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Document 31981L0715

    Nona direttiva 81/715/CEE della Commissione, del 31 luglio 1981, che fissa i metodi d'analisi comunitari per il controllo ufficiale degli alimenti per animali

    GU L 257 del 10.9.1981, p. 38–46 (DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL)

    Questo documento è stato pubblicato in edizioni speciali (ES, PT, FI, SV, CS, ET, LV, LT, HU, MT, PL, SK, SL, BG, RO)

    Legal status of the document No longer in force, Date of end of validity: 25/08/2009; abrogato da 32009R0152

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/1981/715/oj

    31981L0715

    Nona direttiva 81/715/CEE della Commissione, del 31 luglio 1981, che fissa i metodi d'analisi comunitari per il controllo ufficiale degli alimenti per animali

    Gazzetta ufficiale n. L 257 del 10/09/1981 pag. 0038 - 0046
    edizione speciale finlandese: capitolo 3 tomo 13 pag. 0233
    edizione speciale spagnola: capitolo 03 tomo 23 pag. 0070
    edizione speciale svedese/ capitolo 3 tomo 13 pag. 0233
    edizione speciale portoghese: capitolo 03 tomo 23 pag. 0070


    ++++

    NONA DIRETTIVA DELLA COMMISSIONE

    del 31 luglio 1981

    che fissa i metodi d ' analisi comunitari per il controllo ufficiale degli alimenti per animali

    ( 81/715/CEE )

    LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE ,

    visto il trattato che istituisce la Comunità economica europea ,

    vista la direttiva 70/373/CEE del Consiglio , del 20 luglio 1970 , relativa all ' introduzione di modi di prelievo di campioni e di metodi di analisi comunitari per il controllo ufficiale degli alimenti per animali ( 1 ) , modificata da ultimo dall ' atto di adesione della Grecia , in particolare l ' articolo 2 ,

    considerando che la suddetta direttiva prevede che i controlli ufficiali degli alimenti per animali destinati a constatare l ' osservanza delle condizioni prescritte in virtù delle disposizioni legislative , regolamentari o amministrative , concernenti le qualità e la composizione degli alimenti per animali , siano effettuati secondo i modi di prelievo di campioni ed i metodi di analisi comunitari ;

    considerando che le direttive della Commissione 71/250/CEE ( 2 ) , 71/393/CEE ( 3 ) , 72/199/CEE ( 4 ) , 73/46/CEE ( 5 ) , 74/203/CEE ( 6 ) , 75/84/CEE ( 7 ) , 76/372/CEE ( 8 ) e 78/633/CEE ( 9 ) , modificate da ultimo dalla direttiva del 30 luglio 1981 , hanno già fissato un certo numero di metodi di analisi comunitari ; che , tenuto conto dello stato di avanzamento dei lavori sin qui effettuati , è necessario adottare una nona serie di metodi ;

    considerando che le misure previste dalla presente direttiva sono conformi al parere del comitato permanente degli alimenti per gli animali ,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA :

    Articolo 1

    Gli Stati membri prescrivono che le analisi per i controlli ufficiali degli alimenti per animali , per quanto riguarda il loro contenuto in avoparcina e monensin sodio siano effettuate secondo i metodi descritti nell ' allegato .

    Articolo 2

    Gli Stati membri mettono in vigore il 1° dicembre 1981 disposizioni legislative , regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alle disposizioni della presente direttiva e ne informano immediatamente la Commissione .

    Articolo 3

    Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva .

    Fatto a Bruxelles , il 31 luglio 1981 .

    Per la Commissione

    Il Presidente

    Gaston THORN

    ( 1 ) GU n . L 170 del 3 . 8 . 1970 , pag . 2 .

    ( 2 ) GU n . L 155 del 12 . 7 . 1971 , pag . 13 .

    ( 3 ) GU n . L 279 del 20 . 12 . 1971 , pag . 7 .

    ( 4 ) GU n . L 123 del 29 . 5 . 1972 , pag . 6 .

    ( 5 ) GU n . L 83 del 30 . 3 . 1973 , pag . 21 .

    ( 6 ) GU n . L 108 del 22 . 4 . 1974 , pag . 7 .

