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Document 52023XC0303(06)

    Pubblicazione di una domanda di registrazione di un nome ai sensi dell'articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari 2023/C 80/12

    C/2023/1471

    GU C 80 del 3.3.2023, p. 79–83 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    3.3.2023   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 80/79


    Pubblicazione di una domanda di registrazione di un nome ai sensi dell'articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

    (2023/C 80/12)

    La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda di registrazione ai sensi dell'articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (1) entro tre mesi dalla data della presente pubblicazione.

    DOCUMENTO UNICO

    «Pită de Pecica»

    N. UE: PGI-RO-02826 – 6.1.2022

    DOP () IGP (X)

    1.   Nome

    «Pită de Pecica»

    2.   Stato membro o paese terzo

    Romania

    3.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare

    3.1.    Tipo di prodotto

    Classe 2.3. Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria

    3.2.    Descrizione del prodotto a cui si applica il nome di cui al punto 1

    Il «Pită de Pecica» è un prodotto di panetteria cotto, o congelato cotto, ottenuto da un impasto lievitato e cotto al forno.

    Il «Pită de Pecica» si produce con farina di frumento, lievito fresco, acqua e sale iodato.

    Ha una forma irregolare, leggermente allungata, con un intaglio molto evidente e un peso di 4 kg, 2 kg, 1 kg o 0,5 kg.

    Il «Pită de Pecica» è venduto in due versioni:

    cotto;

    congelato cotto.

    3.2.1.   Caratteristiche organolettiche

    Per quanto riguarda l'aspetto, il «Pită de Pecica» cotto e cotto congelato si presenta come una pagnotta intera dalla superficie semilucida, tostata ma non bruciata, senza tracce di cenere. Il prodotto è ben sviluppato, non appiattito né deformato. All'esterno presenta una crosta spessa e in sezione trasversale mostra strati di pasta dalla consistenza porosa.

    Aspetto:

    forma:

    leggermente allungata, con un intaglio molto evidente.

    Crosta:

     

    superficie:

    rugosa, semilucida, leggermente croccante;

    colore:

    marrone.

    Interno:

    aspetto:

    non separato dalla crosta;

    consistenza:

    porosa su tutta la sezione trasversale, priva di grumi di farina, elastica, con pori uniformi (sono ammessi alcuni pori di dimensioni maggiori);

    colore:

    bianco tendente al giallo.

    Sapore:

    dolce-salato (dolce a causa dei carboidrati del glutine, salato a causa del contenuto di sale)

    3.2.2.   Caratteristiche fisico-chimiche

    Umidità:

    min 40 % - max 50 %

    Acidità:

    min 1,0° - max 2,5°

    Porosità:

    min 70 % - max 85 %

    Elasticità:

    min 80 % - max 98 %

    Sale:

    min 0,5 % - max 2 %

    3.3.    Mangimi (solo per i prodotti di origine animale) e materie prime (solo per i prodotti trasformati)

    3.4.    Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata

    Tutte le fasi della produzione del «Pită de Pecica» si svolgono nella zona geografica delimitata. Il processo di produzione si compone delle fasi specifiche seguenti: analisi quantitativa e qualitativa delle materie prime, preparazione e dosaggio delle materie prime, ottenimento del lievito madre, lavorazione dell'impasto, fermentazione dell'impasto, spezzatura dell'impasto, riposo, foggiatura, lievitazione, cottura, raffreddamento e congelamento rapido (solo per il prodotto cotto congelato).

    3.5.    Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento ecc. del prodotto cui si riferisce il nome registrato

    3.6.    Norme specifiche in materia di etichettatura del prodotto cui si riferisce il nome registrato

    Il prodotto è etichettato in conformità della normativa europea e rumena in vigore.

    L'etichetta reca quanto segue:

    il nome del prodotto, «Pită de Pecica», seguito dalla dicitura «Indicație Geografică Protejată» (indicazione geografica protetta) o dall'acronimo «IGP» (tradotti nella lingua o nelle lingue del paese in cui è venduto il prodotto);

    il tipo di prodotto (cotto o congelato);

    il simbolo IGP è riportato sulla confezione, in conformità della normativa dell'UE;

    la denominazione Asociația Producătorilor de Produse Tradiționale Arădeanca din Județul Arad (Associazione dei produttori di prodotti tradizionali della contea di Arad Arădeanca);

    la denominazione del fabbricante;

    il logo dell'organismo di ispezione e certificazione.

    4.   Delimitazione concisa della zona geografica

    La zona geografica è costituita dall'unità territoriale amministrativa di Pecica, nella contea di Arad, delimitata conformemente alla struttura territoriale-amministrativa della Romania.

    L'unità territoriale amministrativa di Pecica costituisce una superficie continua ed è situata nella parte occidentale della Romania.

    5.   Legame con la zona geografica

    Il legame causale tra l'origine geografica e le caratteristiche del prodotto si basa sulla reputazione, sul fattore umano e sulle caratteristiche del prodotto.

