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Document 32010D0589

    2010/589/UE: Decisione del Consiglio, del 27 settembre 2010 , che modifica e proroga il periodo di applicazione della decisione 2007/641/CE relativa alla conclusione delle consultazioni con la Repubblica delle Isole Figi a norma dell’articolo 96 dell’accordo di partenariato ACP-UE e dell’articolo 37 dello strumento di cooperazione allo sviluppo

    GU L 260 del 2.10.2010, p. 10–15 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Questo documento è stato pubblicato in edizioni speciali (HR)

    Legal status of the document No longer in force, Date of end of validity: 31/03/2015

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2010/589/oj

    2.10.2010   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 260/10


    DECISIONE DEL CONSIGLIO

    del 27 settembre 2010

    che modifica e proroga il periodo di applicazione della decisione 2007/641/CE relativa alla conclusione delle consultazioni con la Repubblica delle Isole Figi a norma dell’articolo 96 dell’accordo di partenariato ACP-UE e dell’articolo 37 dello strumento di cooperazione allo sviluppo

    (2010/589/UE)

    IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 217,

    visto l’accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall’altro, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 (1) e riveduto a Lussemburgo il 25 giugno 2005 (2) (l’«accordo di partenariato ACP-UEACP-UE»), in particolare l’articolo 96,

    visto l’accordo interno tra i rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, relativo ai provvedimenti da prendere ed alle procedure da seguire per l’applicazione dell’accordo di partenariato ACP-CE (3), in particolare l’articolo 3,

    visto il regolamento (CE) n. 1905/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, che istituisce uno strumento per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo (4) (lo «strumento per la cooperazione allo sviluppo»), in particolare l’articolo 37,

    vista la proposta della Commissione europea,

    considerando quanto segue:

    (1)

    La decisione 2007/641/CE del Consiglio (5), che conclude le consultazioni con la Repubblica delle Isole Figi a norma dell’articolo 96 dell’accordo di partenariato ACP-UEACP-UE e dell’articolo 37 dello strumento per la cooperazione allo sviluppo, è stata adottata al fine di applicare misure appropriate in seguito alla violazione degli elementi essenziali di cui all’articolo 9 dell’accordo di partenariato ACP-UE e dei valori di cui all’articolo 3 dello strumento di cooperazione allo sviluppo.

    (2)

    Tali misure sono state prorogate con decisione 2009/735/CE del Consiglio (6) e, successivamente, con decisione 2010/208/UE (7), visto che non solo non sono ancora stati attuati da parte della Repubblica delle Isole Figi impegni importanti riguardanti elementi essenziali dell’accordo di partenariato ACP-UEACP-UE e dello strumento per la cooperazione allo sviluppo, ma, recentemente, si sono anche riscontrati notevoli passi indietro riguardo ad alcuni di questi impegni.

    (3)

    Il periodo di applicazione delle misure previste dalla decisione 2007/641/CE scade il 1o ottobre 2010. È opportuno prorogarne la validità e occorre aggiornare opportunamente, dal punto di vista tecnico, il contenuto delle misure appropriate,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    La decisione 2007/641/CE è così modificata:

    1)

    all’articolo 3, il secondo comma è sostituito dal seguente:

    «Essa scade il 31 marzo 2011 ed è riesaminata periodicamente almeno una volta ogni sei mesi.»;

    2)

    l’allegato è sostituito dal testo che figura nell’allegato della presente decisione.

    Articolo 2

    La Repubblica delle Isole Figi è destinataria della lettera contenuta nell’allegato della presente decisione.

    Articolo 3

    La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

    Fatto a Bruxelles, addì 27 settembre 2010.

    Per il Consiglio

    Il presidente

    K. PEETERS


    (1)  GU L 317 del 15.12.2000, pag. 3.

    (2)  GU L 287 del 28.10.2005, pag. 4.

    (3)  GU L 317 del 15.12.2000, pag. 376.

    (4)  GU L 378 del 27.12.2006, pag. 41.

    (5)  GU L 260 del 5.10.2007, pag. 15.

    (6)  GU L 262 del 6.10.2009, pag. 43.

    (7)  GU L 89 del 9.4.2010, pag. 7.


    ALLEGATO

    PROGETTO DI LETTERA

    S.E. Ratu Epeli NAILATIKAU

    Presidente della Repubblica delle Isole Figi

    Suva

    Repubblica delle Isole Figi

    Eccellenza,

    l’Unione europea (UE) attribuisce la massima importanza alle disposizioni dell’articolo 9 dell’accordo di partenariato ACP-UE e dell’articolo 3 dello strumento di cooperazione allo sviluppo. Il partenariato ACP-UE è fondato sul rispetto dei diritti umani, dei principi democratici e dello Stato di diritto: si tratta di elementi essenziali dell’accordo di partenariato ACP-UE che costituiscono la base delle nostre relazioni.

