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Il bilancio a lungo termine dell’Unione europea — realizzare efficientemente le priorità post-2020

Il bilancio a lungo termine dell’Unione europea — realizzare efficientemente le priorità post-2020

 

SINTESI DI:

Articolo 312 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE)

Comunicazione [COM(2018) 98 final] sul nuovo quadro finanziario pluriennale

QUAL È LO SCOPO DELL’ARTICOLO 312 DEL TFUE E DELLA COMUNICAZIONE?

L’articolo 312 del TFUE prevede che il quadro finanziario pluriennale (QFP) garantisca che le spese dell’UE si sviluppino in modo ordinato e nei limiti delle proprie risorse. Esso definisce inoltre la procedura in base alla quale viene definito il QFP.

Questa comunicazione della Commissione europea, presentata prima di una riunione informale dei leader dell’UE nel febbraio 2018, stabilisce diverse opzioni per un nuovo bilancio a lungo termine destinato a realizzare efficientemente le priorità dell’UE post-2020 ed esamina le conseguenze finanziarie di queste opzioni.

PUNTI CHIAVE

Il bilancio dell’UE è molto diverso dai bilanci nazionali: è soprattutto un bilancio di investimenti, offre un orizzonte di programmazione a lungo termine e deve sempre essere in pareggio.

Le proposte per il QFP della Commissione europea, che la Commissione presenterà entro maggio 2018, saranno elaborate sulla base del principio del valore aggiunto europeo, cioè il valore risultante dalla spesa dell’UE che incrementa il valore che sarebbe creato dai paesi dell’UE se agissero da soli.

La Commissione sottolinea che la riunione informale dei leader giunge quindi al momento opportuno ed è fondamentale. Il primo passo consiste nel definire ciò che l’Europa vuole fare insieme e nel concordare le priorità. Il passo successivo consiste nel dare all’Unione i mezzi finanziari adeguati per conseguire tali priorità.

La comunicazione elenca una serie di scelte politiche e cerca di quantificare il loro impatto finanziario.

Due esempi:

  • Se gli Stati membri si assumono l’impegno — come hanno fatto spesso — di migliorare la protezione delle frontiere esterne dell’UE, ciò comporterebbe un costo compreso tra 20 e 25 miliardi di EUR in sette anni e fino a 150 miliardi di EUR per un sistema completo di gestione delle frontiere dell’UE.
  • Per sostenere la mobilità dei giovani, esiste un forte consenso sulla necessità di intensificare la mobilità e gli scambi, anche attraverso un programma Erasmus+ ampiamente rafforzato. A seconda del livello di ambizione, si possono prevedere diversi scenari. Raddoppiare il numero di giovani dell’Unione europea partecipanti a Erasmus+ richiederebbe un investimento di 30 miliardi di EUR nell’arco di un periodo di sette anni. Offrire a un giovane su tre l’opportunità di partecipare a un Erasmus+ richiederebbe un bilancio dell’ordine di 90 miliardi di EUR per il periodo 2021-2027.

La comunicazione affronta inoltre:

  • il fare di più con meno attraverso strumenti finanziari più efficienti dando risalto alle garanzie;
  • la maggiore flessibilità necessaria per adeguare il bilancio a lungo termine a nuove esigenze e reagire tempestivamente a eventi imprevisti, ad esempio sfruttando al meglio i fondi disimpegnati* e la possibilità di creare una riserva;
  • la modernizzazione del bilancio dell’UE, anche rafforzando il collegamento tra gli obiettivi del bilancio dell’UE e le modalità di finanziamento, facendo uso di possibili nuove risorse proprie;
  • la possibilità di rafforzare il legame, spesso indicato con il termine «condizionalità», tra i fondi dell’UE e il rispetto dei valori fondamentali dell’UE.

La comunicazione rammenta che le decisioni finali sul quadro finanziario pluriennale dovranno essere adottate dal Consiglio europeo, con l’approvazione del Parlamento europeo.

La comunicazione sottolinea inoltre l’importanza dei giusti tempi: un accordo sul quadro finanziario pluriennale nel 2019 non solo darebbe il segnale di un’Europa a 27 forte, unita e in grado di produrre risultati convincenti, ma garantirebbe anche la prevedibilità e la continuità dei finanziamenti a vantaggio di tutti.

CONTESTO

La comunicazione della Commissione fa seguito a:

Per ulteriori informazioni, si consulti:

TERMINI CHIAVE

Fondi disimpegnati: nel bilancio dell’UE, gli stanziamenti di impegno coprono il costo totale degli obblighi legali che potrebbero essere firmati in un dato esercizio finanziario dalle autorità di bilancio (il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea). Questi obblighi legali possono essere contratti, convenzioni di sovvenzione e decisioni. La Commissione ha il potere di disimpegnare qualsiasi parte dell’importo di un programma operativo che non sia stato utilizzato per il pagamento del prefinanziamento iniziale e annuale e dei pagamenti intermedi entro il 31 dicembre del terzo esercizio finanziario successivo all’anno dell’impegno di bilancio.

DOCUMENTI PRINCIPALI

Versione consolidata del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea — parte sesta — disposizioni istituzionali e finanziarie — titolo II — disposizioni finanziarie — capo 2 — Il quadro finanziario pluriennale — Articolo 312 (GU C 202 del 7.6.2016, pag. 182).

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio — Un quadro finanziario pluriennale nuovo e moderno per un’Unione europea in grado di realizzare efficientemente le sue priorità post-2020 — Contributo della Commissione europea alla riunione informale dei leader del 23 febbraio 2018 [COM(2018) 98 final del 14.2.2018]

ATTI COLLEGATI

Documento di riflessione sul futuro delle finanze dell’UE [COM(2017) 358 final del 28.6.2017]

Libro bianco sul futuro dell’Europa — Riflessioni e scenari per l’UE-27 verso il 2025 [COM(2017) 2025 final dell’ 1.3.2017]

Ultimo aggiornamento: 09.04.2018

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