    Reputazione

    Il prodotto è associato alla zona geografica per i motivi seguenti:

    il nome del prodotto, «Pită de Pecica», contiene il nome della zona geografica Pecica;

    il «Pită de Pecica» è prodotto solo in tale zona geografica;

    alla fine del 2011 il «Pită de Pecica» ha ottenuto un certificato di marchio registrato;

    il «Pită de Pecica» è raffigurato sullo stemma della città di Pecica.

    La reputazione attuale del «Pită de Pecica» è testimoniata da pubblicazioni ed eventi locali legati al prodotto:

    la rivista Ferma, n. 8 (75), anno XI, agosto 2009, afferma che oggi la località di Pecica è famosa grazie al «Pită de Pecica»;

    la pubblicazione Glasul Aradului, n. 514, anno III, 17 agosto 2009, afferma che la tradizione di celebrare il «Pită de Pecica» continua a tutt'oggi con la festa del Pită nuovo;

    il giornale Pecicanul, n. 35, anno IV, agosto 2013, nel riferire in merito al Festival Internazionale del Folklore «Valle di Comino» in Italia, scrive: «La gente di Pecica [...] ha portato confezioni di prodotti tradizionali, tra cui il “Pită de Pecica”, che ha occupato il posto d'onore.»;

    nel 2016, sul giornale Pecicanul, n. 65, anno VII, giugno 2016, si legge: «Il Pită e il folclore di Pecica – celebrità a Bruxelles». «Pecica è stata la star della festa dell'Avenue de Tervuren [...] la gente di Pecica ha allestito lo stand della città [...] una mostra di oggetti d'antiquariato [...] e una esposizione di cibi tradizionali, tra cui il “Pită de Pecica” [...]. I funzionari di Woluwe-Saint-Pierre hanno accettato l'invito a visitare Pecica in agosto per la festa del Pită nuovo [...].»;

    «I ballerini e il “Pită de Pecica” fanno colpo sui tedeschi», scrive il giornale Pecicanul (n. 100, anno X) nel luglio 2019, quando i cittadini di Pecica hanno dato risalto al loro marchio locale, il «Pită de Pecica»;

    nel giornale Pecicanul, n. 104, anno XI, febbraio 2020, si parla di «Musica e “Pită di Pecica” a Vienna», e del fatto che «Pecica ha portato a Vienna il suo marchio locale, il “Pită de Pecica”, offerto [...] sia come premio [...] che a scopo di degustazione».

    La fama del prodotto è dovuta alla documentazione storica della sua antichità, trasmessa attraverso fonti orali raccolte e trascritte in riviste e libri da tramandare alle generazioni future.

    Il «Pită de Pecica» è conosciuto fin da tempi antichi per il suo sapore («Il pită [...] impastato dai pitari [fornai] di Peșca è più gustoso anche del cozonac») ed è diventato il marchio di Pecica.

    La sua bontà era nota anche al mercato di Arad, dove il pane era venduto ancora caldo e mangiato senza companatico, così gustoso da «sciogliersi in bocca», come si diceva una volta.

    La vendita del «Pită de Pecica» era «l'attività più redditizia e sicura, perché mentre cappotti, stivali o scarpe si possono riparare e durare per qualche tempo, il nostro pane quotidiano non può mai mancare sulla tavola».

    Il «Pită de Pecica» non era solo motivo di fama per la città, ma anche un simbolo della sapienza e dell'operosità dei suoi abitanti. «Gli abitanti di Peșca, e soprattutto le massaie, erano maestri nella panificazione».

    Il «Pită de Pecica» era talmente famoso che divenne proverbiale; grazie al suo sapore, era rinomato in tutto il paese e alle grandi feste si brindava sempre pronunciando il motto: «Lunga vita alla nazione e alla fondazione [...] al giardino [...] e al pită

    Per la sua notorietà, il «Pită de Pecica» ha cominciato a essere celebrato ogni anno, ad agosto, in quella che è nota con il nome di «festa del pită nuovo» (Praznicul de Pită Nouă).

    In tale occasione si festeggia il pane ottenuto dal frumento raccolto nello stesso anno.

    La festa del pită nuovo trasforma il raccolto del frumento in un vero e proprio festival e la cottura del pane in un rituale antico che coinvolge tutti i membri della comunità.

    La festa del pită nuovo si svolge sin da tempi remoti la domenica più prossima alla festa della Dormizione. Nel 1913 è stata sospesa a causa della prima Guerra mondiale per essere poi ripristinata nel 1974 grazie al lavoro di Emil Crăciun Lăzureanu, un professore di storia di Arad.

    Fattori umani

    Il fattore umano è particolarmente importante per la qualità del «Pită de Pecica».

    In passato i pitari di Pecica acquistavano il frumento al mercato locale e lo portavano al mulino per farlo macinare il giorno stesso. Il mugnaio recapitava poi i sacchi di farina a casa del pitar. La famiglia impastava il pane tutta la notte e lo metteva a cuocere nel forno. Questi prodotti erano anche venduti alla gente del posto al mercato di Arad. «Decine, anzi, centinaia di famiglie lavoravano alla produzione del pane».

