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Document 32022D1019

    Decisione (PESC) 2022/1019 del Consiglio del 27 giugno 2022 che modifica la decisione 2010/413/PESC concernente misure restrittive nei confronti dell’Iran

    ST/9860/2022/INIT

    GU L 170 del 28.6.2022, p. 78–82 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2022/1019/oj

    28.6.2022   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    L 170/78


    DECISIONE (PESC) 2022/1019 DEL CONSIGLIO

    del 27 giugno 2022

    che modifica la decisione 2010/413/PESC concernente misure restrittive nei confronti dell’Iran

    IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29,

    vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

    considerando quanto segue:

    (1)

    Il 26 luglio 2010 il Consiglio ha adottato la decisione 2010/413/PESC (1) concernente misure restrittive nei confronti dell’Iran.

    (2)

    A norma dell’articolo 26, paragrafo 3, della decisione 2010/413/PESC, il Consiglio ha riesaminato l’elenco delle persone ed entità designate di cui all’allegato II di tale decisione.

    (3)

    Sulla base di tale riesame, è opportuno mantenere le misure restrittive nei confronti di tutte le persone ed entità elencate nell’allegato II della decisione 2010/413/PESC, nella misura in cui i loro nomi non figurano nell’allegato VI della medesima decisione, nonché aggiornare 17 voci di cui all’allegato II.

    (4)

    È pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione 2010/413/PESC,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    L’allegato II della decisione 2010/413/PESC è modificato come indicato nell’allegato della presente decisione.

    Articolo 2

    La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Fatto a Lussemburgo, il 27 giugno 2022

    Per il Consiglio

    Il presidente

    A. PANNIER-RUNACHER


    (1)  Decisione 2010/413/PESC del Consiglio, del 26 luglio 2010, concernente misure restrittive nei confronti dell’Iran e che abroga la posizione comune 2007/140/PESC (GU L 195 del 27.7.2010, pag. 39).


    ALLEGATO

    L’allegato II della decisione 2010/413/PESC è così modificato:

    1)

    nella sezione «I. Persone ed entità coinvolte in attività relative a missili nucleari o balistici e persone e entità che forniscono sostegno al governo dell’Iran», le voci seguenti sostituiscono le corrispondenti voci di cui all’elenco figurante nella sottosezione «A. Persone»:

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell’elenco

    «8.

    Ebrahim MAHMUDZADEH

     

    Capo del consiglio di amministrazione di Iran Telecommunications; ex amministratore delegato delle Iran Electronics Industries (cfr. parte B, punto 20). Direttore generale dell’Organismo di previdenza sociale delle forze armate fino al settembre 2020. Viceministro della Difesa iraniano fino al dicembre 2020.

    23.6.2008

    27.

    Kamran DANESHJOO (alias DANESHJOU)

     

    Ex ministro delle Scienze, della ricerca e della tecnologia. In qualità di direttore dei progetti della 111a sezione del Piano AMAD, ha dato sostegno ad attività nucleari dell’Iran sensibili in termini di proliferazione.

    1.12.2011»;

    2)

    nella sezione «I. Persone ed entità coinvolte in attività relative a missili nucleari o balistici e persone e entità che forniscono sostegno al governo dell’Iran», le voci seguenti sostituiscono le corrispondenti voci di cui all’elenco figurante nella sottosezione «B. Entità»:

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell’elenco

    «20.

    Iran Electronics Industries

    (comprese tutte le succursali) e controllate:

    P.O. Box 18575-365, Teheran, Iran

    Società controllata al 100 % dal MODAFL (quindi organizzazione sorella dell’AIO, dell’AvIO e della DIO). Fabbrica componenti elettroniche per i sistemi d’arma iraniani.

    23.6.2008

     

    b) Iran Communications Industries (ICI)

    (alias Sanaye Mokhaberat Iran; Iran Communication Industries; Iran Communications Industries Group; Iran Communications Industries Co.)

    P.O. Box 19295-4731, Pasdaran Avenue, Teheran, Iran; Altro indirizzo: P.O. Box 19575-131, 34 Apadana Avenue, Teheran, Iran; Altro indirizzo: Shahid Langary Street, Nobonyad Square Ave, Pasdaran, Teheran

    Filiale della Iran Electronics Industries (inserita in elenco dall’UE), l’Iran Communications Industries è attiva nella produzione in settori diversi, fra cui: sistemi di comunicazione, avionica, dispositivi ottici ed elettroottici, microelettronica, informatica, misurazione e prova, sicurezza delle telecomunicazioni, guerra elettronica, produzione e rinnovamento di tubi radar, lanciamissili. ICI ha fornito materiale sensibile tramite Hoda Trading, la sua controllata con sede a Hong Kong.

    26.7.2010

    52.

    Raad Iran (alias Raad Automation Company; Middle East Raad Automation; RAAD Automation Co.; Raad Iran Automation Co.; RAADIRAN; Middle East RAAD Automation Co.; Automasion RAAD Khavar Mianeh; Automation Raad Khavar Mianeh Nabbet Co)

    Unit 1, nr 35, Bouali Sina Sharghi, Chehel Sotoun Street, Fatemi Square, Teheran

    Impresa coinvolta nella fornitura di invertitori per il programma dell’Iran relativo all’arricchimento dell’uranio oggetto di divieto. Raad Iran è stata creata per produrre e progettare sistemi di controllo e fornisce la vendita e l’installazione di invertitori e controllori logici programmabili.

