosto 2013[15]. Circa 471,2 milioni di EUR
sono stati richiesti (e circa 416,3 milioni di EUR sono già stati
pagati) per fornire sostegno a 100 022 lavoratori (numero di
lavoratori destinatari secondo le stime degli Stati membri). Grafico 1:
Numero di domande ricevute per il periodo 2007-2013 (fino al 12 agosto 2013) Le modifiche temporanee
e permanenti del regolamento del FEG introdotte nel 2009 hanno avuto un impatto
considerevole sul numero di domande pervenute alla Commissione europea,
aumentate in modo significativo dal maggio 2009 (data di applicazione del
regolamento del FEG modificato) alla fine del 2011. Nel periodo compreso tra
gennaio 2007 e agosto 2013 sono state presentate 65 domande per motivi legati
alla crisi e 45 per motivi legati al commercio (escludendo le domande ritirate
dagli Stati membri). L'82% delle domande pervenute tra maggio 2009 e la fine
del 2011 era connesso alla crisi finanziaria ed economica mondiale. Come evidenzia l'allegato 2, la Spagna è lo Stato membro
che ha presentato il maggior numero di domande di finanziamenti del FEG (18
domande), seguita dai Paesi Bassi (16 domande), dall'Italia (12 domande) e
dalla Danimarca (10 domande). Il 12 agosto 2013 otto Stati membri non
avevano ancora presentato domanda di contributo del FEG: Estonia, Cipro,
Lettonia, Lussemburgo, Ungheria, Slovacchia, Regno Unito, e Croazia (la quale
ha aderito all'Unione solo il 1º luglio 2013). Grafico 2:
Importi del FEG richiesti per Stato membro per il periodo 2007-2013
(fino al 12 agosto 2013) (in milioni di EUR) Nell'intero
periodo che va da gennaio 2007 ad agosto 2013 i 20 Stati membri hanno
complessivamente richiesto al FEG contributi per un importo pari a
471,2 milioni di EUR (si veda anche la tabella riepilogata all'allegato
2). La Danimarca ha chiesto l'importo di cofinanziamento del FEG più elevato
(63,7 milioni di EUR per 10 domande) seguita dall'Irlanda
(63,3 milioni di EUR per 7 domande), dall'Italia
(60,6 milioni di EUR per 12 domande) e dalla Spagna
(57,1milioni di EUR per 18 domande). Gli importi non ancora approvati
hanno valore indicativo, in quanto possono ancora cambiare durante la fase di
valutazione. Grafico 3:
Numero di lavoratori destinatari per Stato membro per il periodo 2007-2013
(fino al 12 agosto 2013) La
Spagna è lo Stato membro che ha richiesto l'assistenza del FEG per il numero
più elevato di lavoratori in esubero (13 396 per 18 domande), seguita
dall'Italia (12 759 per 12 domande), dalla Germania (11 349 per 7
domande) e dall'Irlanda (10 267 per 7 domande). In altri 12 paesi il
numero varia da poco più di 8 000 nei Paesi Bassi a poco meno 1 800 in
Polonia. In ciascuno dei rimanenti quattro Stati membri che hanno presentato domanda
il numero dei lavoratori destinatari è stato inferiore a 1 000. Grafico 4:
Numero di domande per settore (NACE Rev. 2) per il periodo 2007-2013
(fino al 12 agosto 2013) Nell'intero periodo compreso tra gennaio 2007
e agosto 2013 il FEG ha ricevuto domande riguardanti i lavoratori in esubero
provenienti complessivamente da 35 settori di attività (si veda anche il
riepilogo all'allegato 1). La maggior parte delle domande ha riguardato le
industrie manifatturiere, oltre al settore delle costruzioni e dei servizi. Il
maggior numero di domande presentate proviene da quattro settori
manifatturieri: l'industria automobilistica (19 domande, ossia il 17% del
totale), seguita dal settore dei macchinari e delle attrezzature (12 domande,
ossia l'11% del totale), da quello tessile (10 domande, ossia il 9% del totale)
e dall'industria della stampa (9 domande, ossia l'8% del totale). Circa l'8% delle domande (9 domande) ha
riguardato lavoratori provenienti dall'industria delle costruzioni in senso
lato, intesa come costruzione di edifici, lavori di costruzione specializzati e
attività degli studi di architettura e d'ingegneria (il numero delle domande
salirebbe a 13, ossia al 12%, se si prendessero in considerazione anche settori
ausiliari come quello dei materiali da costruzione, la carpenteria in
legno/falegnameria e l'industria della ceramica). Per quanto concerne oltre la
metà dei settori (20 settori su 35), il FEG ha ricevuto una sola domanda. Grafico 5:
Numero di lavoratori interessati, per settore (NACE Rev. 2), 2007-2013
(fino al 12 agosto 2013) Le domande presentate dai 20 Stati membri
hanno interessato complessivamente 100 022 lavoratori in esubero. I
settori coinvolti sono in primo luogo l'industria automobilistica, con quasi
24 000 lavoratori destinatari (23,8% del totale delle domande presentate),
seguita dall'industria tessile (più di 11 000 lavoratori destinatari,
ossia 11,2% del totale delle domande presentate), dal settore della telefonia
mobile (poco più di 10 000 lavoratori destinatari, ossia 10% del totale
