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Document 52012PC0655
Recommendation for a COUNCIL DECISION Authorising the European Commission to participate, on behalf of the EU, in the negotiations for an international convention of the Council of Europe to combat the manipulation of sports results
Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO che autorizza la Commissione europea a partecipare, per conto dell’Unione europea, ai negoziati per una convenzione internazionale del Consiglio d’Europa tesa a contrastare la manipolazione dei risultati sportivi
Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO che autorizza la Commissione europea a partecipare, per conto dell’Unione europea, ai negoziati per una convenzione internazionale del Consiglio d’Europa tesa a contrastare la manipolazione dei risultati sportivi
/* COM/2012/0655 final */
Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO che autorizza la Commissione europea a partecipare, per conto dell’Unione europea, ai negoziati per una convenzione internazionale del Consiglio d’Europa tesa a contrastare la manipolazione dei risultati sportivi /* COM/2012/0655 final */
RELAZIONE 1. Antefatti e contesto
politico Truccare le
partite è unanimemente considerato una delle principali minacce dello sport
odierno perché ne mina valori come l’integrità, la lealtà e il rispetto per il
prossimo e rischia di allontanare tifosi e sostenitori dalle attività sportive
organizzate, settore che rappresenta il 2% circa del valore aggiunto lordo.
Inoltre, le partite truccate sono spesso appannaggio di una criminalità
organizzata che opera su scala mondiale. Si tratta di un problema divenuto
ormai prioritario per le autorità pubbliche, per il movimento sportivo e per le
autorità di polizia di tutto il mondo. La comunicazione
del 2011 della Commissione dal titolo “Sviluppare la dimensione europea dello
sport”, riconosce esplicitamente che le partite truccate sono una minaccia che
viola l’etica e l’integrità dello sport. Il problema delle partite truccate è
stato affrontato nel Libro verde della Commissione sul gioco d’azzardo on-line,
del 2011, nella comunicazione della Commissione su “La lotta contro la
corruzione nell’UE” e nella comunicazione della Commissione “Verso un quadro
normativo europeo per il settore dei giochi d’azzardo on-line”. Nel giugno 2011,
il Parlamento europeo ha adottato una dichiarazione scritta sulla lotta alla
corruzione nello sport europeo e, nel febbraio 2012, una risoluzione sullo
sviluppo della dimensione europea dello sport che invocava una maggior
cooperazione internazionale per la lotta alle partite truccate. In data 29
novembre 2011, il Consiglio dell’UE ha adottato delle conclusioni sulla lotta
alle partite truccate che invitavano Commissione, Stati membri e parti non
governative interessate a collaborare per prendere provvedimenti a vari
livelli, tesi a migliorare il modo di affrontare le partite truccate a livello
dell’UE. Il Comitato
olimpico internazionale (CIO) ha lanciato nel marzo 2011 un gruppo di lavoro
composto da alti rappresentanti del movimento sportivo, autorità pubbliche,
organizzazioni internazionali e operatori di scommesse per proporre azioni contro
le scommesse sportive irregolari e illegali, conferendogli un calendario di
azioni di fiancheggiamento, adottate a Losanna il 2 febbraio 2012. In data 28
settembre 2011, il comitato dei ministri del Consiglio d’Europa ha adottato una
raccomandazione sulla promozione dell’integrità dello sport contro le
manipolazioni dei risultati, in particolare contro le partite truccate. La
raccomandazione invita l’Accordo parziale allargato sullo sport (Enlarged
Partial Agreement on Sport - EPAS) a effettuare uno studio di fattibilità
