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Document 52021BP1555

Risoluzione (UE) 2021/1555 del Parlamento europeo, del 29 aprile 2021, recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2019, sezione VII — Comitato delle regioni

OJ L 340, 24.9.2021, p. 153–161 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

ELI: http://data.europa.eu/eli/res/2021/1555/oj

24.9.2021   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 340/153


RISOLUZIONE (UE) 2021/1555 DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 29 aprile 2021

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2019, sezione VII — Comitato delle regioni

IL PARLAMENTO EUROPEO,

vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2019, sezione VII – Comitato delle regioni,

visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0055/2021),

A.

considerando che, nel contesto della procedura di discarico, l'autorità di discarico intende sottolineare che è particolarmente importante rafforzare ulteriormente la legittimità democratica delle istituzioni dell'Unione migliorando la trasparenza e la responsabilità e attuando il concetto della programmazione di bilancio basata sulla performance nonché una corretta gestione delle risorse umane;

1.   

rileva con soddisfazione che la Corte dei conti (in appresso "la Corte"), nella sua relazione annuale 2019 (in appresso "la relazione della Corte"), ha constatato che, per il Comitato delle regioni (in appresso "il Comitato"), non sono emerse debolezze significative in merito agli aspetti sottoposti ad audit che riguardano le risorse umane e gli appalti;

2.   

accoglie con favore il fatto che la Corte, sulla base del lavoro di audit svolto, abbia concluso che i pagamenti relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, comprese le spese amministrative e le altre spese del Comitato sono, nell'insieme, privi di errori rilevanti e che i sistemi di vigilanza e di controllo esaminati si sono rivelati efficaci;

3.   

si rammarica, come osservazione generale, del fatto che il capitolo 9 "Amministrazione" della relazione annuale abbia una portata e conclusioni piuttosto limitate, anche se la rubrica 5 "Amministrazione" del quadro finanziario pluriennale è considerata "a basso rischio"; chiede che l'attività di audit per tale capitolo sia maggiormente incentrata su questioni di grande rilevanza o addirittura di importanza critica per il Comitato;

4.   

ricorda che il bilancio del Comitato è principalmente amministrativo e che gran parte dello stesso è utilizzata per spese relative a persone che lavorano all'interno dell'istituzione (titolo 1) e spese relative a immobili, mobilio, attrezzature e costi di funzionamento vari;

5.   

osserva che nel 2019 il Comitato ha avuto un bilancio approvato di EUR 98 751 000 (rispetto a EUR 96 101 000 nel 2018 e a EUR 93 295 000 nel 2017); osserva che il tasso di esecuzione degli impegni nel 2019 è stato pari al 99,6 % (rispetto al 99,3 % nel 2018 e al 98,1 % nel 2017) e che il tasso di esecuzione dei pagamenti nel 2019 dell'88,8 % è inferiore al tasso di esecuzione dei pagamenti nel 2018 (91,0 %) e nel 2017 (89,9 %); osserva tuttavia che il tasso finale di esecuzione dei pagamenti nel 2019 sarà più elevato al termine del ciclo di bilancio (dopo il pagamento dei riporti);

6.   

sottolinea che il tasso di esecuzione degli impegni per il titolo 1 è stato del 99,6 % e per il titolo 2 del 99,7 %; osserva con soddisfazione che circa EUR 400 000 (0,4 %) risultavano non impegnati alla fine dell'anno e sono quindi stati restituiti al bilancio dell'Unione, il che rappresenta una riduzione rispetto al 2018, in cui non sono stati impegnati circa EUR 700 000 (0,7 %);

Risorse umane

7.

osserva che nel 2019 l'organico contava complessivamente 576 effettivi (rispetto a 538 effettivi nel 2018 e 533 nel 2017); osserva che il numero dei posti in organico è pari a 491, che il Comitato considera insufficiente; riconosce i risultati di una valutazione del carico di lavoro conclusasi nel 2019 per una potenziale riorganizzazione finalizzata a incrementare ulteriormente l'efficienza e a creare sinergie; è consapevole che il Comitato desidera che le autorità di bilancio dell'Unione affrontino la questione e riequilibrino progressivamente l'attuale situazione del personale; esorta il Comitato ad approfondire la sua cooperazione amministrativa con il Comitato economico e sociale europeo (CESE) attraverso l'accordo sui servizi congiunti per mettere in comune le risorse al fine di sviluppare maggiori sinergie;

