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Document 42020Y1201(01)
Resolution of the Council and of the Representatives of the Governments of the Member States meeting within the Council on the Framework for establishing a European Youth Work Agenda 2020/C 415/01
Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sul quadro relativo all’istituzione di un’agenda europea per l’animazione socioeducativa 2020/C 415/01
Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sul quadro relativo all’istituzione di un’agenda europea per l’animazione socioeducativa 2020/C 415/01
OJ C 415, 1.12.2020, p. 1–8
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
1.12.2020 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 415/1 |
Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sul quadro relativo all’istituzione di un’agenda europea per l’animazione socioeducativa
(2020/C 415/01)
IL CONSIGLIO E I RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI, RIUNITI IN SEDE DI CONSIGLIO,
RICONOSCENDO CHE:
1. |
L’animazione socioeducativa è un termine generale che abbraccia una vasta gamma di attività di natura sociale, culturale, educativa, ambientale e/o politica condotte dai giovani, con i giovani e per i giovani, in gruppi o individualmente. L’animazione socioeducativa è svolta da animatori socioeducativi retribuiti e volontari e si basa su processi di apprendimento non formale e informale incentrati sui giovani e sulla partecipazione volontaria. L’animazione socioeducativa è essenzialmente una prassi sociale che comporta lavorare con i giovani e le società in cui vivono, agevolando la loro partecipazione attiva e l’inclusione nelle loro comunità e nel processo decisionale (1). |
2. |
Sebbene esista una consapevolezza comune della funzione primaria dell’animazione socioeducativa, quest’ultima assume forme molto diverse nei vari Stati membri dell’UE, è definita o descritta in maniera differente ed è associata a percezioni, tradizioni, portatori di interessi e pratiche diversi. Le forme e i contesti in cui essa si concretizza possono variare (2). L’animazione socioeducativa svolge un ruolo importante nello sviluppo personale e sociale dei giovani, nella loro partecipazione alla società e nelle transizioni che attraversano. Si rivolge a tutti i giovani, compresi quelli meno coinvolti nella società e/o con minori opportunità e/o la cui piena partecipazione politica e sociale è messa a rischio da svantaggi o discriminazioni individuali o strutturali (3). |
3. |
I giovani prendono parte su base volontaria, in maniera organizzata o auto-organizzata, alle organizzazioni e associazioni giovanili, alle iniziative o ad altre forme aperte riguardanti i giovani, contribuendo in tal modo allo sviluppo della società a tutti i livelli. L’animazione socioeducativa svolge un ruolo cruciale nel sostenere tale coinvolgimento. Si tratta di un modo per raggiungere le comunità piccole e remote e promuovere il dialogo con i giovani in maniera aperta e accessibile a tutti. |
4. |
L’animazione socioeducativa consente ai giovani di conoscere e sperimentare valori universali quali i diritti umani, la parità di genere, la democrazia, la pace, il pluralismo, la diversità, l’inclusione, la solidarietà, la tolleranza e la giustizia. |
5. |
L’animazione socioeducativa rappresenta un settore a sé stante nonché un importante contesto di socializzazione non formale e informale. Viene svolta da un’ampia comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa (4). L’animazione socioeducativa è orientata alle esigenze e ai requisiti individuali dei giovani e affronta direttamente le sfide cui essi devono misurarsi nella società odierna. Una componente essenziale dell’animazione socioeducativa è la creazione di spazi sicuri, accessibili, aperti e autonomi nella società, nonché di ambienti di apprendimento propizi e basati sull’esperienza per i giovani. La partecipazione dei giovani alla progettazione e all’offerta di animazione socioeducativa è essenziale al fine di garantire che le organizzazioni, i programmi e le attività rispondano e siano inerenti alle esigenze e alle aspirazioni dei giovani. |
6. |
L’animazione socioeducativa facilita l’apprendimento e il coinvolgimento tra i giovani, promuovendo in tal modo la coscienza democratica e la cittadinanza europea attiva. |
7. |