su un possibile strumento giuridico internazionale atto a prevenire e a
reprimere le partite truccate. In data 15 marzo 2012, il conferenza dei
ministri incaricati dello sport in seno al Consiglio d’Europa, riuniti a
Belgrado, ha preso atto delle conclusioni dello studio e ha invitato l’EPAS ad
avviare negoziati, insieme all’UE, su un eventuale strumento giuridico
internazionale (convenzione) contro la manipolazione dei risultati sportivi,
soprattutto delle partite truccate. In data 13 giugno 2012, il comitato dei
ministri del Consiglio d’Europa ha controfirmato tale invito. Durante l’estate
del 2012, l’EPAS ha chiesto ai paesi che partecipano alla Convenzione culturale
europea se fossero interessati a partecipare alle trattative per un progetto di
convenzione del Consiglio d’Europa contro la manipolazione dei risultati
sportivi. 2. Una possibile convenzione
del Consiglio d’Europa contro le partite truccate: Possibile contenuto e
calendario Sulla base dello studio di fattibilità
effettuato dall’EPAS, il possibile contenuto della futura convenzione del
Consiglio d’Europa potrebbe essere strutturato come segue: 1. Prevenzione (a)
Coordinamento interno (b)
Promozione e sostegno dei provvedimenti che devono
essere presi dal movimento sportivo (c)
Fissazione di un quadro per il mercato delle
scommesse (d)
Promozione delle misure che devono essere adottate
dagli operatori di scommesse 2. Cooperazione internazionale (e)
Autorità pubbliche - sport (f)
Autorità pubbliche (regolamentazione delle
scommesse) – operatori di scommesse (g)
Cooperazione internazionale tra autorità di polizia
giudiziaria (h)
Consultazioni tripartite 3. Sanzioni (i)
Combinazione di sanzioni disciplinari,
amministrative e penali (j)
Sanzioni disciplinari (k)
Sanzioni amministrative (l)
Diritto penale (m)
Competenze giurisdizionali 4. Organi di polizia (n)
Indagini (o)
Criminalità informatica 5. Seguito e fiancheggiamento (p)
Sorveglianza (q)
Comitato della convenzione Uno dei maggiori problemi a livello UE e a
livello internazionale nella lotta alle partite truccate è la necessità di
coordinare le varie parti interessate del settore: autorità pubbliche,
autorità di polizia, agenzie di regolamentazione del gioco d’azzardo, movimento
sportivo in tutte le sue componenti e operatori di scommesse (lotterie e
operatori privati). L’aspetto principale di una convenzione del Consiglio
d’Europa contro le partite truccate consiste nell’istituire una piattaforma
per la cooperazione transfrontaliera e intersettoriale che coinvolga tutti
i soggetti interessati. Un altro vantaggio di una convenzione del Consiglio
d’Europa risiede nelle sue strutture, capaci di monitorare e di dare seguito,
come fanno gli attuali comitati permanenti per le convenzioni del Consiglio
d’Europa nel campo dello sport (lotta al doping, violenza degli spettatori).
Queste strutture devono essere aperte a tutte le parti interessate e devono
divenire la sede in cui discutere l’attuazione della convenzione e i progressi
realizzati nella lotta contro le partite truccate in Europa. Un altro importante vantaggio della futura
convenzione consiste nella sua apertura ai paesi extraeuropei: tutti i paesi
potranno firmare e ratificare la convenzione (p.es., Canada e Australia sono
attualmente parti contraenti della convenzione antidoping del Consiglio
d’Europa). Questo aspetto è fondamentale perché una cooperazione a livello
mondiale, soprattutto con paesi come quelli del sud-est asiatico dove le
scommesse sportive sono diffuse, è essenziale per lottare efficacemente contro
la criminalità organizzata internazionale coinvolta nelle partite truccate e che
opera in vari continenti. La convenzione proposta non sarebbe uno
