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Document 32018D1203(02)

    Decisione di esecuzione della Commissione, del 26 novembre 2018, relativa alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea di una domanda di modifica del disciplinare di una denominazione del settore vitivinicolo di cui all’articolo 105 del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio [Piemonte (DOP)]

    C/2018/8050

    GU C 435 del 3.12.2018, p. 11–36 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    3.12.2018   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 435/11


    DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE

    del 26 novembre 2018

    relativa alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea di una domanda di modifica del disciplinare di una denominazione del settore vitivinicolo di cui all’articolo 105 del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio

    [Piemonte (DOP)]

    (2018/C 435/06)

    LA COMMISSIONE EUROPEA,

    visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

    visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio (1), in particolare l’articolo 97, paragrafo 3,

    considerando quanto segue:

    (1)

    L’Italia ha trasmesso una domanda di modifica del disciplinare di produzione della denominazione «Piemonte» a norma dell’articolo 105 del regolamento (UE) n. 1308/2013.

    (2)

    La Commissione ha esaminato la domanda e ha concluso che le condizioni stabilite agli articoli da 93 a 96, all’articolo 97, paragrafo 1, e agli articoli 100, 101 e 102 del regolamento (UE) n. 1308/2013 sono soddisfatte.

    (3)

    Per consentire la presentazione delle dichiarazioni di opposizione a norma dell’articolo 98 del regolamento (UE) n. 1308/2013, è opportuno che la domanda di modifica del disciplinare della denominazione «Piemonte» sia pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea,

    DECIDE:

    Articolo unico

    La domanda di modifica del disciplinare di produzione della denominazione «Piemonte» (DOP), di cui all’articolo 105 del regolamento (UE) n. 1308/2013, figura nell’allegato della presente decisione.

    Conformemente all’articolo 98 del regolamento (UE) n. 1308/2013, la pubblicazione della presente decisione conferisce il diritto di opporsi alla modifica del disciplinare di cui al primo comma del presente articolo entro due mesi dalla data della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Fatto a Bruxelles, il 26 novembre 2018

    Per la Commissione

    Phil HOGAN

    Membro della Commissione


    (1)  GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671.


    ALLEGATO

    «PIEMONTE»

    PDO-IT-A1224-AM02

    Data della domanda: 9.1.2015

    DOMANDA DI MODIFICA DEL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE

    1.   Norme applicabili alla modifica

    Articolo 105 del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio - Modifica non minore

    2.   Descrizione e motivi della modifica

    TITOLO

    Modifica del disciplinare dei vini a DOP «Piemonte»: articolo 1 - Vini

    DESCRIZIONE E MOTIVI

    Modifica al disciplinare di produzione che comporta più modifiche del documento unico di cui all’articolo 94, paragrafo 1, lettera d), del regolamento, (UE) n. 1308/2013.

    Articolo 1 - Denominazione e vini

    Descrizione: inserite le seguenti nuove tipologie di vini:

    SPUMANTI: Piemonte Rosso, Piemonte Rosato, Piemonte con specificazione di due vitigni a bacca bianca (Cortese Chardonnay, Sauvignon e loro combinazioni), Piemonte con specificazione di due vitigni a bacca nera (Barbera, Dolcetto, Freisa, Bonarda, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Pinot nero nelle loro combinazioni).

    FRIZZANTI: Piemonte con specificazione di due vitigni a bacca bianca (Cortese Chardonnay, Sauvignon e loro combinazioni), Piemonte con specificazione di due vitigni a bacca nera (Barbera, Dolcetto, Freisa, Bonarda, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Pinot nero nelle loro combinazioni).

    TIPOLOGIE QUALIFICATE CON LA MENZIONE TRADIZIONALE «PASSITO»: Piemonte rosso, Piemonte bianco, Piemonte Barbera, ognuno distinto nelle 3 categorie: vino, vino ottenuto da uve appassite, vino di uve stramature, come consentito dalla normativa UE (allegato VII, parte II, del regolamento (UE) n. 1308/2013).

    Per le tipologie Piemonte «Moscato passito» e Piemonte «Brachetto passito», già preesistenti, viene inserita la possibilità di produrre tali tipologie nelle 3 categorie sopracitate (vino, vino ottenuto da uve appassite, vino di uve stramature).

    Per i vini spumanti Piemonte Pinot nero, Piemonte Pinot, Piemonte Chardonnay- Pinot e Piemonte Pinot-Chardonnay, già preesistenti e producibili come bianchi, viene introdotta la versione rosata, successivamente descritta all’articolo 6.

    Motivazioni: la denominazione di origine «Piemonte» nasce nel 1994 per tutelare il nome di una delle più importanti e storiche regioni vitivinicole italiane produttrici di vini di qualità, e per permetterne il governo della corrispondenza tra quantità prodotta e commercializzata così come la tutela delle caratteristiche qualitative del vino designato come «Piemonte».

    La regione Piemonte esprime tradizionalmente, nei suoi territori vitivinicoli, diverse tipologie di prodotto, che si affiancano alla produzione di vini fermi e secchi.

    La tradizione spumantiera in bianco è riconosciuta a livello internazionale, ma non mancano esempi di spumantizzazioni in rosato e rosso che, unite al successo della sperimentazione effettuata nell’ultimo decennio, hanno permesso di individuare nuove tipologie con diverse combinazioni varietali e caratteristiche organolettiche confacenti.

    La tipologia frizzante, prodotta da sempre come vino giovane, il primo vino della stagione con rifermentazione in cantina prodotto con miscele di uve di differenti varietà, oggi esprime l’esigenza di una specifica valorizzazione con tipologie che permettano l’indicazione di due vitigni a bacca bianca o rossa.

    La pratica dell’appassimento delle uve, su pianta nelle annate più calde e/o in locali condizionati, è pratica tradizionale con esempi produttivi di successo utilizzando le uve Moscato o Brachetto. Dopo alcuni anni di prove, considerati gli ottimi risultati conseguiti anche con uve non aromatiche, si è ritenuto di ampliare la gamma di produzione dei passiti individuando due tipologie, bianco e rosso, ed una specifica producibile con il vitigno Barbera almeno all’85 %, vitigno a bacca rossa maggiormente diffuso in Piemonte, declinandoli nelle 3 diverse categorie comunitarie (vino, vino ottenuto da uve appassite, vino di uve stramature).

    Vengono in sintesi inserite e descritte tipologie già istituite con precedenti revisioni, conservando gli stessi elenchi dei vitigni costituenti la base ampelografica, la stessa zona di produzione e le medesime regole produttive come rese in una uva e vino già previste.

    TITOLO

    Modifica del disciplinare dei vini a DOP «Piemonte»: articolo 2 - Base ampelografica

    DESCRIZIONE E MOTIVI

    Articolo 2 - Base ampelografica

    Descrizione: l’inserimento delle nuove tipologie di cui all’articolo 1 non comporta la modifica della base ampelografica, in quanto la base varietale di dette tipologie coincide con quella dei corrispondenti vini bianchi, rossi, rosati e con indicazione di vitigno/i.

    Tuttavia, si apporta una modifica formale al comma 5, inserendo il riferimento alle tipologie di vini spumanti e frizzanti con la specificazione di due vitigni.

    Motivazione: per rendere tale disposto congruente all’articolo 1, chiarendo che la base ampelografica descritta non è riferibile soltanto al generico «vino», bensì anche alle altre categorie di prodotto ivi descritte.

    TITOLO

    Modifica del disciplinare dei vini a DOP «Piemonte»: articolo 3 - Zona di produzione

    DESCRIZIONE E MOTIVI

    Articolo 3 - Zona di produzione delle uve

    Comma 1 - Descrizione: nell’area di produzione descritta al comma 1, la più ampia tra quelle di tutto il disciplinare ed estesa a tutte le aree viticole delle provincie piemontesi (Alessandria, Asti, Cuneo, Torino, Novara, Biella, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli), sono inserite le tipologie di nuova introduzione.

    Motivazione: si rimanda alla motivazione di cui all’articolo 1.

    Comma 1 - Descrizione: vengono inseriti, a titolo di modifica formale, alcuni comuni che ricadevano già nella zona di produzione della DOC Piemonte.

    Motivazione: i comuni in questione erano di fatto già presenti nella zona di produzione ed erano elencati nell’apposito allegato al disciplinare, fra quelli aventi diritto ad utilizzare la qualificazione «Vigneti di montagna», ma che erroneamente non erano stati riportati anche nell’ambito della più ampia zona di produzione descritta nel comma 1 dell’articolo 3.

    Comma 1: viene inserito a titolo di correzione il comune di «Agrate Conturbia» in provincia di Novara, erroneamente tralasciato all’epoca della precedente delimitazione della zona, e, sempre in provincia di Novara, è stato corretto il nome del comune di «Cavaglio», erroneamente indicato con «Cavagno».

    TITOLO

    Modifica del disciplinare dei vini a DOP «Piemonte»: articolo 4 - Norme per la viticoltura

    DESCRIZIONE E MOTIVI

    Articolo 4 - Norme per la viticoltura

    Comma 3 - Descrizione: vengono specificate la resa di uva in tonnellate ad ettaro ed il corrispondente titolo alcolometrico volumico minimo naturale delle uve per le tipologie di nuova introduzione.

    Sono state inoltre riviste le rese ad ettaro del Piemonte Moscato passito e del Piemonte Brachetto passito e di conseguenza si è adeguato il titolo alcolometrico minimo naturale delle uve.

    Motivazioni: per le nuove tipologie la resa di uva è stata determinata sulla base delle effettive rese riscontrate nella zona di produzione, uniformandole a quelle delle tipologie già presenti, nel rispetto dei parametri qualitativi.

    Le rese dei passiti sono state espresse facendo riferimento all’uva fresca e non all’uva appassita. Ciò in modo da determinare l’entità del calo ponderale della sovramaturazione e dell’appassimento (effettuabile anche dopo raccolta in appositi locali) nell’ambito della resa uva-vino, che viene successivamente definita all’articolo 5.

    TITOLO

    Modifica del disciplinare dei vini a DOP «Piemonte»: articolo 5 - Norme per la vinificazione

    DESCRIZIONE E MOTIVI

    Articolo 5 - Norme per la vinificazione

    Comma 2 - Descrizione: vengono indicate le rese uva/vino per le nuove tipologie ed il livello della produzione massima di vino in litri ad ettaro per ognuna di esse, tenendo conto dalla resa di uva ad ettaro indicata all’articolo 4, comma 3.