    ( 7 ) GU n . L 32 del 5 . 2 . 1975 , pag . 26 .

    ( 8 ) GU n . L 102 del 15 . 4 . 1976 , pag . 8 .

    ( 9 ) GU n . L 206 del 29 . 7 . 1978 , pag . 43 .

    ALLEGATO

    1 . DOSAGGIO DELL ' AVOPARCINA PER DIFFUSIONE IN AGAR

    1 . OGGETTO E CAMPO D ' APPLICAZIONE

    Il presente metodo permette di dosare l ' avoparcina nei mangimi e nelle premiscele . Il limite inferiore di dosaggio è di 2 mg/kg ( 2 ppm ) . La presenza di antibiotici polietere può interferire nel dosaggio .

    2 . PRINCIPIO

    Il campione viene estratto con una miscela acetone-aqua-acido cloridrico . L ' estratto è centrifugato : la sua attività antibiotica è determinata misurando la diffusione dell ' avoparcina su terreno agarizzato insemenzato con Bacillus subtilis . La diffusione è rivelata dalla formazione di aloni di inibizione del microrganismo . Si ammette che il diametro di tali aloni sia direttamente proporzionale al logaritmo della concentrazione di antibiotico nel campo delle concentrazioni utilizzate .

    3 . MICRORGANISMO : BACILLUS SUBTILIS ATCC 6633 ( NCIB 8054 )

    3.1 . Conservazione del ceppo

    Insemenzare con Bacillus subtilis il terreno colturale ( 4.1 ) , distribuito in provette a becco di clarino . Incubare per una notte a 30° C , conservare in frigorifero a 4° C circa e trapiantare ogni mese .

    3.2 . Preparazione della sospensione di spore ( 1 )

    Mediante 2-3 ml di acqua sterilizzata , raccogliere la patina di una agar-coltura ( 3.1 ) , preparata di recente . Con tale sospensione , insemenzare una bottiglia di Roux contenente 300 ml del terreno di coltura ( 4.1 ) ; incubare per 3-5 giorni a 30° C . Dopo controllo della sporulazione al microscopio , raccogliere le spore con 15 ml di etanolo ( 4.2 ) e omogenizzare . Questa sospensione può essere conservata per almeno 5 mesi alla temperatura di 4° C circa .

    4 . TERRENI COLTURALI E REATTIVI

    4.1 . Terreno di mantenimento del ceppo ( 2 )

    Peptone * 6,0 g *

    Triptone * 4,0 g *

    Estratto di lievito * 3,0 g *

    Estratto di carne * 1,5 g *

    Glucosio * 1,0 g *

    Agar * 15,0 g *

    Acqua * 1 000 ml *

    pH 6,5 ( dopo sterilizzazione ) .

    4.2 . Etanolo al 20 % ( v/v ) : diluire 200 ml di etanolo con 800 ml di acqua .

    4.3 . Acido cloridrico , d : 1,18-1,19 .

    4.4 . Soluzione 2 M di idrossido di sodio .

    4.5 . Tampone fosfato 0,1 M :

    Fosfato monopotassico , KH2PO4 : 13,6 g .

    Acqua q.b . 1 000 ml .

    Portare il pH a 4,5 .

    4.6 . Miscela acetone-acqua-acido cloridrico ( 4.3 ) : 65/32,5/2,5 ( v/v/v ) .

    4.7 . Sostanza di riferimento : solfato di avoparcina ad attività nota .

    5 . SOLUZIONI DI RIFERIMENTO

    Sciogliere nel tampone fosfato ( 4.5 ) una quantità di sostanza di riferimento ( 4.7 ) esattamente pesata e prossima ai 10 mg ; diluire col tampone in modo da ottenere una soluzione madre di avoparcina contenente 100 (...) g/ml . Se conservata a 4° C in bottiglia tappata , questa soluzione è stabile per sette giorni .

