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Document 52003DC0653

    Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo , al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni circa la valutazione del piano pluriennale d'azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet e delle nuove tecnologie on-line attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo, principalmente nel settore della tutela dei bambini e dei minori

    /* COM/2003/0653 def. */

    52003DC0653

    Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo , al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni circa la valutazione del piano pluriennale d'azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet e delle nuove tecnologie on-line attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo, principalmente nel settore della tutela dei bambini e dei minori /* COM/2003/0653 def. */


    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI circa la valutazione del piano pluriennale d'azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet e delle nuove tecnologie on-line attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo, principalmente nel settore della tutela dei bambini e dei minori (Testo rilevante ai fini del SEE)

    Introduzione

    La presente comunicazione riguarda la valutazione del piano d'azione per l'uso sicuro di Internet 1999-2002, in appresso denominato "il programma".

    Come specificato nella decisione del Parlamento europeo e del Consiglio [1], l'obiettivo del programma era promuovere l'uso sicuro di Internet e incoraggiare un ambiente favorevole allo sviluppo del relativo settore a livello europeo.

    [1] Decisione n. 276/1999/CE del Parlamento europeo del Consiglio del 25 gennaio 1999 che adotta un piano pluriennale d'azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuse attraverso le reti globali (GU L 33 del 6/2/1999, pag. 1).

    Il programma copriva il periodo quadriennale dal gennaio 1999 al dicembre 2002 con un bilancio di riferimento di 25 milioni di euro. Il programma è stato attuato attraverso tre linee di azione principali:

    * creare un ambiente più sicuro (istituire una rete europea di hot-line e incoraggiare l'autoregolamentazione e i codici di condotta);

    * sviluppare sistemi di filtraggio e classificazione;

    * incoraggiare azioni di sensibilizzazione.

    Nel corso del periodo 1999-2002 sono stati cofinanziati 37 progetti che hanno visto la partecipazione di oltre 130 organizzazioni diverse. Sono stati stipulati due contratti di servizio per consulenze agli organismi di autoregolamentazione e per lo scambio di informazioni circa le migliori pratiche [2].

    [2] cfr. i siti web www.selfregulation.info e www.saferinternet.org.

    La decisione è stata modificata dalla decisione n. 1151/2003/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 giugno 2003, [3] che proroga la durata del programma fino al 31 dicembre 2004, ne aumenta la dotazione finanziaria di 13,3 milioni di euro e apporta numerose modifiche alla denominazione e alla sfera di applicazione del programma e alle sue azioni di attuazione.

    [3] GU L 162 dell'1.7.2003, pag. 1.

    La decisione modificata stabilisce all'articolo 6, paragrafo 4, che al termine dei quattro anni la Commissione presenta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, previo esame da parte del comitato di cui all'articolo 5, una relazione di valutazione sui risultati ottenuti nell'esecuzione del piano d'azione. In base a tali risultati, la Commissione può presentare proposte per correggere l'orientamento del piano d'azione.

    La valutazione è stata condotta da Technopolis Ltd (UK) che ha vinto l'appalto nell'ambito di una gara bandita dalla DG Società dell'informazione nel luglio 2002 [4]. La valutazione è stata condotta nel periodo compreso tra il gennaio e il giugno 2003. La relazione di valutazione è allegata alla presente comunicazione.

    [4] GU S 133-103748 dell'11.07.2002.

    Obiettivi della valutazione

    La valutazione ha preso in considerazione le seguenti questioni specifiche: pertinenza degli obiettivi del programma, priorità e mezzi di attuazione, efficacia e impatto, efficienza e rapporto costi-benefici, nonché utilità e sostenibilità del programma, collegamenti causali dalle risorse utilizzate alle attività e impatti presunti (la logica d'intervento) e lezioni da apprendere per possibili futuri interventi di analoga natura.