    Comma 4 - Descrizione: per i vini a denominazione di origine «Piemonte» con la menzione «passito» viene indicato il metodo di appassimento, che può avvenire sulla pianta e/o dopo la raccolta con i metodi previsti dalla normativa vigente. Inoltre per questi vini è stato espressamente previsto il divieto di arricchimento.

    Motivazione: poiché non in tutte le annate e per tutte le categorie previste con menzione passito è possibile effettuare l’appassimento sulla pianta si rende necessario utilizzare anche altri sistemi di appassimento, quali la permanenza delle uve raccolte in locali adeguati all’ottenimento della giusta concentrazione zuccherina.

    Pertanto al comma 4 vengono descritte le 3 categorie di classificazione dei vini «Piemonte» passito con indicazione per ognuna del diverso quantitativo minimo di zuccheri presenti nelle uve al termine del periodo di appassimento espressi in grammi di zucchero/litro e come titolo alcolometrico volumico minimo naturale delle uve.

    La distinzione è dovuta al fatto che la menzione tradizionale «passito» può essere attribuita alle 3 categorie comunitarie «vino», «vino ottenuto da uve appassite» e «vino da uve stramature». La denominazione «Piemonte» si propone di prevedere le diverse tipologie di passiti che oggi il mercato richiede e per poter differenziare il titolo alcolometrico volumico totale ed il titolo alcolometrico volumico effettivo in prodotti diversi è necessario prevedere le tre distinte categorie come previsto dalla normativa UE.

    Comma 5 - Descrizione: per le tipologie di nuovo inserimento Piemonte rosso passito, Piemonte bianco passito e Piemonte Barbera passito viene definito un periodo minimo di invecchiamento della durata di 3 mesi, a partire dal 1o gennaio dell’anno successivo a quello di produzione delle uve.

    Viene quindi specificato che nel periodo di invecchiamento, prima dell’imbottigliamento, il vino può compiere una fermentazione lenta che si attenua nei mesi più freddi. L’immissione al consumo potrà quindi avvenire solo a partire dal 1o aprile dell’anno successivo la raccolta delle uve.

    Motivazione: il periodo di invecchiamento o affinamento è stato previsto poiché l’elevato residuo zuccherino derivante dalla pratica stessa dell’appassimento delle uve determina l’ottenimento di un mosto sostanzialmente più ricco di componenti, con una più lenta trasformazione degli zuccheri in alcol nella fase finale della fermentazione nel periodo invernale, quindi necessita di un protrarsi del processo oltre il periodo normalmente stabilito per le fermentazioni degli altri vini.

    TITOLO

    Modifica del disciplinare dei vini a DOP «Piemonte»: articolo 6 - Caratteristiche al consumo

    DESCRIZIONE E MOTIVI

    Articolo 6 - Caratteristiche al consumo

    Descrizione: nell’articolo 6 vengono elencate le tipologie di nuovo inserimento specificandone i parametri organolettici di colore, odore e sapore e spuma nel caso degli spumanti, ed i parametri chimico-fisici minimi di titolo alcolometrico volumico totale, acidità totale, estratto non riduttore.

    Nel caso dei passiti, vengono riportate le specifiche caratteristiche per ogni categoria (vino, vino ottenuto da uve appassite, vino di uve stramature).

    Vengono quindi riprese le caratteristiche al consumo del Piemonte Pinot nero spumante, Piemonte Pinot spumante, Piemonte Chardonnay-Pinot spumante, Piemonte Pinot-Chardonnay spumante, cioè gli spumanti a base Pinot nero già esistenti nella precedente versione, ma specificate in particolare le caratteristiche del colore in rosato più o meno intenso, nel caso della vinificazione in rosato.

    Per tutte le versioni spumante al sapore viene indicato il tenore di zucchero residuo, da pas dosé a demi-sec, come previsto nell’allegato XIV, parte A, del regolamento (UE) 607/2009 della Commissione.

    Per la tipologia preesistente Piemonte Brachetto viene rettificato il titolo alcolometrico volumico totale minimo svolto e ridotto da 6 % a 5 % vol. e viene aumentata di 0,5 % bar la sovrappressione dovuta all’anidride carbonica in soluzione (portata da 2 a 2,5 bar) tenendo conto che gli attuali limiti non sono più un tetto massimo da non superare, ma un obiettivo produttivo da raggiungere in molti casi.

    Per la tipologia preesistente Piemonte Brachetto passito, vengono riportate le caratteristiche che inquadrano il prodotto nelle due categorie: vino ottenuto da uve appassite che ricalca sostanzialmente la versione già in essere venendo solo eliminata l’indicazione specifica dello zucchero residuo minimo, e vino di uve stramature.

    Per la tipologia preesistente Piemonte Moscato viene rettificato il titolo alcolometrico volumico totale minimo svolto che passa ad almeno 4,5 % di svolto fino ad un massimo di 7 % vol. svolto, mantenendo sempre il medesimo titolo alcolometrico volumico totale minimo pari a 10,50 % vol. Viene ritoccata ed aumentata di 0,5 % bar la sovrappressione dovuta all’anidride carbonica in soluzione (portata da 2 a 2,5 bar) sempre tenendo conto che gli attuali limiti non sono più un tetto massimo da non superare, ma un obiettivo produttivo da raggiungere in molti casi.

    Anche per il Piemonte Moscato passito, tipologia già presente nel disciplinare, vengono riportate le caratteristiche che inquadrano il prodotto nelle due categorie comunitarie: vino ottenuto da uve appassite che ricalca sostanzialmente la versione già in essere venendo solo meglio precisati alcuni descrittori sensoriali ritenuti più propri ma con lo stesso scopo descrittivo (colore oro sostituito da dorato e sapore vellutato sostituito da morbido) ed eliminati gli zuccheri residui minimi come rettificato il titolo alcolometrico volumico totale minimo ridotto di 0,5 % vol., abbassando lo svolto a 9 % vol. minimo; quindi viene descritta la categoria vino di uve stramature.

    Si precisa ancora che per i vini rossi Piemonte Cabernet Sauvignon, Piemonte Merlot e Piemonte Syrah, viene solo meglio precisato un descrittore sensoriale del sapore, sostituendo vellutato con morbido, termine ritenuto più appropriato.

    Motivazione: le modifiche in questione, così come sopra descritte, tengono conto delle caratteristiche analitiche ed organolettiche effettivamente riscontrate nelle relative tipologie di vino.

    TITOLO

    Modifica del disciplinare dei vini a DOP «Piemonte»: articolo 7 - Designazione e presentazione

    DESCRIZIONE E MOTIVI

    Articolo 7 - Designazione e presentazione

    Comma 8 - Descrizione: è stata inserita la possibilità nella designazione e presentazione degli spumanti rosati dell’utilizzo del termine «rosa» o «rosé».

    Motivazione: al fine di rendere più esplicita al consumatore l’informazione relativa al colore di tale tipologia.

    TITOLO

    Modifica del disciplinare dei vini a DOP «Piemonte»: articolo 8 - Confezionamento

    DESCRIZIONE E MOTIVI

    Articolo 8 - Confezionamento

    Comma 1 - Descrizione: per le tipologie Piemonte rosso frizzante, Piemonte rosso passito, Piemonte rosato frizzante, Piemonte bianco frizzante, Piemonte bianco passito, Piemonte Chardonnay frizzante, Piemonte Cortese frizzante, Piemonte Barbera frizzante, Piemonte Barbera passito, Piemonte Bonarda frizzante, Piemonte Dolcetto frizzante viene introdotta la possibilità di utilizzare contenitori alternativi del tipo «bag in box», anche per i vini frizzanti qualora ve ne siano di adeguati a questa specifica tipologia.

    Motivazioni: per esigenze commerciali intese a dare ampia possibilità di collocazione dei prodotti della DOC PIEMONTE nei vari segmenti di mercato, in particolare, oltre che sui mercati nazionali, anche sugli altri paesi della comunità europea nonché extracomunitari ove questi confezionamenti sono molto richiesti e apprezzati.

    DOCUMENTO UNICO

    1.   Denominazione (denominazioni)

    Piemonte

    2.   Tipo di indicazione geografica

    DOP - Denominazione di origine protetta

    3.   Categorie di prodotti vitivinicoli

    1.

    Vino

    4.

    Vino spumante

    6.

    Vino spumante di qualità del tipo aromatico

    8.

    Vino frizzante

    15.

    Vino ottenuto da uve appassite

    16.

    Vino di uve stramature

    4.   Descrizione dei vini

    Categoria Vino (1) Bianchi: Piemonte bianco, con specificazione di vitigno Cortese, Chardonnay, Sauvignon, con due vitigni.

    Sono vini dal colore giallo paglierino, più o meno intenso, con sfumature verdognole per le tipologie Cortese o Chardonnay; l’odore è caratteristico, più intenso per le tipologie bianco e con specificazione di due vitigni o Chardonnay e di notevole freschezza olfattiva, più delicato nel caso del Cortese, mentre esprime note olfattive fruttate più intense e delicatamente erbacee ove prevale il vitigno Sauvignon; il sapore è fresco, generalmente asciutto o abboccato, talvolta vivace ad eccezione del Sauvignon, talvolta amabile nel caso del bianco o con specificazione di doppio vitigno.

    Questi vini sono armonici e piacevoli con un’acidità totale pronunciata che va da un minimo di 4,5 g/l per il tipo bianco, con specificazione di due vitigni e Sauvignon, fino ad un minimo di 5 g/l per Cortese e Chardonnay.

    Il titolo alcolometrico volumico totale minimo va da 10 % vol. per il bianco, il doppio vitigno ed il Cortese, fino a 10,5 % vol. per lo Chardonnay e 11,00 % vol. per il Sauvignon.

    L’estratto non riduttore minimo è generalmente pari a 15 g/l, 17 g/l per lo Chardonnay.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

     

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino (1) Bianchi: Piemonte Bianco Passito

    Questo vino è di colore giallo paglierino più o meno carico con tendenza al giallo dorato; odore caratteristico e intenso di fiori bianchi, complesso, al palato armonico e morbido, da secco a dolce.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 13 % vol. di cui almeno 10,5 % vol. svolto.

    Estratto non riduttore minimo: 20 g/l.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

    10,5

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino (1) Bianchi: Piemonte Moscato

    Questo vino ha un colore dal giallo paglierino al giallo dorato più o meno intenso; odore caratteristico e tipicamente floreale di fiori bianchi, aromatico, delicatamente armonico e con note retrolfattive persistenti.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 10,5 % vol. di cui almeno 4,5 % vol. svolti, fino ad un massimo di 7,5 % vol. effettivi.