strumento mirante all’armonizzazione delle normative nazionali delle parti
firmatarie. Sebbene per la convenzione esista il problema di dare una
definizione concordata alle partite truccate e di adottare sanzioni efficaci,
dissuasive e proporzionate, le relative disposizioni si possono formulare in
modo che le parti firmatarie abbiano un margine di flessibilità per attuarle. Il contenuto, la struttura e il campo
d’applicazione precisi del testo della convenzione sono ancora piuttosto
teorici e saranno oggetto di ulteriori negoziati in futuro. Il testo della convenzione sarà preparato da
un gruppo di redazione composto da rappresentanti degli Stati membri che
partecipano ai negoziati. Documenti diffusi dal Consiglio d’Europa prevedono
esplicitamente che sarà aperto a un rappresentante della UE. Il gruppo di
redazione si è riunito per la prima volta a Strasburgo, per colloqui
esplorativi, dal 9 all’11 ottobre 2012. La Commissione ha partecipato a questa
prima riunione esplorativa come osservatore ad hoc. L’EPAS, che fornirà i
servizi di segretariato, prevede per il gruppo di redazione una serie di 7
riunioni, di 3 giorni ciascuna, tra ottobre 2012 e dicembre 2013, in modo che
nel 2014 la convenzione possa essere presentata al comitato dei ministri del
Consiglio d’Europa per la firma. 3. Ruolo della UE nella lotta
contro le partite truccate Nell’agenda della UE per lo sport, il tema
delle partite truccate è relativamente nuovo; le iniziative in questo campo
sono quindi molto recenti. A livello di Commissione, il coinvolgimento
nella lotta alle partite truccate può essere esaminato da 3 punti di vista
diversi, che corrispondono ai 3 principali aspetti del problema: Aspetto
sportivo: come afferma l’articolo 165 del trattato, la
UE nel settore dello sport persegue l’obiettivo di sviluppare la dimensione
europea dello sport, promuovendo l’equità delle competizioni sportive e
proteggendo l’integrità fisica e morale degli sportivi. Una prima iniziativa concreta
in questo campo, la Commissione l’ha presa includendo nell’invito a presentare
proposte di attuazione dell’azione preparatoria “Partenariato europeo per gli
sport” del 2012, una priorità per progetti di prevenzione delle partite
truccate incentrati sull’istruzione e sull’informazione di soggetti
interessati, come atleti, arbitri, giudici di gara e dirigenti sportivi.
L’obiettivo del sostegno finanziario da fornire con tale invito è quello di
rafforzare gli aspetti preventivi della lotta alle partite truccate attraverso
lo scambio di pratiche esemplari. La lotta alle partite truccate è anche
indicata come uno degli obiettivi del capitolo Sport del programma
“Erasmus per tutti”, che dopo il 2014 permetterà di sostenere azioni simili in
modo strutturato. Oltre a fornire assistenza finanziaria, la Commissione
collabora strettamente con parti interessate esterne (come CIO e Consiglio
d’Europa) per individuare modi adeguati per affrontare le partite truccate a
livello europeo e internazionale. La Commissione fornisce anche servizi di
segretariato al gruppo di esperti UE “Buona governance nello sport”, istituito
ai sensi della risoluzione del Consiglio sul piano di lavoro UE per lo sport
(maggio 2011). Nel giugno 2012, il gruppo di esperti ha formulato alcune
raccomandazioni, ora all’esame del gruppo di lavoro del Consiglio sullo sport. Giochi
d’azzardo e scommesse: le partite truccate non sono
necessariamente legate alle scommesse sportive. La combinazione tuttavia tra
scommesse sportive non regolamentate e partite truccate è una minaccia per gli
eventi sportivi dovuta in gran parte a singoli e a organizzazioni criminali che
usano le scommesse sportive per generare reddito e/o a fini di riciclaggio.