delle domande presentate) e dal settore della costruzione di macchinari e
attrezzature (quasi 9 000 lavoratori destinatari ossia, 9,1% del totale
delle domande presentate). Grafico
6:
Importo medio del contributo FEG richiesto per lavoratore destinatario per
Stato membro, 2007-2013 (fino al 12 agosto 2013) EUR media Il grafico 6 illustra l'importo medio dei
contributi del FEG per lavoratore destinatario (4 711 EUR per un
totale di 100 022 lavoratori destinatari delle misure dei 20 Stati
membri). L'importo più elevato di sostegno del FEG per singolo lavoratore
destinatario è stato richiesto dall'Austria e dalla Danimarca, rispettivamente
pari a circa 14 000 EUR e 10 000 EUR, mentre Lituania,
Slovenia e Repubblica ceca hanno richiesto un contributo inferiore a
1 000 EUR per lavoratore. 6. Conclusione Le tendenze delineatesi fino ad oggi
evidenziano che le domande di contributo del FEG sono state presentate per
lavoratori appartenenti a un numero crescente di settori. Gli Stati membri
hanno acquisito esperienza nel selezionare le misure più idonee, nel
programmare con efficienza l'assistenza ai lavoratori in esubero e
nell'impiegare il FEG per sperimentare nuovi approcci. Sempre più spesso gli
Stati membri ricorrono alla possibilità di riassegnazione delle risorse tra le
misure nel corso della fase di attuazione dei progetti al fine di utilizzare in
modo ottimale i contributi disponibili. La mancata proroga oltre la fine del 2011
della "deroga temporanea in relazione agli esuberi causati dalla
crisi" del FEG (a causa del mancato raggiungimento della maggioranza
qualificata in sede di Consiglio) ha ridotto le possibilità di offrire
l'assistenza dell'UE ai lavoratori che sono ancora gravemente colpiti dalla
crisi economica e finanziaria. Dal 2012 fino alla scadenza dell'attuale
regolamento del FEG (fine 2013), continueranno ad applicarsi le modifiche
permanenti del regolamento modificato (soglia ridotta a 500 esuberi, estensione
a 24 mesi del periodo di attuazione dalla data della domanda), e gli Stati
membri potranno continuare a fornire sostegno ai lavoratori in esubero in
conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale.
Se le potenzialità del FEG saranno impiegate appieno, in modo complementare ad
altri strumenti disponibili e in consultazione con le principali parti
interessate, i lavoratori in possesso dei requisiti per accedere al sostegno
del FEG potranno essere aiutati in forme personalizzate e con modalità su
misura. In tal modo miglioreranno le opportunità che essi potranno cogliere sul
mercato del lavoro nel medio e lungo periodo, quando i mercati usciranno
gradualmente dalla crisi. [1] Regolamento (CE) n. 1927/2006, del 20 dicembre
2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (GU L
406 del 30.12.2006, pag. 1 – rettifica in GU L 48 del 22.2.2008,
pag. 82, per tutte le lingue, e in GU L 202 del 31.7.2008, pag. 74,
solo per la lingua inglese). [2] Regolamento (CE) n. 546/2009 del Parlamento europeo
e del Consiglio, del 18 giugno 2009, che modifica il regolamento (CE)
n. 1927/2006 che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla
globalizzazione (GU L 167 del 29.6.2009). [3] COM(2011) 608 definitivo del 6.10.2011. [4] La deroga temporanea del regolamento del FEG che
consente di presentare domande a causa della crisi economica e finanziaria
mondiale e che aumenta il tasso di cofinanziamento FEG dal 50% al 65% era
applicabile dal 1° maggio 2009 al 30 dicembre 2011. [5] Un
caso, EGF/2012/009 BE/Carsid, è stato successivamente revocato e ristabilito in
data 2 aprile 2013. [6] Settore automobilistico (3), macchinari e attrezzature
(3), metalli di base (2), telefonia mobile (1), elettronica di consumo (1),
attività dei call center (1). [7] Eccetto la relazione finale riguardante un caso la cui
domanda è stata successivamente ritirata dalla Stato membro richiedente: FEG
2007/002 FR Renault. [8] NEET - Not in Education, Employment or Training: persone
che non lavorano né sono impegnati in corsi di studio o formazione. [9] GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1. [10] GU L 192 del 20.7.2012, pag. 11. [11] COM(2012) 160 del 4.4.2012 [12] http://ec.europa.eu/egf,
disponibile in tutte le 23 lingue dell'Unione, compreso l'irlandese [13] La relazione della valutazione intermedia è disponibile
sul sito web del FEG (http://ec.europa.eu/egf). Si veda anche il punto
4.7.5 della relazione annuale FEG per il 2011. [14] La relazione sulla prima fase della valutazione ex post è
prevista per il 31 dicembre 2013, mentre quella sulla fase finale è
prevista per il 31 dicembre 2014 (articolo 17, paragrafo 1, lettera
b) del regolamento FEG). [15] Se si prendono in considerazione le 10 domande ritirate dagli
Stati membri richiedenti, tale valore sale a 120. Le statistiche non includono
i casi ritirati.