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Document 52007DC0825

Relazione della Commissione - Quarta relazione sullo stato di attuazione del Fondo "Struttura di protezione di Cernobyl" - Settembre 2007 {SEC(2007) 1701}

/* COM/2007/0825 def. */

52007DC0825

Relazione della Commissione - Quarta relazione sullo stato di attuazione del Fondo "Struttura di protezione di Cernobyl" - Settembre 2007 {SEC(2007) 1701} /* COM/2007/0825 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 19.12.2007

COM(2007) 825 definitivo

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE

Quarta relazionesullo stato di attuazione del Fondo "Struttura di protezione di Cernobyl"Settembre 2007 {SEC(2007) 1701}

1. INTRODUZIONE

La centrale nucleare di Cernobyl, la cui costruzione iniziò negli anni '70, si trova 110 km a nord di Kiev. Nel 1983 vi funzionavano quattro unità, che producevano circa il 10% dell'elettricità consumata in Ucraina. All'epoca dell'incidente erano in costruzione altre due unità. La vicina cittadina di Cernobyl contava 12 500 abitanti.

In seguito all'incidente avvenuto il 26 aprile 1986 circa 200 000 persone, che vivevano nelle vicinanze, dovettero essere evacuate, e per isolare i resti dell'unità 4 venne costruita, in condizioni di rischio elevato, una struttura di protezione (nota anche come "sarcofago"). Le unità 1, 2 e 3, adiacenti all'unità 4, vennero rimesse in attività, suscitando il timore di un nuovo incidente.

I paesi del G7 e la Commissione europea hanno preso il controllo delle operazioni di assistenza volte a limitare le conseguenze dell'incidente. Il memorandum d'intesa tra il G7, la Commissione europea e l'Ucraina sulla chiusura della centrale[1] entro il 2000 sanciva tale impegno. Tramite il programma Tacis la Commissione ha svolto un ruolo essenziale nell'attuazione del memorandum. Il G7 (adesso G8) e la Commissione hanno ribadito in vari vertici la loro intenzione di continuare a fornire sostegno.

La struttura di protezione, che non era intesa come soluzione definitiva, è in effetti divenuta sempre più instabile, si è deteriorata e lascia filtrare l'acqua piovana. Vi era il rischio di crolli a causa di eventi sismici, di condizioni meteorologiche estreme o dell’ulteriore deterioramento della struttura. Finché il materiale altamente radioattivo contenuto sotto la struttura non verrà isolato adeguatamente dall'ambiente sussisterà il rischio che la zona circostante venga contaminata.

Nel maggio 1997 un gruppo di esperti internazionali provenienti da UE, Stati Uniti, Giappone e Ucraina ha elaborato un programma pluridisciplinare di gestione della costruzione, denominato SIP ( Shelter Implementation Plan – Programma di realizzazione della struttura di protezione). Il SIP prevedeva un restauro della struttura inteso a stabilizzarla e a renderla sicura sul piano ambientale. Nello stesso anno il G7, la Commissione e altri donatori hanno chiesto alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) di istituire un Fondo per la struttura di protezione di Cernobyl (il Fondo), per finanziare il SIP.

Nel 2007, a dieci anni dagli accordi sul SIP tra il G7, la Commissione e l'Ucraina e dall'avvio di tale programma, la maggior parte dei compiti previsti sono stati eseguiti. Si è provveduto a costruire l'infrastruttura e gli impianti previsti nel sito e a completare la stabilizzazione della struttura di protezione. Ciò rende possibile avviare la costruzione del nuovo confinamento sicuro, che costituisce l'ultimo progetto importante per questo sito.

Il costo indicativo iniziale del SIP (calcolato nel 1997) ammontava a circa 758 milioni di USD (768 milioni di USD compresa l'assistenza all'ottenimento delle autorizzazioni), il tempo di costruzione previsto era di sette anni (1998-2005). Nel 1997 si è tenuta a New York una prima conferenza dei finanziatori, destinata a reperire i fondi necessari. In tale occasione venticinque paesi si sono impegnati per circa 400 milioni di USD, compreso il contributo in natura dell'Ucraina pari a 50 milioni di USD. Questa somma bastava per i lavori concernenti i primi compiti del SIP. La realizzazione è infatti iniziata nell'aprile 1998 con la costituzione dell'unità di gestione del progetto.

