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Document 52022XC0405(03)

    Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione 2022/C 150/06

    PUB/2022/15

    GU C 150 del 5.4.2022, p. 30–56 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    5.4.2022   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 150/30


    Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione

    (2022/C 150/06)

    La presente comunicazione è pubblicata conformemente all’articolo 17, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione (1).

    COMUNICAZIONE DI MODIFICA ORDINARIA CHE MODIFICA IL DOCUMENTO UNICO

    EGER / EGRI

    PDO-HU-A1328-AM06

    Data della comunicazione: 5.1.2022

    DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA

    1.   Modifica della «Data iniziale di immissione in commercio» al 1° dicembre dell’anno di vendemmia per il tipo Classicus Egri Csillag

    a)   Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

    VIII Condizioni supplementari

    b)   Sezioni interessate del documento unico

    9.

    Condizioni supplementari

    c)   Motivo:

    I dati degli ultimi anni mostrano che anche gli effetti dei cambiamenti climatici hanno un forte impatto sulla data della vendemmia. Per alcune varietà la data della vendemmia è anticipata di quasi un mese. Anche i vitigni utilizzati per la produzione del tipo Classicus Egri Csillag sono fortemente interessati dai cambiamenti climatici. Ciò significa che la produzione del vino viene anticipata. La modifica è necessaria al fine di preservare le caratteristiche del vino indicate nella descrizione organolettica, in quanto, in assenza di tale modifica, esse subirebbero effetti negativi di un magazzinaggio prolungato.

    2.   Aggiunta di nominativi di vigneti autorizzati nel comune di Egerszólát per includervi i vigneti di Nagy-határ e indicazione dei vigneti di Nagy-határ sulla mappa allegata al disciplinare di produzione

    a)   Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

    VIII Condizioni supplementari

    b)   Sezioni interessate del documento unico

    9.

    Condizioni supplementari

    c)   Motivo:

    Già negli anni precedenti i produttori hanno prodotto vini conformi al disciplinare nei vigneti di Nagy-határ all’interno della zona delimitata. Si è quindi reso necessario utilizzare la denominazione «vigneti di Nagy-határ» sui vini Grand superior. I vigneti di Nagy-határ si trovano in una delle posizioni più elevate della zona di Egerszólát. La loro esposizione (orientale e sud-orientale) li rende adatti alla produzione di vini aromatici ottenuti in climi freschi, con acidità leggermente superiore rispetto a quelli ottenuti in altri vigneti. La composizione del suolo è simile a quella dei vicini e rinomati vigneti di Kántor-tag. Questa zona di produzione, che è caratterizzata da suoli bruni forestali formatisi su uno strato di tufo riolitico con uno strato superficiale profondo e un elevato contenuto argilloso, è quindi adatta alla produzione di vini più corposi.

    3.   Precisazione della delimitazione dei vigneti di Kutya-hegy sulla mappa del comune di Ostoros allegata al disciplinare di produzione dei vini di Eger e dell’inclusione dei vigneti di Tehéntánc come denominazione il cui uso è autorizzato

    a)   Sezioni interessate del disciplinare di produzione:

    VIII Condizioni supplementari

    b)   Sezioni interessate del documento unico

    9.

    Condizioni supplementari

    c)   Motivo:

    La composizione del suolo e la situazione delle zone circostanti i vigneti di Kutya-hegy è identica a quella degli stessi vigneti di Kutya-hegy, quale indicata nel disciplinare di produzione. I vigneti di Tehéntánc presentano uno dei microclimi più caldi di Ostoros. La loro esposizione a sud-est li rende idonei alla produzione di vini aromatici, pieni e corposi. La composizione del suolo è caratterizzata da suoli bruni forestali formatisi su uno strato di tufo riolitico, con un terreno superficiale profondo e buone proprietà di gestione dell’acqua.

    DOCUMENTO UNICO

    1.   Nome

    Eger

    Egri

    2.   Tipo di indicazione geografica:

    DOP – Denominazione di origine protetta

    3.   Categorie di prodotti vitivinicoli

    1.

    Vino

    4.   Descrizione del vino (dei vini)

    1.   Classicus bikavér (sangue di toro)

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Assemblaggio di vini rossi secchi a base di Kékfrankos (Blaufränkisch), con un colore da rosso granato a rosso rubino intenso e con aromi speziati dal sapore fruttato, ma senza note tanniche pronunciate. È caratterizzato da aromi di frutta fresca e matura e da una certa complessità in quanto nessun vitigno deve essere dominante tra quelli che compongono questo vino.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    11,5

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    20

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    2.   Classicus muskotály

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Vino bianco fresco il cui colore va dal bianco con riflessi verdi al giallo con riflessi verdi, fino al giallo, con sapore e bouquet caratteristici del Moscato. Può essere secco, semisecco, semidolce o dolce.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    10

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    18

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    3.   Classicus siller

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Vino di colore rosso chiaro ottenuto da uve rosse aventi più sostanza colorante rispetto ai vini rosati e con una tonalità più scura per effetto dei vitigni che lo compongono. Vino secco a consistenza chiusa e dal sapore più aspro, con aromi e sapori fruttati e speziati e riflessi aranciati.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    11

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    18

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    4.   Classicus rozé

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Vino fresco ottenuto da uve nere, di colore da rosso aranciato a rosa, caratterizzato da aromi e sapori di frutta (lampone, pesca, amarena, ribes, fragola, ecc.), eventualmente con un profumo floreale e con acidi freschi e leggeri.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    10,5

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    18

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    5.   Classicus fehér

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Vino bianco il cui colore va dal bianco-verde al giallo-verde fino al giallo, con un sapore fresco e persistente. I vini monovarietali presentano gli aromi e i sapori fruttati tipici della varietà da cui sono ottenuti. Questo vino bianco può essere secco, semisecco, semidolce o dolce.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    10,5

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    18

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    6.   Classicus csillag

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Vino bianco secco il cui colore può variare dal bianco con riflessi verdi al giallo con riflessi verdi, fino al giallo, è fresco e con aromi fruttati e/o floreali e con un intenso sapore fruttato. Si distingue per una certa complessità: in questo vino non deve infatti essere dominante né il carattere dei vitigni che lo compongono, né quello derivante dal processo di invecchiamento in botte.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    11

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    18

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    7.   Classicus vörös

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Vino rosso il cui colore varia dal granato al rubino intenso. I vini monovarietali presentano sfumature e tonalità di colore specifiche del vitigno da cui sono ottenuti. Quanto ai vini assemblati, i loro aromi e sapori, la loro acidità rotonda e il loro tenore tannico dipendono dalla proporzione dei vitigni utilizzati nell’assemblaggio. Dolcezza e rotondità piacevoli al palato, con aromi fruttati (amarena, lampone, noce, ribes, ecc.) e speziati (cannella, vaniglia, cioccolato, tabacco, ecc.) nelle diverse categorie che vanno dal secco al dolce.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    11

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    20

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    8.   Superior bikavér

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Assemblaggio di vini rossi secchi a base di Kékfrankos (Blaufränkisch), di qualità superiore, con una tonalità più intesa di quella dei vini rossi di Eger classificati come Classicus e che va dal rosso granato al rosso rubino profondo, con aromi speziati e sapore fruttato, ma senza note tanniche pronunciate. Si distingue sia per gli aromi di frutta matura che per quelli di frutta fresca; l’invecchiamento prolungato in botte e in bottiglia ne fanno un vino corposo e strutturato. È caratterizzato da una certa complessità, perché nessun vitigno tra quelli che lo compongono deve essere dominante.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    12,5

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    20

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    9.   Superior fehér

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Vino maturo e compiuto, di qualità superiore, gusto persistente, con una maggiore gradazione alcolica e un colore che va dal bianco con riflessi verdi al giallo con riflessi verdi, fino al giallo. I vini monovarietali presentano aromi e sapori fruttati tipici della varietà da cui sono ottenuti. I vini assemblati sviluppano caratteristiche diverse a seconda della proporzione dei vitigni utilizzati per dare luogo a un vino maturo, dal gusto persistente e piacevolmente rotondo. Questi vini possono essere secchi, semisecchi, semidolci e dolci.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    12

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    18

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    10.   Superior csillag

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Vino bianco secco, complesso e intenso, più maturo e più elaborato, con un colore che va dal bianco con riflessi verdi al giallo con riflessi verdi, fino al giallo, dal sapore ricco e rotondo, che esprime aromi fruttati e/o floreali e in cui nessun vitigno tra quelli che lo compongono deve essere dominante. Può essere caratterizzato da una certa mineralità (tipica del vigneto) o da altri aromi particolari.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    12