    L’estratto non riduttore minimo è pari a 15 g/l.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

    4,5

    Acidità totale minima:

    5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino (1) - Rossi: Piemonte rosso, con specific. di vitigno Barbera, Dolcetto, Freisa, Grignolino, Bonarda

    Vini di colore rosso rubino più o meno intenso, talvolta con riflessi violacei per il Dolcetto, tendente al leggero granato con l’invecchiamento per la Freisa, di colorazione più intensa nel caso della Bonarda, più scarico da uve Grignolino.

    Odore: vinoso di notevole freschezza, gradevole, talvolta con sfumature erbacee, più intenso e di frutti rossi per il Barbera, ampio e delicato per il Dolcetto, caratteristico e lievemente aromatico per il Freisa, delicatamente fruttato con note speziate di pepe nel Grignolino, con intenso frutto rosso nei vini Bonarda.

    Sapore: vini freschi, di buon estratto e con caratteri di acidità da moderata a più apprezzabile come nel caso del Piemonte rosso o vini originati da Barbera, residui zuccherini da asciutto ad abboccato e talvolta amabili, talvolta vivaci; il Piemonte Dolcetto è vino armonico di discreto corpo e gradevolmente amarognolo, il Freisa ha un percettibile sentore tannico, più armonico e delicato con l’invecchiamento, il Grignolino gradevolmente amarognolo con tannino evidente, come la Bonarda, talvolta vivace, unisce alla freschezza un leggero tannino. I vini con specificazione di due vitigni a bacca nera rappresentano le caratteristiche dei vitigni di origine.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 11 % vol.

    Estratto non riduttore minimo g/l: Grignolino 19, rosso, Dolcetto e con indicazione di doppio vitigno 20, Barbera 21, 22, Bonarda e Freisa 23.

    I parametri analitici che non figurano sono conformi ai limiti previsti dalla normativa vigente.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

     

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino (1) - Rossi: Piemonte Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Piemonte Syrah

    Sono vini di colore rosso più o meno intenso, talvolta con riflessi aranciati nel caso del Pinot nero; i profumi risultano delicati, definiti da note di frutti rossi, più ampi nel caso del Pinot nero, con note speziate nel caso del Syrah, e con note erbacee prevalenti nei Cabernet e Merlot. Il sapore è delicato e di buon corpo, con residui zuccherini da asciutto ad abboccato, più morbidi nel caso di Piemonte Cabernet e Merlot, mentre lievemente tannici i vini derivati da Pinot nero e Syrah, quest’ultimo nel complesso più spiccatamente armonico.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 11,5 % vol.; mentre l’estratto non riduttore minimo va da 19 g/l per il Pinot nero e Syrah, mentre al minimo è 20 g/l per Cabernet e Merlot.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

     

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino (1) - Piemonte Albarossa

    Il vino ha colore rosso rubino carico, odore vinoso intenso e gradevole con note di frutti rossi, ciliegia; al sapore è asciutto, di buon corpo, con netta percezione tannica, più complesso e armonico con l’invecchiamento.

    Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è 12,50 % vol., mentre l’acidità totale ha un valore di riferimento sia minimo, pari a 4,5 g/l che massimo, poiché non deve superare i 7,5 g/l, ed estratto non riduttore minimo consistente, pari a 26 g/l.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

     

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino (1) - Piemonte Brachetto

    Il vino ha colore rosso rubino più o meno intenso talvolta tendente al rosato; l’odore è caratteristico, con delicato aroma muschiato, più o meno tenui sentori di rosa; il sapore è delicato, aromatico, più o meno dolce.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo è pari a 11 % vol., di cui effettivamente svolti almeno 5 % vol.

    L’estratto non riduttore minimo è pari a 20 g/l.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

    5

    Acidità totale minima:

    5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino (1) - Piemonte rosso passito, Piemonte Barbera passito

    Sono vini di colore rosso rubino più o meno intenso tendente al granato con l’invecchiamento;

    odore caratteristico e intenso, complesso, nel caso del Barbera con spiccate note di frutti rossi maturi, di amarena e di mora, di confettura; al palato sono armonici e morbidi, con residuo zuccherino da secco a dolce.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 13 % vol. di cui almeno 10,50 % vol. svolto.

    L’estratto non riduttore minimo è pari a 23 g/l per il rosso passito e 24 g/l per il Barbera passito.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

    10,5

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino (1) - Piemonte rosato

    È un vino dal colore che va dal rosa chiaro al cerasuolo più o meno intenso, vinoso, delicato, con gradevoli sentori floreali e di frutti rossi, al sapore è fresco, asciutto o abboccato, ma talvolta amabile, talvolta può presentarsi vivace.

    Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 10,50 % vol. L’estratto non riduttore minimo pari a 17 g/l.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

     

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino Frizzante (8) - Bianchi: Piemonte bianco, con specificazione di vitigno Cortese, Chardonnay, con due vitigni

    Questi vini leggermente effervescenti hanno un colore giallo paglierino più o meno intenso, un profumo caratteristico, che unito ad un modesto residuo zuccherino riesce ad evidenziare la percezione di sensazioni floreali e fruttate particolarmente evidenti nel Piemonte bianco e nel tipo con specificazione di due vitigni;

    il sapore è fresco, asciutto o abboccato, talvolta amabile solo per il bianco, con la specificazione del doppio vitigno, più morbido ed armonico nel caso del Piemonte Chardonnay; la spuma è in genere vivace, evanescente.

    Il titolo alcolometrico volumico totale minimo va da 10 % vol. per il bianco, il doppio vitigno ed il Cortese, fino a 10,50 % vol. per lo Chardonnay.

    L’estratto non riduttore minimo è generalmente pari a 15 g/l, mentre al minimo è 17 g/l per lo Chardonnay. L’acidità totale minima è di 4,5 g/l per il Piemonte bianco e per il tipo con indicazione di doppio vitigno, mentre non scende sotto i 5 g/l per i vini che derivano da Cortese, Chardonnay.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

     

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino Frizzante (8) - Rossi: Piemonte rosso, con specificazione di vitigno Barbera, Dolcetto, Bonarda, con due vitigni

    Il colore di questi vini è rosso più o meno intenso;

    l’odore è vinoso, gradevole, con note fruttate più evidenti e tipiche nelle tipologie con specificazione di vitigno; sono vini freschi, con residuo zuccherino che li classifica da asciutto ad abboccato, di buon corpo, talvolta amabile nel caso del Piemonte rosso e della concomitanza di due vitigni a bacca nera; la spuma è vivace, evanescente.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 11 % vol. Estratto non riduttore minimo 20 g/l per il tipo rosso e con doppio vitigno o Dolcetto, 21 g/l per il vino con specificazione del vitigno Barbera, 22 g/l per il Piemonte Bonarda.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

     

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino Frizzante (8) - Piemonte Rosato

    Vino dal colore che va dal rosa chiaro al cerasuolo più o meno intenso; odore vinoso, delicato, gradevole con talvolta sentori più pronunciati di bacche rosse; è un vino fresco, asciutto o abboccato e talvolta amabile, con spuma vivace ed evanescente.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 10,5 % vol. Estratto non riduttore minimo 17 g/l.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

     

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino Spumante (4) - Bianchi: Piemonte Spumante, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Pinot Nero, Pinot, Chardonnay-Pinot, Pinot-Chardonnay

    Vini spumanti di colore giallo paglierino più o meno carico, esprimono un profumo caratteristico del vitigno con note fruttate più spiccate se derivati anche in parte da Pinot nero. Risultano sapidi ed hanno gradazioni alcoliche contenute ed acidità medio-alte con residui zuccherini da pas dosé a demi-sec, e una spuma fine, persistente.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 10,5 % vol. Estratto non riduttore minimo 17 g/l.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

     

    Acidità totale minima:

    5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino Spumante (4) - Bianchi: Piemonte con indicazione di vitigno Cortese, Chardonnay, e con due vitigni

    Il colore di questi spumanti è giallo paglierino, con sfumature verdognole quelli con indicazione di vitigno Cortese o Chardonnay; i sentori al naso sono delicati e caratteristici, con fruttato percettibile più o meno intenso; al sapore sono freschi ed equilibrati, più vellutati e armonici quelli derivati da Chardonnay e da due vitigni, dotati di apprezzabile sapidità, hanno residui zuccherini da pas dosé a demi-sec. La spuma è fine, persistente.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 10,50 % vol. per gli spumanti con specificazione di due vitigni o Chardonnay, mentre il minimo è 10 % vol. per il Piemonte Cortese spumante. L’estratto non riduttore minimo va da 15 g/l per il Cortese spumante a 17 g/l per lo Chardonnay o il doppio vitigno spumante.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

     

    Acidità totale minima:

    5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino Spumante (4) - Rosati: Piemonte rosato e con indicazione di vitigno Pinot Nero, Pinot, Chardonnay-Pinot, Pinot-Chardonnay

    Il colore di questi spumanti è rosato più o meno intenso, quindi va da rosato chiaro a cerasuolo più o meno intenso per il tipo Piemonte rosato; l’odore è caratteristico, delicato, gradevole, con note fruttate più evidenti nelle tipologie con indicazione di vitigno; sono spumanti dotati di percepibile sapidità, armonici e più vellutati nella tipologia Piemonte rosato, con un residuo zuccherino da pas dosé a demi-sec, la spuma è fine, persistente.

    Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 10,5 % vol.

    L’acidità totale minima è pari a 4,5 g/l, nel caso delle tipologie con specificazione di vitigno al minimo è riportata a 5 g/l.

    Estratto non riduttore minimo 15 g/l nel caso delle tipologie con specificazione di vitigno, 17 g/l per il Piemonte rosato.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

     

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino Spumante (4) - Rossi: Piemonte rosso, con specificazione di due vitigni

    Questi spumanti hanno un colore rosso più o meno intenso ed un profumo caratteristico, delicato, gradevole, con fragranza fruttata tipica dei vitigni di assemblaggio; al palato risultano armonici, morbidi, con residui zuccherini da pas dosé a demi-sec e una spuma fine e persistente.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 11,0 % vol.

    Estratto non riduttore minimo: 20 g/l.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

     

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino Spumante di qualità del tipo aromatico (6) - Rossi: Piemonte Brachetto

    Spumante aromatico dal colore rosso rubino più o meno intenso che talvolta tende al rosato, al naso esprime sentori caratteristici del vitigno, di rosa e con delicato aroma muschiato;

    il sapore è delicato, più o meno dolce; la spuma è fine, persistente.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 11,0 % vol. di cui almeno 6,0 % vol. svolto.