In base alla decisione 98/381/CE del Consiglio, del 5 giugno 1998, relativa ad un contributo comunitario alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo a favore del Fondo per la struttura di protezione di Cernobyl[2], la Comunità ha contribuito a tale fondo con 100 milioni di USD, conformemente all'impegno assunto nel 1997 al vertice G7 di Denver. Tale importo, a carico della dotazione TACIS, è stato erogato nel periodo 1999/2000.

Nel luglio 2000 si è svolta a Berlino una seconda conferenza dei finanziatori. In tale occasione 22 paesi si sono impegnati per circa 320 milioni di USD, portando il totale offerto nelle due conferenze vicino al costo stimato di 768 milioni di USD. La Comunità si è impegnata a versare un secondo contributo di 100 milioni di euro, il cui stanziamento è stato approvato con la decisione 2001/824/CE del Consiglio[3].

Nel 2003 l'unità di gestione del progetto ha presentato un calendario riveduto e una prima stima dei costi, pari a circa 1 091 milioni di USD, basata sui costi effettivi dei progetti completati e sugli importi contrattuali dei progetti in corso di esecuzione. La BERS, in quanto gestore del Fondo, ha segnalato che per rispettare il nuovo calendario occorreva integrare la dotazione. L'ultima stima è servita da base per ulteriori impegni, assunti dai donatori nel maggio 2005 a Londra. Tenendo conto della ripartizione storica degli oneri, la Commissione si è impegnata per ulteriori 49,1 milioni di euro, portando a circa 240 milioni di euro il proprio contributo totale fino a quel momento. Tuttavia successivamente è stato annunciato all'assemblea dei donatori un ulteriore, significativo aumento dei costi rispetto alla prima stima, dovuto ai ritardi, alle revisioni dei prezzi e al rincaro della mano d'opera e dei materiali (cfr infra).

In base all'articolo 3 della decisione 98/381/CE del Consiglio, e all'articolo 4 della decisione 2006/908/CE del Consiglio, relativa al contributo comunitario alla BERS a favore del Fondo per la struttura di protezione di Cernobyl, la Commissione deve presentare al Parlamento europeo e al Consiglio delle relazioni sull'attuazione del Fondo. Tali relazioni sono state presentate nell'ottobre 1999[4], nel settembre 2001[5] e nel dicembre 2003[6]. La presente relazione, che aggiorna le precedenti, si basa principalmente sulla relazione presentata all'assemblea dei donatori e su altre informazioni fornite dalla BERS[7].

2. QUESTIONI POLITICHE E ISTITUZIONALI

È stato rilevato più volte che per un'applicazione appropriata e tempestiva del SIP è essenziale che vi siano un quadro istituzionale stabile e una gestione competente. Era tuttavia inevitabile che si presentassero delle difficoltà, dovute alla visibilità politica dei progetti, alle somme in gioco e alle differenze tra le varie agende. Inoltre le caratteristiche uniche del SIP hanno reso necessario istituire una procedura di ottenimento delle licenze e una legislazione speciali.

Si è evidenziata ben presto l'esigenza di un coinvolgimento diretto da parte dei livelli superiori dell'amministrazione ucraina. A tal fine sono state adottate misure pratiche, l'Ucraina è entrata a far parte a pieno titolo dell'assemblea dei donatori e il comitato congiunto Ucraina-BERS è stato incluso nel regolamento del Fondo. L'accordo quadro tra la BERS e l'Ucraina, concluso nel 1997 e ratificato dal parlamento ucraino nel 1998, ha fornito la base giuridica per la gestione del Fondo in Ucraina. Questi provvedimenti hanno creato una base solida, ma i frequenti cambi di governo e dei vertici amministrativi hanno reso impossibile mantenere la continuità della gestione, la memoria istituzionale e la necessaria stabilità.