    L’11 dicembre 2006 il Consiglio dell’UE ha condannato il golpe militare nelle Figi.

    A norma dell’articolo 96 dell’accordo di partenariato ACP-UE, e ritenendo che il golpe militare del 5 dicembre 2006 costituisse una violazione degli elementi essenziali ivi elencati all’articolo 9, l’UE ha invitato la Repubblica delle Isole Figi ad avviare consultazioni per un esame approfondito della situazione, ai sensi dell’accordo di partenariato ACP-UE, e a prendere misure, se necessario, per porvi rimedio.

    La parte formale di tali consultazioni è iniziata a Bruxelles il 18 aprile 2007. L’UE giudica positivo il fatto che all’epoca il governo provvisorio abbia confermato una serie di impegni fondamentali riguardanti i diritti umani e le libertà fondamentali, il rispetto dei principi democratici e lo Stato di diritto, come indicato più avanti, e abbia proposto misure concrete per la loro attuazione.

    Purtroppo da allora si sono registrati diversi passi indietro, in particolare nell’aprile 2009, cosicché attualmente le Figi si trovano in violazione di una serie di impegni. Ciò riguarda in particolare l’abrogazione della Costituzione, il ritardo considerevole nell’organizzazione delle elezioni politiche e le violazioni dei diritti umani. Sebbene l’attuazione degli impegni sia stata notevolmente procrastinata, la maggior parte di essi rimane altamente pertinente riguardo alla situazione attuale delle Figi e viene pertanto acclusa alla presente lettera. La decisione unilaterale di violare una serie di impegni fondamentali ha comportato per le Figi perdite di fondi per lo sviluppo.

    Tuttavia, nello spirito di partenariato che costituisce la pietra angolare dell’accordo di partenariato ACP-UE, l’UE si dichiara disposta ad avviare nuove consultazioni formali non appena vi saranno ragionevoli prospettive di poter concludere positivamente tali consultazioni. Il 1o luglio 2009 il primo ministro ad interim ha presentato una tabella di marcia per le riforme e per il ripristino dell’ordine democratico. L’UE è pronta ad avviare un dialogo su questa tabella di marcia e a valutare se possa fungere da base per nuove consultazioni. Di conseguenza, l’UE ha deciso di prorogare le misure appropriate vigenti per le Figi al fine di offrire un’opportunità di tenere nuove consultazioni. Sebbene alcune delle misure appropriate siano attualmente obsolete, è stato concluso che, anziché aggiornarle unilateralmente, l’UE preferisce approfondire le possibilità di avviare nuove consultazioni con le Figi. Di conseguenza, è di particolare importanza che il governo provvisorio s’impegni in un dialogo di politica interna ad ampio raggio e dia prova di flessibilità per quanto riguarda i tempi della tabella di marcia. Fermo restando che la posizione dell’UE è e sarà sempre improntata agli elementi essenziali dell’accordo di partenariato ACP-UE e ai suoi principi fondamentali, in particolare per quanto riguarda il ruolo fondamentale del dialogo e il rispetto degli obblighi reciproci, è importante sottolineare che l’UE non intende trarre conclusioni anticipate circa l’esito delle consultazioni future.

    Se le nuove consultazioni daranno luogo a impegni sostanziali da parte delle Figi, l’UE s’impegna a riesaminare rapidamente e in modo positivo le misure appropriate. Viceversa, se la situazione nelle Figi non migliora, il paese perderà altri fondi per lo sviluppo. In particolare, la valutazione dei progressi compiuti verso il ripristino dell’ordine costituzionale guiderà l’UE per le prossime decisioni sulle misure di accompagnamento per i paesi firmatari del protocollo sullo zucchero e sul programma indicativo nazionale a titolo del 10o Fondo europeo di sviluppo (FES) per quanto riguarda le Figi.

    Sino a quando non avranno luogo le nuove consultazioni, l’UE invita le Figi a proseguire e a intensificare il dialogo politico rafforzato.

    Le misure appropriate sono le seguenti:

    l’erogazione degli aiuti umanitari e il sostegno diretto alla società civile possono continuare,

    le attività di cooperazione in corso, segnatamente nell’ambito dell’8o e del 9o FES, possono continuare,

    le attività di cooperazione possono proseguire, salvo circostanze del tutto eccezionali, per favorire il ripristino della democrazia e migliorare la governanza,

    può proseguire l’attuazione delle misure di accompagnamento della riforma del settore dello zucchero previste per il 2006; l’accordo di finanziamento è stato firmato a livello tecnico dalle Figi il 19 giugno 2007. Va segnalata la presenza nell’accordo di una clausola sospensiva,

    si può procedere con i preparativi e, a termine, con la firma del programma indicativo pluriennale riguardante le misure di accompagnamento della riforma del settore dello zucchero nel 2011-2013,