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    18

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    11.   Superior vörös (rosso superiore)

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Vino rosso di tonalità più intensa rispetto a quella dei vini rossi di Eger classificati Classicus e che va dal granato al rubino intenso. I vini monovarietali presentano sfumature e tonalità di colore specifiche del vitigno da cui sono ottenuti. Quanto ai vini assemblati, i loro aromi e sapori, la loro acidità rotonda e il loro tenore tannico dipendono dalla proporzione dei vitigni utilizzati nell’assemblaggio. Sono vini dal gusto vellutato, corposi, con aromi fruttati (amarena, lampone, noce, ribes, ecc.) e speziati (cannella, vaniglia, cioccolato, tabacco, ecc.) in tutte le categorie, da quelli secchi a quelli dolci.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    12

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    20

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    12.   Superior késői szüretelésű (vendemmia tardiva)

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    I vini bianchi presentano un colore che va dal bianco con riflessi verdi al giallo con riflessi verdi, fino al giallo, mentre il colore dei vini rossi va dal granato al rubino intenso. Quando si utilizza un solo vitigno, l’intensità e le sfumature di colore, gli aromi e i sapori del vino sono quelli caratteristici del vitigno in questione; quando invece si utilizzano più vitigni, il vino è complesso e dominato da aromi e sapori che ricordano l’uva stramatura (come l’uva passa) e può anche presentare aromi «botritizzati» dovuti alla muffa nobile.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    11

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    33,33

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    13.   Grand superior bikavér (sangue di toro)

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Vino rosso strutturato dal sapore ricco e rotondo, le cui tonalità e sfumature di colore vanno dal rosso granato al rosso rubino scuro. Il particolare assemblaggio di questo vino rosso secco, legato all’uso obbligatorio di Kékfrankos (Blaufränkisch), si differenzia da quello degli altri vini rossi. Questo vino presenta inoltre aromi e sapori ricchi di note speziate e fruttate ed è caratterizzato da un bouquet persistente, senza note tanniche pronunciate. Nella maggior parte dei casi, il vino destinato a essere commercializzato con l’indicazione del vigneto si distingue innanzitutto per i suoi tratti tipici (ad esempio, la mineralità). Presenta inoltre aromi vigorosi e maturi, che sono frutto dell’invecchiamento prolungato in botte e in bottiglia. È caratterizzato da una certa complessità, perché nessun vitigno tra quelli che lo compongono deve essere dominante.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    12

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    20

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    14.   Grand superior fehér (bianco)

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Vino bianco maturo e strutturato, dal sapore ricco e rotondo, con un colore che va dal bianco con riflessi verdi al giallo con riflessi verdi, fino al giallo. Di qualità superiore, presenta una maturità interessante e una buona persistenza in bocca, con una gradazione alcolica relativamente elevata. I vini monovarietali presentano aromi e sapori fruttati tipici della varietà da cui sono ottenuti. I vini assemblati sviluppano caratteristiche diverse a seconda della proporzione dei vitigni utilizzati per dare luogo a un vino maturo, dal gusto persistente e piacevolmente rotondo. Questi vini possono essere secchi, semisecchi, semidolci e dolci.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    12

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    18

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    15.   Grand superior csillag

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Vino bianco secco, strutturato, dal sapore ricco e rotondo, il cui colore va dal bianco-verde al giallo-verde fino al giallo. Esprime sapori e aromi decisamente maturi, grazie all’utilizzo di uve raccolte a maturazione e alla durata dell’invecchiamento. Si tratta di un vino complesso, in quanto nessun vitigno tra quelli che lo compongono deve essere dominante. Presenta inoltre ricchi sapori fruttati e talvolta anche una certa mineralità (tipica del vigneto). Si distingue per la rotondità e persistenza del gusto e per l’invecchiamento in botte.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    12

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    18

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    16.   Grand superior vörös (rosso)

    BREVE DESCRIZIONE TESTUALE

    Vino rosso maturo e strutturato, dal sapore ricco e rotondo, il cui colore va dal rosso granato al rosso rubino intenso. I vini monovarietali possono presentare tonalità e sfumature di colore tipiche della varietà da cui sono ottenuti. Per effetto del lungo periodo di invecchiamento, gli aromi di maturazione sono caratteristici e accompagnati da profumi, sapori e tannini maturi e da un’acidità rotonda. Per i vini assemblati, il tenore tannico, il gusto vellutato decisamente maturo e il carattere corposo dipendono dalla proporzione dei vitigni utilizzati. Inoltre gli aromi e i sapori possono esprimere indifferentemente note fruttate (amarena, lampone, noce, ribes, ecc.) e speziate (cannella, legna bruciata, vaniglia, cioccolato, tabacco, ecc.). Il vino può essere commercializzato in tutte le categorie, dal secco al dolce.

    *

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo e il tenore massimo totale di anidride solforosa, si applicano i limiti stabiliti dalla legislazione europea.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

    12

    Acidità totale minima

    g/l espressa in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    20

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (mg/l):

     

    5.   Pratiche di vinificazione

    5.1.   Pratiche enologiche specifiche

    1.   Pratiche enologiche obbligatorie (1)

    Pratica enologica specifica

    Classicus bikavér (sangue di toro):

    la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce per almeno 8 giorni;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    il vino deve essere invecchiato in botte per almeno 6 mesi, ad eccezione: delle varietà Blauburger, Kadarka, Kékoportó e Turán.

    Norme di assemblaggio:

    devono essere obbligatoriamente utilizzate almeno quattro varietà, ognuna delle quali deve costituire almeno il 5 % dell’assemblaggio;

    la percentuale del vitigno Kékfrankos (Blaufränkisch) deve essere compresa tra il 30 e il 65 % e deve essere la più alta dell’assemblaggio;

    i vini ottenuti dai vitigni Turán e Bíborkadarka non devono superare, insieme o separatamente, la percentuale del 10 %.

    Classicus muskotály:

    le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    la chiarificazione del mosto è obbligatoria.

    Classicus siller:

    la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    Classicus rozé e Classicus fehér:

    le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    la chiarificazione del mosto è obbligatoria.

    2.   Pratiche enologiche obbligatorie (2)

    Pratica enologica specifica

    Classicus csillag:

    le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    la chiarificazione del mosto è obbligatoria;

    Norme di assemblaggio:

    vanno utilizzate almeno quattro varietà, ognuna delle quali deve rappresentare almeno il 5 % dell’assemblaggio;

    nel caso di un vino ottenuto da un determinato vitigno, la proporzione non deve superare il 50 %;

    è fatto obbligo di utilizzare una o più delle seguenti varietà - Cserszegi Fűszeres, Ezerfürtű, Furmint, Gyöngyrizling, Hárslevelű, Irsai Olivér, Juhfark, Kabar, Királyleányka, Leányka, Mátrai muskotály, Mézes, Olaszrizling (Riesling italiano), Zefír, Zenit e Zengő - e la loro proporzione deve rappresentare complessivamente almeno il 50 % dell’assemblaggio;

    i vini ottenuti dalle seguenti varietà - Cserszegi Fűszeres, Gyöngyrizling, Irsai Olivér, Mátrai muskotály, Ottonel muskotály (Moscato ottonel), Sárga muskotály (Moscato giallo) e Zefír - non devono superare, insieme o separatamente, la percentuale del 30 %.

    Classicus vörös:

    la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    3.   Pratiche enologiche obbligatorie (3)

    Pratica enologica specifica

    Superior bikavér:

    la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce per almeno 14 giorni;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    il vino deve essere invecchiato in botte per almeno 12 mesi.

    Norme di assemblaggio:

    vanno utilizzate almeno quattro varietà, ognuna delle quali deve rappresentare almeno il 5 % dell’assemblaggio;

    la percentuale del vitigno Kékfrankos (Blaufränkisch) deve essere compresa tra il 30 e il 65 % e deve essere la più alta dell’assemblaggio;

    la proporzione del vitigno Turán non deve superare il 10 %.

    Superior fehér:

    le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    la chiarificazione del mosto è obbligatoria.

    Superior csillag:

    le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    la chiarificazione del mosto è obbligatoria.