    Principali conclusioni della valutazione

    I valutatori hanno riconosciuto l'impatto positivo del programma in corso, in particolare nel promuovere il collegamento in rete e nel fornire un'ampia gamma di informazioni circa i problemi legati all'uso più sicuro di Internet e le soluzioni a tali problemi.

    La proroga del programma per il periodo 2003-2004 prende in considerazione numerose delle conclusioni tratte dalla valutazione. Il riorientamento del piano d'azione nell'ambito della proroga è avallato dai risultati della valutazione, in particolare la maggiore attenzione su altri contenuti, quale il razzismo, e l'introduzione di azioni mirate a nuove forme di comunicazione, quali il peer-to-peer e la tecnologia telefonica mobile 3G.

    Conclusioni dettagliate

    In particolare si è concluso quanto segue:

    I soggetti interessati concordano che gli obiettivi originali, le priorità e i mezzi di attuazione del programma sono ancora validi e che le linee di azione sono meccanismi appropriati per il conseguimento degli obiettivi.

    I valutatori concludono che il collegamento in rete a livello europee delle hot-line è estremamente importante. Il programma si è dimostrato efficace nel produrre numerosi prodotti software di filtraggio, sebbene l'adozione delle classificazioni debba essere migliorata e non tutti i soggetti interessati concordino che il filtraggio rappresenti la strategia migliore per la protezione dei minori. La sensibilizzazione rimane un punto cruciale. Sono stati presi in considerazione gli sviluppi nei settori tecnici, normativi e della società pertinenti. Il programma si sta attivamente integrando con altre attività comunitarie a livello strategico.

    Al livello politico il programma è riuscito a inserire le questioni legate allo sviluppo di un uso più sicuro di Internet nell'ordine del giorno dell'UE e degli Stati membri. È doveroso riconoscere la lungimiranza della Commissione europea nell'individuare tali questioni fin dalle prime fasi dello sviluppo di Internet.

    A livello delle linee d'azione, la Commissione ha stimolato lo sviluppo di una rete di hot-line in Europa con membri associati negli Stati Uniti e in Australia, ha finanziato la ricerca nell'ambito della sensibilizzazione presso un'ampia gamma di utenti finali, ha stimolato lo sviluppo del filtraggio, prendendo in considerazione la diversità culturale e linguistica dell'Europa ed ha sostenuto lo sviluppo di un sistema di classificazione internazionale. La valutazione corretta dell'impatto di taluni progetti, in particolare il filtraggio, richiederà ancora tempo.

    La tipologia abituale dei progetti CE, che riunisce un'ampia gamma di organismi provenienti da culture e retroterra nazionali differenti, è particolarmente utile a questo tipo di programma, consente la costituzione di reti e favorisce gli impatti orientati alla conoscenza.

    Il programma è riuscito a mettere in contatto i soggetti interessati producendo una "comunità di operatori" sebbene sia necessaria una maggiore partecipazione dell'industria, nonché degli organismi di autoregolamentazione e dei gruppi di consumatori.

    Raccomandazioni

    La relazione di valutazione contiene una serie di raccomandazioni così denominate: pertinenza; efficacia e impatto; efficienza ed efficacia; e utilità e sostenibilità; di seguito sono presentate le risposte della Commissione alle principali raccomandazioni.

    Importanza

    1. Raccomandazioni: estendere l'enfasi/gli obiettivi per comprendere le tecnologie delle comunicazioni nuove ed emergenti che influenzeranno in modo particolare l'uso di Internet da parte dei bambini (ad esempio, i telefoni mobili 3G). Riesaminare la linea d'azione sul filtraggio e la classificazione. Continuare a muoversi verso il collegamento in rete di nodi per la sensibilizzazione negli Stati membri.

    Commento della Commissione: punto iscritto nella seconda fase 2003-2004 del programma. In questo modo si estende in modo specifico la copertura del programma per includere nuove tecnologie quali i telefoni mobili 3G, si concentra il finanziamento nel settore del filtraggio del contenuto verso il benchmarking del software e dei servizi di filtraggio in modo da fornire informazioni obiettive agli utenti finali e si istituisce una rete europea dei nodi di sensibilizzazione.