Uno specifico fattore che ha causato serie preoccupazioni è stato il trasferimento, nel 2005, della responsabilità amministrativa per la centrale di Cernobyl dal ministero dei combustibili e dell'energia al ministero delle emergenze. Sebbene fosse una questione interna ucraina, questo passaggio di competenze ha determinato una perdita di esperienza e di memoria istituzionale e quindi, inevitabilmente, degli inconvenienti.

Nel 2006 la gara d'appalto per il nuovo confinamento sicuro ha causato delle controversie. L'esame dei ricorsi e le ampie discussioni intercorse, specialmente con la controparte ucraina, prima di aggiudicare l'appalto, hanno causato un ritardo di oltre un anno e di conseguenza un sensibile aumento dei costi a causa delle revisioni e degli oneri di gestione. I donatori hanno ribadito fermamente l'esigenza di rispettare le norme del Fondo e hanno sottolineato che, una volta constatata l'assenza di irregolarità, non è possibile deviare dalle conclusioni del processo di aggiudicazione.

Si ritiene inoltre che l'impostazione seguita per il rilascio delle licenze per il SIP sia essenziale ai fini di un'esecuzione regolare dei progetti. Nel 2003 il consiglio dei ministri ucraino ha approvato un decreto sulle revisioni normative e sulle autorizzazioni del SIP: il Regolamento di attuazione del SIP . A metà del 2004 è stato adottato un nuovo regolamento, che semplifica la procedura di certificazione per le attrezzature acquistate nel quadro del Fondo.

Il contesto istituzionale è stato una delle cause principali dei ritardi riportati dai progetti relativi a Cernobyl. Grazie all'esperienza acquisita negli anni e dato che la maggior parte delle decisioni importanti relative al SIP sono già state prese, si prevede che in futuro la gestione dei progetti sarà più fluida. Tuttavia il progetto relativo al nuovo confinamento sicuro, che corrisponde a circa metà del costo del SIP, deve ancora prendere le mosse. Eventuali ritardi, specie durante la fase di costruzione, avrebbero un costo elevato, pertanto tutte le parti devono essere attente a rimediare agli eventuali problemi e a minimizzare il loro impatto.

3. STATO DI ATTUAZIONE DEL SIP

3.1. Convenzioni di sovvenzione

Gli impegni finanziari del Fondo sono definiti mediante convenzioni di sovvenzione tra la Banca e i beneficiari ucraini. Il beneficiario può aggiudicare degli appalti in base a regimi di assegnazione concordati e conformemente alle politiche e alle regole della BERS in materia di appalti. La banca verifica il rispetto delle regole e versa i fondi direttamente agli aggiudicatari. Il dipartimento sicurezza nucleare della Banca e l'unità gestione dei progetti dei beneficiari garantiscono un ulteriore livello di controllo. La BERS ha concluso sinora otto convenzioni di sovvenzione.

Alla data del 30 giugno 2007 erano stati stanziati 457 milioni di euro. L'assemblea del 17 luglio 2007 ha approvato l'assegnazione di 330 milioni alla convenzione di sovvenzione n. 8 e ha autorizzato la Banca ad assegnare nuovi fondi a tale convenzione fino a un totale di 490 milioni di euro.

Fino a luglio 2007 nel quadro delle prime sette convenzioni di sovvenzione erano stati aggiudicati 138 appalti, per un ammontare di 356 milioni di euro; 86 di essi erano stati condotti a termine.

3.2. Stabilizzazione e altri progetti

La struttura di protezione, che ha isolato le fonti radioattive ad alta intensità e seppellito i resti del reattore distrutto dell'unità 4, è stata completata alla fine di novembre 1986. Alcuni dei suoi elementi strutturali hanno tuttavia subito distorsioni ed evidenziano fenditure che rivelano un rischio di cedimento. Per ridurre tale rischio nel luglio 2004 è stato aggiudicato ad un consorzio ucraino-russo (guidato dall'impresa russa Atomstroyexport) un appalto relativo all'attuazione di misure di stabilizzazione. In tal modo si ridurrà per 10-15 anni il rischio di un cedimento della struttura, entro tale periodo questa sarà racchiusa nel nuovo confinamento sicuro e si provvederà a demolire le parti meno stabili.

