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Libertà e pluralismo dei media nell'ambiente digitale

Libertà e pluralismo dei media nell'ambiente digitale

La libertà e il pluralismo dei media (ossia una diversità di vedute) rappresentano punti focali della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, essenziale per garantire la trasparenza e l'affidabilità in una democrazia. I governi dell'Unione europea (UE) hanno adottato delle conclusioni finalizzate ad affrontare i problemi associati a questi valori fondamentali nell'era digitale.

ATTO

Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, relative alla libertà e al pluralismo dei media nell'ambiente digitale (GU C 32 del 4.2.2014).

SINTESI

Nel corso degli ultimi anni sono stati notati, all'interno dell'Unione europea, una serie di problemi relativi alla libertà e al pluralismo dei media. Si tratta di una questione importante anche per i governi dell'UE, la cui credibilità nelle negoziazioni internazionali si basa su un elevato livello di libertà dei media.

Nonostante l'era digitale sia foriera di una maggiore libertà di espressione e favorisca una diversità di opinioni, emergono nuovi problemi nel modo in cui le persone accedono e valutano le informazioni. Notando diversi casi recenti in cui la libertà e il pluralismo dei media sono stati attaccati, come evidenziato in azioni giudiziarie, indagini ufficiali e dibattiti parlamentari, i governi dell'UE, riconoscendo il lavoro importante del Consiglio d'Europa, nel novembre 2013 hanno adottato delle conclusioni in merito.

Gli Stati membri dell'UE hanno accettato di adottare misure per:

  • garantire l'indipendenza delle proprie autorità di regolamentazione audiovisiva, in conformità alla direttiva sui servizi di media audiovisividell'UE, che rappresenta il quadro normativo dell'UE per i servizi di media audiovisivi;
  • garantire trasparenza autentica in merito alla proprietà dei media;
  • salvaguardare il diritto dei giornalisti alla protezione delle loro fonti e proteggere i giornalisti da influenze politiche ed economiche improprie;
  • prevenire possibili effetti negativi dell'eccessiva concentrazione della proprietà dei media, in base al relativo contesto nazionale.

Accogliendo il libro verde Prepararsi a un mondo audiovisivo della piena convergenza: crescita, creazione e valori, i governi dell'UE hanno invitato la Commissione europea a:

  • continuare a sostenere progetti finalizzati a migliorare la protezione dei giornalisti e dei professionisti dei media;
  • continuare a sostenere il programma indipendente Media Pluralism Monitor, uno strumento per la valutazione dei rischi del pluralismo dei media nell'UE;
  • favorire la cooperazione tra le autorità di regolamentazione audiovisiva degli Stati membri e promuovere migliori pratiche per quanto concerne la trasparenza della proprietà dei media.

ATTI COLLEGATI

Direttiva 2010/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2010, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva sui servizi di media audiovisivi) (GU L 95 del 15.4.2010).

Libro verde della Commissione europea Prepararsi a un mondo audiovisivo della piena convergenza: crescita, creazione e valori [COM(2013)231 final del 24.4.2013 - Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale].

Ultima modifica: 25.07.2014

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