    Norme di assemblaggio:

    vanno utilizzate almeno quattro varietà, ognuna delle quali deve rappresentare almeno il 5 % dell’assemblaggio;

    nel caso di un vino ottenuto da un determinato vitigno, la proporzione non deve superare il 50 %;

    è fatto obbligo di utilizzare una o più delle seguenti varietà - Cserszegi Fűszeres, Ezerfürtű, Furmint, Gyöngyrizling, Hárslevelű, Irsai Olivér, Juhfark, Kabar, Királyleányka, Leányka, Mátrai muskotály, Mézes, Olaszrizling (Riesling italiano), Zefír, Zenit e Zengő - e la loro proporzione deve rappresentare complessivamente almeno il 50 % dell’assemblaggio;

    i vini ottenuti dalle seguenti varietà - Cserszegi Fűszeres, Gyöngyrizling, Irsai Olivér, Mátrai muskotály, Ottonel muskotály (Moscato ottonel), Sárga muskotály (Moscato giallo) e Zefír - non devono superare, insieme o separatamente, la percentuale del 30 %.

    4.   Pratiche enologiche obbligatorie (4)

    Pratica enologica specifica

    Superior vörös:

    la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    Superior késői szüretelésű:

    le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    la chiarificazione del mosto è obbligatoria.

    Grand superior bikavér:

    la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce per almeno 14 giorni;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    il vino deve essere invecchiato in botte per almeno 12 mesi.

    Norme di assemblaggio:

    vanno utilizzate almeno quattro varietà, ognuna delle quali deve rappresentare almeno il 5 % dell’assemblaggio;

    la percentuale del vitigno Kékfrankos (Blaufränkisch) deve essere compresa tra il 30 e il 65 % e deve essere la più alta dell’assemblaggio;

    la proporzione del vitigno Turán non deve superare il 10 %.

    Grand superior fehér:

    le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    la chiarificazione del mosto è obbligatoria;

    il vino deve essere invecchiato per almeno 6 mesi.

    Grand superior vörös:

    la macerazione del mosto d’uva deve essere effettuata con le bucce;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    5.   Pratiche enologiche obbligatorie (5)

    Pratica enologica specifica

    Grand superior csillag:

    le uve devono essere lavorate il giorno della vendemmia;

    la torchiatura deve essere realizzata solo con presse a funzionamento intermittente;

    la chiarificazione del mosto è obbligatoria;

    il vino deve essere invecchiato per almeno 6 mesi.

    Norme di assemblaggio:

    vanno utilizzate almeno quattro varietà, ognuna delle quali deve rappresentare almeno il 5 % dell’assemblaggio;

    nel caso di un vino ottenuto da un determinato vitigno, la proporzione non deve superare il 50 %;

    è fatto obbligo di utilizzare una o più delle seguenti varietà - Cserszegi Fűszeres, Ezerfürtű, Furmint, Gyöngyrizling, Hárslevelű, Irsai Olivér, Juhfark, Kabar, Királyleányka, Leányka, Mátrai muskotály, Mézes, Olaszrizling (Riesling italiano), Zefír, Zenit e Zengő - e la loro proporzione deve rappresentare complessivamente almeno il 50 % dell’assemblaggio;

    i vini ottenuti dalle seguenti varietà - Cserszegi Fűszeres, Gyöngyrizling, Irsai Olivér, Mátrai muskotály, Ottonel muskotály (Moscato ottonel), Sárga muskotály (Moscato giallo) e Zefír - non devono superare, insieme o separatamente, la percentuale del 30 %.

    6.   Pratiche enologiche non autorizzate (al di fuori delle disposizioni vigenti)

    Restrizioni pertinenti delle pratiche enologiche

    Edulcorazione del vino:

    Classicus bikavér (sangue di toro)

    Classicus csillag

    tutti i vini Superior e Grand superior

    Superior késői szüretelésű (vendemmia tardiva) e Grand superior csillag:

    uso di trucioli di quercia;

    osmosi inversa

    dealcoolizzazione parziale dei vini.

    7.   Norme relative alle viticolture (1)

    Pratica colturale

    Norme relative alla tecnica di coltivazione della vite:

    a.

    Per i vigneti esistenti al 1o agosto 2010 (vini Classicus, Superior e Grand superior): indipendentemente dalla tecnica colturale utilizzata, le uve idonee alla produzione dei vini Classicus, Superior e Grand superior a denominazione di origine protetta possono essere raccolte all’interno del perimetro di qualsiasi vigneto per l’intera durata di esistenza di quest’ultimo.

    b.

    Per i vigneti entrati in produzione dopo il 1o agosto 2010 (vini Classicus, Superior e Grand superior):

    i.

    Guyot

    ii.

    cordone ad altezza media

    iii.

    cordone basso

    iv.

    palizzamento a ombrello

    v.

    palizzamento a ventaglio

    vi.

    alberello basso

    vii.

    alberello lungo

    Norme sulla densità d’impianto:

    a.

    Per i vigneti esistenti al 1o agosto 2010: indipendentemente dalla densità di impianto, le uve idonee alla produzione dei vini Classicus, Superior e Grand superior a denominazione di origine protetta possono essere raccolte all’interno del perimetro di qualsiasi vigneto per l’intera durata di esistenza di quest’ultimo.

    b.

    Per i vigneti entrati in produzione dopo il 1o agosto 2010 (vini Classicus):

    i.

    densità di impianto delle vigne: almeno 3 700 ceppi/ha;

    ii.

    distanza tra i ceppi: almeno 0,8 metri.

    c.

    Per i vigneti entrati in produzione dopo il 1o agosto 2010 (vini Superior e Grand superior):

    i.

    densità di impianto: almeno 4 000 ceppi/ha;

    ii.

    distanza tra i ceppi: almeno 0,8 metri.

    Metodo di vendemmia: meccanica o manuale

    Determinazione della data della vendemmia: il presidente della competente organizzazione dei viticoltori osserva la maturazione delle uve per i diversi vitigni e stabilisce di conseguenza, per ogni varietà, il primo giorno della vendemmia.

    8.   Qualità delle uve (tenore zuccherino minimo espresso come titolo alcolometrico potenziale) (1)

    Pratica colturale

    Classicus bikavér (sangue di toro):

    10,60 % vol (17 ° MM - Sistema ungherese di gradazione del mosto): Bíborkadarka, Blauburger, Kadarka, Kékfrankos (Blaufränkisch), Kékoportó (Portugais bleu), Turán, Zweigelt

    12,08 % vol (19 ° MM - Sistema ungherese di gradazione del mosto): Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Menoire, Merlot, Pinot noir, Syrah

    Classicus muskotály:

    9,83 % vol (16 ° MM - Sistema ungherese di gradazione del mosto): Chasselas, Csaba gyöngye, Cserszegi Fűszeres, Ezerfürtű, Hamburgi muskotály (Moscato di Amburgo), Irsai Olivér, Mátrai muskotály, Ottonel muskotály (Moscato ottonel), Sárga muskotály (Moscato giallo)

    10,57 % vol (17 ° MM - Sistema ungherese di gradazione del mosto): Bouvier, Chardonnay, Furmint, Gyöngyrizling, Hárslevelű, Juhfark, Kabar, Kerner, Királyleányka, Leányka, Mézes, Olaszrizling (Riesling italiano), Pinot blanc, Rajnai rizling (Riesling renano), Rizlingszilváni (Riesling-Sylvaner), Sauvignon, Szürkebarát (Pinot gris), Tramini, Viognier, Zefír, Zenit, Zengő, Zöldszilváni (Sylvaner B), Zöld veltelíni (Grüner Veltliner)

    Classicus siller:

    10,60 % vol (17 ° MM - Sistema ungherese di gradazione del mosto): Alibernet, Bíborkadarka, Blauburger, Cabernet dorsa, Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Csókaszőlő, Kadarka, Kármin, Kékfrankos (Blaufränkisch), Kékoportó (Portugais bleu), Merlot, Pinot noir, Syrah, Turán, Zweigelt

    Classicus rozé:

    10,60 % vol (17 ° MM - Sistema ungherese di gradazione del mosto): Alibernet, Bíborkadarka, Blauburger, Cabernet dorsa, Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Csókaszőlő, Kadarka, Kármin, Kékfrankos (Blaufränkisch), Kékoportó (Portugais bleu), Menoire, Merlot, Pinot noir, Syrah, Turán, Zweigelt

    9.   Qualità delle uve (tenore zuccherino minimo espresso come titolo alcolometrico potenziale) (2)

    Pratica colturale

    Pratica colturale

    Classicus fehér:

    9,83 % vol (16 ° MM - Sistema ungherese di gradazione del mosto): Chasselas, Cserszegi Fűszeres, Ezerfürtű, Irsai Olivér, Mátrai muskotály, Ottonel muskotály (Moscato ottonel), Sárga muskotály (Moscato giallo), Kadarka