    il completamento, la firma a livello tecnico e l’attuazione del documento di strategia nazionale e del programma indicativo nazionale per il 10o FES, con una dotazione finanziaria indicativa, e l’eventuale concessione di una quota di incentivazione non superiore al 25 % di tale importo sono subordinati al rispetto degli impegni assunti in materia di diritti umani e Stato di diritto, vale a dire: rispetto della Costituzione da parte del governo provvisorio, pieno rispetto dell’indipendenza del settore giudiziario e revoca, il più presto possibile, dello stato di emergenza reintrodotto il 6 settembre 2007; conformità delle indagini e dei provvedimenti riguardanti tutte le denunce di violazione dei diritti umani con le diverse procedure e strutture previste dalla legislazione delle Figi; massimo impegno del governo provvisorio per impedire che i servizi di sicurezza facciano dichiarazioni a carattere intimidatorio,

    l’assegnazione «zucchero» per il 2007 è stata pari a zero,

    la disponibilità dell’assegnazione per il 2008 presupponeva che fosse dimostrato il carattere attendibile e tempestivo dei preparativi per le elezioni in linea con gli impegni concordati, specie per quanto riguarda il censimento, la ridefinizione delle circoscrizioni e la riforma elettorale in conformità della Costituzione e le misure adottate per garantire il funzionamento dell’ufficio elettorale, compresa la nomina di un supervisore delle elezioni entro il 30 settembre 2007 in conformità della Costituzione. L’assegnazione «zucchero» per il 2008 è andata persa il 31 dicembre 2009,

    l’assegnazione «zucchero» per il 2009 è stata annullata nel maggio 2009 perché il governo provvisorio aveva deciso di rinviare le elezioni politiche al settembre 2014,

    l’assegnazione per il 2010 è stata annullata anteriormente al 1o maggio 2010 per mancanza di progressi nel proseguimento del processo democratico; tuttavia, vista la difficile situazione del settore dello zucchero, la Commissione ha accantonato parte dell’assegnazione per fornire un’assistenza diretta, gestita a livello centrale dalla delegazione UE di Suva e non convogliata tramite il governo, alla popolazione che dipende direttamente dalla produzione di zucchero onde attenuare le conseguenze sociali negative. L’erogazione di qualsiasi eventuale sostegno di questo genere dovrebbe essere confermata dalle autorità legislative e di bilancio dell’UE,

    oltre a quanto indicato nella presente, si potrebbe eventualmente fornire un sostegno supplementare per la preparazione e l’attuazione degli impegni principali, specie per quanto riguarda la preparazione e/o lo svolgimento delle elezioni,

    non vengono pregiudicate né la cooperazione regionale né la partecipazione delle Figi a tale cooperazione,

    la cooperazione con la Banca europea per gli investimenti e il Centro per lo sviluppo delle imprese può continuare purché gli impegni assunti siano rispettati nei tempi.

    Il rispetto degli impegni sarà verificato sulla base degli impegni elencati in allegato alla presente lettera per quanto riguarda il dialogo regolare, la cooperazione con le missioni e le relazioni.

    L’UE si aspetta inoltre che le Figi collaborino pienamente con il Forum delle isole del Pacifico per l’applicazione delle raccomandazioni formulate dal gruppo di personalità riconosciute a livello internazionale (Eminent Persons’ Group), avallate dai ministri degli esteri del Forum riuniti a Vanuatu il 16 marzo 2007.

    L’UE continuerà a seguire con estrema attenzione gli sviluppi nelle Figi. A norma dell’articolo 8 dell’accordo di partenariato ACP-UE, verrà instaurato un intenso dialogo politico con le Figi per garantire la tutela dei diritti umani, il ripristino della democrazia e il rispetto dello Stato di diritto finché entrambe le parti non concluderanno che il dialogo rafforzato ha conseguito il suo scopo.

    In caso di rallentamento, interruzione o inversione di tendenza nell’attuazione degli impegni da parte del governo provvisorio, l’UE si riserva il diritto di adeguare le misure appropriate.

    L’UE sottolinea che i privilegi delle Figi nell’ambito della cooperazione con l’UE dipendono dal rispetto degli elementi essenziali dell’accordo di partenariato ACP-UE e dei valori sanciti dallo strumento di cooperazione allo sviluppo. Per dimostrare all’UE la sua ferma intenzione di rispettare gli impegni concordati, è essenziale che il governo provvisorio compia progressi rapidi e sostanziali in tal senso.

