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La regione artica: la nuova agenda politica dell’Unione europea

La regione artica: la nuova agenda politica dell’Unione europea

 

SINTESI DI:

Comunicazione congiunta [JOIN(2016) 21 final] - Una politica integrata dell’Unione europea per l’Artico

QUAL È LO SCOPO DELLA COMUNICAZIONE CONGIUNTA?

Essa delinea gli orientamenti generali per una nuova politica dell’Unione europea (UE) per quanto riguarda la regione artica* che verteranno su tre aree principali:

  • 1.

    cambiamenti climatici e tutela dell’ambiente;

  • 2.

    sviluppo sostenibile;

  • 3.

    cooperazione internazionale.

PUNTI CHIAVE

Cambiamenti climatici e tutela dell’ambiente

I cambiamenti climatici nella regione stanno progredendo più rapidamente e più diffusamente che mai. Man mano che il riscaldamento procede, le estati artiche senza ghiaccio sono una prospettiva sempre più vicina nei prossimi 20 o 40 anni.

La stessa regione artica contribuisce ai cambiamenti climatici, a causa del graduale rilascio di gas metano man mano che l’area si riscalda.

Per aiutare la popolazione artica a sviluppare un’ambiziosa politica di adattamento al clima, l’UE è pronta a collaborare con i paesi artici, le loro popolazioni e comunità indigene al fine di:

  • definire misure internazionali per limitare le emissioni di particolato carbonioso* e di metano;
  • sostenere l’accesso internazionale alle strutture di ricerca nella regione artica (con stazioni di ricerca, navi scientifiche, osservazioni satellitari nell’ambito del programma Copernicus);
  • creare una rete di aree marine protette e sottoscrivere un accordo internazionale per prevenire la pesca non regolamentata nell’Oceano Artico centrale.

Sviluppo sostenibile

L’UE può contribuire alla necessità di una maggiore resilienza socio-economica* nell’Artico, con progetti scientifici, di ricerca e innovazione.

Poiché la regione artica risente di una carenza di investimenti, la strategia UE dovrà:

  • reindirizzare gli strumenti di finanziamento dell’UE per sostenere l’innovazione e lo sviluppo delle infrastrutture al fine di migliorare i collegamenti di trasporto e le imprese;
  • rivedere il programma Copernicus e rivolgere la ricerca verso la sicurezza marittima, attraverso il controllo e il monitoraggio del traffico navale.

Cooperazione internazionale

L’UE continuerà a partecipare a forum internazionali di interesse per la regione artica, come il Consiglio artico, il Consiglio euroartico di Barents e la dimensione settentrionale. Inoltre:

  • collaborerà con altri paesi come Cina, India e Giappone nel settore della scienza e della ricerca;
  • consulterà le popolazioni indigene e le comunità locali dell’Artico per garantire che i loro diritti siano rispettati e le loro opinioni siano prese in considerazione nell’attuazione delle politiche dell’UE.

Finanziamento dell’UE

L’UE offre un contributo rilevante alla ricerca artica: a partire dal 2002, sono stati stanziati 200 milioni di EUR dal bilancio comunitario.

Nel periodo fra il 2014 e il 2020, oltre 1 miliardo di EUR proveniente dai Fondi strutturali e di investimento europei è stato investito nell’area in settori strategici come la ricerca e l’innovazione, il supporto alle piccole imprese e l’energia pulita.

CONTESTO

Nel 2014, il Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo hanno chiesto alla Commissione e all’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza di sviluppare un approccio più coerente nell’azione e nei programmi di finanziamento dell’UE per la regione artica. La politica integrata dell’UE per l’Artico è l’ultima dichiarazione sul sostegno continuo alla regione artica e fa seguito alla comunicazione politica del 2008 e all’aggiornamento e riesame delle attività del 2012.

Si veda anche:

* TERMINI CHIAVE

Regione artica: copre l’area intorno al Polo Nord, a nord del Circolo polare artico, e comprende l’Oceano Artico e i territori degli otto paesi artici: Canada, Danimarca (compresa la Groenlandia e le Isole Faerøer), Finlandia, Islanda, Norvegia, Federazione russa, Svezia e Stati Uniti.

Particolato carbonioso: carbone prodotto da attività sia naturali che umane a seguito della combustione incompleta di combustibili fossili, biocarburanti e biomassa. Provoca un elevato livello di riscaldamento atmosferico e può essere ritenuto responsabile di oltre il 30 % del recente riscaldamento nell’Artico.

Resilienza socio-economica: la capacità di un paese di reagire agli sconvolgimenti dovuti ai cambiamenti climatici.

DOCUMENTO PRINCIPALE

Comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio: Una politica integrata dell’Unione europea per l’Artico [JOIN(2016) 21 final del 27.4.2016]

DOCUMENTI CORRELATI

Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio - L’Unione europea e la regione artica [COM(2008)763 def. del 20.11.2008]

Comunicazione congiunta del Parlamento europeo e del Consiglio - Definire una politica dell’Unione europea per la regione artica: progressi compiuti dal 2008 e prossime tappe [JOIN(2012) 19 final del 26.6.2012]

Documento di lavoro congiunto dei servizi - Inventario delle attività nel quadro della definizione di una politica artica dell’Unione europea che accompagna il documento «Comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio - Definire una politica dell’Unione europea per la regione artica: progressi compiuti dal 2008 e prossime tappe» [SWD(2012) 182 final del 26.6.2012]

Documento di lavoro congiunto dei servizi - Spazio e Artico, che accompagna il documento «Comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio - Definire una politica dell’Unione europea per la regione artica: progressi compiuti dal 2008 e prossime tappe» [SWD(2012) 183 final del 26.6.2012]

Ultimo aggiornamento: 13.02.2017

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