    2. Raccomandazione: i problemi legati al tentativo di conseguire un uso più sicuro di Internet si riscontrano a livello mondiale. La Commissione dovrebbe continuare a coinvolgere gli operatori all'esterno dell'Unione europea.

    Commento della Commissione: la Commissione utilizzerà il Forum per l'uso sicuro di Internet nella seconda fase 2003-2004 del programma quale piattaforma per i contatti all'esterno dell'Unione europea. Tra i compiti dei coordinatori delle reti saranno comprese le relazioni internazionali.

    Efficacia e impatto:

    3. Raccomandazione: il programma dovrebbe incoraggiare una più ampia partecipazione dei provider del servizio Internet (ISP) e di altri operatori dell'industria.

    Commento della Commissione: la Commissione concorda. Le hot-line beneficiano già di un sostanziale input dell'industria. Gli attuali progetti di sensibilizzazione, basati su un approccio "nodale", sono riusciti ad attirare il sostegno dell'industria e questa strategia sarà generalizzata attraverso la messa in rete di azioni di sensibilizzazione nel prossimo gruppo di progetti, nel periodo 2003-2004. Il Forum per l'uso sicuro di Internet comprenderà tra i suoi membri gli ISP e altri operatori pertinenti dell'industria.

    4. Raccomandazione: nell'ambito dei progetti è già stata prodotta una quantità di informazioni e di materiali che dovrebbe beneficiare della massima diffusione.

    Commento della Commissione: il sito web ufficiale del piano d'azione per l'uso sicuro di Internet fornisce informazioni circa il programma e collegamenti ai siti web dei progetti principali. Il sito web saferinternet.org offre inoltre un punto di accesso unico a tutti i risultati del progetto. Questo continuerà ad essere un compito del coordinatore della rete di sensibilizzazione (awareness network).

    5. Raccomandazione: si dovrà riflettere sull'opportunità di riesaminare gli strumenti esistenti alla luce della natura dinamica della creazione di un uso più sicuro di Internet.

    Commento della Commissione: la principale interpretazione ricevuta dai valutatori circa gli strumenti attuali proveniva dalle organizzazioni non governative (ONG) e riguardava la norma del cofinanziamento. Il cofinanziamento è necessario per validi motivi: aumenta le risorse finanziarie del progetto, dimostra l'impegno del contraente e il sostegno di cui beneficia nella comunità locale (quando il cofinanziamento proviene da fonti diverse da quelle proprie del contraente) ed è un indicatore della sostenibilità di un progetto.

    6. Raccomandazione: il programma dovrebbe concentrarsi sui settori nei quali avrà probabilmente l'impatto maggiore, vale a dire a livello europeo/internazionale attraverso la messa in rete e i moltiplicatori.

    Commento della Commissione: se ne conviene; questa posizione è alla base della strategia adottata nella fase 2003-2004 del programma.

    Efficienza ed efficacia:

    7. Raccomandazione: la Commissione europea dovrebbe riesaminare le procedure amministrative al fine di armonizzare l'approccio con i tipi di progetti da finanziare.

    Commento della Commissione: la Commissione è tenuta ad utilizzare gli strumenti forniti e ad amministrarli conformemente alla base giuridica stabilita dal legislatore comunitario. Le procedure sono studiate per garantire l'opportuno monitoraggio dei progetti e l'uso corretto del denaro dei contribuenti europei.

    8. Raccomandazione: il piando d'azione dovrebbe stabilire come intende conciliare nello stesso bilancio il finanziamento delle nuove hot-line nei paesi candidati e le hot-line esistenti.

    Commento della Commissione: il bilancio per le hot-line per il periodo 2003-2004 è stato aumentato in modo da consentire la prosecuzione del finanziamento delle hot-line esistenti e l'avvio delle nuove hot-line nei paesi in via di adesione.