    10,60 % vol (17 ° MM - Sistema ungherese di gradazione del mosto): Bouvier, Chardonnay, Furmint, Gyöngyrizling, Hárslevelű, Juhfark, Kabar, Kerner, Királyleányka, Leányka, Mézes, Olaszrizling (Riesling italiano), Pinot blanc, Rajnai rizling (Riesling renano), Rizlingszilváni (Riesling-Sylvaner), Sauvignon, Szürkebarát (Pinot gris), Tramini, Viognier, Zefír, Zenit, Zengő, Zöldszilváni (Sylvaner B), Zöld veltelíni (Grüner Veltliner)

    Classicus csillag:

    9,83 % vol (16 ° MM - Sistema ungherese di gradazione del mosto): Chasselas, Cserszegi Fűszeres, Ezerfürtű, Chasselas, Irsai Olivér, Mátrai muskotály, Ottonel muskotály (Moscato ottonel), Sárga muskotály (Moscato giallo)

    10,57 % vol (17 ° MM - Sistema ungherese di gradazione del mosto): Bouvier, Chardonnay, Furmint, Gyöngyrizling, Hárslevelű, Juhfark, Kabar, Kerner, Királyleányka, Leányka, Mézes, Olaszrizling (Riesling italiano), Pinot blanc, Rajnai rizling (Riesling renano), Rizlingszilváni (Riesling-Sylvaner), Sauvignon, Szürkebarát (Pinot gris), Tramini, Viognier, Zefír, Zenit, Zengő, Zöldszilváni (Sylvaner B), Zöldveltelíni (Grüner Veltliner)

    Classicus vörös:

    10,60 % vol (17 ° MM - Sistema ungherese di gradazione del mosto): Alibernet, Bíborkadarka, Blauburger, Csókaszőlő, Kadarka, Kármin, Kékfrankos (Blaufränkisch), Kékoportó (Portugais bleu), Turán, Zweigelt

    12,08 % vol (19 ° MM - Sistema ungherese di gradazione del mosto): Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Menoire, Merlot, Pinot noir, Syrah

    Tutti i vini di qualità Superior e Grand superior:

    12,83 % vol (20 °MM - Sistema ungherese di gradazione del mosto) per tutti i vitigni

    5.2.   Rese massime

    1.

    Vini Classicus

    100 hl/ha

    2.

    Vini Classicus — vendemmia manuale

    13 600 kg di uve per ettaro

    3.

    Vini Classicus — vendemmia meccanica

    13 100 kg di uve per ettaro

    4.

    Vini Superior

    60 hl/ha

    5.

    Vini Superior — vendemmia manuale

    8 100 kg di uve per ettaro

    6.

    Vini Superior — vendemmia meccanica

    7 800 kg di uve per ettaro

    7.

    Vini Grand superior

    35 hl/ha

    8.

    Vini Grand superior — vendemmia manuale

    6 000 kg di uve per ettaro

    9.

    Vini Grand superior — vendemmia meccanica

    5 600 kg di uve per ettaro

    6.   Zona geografica delimitata

    1.   VINI CLASSICUS

    Le località di Aldebrő, Andornaktálya, Demjén, Eger, Egerbakta, Egerszalók, Egerszólát, Feldebrő, Felsőtárkány, Kerecsend, Maklár, Nagytálya, Noszvaj, Novaj, Ostoros, Szomolya, Tarnaszentmária, Tófalu e Verpelét sono, secondo il catasto viticolo, perimetri di classe I o II.

    2.   VINI SUPERIOR E GRAND SUPERIOR

    Le località di Aldebrő, Andornaktálya, Demjén, Eger, Egerbakta, Egerszalók, Egerszólát, Feldebrő, Felsőtárkány, Kerecsend, Maklár, Nagytálya, Noszvaj, Novaj, Ostoros, Szomolya, Tarnaszentmária, Tófalu e Verpelét sono, secondo il catasto viticolo, perimetri di classe I o II/1.