    5.1 . Per le premiscele

    A partire da questa soluzione , preparare per diluizioni successive col tampone fosfato ( 4.5 ) le seguenti soluzioni :

    S8 * 4,0 (...) g/ml *

    S4 * 2,0 (...) g/ml *

    S2 * 1,0 (...) g/ml *

    S1 * 0,5 (...) g/ml *

    5.2 . Per i mangimi

    A partire dalla soluzione madre , preparare per diluizioni successive col tampone fosfato ( 4.5 ) le seguenti soluzioni :

    S8 * 2,0 (...) g/ml *

    S4 * 1,0 (...) g/ml *

    S2 * 0,5 (...) g/ml *

    S1 * 0,25 (...) g/ml *

    6 . PREPARAZIONE DELL ' ESTRATTO E DELLE SOLUZIONI

    6.1 . Premiscele

    Pesare , con l ' approssimazione di 10 mg , una quantità di campione contenente da 10 a 100 mg di avoparcina ; travasare in pallone tarato da 100 ml , aggiungere 60 ml della miscela ( 4.6 ) e sottoporre per 15 minuti ad agitazione meccanica . Verificare il pH e , se necessario , portarlo a 2 con acido cloridrico ( 4.3 ) . Portare a volume con la miscela ( 4.6 ) ed omogenizzare . Filtrare una parte del liquido su carta da filtro adatta ( per es . Whatman n . 1 ) , scartando i primi cinque ml di filtrato . Prelevare un ' aliquota e portare il pH a 4,5 con la soluzione di idrossido di sodio ( 4.4 ) . Diluire questa soluzione con tampone fosfato ( 4.5 ) , fino ad ottenere una concentrazione presunta in avoparcina , pari a 4 (...) g/ml ( = U8 ) .

    A partire da questa soluzione , preparare per diluizioni successive ( 1 + 1 ) col tampone fosfato ( 4.5 ) le soluzioni U4 ( concentrazione presunta : 2 (...) g/ml ) , U2 ( concentrazione presunta : 1 (...) g/ml ) ed U1 ( concentrazione presunta : 0,5 ( ...)g/ml ) .

    6.2 . Mangimi

    Pesare una quantità di campione da 50,0 g , aggiungere 100 ml della miscela ( 4.6 ) e sottoporre per 30 minuti ad agitazione meccanica . Chiarificare l ' estratto per centrifugazione ( in provette tappate ) , prelevare un ' aliquota dell ' estratto limpido ( vedi tabella più oltre ) e portare il pH a 4,5 con la soluzione di idrossido di sodio ( 4.4 ) . Diluire la soluzione con tampone fosfato ( 4.5 ) per ottenere la soluzione U8 ( vedi tabella più oltre ) .

    A partire da questa soluzione , preparare per diluizioni successive ( 1 + 1 ) col tampone fosfato ( 4.5 ) le soluzioni U4 ( concentrazione presunta : 1,0 (...) g/ml ) , U2 ( concentrazione presunta : 0,5 (...) g/ml ) ed U 1 ( concentrazione presunta : 0,25 (...) g/ml ) .

    Tenore presunto in avoparcina ( mg/kg ) * 5 * 7,5 * 10 * 15 * 20 * 40 *

    Peso del campione in g ( ± 0,1 g ) * 50 * 50 * 50 * 50 * 50 * 50 *

    Volume della miscela ( 4.6 ) ( ml ) * 100 * 100 * 100 * 100 * 100 * 100 *

    Volume dell ' estratto limpido ( ml ) * 20 * 15 * 20 * 15 * 20 * 10 *

    Volume finale ( ml ) : U8 * 25 * 25 * 50 * 50 * 100 * 100 *

    Concentrazione presunta U8 in (...) g/ml * 2 * 2 circa * 2 * 2 circa * 2 * 2 *

    7 . MODALITÀ DI DOSAGGIO

    7.1 . Inoculazione del terreno di coltura

    Con la sospensione di spore ( 3.2 ) , insemenzare alla temperatura di 50-60° C il terreno base per il dosaggio ( 4.1 ) . Mediante saggi preliminari su piastra col terreno ( 4.1 ) , determinare la quantità d ' inoculo che consente di ottenere , per le diverse concentrazioni in avoparcina , aloni d ' inibizione che abbiano la maggiore estensione possibile e che siano ancora netti .