I lavori di stabilizzazione sono iniziati nel novembre 2004 e sono stati ultimati, rispettando le scadenze previste e il bilancio, all'inizio del 2007. Si è trattato di un importante successo, date le difficili condizioni all'interno della struttura (accessibilità, macerie, livello elevato di radioattività e imprevedibilità degli ulteriori sviluppi). Minimizzare l'esposizione del personale alle radiazioni era un obiettivo fondamentale, che è stato raggiunto grazie ad un'accurata opera di pianificazione, formazione e schermatura e al ricorso, per l'assemblaggio delle componenti strutturali, ad un'area non contaminata del sito di costruzione.

Anche la BERS ha constatato che nei progetti relativi alle infrastrutture erano stati realizzati progressi significativi.

3.3. Il nuovo confinamento sicuro

Per nuovo confinamento sicuro si intende una struttura ad arco che sarà assemblata in un'area sicura vicino all'unità 4 e quindi trascinata sopra la vecchia struttura di protezione. Tale struttura dovrebbe isolare il materiale radioattivo dall'ambiente circostante per un periodo di 100 anni. Essa conterrà attrezzature ed impianti grazie ai quali a tempo debito verrà smantellata l'attuale struttura di protezione e rimosso il materiale contenente combustibile.

L'aggiudicazione dell'appalto per il nuovo confinamento sicuro ha richiesto molto più del previsto. Sebbene la squadra di progettisti avesse consegnato già nel giugno 2003 la documentazione d'appalto per la progettazione dettagliata e la costruzione, solo nel marzo 2004 si è raggiunto un accordo sul bando finale ed è stato pubblicato l'invito a presentare proposte tecniche. Nel novembre 2004 sono pervenute tre proposte. Al termine di un chiarimento dei requisiti tecnici e normativi eccezionalmente accurato a causa delle sue ripercussioni sul calendario e sul prezzo, due consorzi (Novarka CH2M Hill) sono stati invitati a presentare offerte commerciali. La verifica e la valutazione sono state ultimate nel febbraio 2006.

Il successivo processo di valutazione del nuovo confinamento sicuro si è dimostrato piuttosto lungo, a causa di un ricorso contro la procedura di appalto e del fatto che i risultati sono stati messi in discussione da alcuni responsabili ucraini, che hanno chiesto un riesame alla luce regolamento del Fondo e delle politiche e norme della BERS in materia di appalti.

Tutte le questioni in sospeso sono state risolte in maniera soddisfacente per le parti in causa e gli osservatori indipendenti hanno confermato che i negoziati precedenti l'aggiudicazione si sono svolti regolarmente. Nell'assemblea del 17 luglio 2007 i donatori hanno autorizzato la banca a dare il nulla osta alla convenzione di sovvenzione n. 8 per il nuovo confinamento sicuro e hanno approvato un primo stanziamento. La Banca e le autorità ucraine hanno siglato la convenzione di sovvenzione all'inizio di agosto. La centrale di Cernobyl ha inviato la lettera di aggiudicazione a Novarka il 9 agosto 2007, il contratto vero e proprio è stato firmato il 24 agosto. L'attuale calendario prevede il completamento del nuovo confinamento sicuro entro dicembre 2011.

3.4. Salute, sicurezza e ambiente

Il piano di azione ambientale redatto nel 1998 secondo la procedura standard della BERS viene aggiornato regolarmente e riveduto periodicamente dal dipartimento per l'ambiente e dai consulenti indipendenti della Banca.

Va sottolineato che i programmi biomedici e di screening sono stati istituiti nel 2004 e che sono state controllate oltre 3 000 persone. Sono stati eseguiti circa 86 appalti, senza che si verificassero incidenti radiologici o incidenti sul lavoro con conseguenze gravi.