    Un tempo le donne preparavano il pane secondo le ricette tramandate dai loro antenati, per la gioia di tutti, soprattutto dei bambini.

    Sapevano come preparare la farina per l'impasto, che fosse lievitato con il luppolo o con il lievito. L'impasto doveva essere lavorato molto bene «fino a far sudare la trave del soffitto» e poi lasciato lievitare fino al momento di infornarlo per la cottura.

    Anche la durata della cottura e il modo di scaldare il forno erano importanti.

    L'insieme di tutti questi fattori fa sì che il «Pită de Pecica» mantenga la sua freschezza per diversi giorni. «Una volta alla settimana si faceva il pane per la famiglia; i pitari panificavano il pită una o più volte al giorno per venderlo al mercato di Arad nelle pezzature normale (crișca) e grande (cărhănoc)».

    La tradizione della produzione di questo pane, la preparazione dell'impasto, la sua lavorazione e il metodo di cottura sono stati tramandati di generazione in generazione, cosicché questo prodotto tradizionale si trova ancora oggi sulle tavole dei consumatori.

    Il sapore del pane locale è frutto di una ricetta speciale e di un metodo di preparazione specifico.

    Si dice che, anticamente, ogni famiglia sapesse riconoscere dal gusto il pane fatto in casa propria. L'unicità del «Pită de Pecica» è apprezzata a livello nazionale: il prodotto è considerato il miglior pane cotto al forno.

    L'arte di preparare e cuocere il «Pită de Pecica» è stata tramandata di generazione in generazione dagli abitanti del luogo.

    Grazie a questa tradizione oggi:

    il lievito madre è realizzato con apă de pită (acqua di pită), un'acqua che solo i pitari (fornai) di Pecica sanno preparare;

    conoscendo il procedimento da generazioni, i pitari di Pecica sanno come fare fermentare l'impasto, conferendogli una specifica elasticità per evitare che sia troppo pesante, affinché, come si usa dire, «il fornaio non si spezzi le braccia»;

    la foggiatura è effettuata in tre modi. Solo i pitari di Pecica sanno per quanto tempo deve essere lavorato l'impasto durante il processo di foggiatura e come eseguire il virguire o solgare per dare al pane la sua forma caratteristica;

    la temperatura di cottura, i tempi di cottura e il posizionamento del pane nei forni speciali sono noti solo ai pitari di Pecica.

    Specificità del prodotto

    La specificità del prodotto si deve all'abilità degli abitanti di Pecica e al loro metodo di lavorazione, tramandati di generazione in generazione. La preparazione dell'impasto con «acqua di pită», il tempo e il metodo di miscelazione, la fermentazione dell'impasto, il posizionamento nel forno, il metodo di cottura e la specificità del forno fanno sì che il «Pită de Pecica» sia un prodotto noto e apprezzato.

    A differenza di altri prodotti simili, il «Pită de Pecica» presenta le caratteristiche specifiche seguenti:

    ha una forma leggermente allungata con un intaglio molto evidente, frutto della foggiatura (piegatura, virguire, solgare), pesa 4 kg, 2 kg, 1 kg o 0,5 kg, ha una superficie lucida e una crosta tenera, che si ottiene spennellando il pane con un pennello intinto in acqua dopo la cottura, la crosta è di colore marrone a causa del sistema di cottura del forno. Il pane è sviluppato in altezza grazie al processo di riposo, lievitazione e cottura;

    la sezione trasversale del «Pită de Pecica» differisce da quella di altri prodotti di questo tipo per l'umidità dell'interno, formando un tutt'uno con la crosta (ciò è dovuto alla specificità del forno), e per l'elasticità data dal tempo di fermentazione dell'impasto;

    il sapore è salato e leggermente dolce, grazie al contenuto di carboidrati del glutine, che differenzia il pane da altri prodotti di questo tipo;

    il pane è soffice grazie alle bolle d'aria che aumentano di volume durante la fermentazione dell'impasto.

    Altre caratteristiche del «Pită de Pecica»

    In passato la gente del luogo preparava e cuoceva il «Pită de Pecica» nei forni specifici (fatti realizzare appositamente da maestri artigiani). Coloro che vendevano il pane erano chiamati pitari; preparavano e cuocevano il pane [nei] forni allo stesso modo: «Le famiglie dei pitari erano prospere, perché il loro meraviglioso pane andava a ruba».

    Oggi il «Pită de Pecica» è prodotto e cotto solo nei panifici, con le stesse modalità tecnologiche, perché solo in queste strutture si trovano ancora questi forni specifici.

    Riferimento alla pubblicazione del disciplinare

    www.madr.ro

    https://www.madr.ro/docs/ind-alimentara/2022/Caiet-de-sarcini-Pita-de-Pecica-actualizat-nov.2022.pdf


    (1)  GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1.


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