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Document 32020D2144
Council Implementing Decision (CFSP) 2020/2144 of 17 December 2020 implementing Decision 2010/788/CFSP concerning restrictive measures against the Democratic Republic of the Congo
Decisione di esecuzione (PESC) 2020/2144 del Consiglio del 17 dicembre 2020 che attua la decisione 2010/788/PESC, concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica democratica del Congo
Decisione di esecuzione (PESC) 2020/2144 del Consiglio del 17 dicembre 2020 che attua la decisione 2010/788/PESC, concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica democratica del Congo
GU L 430 del 18.12.2020, p. 27–28
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
In force
18.12.2020 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 430/27 |
DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2020/2144 DEL CONSIGLIO
del 17 dicembre 2020
che attua la decisione 2010/788/PESC, concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica democratica del Congo
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 31, paragrafo 2,
vista la decisione 2010/788/PESC del Consiglio, del 20 dicembre 2010, concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica democratica del Congo e che abroga la posizione comune 2008/369/PESC (1), in particolare l’articolo 6,
vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
(1) |
Il 20 dicembre 2010 il Consiglio ha adottato la decisione 2010/788/PESC. |
(2) |
Il 2 novembre 2020 il comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite istituito a norma della risoluzione 1533 (2004) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha aggiornato le informazioni relative a una personasoggetta a misure restrittive. |
(3) |
È opportuno pertanto modificare di conseguenza l’allegato I della decisione 2010/788/PESC, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L’allegato I della decisione 2010/788/PESC è modificato come indicato nell’allegato della presente decisione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Fatto a Bruxelles, il 17 dicembre 2020
Per il Consiglio
La presidente
S. SCHULZE
ALLEGATO
Nell’allegato I della decisione 2010/788/PESC, lettera a) (Elenco delle persone di cui all’articolo 3, paragrafo 1), la voce 7 è sostituita dalla seguente:
«7. |
Thomas LUBANGA Luogo di nascita: Ituri, Repubblica democratica del Congo. Cittadinanza: Repubblica democratica del Congo. Indirizzo: Repubblica democratica del Congo. Data della designazione ONU: 1o novembre 2005. Altre informazioni: Arrestato a Kinshasa nel marzo 2005 per il coinvolgimento dell’UPC/L in violazioni dei diritti umani. Consegnato alla CPI il 17 marzo 2006. Riconosciuto colpevole dalla CPI nel marzo 2012, è stato condannato a 14 anni di prigione. Il 1o dicembre 2014 i giudici di appello della CPI hanno confermato la sentenza di colpevolezza e di condanna di Lubanga. Trasferito in una prigione dell’RDC il 19 dicembre 2015 per scontare la sua pena detentiva. È stato rilasciato il 15 marzo 2020 dopo aver scontato la pena inflittagli dalla CPI. Link all’avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell’ONU: https://www.interpol.int/en/How-we-work/Notices/View-UN-Notices-Individuals Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell’inserimento nell’elenco forniti dal comitato delle sanzioni: Thomas Lubanga era il presidente dell’UPC/L, uno dei gruppi armati e delle milizie di cui al punto 20 della risoluzione 1493 (2003), coinvolto in traffico d’armi in violazione dell’embargo sulle armi. Secondo l’Ufficio del Rappresentante speciale del Segretario generale ONU per i bambini nei conflitti armati, è responsabile del reclutamento e dell’impiego di bambini a Ituri dal 2002 al 2003. È stato arrestato a Kinshasa nel marzo 2005 per il coinvolgimento dell’UPC/L in violazioni dei diritti umani e consegnato dalle autorità congolesi alla CPI il 17 marzo 2006. È stato riconosciuto colpevole dalla CPI nel marzo 2012 ed è stato condannato a 14 anni di detenzione. Il 1o dicembre 2014 i giudici di appello della CPI hanno confermato la sentenza di colpevolezza e di condanna. Trasferito in una prigione dell’RDC il 19 dicembre 2015 per scontare la sua pena detentiva.». |