    7.   Varietà principale/i di uve da vino

    alibernet

    blauburger

    bouvier

    bíbor kadarka

    cabernet franc - cabernet

    cabernet franc - carbonet

    cabernet franc - carmenet

    cabernet franc - gros cabernet

    cabernet franc - gros vidur

    cabernet franc - kaberne fran

    cabernet sauvignon

    chardonnay - chardonnay blanc

    chardonnay - kereklevelű

    chardonnay - morillon blanc

    chardonnay - ronci bilé

    chasselas - chasselas blanc

    chasselas - chasselas dorato

    chasselas - chasselas doré

    chasselas - chrupka belia

    chasselas - fehér fábiánszőlő

    chasselas - fehér gyöngyszőlő

    chasselas - fendant blanc

    chasselas - saszla belaja

    chasselas - weisser gutedel

    cserszegi fűszeres

    csókaszőlő

    ezerfürtű

    furmint - furmint bianco

    furmint - moslavac bijeli

    furmint - mosler

    furmint - posipel

    furmint - som

    furmint - szigeti

    furmint - zapfner

    gyöngyrizling

    hamburgi muskotály - miszket hamburgszki

    hamburgimuskotály - moscato d’Amburgo

    hamburgi muskotály - muscat de hambourg

    hamburgi muskotály - muscat de hamburg

    hamburgi muskotály - muszkat gamburgszkij

    hárslevelű - feuilles de tilleul

    hárslevelű - garszleveljü

    hárslevelű - lindeblättrige

    hárslevelű - lipovina

    irsai olivér - irsai

    irsai olivér - muskat olivér

    irsai olivér - zolotis

    irsai olivér - zolotisztüj rannüj

    juhfark - fehérboros

    juhfark - lämmerschwantz

    juhfark - mohácsi

    juhfark - tarpai

    kabar

    kadarka - csetereska

    kadarka - fekete budai

    kadarka - gamza

    kadarka - jenei fekete

    kadarka - kadar

    kadarka - kadarka negra

    kadarka - negru moale

    kadarka - szkadarka

    kadarka - törökszőlő

    kerner

    királyleányka - dánosi leányka

    királyleányka - erdei sárga

    királyleányka - feteasca regale

    királyleányka - galbena de ardeal

    királyleányka - königliche mädchentraube

    királyleányka - königstochter

    királyleányka - little princess

    kármin

    kékfrankos - blauer lemberger

    kékfrankos - blauer limberger

    kékfrankos - blaufränkisch

    kékfrankos - limberger

    kékfrankos - moravka

    kékoportó - blauer portugieser

    kékoportó - modry portugal

    kékoportó - portugais bleu

    kékoportó - portugalske modré

    kékoportó - portugizer

    leányka - dievcenske hrozno

    leányka - feteasca alba

    leányka - leányszőlő

    leányka - mädchentraube

    menoire

    merlot

    mátrai muskotály

    mézes

    olasz rizling - grasevina

    olasz rizling - nemes rizling

    olasz rizling - olaszrizling

    olasz rizling - riesling italien

    olasz rizling - risling vlassky

    olasz rizling - taljanska grasevina

    olasz rizling - welschrieslig

    ottonel muskotály - miszket otonel

    ottonel muskotály - muscat ottonel

    ottonel muskotály - muskat ottonel

    pinot blanc - fehér burgundi

    pinot blanc - pinot beluj

    pinot blanc - pinot bianco

    pinot blanc - weissburgunder

    pinot noir - blauer burgunder

    pinot noir - kisburgundi kék

    pinot noir - kék burgundi

    pinot noir - kék rulandi

    pinot noir - pignula

    pinot noir - pino csernüj

    pinot noir - pinot cernii

    pinot noir - pinot nero

    pinot noir - pinot tinto

    pinot noir - rulandski modre

    pinot noir - savagnin noir

    pinot noir - spätburgunder

    rajnai rizling - johannisberger

    rajnai rizling - rheinriesling

    rajnai rizling - rhine riesling

    rajnai rizling - riesling

    rajnai rizling - riesling blanc

    rajnai rizling - weisser riesling

    rizlingszilváni - müller thurgau

    rizlingszilváni - müller thurgau bijeli

    rizlingszilváni - müller thurgau blanc

    rizlingszilváni - rivaner

    rizlingszilváni - rizvanac

    sauvignon - sauvignon bianco

    sauvignon - sauvignon bijeli

    sauvignon - sauvignon blanc

    sauvignon - sovinjon

    syrah - blauer syrah

    syrah - marsanne noir

    syrah - serine noir

    syrah - shiraz

    syrah - sirac

    szürkebarát - auvergans gris

    szürkebarát - grauburgunder

    szürkebarát - graumönch

    szürkebarát - pinot grigio

    szürkebarát - pinot gris

    szürkebarát - ruländer

    sárga muskotály - moscato bianco

    sárga muskotály - muscat blanc

    sárga muskotály - muscat bélüj

    sárga muskotály - muscat de frontignan

    sárga muskotály - muscat de lunel

    sárga muskotály - muscat lunel

    sárga muskotály - muscat sylvaner

    sárga muskotály - muscat zlty

    sárga muskotály - muskat weisser

    sárga muskotály - weiler

    sárga muskotály - weisser

    tramini - gewürtztraminer

    tramini - roter traminer

    tramini - savagnin rose

    tramini - tramin cervené

    tramini - traminer

    tramini - traminer rosso

    viognier

    zefír

    zengő

    zenit

    zweigelt - blauer zweigeltrebe

    zweigelt - rotburger

    zweigelt - zweigeltrebe

    zöld szagos - decsi szagos

    zöld szagos - zöld muskotály

    zöld szilváni - grüner sylvaner

    zöld szilváni - silvanec zeleni

    zöld szilváni - sylvánske zelené

    zöld veltelíni - grüner muskateller

    zöld veltelíni - grüner veltliner

    zöld veltelíni - veltlinské zelené

    zöld veltelíni - zöldveltelíni

    8.   Descrizione del legame/dei legami

    8.1.   Vini (1)

    1.   Descrizione della zona geografica delimitata

    Fattori naturali

    La città di Eger si trova a un’altitudine compresa tra 160 e 180 metri sul livello del mare, tra i monti Mátra e il massiccio del Bükk, nel punto di congiunzione tra il massiccio centrale del Nord e la grande pianura ungherese. La valle di Eger è delimitata, a est e a ovest, da colline alte 200-300 metri.

    A nord-est della città si erge la grande formazione del monte Nagy-Eged, che culmina a oltre 500 metri e che si estende per un lungo tratto in senso est-ovest verso Eged; questo versante aperto sulla valle è esposto a sud.

    I tipi di suolo della regione viticola di Eger

    Fatta eccezione per i suoli sabbiosi lungo il fiume che segna i confini delle località di Verpelét, Feldebrő, Aldebrő e Tófalu, i vigneti appartenenti al nome geografico di Eger sono caratterizzati da suoli bruni forestali (ramman o chernozem, silicei ed erosi) formatisi su uno strato di tufo riolitico di origine vulcanica. Tranne qualche eccezione, i vigneti sorgono su altipiani e versanti in leggera pendenza orientati a sud, ovest ed est, su suoli forestali bruni, per quanto riguarda quelli dominati dal monte Nagy-Eged, e su suoli di tipo andesitico per quelli dominati dalla collina Mesz.

    Non solo il suolo si presta all’impianto di vigneti, ma anche le condizioni naturali della zona intorno alla città e, in particolare, la pendenza del terreno costituiscono elementi favorevoli. I vigneti sono impiantati sui versanti soleggiati («verő») della parte meridionale e sud-occidentale delle colline. Le statistiche meteorologiche medie degli ultimi 47 anni indicano i seguenti valori: temperatura media annua: 10,65 °C, precipitazioni annue totali: 592,6 mm, media annua delle ore di soleggiamento: 1 964 ore. In virtù delle disposizioni di legge vigenti, i terreni che si prestano all’impianto delle viti sono registrati e classificati nel catasto viticolo in perimetri di classe I e II. Nella regione viticola di Eger, le superfici idonee all’impianto della vite rappresentano 18 431 ettari di terre viticole di classe I e 3 914 ettari di classe II, per un totale di 22 345 ettari.

    Fattori umani

    La comparsa della vite nei dintorni di Eger e la viticoltura nel Medioevo

    Il ritrovamento, sul versante della collina Kis-Eged, di un frammento di foglia di vite arcaica pietrificata, di 30 milioni di anni fa, chiamata in latino «Vitis Hungarica», non ha in realtà nulla a che vedere con la viticoltura odierna. Gli scavi archeologici hanno rivelato che la zona intorno a Eger era una regione abitata fin dal X secolo e che la città doveva essere stata un grande insediamento in Ungheria sin dall’inizio dell’XI secolo. Stando a una carta pubblicata nel 1261 dal primo re d’Ungheria Béla IV, Santo Stefano fece dono al vescovado di Eger di una decima di vino, pari a un decimo della produzione vinicola della valle di Eger. Dopo l’invasione dei mongoli nel 1241, lo spopolamento del paese e la mancanza di manodopera indussero il re Béla IV a invitare stranieri a stabilirvisi. È probabilmente a quell’epoca che alcuni coloni valloni si stabilirono in queste terre, soprattutto in Olasz utca (via Olasz) e nella località di Tállya, nei dintorni della città di Eger, per insegnare alla popolazione locale le tecniche di viticoltura francesi e come conservare il vino nelle botti.

    È probabile che le prime cantine vinicole («dézsmapince») siano state scavate per ordine delle istituzioni ecclesiastiche, con le più antiche create per la conservazione delle decime.

    La fama della viticoltura nella regione di Eger risale a diversi secoli orsono. Gaspar Boutatts, disegnatore e incisore originario dei Paesi Bassi, è stato autore di numerose incisioni all’acquaforte raffiguranti vari paesaggi ungheresi, tra cui una vista di Eger («Erlau») contenuta in un album intitolato «Description exacte des Royaumes de Hongrie» (Descrizione precisa dei regni d’Ungheria), pubblicato nel 1688 ad Anversa. Si conosce anche un’altra incisione, antecedente a quella data e pubblicata nel 1617 da G. Hoefnagel, intitolata «Agria vulgo Erla», raffigurante la città viticola che aveva valorosamente resistito alle truppe ottomane. Entrambe le incisioni mostrano la fortezza che domina la città e le colline coltivate a vite delle zone circostanti.

    Dalle fonti storiche emerge che nel XVII secolo la viticoltura subì un cambiamento notevole: affianco alle varietà a bacca bianca che fino ad allora erano state dominanti nella regione, cominciarono gradualmente a guadagnare terreno i vitigni a bacca rossa.

    Occorre notare che per arare il suolo compatto e rigido dei loro vigneti, gli abitanti di Eger inventarono un sarchiello particolare, chiamato appunto il sarchiello «di Eger». Inoltre, per misurare la quantità di vino, gli abitanti di Eger si servivano del moggio «di Eger» (la cui capacità, di circa 200 litri, era quattro volte superiore a quella del moggio ordinario). Era necessario un invecchiamento più lungo del vino in botte, non solo per il contenuto di acidi ma anche per ottenere una lunga conservazione. Il vino veniva fatto invecchiare in botti di rovere conservate in cantine o in cantine di invecchiamento scavate sotto la città, nel tufo riolitico, dove le condizioni climatiche delle cantine naturali (di invecchiamento) potevano essere garantite in qualsiasi momento.

    La classifica dei vigneti nel passato

    La vinicoltura si sviluppa veramente a Eger nel XV e nel XVI secolo, prima di registrare un’autentica rinascita nel XVIII secolo. I catasti del 1760 e del 1789 contengono informazioni sulle particolari qualità dei vigneti. Nel 1760 questi vigneti erano stati classificati in tre categorie, in base alla qualità del suolo, alla pendenza del terreno, alle ore di soleggiamento, ecc.: quasi il 50 % dei vigneti era rientrato nella prima categoria.

    Nel 1789 i vigneti erano poi stati classificati in sei categorie (a livello nazionale ne erano state istituite otto, ma intorno a Eger nessun vigneto è rientrato nelle ultime due categorie). I principi di classificazione erano simili a quelli del 1760, con la differenza che nella prima categoria furono classificati anche gli eccellenti vigneti adatti alla produzione dei vini liquorosi («aszúbor»).

    Sin dal XVIII secolo gli abitanti di Eger disponevano di norme che disciplinavano la viticoltura e spettava ai presidenti delle organizzazioni agricole il compito di garantirne l’osservanza. Queste ultime operavano peraltro sotto il controllo delle autorità comunali.

    8.2.   Vini (2)

    1.   Descrizione della zona geografica delimitata (seguito)

    I vitigni coltivati e i vini da questi ottenuti

    Prima dell’introduzione del Kadarka, portato nei dintorni di Eger nel XV secolo dai profughi serbi che avevano dovuto abbandonare le loro case a causa della conquista ottomana, la popolazione autoctona aveva coltivato in questa regione solo varietà a bacca bianca. Oltre a introdurre vitigni a bacca rossa, i serbi insegnarono alla popolazione locale le tecniche di vinificazione in rosso. Alla Scuola nazionale di enologia di Buda c’erano non meno di 56 diverse varietà provenienti dalla provincia di Heves, quantità che fu superata solo nelle province di Pest e Baranya. Poco prima dell’epidemia di fillossera, nella maggior parte dei vigneti si coltivavano le varietà Lúdtalpú e Kereklevelű. Un articolo pubblicato nel 1859 sulla rivista specializzata «Szőlészeti Lapok» (rivista di viticoltura) evoca la necessità di sviluppare, su scala adeguata, «vitigni» diversi dal Kadarka, proponendo in particolare Oporto e Fekete muskotály (Moscato nero) per le eccellenti sostanze coloranti in essi contenuti.