    Estratto non riduttore minimo: 20 g/l.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

    6

    Acidità totale minima:

    5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino ottenuto da uve appassite (15) - Bianchi: Piemonte Bianco Passito, Piemonte Moscato Passito

    L’appassimento delle uve origina vini dal colore giallo dorato, tendente all’ambrato più o meno intenso, con profumi intensi e caratteristici, di certa complessità ove vengono esaltate le note fruttate mature; se origina da uve Moscato presenta un sentore muschiato caratteristico. Al sapore sono vini armonici, molto morbidi, con residui zuccherini da secco a dolce nel caso del Piemonte bianco, mentre aromatico, vellutato e dolce è il Piemonte Moscato.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 16,0 % vol. di cui almeno 9,0 % vol. svolto.

    L’estratto non riduttore minimo è pari a 22 g/l.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

    9

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino di uve stramature (16) - Vini bianchi: Piemonte Bianco Passito, Piemonte Moscato Passito

    Questi vini hanno un colore giallo dorato, tendente all’ambrato più o meno intenso, con profumi intensi e tipici della surmaturazione, sono vini eleganti e complessi, intensi e avvolgenti, ove viene esaltata la maturazione del frutto ed i relativi sentori; se originati da uve Moscato, tipicamente aromatiche, presentano un sentore muschiato caratteristico. Al sapore sono vini armonici, molto morbidi, di percepibile alcolicità e con residui zuccherini variabili da secco a dolce nel caso del Piemonte bianco, mentre il Piemonte Moscato risulta più spiccatamente aromatico e vellutato, tipicamente dolce.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 15,0 % vol. di cui almeno 12,0 % vol. svolto.

    Estratto non riduttore minimo: 22 g/l.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

    12

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino ottenuto da uve appassite (15) Piemonte rosso passito, Barbera passito, Brachetto passito

    Questi vini a seguito del processo di appassimento hanno peculiarità quali un colore rosso rubino più o meno intenso e tendente al granato con l’invecchiamento, se sono originati da uve Brachetto talvolta il colore tende al rosato; l’odore è caratteristico, intenso, spesso di notevole complessità, se origina da uve Brachetto si percepisce anche un delicato aroma muschiato e floreale di rosa passa; al sapore sono armonici e vellutati, con residui zuccherini percepibili che comunque possono variare dal secco al dolce, mentre nel caso del Piemonte Brachetto passito il sapore è delicato e morbido, dolce.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 16,0 % vol. di cui almeno 9,0 % vol. svolto.

    Estratto non riduttore minimo: 22 g/l per il Piemonte Brachetto passito, 25 g/l nel caso del Piemonte rosso passito, 26 g/l per il Piemonte Barbera passito.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

    9

    Acidità totale minima:

    4,5 in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    Categoria Vino di uve stramature (16) - Vini rossi: Piemonte Rosso Passito, Piemonte Barbera Passito, Piemonte Brachetto Passito

    Al colore i vini si presentano di un rosso rubino più o meno intenso che tende al granato con l’invecchiamento; se originati da uve Brachetto talvolta il colore tendente al rosato; dato il processo produttivo sviluppano un odore caratteristico, di complessa intensità, con sentori di rosa e aroma muschiato se derivano da uve Brachetto. Si presentano molto piacevoli, armonici, intensi e avvolgenti, con residui zuccherini percepibili nella maggior parte dei casi, comunque vanno da secco a dolce; delicatamente dolce ed aromatico è invece il Piemonte Brachetto.

    Titolo alcolometrico volumico totale minimo 15 % vol. di cui almeno 12 % vol. svolto.

    Estratto non riduttore minimo: 22 g/l per il Piemonte Brachetto passito, 25 g/l nel caso del Piemonte rosso passito, 26 g/l per il Piemonte Barbera passito.

    Gli altri parametri analitici, che non figurano nella descrizione e nella sottostante griglia, rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale e dell’UE.

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol.):

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol.):

    12

    Acidità totale minima:

    in grammi per litro espresso in acido tartarico

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro):

     

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro):

     

    5.   Pratiche di vinificazione

    a.   Pratiche enologiche essenziali

    Assenti

    b.   Rese massime

    Piemonte Bianco, Piemonte Bianco Frizzante

    98 ettolitri per ettaro

    Piemonte Rosso, Piemonte Rosso Frizzante, Piemonte Rosso Spumante, Piemonte Rosato, Piemonte Rosato Frizzante

    91 ettolitri per ettaro

    Piemonte Rosato Spumante, Piemonte Cortese, Piemonte Cortese Frizzante, Piemonte Cortese Spumante

    91 ettolitri per ettaro

    Piemonte Spumante, Piemonte Pinot Bianco Spumante, Piemonte Pinot Grigio Spumante, Piemonte Pinot Nero Spumante

    77 ettolitri per ettaro

    Piemonte Pinot Spumante, Piemonte Pinot-Chardonnay Spumante, Piemonte Chardonnay-Pinot Spumante

    77 ettolitri per ettaro

    Piemonte Albarossa

    63 ettolitri per ettaro

    Piemonte Barbera, Piemonte Barbera Frizzante

    84 ettolitri per ettaro

    Piemonte Dolcetto, Piemonte Dolcetto Frizzante, Piemonte Bonarda, Piemonte Bonarda Frizzante, Piemonte Cabernet Sauvignon

    77 ettolitri per ettaro

    Piemonte Merlot, Piemonte Pinot Nero, Piemonte Syrah, Piemonte Chardonnay, Piemonte Chardonnay Frizzante

    77 ettolitri per ettaro

    Piemonte Chardonnay Spumante, Piemonte Sauvignon

    77 ettolitri per ettaro

    Piemonte Freisa, Piemonte Grignolino

    66,5 ettolitri per ettaro

    Piemonte Brachetto, Piemonte Brachetto Spumante

    63 ettolitri per ettaro

    Piemonte Brachetto Passito

    45 ettolitri per ettaro

    Piemonte Bianco Passito

    70 ettolitri per ettaro

    Piemonte Moscato

    86,25 ettolitri per ettaro

    Piemonte Moscato Passito

    57,5 ettolitri per ettaro

    Piemonte Rosso Passito

    65 ettolitri per ettaro

    Piemonte Barbera Passito

    60 ettolitri per ettaro

    6.   Zona delimitata

    1.

    La zona di produzione della DOC Piemonte per le tipologie Piemonte rosso, Piemonte rosso frizzante, Piemonte rosso spumante, Piemonte rosso passito, Piemonte bianco, Piemonte bianco frizzante, Piemonte bianco passito, Piemonte rosato, Piemonte rosato frizzante, Piemonte rosato spumante, Piemonte Cabernet Sauvignon, Piemonte Merlot, Piemonte Pinot nero, Piemonte Syrah, Piemonte Sauvignon, Piemonte Chardonnay, Piemonte Chardonnay frizzante, Piemonte spumante, Piemonte Pinot bianco spumante, Piemonte Pinot grigio spumante, Piemonte Pinot nero spumante, Piemonte Pinot spumante, Piemonte, Pinot-Chardonnay spumante, Piemonte Chardonnay-Pinot spumante, comprende l’intero territorio dei Comuni elencati di seguito.

    Provincia di Alessandria:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Alessandria, Acqui Terme, Albera Ligure, Alfiano Natta, Alice Bel Colle, Altavilla Monferrato, Arquata Scrivia, Avolasca, Basaluzzo, Bassignana, Belforte Monferrato, Bergamasco, Berzano di Tortona, Bistagno, Borghetto Borbera, Borgoratto Alessandrino, Bosio, Brignano Frascata, Cabella Ligure, Camagna, Camino, Cantalupo Ligure, Capriata d’Orba, Carbonara Scrivia, Carentino, Carezzano, Carpeneto, Carrega Ligure, Carrosio, Cartosio, Casaleggio Boiro, Casale Monferrato, Casalnoceto, Casasco, Cassano Spinola, Cassine, Cassinelle, Castellania, Castellar Guidobono, Castelletto d’Erro, Castelletto d’Orba, Castelletto Merli, Castelletto Monferrato, Castelnuovo Bormida, Castelnuovo Scrivia, Cavatore, Cellamonte, Cereseto, Cerreto Grue, Cerrina, Coniolo, Conzano, Costa Vescovato, Cremolino, Cuccaro Monferrato, Denice, Dernice, Fabbrica Curone, Francavilla Bisio, Frascaro, Frassinello Monferrato, Fresonara, Fubine, Gabiano, Gamalero, Garbagna, Gavazzana, Gavi, Gremiasco, Grognardo, Grondona, Lerma, Lu Monferrato, Malvicino, Masio, Melazzo, Merana, Mirabello Monferrato, Molare, Mombello Monferrato, Momperone, Moncestino, Mongiardino, Monleale, Montacuto, Montaldeo, Montaldo Bormida, Montecastello, Montechiaro d’Acqui, Montegioco, Montemarzino, Morbello, Mornese, Morsasco, Murisengo, Novi Ligure, Occimiano, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olivola, Orsara Bormida, Ottiglio Monferrato, Ovada, Oviglio, Ozzano, Paderna, Pareto, Parodi Ligure, Pasturana, Pecetto di Valenza, Pietra Marazzi, Pomaro Monferrato, Pontecurone, Pontestura, Ponti, Ponzano, Ponzone, Pozzolgroppo, Prasco, Predosa, Quargnento, Quattordio, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rivarone, Roccaforte, Roccagrimalda, Rocchetta Ligure, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Cristoforo, San Giorgio Monferrato, San Sebastiano Curone, San Salvatore Monferrato, Sant’Agata Fossili, Sardigliano, Sarezzano, Serralunga di Crea, Serravalle Scrivia, Sezzadio, Silvano d’Orba, Solonghello, Spigno Monferrato, Spineto Scrivia, Stazzano, Strevi, Tagliolo Monferrato, Tassarolo, Terruggia, Terzo, Tortona, Treville, Trisobbio, Valenza Po, Vignale Monferrato, Vignole Borbera, Viguzzolo, Villadeati, Villalvernia, Villamiroglio, Villaromagnano, Visone, Volpedo, Volpeglino.