3.5. Gestione dei rifiuti radioattivi

Le autorità ucraine richiedono che venga dedicata un'attenzione costante ai problemi di gestione delle scorie e al coordinamento dei progetti internazionali riguardanti le scorie radioattive, in modo da non ritardare indebitamente il SIP. Sono state individuate delle strutture tampone per risolvere i problemi più urgenti (compreso uno spazio aggiuntivo per il deposito di scorie ad alta attività, messo a disposizione dal Complesso industriale per la gestione dei rifiuti radioattivi solidi, finanziato dal Tacis) in modo che nel breve periodo lo stoccaggio dei rifiuti non influirà sul percorso critico per il completamento del SIP.

4. REVISIONE DEL CALENDARIO E DELLA STIMA DEI COSTI

4.1. Calendario

L'attuazione del SIP è iniziata alla fine del 1998, con la mobilitazione dell'unità di gestione del progetto, l'aggiudicazione dell'appalto per la consulenza sulle autorizzazioni all'autorità ucraina di sicurezza nucleare e i progetti appaltabili immediatamente. Malgrado i ritardi, né la stabilizzazione della struttura di protezione né l'attuazione dei compiti concernenti il SIP hanno influito sul percorso critico del SIP, il quale è sempre dipeso dalle attività collegate al nuovo contenimento sicuro.

A metà del 2003 l'unità di gestione del progetto prevedeva che il nuovo confinamento sicuro avrebbe potuto entrare in servizio entro la fine del 2008, in base all'approvazione del progetto di massima e del progetto dettagliato e a tempi di costruzione di cinque anni, ma i ritardi del processo di aggiudicazione hanno reso necessarie varie revisioni.

Le tappe principali del nuovo confinamento sicuro

Data di completamento:

Aprile 2001 Strategia di confinamento sicuro (decisione programmatica P10)

Luglio 2001 Inizia il lavoro sul capitolato d'oneri del progetto di massima

Maggio-ottobre 2002 Notifica di aggiudicazione/Assegnazione dell'appalto per il progetto di massima

Giugno 2003 Completamento del progetto di massima

Dicembre 2003 Progetto di massima presentato per l'esame regolamentare

Marzo 2004 Bandi per il progetto dettagliato e la proposta di costruzione

Luglio 2004 Approvazione del progetto di massima da parte del Consiglio dei ministri

Novembre 2004 Ricezione delle proposte (tecniche) relative alla fase 1

Settembre 2005 Offerte commerciali di due consorzi partecipanti

Novembre 2005 Offerte commerciali rivedute

Febbraio 2006 Conclusione della valutazione

Settembre 2006 L'esame effettuato dal comitato per gli appalti della BERS conferma la valutazione

Da dicembre 2006

a giugno 2007 Discussioni preliminari all'appalto per il nuovo confinamento sicuro

Agosto 2007 Aggiudicazione dell'appalto per il nuovo confinamento sicuro

In previsione:

Dicembre 2008 Completamento del progetto dettagliato per il nuovo confinamento sicuro (16 mesi)

Dicembre 2011 Completamento del nuovo confinamento sicuro (tempo di costruzione: 3 anni)

4.2. Stima dei costi

Nel 1997 era stato stimato un costo indicativo iniziale del SIP pari a 758 milioni di USD, cui si aggiungevano altri 10 milioni di USD per il sostegno delle autorità di regolamentazione, portando il totale a 768 milioni di USD. Questa cifra era stata presentata come stima preliminare dei costi, adatta a fungere da base per gli impegni internazionali di stanziamento.

La BERS e l'unità di gestione del progetto hanno segnalato all'assemblea che il SIP era un documento orientativo, contenente solo gli elementi principali dei progetti. Nel corso della realizzazione del SIP il suo campo di applicazione è cambiato per tenere conto di nuove esigenze o eliminare compiti non necessari. Il SIP si basava sul presupposto che la maggior parte dei lavori preparatori e infrastrutturali fossero già eseguiti, mentre in realtà è stato necessario aggiungere al campo di applicazione alcuni progetti. Il SIP non prevedeva un intervallo di tempo per il processo di regolamentazione, il che ha fatto aumentare i costi, e non comprendeva alcun costo di gestione del fondo. Tuttavia gli importi principali che si sono aggiunti ai costi erano quelli relativi a imprevisti e alla revisione dei prezzi relativi al nuovo confinamento sicuro, non inclusi nella stima indicativa del 1997. Alcuni dei principali elementi di costo, in particolare l'acciaio, l'energia, il cemento e la mano d'opera Ucraina sono cresciuti rapidamente dal 1997 (ben al di là del tasso medio di inflazione).