    9. Raccomandazione: si dovrebbe continuare a sorvegliare il mercato sulle questioni relative alla legislazione, alla regolamentazione e ai codici di condotta.

    Commento della Commissione: tali questioni saranno affrontate nell'ambito del Forum per l'uso sicuro di Internet.

    Utilità e sostenibilità

    10. Raccomandazione: la Commissione dovrebbe rivedere in modo sostanziale i meccanismi di attuazione e di sostegno proposti per ogni azione futura in tale settore. In particolare, il piano d'azione dovrebbe affrontare la questione della sostenibilità delle hot-line e dotarle di un modello di finanziamento più appropriato, in particolare in previsione dell'allargamento.

    Commento della Commissione: la Commissione è del tutto consapevole della necessità di garantire che gli investimenti già compiuti per promuovere l'uso sicuro di Internet continuino a dare frutti e che le azioni future in tale settore apportino il massimo valore aggiunto europeo incoraggiando la messa in rete delle iniziative negli Stati membri.

    CONCLUSIONE

    La Commissione prende nota delle conclusioni e delle raccomandazioni contenute nella relazione di valutazione sul programma. Alla luce delle risposte della Commissione, invita il Parlamento europeo, il Consiglio, il Comitato economico e sociale europeo e il Comitato delle regioni a:

    (1) continuare a sostenere il ruolo del programma nella promozione di un uso sicuro di Internet e delle nuove tecnologie on-line durante il periodo 2003-2004;

    (2) proseguire discussioni attive sulla lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo principalmente nel campo della tutela dei bambini e dei minori.

    ALLEGATO

    Valutazione definitiva del

    piano d'azione per l'uso sicuro di Internet

    Relazione finale

    redatta per la Commissione europea

    Technopolis Ltd

    Giugno 2003

    1. Sintesi [5]:

    [5] Relazione integrale disponibile all'indirizzo http://europa.eu.int/ iap

    1.1 Contesto

    Il presente documento è la relazione finale della valutazione definitiva del piano d'azione per l'uso sicuro di Internet (IAP). Le analisi, conclusioni e raccomandazioni presentate dai valutatori si basano su informazioni acquisite dai documenti di base del piano d'azione per l'uso sicuro di Internet e dei relativi progetti, da colloqui telefonici con i principali soggetti interessati, dalla partecipazione a numerosi importanti eventi dello IAP e da un'indagine condotta presso i partecipanti al progetto. Sono stati inoltre realizzati nove studi di casi relativi ad otto progetti (le istruzioni prevedevano sei studi, ma la struttura delle hot-line ha fatto sì che fosse più interessante analizzare il progetto "ombrello" delle hot-line e alcune delle hot-line finanziate nel quadro di detto progetto o ad esso associate) e tre progetti analoghi, esterni al programma.

    Le conclusioni della valutazione saranno utilizzate principalmente per dimostrare i risultati, in particolare il conseguimento degli obiettivi del piano d'azione per l'uso sicuro di Internet stabiliti nella decisione e nel programma di lavoro 1999-2002, nonché il suo impatto ed il rapporto costo-efficacia.

    Le questioni specifiche da valutare sono le seguenti:

    pertinenza degli obiettivi, delle priorità e degli strumenti di attuazione dell'azione

    efficacia e impatto dell'azione

    efficienza e rapporto costo-efficacia

    utilità e sostenibilità

    collegamenti causali dalle risorse utilizzate alle attività e impatti presunti (logica d'intervento)

    lezioni da trarre per possibili interventi futuri di natura analoga.

    Lo studio mirava a produrre conclusioni significative circa il risultato complessivo del programma in relazione a tutti i punti pertinenti. Prendendo in considerazione le importanti attività della Commissione europea in questo campo, lo studio mirava a fornire raccomandazioni strategiche solide e pragmatiche sulla base delle conclusioni della valutazione e dei contributi di tutti i soggetti interessati coinvolti nel progetto.