    Voglia gradire, Eccellenza, i sensi della nostra più alta considerazione,

    Fatto a Bruxelles,

    Per la Commissione

    Per il Consiglio

    ALLEGATO DELL’ALLEGATO

    IMPEGNI CONCORDATI CON LA REPUBBLICA DELLE ISOLE FIGI

    A.   Rispetto dei principi democratici

    Impegno n. 1

    Indire elezioni politiche libere ed eque entro 24 mesi dal 1o marzo 2007, fatti salvi i risultati di una valutazione effettuata dai revisori indipendenti nominati dal segretariato del Forum delle isole del Pacifico. I processi preparatori delle elezioni saranno monitorati, adeguati e, se del caso, riveduti congiuntamente in base a parametri concordati. Ciò presuppone, in particolare, che:

    il governo provvisorio adotti, entro il 30 giugno 2007, un calendario per il completamento delle diverse misure preparatorie in previsione delle nuove elezioni politiche,

    il calendario indichi le date del censimento, della ridefinizione delle circoscrizioni e della riforma elettorale,

    la definizione delle circoscrizioni e la riforma elettorale siano conformi alla Costituzione.

    si prendano gli opportuni provvedimenti per garantire il funzionamento dell’ufficio elettorale, compresa la nomina di un supervisore delle elezioni, entro il 30 settembre 2007 in conformità della Costituzione,

    il vicepresidente sia nominato in conformità della Costituzione.

    Impegno n. 2

    Nell’adottare iniziative e cambiamenti di rilievo a livello legislativo, finanziario o di altre politiche, il governo provvisorio deve tener conto delle consultazioni con la società civile e con le altre parti interessate.

    B.   Stato di diritto

    Impegno n. 1

    Il governo provvisorio deve adoperarsi con il massimo impegno per impedire che i servizi di sicurezza facciano dichiarazioni a carattere intimidatorio.

    Impegno n. 2

    Il governo provvisorio deve far rispettare la Costituzione del 1997 e garantire il funzionamento normale e indipendente delle istituzioni costituzionali delle Figi, come la commissione per i diritti umani, la commissione per il servizio pubblico e la commissione per gli uffici costituzionali. La notevole indipendenza e il funzionamento del Gran consiglio dei capi saranno tutelati.

    Impegno n. 3

    Occorre rispettare pienamente l’indipendenza del settore giudiziario, che deve poter svolgere liberamente le sue funzioni e le cui sentenze devono essere rispettate da tutte le parti interessate. In particolare:

    il governo provvisorio s’impegna a nominare il tribunale di cui alla sezione 138, paragrafo 3, della Costituzione entro il 15 luglio 2007,

    da ora in poi, per le nomine e le revoche dei giudici ci si dovrà attenere rigorosamente alle disposizioni costituzionali e alle norme procedurali,

    occorre evitare qualsiasi tipo di ingerenza nel processo giudiziario da parte dei militari, della polizia o del governo provvisorio, garantendo fra l’altro il pieno rispetto delle professioni giuridiche.

    Impegno n. 4

    Tutti i procedimenti penali connessi alla corruzione devono svolgersi attraverso i canali giudiziari adeguati e tutti gli altri organi eventualmente istituiti per indagare sui presunti casi di corruzione devono operare entro i limiti costituzionali.

    C.   Diritti umani e libertà fondamentali

    Impegno n. 1

    Il governo provvisorio prenderà tutte le misure necessarie affinché per tutte le denunce di violazione dei diritti umani si svolgano indagini o si prendano provvedimenti in conformità delle diverse procedure e strutture previste dalla legislazione delle Isole Figi.

    Impegno n. 2

    Il governo provvisorio revocherà lo stato di emergenza nel maggio 2007 fatte salve eventuali minacce per la sicurezza nazionale, l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

    Impegno n. 3

    Il governo provvisorio garantisce che la commissione delle Figi per i diritti umani possa operare in modo totalmente indipendente e in conformità della Costituzione.

    Impegno n. 4

    La libertà di espressione e la libertà dei media, in tutte le sue forme, sono pienamente rispettate in conformità della Costituzione.

    D.   Verifica dell’attuazione degli impegni

    Impegno n. 1

    Il governo provvisorio s’impegna a mantenere un dialogo regolare per consentire la verifica dei progressi compiuti e concede alle autorità/ai rappresentanti dell’UE e della CE il libero accesso alle informazioni su tutte le questioni connesse ai diritti umani, al ripristino pacifico della democrazia e allo Stato di diritto nelle Figi.

    Impegno n. 2

    Il governo provvisorio collabora pienamente con le eventuali missioni dell’UE e della CE incaricate di valutare e sorvegliare i progressi.

    Impegno n. 3

    Il governo provvisorio invia ogni tre mesi, a decorrere dal 30 giugno 2007, relazioni sui progressi compiuti per quanto riguarda gli elementi essenziali dell’accordo di Cotonou e gli impegni assunti.

    Va osservato che per affrontare efficacemente determinate questioni occorre un’impostazione pragmatica, che tenga conto della realtà attuale e, al tempo stesso, sia rivolta al futuro.


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