Nel 2003 l'unità di gestione del progetto ha presentato la prima stima dei costi basata sul costo effettivo dei progetti ultimati, sul valore contrattuale di quelli in corso e sulle stime relative a quelli non ancora avviati, per un totale di 1 091 062 000 USD. Nell'assemblea dei donatori di febbraio 2006 è stata presentata una revisione, che rettificava le stime precedenti sulla base dei progressi compiuti e dei sottoprogetti ultimati e teneva conto dei prezzi indicati dai due offerenti in gara per il nuovo confinamento sicuro. Questa stima era considerevolmente più alta del previsto e il costo previsto per il SIP è salito a 1 204 103 000 USD.

Dato che i ritardi nel processo di aggiudicazione hanno influito sulla conclusione dell'appalto per il nuovo confinamento sicuro, i costi aumenteranno conformemente alle disposizioni contenute nella documentazione di gara. Nell'assemblea dei donatori del 17 luglio 2007 l'unità di gestione del progetto ha presentato l'ultima previsione dei costi del SIP, pari a 1 390 milioni di USD, ossia 186 milioni in più rispetto alla stima precedente. Tale aumento era dovuto anzitutto ai seguenti cambiamenti: revisione dei prezzi dovuta al ritardo dell'aggiudicazione del nuovo confinamento sicuro (87,5 milioni di USD), aumento dell'importo calcolato in USD a causa delle variazioni del tasso di cambio con l'euro (51,3 milioni di USD) e adeguamento in corso d'opera del costo del nuovo confinamento sicuro (47,3 milioni di USD).

La prossima importante tappa della stima dei costi sarà il completamento del progetto dettagliato del nuovo confinamento sicuro, che fornirà delle precisazioni sulle quantità e sui costi dei materiali effettivamente richiesti. Il progetto ultimato dovrebbe essere disponibile a fine 2008 (circa 16 mesi dopo l'aggiudicazione).

5. QUADRO FINANZIARIO

5.1. Introiti e spese

Alla fine di giugno 2007 la Banca aveva contabilizzato contributi al Fondo per la struttura di protezione di Cernobyl per un totale di 739 milioni di euro, composti da convenzioni di sovvenzione, donazioni e contributi in natura. Il fondo ha maturato interessi per 71 milioni di euro, che portano il totale a 810 milioni di euro. Sono stati inoltre annunciati (per lo più in occasione della raccolta di contributi svoltasi a Londra nel maggio 2005) altri impegni per circa 100 milioni di euro, che devono ancora essere messi a disposizione sotto forma di convenzioni di sovvenzione o di versamenti.

Al 30 giugno 2007 erano stati assegnati 457 milioni di euro nel quadro delle sette convenzioni di sovvenzione concluse sino ad allora. L'importo complessivo degli appalti aggiudicati nell'ambito di dette convenzioni di sovvenzione è di 356 milioni di euro, di cui 308 milioni sono stati già versati.

Al 30 giugno 2007 i fondi non ancora assegnati ammontavano a circa 300 milioni. Tale importo aumenterà a circa 400 milioni se si concretizzeranno gli impegni di sovvenzione in sospeso, non ancora formalizzati.

5.2. Nuovi impegni

La stima del costo del SIP da cui risultava la cifra di 1 091 milioni di USD è stata analizzata in dettaglio dall'assemblea dei donatori dell'aprile 2004. In tale occasione è stato chiarito che i fondi non impegnati disponibili nel quadro del Fondo per la struttura di protezione di Cernobyl non erano sufficienti per garantire l'efficacia della futura convenzione di sovvenzione per il nuovo confinamento sicuro.