    Provincia di Asti:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Agliano Terme, Albugnano, Antignano, Aramengo, Asti, Azzano d’Asti, Baldichieri d’Asti, Belveglio, Berzano San Pietro, Bruno, Bubbio, Buttigliera d’Asti, Calamandrana, Calliano, Calosso, Camerano Casasco, Canelli, Cantarana, Capriglio, Casorzo, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castagnole Monferrato, Castel Boglione, Castell’Alfero, Castellero, Castelletto Molina, Castello d’Annone, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Castel Rocchero, Cellarengo, Celle Enomondo, Cerreto d’Asti, Cerro Tanaro, Cessole, Chiusano d’Asti, Cinaglio, Cisterna d’Asti, Coazzolo, Cocconato, Corsione, Cordandone, Cortanze, Cortazzone, Cortiglione, Cossombrato, Costigliole d’Asti, Cunico, Dusino San Michele, Ferrere, Fontanile, Frinco, Grana, Grazzano Badoglio, Incisa Scapaccino, Isola d’Asti, Loazzolo, Maranzana, Maretto, Moasca, Mombaldone, Mombaruzzo, Mombercelli, Monale, Monastero Bormida, Moncalvo, Moncucco Torinese, Mongardino, Montabone, Montafia, Montaldo Scarampi, Montechiaro d’Asti, Montegrosso d’Asti, Montemagno, Montiglio Monferrato, Morasengo, Nizza Monferrato, Olmo Gentile, Passerano Marmorito, Penango, Piea, Pino d’Asti, Piova Massaia, Portacomaro, Quaranti, Refrancore, Revigliasco d’Asti, Roatto, Robella, Rocca d’Arazzo, Roccaverano, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro, San Damiano d’Asti, San Giorgio Scarampi, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, San Paolo Solbrito, Scurzolengo, Serole, Sessame, Settime, Soglio, Tigliole, Tonco, Tonengo, Vaglio Serra, Valfenera, Vesime, Viale d’Asti, Villanova d’Asti, Viarigi, Vigliano d’Asti, Villafranca d’Asti, Villa San Secondo, Vinchio.

    Provincia di Cuneo:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Alba, Albaretto Torre, Arguello, Bagnolo, Baldissero d’Alba, Bagnasco, Barbaresco, Barge, Barolo, Bastia Mondovì, Belvedere Langhe, Bene Vagienna, Benevello, Bergolo, Bernezzo, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Boves, Bra, Briaglia, Brondello, Busca, Camerana, Camo, Canale d’Alba, Caraglio, Carrù, Castagnito, Castellinaldo, Castellino Tanaro, Castelletto Uzzone, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Castellar, Castino, Cerretto Langhe, Ceva, Cherasco, Cigliè, Cissone, Clavesana, Corneliano d’Alba, Cortemilia, Cossano Belbo, Costigliole Saluzzo, Cravanzana, Diano d’Alba, Dogliani, Dronero, Envie, Farigliano, Feisoglio, Fossano, Garessio, Gorzegno, Gottasecca, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, Igliano, La Morra, Lequio Berria, Lequio Tanaro, Lesegno, Levice, Magliano Alfieri, Magliano Alpi, Mango, Manta, Marsaglia, Martignana Po, Mombarcaro, Mombasiglio, Monastero di Vasco, Monchiero, Mondovì, Monesiglio, Monforte d’Alba, Montà d’Alba, Montaldo di Mondovì, Montaldo Roero, Montelupo Albese, Monteu Roero, Monticello d’Alba, Murazzano, Narzole, Neive, Neviglie, Niella Belbo, Niella Tanaro, Novello, Pagno, Paroldo, Perletto, Peveragno, Pezzolo Valle Uzzone, Pianfei, Piasco, Piobesi d’Alba, Piozzo, Pocapaglia, Priero, Priocca, Priola, Prunetto, Rifreddo, Roascio, Revello, Rocca Cigliè, Rocchetta Belbo, Roddi, Roddino, Rodello, Rossana, Salmour, San Benedetto Belbo, San Michele Mondovì, Sanfront, Sale Langhe, Sale San Giovanni, Saluzzo, Saliceto, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Santo Stefano Roero, Scagnello, Serralunga d’Alba, Serravalle Langhe, Sinio, Somano, Sommaria Perno, Torre Bormida, Torresina, Treiso, Trezzo Tinella, Trinità, Verduno, Vezza d’Alba, Verzuolo, Vicoforte, Villanova Mondovì, Villar San Costanzo.

    Provincia di Torino:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Agliè, Albiano d’Ivrea, Alice Superiore, Almese, Andezeno, Andrate, Angrogna, Arignano, Avigliana, Azeglio, Bairo, Baldissero Canavese, Balangero, Baldissero Torinese, Banchette, Barbania, Barone, Bibiana, Bobbio Pellice, Bollengo, Borgiallo, Borgofranco d’Ivrea, Borgomasino, Borgone di Susa, Bricherasio, Brozolo, Brusasco, Bruzolo, Buriasco, Burolo, Busano, Bussoleno, Cafasse, Caluso, Campiglione Fenile, Candia Canavese, Cantalupa, Caprie, Caravino, Carema, Casalborgone, Cascinette d’Ivrea, Caselette, Castagneto Po, Castellamonte, Castelnuovo Nigra, Castiglione Torinese, Cavagnolo, Cavour, Chianocco, Chiaverano, Chieri, Chiesanuova, Chiomonte, Ciconio, Cintano, Cinzano, Coassolo, Colleretto Castelnuovo, Colleretto Giacosa, Condove, Corio, Cossano Canavese, Cuceglio, Cumiana, Cuorgnè, Exilles, Favria, Feletto, Fiorano Canavese, Forno Canavese, Front, Frossasco, Garzigliana, Gassino Torinese, Germagnano, Giaglione, Giaveno, Gravere, Inverso Pinasca, Ivrea, Lanzo Torinese, Lauriano, Lessolo, Levone, Loranzè, Lugnacco, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Lusigliè, Macello, Maglione, Marentino, Mattie, Mazzè, Meana di Susa, Mercenasco, Mombello di Torino, Mompantero, Moncalieri, Montalto Dora, Montaldo Torinese, Montalenghe, Monteu da Po, Moriondo Torinese, Nomaglio, Oglianico, Orio Canavese, Osasco, Ozegna, Palazzo Canavese, Parella, Pavarolo, Pavone Canavese, Pecco, Pecetto Torinese, Perosa Argentina, Perosa Canavese, Perrero, Pertusio, Piossasco, Pinasca, Pinerolo, Pino Torinese, Piverone, Pomaretto, Pont Canavese, Porte, Pralormo, Pramollo, Prarostino, Prascorsano, Pratiglione, Quagliuzzo, Quassolo, Quincinetto, Reano, Riva Presso Chieri, Rivalba, Rivalta di Torino, Rivara, Rivarolo Canavese, Rivoli, Roletto, Romano Canavese, Rorà, Rubiana, Salassa, Salerano, Samone, San Carlo Canavese, San Colombano Belmonte, San Didero, San Germano Chisone, San Giorgio Canavese, San Giorgio di Susa, San Giusto Canavese, San Martino Canavese, San Pietro Val Lemina, San Ponso, San Raffaele Cimena, San Sebastiano da Po, San Secondo di Pinerolo, Sangano, Scarmagno, Sciolze, Settimo Rottaro, Settimo Vittone, Strambinello, Strambino, Susa, Tavagnasco, Trana, Torino, Torre Canavese, Torre Pellice, Valperga, Vauda Canavese, Venaus, Verrua Savoia, Vestignè, Vialfrè, Vidracco, Villarfocchiardo, Villar Dora, Villar Pellice, Villar Perosa, Villarbasse, Villareggia, Vische, Vistrorio.

    Provincia di Novara:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Agrate Conturbia, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Cavaglietto, Cavaglio d’Agogna, Cavallirio, Cressa, Cureggio, Fara Novarese, Fontaneto d’Agogna, Gattico, Ghemme, Grignasco, Landonia, Maggiora, Marano Ticino, Mezzomerico, Nebbiuno, Oleggio, Pettenasco, Prato Sesia, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vaprio d’Agogna, Veruno.

    Provincia di Biella:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Brusnengo, Candelo, Cavaglià, Cerreto Castello, Cossato, Curino, Dorzano, Lessona, Magnano, Masserano, Mottalciata, Quaregna, Roppolo, Salussola, Sostegno, Ternengo, Valdengo, Vigliano Biellese, Villa del Bosco, Viverone, Zimone.

    Provincia di Verbano-Cusio-Ossola:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Beura-Cardezza, Bognanco, Brovello-Carpugnino, Crevoladossola, Crodo, Domodossola, Masera, Montecrestese, Montescheno, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Premosello, Ornavasso, Trontano, Viganella, Villadossola, Vogogna.

    Provincia di Vercelli:

    Alice Castello, Borgo d’Ale, Gattinara, Lozzolo, Moncrivello, Roasio, Serravalle Sesia.

    2.

    La zona di produzione della denominazione di origine Piemonte per le tipologie Piemonte Cortese, Piemonte Cortese frizzante, Piemonte Albarossa, Piemonte Barbera, Piemonte Barbera frizzante, Piemonte Barbera passito, Piemonte Dolcetto, Piemonte Dolcetto frizzante, Piemonte Grignolino, Piemonte Bonarda, Piemonte Bonarda frizzante, comprende l’intero territorio dei Comuni elencati di seguito.

    Provincia di Alessandria:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Acqui Terme, Alfiano Natta, Alice Bel Colle, Altavilla Monferrato, Avolasca, Basaluzzo Bassignana, Belforte Monferrato, Bergamasco, Berzano di Tortona, Bistagno, Borgoratto Alessandrino, Bosio, Brignano Frascata, Camagna, Camino, Capriata d’Orba, Carbonara Scrivia, Carentino, Carezzano, Carpeneto, Carrosio, Cartosio Casaleggio Boiro, Casale Monferrato, Casalnoceto, Casasco, Cassano Spinola, Cassine, Cassinelle, Castellania, Castellar Guidobono, Castelletto d’Erro, Castelletto d’Orba, Castelletto Merli, Castelletto Monferrato, Castelnuovo Bormida, Cavatore, Cellamonte, Cereseto, Cerreto Grue, Cerrina, Coniolo, Conzano, Costa Vescovato, Cremolino, Cuccaro Monferrato, Denice, Francavilla Bisio, Frascaro, Frassinello Monferrato, Fubine, Gabiano, Gamalero, Gavazzana, Gavi Grognardo, Lerma, Lu Monferrato, Malvicino, Masio, Melazzo, Merana, Mirabello Monferrato Molare, Mombello Monferrato, Momperone, Moncestino, Monleale, Montaldeo, Montaldo Bormida, Montecastello, Montechiaro d’Acqui, Montegioco, Montemarzino, Morbello, Mornese, Morsasco, Murisengo, Novi Ligure, Occimiano, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olivola, Orsara Bormida, Ottiglio Monferrato, Ovada, Ozzano, Paderna, Pareto, Parodi Ligure, Pasturana, Pecetto di Valenza, Pietra Marazzi, Pomaro Monferrato, Pontestura, Ponti, Ponzano, Ponzone, Pozzolgroppo, Prasco, Predosa, Quargnento, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rivarone, Roccagrimalda, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Cristoforo, San Giorgio Monferrato, San Salvatore Monferrato, Sant’Agata Fossili, Sardigliano, Sarezzano, Serralunga di Crea, Serravalle Scrivia, Sezzadio, Silvano d’Orba, Solonghello, Spigno Monferrato, Spineto Scrivia, Stazzano, Strevi, Tagliolo Monferrato, Tassarolo, Terruggia, Terzo, Tortona, Treville, Trisobbio, Valenza Po, Vignale Monferrato, Viguzzolo, Villadeati, Villalvernia, Villamiroglio, Villaromagnano, Visone, Volpedo, Volpeglino.