In occasione della seconda convention europea sull’animazione socioeducativa, svoltasi nel 2015, i portatori di interessi si sono adoperati per raggiungere una consapevolezza europea comune dell’animazione socioeducativa e per descriverne le funzioni fondamentali con riguardo ai giovani, ossia creare spazi per i giovani e offrire delle prospettive nei loro percorsi di vita. |
SOTTOLINEANO CHE:
8. |
Negli ultimi decenni l’animazione socioeducativa è diventata un ambito di lavoro a sé stante, svolto da, con e per i giovani a livello europeo. In alcuni Stati membri l’animazione socioeducativa è già un ambito consolidato. Tuttavia, al fine di sfruttarne appieno il potenziale, occorre sviluppare ulteriormente le capacità. |
9. |
La comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa è stata all’origine di molti recenti sviluppi in questo ambito, innescati da un’ampia gamma di portatori di interessi coinvolti nella risposta alle esigenze specifiche nell’ambito dell’animazione socioeducativa. Questi sviluppi rispecchiano la grande diversità dell’animazione socioeducativa e le sue diverse tradizioni nei singoli Stati membri. |
10. |
Molteplici sfide continuano a porsi di fronte all’animazione socioeducativa in Europa:
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11. |
Sia la strategia dell’UE per la gioventù (2019-2027) che la strategia 2030 nel settore della gioventù adottata dal Consiglio d’Europa invitano a sviluppare un’agenda europea per l’animazione socioeducativa. Con questo invito, la strategia dell’UE per la gioventù ha incoraggiato la ricerca di ulteriori sinergie con il lavoro svolto dal Consiglio d’Europa in questo settore. In tal modo si consentirebbe di promuovere la cooperazione reciproca e di creare sinergie tra l’UE e il Consiglio d’Europa per sviluppare ulteriormente le pratiche e le politiche in materia di animazione socioeducativa. |
CONCORDANO IL SEGUENTE QUADRO STRATEGICO QUALE AGENDA EUROPEA PER L’ANIMAZIONE SOCIOEDUCATIVA:
12. |
L’agenda europea per l’animazione socioeducativa («agenda») è un quadro strategico volto a rafforzare e sviluppare la qualità, l’innovazione e il riconoscimento dell’animazione socioeducativa. Adotta un approccio mirato per sviluppare ulteriormente l’animazione socioeducativa basata sulla conoscenza in Europa e collegare le decisioni politiche alla loro attuazione pratica. L’agenda è caratterizzata da una cooperazione coordinata tra i portatori di interessi a diversi livelli e in vari settori dell’animazione socioeducativa e serve anche a rafforzare l’animazione socioeducativa quale ambito di lavoro distinto che può fungere da partner paritario con altri settori d’intervento. |
13. |
L’agenda comprende i seguenti elementi:
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SI PREFIGGONO QUANTO SEGUE:
14. |
Promuovere l’ulteriore sviluppo e il rafforzamento della qualità, dell’innovazione e del riconoscimento dell’animazione socioeducativa e, in collaborazione con la comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa, migliorare il quadro all’interno del quale è realizzata, a tutti i livelli, anche facendo ricorso alla cooperazione intersettoriale e ad approcci basati su dati concreti. |
15. |
Prestare particolare attenzione all’attuazione dell’agenda nel quadro della strategia dell’UE per la gioventù e, ove possibile, integrare pienamente le politiche in materia di animazione socioeducativa in tutti i livelli delle politiche giovanili e nelle relative strategie (nazionali, regionali e locali) negli Stati membri. |
16. |
Garantire la presenza di strutture sostenibili e la disponibilità di risorse adeguate per un’animazione socioeducativa di qualità, in modo che tutti i giovani possano beneficiare in maniera positiva delle misure messe in atto in questo settore o plasmarle in prima persona, prestando particolare attenzione all’azione a livello locale e nelle zone remote e rurali in cui vi sono minori opportunità di animazione socioeducativa. |
17. |
Rafforzare ed estendere i principi comuni dell’animazione socioeducativa all’interno della comunità di pratica in tale settore, aumentando la conoscenza e la consapevolezza degli sviluppi in tale ambito in Europa, promuovendo una cooperazione regolare, scambi e pratiche comuni, tenendo conto nel contempo delle differenze tra i vari livelli e settori dell’animazione socioeducativa. |
18. |
