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Document 32015H1029

Raccomandazione (UE) 2015/1029 del Consiglio, del 19 giugno 2015, intesa a porre fine alla situazione di disavanzo pubblico eccessivo nel Regno Unito

GU L 163 del 30.6.2015, p. 55–57 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

ELI: http://data.europa.eu/eli/reco/2015/1029/oj

30.6.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 163/55


RACCOMANDAZIONE (UE) 2015/1029 DEL CONSIGLIO

del 19 giugno 2015

intesa a porre fine alla situazione di disavanzo pubblico eccessivo nel Regno Unito

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 126, paragrafo 7,

vista la raccomandazione della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)

A norma dell'articolo 126 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), gli Stati membri devono evitare disavanzi pubblici eccessivi.

(2)

A norma del punto 4 del protocollo n. 15 su talune disposizioni relative al Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord allegato al trattato sull'Unione europea e al TFUE, l'obbligo di evitare disavanzi pubblici eccessivi di cui all'articolo 126, paragrafo 1, TFUE non si applica al Regno Unito, salvo nel caso in cui adotti l'euro. Il punto 5 di tale protocollo prevede che il Regno Unito si sforzi di evitare un disavanzo pubblico eccessivo.

(3)

Il patto di stabilità e crescita è basato sull'obiettivo di finanze pubbliche sane come mezzo per rafforzare le condizioni per la stabilità dei prezzi e per una crescita forte e sostenibile che favorisca la creazione di posti di lavoro.

(4)

L'8 luglio 2008 il Consiglio ha deciso, conformemente all'articolo 104, paragrafo 6, del trattato che istituisce la Comunità europea (TCE), che nel Regno Unito esisteva un disavanzo eccessivo e ha emanato una raccomandazione ai fini della sua correzione entro l'esercizio 2009-2010, conformemente all'articolo 104, paragrafo 7, TCE e all'articolo 3 del regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio (1)  (2).

(5)

Conformemente all'articolo 104, paragrafo 8, TCE, il 27 aprile 2009 il Consiglio ha deciso che il Regno Unito non aveva dato seguito effettivo alla raccomandazione del Consiglio dell'8 luglio 2008 (3). Il 2 dicembre 2009 il Consiglio ha adottato una raccomandazione rivista a norma dell'articolo 126, paragrafo 7, TFUE, con cui raccomandava al Regno Unito di porre fine alla situazione di disavanzo eccessivo entro il 2014-2015. Il 6 luglio 2010 la Commissione ha concluso che, sulla base delle previsioni di primavera 2010 della Commissione, il Regno Unito aveva dato seguito effettivo alla raccomandazione del Consiglio del 2 dicembre 2009 e ha pertanto ritenuto che in quel momento non fossero necessari ulteriori interventi nell'ambito della procedura per i disavanzi eccessivi.

(6)

Il 19 giugno 2015, conformemente all'articolo 126, paragrafo 8, TFUE, il Consiglio ha stabilito che nel periodo dal 2010-2011 al 2014-2015 il Regno Unito non aveva dato seguito effettivo alla raccomandazione del Consiglio del 2 dicembre 2009.

(7)

Ai sensi dell'articolo 126, paragrafo 7, TFUE e dell'articolo 3 del regolamento (CE) n. 1467/97, quest'ultimo deve formulare raccomandazioni allo Stato membro in questione al fine di far cessare la situazione di disavanzo eccessivo entro un determinato periodo. La raccomandazione deve fissare un termine massimo di sei mesi entro il quale lo Stato membro deve darvi seguito effettivo per correggere il disavanzo eccessivo. Inoltre, in una raccomandazione intesa a correggere il disavanzo eccessivo il Consiglio deve chiedere il raggiungimento di obiettivi di bilancio annuali che, sulla base delle previsioni su cui si fonda la raccomandazione, siano coerenti con un miglioramento annuo minimo del saldo strutturale, vale a dire del saldo di bilancio corretto per il ciclo al netto delle misure temporanee e una tantum, pari ad almeno lo 0,5 % del PIL come parametro di riferimento.

(8)

Le previsioni di primavera 2015 aggiornate della Commissione (4) prevedono un incremento del PIL reale del 2,4 % nel 2015-2016 e del 2,1 % nel 2016-2017, dopo una crescita del 2,8 % nel 2014-2015 (5). Il contributo principale alla crescita in entrambi gli anni deriva dalla domanda interna. I consumi privati dovrebbero aumentare gradualmente nel periodo di riferimento delle previsioni, in un contesto di crescita accelerata dei salari nominali e di tasso di inflazione persistentemente basso. L'inflazione è diminuita rapidamente dopo il picco del 5,2 % registrato nel settembre 2011, per poi attestarsi allo 0,1 % nel primo trimestre del 2015. Secondo le previsioni il valore aumenterà all'1,1 % nell'ultimo trimestre del 2015, con una stima su base annuale dello 0,4 %, e successivamente dell'1,6 % nel 2016. Gli investimenti dovrebbero registrare un certo calo a partire dal 2014, ma dovrebbero rimanere relativamente sostenuti grazie a condizioni di credito favorevoli, a utili solidi delle imprese e a una forte domanda. Si prevede che il settore esterno continui a incidere negativamente sulla crescita, ma in misura minore, alla luce di un miglioramento delle prospettive per la zona euro, il principale partner commerciale del Regno Unito. L'occupazione si è consolidata e il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 5,4 % nel 2015 e al 5,3 % nel 2016.

