Lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali
SINTESI DI:
Direttiva 2011/7/UE: lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali
SINTESI
CHE COSA FA LA DIRETTIVA?
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Ha lo scopo di proteggere le imprese, in particolare le piccole e medie imprese (PMI), dai ritardi di pagamenti* nelle transazioni commerciali* garantendo che le fatture siano pagate in tempo.
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Stabilisce i tempi entro i quali le fatture devono essere regolate e prevede sanzioni pecuniarie se questi non sono rispettati.
PUNTI CHIAVE
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Le imprese devono pagare le fatture entro un massimo di 60 giorni, se non diversamente concordato nel contratto, a condizione, tuttavia, che tale proroga non sia gravemente iniqua per il creditore.
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Le pubbliche amministrazioni devono pagare per i beni e i servizi che acquistano entro 30 giorni. In circostanze eccezionali, il termine può essere prorogato a 60 giorni, ad esempio nel settore dell’assistenza sanitaria o per attività industriali o commerciali specifiche.
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I creditori che hanno rispettato i propri obblighi legali e contrattuali e che non sono stati pagati entro i termini indicati, hanno diritto agli interessi e al risarcimento per il ritardo di pagamento.
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L’interesse da pagare è di almeno otto punti percentuali al di sopra del tasso di riferimento applicato dalla Banca centrale europea. La Commissione europea rende disponibili online i tassi di riferimento, che si aggirano, di fatto, intorno all’8-10 % nella maggior parte dei paesi dell’Unione europea (UE).
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I creditori hanno diritto ad un importo minimo forfettario di 40 euro dai debitori. Inoltre, hanno diritto al risarcimento di tutti gli altri costi ragionevolmente sostenuti per recuperare il debito, come ad esempio le spese legali o l’impiego di una società di recupero crediti.
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I creditori hanno diritto agli interessi dal giorno successivo alla data di scadenza del pagamento.
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Se un contratto non specifica la data di pagamento, il creditore ha diritto agli interessi di 30 giorni dopo il ricevimento della fattura, o, se la data della fattura arrivata non è chiara, lo stesso periodo dopo che le merci o i servizi sono stati forniti.
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Le autorità nazionali devono adottare misure per far conoscere al pubblico i rimedi che esistono per i ritardi di pagamento.
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Entro il 16 marzo 2016, la Commissione presenterà una relazione sull’attuazione della normativa.
Tra ottobre 2012 e novembre 2014, la Commissione ha organizzato una campagna di informazione sul ritardo di pagamento in tutta l’UE per far conoscere alle parti interessate i propri diritti e obblighi.
A PARTIRE DA QUANDO SI APPLICA LA DIRETTIVA?
La direttiva è entrata in vigore il 15 marzo 2011. I paesi dell’UE dovevano recepirla nel diritto nazionale entro il 16 marzo 2013.
CONTESTO
Per maggiori informazioni, si veda la direttiva relativa al ritardo di pagamento sul sito Internet della Commissione europea.
TERMINI CHIAVE
* Ritardo di pagamento: pagamento non effettuato durante il periodo di pagamento contrattuale o legale dopo che i beni o i servizi sono stati forniti.
* Transazioni commerciali: transazioni tra imprese o tra imprese e pubbliche amministrazioni che comportano la fornitura di merci o la prestazione di servizi.
ATTO
Direttiva 2011/7/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali (GU L 48 del 23.2.2011, pagg.1-10)
Ultimo aggiornamento: 11.02.2016