Migliorare la comprensione dei concetti, dei metodi e degli strumenti utilizzati per l’istruzione e la formazione nell’ambito dell’animazione socioeducativa, sviluppare ulteriormente quadri basati sulle competenze per l’istruzione e la formazione formali e non formali in tale settore, se del caso, e offrire ai vari attori coinvolti nell’animazione socioeducativa un’istruzione, una formazione, un sostegno e orientamenti di qualità sufficienti. |
19. |
Monitorare e valutare periodicamente lo stato dell’animazione socioeducativa e gli sviluppi e le sfide di tale ambito, analizzare le esigenze dei giovani e i trend pertinenti per l’animazione socioeducativa, coinvolgere i giovani nell’elaborazione di strategie e incoraggiare la comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa, in cooperazione con altri settori interessati, a rispondere a tali sviluppi e a continuare a sviluppare di conseguenza le proprie modalità di lavoro. |
20. |
Se del caso, sviluppare ulteriormente strategie e azioni che consentano il riconoscimento e la convalida dell’apprendimento non formale e informale nel settore dell’animazione socioeducativa, nonché il riconoscimento del contributo dell’animazione socioeducativa alla responsabilizzazione dei giovani. |
21. |
Rafforzare la capacità dell’animazione socioeducativa di consentire ai giovani di contribuire allo sviluppo di società inclusive, sostenibili, democratiche, pluralistiche e pacifiche. |
22. |
Aumentare le opportunità di interazione e scambio a livello transfrontaliero tra giovani provenienti da contesti culturali e socioeconomici diversi nonché di scambi interculturali all’interno degli Stati membri, rendendo tali scambi una pratica corrente nell’animazione socioeducativa, e facilitare la creazione di progetti più strategici per la cooperazione nell’ambito dell’animazione socioeducativa in tutta Europa. |
23. |
Alla luce dell’esperienza acquisita con la pandemia di COVID-19 e in vista di eventuali crisi future, garantire, a tutti i livelli, la disponibilità e il funzionamento costanti delle varie strutture e infrastrutture coinvolte nell’animazione socioeducativa sviluppando meccanismi e risorse a prova di crisi, comprese le tecnologie digitali, e garantire che le strutture e le infrastrutture siano in grado di adattarsi alla situazione attuale e a situazioni analoghe che potrebbero verificarsi in futuro. |
24. |
Rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri e il Consiglio d’Europa, così come tra le rispettive istituzioni, al fine di sostenere lo sviluppo di un’animazione socioeducativa di qualità in tutta Europa. |
INVITANO GLI STATI MEMBRI, IN LINEA CON IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ E AI LIVELLI ADEGUATI, TENENDO DEBITAMENTE CONTO DELLE SPECIFICHE CIRCOSTANZE NAZIONALI, A:
25. |
Integrare l’animazione socioeducativa nelle strategie esistenti e future concernenti le politiche giovanili e nella relativa attuazione a tutti i livelli amministrativi, al fine di favorire una maggiore innovazione, migliorare la qualità e accrescere il riconoscimento del settore, prestando particolare attenzione all’azione a livello locale nella definizione e nello sviluppo dell’agenda. |
26. |
Individuare i temi e i settori d’azione per l’ulteriore sviluppo dell’animazione socioeducativa a livello locale, regionale e nazionale, conformemente agli obiettivi comuni dell’agenda, che dovrebbero essere elaborati e attuati nel quadro della strategia dell’UE per la gioventù e in cooperazione con la comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa. Tale processo dovrebbe essere il più mirato possibile ed essere integrato, se del caso, nelle strategie esistenti. |
27. |
Informare tutti gli attori pertinenti a livello nazionale, regionale e locale, all’interno della comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa, in merito all’agenda e alla relativa attuazione, e garantire un dialogo adeguato con tali attori e tra di essi. |
INVITANO GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE EUROPEA, NELL’AMBITO DELLE RISPETTIVE SFERE DI COMPETENZA E AI LIVELLI APPROPRIATI, NEL PIENO RISPETTO DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ, A:
28. |
Promuovere la dimensione europea dell’animazione socioeducativa attraverso lo scambio transfrontaliero e transnazionale, la cooperazione, l’apprendimento interculturale e l’apprendimento tra pari. |