    Provincia di Asti:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Agliano Terme, Albugnano, Antignano, Aramengo, Asti, Azzano d’Asti, Baldichieri d’Asti, Belveglio, Berzano San Pietro, Bruno, Bubbio, Buttigliera d’Asti, Calamandrana, Calliano, Calosso, Camerano Casasco, Canelli, Cantarana, Capriglio, Casorzo, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castagnole Monferrato, Castel Boglione, Castell’Alfero, Castellero, Castelletto Molina, Castello d’Annone, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Castel Rocchero, Celle Enomondo, Cerreto d’Asti, Cerro Tanaro, Cessole, Chiusano d’Asti, Cinaglio, Cisterna d’Asti, Coazzolo, Cocconato, Corsione, Cordandone, Cortanze, Cortazzone, Cortiglione, Cossombrato, Costigliole d’Asti Cunico, Dusino San Michele, Ferrere, Fontanile, Frinco, Grana, Grazzano Badoglio, Incisa Scapaccino, Isola d’Asti, Loazzolo, Maranzana, Maretto, Moasca, Mombaldone, Mombaruzzo, Mombercelli, Monale, Monastero Bormida, Moncalvo, Moncucco Torinese, Mongardino, Montabone, Montafia, Montaldo Scarampi, Montechiaro d’Asti, Montegrosso d’Asti, Montemagno, Montiglio Monferrato, Morasengo, Nizza Monferrato, Olmo Gentile, Passerano Marmorito, Penango, Piea, Pino d’Asti, Piova Massaia, Portacomaro, Quaranti, Refrancore, Revigliasco d’Asti, Roatto, Robella, Rocca d’Arazzo, Roccaverano, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro, San Damiano d’Asti, San Giorgio Scarampi, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, San Paolo Solbrito, Scurzolengo, Serole, Sessame, Settime, Soglio, Tigliole, Tonco, Tonengo, Vaglio Serra, Valfenera, Vesime, Viale d’Asti, Viarigi, Vigliano d’Asti, Villafranca d’Asti, Villa San Secondo, Vinchio.

    Provincia di Cuneo:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Alba, Albaretto Torre, Arguello, Baldissero d’Alba, Barbaresco, Barolo, Bastia Mondovì, Belvedere Langhe, Benevello, Bergolo, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Bra, Briaglia, Camo, Canale d’Alba, Carrù, Castagnito, Castellinaldo, Castellino Tanaro, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Castino, Cerretto Langhe, Cherasco, Cigliè, Cissone, Clavesana, Corneliano d’Alba, Cortemilia, Cossano Belbo, Cravanzana, Diano d’Alba, Dogliani, Farigliano, Feisoglio, Gorzegno, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, Igliano, La Morra, Lequio Berria, Levice, Magliano Alfieri, Mango, Marsaglia, Mombarcaro, Monchiero, Mondovì, Monforte d’Alba, Montà d’Alba, Montaldo Roero, Montelupo Albese, Monteu Roero, Monticello d’Alba, Murazzano, Narzole, Neive Neviglie, Niella Belbo, Niella Tanaro, Novello, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Piobesi d’Alba, Piozzo, Pocapaglia, Priocca, Prunetto Roascio, Rocca Cigliè, Rocchetta Belbo, Roddi, Roddino, Rodello, San Benedetto Belbo, San Michele Mondovì, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Santo Stefano Roero, Serralunga d’Alba, Serravalle Langhe, Sinio, Somano, Sommariva Perno, Torre Bormida, Treiso Trezzo Tinella, Verduno, Vezza d’Alba, Vicoforte.

    3.

    La zona di produzione della denominazione di origine Piemonte per la tipologia Piemonte Freisa comprende l’intero territorio dei Comuni elencati di seguito:

    Provincia di Alessandria:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Acqui Terme, Alfiano Natta, Alice Bel Colle, Altavilla Monferrato, Avolasca, Basaluzzo Bassignana, Belforte Monferrato, Bergamasco, Berzano di Tortona, Bistagno, Borgoratto Alessandrino, Bosio, Brignano Frascata, Camagna, Camino, Capriata d’Orba, Carbonara Scrivia, Carentino, Carezzano, Carpeneto, Carrosio, Cartosio Casaleggio Boiro, Casale Monferrato, Casalnoceto, Casasco, Cassano Spinola, Cassine, Cassinelle, Castellania, Castellar Guidobono, Castelletto d’Ero, Castelletto d’Orba, Castelletto Merli, Castelletto Monferrato, Castelnuovo Bormida, Cavatore, Cellamonte, Cereseto, Cerreto Grue, Cerrina, Coniolo, Conzano, Costa Vescovato, Cremolino, Cuccaro Monferrato, Denice, Francavilla Bisio, Frascaro, Frassinello Monferrato, Fubine, Gabiano, Gamalero, Gavazzana, Gavi Grognardo, Lerma, Lu Monferrato, Malvicino, Masio, Melazzo, Merana, Mirabello Monferrato Molare, Mombello Monferrato, Momperone, Moncestino, Monleale, Montaldeo, Montaldo Bormida, Montecastello, Montechiaro d’Acqui, Montegioco, Montemarzino, Morbello, Mornese, Morsasco, Murisengo, Novi Ligure, Occimiano, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olivola, Orsara Bormida, Ottiglio Monferrato, Ovada, Ozzano, Paderna, Pareto, Parodi Ligure, Pasturana, Pecetto di Valenza, Pietra Marazzi, Pomaro Monferrato, Pontestura, Ponti, Ponzano, Ponzone, Pozzolgroppo, Prasco, Predosa, Quargnento, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rivarone, Roccagrimalda, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Cristoforo, San Giorgio Monferrato, San Salvatore Monferrato, Sant’Agata Fossili, Sardigliano, Sarezzano, Serralunga di Crea, Serravalle Scrivia, Sezzadio, Silvano d’Orba, Solonghello, Spigno Monferrato, Spineto Scrivia, Stazzano, Strevi, Tagliolo Monferrato, Tassarolo, Terruggia, Terzo, Tortona, Treville, Trisobbio, Valenza Po, Vignale Monferrato, Viguzzolo, Villadeati, Villalvernia, Villamiroglio, Villaromagnano, Visone, Volpedo, Volpeglino.

    Provincia di Asti:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Agliano Terme, Albugnano, Antignano, Aramengo, Asti, Azzano d’Asti, Baldichieri d’Asti, Belveglio, Berzano San Pietro, Bruno, Bubbio, Buttigliera d’Asti, Calamandrana, Calliano, Calosso, Camerano Casasco, Canelli, Cantarana, Capriglio, Casorzo, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castagnole Monferrato, Castel Boglione, Castell’Alfero, Castellero, Castelletto Molina, Castello d’Annone, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Castel Rocchero, Celle Enomondo, Cerreto d’Asti, Cerro Tanaro, Cessole, Chiusano d’Asti, Cinaglio, Cisterna d’Asti, Coazzolo, Cocconato, Corsione, Cordandone, Cortanze, Cortazzone, Cortiglione, Cossombrato, Costigliole d’Asti Cunico, Dusino San Michele, Ferrere, Fontanile, Frinco, Grana, Grazzano Badoglio, Incisa Scapaccino, Isola d’Asti, Loazzolo, Maranzana, Maretto, Moasca, Mombaldone, Mombaruzzo, Mombercelli, Monale, Monastero Bormida, Moncalvo, Moncucco Torinese, Mongardino, Montabone, Montafia, Montaldo Scarampi, Montechiaro d’Asti, Montegrosso d’Asti, Montemagno, Montiglio Monferrato, Morasengo, Nizza Monferrato, Olmo Gentile, Passerano Marmorito, Penango, Piea, Pino d’Asti, Piova Massaia, Portacomaro, Quaranti, Refrancore, Revigliasco d’Asti, Roatto, Robella, Rocca d’Arazzo, Roccaverano, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro, San Damiano d’Asti, San Giorgio Scarampi, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, San Paolo Solbrito, Scurzolengo, Serole, Sessame, Settime, Soglio, Tigliole, Tonco, Tonengo, Vaglio Serra, Valfenera, Vesime, Viale d’Asti, Viarigi, Vigliano d’Asti, Villafranca d’Asti, Villa San Secondo, Vinchio.

    Provincia di Cuneo:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Alba, Albaretto Torre, Arguello, Baldissero d’Alba, Barbaresco, Barolo, Bastia Mondovì, Belvedere Langhe, Benevello, Bergolo, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Bra, Briaglia, Camo, Canale d’Alba, Carrù, Castagnito, Castellinaldo, Castellino Tanaro, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Castino, Cerretto Langhe, Cherasco, Cigliè, Cissone, Clavesana, Corneliano d’Alba, Cortemilia, Cossano Belbo, Cravanzana, Diano d’Alba, Dogliani, Farigliano, Feisoglio, Gorzegno, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, Igliano, La Morra, Lequio Berria, Levice, Magliano Alfieri, Mango, Marsaglia, Mombarcaro, Monchiero, Mondovì, Monforte d’Alba, Montà d’Alba, Montaldo Roero, Montelupo Albese, Monteu Roero, Monticello d’Alba, Murazzano, Narzole, Neive Neviglie, Niella Belbo, Niella Tanaro, Novello, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Piobesi d’Alba, Piozzo, Pocapaglia, Priocca, Prunetto Roascio, Rocca Cigliè, Rocchetta Belbo, Roddi, Roddino, Rodello, San Benedetto Belbo, San Michele Mondovì, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Santo Stefano Roero, Serralunga d’Alba, Serravalle Langhe, Sinio, Somano, Sommariva Perno, Torre Bormida, Treiso Trezzo Tinella, Verduno, Vezza d’Alba, Vicoforte.

    Provincia di Torino:

    l’intero territorio dei comuni di: Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cinzano, Chieri, Marentino, Mombello Torinese, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Riva presso Chieri, Sciolze.

    4.

    La zona di produzione della denominazione di origine Piemonte per le tipologie Piemonte Moscato, Piemonte Moscato passito, comprende l’intero territorio dei Comuni elencati di seguito.