(9)

Il disavanzo pubblico è sceso da un picco del 10,9 % del PIL nel 2009-2010 al 5,2 % del PIL nel 2014-2015. Il saldo strutturale è stato ridotto dall'8,0 % del PIL al 4,7 % del PIL nello stesso periodo. Tra il 2010-2011 e il 2014-2015 il miglioramento medio annuo conseguito nell'ambito dello sforzo strutturale è stato pari allo 0,7 %. Tenendo conto dell'impatto delle revisioni della crescita del prodotto potenziale per il periodo intercorrente tra le previsioni attuali e quelle su cui si fondava la raccomandazione del Consiglio del 2 dicembre 2009, nonché dell'impatto dell'andamento delle entrate rispetto a uno scenario fondato su elasticità standard in relazione alla crescita del PIL, lo sforzo strutturale medio annuo aggiustato nel periodo è stimato all'1,1 % del PIL. Le misure per il piano di risanamento erano in gran parte contenute nel bilancio d'emergenza di giugno 2010 e corrispondevano al 2,5 % del PIL nel periodo dal 2010-2011 al 2014 — 2015. Poco più di un quarto di tali misure era di natura fiscale, mentre i restanti tre quarti consistevano in tagli alla spesa. Il restante sforzo di risanamento, equivalente all'incirca all'1 % del PIL, è stato attuato tramite le due comunicazioni di bilancio che hanno preceduto il bilancio di giugno 2010 e i successivi bilanci e dichiarazioni di autunno fino a novembre 2014. Vi sono stati alcuni trasferimenti tra spesa corrente e in conto capitale e il periodo di risanamento è stato esteso al 2018-2019.

(10)

Il debito pubblico lordo è aumentato dal 42,7 % del PIL nel 2007-2008 all'88,4 % nel 2014 — 2015, ossia a livelli costantemente al di sopra del valore di riferimento previsto dal trattato a partire dal 2009-2010. Le dinamiche che hanno caratterizzato il disavanzo primario e gli interventi nel settore finanziario, con cui di fatto sono state nazionalizzate due banche, hanno contribuito all'aumento del debito. Sulla base delle previsioni di primavera 2015 della Commissione, il rapporto debito/PIL è destinato ad aumentare ulteriormente in misura marginale. Al tempo stesso, elementi fuori bilancio relativi agli interventi nel settore finanziario potrebbero avere un effetto positivo sulla futura evoluzione del debito.

(11)

Poiché il disavanzo nominale nel 2014-2015 è stato pari al 5,2 % del PIL, il Regno Unito non ha corretto il disavanzo eccessivo entro il termine fissato nella raccomandazione del Consiglio del 2 dicembre 2009. Ciò è dovuto a interventi insufficienti che si sommano a una crescita già molto più sfavorevole in partenza, quantificata al – 2,3 % del PIL nel 2008 — 2009 in seguito a una revisione verso il basso di 1.0 pp. Una raccomandazione rivista per il Regno Unito a norma dell'articolo 126, paragrafo 7, TFUE che fissa un nuovo termine per la correzione del disavanzo eccessivo, è giustificata ed è in linea con le regole del patto di stabilità e crescita.

(12)

A fronte di incertezze relative agli sviluppi economici e di bilancio, l'obiettivo di bilancio raccomandato per l'ultimo anno del periodo di correzione dovrebbe essere fissato a un livello leggermente inferiore al valore di riferimento del trattato, al fine di garantire una realizzazione efficace e duratura della correzione nei tempi previsti.

(13)

Concedere al Regno Unito un ulteriore anno, il che costituisce la regola generale ai sensi del regolamento (CE) n. 1467/97, risulterebbe eccessivamente oneroso nel caso del Regno Unito, poiché comporterebbe un aggiustamento del disavanzo nominale del 2,2 % del PIL. Un tale adeguamento per il 2015-2016 potrebbe incidere in modo sensibile sulla recente ripresa della crescita dei salari reali, con possibili ripercussioni negative per la crescita, oltre a richiedere l'attuazione di misure aggiuntive in tempi molto brevi. In base alle previsioni aggiornate di primavera 2015 della Commissione, tale aggiustamento avrebbe un impatto decisamente negativo sulla crescita economica. Pertanto, appare opportuno prorogare di due anni il termine entro il quale il Regno Unito dovrà porre fine alla situazione di disavanzo eccessivo.