    Il vino rosso scuro chiamato Bikavér è menzionato per la prima volta nel 1851 in un libro di proverbi: «Bikavér (sangue di toro), è così che si chiama un vino rosso forte, in particolare quello di Eger». Per dimostrare l’importanza della viticoltura e della vinicoltura nella regione di Eger, dopo le devastazioni causate dalla fillossera, l’Istituto reale di ampelologia d’Ungheria decise, in accordo con la Scuola di viticoltura ed enologia, di fondare una succursale locale a Eger. Quest’ultima continuò a operare come istituto di ricerca diventando uno dei massimi centri a livello nazionale, specializzato nella selezione di varietà resistenti, nella ricerca sulla selezione varietale, nella valutazione dei luoghi di produzione (dei vigneti) e nella ricerca enologica, in particolare per quanto riguarda le tecnologie di elaborazione del vino rosso.

    Protezione della denominazione di origine Eger

    L’importanza dei vini di Eger e quella della tutela del loro commercio sono sottolineate dal fatto che la denominazione di origine EGER (ERLAU), EGRI (ERLAUER) è registrata fin dal 15 settembre 1970 nella categoria di merci n. 33 (VINI) dell’accordo di Lisbona per la protezione delle denominazioni di origine e la loro registrazione internazionale.

    2.   Descrizione dei vini

    La regione viticola si presta sia alla produzione dei vini bianchi leggeri con un finale lungo che a quella dei vini bianchi densi, carnosi e corposi. Questi vini si distinguono per la ricchezza di aromi, di minerali e persino di acidi naturali: aspetto, quest’ultimo, particolarmente rilevante per i vini prodotti nelle zone a sud di Eger.

    La regione produce inoltre vini rosati e vini tipo Siller, ricchi di sapore e con un periodo di conservazione più lungo rispetto a quello dei vini prodotti in generale in Ungheria. Sono facilmente riconoscibili sia gli aromi di frutta fresca che quelli di frutta matura.

    Il tenore tannico dei vini rossi non è generalmente molto alto, la loro acidità relativa e la loro persistenza al palato si spiegano con la vicinanza al confine settentrionale della coltivazione della vite e della produzione vinicola, nonché con l’esistenza del vento tipico della regione, dominata da montagne e da valli.

    Questi vini, caratterizzati da decisi aromi fruttati e speziati, si prestano anche a una lunga maturazione. Questa zona viticola presenta da sempre un elevato numero di vitigni, motivo per cui è diventata terra d’elezione dei vini assemblati, in particolare dell’Egri Bikavér (sangue di toro).

    3.   Descrizione e dimostrazione di un legame causale

    Le condizioni climatiche della regione viticola dipendono in gran parte dalla vicinanza dei monti Bükk. Questi rilievi offrono protezione contro le gelate invernali, oltre a garantire la persistenza, nelle uve, di acidi fini ed eleganti e di aromi primari di frutta, grazie alle notti fresche per la «brezza di montagna» che inizia a soffiare quando viene meno il caldo delle giornate estive e autunnali. Si può quindi in generale affermare che i vini della regione di Eger contengono acidi vivaci e che si esprimono con una lunga persistenza al palato. Il regime idrico equilibrato dei suoli della regione viticola di Eger, così come le precipitazioni atmosferiche, mediamente pari a 600 millimetri all’anno, garantiscono alle viti uno sviluppo armonioso, senza stress. Grazie a questo equilibrio, i vini non contengono gli acidi acerbi che possono scaturire da una carenza idrica.

    A causa della varietà delle condizioni climatiche e della composizione dei suoli nella regione viticola di Eger, possono esistere notevoli differenze tra un vigneto e l’altro - soprattutto nel caso di annate «meno buone» - per quanto riguarda la gradazione alcolica, il contenuto di acidi e persino l’aroma dei vini. Gli esperimenti condotti presso l’Istituto delle scienze della vite e del vino di Eger sono piuttosto indicativi e sembrano confermare che il sito e l’esposizione dei vigneti influiscono soprattutto sulla gradazione alcolica e la generosità dei vini, mentre la composizione del suolo è importante per la costituzione degli aromi. Di conseguenza, i diversi vigneti permettono di produrre vini in cui ciascuno esprime il proprio carattere. Ad esempio, i vini prodotti su suoli di origine vulcanica con uno strato arabile più sottile sono più ricchi di minerali, mentre i vini prodotti su suoli particolarmente argillosi con uno strato arabile più profondo sono più corposi; infine i vini prodotti sui suoli sabbiosi della regione di Debrő sono più generosi per effetto del riscaldamento più rapido del suolo.

    Di conseguenza, le tradizioni locali e questa diversità climatica spiegano e giustificano sia l’esistenza di un gran numero di vitigni nella regione, sia la produzione di una grandissima varietà di vini. Le condizioni climatiche e le proprietà fisiche del suolo della zona di produzione delimitata nei dintorni di Eger permettono ai viticoltori locali di beneficiare di una regione che, a differenza di altre zone di produzione viticola del paese, si presta alla produzione di una varietà molto ampia di vini di ottima qualità.

    9.   Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)

    Norme generali in materia di etichettatura (1)

    Quadro normativo:

    legislazione nazionale

    Tipo di condizione ulteriore:

    disposizioni supplementari in materia di etichettatura

    Descrizione della condizione:

    Descrizione della condizione:

    a)

    Il termine tradizionale «védett eredetű bor» (vino di origine protetta) può essere utilizzato per sostituire la menzione «oltalom alatt álló eredetmegjelölés» (denominazione di origine protetta), in forma di «védett eredetű Classicus bor» (vino Classicus di origine protetta), «védett eredetű superior bor» (vino Superior di origine protetta) o «védett eredetű grand superior bor» (vino Grand superior di origine protetta).

    b)

    Il nome di un vitigno, i termini tradizionali, altri termini a uso limitato o termini che fanno riferimento al colore del vino possono figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

    c)

    Nel caso dei vini tipo «Superior» o «Grand superior», il nome* del vino deve essere completato con la menzione «Superior» o «Grand superior». Questa menzione deve figurare dopo la denominazione di origine ed essere stampata con lo stesso carattere tipografico. Se viene indicato il nome del vigneto, è obbligatorio riportare in etichetta, nello stesso campo visivo in cui appare il nome del vigneto, il livello normativo di classificazione, oltre al nome della località.

    d)

    Il termine tradizionale «Bikavér» (sangue di toro) può figurare soltanto sull’etichetta dei vini ottenuti dalle varietà coltivate nelle seguenti zone: terreni viticoli di Andornaktálya, Demjén, Eger, Egerbakta, Egerszalók, Egerszólát, Felsőtárkány, Kerecsend, Maklár, Nagytálya, Noszvaj, Novaj, Ostoros, e Szomolya, perimetri di classe I e II, secondo il catasto viticolo; i terreni viticoli di Cinege, Közép-bérc, Ördöngös, Öreg-hegy, Padok e Szirák del comune di Verpelét; e il terreno viticolo di Dobi tető a Tarnaszentmária.

    Norme generali in materia di etichettatura (2)

    Quadro normativo:

    legislazione nazionale

    Tipo di condizione ulteriore:

    disposizioni supplementari in materia di etichettatura

    Descrizione della condizione:

    a)

    La menzione tradizionale «Bikavér» può figurare in etichetta subito dopo l’aggettivo «Egri» («di Eger») relativo alla parola «Eger» figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

    b)

    Un disegno o un’immagine che rappresenti o che evochi una figura di toro o una testa di toro o la parola che traduce «bikavér» (sangue di toro) in una lingua straniera o una qualsiasi espressione in ungherese o in lingua straniera che evochi il sangue di toro può apparire soltanto sull’etichetta e sulle bottiglie dei vini Egri Bikavér, Egri Bikavér Superior e Egri Bikavér Grand superior. Il disegno che evoca la testa di toro sul marchio della regione viticola di Eger è un’eccezione a questa regola.

    c)

    Un disegno o un’immagine che rappresenti o che evochi una stella, indipendentemente dalla sua forma e dimensioni, o anche la parola che traduce «csillag» (stella) in una lingua straniera o una qualsiasi espressione in ungherese o in lingua straniera che evochi una stella può figurare solo sui vini Egri Csillag, Egri Csillag Superior e Egri Csillag Grand superior.

    d)

    Per i vini assemblati, i vitigni possono essere indicati solo se la loro proporzione nell’assemblaggio raggiunge singolarmente il 5 %. In tal caso, il nome del vitigno può essere indicato in caratteri di dimensioni non superiori a un quinto della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

    L’indicazione dell’annata è obbligatoria.

    e)

    Per i vini Grand superior è obbligatorio indicare il nome del vigneto.

