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Document 32024D1074

    Decisione (PESC) 2024/1074 del Consiglio, del 12 aprile 2024, che modifica la decisione (PESC) 2020/1999 relativa a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani

    ST/7948/2024/INIT

    GU L, 2024/1074, 12.4.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2024/1074/oj (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2024/1074/oj

    European flag

    Gazzetta ufficiale
    dell'Unione europea

    IT

    Serie L


    2024/1074

    12.4.2024

    DECISIONE (PESC) 2024/1074 DEL CONSIGLIO

    del 12 aprile 2024

    che modifica la decisione (PESC) 2020/1999 relativa a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani

    IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29,

    vista la decisione (PESC) 2020/1999 del Consiglio, del 7 dicembre 2020, relativa a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani (1), in particolare l’articolo 5, paragrafo 1,

    vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

    considerando quanto segue:

    (1)

    Il 7 dicembre 2020 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2020/1999.

    (2)

    L’8 dicembre 2020, nella dichiarazione dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza («alto rappresentante»), a nome dell’Unione europea, relativa al regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani, l’Unione e i suoi Stati membri hanno ribadito il loro forte impegno a favore della promozione e protezione dei diritti umani in tutto il mondo. Il regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani sottolinea la determinazione dell’Unione a rafforzare il proprio ruolo nella lotta contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani in tutto il mondo. Far sì che tutti possano godere dei propri diritti umani è un obiettivo strategico dell’Unione. Il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e dei diritti umani è un valore fondamentale dell’Unione e della sua politica estera e di sicurezza comune.

    (3)

    Nelle sue conclusioni del 14 novembre 2022, il Consiglio ha espresso preoccupazione per l’effetto sproporzionato che i conflitti armati continuano ad avere sulle donne e sulle ragazze in tutto il mondo, nonché per la prevalenza della violenza sessuale e di genere, ivi compresa la violenza sessuale connessa ai conflitti, offline e online. Il Consiglio si è impegnato a intensificare gli sforzi per contrastare tale violenza al fine di garantire la piena assunzione di responsabilità e combattere l’impunità. Inoltre, nelle sue conclusioni di giugno 2014, il Consiglio aveva sottolineato che per combattere ed eliminare tutte le forme di violenza contro le donne sono necessari politiche coordinate a tutti i livelli pertinenti e un approccio globale che punti alle questioni chiave della prevenzione, dello scarso numero di segnalazioni, della protezione, del sostegno alle vittime nonché al perseguimento degli autori di violenze e ad altri interventi. L’uso strategico delle misure restrittive rafforza tale approccio accrescendo la pressione al fine di prevenire ulteriori violazioni e abusi e, in coordinamento con altri strumenti di cui dispone l’Unione in materia di diritti umani, attira l’attenzione su tali violazioni e abusi e sui relativi responsabili.

    (4)

    Il 7 ottobre 2023 l’alto rappresentante ha rilasciato una dichiarazione a nome dell’Unione europea sugli attacchi contro Israele, condannando con la massima fermezza i molteplici attacchi indiscriminati perpetrati da Hamas in tutta Israele e deplorando profondamente la perdita di vite umane.

    (5)

    Nelle sue conclusioni del 26 e 27 ottobre 2023, il Consiglio europeo ha ribadito che condanna con la massima fermezza Hamas per i suoi attacchi terroristici brutali e indiscriminati in tutta Israele.

    (6)

    In tale contesto, è opportuno inserire tre entità nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi oggetto di misure restrittive che figura nell’allegato della decisione (PESC) 2020/1999.

    (7)

    È pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione (PESC) 2020/1999,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    L’allegato della decisione (PESC) 2020/1999 è modificato conformemente all’allegato della presente decisione.

    Articolo 2

    La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Fatto a Lussemburgo, il 12 aprile 2024

    Per il Consiglio

    Il presidente

    V. VAN PETEGHEM


    (1)   GU L 410 I del 7.12.2020, pag. 13.