8.

riconosce i continui sforzi del Comitato per rafforzare il suo ruolo politico e per far fronte alla crescente necessità di competenze permanenti nei settori politico e amministrativo; prende atto del bacino di talenti creato per motivare e trattenere il personale con esperienza nel Comitato; osserva che il primo concorso interno generale nella storia del Comitato si è concluso nella prima metà del 2019 con un totale di 40 vincitori su 113 membri del personale candidati; chiede al Comitato di illustrare le prospettive professionali concrete offerte ai vincitori;

9.

osserva che, secondo le stime, il trasferimento di 24 posti di traduttore dal Comitato al Parlamento avrebbe dovuto comportare un risparmio annuale pari a circa 2,9 milioni di EUR; invita il Comitato a presentare una relazione sugli effetti di tale trasferimento;

10.

si rammarica del fatto che la situazione in termini di equilibrio di genere nelle posizioni dirigenziali intermedie e superiori non sia migliorata, ma sia anzi rimasta relativamente stabile dal 2018, con il 35% di queste posizioni ricoperte da donne; riconosce che è stata adottata una nuova strategia a favore delle pari opportunità contenente obiettivi concreti da raggiungere entro il 2025; invita il Comitato a presentare la tabella di marcia per l'adozione e l'impatto previsto della nuova strategia per le pari opportunità e a riferire annualmente all'autorità di discarico sulla sua attuazione e sui suoi risultati preliminari;

11.

accoglie con favore la nomina di un funzionario per le pari opportunità operativo a livello centrale presso la direzione delle Risorse umane, nonché le "equal opportunities roadshows" (tournée sulle pari opportunità); chiede al Comitato di riferire in merito ai risultati concreti della nuova strategia, tra cui i risultati delle misure adottate per migliorare la diversità e rendere il Comitato un luogo di lavoro più inclusivo per le persone con disabilità;

12.

osserva che nel 2019 erano rappresentati tutti gli Stati dell'Unione tranne il Lussemburgo; invita il Comitato ad adoperarsi per il raggiungimento dell'equilibrio geografico tra il suo personale, al fine di garantire un'adeguata rappresentanza dei cittadini di tutti gli Stati membri, anche a livello dirigenziale; esorta il Comitato a intensificare i suoi sforzi di comunicazione nei paesi sottorappresentati;

13.

incoraggia il Comitato a continuare ad adoperarsi per raggiungere l'equilibrio di genere a tutti i livelli gerarchici e accoglie con favore azioni quali la presenza obbligatoria di entrambi i sessi nei comitati di selezione, l'incoraggiamento attivo delle candidate donne a tutte le posizioni dirigenziali, le sessioni di formazione specifiche per il personale di sesso femminile che intende prepararsi a una carriera dirigenziale e gli accordi di lavoro più flessibili, compresa la possibilità di lavoro a tempo parziale e di telelavoro; prende atto della gamma di incentivi messi in atto dal Comitato, come il riconoscimento formale delle responsabilità dirigenziali ai livelli inferiori a quello del capo unità e la creazione di una rete informale per l'equilibrio di genere nelle posizioni dirigenziali avviata con il sostegno dell'amministrazione;

14.

riconosce che la nuova strategia per le pari opportunità si concentra anche sulla disabilità e la diversità; prende atto dell'attività di formazione sui pregiudizi inconsci rivolta ai dirigenti e al personale delle risorse umane coinvolti nelle procedure di selezione; chiede al Comitato di riferire all'autorità di bilancio in merito agli obiettivi, le azioni e gli indicatori specifici nell'ambito della strategia;

15.

apprezza l'attenzione rivolta dal Comitato allo sviluppo e al mantenimento di servizi sanitari e di benessere di alta qualità basati sulla prevenzione e sull'intervento precoce attraverso una stretta collaborazione tra i servizi delle risorse umane interessati, e rivolta a programmi di sensibilizzazione sia per i dirigenti che per il resto del personale; accoglie con favore le sessioni di formazione svoltesi con i dirigenti di livello base, intermedio e superiore sul tema della gestione delle assenze e dell'integrazione positiva dei colleghi dopo un'assenza prolungata; osserva che nel 2019 si sono registrati 10 casi di burnout; osserva che il servizio sociale del Comitato offre assistenza durante il periodo di malattia e al momento del ritorno sul luogo di lavoro; chiede al Comitato di inserire l'identificazione del burnout fra i suoi servizi sanitari e di benessere; vede positivamente l'aumento del lavoro a orario flessibile e del telelavoro per migliorare l'equilibrio tra la vita professionale e la vita privata del personale, nonché il proseguimento del programma di prevenzione dello stress e del burnout; esorta il Comitato a completare le disposizioni sulle condizioni di lavoro flessibili con la tutela del diritto dei membri del personale a disconnettersi;