    Provincia di Alessandria:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Acqui Terme, Alice Bel Colle, Bistagno, Carpeneto, Cassine, Castelletto d’Erro, Castelnuovo Bormida, Cavatore Grognardo, Melazzo, Montaldo Bormida, Orsara Bormida, Ponti, Ricaldone, Rivalta Bormida, Roccagrimalda, Strevi, Terzo, Trisobbio, Visone.

    Provincia di Asti:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Agliano Terme, Bruno, Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castel Rocchero, Cessole, Coazzolo, Cortiglione, Costigliole d’Asti, Fontanile, Incisa Scapaccino, Loazzolo, Maranzana, Moasca, Mombaruzzo, Monastero Bormida, Montabone, Montegrosso d’Asti, Nizza Monferrato, Quaranti, Roccaverano, Rocchetta Palafea, San Giorgio Scarampi, San Marzano Oliveto, Sessame, Vaglio Serra, Vesime, Vinchio d’Asti.

    Provincia di Cuneo:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Alba, Borgomale Camo, Castiglione Tinella, Castino, Cortemilia, Cossano Belbo, Mango, Neive, Neviglie, Perletto, Rocchetta Belbo, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Serralunga d’Alba, Treiso, Trezzo Tinella.

    5.

    La zona di produzione della denominazione di origine Piemonte per le tipologie Piemonte Brachetto, Piemonte Brachetto spumante, Piemonte Brachetto passito, comprende l’intero territorio dei Comuni elencati di seguito.

    Provincia di Alessandria:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Acqui Terme, Alice Bel Colle, Bistagno, Carpeneto, Cassine, Castelletto d’Erro, Castelnuovo Bormida, Cavatore, Gamalero, Grognardo, Melazzo, Montaldo Bormida, Orsara Bormida, Ponti, Ricaldone, Rivalta Bormida, Roccagrimalda, Spigno Monferrato, Strevi, Terzo, Trisobbio, Visone.

    Provincia di Asti:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Agliano Terme, Asti, Azzano, Belveglio, Bruno, Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco Castagnole Lanze, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castello d’Annone, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castel Rocchero, Cessole, Coazzolo, Cortiglione, Costigliole d’Asti, Fontanile, Incisa Scapaccino, Isola d’Asti, Loazzolo, Maranzana, Moasca, Mombaruzzo, Mombercelli, Monastero Bormida, Mongardino, Montabone, Montaldo Scarampi, Montegrosso d’Asti, Nizza Monferrato, Quaranti, Rocca d’Arazzo, Roccaverano, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro, San Damiano d’Asti, San Giorgio Scarampi, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, Sessame, Vaglio Serra, Vesime, Vigliano d’Asti, Vinchio d’Asti.

    Provincia di Cuneo:

    l’intero territorio dei seguenti comuni: Alba, Borgomale, Camo, Castiglione Tinella, Castino, Cortemilia, Cossano Belbo, Mango, Neive, Neviglie, Perletto, Rocchetta Belbo, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Serralunga d’Alba, Treiso, Trezzo Tinella.

    6.

    La zona di produzione della denominazione di origine Piemonte che riporta in etichetta la qualificazione specifica «Vigneti di montagna» comprende l’intero territorio dei Comuni elencati di seguito.

    Provincia di Alessandria:

    Albera Ligure, Arquata Scrivia, Avolasca, Borghetto di Borbera, Bosio, Brignano Frascata, Cantalupo Ligure, Carrosio, Cartosio, Casaleggio Boiro, Casasco, Cassinelle, Castellania, Castelletto d’Erro, Cavatore, Costa Vescovato, Denice, Dernice, Fabbrica Curone, Garbagna, Gremiasco, Grondona, Lerma, Malvicino, Merana, Molare, Momperone, Mongiardino Ligure, Monleale, Montacuto, Montechiaro d’Acqui, Montegioco, Montemarzino, Morbello, Mornese, Pareto, Ponzone, Pozzol Groppo, Rocchetta Ligure, San Sebastiano Curone, Serravalle Scrivia, Spigno Monferrato, Stazzano, Tagliolo Monferrato, Vignole Borbera.

    Provincia di Asti:

    Bubbio, Cassinasco, Cessole, Loazzolo, Mombaldone, Monastero Bormida, Olmo Gentile, Roccaverano, San Giorgio Scarampi, Serole, Sessame, Vesime.

    Provincia di Biella:

    Cerreto Castello, Cossato, Curino, Lessona, Magnano, Quaregna, Sostegno, Ternengo, Valdegno, Vigliano Biellese, Zimone.

    Provincia di Cuneo:

    Albaretto della Torre, Arguello, Bagnasco, Bagnolo Piemonte, Barge, Belvedere Langhe, Benevello, Bergolo, Bernezzo, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Boves, Briaglia, Brondello, Busca, Camerana, Caraglio, Castellar, Castelletto Uzzone, Castellino Tanaro, Castino, Cerreto Langhe, Ceva, Ciglié, Cissone, Cortemilia, Costigliole Saluzzo, Cravanzana, Dronero, Envie, Feisoglio, Garessio, Gorzegno, Gottasecca, Igliano, Lequio Berria, Lesegno, Levice, Magliano Alpi, Marsaglia, Martiniana Po, Mombarcaro, Mombasiglio, Monastero di Vasco, Monesiglio, Montaldo di Mondovì, Murazzano, Niella Belbo, Pagno, Paroldo, Perletto, Peveragno, Pezzolo Valle Uzzone, Pianfei, Piasco, Priero, Priola, Prunetto, Revello, Rifreddo, Roascio, Rocca Ciglié, Rocchetta Belbo, Rossana, Sale delle Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, San Michele Mondovì, Sanfront, Scagnello, Serravalle Langhe, Somano, Torre Bormida, Torresina, Verzuolo, Vicoforte, Villanova Mondovì, Villar San Costanzo.

    Provincia di Novara:

    Nebbiuno.

    Provincia di Torino:

    Almese, Avigliana, Bibiana, Borgiallo, Borgone Susa, Bricherasio, Bruzolo, Cantalupa, Carema, Caselette, Castellamonte, Castelnuovo Nigra, Chianocco, Chiesanuova, Chiomonte, Colleretto Castelnuovo, Condove, Cumiana, Cuorgné, Exilles, Forno Canavese, Frossasco, Giaglione, Giaveno, Gravere, Levone, Lugnacco, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Meana di Susa, Mompantero, Nomaglio, Perosa Argentina, Pertusio, Pinasca, Pinerolo, Piossasco, Pomaretto, Prarostino, Prascorsano, Pratiglione, Quassolo, Quincinetto, Reano, Rivara, Roletto, Rubiana, San Pietro Val Lemina, San Secondo di Pinerolo, Sangano, Settimo Vittone, Susa, Tavagnasco, Trana, Valperga, Venaus, Vidracco, Villar Dora, Villar Pellice, Vistrorio.

    Verbano-Cusio-Ossola:

    Brovello-Carpugnino, Crevoladossola, Domodossola, Masera, Montecrestese, Pieve Vergonte, Trontano.

    7.   Uve da vino principali

     

    Syrah N. – Shiraz

     

    Brachetto N.

     

    Moscato Bianco B. – Moscato

     

    Pinot Nero N. – Pinot

     

    Pinot Grigio – Pinot

     

    Pinot Bianco B. – Pinot

     

    Freisa N.

     

    Chardonnay B.

     

    Grignolino N.

     

    Bonarda N. – Uva Rara

     

    Barbera N.

     

    Favorita B.

     

    Erbaluce B.

     

    Dolcetto N. – Ormeasco

     

    Cortese B. – Bianca Fernanda

     

    Albarossa N.

     

    Cabernet Franc N. – Cabernet

     

    Sauvignon B. – Sauvignon Blanc

    8.   Legame con la zona geografica

    Informazioni sulla zona geografica

    La zona di produzione della denominazione di origine controllata Piemonte è molto vasta ed è situata prevalentemente al centro-sud della Regione Piemonte, estendendosi alle aree del nord Piemonte, e delle valli alpine che rappresentano territori di antica tradizione enologica. La zona di produzione comprende tutto il territorio collinare a vocazione viticola della regione, escludendo tutte le zone di pianura e quelle a bassa attitudine alla coltivazione della vite.

    Il suolo dell’area della DOC Piemonte subisce processi erosivi costanti naturali o indotti dalle lavorazioni agrarie dell’uomo. Esso si caratterizza per essere generalmente: poco profondo, di recente formazione o continuamente ringiovanito dall’erosione delle pendici, a tessitura variabile (ma in prevalenza equilibrata o tendente al fine, da franco-sabbiosa a franco-limosa o franco-limoso argillosa), chimicamente caratterizzato da modesta quantità di sostanza organica, da ridotta presenza di potassio assimilabile e spesso calcareo.

    Il clima è di tipo continentale, con temperature anche molto basse in inverno - al di sotto dei 4-5 gradi - ed estati siccitose e calde, durante le quali non di rado si superano i 35 gradi. Discrete sono le escursioni termiche nell’arco della giornata, anche a causa di un’altitudine piuttosto accentuata, soprattutto nelle realtà di viticoltura di montagna. Le precipitazioni annue si attestano attorno al 700/900 millimetri di pioggia, con una certa prevalenza nel tardo autunno e in primavera.

    Il territorio del Piemonte DOC ha antiche tradizioni vinicole di cui esistono testimonianze storiche di notevole importanza soprattutto dall’epoca medievale. È però nel XIX secolo che avvengono le evoluzioni che portarono allo stato attuale della vitivinicoltura: la ricostituzione post- fillosserica rinnovò il patrimonio viticolo piemontese, studi e sperimentazioni successive favorirono l’adozione di nuove tecniche nell’ambito della viticoltura e dell’enologia locale, tutte volte al miglioramento della qualità e al trasferimento nel vino Piemonte delle caratteristiche peculiari dell’uva e del territorio. L’azione dell’uomo ha integrato quindi i fattori naturali sia attraverso le conoscenze maturate nel rispetto dell’ambiente pedoclimatico, che mediante il continuo aggiornamento delle tecniche, finalizzato a preservare e valorizzare un prodotto con caratteristiche originali.

    Categoria Vino (1)

    I vini prodotti in questa zona viticola dimostrano la particolarità del territorio poiché coniugano da un lato fattori naturali propizi ad un’originale espressione del potenziale della vendemmia con i suoli ed un clima temperato continentale con escursioni termiche favorenti un’ottima maturazione delle uve, come l’espressione equilibrata delle variegate componenti e sentori dei vini. L’insieme dei fattori naturali ed umani sopra analizzati e la copertura territoriale della DOC Piemonte consentono l’ottenimento di alcune categorie e tipologie di vini con peculiari caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche (colore, profumo e sensazioni gustative). Si va infatti da vini bianchi, a rossi, a spumanti e passiti, per ognuno dei quali si può descrivere un profilo sensoriale caratteristico.