Questioni legate all’integrità dello sport comparivano nel Libro verde sul
gioco d’azzardo on-line, una consultazione pubblica che la Commissione ha
effettuato nel 2011. che ha ricevuto 250 risposte circa da varie parti
interessate, tra cui organismi sportivi. Nel 2011, la consultazione è stata
completata da 5 seminari tematici, uno dei quali, svoltosi il 10 maggio 2011,
era incentrato appunto su gioco d’azzardo on-line e integrità dello sport (con
un’attenzione particolare per le partite truccate). Il 23 ottobre 2012, la
Commissione ha adottato, in seguito al Libro verde, la comunicazione “Verso un
quadro normativo europeo approfondito relativo al gioco d’azzardo on-line”
(COM(2010) 596 def.). Tra le priorità della comunicazione si trova la
protezione dell’integrità dello sport contro le partite truccate, con un progetto
di piano d’azione comprendente la partecipazione della Commissione ai lavori
del Consiglio d’Europa su una possibile convenzione contro la manipolazione dei
risultati sportivi. Corruzione: truccare le partite è una forma di corruzione e, in quanto tale, è
sanzionata dal diritto penale delle legislazioni nazionali. La Commissione ha
iniziato ad attuare il pacchetto anticorruzione, adottato nel 2011 per
migliorare il monitoraggio e la valutazione delle attività di lotta alla
corruzione, con la relazione della UE sulla lotta alla corruzione. Grazie ad
essa, la Commissione valuterà regolarmente varie questioni ancora aperte
connesse alla corruzione e alla capacità degli Stati membri della UE di
combatterla. La relazione potrebbe eventualmente essere ampliata a questioni
aperte relative alla corruzione nello sport, come le partite truccate. A
partire dal 2013, la Commissione pubblicherà ogni 2 anni la relazione della UE
sulla lotta alla corruzione, corredandola di analisi su ciascun Stato membro e
di raccomandazioni su misura. Parallelamente, la Commissione sta anche
valutando le modalità di una sua eventuale partecipazione al gruppo di Stati
contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa, in modo da rendere più
efficace la lotta dell’UE contro la corruzione. Il Parlamento europeo ha affrontato la
questione delle partite truccate, e soprattutto delle scommesse ad esse legate,
nella relazione del 2009 sull’integrità del gioco d’azzardo on-line
(A6-0064/2009). riprendendola più in dettaglio nella relazione del 2011 sul
gioco d’azzardo on-line nel mercato interno (A7-0342/2011), in cui sottolineava
i problemi relativi alla cooperazione, giudiziaria e di polizia,
transfrontaliera, alla cooperazione tra organizzatori di gare sportive e
operatori di gioco d’azzardo, all’istituzione di reti e punti di contatto
nazionali per trattare casi di partite truccate e dare una definizione di
partite truccate a livello UE. Infine, la questione è stata anche affrontata
nella relazione del 2012 del Parlamento europeo sulla dimensione europea nello
sport (A7-0385/2011), con cui esso invitava le federazioni sportive a
collaborare con gli Stati membri per tutelare l’integrità dello sport. Il Consiglio ha affrontato per la prima
volta la lotta alle le partite truccate nel Piano di lavoro UE per lo sport
2011-2014 (maggio 2011), in cui l' integrità dello sport, e in particolare la
lotta alle partite truccate, era descritta come un tema prioritario per il
periodo 2011-2014. Nel novembre 2011, il Consiglio approvava poi delle Conclusioni
sulla lotta contro le partite truccate, in cui Stati membri e parti
interessate venivano incoraggiati a elaborare programmi educativi e a cooperare
strettamente con tutte le parti interessate. Il gruppo di lavoro del Consiglio
sullo sport discute attualmente il testo di un progetto di conclusioni per
definire una strategia di lotta alla manipolazione dei risultati sportivi, che
sarà adottata nel novembre 2012. Le due agenzie UE in materia di cooperazione
giudiziaria e di polizia, EUROPOL ed EUROJUST, sono direttamente
coinvolte nella lotta alle partite truccate. Sebbene la cooperazione tra le
autorità di polizia a livello UE nel campo dello sport sia tradizionalmente
legata alla violenza negli stadi, negli ultimi 2 anni le partite truccate sono
divenute un nuovo ambito di cooperazione transfrontaliera. Attualmente,
esistono 2 casi aperti dei quali si sta occupando una squadra investigativa
comune (Joint Investigation Team - JIT) composta da 4 Stati membri (HU,
DE, FI, AT). Il coinvolgimento di EUROPOL ed EUROJUST nei casi di partite