16.

sottolinea che il Comitato utilizza in prevalenza agenti contrattuali per fornire un sostegno adeguato sotto forma di sostituzioni per assenze a medio e lungo termine e per progetti specifici nelle diverse direzioni con l'obiettivo di fornire un sostegno aggiuntivo ai membri del Comitato; ricorda tuttavia che l'utilizzo degli agenti contrattuali comporta anche una considerevole perdita di conoscenze e competenze per il Comitato alla fine dei relativi contratti e pertanto esorta il Comitato a continuare a negoziare l'ampliamento del suo organico; osserva che nel 2019, in conseguenza della cooperazione fra il Comitato e il Parlamento, il numero di agenti contrattuali a lungo termine nella direzione della Traduzione del Comitato e del CESE ha registrato un calo rispetto al periodo 2013-2017;

17.

osserva che il Comitato deve aggiornare i propri sistemi di controllo della sicurezza e garantire un luogo di lavoro sicuro ai suoi membri e al personale, il che richiede risorse specializzate aggiuntive, e rileva che la percentuale di risorse dedicate alla sicurezza fisica e al supporto informatico per membro del personale è molto bassa in confronto ad altre entità dell'Unione; esorta il Comitato a continuare a elaborare nuovi progetti per rafforzare la cibersicurezza;

18.

osserva che il Comitato ha individuato ulteriori progetti nell'ambito dell'ammodernamento dell'amministrazione e della comunicazione, quali il sostegno a una migliore legiferazione attraverso il monitoraggio ex ante ed ex post dell'attuazione della legislazione dell'Unione sul campo nonché attività di sensibilizzazione volte a coinvolgere tutte le autorità regionali e locali nel processo; osserva altresì che questi progetti aggiuntivi necessitano di risorse adeguate;

Comunicazione

19.

sottolinea che è stata effettuata una valutazione esterna della strategia di comunicazione del Comitato in conformità degli standard applicati da tutte le altre entità dell'Unione utilizzando un contratto quadro condiviso; osserva che la qualità della comunicazione del Comitato non ha sempre soddisfatto le esigenze del pubblico, ma è nel complesso efficace, in quanto i principali portatori di interessi hanno una percezione positiva del Comitato; invita il Comitato a migliorare la comunicazione digitale con il pubblico e ad aumentare la visibilità dei propri studi fra le parti interessate e i cittadini dell'Unione; esorta il Comitato a rivolgersi al Parlamento per conseguire una migliore cooperazione, ad esempio mediante l'organizzazione di riunioni ed eventi congiunti;

20.

chiede che il Comitato riferisca in merito a come attuerà le raccomandazioni della relazione di valutazione; osserva che i più grandi successi della comunicazione del Comitato sono i dialoghi dei cittadini con la Commissione e i dialoghi locali del Comitato, gli eventi faro "EuroPCom" (Conferenza europea sulla comunicazione pubblica) e la "Settimana europea delle regioni e delle città";

Digitalizzazione, cibersicurezza

21.

accoglie con favore il fatto che l'Ufficio di presidenza del Comitato abbia adottato una strategia digitale all'inizio del 2019, sulla base della dichiarazione di Tallinn sull'e-Government e del suo principio fondamentale "digitale per definizione", e che l'attuazione sia iniziata dopo l'adozione; osserva che i principali risultati della strategia sono sistemi informatici orientati sui membri per sostenere il lavoro politico del Comitato, sistemi informatici per agevolare i processi amministrativi privi di supporti cartacei e un programma per un ambiente di lavoro digitale; invita il Comitato a migliorare la digitalizzazione anche attraverso la cooperazione interistituzionale;

22.