    1.2 Il piano d'azione per l'uso sicuro di Internet

    Il fine del piano d'azione per l'uso sicuro di Internet era garantire l'attuazione delle varie iniziative dell'Unione europea nel campo del contenuto illegale o improprio su Internet. A tal fine, l'iniziativa è stata concepita per sostenere iniziative di tipo non normativo finalizzate a promuovere l'uso sicuro di Internet.

    La decisione che istituisce il piano d'azione stabilisce numerose misure raggruppate in quattro linee d'azione

    1. Creazione di un ambiente più sicuro

    creazione di una rete europea di hot-line

    incoraggiare l'autoregolamentazione e i codici di condotta

    2. Sviluppo di sistemi di filtraggio e classificazione

    dimostrare i benefici del filtraggio e della classificazione

    facilitare l'intesa a livello internazionale sui sistemi di classificazione

    3. Incoraggiare azioni di sensibilizzazione

    preparare il terreno alle azioni di sensibilizzazione

    incoraggiare l'attuazione di azioni di sensibilizzazione su vasta scala

    4. Azioni di sostegno

    valutazione delle implicazioni giuridiche

    coordinamento con iniziative internazionali analoghe

    Il finanziamento complessivo per il piano d'azione per l'uso sicuro di Internet era di 25 milioni di euro per il periodo 1999-2002.

    Nell'ambito delle linee di azione il programma prevedeva tre tipi principali di attività

    * Sostegno ai progetti, in genere sotto forma di un sostegno finanziario che copre parte dei costi, spesso con alcuni elementi di partnership transnazionale. La durata dei progetti variava, ma era in genere compresa tra uno e due anni.

    * Contratti di servizio: finanziamento al 100% di attività a sostegno del piano d'azione affidate a organizzazioni esterne.

    * Azioni di sostegno destinate ad obiettivi generali e promosse o svolte principalmente dalla Commissione stessa.

    I progetti rappresentano ovviamente la percentuale più significativa di spesa nel quadro del piano d'azione per l'uso sicuro di Internet.

    1.3 Principali conclusioni e raccomandazioni

    I risultati della valutazione sono riportati integralmente nel capitolo cinque della relazione. Di seguito sono presentate le conclusioni e le raccomandazioni principali.

    Al momento della valutazione, era in corso il processo di approvazione della proroga del piano d'azione per l'uso sicuro di Internet. Detta proroga è stata approvata dal Parlamento europeo (votazione dell'11 marzo 2003) e del Consiglio (votazione del 26 maggio 2003) [6]. Il piano per l'uso sicuro di Internet prorogato prevede misure per incoraggiare lo scambio di informazioni e il coordinamento con gli operatori pertinenti a livello nazionale e contiene disposizioni particolari per i paesi in via di adesione. Un forum per la promozione dell'uso sicuro di Internet, sulla falsariga del forum europeo sulla cibercriminalità, riunirà gli operatori nel campo dell'autoregolamentazione. Il piano d'azione esteso copre molti tipi diversi di contenuti o condotte illegali, compreso il materiale razzista, e tiene conto delle nuove tecnologie on-line, quali il contenuto mobile e a banda larga, i giochi on-line, il trasferimento di file peer-to-peer e tutte le forme di comunicazione in tempo reale quali le stanze di chat e la messaggeria istantanea. Le reti di hot-line continuano ad essere strumenti chiave del programma, insieme al benchmarking del software di filtraggio e allo sviluppo di nodi di sensibilizzazione.

    [6] GU L 162 dell'1.7.2003, pag. 1

    La nuova versione del piano d'azione per l'uso sicuro di Internet tiene già conto di molte delle conclusioni tratte dalla valutazione che non sono state pertanto riproposte nelle nostre raccomandazioni, ma si concentrano, piuttosto, su altre questioni o su eventuali azioni future a seguito della proroga in corso. Il riorientamento del piano d'azione nell'ambito dell'estensione, tuttavia, si base in gran parte sui risultati della valutazione, in particolare la concentrazione su altri contenuti, quale il razzismo, e l'introduzione di azioni mirate a nuove forme di comunicazione, quali il peer-to-peer e il 3G.