In seguito agli accordi raggiunti tra i donatori in merito ai rispettivi contributi, il 12 maggio 2005 si è svolta a Londra, nei locali della BERS, un'assemblea di donatori. I donatori si sono impegnati per l'equivalente di 181,496 milioni di euro, di cui 49,1 milioni da parte della Commissione, 22 milioni da parte dell'Ucraina e, per la prima volta, 10 milioni da parte della Russia. La prima quota dell'importo promesso dalla Commissione (14,4 milioni di euro) è stata versata al Fondo conformemente a una decisione del Consiglio del 4 dicembre 2006[8], una seconda quota (10 milioni di euro) sarà finanziata dallo strumento per la cooperazione in materia di sicurezza nucleare e sarà versata nel 2007. Il resto dell'importo promesso dalla Commissione sarà versato nel periodo 2008-2011.

Attualmente nell'ambito del Fondo per la struttura di protezione di Cernobyl sono disponibili fondi sufficienti per consentire la conclusione della prima fase del contratto per il nuovo confinamento sicuro, ma i fondi esistenti e gli impegni ancora non convertiti in convenzioni di sovvenzione non saranno sufficienti a coprire l'importo dell'appalto.

I membri del G8 e la Commissione, che sono i principali contribuenti del Fondo, hanno ribadito l'impegno a completare il SIP. Tale impegno viene chiaramente espresso nella relazione del gruppo per la sicurezza nucleare del G8 ai leader in occasione del vertice del G8 tenutosi nel luglio 2006 a San Pietroburgo. Più recentemente, nella dichiarazione del vertice del G8 di Heiligendamm del giugno 2007 si afferma che:

... In considerazione dell'incidente avvenuto a Cernobyl nel 1986 ribadiamo il nostro impegno, assunto nel quadro delle dichiarazioni e dei protocolli di intesa di precedenti vertici del G7/G8 e attraverso i programmi del Fondo per la struttura di protezione di Cernobyl e del Conto "sicurezza nucleare", a compiere degli sforzi comuni insieme con l'Ucraina, per creare condizioni di sicurezza nel sito del reattore danneggiato.

6. SEGUITO E SOSTEGNO DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA

In veste di principale contribuente la Commissione segue molto da vicino gli sviluppi riguardanti il Fondo, specie quelli che hanno ripercussioni finanziarie e sul calendario. I servizi della Commissione mantengono contatti regolari con gli altri principali donatori, in particolare quelli comunitari, e con la BERS. La Commissione ha fornito il proprio sostegno politico ogni volta che è stato necessario; ad esempio applicando le regole del Fondo (che fanno riferimento alle norme sugli appalti della Banca) nelle procedure di aggiudicazione per il nuovo confinamento sicuro.

Il sostegno della Commissione ai progetti per Cernobyl non si limita al Fondo. Il programma Tacis ha svolto un ruolo essenziale nell'attuazione del memorandum di intesa del 1995 tra il G7, la Commissione e l'Ucraina sulla chiusura di Cernobyl. Fino ad ora la Commissione ha impegnato circa 470 milioni di euro per Cernobyl e progetti collegati, la maggior parte a carico del bilancio Tacis. Questi progetti hanno studiato, valutato e mitigato le conseguenze dell'incidente di Cernobyl e fornito assistenza per la disattivazione delle unità 1, 2 e 3 della centrale. Dopo la chiusura dell'ultima unità operativa, nel 2000, la Commissione ha contribuito anche alla copertura dei costi aggiuntivi per l'energia sostitutiva. Attraverso altri progetti sono state affrontate le conseguenze sociali e regionali della chiusura di Cernobyl ed è stata sostenuta la riforma del settore elettrico in Ucraina.

La Commissione ha sostenuto la costruzione del complesso industriale per la gestione dei residui radioattivi solidi, già quasi completato, e i progetti nell'ambito del conto sicurezza nucleare della BERS. Essa ha inoltre aiutato l'Ucraina a organizzare, nel 2006, la conferenza per il 20° anniversario dell'incidente. Dal punto di vista sociale e sanitario essa sostiene attualmente il programma CORE, e prevede di sostenere un progetto volto a migliorare le condizioni di vita dei bambini nell'area colpita dall'incidente.