29. |
Facilitare l’attuazione e l’ulteriore sviluppo dell’agenda facendo ricorso alle strutture e agli strumenti esistenti oppure individuando o istituendo, se del caso, nuovi strumenti, strutture di sostegno, partenariati o altri metodi appropriati di cooperazione ai vari livelli. |
30. |
Adoperarsi per garantire che l’agenda sia definita il più possibile dalla comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa e mettere a disposizione di quest’ultima informazioni, opportunità e spazi per facilitarne il coinvolgimento. A tale riguardo, occorre prestare particolare attenzione ai giovani e agli animatori socioeducativi. |
31. |
Prevedere, in linea di principio ogni cinque anni, una convention europea sull’animazione socioeducativa che funga da sede per l’ulteriore sviluppo dell’agenda, valutare la possibilità di invitare gli Stati membri del Consiglio d’Europa nell’ambito della politica di vicinato dell’UE ed esplorare le possibili modalità di sostegno alla preparazione e all’attuazione dell’agenda attraverso il programma Erasmus+ Gioventù e il Corpo europeo di solidarietà. |
32. |
Istituire una «Rete per lo sviluppo dell’animazione socioeducativa in Europa» aperta e consultiva tra le pertinenti strutture che contribuisca efficacemente allo sviluppo dell’animazione socioeducativa promuovendo approcci innovativi, sostenendo lo sviluppo e la cooperazione con e tra i diversi attori all’interno e all’esterno della comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa, fornendo sostegno e diffondendo informazioni concernenti le varie priorità tematiche, gli approcci, le reti e i gruppi destinatari. A tale riguardo, la rete dovrebbe essere sostenuta anche mediante consulenze e competenze provenienti da altri settori. La rete dovrebbe cercare di coinvolgere nuovi attori nelle sue attività di sviluppo. |
33. |
Esplorare le possibilità per far sì che i programmi di finanziamento dell’UE, tra cui Erasmus+ Gioventù e il Corpo europeo di solidarietà, possano contribuire attivamente, se del caso, all’attuazione dell’agenda a titolo dei diversi strumenti di finanziamento dei programmi. |
34. |
Promuovere la cittadinanza attiva e critica e la coscienza democratica nonché l’apprezzamento della diversità tra tutti i giovani in quanto parti permanenti e fondamentali dell’animazione socioeducativa, anche promuovendo lo sviluppo delle competenze attraverso l’istruzione e la formazione degli animatori socioeducativi. Offrire a tutti i giovani, senza discriminazioni, la possibilità di agire di propria iniziativa, sviluppare la propria autoefficacia ed esercitare un’influenza positiva. |
35. |
Monitorare e valutare l’attuazione dell’agenda. A tal fine, la relazione dell’UE sulla gioventù dovrebbe includere un capitolo dedicato allo sviluppo, nell’ambito dell’animazione socioeducativa, di strutture, strumenti di sostegno, partenariati o altri metodi appropriati di cooperazione negli Stati membri e a livello europeo. |
INVITANO LA COMMISSIONE EUROPEA A:
36. |
Garantire che l’agenda sia integrata nell’attuazione della strategia dell’UE per la gioventù, anche per quanto riguarda gli obiettivi per la gioventù europea, e aumentarne la visibilità facendo ricorso agli strumenti di governance previsti nella strategia dell’UE per la gioventù al fine di attuare l’agenda e monitorare, valutare, diffondere e utilizzare i relativi risultati. |
37. |
Garantire sinergie con altre organizzazioni internazionali e rafforzare il partenariato esistente con il Consiglio d’Europa nell’attuazione dell’agenda attraverso un’azione complementare e coordinata. Al partenariato UE-Consiglio d’Europa nel settore della gioventù potrebbe essere assegnato un ruolo centrale nel garantire sinergie e nell’agevolare il dialogo per gli animatori socioeducativi. |
38. |
Prendere in considerazione lo sviluppo di una piattaforma digitale europea aperta e multilingue, dedicata all’animazione socioeducativa, in stretta collaborazione con la comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa, per condividere informazioni, conoscenze e buone pratiche e intraprendere attività di cooperazione e apprendimento tra pari. Agevolare in tal modo lo sviluppo e l’attuazione dell’agenda, compresa, se del caso, la sua dimensione esterna. Un gruppo di esperti che rappresenti la comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa potrebbe essere associato e fornire consulenza al processo di creazione e attuazione della piattaforma. |