    1.3.1 Pertinenza

    Conclusioni

    * I soggetti interessati e i partecipanti hanno convenuto in generale che gli obiettivi, le priorità e gli strumenti di attuazione originari dell'iniziativa fossero ancora validi e che, in taluni casi, fossero ancora più importanti oggi rispetto all'inizio del piano d'azione.

    * Le linee d'azione sono state giudicate meccanismi adeguati per il conseguimento degli obiettivi.

    * I soggetti interessati e i partecipanti hanno espresso opinioni estremamente varie circa quelli che dovevano (e potevano) essere gli obiettivi del piano d'azione, viste le risorse disponibili.

    * Le persone interpellate hanno giudicato estremamente importante la messa in rete delle hot-line a livello europeo.

    * In termini di software di filtraggio, il piano d'azione ha comportato lo sviluppo di numerosi prodotti. Taluni hanno, tuttavia, sostenuto che si tratta di un approccio limitato al problema e che la loro adozione è ancora insufficiente, in particolare per quanto riguarda la classificazione.

    * Si è registrato un largo consenso sull'opportunità di continuare a concentrarsi sulla sensibilizzazione, ma spostando l'attenzione in particolare sull'istruzione.

    * Attraverso i progetti finanziati nel quadro delle linee d'azione sono stati presi in considerazione gli sviluppi nei settori tecnici, normativi e della società pertinenti.

    * In termini di complementarità, il programma si sta attivamente integrando con altre attività comunitarie a livello politico.

    * I soggetti interessati sottolineano che i problemi correlati al tentativo di assicurare un uso sicuro di Internet si pongono a livello mondiale e che si deve proseguire nello sforzo di coinvolgere i mercati/fornitori all'esterno dell'Europa.

    Raccomandazioni

    Continuare a monitorare e reagire tempestivamente al rapido cambiamento dell'ambiente.

    Estendere l'enfasi/gli obiettivi per comprendere le tecnologie delle comunicazioni nuove ed emergenti che influenzeranno in modo particolare l'uso di Internet da parte dei bambini (ad esempio, i telefoni mobili 3G).

    Riconoscere la natura globale della base dei fornitori del servizio (e di conseguenza del relativo problema) e continuare a coinvolgere operatori all'esterno dell'Unione europea, compresi i paesi candidati, Russia e Ucraina.

    Riesaminare la linea d'azione sul filtraggio e la classificazione.

    Continuare a muoversi verso una rete di nodi di sensibilizzazione negli Stati membri.

    1.3.2 Efficacia e impatto

    Conclusioni

    I soggetti interessati hanno convenuto che il piano d'azione per l'uso sicuro di Internet abbia contribuito in modo significativo all'inserimento della questione nell'ordine del giorno. In pratica significa che esistono numerose azioni che non esistevano in precedenza.

    Gli interpellati hanno evidenziato numerosi impatti specifici del piano d'azione per l'uso sicuro di Internet, in particolare collegati alle reti e alla conoscenza.

    Nel caso delle hot-line, sebbene la creazione di una rete fosse già in corso nel quadro del programma Daphne, si è ottenuta la proliferazione di nuove hot-line in quasi tutti gli Stati membri (ad eccezione del Portogallo e, attualmente, del Lussemburgo).

    Sebbene il filtraggio fosse già una realtà negli Stati Uniti, l'Europa ne contava pochi esempi all'inizio del piano d'azione. Esistono ora soluzioni di filtraggio europee plurilingue e multiculturali. Non esistevano altresì classificazioni standard, quale l'ICRA, che comprende oltre 40 categorie di contenuto.