    23.5.2011»;

    3)

    nella sezione «II. Corpo dei guardiani della rivoluzione islamica (Islamic Revolution Guards Corps — IRGC)», le voci seguenti sostituiscono le corrispondenti voci di cui all’elenco figurante nella sottosezione «A. Persone»:

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell’elenco

    «1.

    Brigadier Generale dell’IRGC Javad DARVISH-VAND

     

    Ex viceministro della Difesa e ispettore generale del MODAFL.

    23.6.2008

    2.

    Contrammiraglio Ali FADAVI

     

    Vicecomandante generale del Corpo dei guardiani della rivoluzione islamica (IRGC). Ex Comandante delle forze navali dell’IRGC.

    26.7.2010

    3.

    Parviz FATAH

    nato nel 1961

    Ex membro dell’IRGC. Ex ministro dell’energia. Dal luglio 2019 capo della “Fondazione Mostazafan”, ex membro del consiglio di amministrazione della Imam Khomeini Foundation.

    26.7.2010

    4.

    Brigadier Generale dell’IRGC Seyyed Mahdi FARAHI

     

    Viceministro della Difesa e del supporto logistico delle forze armate dal 2021. In precedenza viceministro della Difesa e degli affari industriali del ministero della Difesa, capo dell’Organizzazione delle industrie della difesa e dell’Organizzazione delle industrie aerospaziali del ministero della Difesa, nonché comandante del campo di addestramento del personale delle forze armate. Ex capo dell’Organizzazione delle industrie aerospaziali (AIO) dell’Iran ed ex amministratore delegato dell’Organizzazione delle industrie della difesa (DIO), designata dall’ONU. Membro dell’IRGC.

    23.6.2008

    6.

    Mohammad Ali JAFARI

     

    Ex comandante dell’IRGC. Attuale capo della sede culturale e sociale di Hazrat Baqiatollah al-Azam.

    23.6.2008

    7.

    Brigadier Generale Mostafa Mohammad NAJJAR

     

    Ex ministro dell’interno ed ex ministro del MODAFL, responsabile di tutti i programmi militari, inclusi i programmi balistici. Dal settembre 2013 consigliere di alto livello del capo di Stato maggiore delle forze armate per l’industria della conoscenza e della tecnologia. Membro dell’IRGC.

    23.6.2008

    10.

    Rostam QASEMI (alias Rostam Qassemi; Rostam GHASEMI)

    nato nel 1961

    Ministro dello Sviluppo stradale e urbano dal 25 agosto 2021. Ex comandante di Khatam al Anbiya.

    26.7.2010

    12.

    Brigadier Generale dell’IRGC Ali SHAMSHIRI

     

    Membro dell’IRGC. Consigliere del direttore dell’Istituto di ricerca per la scienza e l’istruzione in materia di difesa. Ha ricoperto funzioni elevate nel MODAFL.

    23.6.2008

    13.

    Brigadier Generale dell’IRGC Ahmad VAHIDI

     

    Ministro dell’Interno dal 25 agosto 2021. Ex presidente dell’università suprema della difesa nazionale ed ex ministro del MODAFL.

    23.6.2008

    17.

    Ali Ashraf NOURI

     

    Capo del complesso artistico della rivoluzione islamica Basij per l’educazione e la ricerca. Ex vicecomandante dell’IRGC, capo dell’ufficio politico dell’IRGC.

    23.1.2012

    18.

    Hojatoleslam Ali SAIDI (alias Hojjat- al-Eslam Ali Saidi o Saeedi)

     

    Dal marzo 2017 capo dell’ufficio politico e ideologico della Guida suprema nel suo ruolo di comandante in capo. In precedenza, rappresentante della Guida suprema presso l’IRGC.

    23.1.2012»;

    4)

    nella sezione «II. Corpo dei guardiani della rivoluzione islamica (Islamic Revolution Guards Corps — IRGC)», le voci seguenti sostituiscono le corrispondenti voci di cui all’elenco figurante nella sottosezione «B. Entità»:

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell’elenco

    «9.

    Banca Mehr (alias Mehr Finance and Credit Institute; Mehr Interest-Free Bank)

    n. 182, Shahid Tohidi St, 4th Golsetan, Pasdaran Ave, Teheran 1666943, Iran

    La banca Mehr è controllata dalla Bonyad Taavon Sepah e dall’IRGC. Offre servizi finanziari all’IRGC. Secondo un’intervista da fonte aperta con l’allora capo della Bonyad Taavon Sepah, Parviz Fatah, la Bonyad Taavon Sepah ha creato la banca Mehr per servire il Basij (braccio paramilitare dell’IRGC).

    23.5.2011

    12.

    Etemad Amin Invest Co Mobin

    (alias: Etemad Amin Investment Company Mobin; Etemad-e Mobin; Etemad Amin Invest Company Mobin; Etemad Mobin Co.; Etemad Mobin Trust Co.; Etemade Mobin Company; Mobin Trust Consortium; Etemad-e Mobin Consortium)

    Pasadaran Av. Teheran, Iran

    Posseduta o controllata dall’IRGC, la società contribuisce a finanziare gli interessi strategici del regime.

    26.7.2010».


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