39. |
Rafforzare gli approcci basati sullo sviluppo della conoscenza e su dati concreti nel settore dell’animazione socioeducativa in Europa agevolando gli scambi di esperti e la ricerca basata su dati scientifici e sulla pratica per quanto riguarda l’impatto dei principi, degli sviluppi, dei concetti, delle attività e delle pratiche applicati nel settore, in particolare coinvolgendo i ricercatori nel settore della gioventù e creando un archivio di competenze all’interno delle organizzazioni di animazione socioeducativa. |
(1) Descrizione tratta dalla raccomandazione CM/Rec(2017) 4 del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa agli Stati membri sull'animazione socioeducativa.
(2) Ad esempio i centri per i giovani, i progetti destinati ai giovani, l'animazione socioeducativa di strada/di tipo itinerante, i gruppi giovanili informali, i campi/le colonie giovanili, l'informazione per i giovani, le organizzazioni giovanili e i movimenti giovanili, come indicato nella relazione finale del gruppo di esperti sul «contributo dell'animazione socioeducativa per affrontare le sfide che riguardano attualmente i giovani, in particolare il passaggio dall'istruzione all'occupazione».
(3) Gli svantaggi strutturali sono, a differenza di quelli individuali, gli svantaggi che non riguardano gli individui in sé e per sé, bensì i quadri regolamentari cui sono soggetti e le loro condizioni di vita basilari.
(4) Cfr. la definizione nell'allegato 2.
(5) La terza convention europea sull'animazione socioeducativa, un evento digitale trasmesso da Bonn, segna l'inizio del processo di attuazione dell'agenda.
ALLEGATO I
Riferimenti
Nell’adottare la presente risoluzione, il Consiglio e i rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, fanno riferimento ai seguenti documenti:
Documenti del Consiglio
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Risoluzione del Consiglio su un quadro di cooperazione europea in materia di gioventù: La strategia dell’Unione europea per la gioventù 2019-2027 (GU C 456 del 18.12.2018, pag. 1) |
— |
Conclusioni del Consiglio sull’animazione socioeducativa digitale (GU C 414 del 10.12.2019, pag. 2) |
— |
Conclusioni del Consiglio sull’animazione socioeducativa intelligente (GU C 418 del 7.12.2017, pag. 2) |
— |
Conclusioni del Consiglio sull’istruzione e la formazione degli animatori socioeducativi (GU C 412 del 9.12.2019, pag. 12) |
— |
Conclusioni del Consiglio sul tema «Aumentare le opportunità per i giovani nelle zone rurali e remote» (GU C 193 del 9.6.2020, pag. 3) |
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Risoluzione del Consiglio sull’animazione socioeducativa (GU C 327 del 4.12.2010, pag. 1) |
— |
Raccomandazione del Consiglio sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale (GU C 398 del 22.12.2012, pag. 1) |
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Raccomandazione del Consiglio, del 22 maggio 2018, sulla promozione di valori comuni, di un’istruzione inclusiva e della dimensione europea dell’insegnamento (GU C 195 del 7.6.2018, pag. 1) |
Documenti della Commissione europea
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Study on youth work and entrepreneurial learning (Studio sull’animazione socioeducativa e l’apprendimento imprenditoriale) (2017) |
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Study on the value of youth work in the EU: general report - case studies- country reports (Studio sul valore dell’animazione socioeducativa nell’UE: relazione generale — studi di casi — relazioni per paese) (2014) |
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Youthpass impact study. Young people’s personal development and employability and the recognition of youth work (Studio d’impatto su Youthpass. Sviluppo personale e occupabilità dei giovani e riconoscimento dell’animazione socioeducativa) (2013) |
Relazioni di gruppi di esperti sulla cooperazione del Consiglio nel settore della gioventù
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Relazione del gruppo di esperti: Developing digital youth work – Policy recommendations, training needs and good practice examples (Sviluppare l’animazione socioeducativa digitale — Raccomandazioni politiche, esigenze di formazione ed esempi di buone pratiche) (2018) |