    Permane, tuttavia, il problema dell'attuazione su ampia scala del filtraggio e della classificazione. Il piano d'azione ha prodotto numerosi output utili che devono essere tradotti in impatti. Non si tratta di un settore statico ed è possibile che, in futuro, siano necessarie nuove soluzioni per rispondere alle sfide delle nuove tecnologie; questi tipi di attività, tuttavia, potranno essere svolti attraverso progetti di ricerca e sviluppo a compartecipazione finanziaria.

    I soggetti interessati hanno espresso il parere che l'eventuale punto debole nell'attuazione del piano d'azione fosse il coinvolgimento dell'industria. Anche la comunicazione tra le differenti linee d'azione è apparsa insufficiente.

    La tipologia abituale dei progetti CE che riunisce un'ampia gamma di organismi provenienti da culture e retroterra nazionali differenti è particolarmente adatta a questo tipo di programma in quanto consente la condivisione delle esperienze e delle buone pratiche e aiuta i paesi che hanno una penetrazione di Internet inferiore ad anticipare i problemi futuri e a preparare per tempo la legislazione pertinente. È inoltre necessario una maggiore partecipazione degli enti di autoregolamentazione negli Stati membri e dei gruppi di consumatori.

    Il piano d'azione per l'uso sicuro di Internet si è rivolto con successo ad un'ampia gamma di soggetti interessati.

    - A livello politico il piano d'azione è riuscito a inserire le questioni legate allo sviluppo di un uso sicuro di Internet nell'ordine del giorno dell'UE e degli Stati membri.

    - A livello delle imprese, il piano d'azione ha convinto numerosi ISP e fornitori di contenuto a farsi maggiormente carico dell'uso sicuro di Internet. Esistono, tuttavia, ancora paesi nei quali la partecipazione degli ISP è limitata.

    - A livello giuridico e consultivo, il piano d'azione ha stabilito dei contatti con i soggetti interessati attraverso i progetti e i comitati nazionali. Sono attivi numerosi collegamenti con le forze di polizia nazionali e con agenzie quali Interpol e Europol.

    A livello degli intermediari e dei moltiplicatori, il piano d'azione è riuscito a mettere in contatto tali organizzazioni con altri soggetti interessati al fine di costituire una "comunità di operatori". Il programma beneficia di un input molto più ampio da parte dei soggetti interessati a livello nazionale di quanto rilevato durante la valutazione intermedia.

    Raccomandazioni

    Il programma dovrebbe continuare a incoraggiare la partecipazione degli ISP e degli altri soggetti pertinenti del mondo industriale, in particolare negli Stati membri dell'UE (e nei paesi candidati) nei quali, al momento, la partecipazione è scarsa.

    Il programma dovrebbe tenere conto della quantità di informazioni e di materiale già prodotti nel quadro dei progetti e di altre azioni e assicurarne un'ampia diffusione.

    Si dovrebbe riflettere sull'opportunità di rivedere gli strumenti esistenti alla luce della natura dinamica della creazione di un più sicuro Internet.

    Il programma dovrebbe concentrarsi sui settori nei quali avrà probabilmente l'impatto maggiore, vale a dire a livello europeo/internazionale attraverso la messa in rete e i moltiplicatori.

    1.3.3 Efficienza ed efficacia

    Conclusioni

    * Il modello di finanziamento per i progetti non è adeguato ai tipi di progetti che sono stati finanziati nel quadro del piano d'azione per l'uso sicuro di Internet. Le tre linee d'azione principali hanno meccanismi di attuazione ben distinti che si discostano dal tipico modello di finanziamento della ricerca e dello sviluppo.

    * La maggior parte dei partecipanti ha giudicato elevato il valore del processo di revisione. I partecipanti ai progetti hanno, tuttavia, indicato che, all'inizio del programma, i revisori non apparivano ben preparati, sebbene la situazione appaia ora migliorata.

    * Dalle interviste condotte per lo studio dei casi sembrano sussistere problemi di efficienza per quanto riguarda i consorzi per progetti di ampie dimensioni, soprattutto progetti finanziati per promuovere la sensibilizzazione.