    7.2 . Preparazione delle piastre

    La diffusione in agar si effettua su piastre , con le quattro concentrazioni della soluzione di riferimento ( S8 , S4 , S2 , S1 ) e le quattro concentrazioni dell ' estratto ( U8 , U4 , U2 , U1 ) . Ogni piastra deve necessariamente contenere le quattro concentrazioni della sostanza di riferimento e dell ' estratto . A tale scopo , impiegare piastre di dimensioni tali che possano contenere nel terreno agarizzato almeno 8 pozzetti del diametro di 10-13 mm , i cui centri non siano distanti fra loro meno di 30 mm . Si possono adoperare come piastre delle lastre di vetro piane , provviste di un anello di alluminio o di materiale plastico del diametro di 200 mm e dell ' altezza di 20 mm .

    Versare nelle piastre una quantità di terreno ( 4.1 ) , insemenzato come indicato al punto ( 7.1 ) , che permetta di ottenere uno strato dello spessore di 2 mm circa ( 60 ml per una piastra di 200 mm di diametro ) . Lasciar solidificare , praticare i pozzetti e deporvi dei volumi esattamente misurati delle soluzioni della sostanza di riferimento e dell ' estratto ( da 0,10 a 0,15 ml per pozzetto a seconda del diametro ) . Le operazioni descritte vanno ripetute almeno quattro volte per ogni concentrazione , in modo da ottenere per ciascuna determinazione 32 aloni di inibizione .

    7.3 . Incubazione

    Incubare le piastre per 16-18 ore , alla temperatura di 30° C .

    8 . VALUTAZIONE

    Misurare il diametro degli aloni di inibizione con l ' approssimazione di 0,1 mm . Per ogni concentrazione , registrare le misure medie su carta semilogaritmica , riportando il logaritmo alle concentrazioni in funzione del diametro dell ' alone di inibizione . Tracciare le rette più appropriate per la soluzione di riferimento e per l ' estratto , procedendo ad esempio come segue .

    Determinare il punto più appropriato per il livello più basso della soluzione di riferimento ( SL ) mediante la formula :

    ( a ) SL = 7 S1 + 4 S2 + S4 - 2 S8/10

    Determinare il punto più appropriato per il livello più elevato della soluzione di riferimento ( SH ) mediante la formula :

    ( b ) SH = 7 S8 + 4 S4 + S2 - 2 S1/10

    Determinare allo stesso modo i punti più appropriati per l ' estratto al livello più basso ( UL ) ed al livello più alto ( UH ) sostituendo nelle formule sopra riportate i valori di S1 , S2 , S4 e S8 con quelli di U1 , U2 , U4 ed U8 .

    Riportare i valori di SL ed SH sullo stesso grafico . Congiungendo i due punti si ottiene la retta più appropriata per la soluzione standard . Procedendo allo stesso modo per UL ed UH si ottiene la retta più appropriata per l ' estratto .

    In mancanza di interferenze le rette dovrebbero essere parallele . In pratica , esse sono considerate parallele allorchù ( SH-SL ) ed ( UH-UL ) non differiscono fra loro di più del 10 % della loro media .

    Se le rette non sono parallele , ù possibile eliminare sia U1 ed S1 , sia U8 e S8 . I valori SL , SH , UL ed UH che permettono di ottenere le rette più appropriate vanno calcolati mediante le formule seguenti :

    ( a' ) SL = 5 S1 + 2 S2 - S4/6 o 5 S2 + 2 S4 - S8/6

    ( b' ) SH = 5 S4 + 2 S2 - S1/6 o 5 S8 + 2 S4 - S2/6

    e mediante formule analoghe per UL ed UH . Se si utilizza quest ' alternativa , bisogna verificare il parallelismo delle rette nel modo sopra descritto . Se il risultato è stato ottenuto a partire da tre punti , ciò va indicato sul certificato di analisi .

    Quando le rette sono considerate parallele , calcolare il logaritmo dell ' attività relativa ( log . A ) con una delle formule seguenti :

    Per 4 punti

    ( c ) log . A = ( U1 + U2 + U4 + U8 - S1 - S2 - S4 - S8 ) × 0,602/U4 + U8 + S4 + S8 - U1 - U2 - S1 - S2

    Per 3 punti

    ( d ) log . A = ( U1 + U2 + U4 - S1 - S2 - S4 ) × 0,401/U4 + S4 - U1 - S1

    o

    ( d' ) log . A = ( U2 + U4 + U8 - S2 - S4 - S8 ) × 0,401/U8 + S8 - U2 - S2

    Attività reale = attività presunta × attività relativa .