    Vini bianchi - Le condizioni ambientali temperate e fresche del territorio della DOC Piemonte consentono la produzione di vini bianchi caratterizzati da colore giallo paglierino più a meno carico, dotati di notevole freschezza olfattiva, di buon estratto e acidità pronunciata. Il gusto può essere da secco ad abboccato in funzione del tipo di vinificazione. In caso di presenza o prevalenza del vitigno Sauvignon i vini presentano note olfattive fruttate più intense. Nel caso di prevalenza del vitigno Moscato i vini presenteranno una nota aromatica olfattiva tipica che ricorda i fiori bianchi. I vini di questa categoria possono presentare titoli alcolometrici totali minimi di 10 % vol., ma le misure più frequenti oscillano tra 12 e 13 % vol. L’acidità totale minima è di 4,5 g/l, con misure più frequenti comprese tra 5,5 e 6,5 g/l. L’estratto non riduttore minimo è di 15 g/l, con misure più frequenti tra 17 e 20 g/l.

    Vini rossi - L’intero territorio presenta una vocazione specifica per la produzione di vini rossi essendo caratterizzato da terreni di origine diversa, ma tutti poco fertili, collinari, con limitata piovosità, che garantiscono una adeguata maturazione delle uve, anche per quanto riguarda la componente fenolica. La forte professionalità dei viticoltori ha da tempo determinato la destinazione dei vigneti alle diverse varietà in funzione delle loro esigenze specifiche. I vini si presentano in generale di colore rosso vivace, più o meno intenso, con sfumature dal violaceo al granato, a seconda del vitigno. I profumi risultano definiti da note di frutti rossi, talora con sfumature leggermente erbacee. Il gusto è caratterizzato da acidità da moderata ad apprezzabile, ma le differenze più sensibili riguardano la percezione della nota tannica che è assai variabile a seconda del vitigno principale e può andare da tenue (es. Barbera) a forte (es. Albarossa, Freisa.). Va osservato rispetto a quanto indicato che la natura dei suoli, le condizioni climatiche e microclimatiche delle zone viticole piemontesi possono determinare espressioni varietali di diversa intensità, con una differenziazione sensibile del profilo finale dei vini. I vini di questa categoria possono presentare titoli alcolometrici totali minimi di 11 % vol., ma le misure più frequenti oscillano tra 12 e 13 % vol. L’acidità totale minima è di 4,5 g/l, con misure più frequenti comprese tra 5,0 e 6,0 g/l. L’estratto non riduttore minimo è di 20 g/l, con misure più frequenti tra 22 e 24 g/l.

    Vini rosati - Le condizioni ambientali temperate e fresche del territorio della DOC Piemonte consentono la produzione di vini rosati caratterizzati da colore da aranciato a cerasuolo, più a meno carico, dotati di notevole freschezza olfattiva, di buon estratto e acidità pronunciata. Il gusto può essere da secco ad abboccato in funzione del tipo di vinificazione.

    I vini di questa categoria possono presentare titoli alcolometrici totali minimi di 10,5 % vol., ma le misure più frequenti oscillano tra 12 e 13 % vol. L’acidità totale minima è di 4,5 g/l, con misure più frequenti comprese tra 5,5 e 6,5 g/l. L’estratto non riduttore minimo è di 17 g/l, con misure più frequenti tra 17 e 19 g/l.

    Categoria Vino spumante (4) e Vino spumante di qualità di tipo aromatico (6)

    Le condizioni ambientali e pedoclimatiche in cui si producono i vini Piemonte DOC, data l’ampiezza del territorio, possono consentire una maturazione adeguata alla produzione di vini spumanti scegliendo opportunamente l’epoca di maturazione. Nell’intera zona di produzione alle quote più basse e nelle esposizioni meno favorevoli esistono le migliori condizioni per la produzione di vini base spumante, caratterizzati da gradazioni alcoliche contenute, acidità medio alte e buona sapidità, con spuma fine e persistente. La produzione dei vini spumanti avviene mediante rifermentazione in autoclave, sia per i bianchi, sia per i rosati, sia per i rossi. Nel caso in cui vengano utilizzati vitigni aromatici, quale il Brachetto, si ottiene uno spumante rosso di media intensità talvolta tendente al cerasuolo, dal sapore delicato, più o meno dolce, con evidente componente profumata aromatica caratteristica, delicatamente muschiata.

    I vini di questa categoria possono presentare titoli alcolometrici totali minimi di 10,5 % vol., ma le misure più frequenti oscillano tra 12 e 13 % vol. L’acidità totale minima è di 5,0 g/l, con misure più frequenti comprese tra 5,5 e 6,5 g/l. L’estratto non riduttore minimo è di 17 g/l nei bianchi, 20 g/l nei rossi. con misure più frequenti tra 17 e 20 g/l. Il residuo di zuccheri può essere da nullo (pas dosé) a medio (demi-sec) fino al dolce (come l’aromatico Brachetto).

    Categoria Vino frizzante (6)

    Le condizioni ambientali e pedoclimatiche in cui si producono i vini Piemonte DOC possono consentire una maturazione adeguata alla produzione di vini frizzanti. Questa tipologia di vini ha una lunga tradizione in Piemonte e per essi sono utilizzati principalmente vitigni storici piemontesi. I vini sono caratterizzati da gradazioni alcoliche medio alte, acidità contenute e buona sapidità. La presenza di una leggera effervescenza, unita ad un modesto residuo zuccherino, consente di esaltare la percezione di sensazioni fruttate. La produzione dei vini frizzanti avviene mediante leggera rifermentazione in autoclave, sia per i bianchi, sia per i rosati, sia per i rossi. Tutto il territorio compreso nella DOC si presta alla produzione di questa tipologia di vino.

    I vini di questa categoria possono presentare titoli alcolometrici totali minimi di 10,0 % vol., ma le misure più frequenti oscillano tra 11 e 12 % vol. L’acidità totale minima è di 4,5 g/l, con misure più frequenti comprese tra 5,5 e 6,5 g/l. L’estratto non riduttore minimo è di 15 g/l nei bianchi, 20 g/l nei rossi. con misure più frequenti tra 17 e 22 g/l.

    Categoria Vino (1) Vino ottenuto da uve appassite (15) e Vino di uve stramature (16)

    L’intero territorio presenta una vocazione specifica per la produzione di vini ad elevata gradazione alcolica, ma le caratteristiche di forte intensità olfattiva, elevata corposità e dolcezza possono essere esaltate da un periodo di appassimento sulla pianta o in fruttaio. In questo caso si ottiene una concentrazione del colore, che diventa molto intenso, ed una forte modificazione del carattere tannico, che diventa intenso e avvolgente, conferendo al vino grande struttura e longevità. Le sensazioni saranno modulate o seconda del grado di appassimento. Nella tipologia vino l’appassimento è più moderato e consente solamente una attenuazione dell’acidità ed un certo ammorbidimento. Nella tipologia di uve stramature la concentrazione è maggiore ed è presente un avvertibile residuo di zucchero. Nella categoria da uve appassite la gradazione alcolica è molto alta, evidente il residuo di zuccheri, la componente tannica molto ammorbidita.

    Nel caso in cui vengano utilizzati vitigni aromatici si ottiene una forte esaltazione della componente profumata caratteristica.

    I vini Piemonte rosso passito possono presentare titoli alcolometrici totali minimi di 16 % vol. (di cui almeno 9 % svolto) per la categoria vino da uve appassite, 15 % vol. di cui almeno 12 % svolto) per la categoria vino di uve stramature, 13,0 % vol. (di cui almeno 10,50 % svolto) per la categoria vino. L’acidità totale minima è di 4,5 g/l. L’estratto non riduttore minimo è di 25 g/l per i passiti di uve appassite e di uve stramature, di 23 g/l per i passiti della categoria vino.

    I vini Piemonte bianco passito possono presentare titoli alcolometrici totali minimi di 16 % vol. (di cui almeno 9 % svolto) per la categoria vino da uve appassite, 15 % vol. di cui almeno 12 % svolto) per la categoria vino di uve stramature, 13,0 % vol. (di cui almeno 10,50 % svolto) per la categoria vino. L’acidità totale minima è di 4,5 g/l. L’estratto non riduttore minimo è di 22 g/l per i passiti di uve appassite e di uve stramature, di 20 g/l per i passiti della categoria vino.

    I vini Piemonte Barbera passito possono presentare titoli alcolometrici totali minimi di 16 % vol. (di cui almeno 9 % svolto) per la categoria vino da uve appassite, 15 % vol. di cui almeno 12 % svolto) per la categoria vino di uve stramature, 13,0 % vol. (di cui almeno 10,50 % svolto) per la categoria vino. L’acidità totale minima è di 4,5 g/l. L’estratto non riduttore minimo è di 26 g/l per i passiti di uve appassite e di uve stramature, di 24 g/l per i passiti della categoria vino.

    Nella produzione di vini passiti le condizioni geografiche delle zone delimitate dalla DOC sono determinanti. Infatti oltre ad ottenere una perfetta maturazione, sono necessarie le condizioni ideali per un appassimento in fruttaio che richiedono bassa umidità, forte escursione termica e una discreta ventilazione. Nella stagione autunnale le zone del Piemonte DOC, tutte collinari o pedemontane, sono caratterizzate da forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, ed anche riscaldamenti da insolazione superiori nella zona pedemontana rispetto alla pianura, che determina al tramonto, una circolazione naturale dell’aria ben conosciuta e provata dalla assenza di nebbia, invece spesso presente nella pianura Padana in tale stagione.

    9.   Ulteriori condizioni essenziali

    Utilizzo qualificazione «Vigneti di montagna»

    Quadro di riferimento giuridico:

    Nella legislazione nazionale

    Tipo di condizione supplementare:

    Disposizioni supplementari in materia di etichettatura

    Descrizione della condizione:

    I vigneti destinati alla produzione dei vini che riportano in etichetta la qualificazione specifica «Vigneti di montagna» devono rispettare altitudine pari o superiore ai 500 m s.l.m., con riferimento al dato medio del vigneto, e almeno una delle seguenti condizioni:

    pendenza pari o superiore al 30 % con riferimento al dato medio del vigneto;

    impianto realizzato con sistemazioni a gradoni o terrazze.

    Link al disciplinare del prodotto

    https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11962


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