    * La formazione di partnership transnazionali è stata, tuttavia, in genere valutata favorevolmente. Molte partnership sono state realizzate con organizzazioni già conosciute, ma è stato avviato anche un numero significativo di nuovi contatti. Una caratteristica particolare del piano d'azione è stato l'aver messo in contatto organizzazioni disparate, quali le ONG per la tutela dei minori, le società che sviluppano software e gli ISP, organizzazioni con finalità e culture molto differenti.

    * In termini di rapporto costo-efficacia, i colloqui con i soggetti interessati indicano che le hot-line sono considerate un buon investimento. I progetti di filtraggio non sono sostenuti da tutti; il giudizio finale potrà essere espresso solo dopo aver chiarito la questione ancora irrisolta del grado di adozione di tale tecnologia. Per i progetti di sensibilizzazione, il giudizio è ancora più frammentario e varia da progetto a progetto. È stato invece espresso un parere generalmente favorevole sulle revisioni esterne dei progetti. Anche in questo caso il valore reale sarà dato dall'impatto del lavoro che deve ancora essere realizzato.

    Raccomandazioni

    La Commissione europea dovrebbe riesaminare le procedure amministrative al fine di armonizzare l'approccio con i tipi di progetti da finanziare.

    Il piando d'azione dovrebbe stabilire come intende conciliare nello stesso bilancio il finanziamento delle nuove hot-line nei paesi candidati e le hot-line esistenti.

    Si dovrebbe continuare a sorvegliare il mercato sulle questioni relative alla legislazione, alla regolamentazione e ai codici di condotta.

    1.3.4 Utilità e sostenibilità

    Conclusioni

    * La giustificazione alla base dell'azione è ancora pertinente

    - Nel settore delle comunicazioni si susseguono nuovi sviluppi tecnologici, nuove piattaforme e nuovi metodi per lo scambio di informazioni illegali.

    - I governi, a livello nazionale e internazionale, continuano a promuovere la sempre più ampia adozione di Internet come un fattore cruciale per la crescita economica e per la società. Un numero sempre maggiore di adulti e di minori avrà, pertanto, accesso a Internet.

    A livello degli Stati membri non esiste una strategia coerente per assicurare un uso sicuro di Internet e anche il grado di coordinamento delle attività varia in modo significativo.

    Risulta che molte delle hot-line continuerebbero ad esistere anche senza il finanziamento della Commissione europea, sebbene la loro creazione sarebbe stata più lenta. La messa in rete internazionale delle hot-line, tuttavia, è cruciale per la loro efficacia.

    È doveroso riconoscere la lungimiranza della Commissione europea nell'individuare tali questioni fin dalle prime fasi dello sviluppo di Internet. Essa ha stimolato lo sviluppo di una rete di hot-line in Europa con membri associati negli Stati Uniti e in Australia, ha finanziato la ricerca nel campo della sensibilizzazione presso un'ampia gamma di utenti finali, ha stimolato lo sviluppo del filtraggio, prendendo in considerazione la diversità culturale e linguistica dell'Europa e ha sostenuto lo sviluppo di un sistema di classificazione internazionale.

    Il problema deve essere affrontato a livello internazionale e degli Stati membri. Esiste, pertanto, una chiara giustificazione per la prosecuzione delle attività intraprese nel quadro del piano d'azione per l'uso sicuro di Internet. Ciò non significa, tuttavia, che il finanziamento debba essere limitato agli stessi problemi o che si debbano utilizzare gli stessi strumenti.

    Raccomandazioni

    La Commissione dovrebbe rivedere in modo sostanziale i meccanismi di attuazione e di sostegno proposti per ogni azione futura in tale settore.

    In particolare, il piano d'azione dovrebbe affrontare la questione della sostenibilità delle hot-line e dotarle di un modello di finanziamento più appropriato, in particolare in vista dell'allargamento.

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