    Se l ' attività relativa si trova al di fuori della gamma di valori compresi fra 0,5 e 2,0 , ripetere la determinazione procedendo ad opportune regolazioni delle concentrazioni dell ' estratto o , eventualmente , delle soluzioni di riferimento . Quando tale attività non può essere ricondotta nella gamma di valori richiesta , il risultato deve essere considerato approssimativo e tale indicazione deve figurare sul certificato di analisi .

    Allorchù le rette non sono considerate parallele , ripetere la determinazione . Se in base a questa nuova determinazione non è ancora possibile ottenere il parallelismo , la determinazione deve essere considerata insoddisfacente .

    9 . RIPETIBILITÀ

    La differenza fra i risultati di due determinazioni effettuate sullo stesso campione dallo stesso analista non dovrebbe eccedere :

    - 2mg/kg , in valore assoluto , per i contenuti in avoparcina da 2 a 10mg/kg ;

    - il 20 % del risultato più elevato per i contenuti da 10 a 25 mg/kg ;

    - 5 mg/kg , in valore assoluto , per i contenuti da 25 a 50 mg/kg ;

    - il 10 % del risultato più elevato per i contenuti superiori a 50 mg/kg .

    2 . DOSAGGIO DEL MONENSIN SODIO PER DIFFUSIONE IN AGAR

    1 . OGGETTO E CAMPO D ' APPLICAZIONE

    Il presente metodo permette di dosare il monensin sodio nei mangimi e nelle premiscele . Il limite inferiore di dosaggio è di 10 mg/kg ( 10 ppm ) ( 3 ) .

    2 . PRINCIPIO

    Il campione viene estratto con metanolo al 90 % . L ' estratto è sottoposto a trattamenti appropriati al contenuto in monensin sodio del campione . La sua attività antibiotica è determinata misurando la diffusione del monensin sodio su terreno agarizzato insemenzato con Bacillus subtilis . La diffusione è rivelata dalla formazione di aloni di inibizione del microrganismo . Si ammette che il diametro di tali aloni sia direttamente proporzionale al logaritmo della concentrazione di antibiotico nel campo di concentrazioni utilizzate . La sensibilità del metodo è ridotta dalla presenza di ioni sodio .

    3 . MICRORGANISMO : BACILLUS SUBTILIS ATCC 6633 ( NCIB 8054 )

    3.1 . Conservazione del ceppo

    Insemenzare con Bacillus subtilis il terreno colturale ( 4.1 ) , distribuito in provette a becco di clarino . Incubare per una notte a 30° C , conservare in frigorifero a 4° C circa e trapiantare ogni mese .

    3.2 . Preparazione della sospensione di spore ( 1 )

    Mediante 2-3 ml di acqua sterilizzata , raccogliere la patina di una agar-coltura ( 3.1 ) , preparata di recente . Con tale sospensione , insemenzare una bottiglia di Roux contenente 300 ml del terreno di coltura ( 4.1 ) ; incubare per 3-5 giorni a 30° C . Dopo controllo della sporulazione al microscopio , raccogliere le spore con 15 ml di etanolo al 20 % ( 4.3 ) e omegenizzare . Questa sospensione può essere conservata per almeno 5 mesi alla temperatura di 4° C circa .

    4 . TERRENI COLTURALI E REATTIVI

    4.1 . Terreno di mantenimento del ceppo ( 4 )

    Triptone * 10,0 g *

    Estratto di lievito * 3,0 g *

    Estratto di carne * 1,5 g *

    Glucosio * 1,0 g *

    Agar ( secondo la qualità ) * da 10,0 a 20,0 g *

    Acqua * 1 000 ml *

    pH 6,5 ( dopo sterilizzazione ) .

    4.2 . Terreno di base per il dosaggio

    Glucosio * 10,0 g *

    Estratto di lievito * 2,5 g *

    Fosfato bitopotassico , K2HPO4 * 0,69 g *

    Fosfato monopotassico , KH2PO4 * 0,45 g

    Agar ( secondo la qualità ) * da 10,0 a 20,0 g *

    Acqua * 1 000 ml *

    pH 6,0 ( dopo sterilizzazione ) .