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Relazione del gruppo di esperti: The contribution of youth work to preventing marginalisation and violent radicalisation (Il contributo dell’animazione socioeducativa alla prevenzione della marginalizzazione e della radicalizzazione violenta) (2017) |
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Relazione del gruppo di esperti: The contribution of youth work to address the challenges young people are facing, in particular the transition from education to employment (Il contributo dell’animazione giovanile per affrontare le sfide cui i giovani sono confrontati, in particolare nel passaggio tra istruzione e occupazione) (2015) |
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Relazione del gruppo di esperti: Quality Youth Work — A common framework for the further development of youth work (Un’animazione socioeducativa di qualità — Quadro comune per l’ulteriore sviluppo dell’animazione socioeducativa) (2015) |
Documenti del Consiglio d’Europa
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Raccomandazione CM/Rec(2017) 4 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa agli Stati membri sull’animazione socioeducativa |
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Risoluzione CM/Res(2020) 2 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa sulla strategia 2030 del Consiglio d’Europa nel settore della gioventù |
Altro
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Dichiarazione della 2a convention europea sull’animazione socioeducativa (1) |
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European Training Strategy in the field of Youth. Supporting the development of quality youth work in Europe through capacity building (Strategia di formazione europea nel settore della gioventù. Sostenere la creazione di un’animazione socioeducativa di qualità in Europa attraverso lo sviluppo di capacità) (2015) (2) |
(1) https://pjp’eu.coe.int/documents/42128013/47262187/The+2nd+European+Youth+Work+Declaration_FINAL.pdf/cc602b1d’6efc’46d9’80ec’5ca57c35eb85
(2) https://ec.europa.eu/youth/sites/youth/files/eu’training’strategy’youth_en.pdf
ALLEGATO II
Ai fini del presente regolamento si applica la seguente definizione:
Comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa (1)
In materia di animazione socioeducativa, la comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa dovrebbe essere intesa come un gruppo di persone, professionisti o non professionisti, che condividono gli stessi interessi nella risoluzione di un problema, nel miglioramento delle loro competenze e nell’apprendimento dalle esperienze degli altri.
La comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa riguarda i portatori di interessi a tutti i livelli, dal livello locale a quello europeo, tra cui:
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gli animatori socioeducativi e youth leaders; |
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i responsabili dell’animazione socioeducativa; |
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i responsabili dei progetti; |
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le organizzazioni di animazione socioeducativa accreditate e indipendenti; |
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i formatori; |
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i ricercatori; |
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gli educatori degli animatori socioeducativi; |
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le comunità locali e i comuni; |
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le agenzie nazionali per Erasmus+ Gioventù e il Corpo europeo di solidarietà; |
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le rappresentanze giovanili e i giovani; e |
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i responsabili politici per i giovani. |
Tutti gli attori della comunità di pratica nel settore dell’animazione socioeducativa hanno, nell’ambito delle rispettive sfere di competenza, mandati, ruoli e capacità differenti ai fini dell’ulteriore sviluppo dell’animazione socioeducativa.
(1) Il termine «comunità di pratica» è un termine teorico elaborato dagli psicologi dell'istruzione Jean Lave e Étienne Wenger.
ALLEGATO III
Infografica sull’agenda europea per l’animazione socioeducativa