    Nomi di unità geografiche più piccole e norme che ne disciplinano la delimitazione e l’indicazione (1)

    Quadro normativo:

    legislazione nazionale

    Tipo di condizione ulteriore:

    disposizioni supplementari in materia di etichettatura

    Descrizione della condizione:

    a)

    Località:

    i)

    anche sui vini Classicus, Superior e Grand superior, su tutti i tipi di vino;

    ii)

    identità dell’origine: almeno l’85 %;

    iii)

    possono essere indicati i nomi delle seguenti località: Aldebrő, Andornaktálya, Demjén, Eger, Egerbakta, Egerszalók, Egerszólát, Feldebrő, Felsőtárkány, Kerecsend, Maklár, Nagytálya, Noszvaj, Novaj, Ostoros, Szomolya, Tarnaszentmária, Tófalu, Verpelét.

    b)

    Legame tra le unità geografiche più piccole e i marchi commerciali: le norme relative all’indicazione dell’origine dell’uva utilizzata per l’elaborazione dei vini non si applicano ai prodotti enologici con marchi commerciali registrati o con marchi commerciali stabiliti dall’uso prima dell’11 maggio 2002, che contengono o che consistono in un nome di unità geografica più piccola o in riferimenti alla zona geografica del paese.

    c)

    Vigneti:

    i)

    solo sui vini Grand superior;

    ii)

    identità dell’origine: almeno l’95 %;

    iii)

    sull’etichetta deve figurare anche il nome della località interessata della regione viticola.

    iv)

    nomi dei vigneti:

    Aldebrő: Káli-völgy, Poharas-dűlő, Sík-hegy, Szent Donát-dűlő, Uraké

    Andornaktálya: Bánya-tető, Cserje, Cserjés-lápa, Dezerta, Felső-rétre járó, Felső-tábla, Gesztenyési-dűlő, Kerek-szilvás, Kétágú-dűlő, Kis-hegy, Málnás, Marinka, Mocsáry, Nagy-parlag, Nagy-völgy, Parti-dűlő, Pesti, Pünkösd-tető, Rózsa-hegy, Schwarcz, Szállás-völgy, Szél-hegy, Zúgó-part

    Demjén: Bodzás-tető, Farkas-hegy, Hangács, Nyitra, Pünkösd-tető, Szőlőhegy, Varjasi-dűlő.

    Nomi di unità geografiche più piccole e norme che ne disciplinano la delimitazione e l’indicazione (2)

    Quadro normativo:

    legislazione nazionale

    Tipo di condizione ulteriore:

    disposizioni supplementari in materia di etichettatura

    Descrizione della condizione:

    iv)

    Nomi dei vigneti (seguito):

    Eger: Almagyar, Áfrika, Agárdi, Almár-völgy, Bajusz, Bajusz-völgy, Bánya-tető, Békési, Benke-lápa, Birka, Braun-völgy, Cigléd, Cinege, Déllés, Dobrányi, Donát, Érseki, Erzsébet-völgy, Fehér-hegy, Felső-galagonyás, Fertő, Gőzmalmos, Grőber, Grőber-völgy, Gyilkos, Hajdú-hegy, Hergyimó, Kerékkötő, Kis-Eged, Kis-galagonyás, Kis-Kocs, Kolompos, Kolompos-völgy, Kőlyuk-tető, Kőporos, Kutya-hegy, Losonci-völgy, Makjány, Marinka, Merengő, Mész-hegy, Mezey alsó, Mezey öreg, Nagy-galagonyás, Nagy-Eged-dűlő, Nagy-Eged-hegy, Nagy-Kocs, Nyerges, Nyúzó, Öreg-hegy, Pap-hegy, Pirittyó, Posta út, Rác-hegy, Rádé, Répás-tető, Rózsás, Sík-hegy, Steiner, Szarkás, Szépasszony-völgy, Szőlőcske, Szőlőske, Tiba, Tibrik, Tihamér, Tót-hegy, Új-fogás, Vécsey-völgy, Vidra, Vizes-hegy;

    Egerbakta: Dobos-lápa, Ivánka, Ivánkafő, Magyalos, Muki-lápa, Ortás, Pap-tag, Szőlő-tető, Töviskes, Zsebe-lápa

    Egerszalók: Ádám-völgy, Buk-tető, Ferenc-hegy, Juhkosár, Káptalan-völgy, Kis-határ, Kovászó, Kővágó, Magyalos, Nagy Ádám-tető, Pap-tag, Vágás

    Egerszólát: Alsó-hegy, Birka-tető, Boldogságos, Csutaj-tető, Felső-hegy, Kamra-völgy, Kántor-tag, Nagy-határ, Szarvas, Tó-bérc;

    Feldebrő: Alberki, Bogár-hát, Csepegő, Csonkás, Egri út, Szőlők háta

    Felsőtárkány: Homok-hegy, Homok-lápa, Nyavalyás, Öreg-hegy, Tiba alja

    Nomi di unità geografiche più piccole e norme che ne disciplinano la delimitazione e l’indicazione (3)

    Quadro normativo:

    legislazione nazionale

    Tipo di condizione ulteriore:

    disposizioni supplementari in materia di etichettatura

    Descrizione della condizione:

    iv)

    Nomi dei vigneti (seguito):

    Kerecsend: Nagy-aszó, Öreg-hegy, Tardi-dűlő;

    Maklár: Nagy-aszó, Öreg-hegy;

    Nagytálya: Kendervát, Nagy-aszó, Öreg-hegy, Pipis, Vitis-dűlő;

    Noszvaj: Csókás, Dóc, Herceg, Hosszú-szél, Kőkötő, Nagyfai-dűlő, Nyilas-már, Perzselő, Pipis, Szeles-oldal, Szeles-tető, Tekenő-hát, Zsidó-szél;

    Novaj: Halom, Hegyi-tábla, Hermány, Hodály-tető, Juhszalagos, Kis-gyepföld, Mezőkövesdi út tető, Nagy-gyepföld, Nagyút, Öreg-hegy, Pap-föld, Szeszfőzde-tető, Vitéz;

    Ostoros: Bikus, Csárda-kert, Gólint, Hermány, Janó, Kutya-hegy, Pajados, Sóderbánya-tető, Szél-hegy, Szilvás-tető, Tag, Tehéntánc, Verem-part;

    Szomolya: Csáj-lapos, Demecs, Galagonyás, Gyűr, Ispán-berki, Jató-tető, Kangyalló, Mácsalma, Nagy-völgy-tető, Pazsag, Proletár, Szilos-oldal, Vas-lápa, Vén-hegy;

    Tarnaszentmária: Dobi-oldal, Dobi-tető, Szőlőhegy

    Tófalu: Bogár-hát, Petes alja;

    Verpelét: Ácsok, Alberki, Cinege, Fekete-oldal, Hagyóka, Hosszúi-dűlő, Kecske-hát, Kerékkötő, Keresztfa, Királyi-dűlő, Kis-hegy, Kő-hegy, Közép-bérc, Majka, Ördöngős, Öreg-hegy, Padok, Pallagfő, Szent János-völgy, Szirák, Tilalmas, Tölgyes-szél, Túró-mező, Varjas, Veres;

    Norme relative all’indicazione in base al tipo di vino (1)

    Quadro normativo:

    legislazione nazionale

    Tipo di condizione ulteriore:

    disposizioni supplementari in materia di etichettatura

    Descrizione della condizione:

    Classicus bikavér (sangue di toro):

    La menzione tradizionale «Bikavér» può figurare in etichetta subito dopo l’aggettivo «Egri» («di Eger») relativo città di Eger figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «barrique», «fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione), «ó» (invecchiato), «muzeális bor» (vino storico)

    Classicus muskotály:

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «cuvée», «első szüret» (prima vendemmia), «virgin vintage», «újbor» (vino giovane), «primőr» (primeur), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione)