    4.3 . Etanolo al 20 % ( v/v ) : diluire 200 ml di etanolo con 800 ml di acqua .

    4.4 . Metanolo , anidro .

    4.5 . Metanolo al 90 % ( v/v ) : diluire 900 ml di metanolo ( 4.4 ) con 100 ml d ' acqua .

    4.6 . Metanolo al 50 % ( v/v ) : diluire 500 ml di metanolo ( 4.4 ) con 500 ml d ' acqua .

    4.7 . Ossido d ' alluminio , granulato ( alcoa F , 20 mesh ; activated alumina UGI : F . Lancaster and Co . , o equivalente ) .

    4.8 . Sostanza di riferimento : monensin sodio di attività nota ( disponibile segnatamente presso , l ' International Laboratory for Biological Standards , Central Veterinany Laboratory , Weybridge , Surrey KT15 3NB , Gran Bretagna ) .

    5 . APPARECCHIATURA

    5.1 . Evaporatore rotante , provvisto di pallone a fondo rotondo da 250 ml .

    5.2 . Tubo per cromatografia , in vetro ( diametro interno : 25 mm , lunghezza : 400 mm ) , recante ad un ' estremità un ' apertura affusolata del diametro di 2 mm .

    5.3 . Tubo per cromatografia , in vetro ( diametro interno : 11 mm , lunghezza : 300 mm circa ) , recante ad un ' estremità un ' apertura affusolata del diametro di 2 mm .

    6 . SOLUZIONI DI RIFERIMENTO

    Sciogliere in metanolo ( 4.4 ) una quantità esattamente pesata di sostanza di riferimento ( 4.8 ) e diluire in modo da ottenere una soluzione madre di monensin sodio contenente 800 (...) g . Se conservata a 4° C in bottiglia tappata , questa soluzione è stabile per due settimane .

    A partire da questa soluzione , preparare per diluizioni successive con metanolo al 50 % ( 4.6 ) le seguenti soluzioni :

    S8 * 8 (...) g/ml *

    S4 * 4 (...) g/ml *

    S2 * 2 (...) g/ml *

    S2 * 2 (...) g/ml *

    7 . PREPARAZIONE DELL ' ESTRATTO

    7.1 . Estrazione

    7.1.1 . Premiscele

    Pesare una quantità di campione di 2,0 g , aggiungere 100 ml di metanolo al 90 % ( 4.5 ) , omogenizzare , poi centrifugare per qualche minuto . Diluire il supernatente con metanolo al 50 % ( 4.6 ) , fino ad ottenere una concentrazione presunta in monensin pari ad 8 (...) g/ml ( = U8 ) .

    7.1.2 . Alimenti con tenore in monensin sodio non inferiore a 50 ppm

    Pesare una quantità di campione da 10,0 a 20,0 g , aggiungere 100 ml di metanolo al 90 % ( 4.5 ) , omogenizzare per 15 minuti e lasciare riposare .

    Introdurre un tampone di cotone nell ' apertura affusolata del tubo di vetro ( 5.2 ) , aggiungere ossido di alluminio ( 4.7 ) , impartendo leggere scosse al tubo , finchù la colonna raggiunga l ' altezza di 75-80 mm .

    Decantare l ' estratto sulla colonna di ossido di alluminio e raccogliere il filtrato . Prelevare 30 ml del filtrato e diluirli con acqua a 50 ml . Diluire poi con metanolo al 50 % ( 4.6 ) fino ad ottenere una concentrazione presunta in monensin sodio pari a 8 (...) g/ml ( = U8 ) .

    7.1.3 . Alimenti con tenore in monensin sodio inferiore a 50 ppm ( fino al limite di 10 ppm )

    Pesare una quantità di campione da 10,0 a 20,0 g , aggiungere 100 ml di metanolo al 90 % ( 4.5 ) ed omogenizzare per 15 minuti . Centrifugare in modo da ottenere un estratto limpido .