truccate è giustificato dal fatto che esse comportano spesso forme gravi di
criminalità organizzata. Tutti questi elementi dimostrano che la lotta
alle partite truccate è ormai divenuta una priorità in seno a numerose aree
d’interesse (politica sportiva, sorveglianza dei mercati del gioco d’azzardo,
lotta alla corruzione) a livello UE ed è probabile che l’attenzione del
pubblico aumenti in seguito ai recenti episodi di corruzione a vari livelli nel
mondo dello sport. Poiché la convenzione allo studio non mira ad
armonizzare nei paesi aderenti disposizioni di diritto penale né le
legislazioni sul gioco o sulle scommesse e dato che, ai sensi dell’articolo
6 TFUE, l’UE è competente per ogni iniziativa tesa a sostenere, coordinare
o completare l’azione degli Stati membri in materia di sport, si propone che
l’UE partecipi ai futuri negoziati a fianco degli Stati membri. La
partecipazione ai negoziati non ha alcuna incidenza sul bilancio UE. La Commissione raccomanda pertanto al
Consiglio: –
di adottare l’allegata decisione che autorizza la
Commissione europea a partecipare, per conto dell’Unione europea, ai negoziati
per una convenzione internazionale del Consiglio d’Europa tesa a contrastare la
manipolazione dei risultati sportivi; –
di approvare le direttive di negoziato allegate
alla decisione; –
di designare un comitato speciale che dovrà essere
consultato nella conduzione dei negoziati. Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO che autorizza la Commissione europea a
partecipare, per conto dell’Unione europea, ai negoziati per una convenzione
internazionale del Consiglio d’Europa tesa a contrastare la manipolazione dei
risultati sportivi IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato
sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 218, paragrafi
3 e 4, vista la
raccomandazione della Commissione europea, considerando
quanto segue: È necessario
avviare negoziati per elaborare una convenzione internazionale del Consiglio
d’Europa tesa a contrastare la manipolazione dei risultati sportivi, È opportuno che
l’Unione partecipi a tali negoziati. HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La Commissione è
autorizzata a negoziare, a nome dell’Unione europea, una convenzione
internazionale del Consiglio d’Europa tesa a contrastare la manipolazione dei
risultati sportivi. Articolo 2 Le direttive di
negoziato sono allegate alla presente decisione. Articolo 3 I negoziati sono
condotti in consultazione con il [nome del comitato speciale da inserire a
cura del Consiglio]. Articolo 4 La Commissione è destinataria della
presente decisione. Fatto a Bruxelles, il Per
il Consiglio Il
presidente ALLEGATO Direttive di negoziato per una convenzione internazionale del Consiglio d’Europa tesa a
contrastare la manipolazione dei risultati sportivi La futura
convenzione mirerà a istituire un quadro legislativo internazionale destinato
alla prevenzione e alla lotta contro le manomissioni dei risultati sportivi e,
in particolare, contro le partite truccate; la convenzione dovrà porsi
l’obiettivo di rafforzare la cooperazione internazionale in questo senso e di
istituire un meccanismo di controllo in grado di verificare che le disposizioni
della convenzione abbiano un seguito efficace. L’Unione europea
partecipa a tali riunioni affinché i risultati della convenzione proposta siano
coerenti con l’acquis della UE, soprattutto sul piano delle libertà del
mercato interno (libertà di prestazione di servizi e libertà di stabilimento) e
della cooperazione giudiziaria in materia penale. L’Unione europea parteciperà
inoltre ai negoziati in modo da assicurare che le disposizioni della futura
convenzione siano allineate alle politiche della UE nel campo dello sport, del
gioco d’azzardo on-line e della lotta alla corruzione. I documenti di
riferimento di tali politiche sono, tra l’altro, i seguenti: ·
Comunicazione della Commissione dal titolo
“Sviluppare la dimensione europea dello sport” (COM(2011) 0012 def.); ·
Libro Verde sul gioco d’azzardo on-line (COM(2011)
128 definitivo); ·
Comunicazione della Commissione dal titolo “La
lotta contro la corruzione nell’UE” (COM (2011) 308 definitivo); ·
Comunicazione della Commissione “Verso un quadro
normativo europeo approfondito relativo al gioco d'azzardo on-line” (COM(2012)
596 final) ·
Conclusioni del Consiglio sulla lotta alle partite
truccate (16 819/11).