si compiace della cooperazione interistituzionale in materia di cibersicurezza, per la quale il Comitato ha ricevuto l'assistenza della squadra di pronto intervento informatico delle istituzioni, degli organi e delle agenzie dell'UE, ad esempio per quanto riguarda la formazione professionale in materia di sicurezza nel cloud e le informazioni di intelligence sulle minacce informatiche in caso di attacchi mirati nei confronti degli organismi dell'Unione; osserva che molti dei progetti di digitalizzazione riguardano la digitalizzazione delle risorse umane e dei processi finanziari, per i quali il Comitato utilizza i sistemi SYSPER e ABAC forniti dalla Commissione; chiede al Comitato di esaminare la possibilità di negoziare condizioni migliori con la Commissione per migliorare e rendere finanziariamente attrattivo il processo di condivisione delle applicazioni;

23.

osserva che il bilancio relativo alle tecnologie dell'informazione è condiviso con il CESE; sottolinea che il bilancio informatico è stato aumentato nel 2019, sulla base di storni di bilancio, da EUR 7 963 825 nel 2018 a EUR 9 082 838,76 nel 2019; plaude al fatto che l'unità informatica abbia lavorato per fornire sistemi d'informazione a sostegno di quattro settori operativi, vale a dire il lavoro politico, la gestione dei documenti, la comunicazione e le risorse umane/finanza, e che per quanto riguarda il lavoro digitale siano stati compiuti progressi in tutti gli aspetti del programma;

24.

plaude alla politica attiva del Comitato riguardo alle tecnologie open source; esorta il Comitato a dare priorità alle tecnologie open source per prevenire il lock-in, a mantenere il controllo sui suoi sistemi tecnici, a offrire salvaguardie più forti per la vita privata e la protezione dei dati degli utenti e a garantire una maggiore sicurezza e trasparenza ai cittadini; osserva che, nel 2019, nell'inventario dei pacchetti software sono state incluse 39 applicazioni software open source e che al momento sono in corso progetti per rendere operativi un nuovo portale per la firma digitale e un sistema gestionale basato su tecnologie open source;

25.

incoraggia il Comitato a seguire le raccomandazioni del Garante europeo della protezione dei dati, che ha invitato a rinegoziare l'accordo di licenza interistituzionale e il contratto di attuazione stipulati fra le istituzioni dell'Unione e Microsoft nel 2018, al fine di conseguire la sovranità digitale, evitare la dipendenza dai fornitori e la mancanza di controllo e garantire la protezione dei dati personali;

Edifici, sicurezza

26.

plaude al fatto che sia stata attuata una serie di misure volte a garantire adeguati standard di sicurezza degli edifici, come l'installazione di nuove apparecchiature per il controllo degli accessi e l'installazione di un nuovo sistema di televisione a circuito chiuso (CCTV); osserva che i relativi standard di sicurezza hanno raggiunto lo stesso livello di quelli del Parlamento e della Commissione e che, inoltre, è iniziato il processo di appalto per il nuovo sistema di gestione dei visitatori, la cui installazione era prevista per il 2020;

27.

prende atto dei principi guida della strategia immobiliare del Comitato, che includono la concentrazione geografica degli edifici, la preferenza per la proprietà rispetto alla locazione, una gestione degli edifici sostenibile e una pianificazione pluriennale; osserva che il gruppo di lavoro istituito congiuntamente al CESE ha definito orientamenti per l'utilizzo e l'attribuzione degli spazi adibiti a uffici, tenendo conto della situazione in altri organismi dell'Unione; apprezza che questi parametri siano stati presentati e discussi con i rappresentanti del personale; riconosce l'approccio trasparente e cooperativo del Comitato nei confronti dei rappresentanti del personale; osserva che in totale 241 postazioni di lavoro sono inutilizzate e chiede al Comitato di illustrare i suoi piani per tali postazioni nel contesto dell'attuale strategia immobiliare;

28.

riconosce che il Comitato, unitamente al CESE, ha dato istruzioni per rimuovere l'amianto nell'autunno 2020 nel pieno rispetto delle misure di protezione necessarie durante i lavori, come stabilito nella risoluzione sul discarico relativa al 2018; plaude al fatto che la maggior parte degli edifici del Comitato e del CESE sia priva di amianto; esprime preoccupazione per la salute dei lavoratori e la presenza di amianto nell'edificio VMA; riconosce tuttavia che il Comitato ha ricevuto un certificato attestante l'assenza di rischi derivanti dall'amianto;

Gestione interna, controllo interno, finanze

29.