    Per un campione il cui contenuto in monensin sodio è di 20 ppm , prelevare 40 ml del supernatante ; per un campione il cui contenuto è di 10 ppm , prelevarne 80 ml . Portare a secco con l ' evaporatore rotante ( 5.1 ) , a temperatura non superiore a 40° C . Disciogliere il residuo in 10 ml di metanolo al 90 % ( 4.5 ) .

    Introdurre un tampone di cotone nell ' apertura affusolata del tubo di vetro ( 5.3 ) ; aggiungere ossido di alluminio ( 4.7 ) , impartendo leggere scosse al tubo , finchù la colonna raggiunga l ' altezza di 75-80 mm .

    Decantare la soluzione metanolica del residuo sulla colonna di ossido di alluminio e raccogliere il filtrato . Lavare la colonna con 10 ml di metanolo al 90 % ( 4.5 ) ed aggiungere il liquido di risciacquo al filtrato .

    Portare la soluzione a secco con l ' evaporatore rotante ( 5.1 ) , a temperatura inferiore a 40° C . Disciogliere il residuo in 10 ml di metanolo anidro ( 4.4 ) e portare a 20 ml con acqua . Centrifugare ad almeno 4 000 g/m per almeno 5 minuti . Diluire poi con metanolo al 50 % ( 4.6 ) , fino ad ottenere una concentrazione presunta in monensin sodio pari a 8 (...) g/ml ( = U8 ) .

    7.2 . Soluzione dell ' estratto

    A partire dalla soluzione U8 , preparare per diluizioni successive ( 1 + 1 ) con metanolo al 50 % ( 4.6 ) le soluzion U 4 ( concentrazione presunta : 4 (...) g/ml ) , U2 ( concentrazione presunta : 2 (...) g/ml e U 1 ( concentrazione presunta : 1 (...) g/ml ) .

    8 . MODALITÀ DI DOSAGGIO

    8.1 . Inoculazione del terreno di coltura

    Con la sospensione di spore ( 3.2 ) , insemenzare il terreno base per il dosaggio ( 4.2 ) , alla temperatura di 50-60° C . Mediante saggi preliminari su piastra col terreno ( 4.2 ) , determinare la quantità di inoculo che consente di ottenere , per le diverse concentrazioni in monensin sodio , aloni di inibizione che abbiano la maggiore estensione possibile e che siano ancora netti .

    8.2 . Preparazione delle piastre

    La diffusione in agar si effettua su piastre con le quattro concentrazioni della soluzione di riferimento ( S8 , S4 , S2 , S1 ) e le quattro concentrazioni dell ' estratto ( U8 , U4 , U2 , U1 ) . Ogni piastra deve necessariamente contenere le quattro concentrazioni della sostanza di riferimento dell ' estratto . A tale scopo , impiegare piastre di dimensioni tali che possano contenere nel terreno agarizzato almeno 8 pozzetti del diametro di 10-13 mm , i cui centri non siano distanti fra loro meno di 30 mm . Si possono adoperare come piastre delle lastre di vetro piane provviste di un anello di alluminio o di materiale plastico del diametro di 200 mm e dell ' altezza di 20 mm .

    Versare nelle piastre una quantità di terreno ( 4.2 ) , insemenzato come indicato al punto ( 8.1 ) , che permetta di ottenere uno strato dello spessore di 2 mm circa ( 60 ml per una piastra di 200 mm di diametro ) . Lasciar solidificare , praticare i pozzetti e deporvi dei volumi esattamente misurati delle soluzioni della sostanza di riferimento e dell ' estratto ( da 0,10 a 0,15 ml per pozzetto a seconda del diametro ) . Le operazioni descritte vanno ripetute almeno quattro volte per ogni concentrazione , in modo da ottenere per ciascuna determinazione 32 aloni di inibizione .

    8.3 . Incubazione

    Incubare le piastre per 18 ore circa , alla temperatura di 35-37° C .

    9 . VALUTAZIONE

    Misurare il diametro degli aloni di inibizione con l ' approssimazione di 0,1 mm . Per ogni concentrazione , registrare le misure medie su carta semilogaritmica riportando il logaritmo delle concentrazioni in funzione del diametro dell ' alone di inibizione . Tracciare le rette più appropriate per la soluzione di riferimento e per l ' estratto , procedendo ad esempio come segue .