    ALLEGATO

    Nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi che figura nella rubrica B. «Persone giuridiche, entità e organismi» dell’allegato della decisione (PESC) 2020/1999 sono aggiunte le voci seguenti:

     

    Nome (traslitterazione in caratteri latini)

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi dell’inserimento nell’elenco

    Data di inserimento nell’elenco

    «24.

    Al-Quds Brigades (Brigate Al-Quds)

    alias Sarāyā al-Quds

    سرايا القدس

    (grafia araba)

    Regioni di attività: Striscia di Gaza, Cisgiordania, Libano meridionale

    Le Brigate Al-Quds sono il braccio armato della Jihad islamica palestinese (Palestinian Islamic Jihad — PIJ), organizzazione terroristica soggetta a misure restrittive dell’Unione.

    Il 7 ottobre 2023 combattenti delle Brigate Al-Quds hanno perpetrato congiuntamente ad Hamas attacchi terroristici brutali e indiscriminati in tutta Israele, commettendo anche diffuse violenze sessuali e di genere in modo sistematico, utilizzandole come arma di guerra.

    In particolare, i combattenti delle Brigate Al-Quds sono stati coinvolti in attacchi contro kibbutz come Kfar Aza e Nahal Oz, in cui sono state commesse gravi forme di violenza sessuale e di genere, tra cui lo stupro, l’omicidio di neonate e il rapimento mirato di donne e ragazze.

    Le Brigate Al-Quds sono pertanto responsabili di gravi violazioni o abusi dei diritti umani, tra cui diffuse e sistematiche violenze sessuali e di genere, che destano serie preoccupazioni anche per quanto riguarda gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune di cui all’articolo 21 del trattato sull’Unione europea.

    12.4.2024

    25.

    Nukhba Force (Forza Nukhba)

    alias Al-Nukhba

    نخبة

    (grafia araba)

    Regioni di attività: Striscia di Gaza, Cisgiordania, Libano meridionale

    La Forza Nukhba è un’unità di forze speciali di Hamas, organizzazione terroristica designata soggetta a misure restrittive dell’Unione.

    Il 7 ottobre 2023 combattenti della Forza Nukhba hanno perpetrato attacchi terroristici brutali e indiscriminati in tutta Israele, commettendo anche diffuse violenze sessuali e di genere in modo sistematico, utilizzandole come arma di guerra.

    In particolare, i combattenti della Forza Nukhba si sono infiltrati, tra l’altro, nel kibbutz Kfar Aza e sono atterrati in parapendio sul festival musicale Nova di Re’im. In entrambi i casi, i combattenti della Forza Nukhba hanno commesso violenze sessuali e di genere diffuse e sistematiche, tra cui lo stupro e il successivo omicidio di minori di sesso femminile, la mutilazione di salme e mutilazioni genitali.

    La Forza Nukhba è pertanto responsabile di gravi violazioni o abusi dei diritti umani, tra cui diffuse e sistematiche violenze sessuali e di genere, che destano serie preoccupazioni anche per quanto riguarda gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune di cui all’articolo 21 del trattato sull’Unione europea.

    12.4.2024

    26.

    Qassam Brigades (Brigate Qassam)

    alias Izz ad-Din al-Qassam Brigades; AQB

     

    Regioni di attività: Striscia di Gaza, Cisgiordania, Libano meridionale

    Le Brigate Qassam sono il braccio armato di Hamas, organizzazione terroristica soggetta a misure restrittive dell’Unione.

    Il 7 ottobre 2023 combattenti delle Brigate Qassam hanno perpetrato attacchi terroristici brutali e indiscriminati in Israele, commettendo anche diffuse violenze sessuali e di genere in modo sistematico, utilizzandole come arma di guerra, compresi l’abuso sessuale su minori e salme, mutilazioni genitali e il rapimento mirato di donne e ragazze.

    Le Brigate Qassam sono pertanto responsabili di gravi violazioni o abusi dei diritti umani, tra cui diffuse e sistematiche violenze sessuali e di genere, che destano serie preoccupazioni anche per quanto riguarda gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune di cui all’articolo 21 del trattato sull’Unione europea.

    12.4.2024».


    ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2024/1074/oj

    ISSN 1977-0707 (electronic edition)


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