(14)

La concessione di due anni aggiuntivi per correggere il disavanzo eccessivo implicherebbe obiettivi intermedi di disavanzo nominale pari al 4,1 % del PIL nel 2015-2016 e al 2,7 % del PIL nel 2016-2017. Il miglioramento sotteso del saldo strutturale di bilancio connesso a tali obiettivi è pari, rispettivamente, allo 0,5 % del PIL e all'1,1 % del PIL. Lo scenario di base nelle previsioni aggiornate di primavera 2015 della Commissione include le misure discrezionali precedentemente annunciate e corrispondenti all'1,4 % del PIL nei periodi 2015-2016 e 2016-2017, di cui circa tre quarti sono costituiti da tagli alla spesa. Questo percorso di aggiustamento prevede un sufficiente margine di sicurezza rispetto al valore di riferimento del 3 % del PIL per il disavanzo e dovrebbe avere il minor impatto negativo sulla crescita, consentendo al tempo stesso di attenersi al miglioramento strutturale annuo minimo richiesto, pari allo 0,5 % del PIL. Per raggiungere questi obiettivi, il Regno Unito dovrebbe dare piena e tempestiva attuazione alle misure annunciate, bilancio 2015 incluso, garantendo che eventuali modifiche rispetto ai piani attuali non abbiano alcuna incidenza sul bilancio. In questo caso non saranno necessarie ulteriori misure oltre a quelle già annunciate,

HA ADOTTATO LA PRESENTE RACCOMANDAZIONE:

1)

il Regno Unito dovrebbe porre fine all'attuale situazione di disavanzo eccessivo entro il 2016-2017;

2)

il Regno Unito dovrebbe raggiungere un obiettivo di disavanzo nominale del 4,1 % del PIL nel 2015-2016 e del 2,7 % del PIL nel 2016-2017, in linea con l'obiettivo di un miglioramento del saldo strutturale rispettivamente dello 0,5 % e dell'1,1 % del PIL, in base alle previsioni aggiornate di primavera 2015 della Commissione;

3)

il Regno Unito dovrebbe dare piena attuazione alle misure di risanamento previste in tutti i bilanci e dichiarazioni di autunno fino al bilancio 2015 compreso, al fine di realizzare lo sforzo strutturale raccomandato, garantendo che eventuali modifiche rispetto ai piani attuali non abbiano alcuna incidenza sul bilancio. Il Regno Unito dovrebbe fornire maggiori dettagli sui tagli alla spesa nella prossima revisione della spesa. Ciò è necessario per assicurare la correzione del disavanzo eccessivo entro il 2016-2017;

4)

il Regno Unito dovrebbe accelerare la riduzione del disavanzo nominale nel 2015-2016 e nel 2016-2017 se la situazione economica, finanziaria o di bilancio risulterà migliore rispetto a quanto attualmente previsto. Le misure di risanamento del bilancio dovrebbero garantire un miglioramento duraturo del saldo strutturale pubblico con modalità favorevoli alla crescita. In particolare, dovrebbero essere evitati ulteriori tagli alla spesa in conto capitale;

5)

il Consiglio fissa il termine del 15 ottobre 2015 per il Regno Unito per: i) dare seguito effettivo alla presente raccomandazione; e ii) a norma dell'articolo 3, paragrafo 4 bis, del regolamento (CE) n. 1467/97, riferire in dettaglio sulla strategia di risanamento prospettata per il conseguimento degli obiettivi fissati.

Le autorità britanniche dovrebbero i) conformarsi all'obbligo di definire un obiettivo di bilancio a medio termine come previsto dal patto di stabilità e crescita e ii) dare attuazione alle riforme previste per aumentare l'età pensionabile al fine di contribuire a rafforzare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche.

Infine, per garantire il successo della strategia di risanamento del bilancio, sarà altresì importante sostenere tale risanamento con ampie riforme strutturali, in linea con le raccomandazioni del Consiglio rivolte al Regno Unito nell'ambito del semestre europeo e, in particolare, quelle relative al braccio preventivo della procedura per gli squilibri macroeconomici.

Il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord è destinatario della presente raccomandazione.

Fatto a Lussemburgo, il 19 giugno 2015

Per il Consiglio

Il presidente

J. REIRS


(1)  Regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per l'accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi (GU L 209 del 2.8.1997, pag. 6).

(2)  I documenti relativi alla procedura per i disavanzi eccessivi del Regno Unito sono consultabili al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/economy_finance/economic_governance/sgp/deficit/countries/uk_en.htm

(3)  Decisione 2009/409/CE del Consiglio, del 27 aprile 2009, che stabilisce se, in conformità all'articol 104, paragrafo 8, del trattato, il Regno Unito ha dato seguito effettivo alla raccomandazione del Consiglio, dell'8 luglio 2008, formulata a norma dell'articolo 104, paragrafo 7 (GU L 132 del 29.5.2009, pag. 11).

(4)  La crescita del PIL per il primo trimestre del 2015 è stata resa nota successivamente alle previsioni di primavera 2015 della Commissione, quindi l'attuale valutazione del seguito effettivo si basa su previsioni aggiornate.

(5)  Le previsioni di primavera pubblicate contengono solo dati riferiti ad anni civili. I valori relativi agli esercizi vengono calcolati prendendo come riferimento il profilo trimestrale delle previsioni pubblicate.


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