    Determinare il punto più appropriato per il livello più basso della soluzione di riferimento ( SL ) mediante la formula :

    ( a ) SL = 7 S1 + 4 S2 + S4 - 2S8/10

    Determinare il punto più appropriato per il livello più elevato della soluzione di riferimento ( SH ) mediante la formula :

    ( b ) SH = 7 S8 + 4 S4 + S2 - 2 S1/10

    Determinare allo stesso modo i punti più appropriati per l ' estratto al livello più basso ( UL ) ed al livello più alto ( UH ) sostituendo nelle formule sopra riportate i valori di S1 , S2 , S4 e S8 con quelli di U1 , U2 , U4 , ed U8 .

    Riportare i valori di SL ed SH sullo stesso grafico . Congiungendo i due punti si ottiene la retta più appropriata per la soluzione standard . Procedendo allo stesso modo per UL ed UH si ottiene la retta più appropriata per l ' estratto .

    In mancanza di interferenze le rette dovrebbero essere parallele . In pratica , esse sono considerate parallele allorchù ( SH-SL ) ed ( UH-UL ) non differiscono fra loro di più del 10 % della loro media .

    Se le rette non sono parallele , è possibile eliminare sia U1 e S1 , sia U8 e S8 . I valori SL , SH , UL ed UH che permettono di ottenere le rette più appropriate vanno calcolati mediante le formule seguenti :

    ( a' ) SL = 5 S1 + 2 S2 - S4/6 o 5 S2 + 2 S4 - S8/6

    ( b' ) SH = 5 S4 + 2 S2 - S1/6 o 5 S8 + 2 S4 - S2/6

    e mediante formule analoghe per UL ed UH . Se si utilizza quest ' alternativa , bisogna verificare il parallelismo dette rette nel modo sopra descritto . Se il risultato è stato ottenuto a partire da tre punti , ciò va indicato sul certificato di analisi .

    Quando le rette sono considerate parallele , calcolare il logaritmo dell ' attività relativa ( log . A ) con una delle formule seguenti :

    Per 4 punti

    ( c ) log . A = ( U1 + U2 + U4 + U8 - S1 - S2 - S4 - S8 ) × 0,602/U4 + U8 + S4 + S8 - U1 - U2 - S1 - S2

    Per 3 punti

    ( d ) log . A = ( U1 + U2 + U4 - S1 - S2 - S4 ) × 0,401/U4 + S4 - U1 - S1 o

    ( d' ) log . A = ( U2 + U4 + U8 - S2 - S4 - S8 ) × 0,401/U8 + S8 - U2 - S2

    Attività reale = attività presunta × attività relativa .

    Se l ' attività relativa si trova al di fuori della gamma di valori compresi fra 0,5 e 2,0 , ripetere la determinazione procedendo ad opportune regolazioni delle concentrazioni dell ' estratto o , eventualmente , delle soluzioni di riferimento . Quando tale attività non può essere ricondotta nella gamma di valori richiesta , il risultato deve essere considerato approssimativo e tale indicazione deve figurare sul certificato di analisi .

    Allorchù le rette non sono considerate parallele , ripetere la determinazione . Se in base a questa nuova determinazione non è ancora possibile ottenere il parallelismo , la determinazione deve essere considerata insoddisfacente .

    10 . RIPETIBILITÀ

    La differenza fra i risultati di due determinazioni effettuate sullo stesso campione dallo stesso analista non dovrebbe eccedere :

    - il 20 % del risultato più elevato per i contenuti in monensin sodio da 10 a 25 mg/kg ;

    - 5 mg/kg , in valore assoluto , per i contenuti da 25 a 50 mg/kg ;

    - il 10 % del risultato più elevato per i contenuti superiori a 50 mg/kg .

    ( 1 ) Possono essere impiegati altri metodi , purchù sia dimostrato che essi diano sospensioni di spore analoghe .

    ( 2 ) Si può utilizzare qualunque terreno colturale del commercio che dia gli stessi risultati .

    ( 3 ) 1 mg di monensin sodio equivale a 1 000 unità « UK »

    ( 4 ) Si può utilizzare qualunque terreno colturale del commercio di composizione analoga , purchù dia gli stessi risultati .

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