    La menzione «Muskotály» (Moscato) può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

    Classicus siller e Classicus rozé:

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «cuvée», «első szüret» (prima vendemmia), «virgin vintage», «újbor» (vino giovane), «primőr» (primeur), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione)

    Classicus fehér:

    Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

    Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «barrique», «cuvée», «fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «első szüret» (prima vendemmia), «virgin vintage», «újbor» (vino giovane), «primőr» (primeur), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione), «ó» (invecchiato), «muzeális bor» (vino da museo)

    Norme relative all’indicazione in base al tipo di vino (2)

    Quadro normativo:

    legislazione nazionale

    Tipo di condizione ulteriore:

    disposizioni supplementari in materia di etichettatura

    Descrizione della condizione:

    Classicus csillag:

    La menzione tradizionale «csillag» può figurare in etichetta subito dopo l’aggettivo «Egri» («di Eger») relativo alla città di Eger figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «barrique», «fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «első szüret» (prima vendemmia), «virgin vintage», «újbor» (vino giovane), «primőr» (primeur), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione)

    Classicus vörös:

    Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

    Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «barrique», «cuvée», «fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «első szüret» (prima vendemmia), «virgin vintage», «újbor» (vino giovane), «primőr» (primeur), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione), «ó» (invecchiato), «muzeális bor» (vino da museo)

    Superior bikavér:

    La menzione tradizionale «Bikavér» può figurare in etichetta subito dopo l’aggettivo «Egri» («di Eger») relativo città di Eger figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «barrique», «fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione)

    Superior fehér:

    - Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

    - Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «barrique», «cuvée», «fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione), «főbor» (principale, vino delle prime uve)

    Norme relative all’indicazione in base al tipo di vino (3)

    Quadro normativo:

    legislazione nazionale

    Tipo di condizione ulteriore:

    disposizioni supplementari in materia di etichettatura

    Descrizione della condizione:

    Superior csillag:

    La menzione tradizionale «csillag» può figurare in etichetta subito dopo l’aggettivo «Egri» («di Eger») relativo alla città di Eger figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «barrique», «fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione)

    Superior vörös:

    Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

    Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «barrique», «cuvée», «fahordós érlelésű» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione), «főbor» (principale, vino delle prime uve)

    Superior késői szüretelésű:

    Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

    Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «barrique», «cuvée», «fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione)

    Grand superior bikavér:

    La menzione tradizionale «Bikavér» può figurare in etichetta subito dopo l’aggettivo «Egri» («di Eger») relativo città di Eger figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «barrique», «fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione)

    Norme relative all’indicazione in base al tipo di vino (4)

    Quadro normativo:

    legislazione nazionale

    Tipo di condizione ulteriore:

    disposizioni supplementari in materia di etichettatura

    Descrizione della condizione:

    Grand superior fehér:

    Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

    Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «barrique», «cuvée», «fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione)

    Grand superior csillag:

    La menzione tradizionale «csillag» può figurare in etichetta subito dopo l’aggettivo «Egri» («di Eger») relativo alla città di Eger figurante nella denominazione di origine del vino: deve essere stampata sulla stessa riga e nello stesso carattere tipografico del nome proprio in questione.

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «barrique», «fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione)

    Grand superior vörös:

    Il nome dei vitigni può figurare in etichetta solo se il tipo, la dimensione o il colore dei caratteri utilizzati per queste menzioni non sono più marcati di quelli della denominazione di origine.

    Gli altri nomi di vitigni devono essere indicati in caratteri di dimensioni non superiori alla metà della dimensione del carattere utilizzato per la denominazione di origine.

    Menzioni tradizionali autorizzate e altre menzioni a uso limitato: «barrique», «cuvée», «fahordós érlelésű bor» (vino affinato in botte), «termőhelyen palackozva» (imbottigliato nella zona di produzione)

    Norme relative alla presentazione dei prodotti

    Quadro normativo:

    legislazione nazionale

    Tipo di condizione ulteriore:

    condizionamento nella zona geografica delimitata

    Descrizione della condizione:

    a)

    I vini delle classificazioni Superior e Grand superior (tutti i tipi di vino), così come i vini Bikavér e Csillag della classificazione Classicus possono essere venduti solo in bottiglie di vetro. Tutti gli altri tipi di vino possono essere commercializzati solo in bottiglie di vetro o in bag-in-box.

    b)

    I vini possono essere imbottigliati esclusivamente nei centri di imbottigliamento autorizzato dall’autorità vinicola e registrato dall’Egri Borvidék Hegyközségi Tanácsa (di seguito, EBHT) (Consiglio delle organizzazioni di viticoltori della regione viticola di Eger). L’obbligo di imbottigliamento non si applica ai vini prodotti dal viticoltore all’interno della zona di produzione per un uso personale e consumati nella propria cantina.

    c)

    L’imbottigliamento all’esterno della zona delimitata è possibile solo in caso di dichiarazione effettuata almeno 48 ore prima dell’inizio previsto dell’operazione. Al fine di preservare la qualità organolettica, il vino deve essere imbottigliato entro 90 giorni dall’uscita del vino dal luogo di produzione.

    Data iniziale di immissione in commercio

    Quadro normativo:

    attraverso un’organizzazione responsabile della gestione della DOP/IGP, se previsto dagli Stati membri

    Tipo di condizione ulteriore:

    deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata

    Descrizione della condizione:

    a)

    Vini Classicus:

    i)

    Bikavér (sangue di toro): il 1o settembre del primo anno successivo a quello della vendemmia;

    ii)

    Csillag: il 1° dicembre dell’anno della vendemmia;

    iii)

    per tutti gli altri tipi di vino: data non fissata.

    b)

    Vini Superior:

    i)

    Bikavér (sangue di toro): il 1° novembre dell’anno successivo a quello della vendemmia;

    ii)

    Csillag: il 15 marzo del primo anno successivo a quello della vendemmia;

    iii)

    per tutti gli altri tipi di vino: data non fissata.

    c)

    Grand superior csillag:

    i)

    Bikavér: il 1° novembre dell’anno successivo a quello della vendemmia;

    ii)

    Csillag: il 1° luglio dell’anno successivo a quello della vendemmia;

    iii)

    per tutti gli altri tipi di vino: data non fissata.

    Produzione all’esterno della zona geografica delimitata

    Quadro normativo:

    attraverso un’organizzazione responsabile della gestione della DOP/IGP, se previsto dagli Stati membri

    Tipo di condizione ulteriore:

    deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata

    Descrizione della condizione:

    nel comune di Kompolt; nel caso delle uve coltivate nel vigneto di Dóc dűlő situato nella località di Noszvaj, sul territorio delle località di Bogács, Bükkzsérc e Cserépfalu.

    Norme transitorie

    Quadro normativo:

    attraverso un’organizzazione responsabile della gestione della DOP/IGP, se previsto dagli Stati membri

    Tipo di condizione ulteriore:

    disposizioni supplementari in materia di etichettatura

    Descrizione della condizione:

    a)

    Ciascun produttore che abbia immesso in commercio vino Egri Bikavér indicante il vigneto, prodotto con uve coltivate prima del 31 dicembre 2009 e che abbia adempiuto agli obblighi di cui all’articolo 20 del decreto n. 102 del 5 agosto 2009 del ministero dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale è tenuto ad applicare, nelle annate successive, le norme di assemblaggio antecedenti, relative al vino Egri Bikavér, definite dal decreto n. 130 del 31 dicembre 2003 del ministero dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale, sui vini di origine protetta della regione viticola di Eger al momento dell’assemblaggio del vino Egri Bikavér recante indicazione del vigneto, ottenuto dallo stesso vigneto e dalla stessa zona vitivinicola, e ciò per l’intera durata di vita del vigneto o almeno finché non viene modificata la composizione delle varietà nel vigneto.

    b)

    I produttori che elaborano vino Classicus Egri Bikavér, corrispondente a un prodotto biologico ottenuto da coltivazione biologica e che dimostrano, con idonea documentazione che, in un determinato anno, non hanno avuto la possibilità di assemblare vini ottenuti da quattro varietà, conformemente al punto III, possono assemblare vini di tre varietà per produrre il vino biologico Classicus Egri Bikavér.

    c)

    Le norme transitorie non saranno più applicabili dalla campagna 2021/2022.

    Link al disciplinare del prodotto

    https://boraszat.kormany.hu/download/4/03/d2000/Eger_OEM_term%C3%A9kle%C3%ADr%C3%A1s_v5.pdf


    (1)  OL L 9, 2019 1 11, p. 2


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