Gli ultimi aumenti dei costi, pur essendo inevitabili, destano preoccupazione. La Commissione manterrà il proprio impegno per Cernobyl e prevede di fare un ulteriore sforzo, conformemente alla ripartizione storica degli oneri, ma non ci si può attendere che continui a contribuire alla copertura di tutti gli aumenti dei costi attraverso i limitato bilancio dello strumento per la sicurezza nucleare; ciò andrebbe infatti a detrimento di altri progetti nel settore. Il contributo della Federazione russa, che ha iniziato recentemente a contribuire al Fondo, e il contributo aggiuntivo dell'Ucraina hanno aiutato a ridurre il deficit, tuttavia ci si attende che l'Ucraina accresca il suo grado di appropriazione dei progetti e contribuisca in misura maggiore alla copertura degli oneri finanziari.

7. CONCLUSIONI

Sono stati compiuti progressi significativi nell'attuazione dei progetti compresi nel Programma di realizzazione della struttura di protezione (SIP), in particolare per quanto riguarda l'infrastruttura e la stabilizzazione della struttura di protezione esistente, che sono state portate a termine entro i limiti di tempo e di bilancio previsti.

Gli audit ambientali e sulla gestione del SIP eseguiti nel 2007 confermano l'adeguatezza dell'attuale gestione e delle soluzioni adottate in campo industriale e in materia e di salute e sicurezza. Tuttavia la verifica della gestione ha nuovamente evidenziato l'esigenza di accrescere la presenza di personale ucraino qualificato nell'unità di gestione del progetto, per ridurre la dipendenza di tale unità dal personale occidentale e garantire la stabilità a lungo termine della gestione una volta che sia entrato in funzione il nuovo confinamento sicuro.

Il calendario attuale prevede che il SIP sia ultimato entro la fine del 2011. Il percorso critico è determinato dalle tappe più salienti dell'appalto relativo al nuovo confinamento sicuro. Si prevede che un esauriente lavoro di analisi e di preparazione ridurrà il rischio di costosi ritardi nella fase di costruzione. Perché il progetto sia portato a termine in modo efficiente è essenziale una buona gestione e la cooperazione di tutte le parti, specialmente del governo e delle autorità di regolamentazione ucraine.

Il costo complessivo stimato del SIP, comprensivo dei progetti già eseguiti o in corso e del costo attuale del nuovo confinamento sicuro più gli adeguamenti, è di 1 390 milioni di USD.

Tenendo conto degli impegni assunti nel 2005 a Londra, il Fondo Struttura di protezione di Cernobyl dispone attualmente di risorse sufficienti per aggiudicare l'appalto relativo al nuovo confinamento sicuro e avviare i lavori. Tuttavia, stando alle ultime stime, i fondi esistenti non sono sufficienti per portare a termine il progetto. Saranno necessari fondi aggiuntivi per completare i progetti di Cernobyl finanziati dal Fondo e dal conto Sicurezza nucleare.

Il SIP è stato finanziato in modo insufficiente dall'inizio e dovrà continuare a fare affidamento sulla solidarietà della comunità internazionale; tuttavia ciò è sempre più difficile a causa della concorrenza tra priorità.

È previsto che l'Ucraina assuma un ruolo più importante nella gestione e nel finanziamento durante la fase principale della costruzione nel sito di Cernobyl, aprendo la strada ad una gestione ucraina sostenibile degli impianti una volta che il nuovo confinamento sicuro sia entrato in funzione.

[1] Memorandum d'intesa tra i governi dei paesi membri del G-7, la Commissione delle Comunità europee e il governo dell'Ucraina in merito alla chiusura della centrale nucleare di Chernobyl, stipulato a Ottawa il 20 dicembre 1995.

[2] GU L 171 del 17.6.1998, pag. 31.

[3] GU L 308 del 27.11.2001, pag. 25.

[4] COM(1999) 470 del 12.10.1999.

[5] COM(2001) 251 del 29.5.2001.

[6] COM(2004) 481 del 14.5.2004.

[7] In allegato figurano una versione ampliata di tale relazione e i relativi allegati.

[8] GU L 346 del 9.12.2006, pag. 28.

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