sottolinea che il Comitato elabora chiari indicatori chiave di prestazione per le sue diverse aree amministrative formulando obiettivi e risultati e stabilendo il relativo numero di risorse umane; chiede al Comitato di fornire nella prossima relazione annuale di attività, oltre a queste informazioni molto dettagliate, una versione consolidata dei principali obiettivi e dei risultati raggiunti e di esaminare opzioni di visualizzazione dei dati per avere tabelle relative agli indicatori chiave di performance di più facile lettura;

30.

osserva che nel 2019 è stato avviato un esercizio di conformità e di efficacia per valutare in che misura il Comitato rispetta i 16 standard di controllo interno; osserva che dall'esercizio di conformità del 2019 è emerso che lo stato generale di attuazione e di efficacia dei requisiti è rimasto soddisfacente e stabile rispetto al 2018; rileva tuttavia che sono stati individuati ambiti dove occorrono ulteriori miglioramenti, tra cui l'allineamento della missione e della struttura organizzativa del Comitato alle nuove priorità, la cooperazione amministrativa fra il Parlamento e il Comitato, l'ulteriore digitalizzazione dell'archiviazione dei dati e la semplificazione dei processi amministrativi, nonché un profondo rinnovamento dell'attuale piano di continuità operativa alla luce delle esperienze acquisite durante l'attuale situazione provocata dalla COVID-19; chiede al Comitato di riferire in merito all'attuazione di tali necessari miglioramenti in un seguito al discarico 2019;

31.

osserva che il monitoraggio della funzione di audit interno è svolto da un comitato di audit composto da un membro di ogni gruppo politico della commissione per gli affari finanziari e amministrativi del Comitato e da un consulente esterno di alto livello; osserva che nel 2019 il comitato di audit ha tenuto due riunioni durante le quali sono stati presentati la relazione annuale di audit interno relativa al 2018 e il programma di lavoro per il 2020 e i membri sono stati informati circa i progressi compiuti relativamente agli audit in corso e le raccomandazioni aperte, nonché i relativi rischi; osserva che il 57 % delle raccomandazioni molto importanti è stato concluso dopo sei mesi (obiettivo per il periodo 2019-2020: 75 %) e il 100 % delle raccomandazioni molto importanti è stato concluso dopo 12 mesi (obiettivo per il periodo 2019-2020: 100 %); suggerisce che il Comitato includa un riepilogo delle raccomandazioni di audit nella sua relazione annuale di attività;

32.

osserva che le norme finanziarie interne per l'esecuzione del bilancio del Comitato sono state aggiornate il 1o gennaio 2019 con decisione n. 0014/2018 e sono state attuate per tutto il 2019; prende atto con soddisfazione dell'inclusione degli agenti operativi quali attori formali nel flusso di lavoro dell'approvazione finanziaria e della nomina di dirigenti responsabili della gestione operativa quali ordinatori sottodelegati;

33.

plaude al fatto che per l'esercizio 2019 tutti gli ordinatori sottodelegati abbiano firmato le rispettive dichiarazioni di affidabilità individuali, che tutti i resoconti sulle eccezioni siano stati menzionati nelle dichiarazioni di affidabilità pertinenti e che siano state attuate e monitorate misure correttive per evitare il ripetersi di tali eccezioni;

34.

invita il Comitato ad adoperarsi ulteriormente per analizzare la situazione al fine di raggiungere un ambiente di gara completamente privo di supporti cartacei per tutte le procedure di appalto; osserva che ciò renderebbe necessario acquisire lo strumento di gestione degli appalti pubblici sviluppato dal centro comune di ricerca della Commissione, unitamente allo sviluppo o all'acquisizione di un sistema di gestione documentale di back-office migliorato; osserva che nel corso del 2019 la procedura esistente "Paperless workflow from invoice to payment" (flusso di lavoro privo di supporti cartacei dalla fatturazione al pagamento) è stata estesa a una serie di altre unità e direzioni e che per i prossimi anni il Comitato mira ad ampliare ulteriormente l'ambito di applicazione dei flussi di lavoro privi di supporti cartacei ad altri tipi di transazioni, tenendo conto delle risorse informatiche disponibili;

Multilinguismo

35.

apprezza il fatto che il Comitato abbia distribuito a tutto il personale le raccomandazioni pratiche del Mediatore europeo per l'amministrazione dell'UE sull'uso delle lingue ufficiali dell'Unione nella comunicazione con il pubblico (caso SI/98/2018/DDJ), sulla base delle raccomandazioni stesse; osserva che nel 2019 il Comitato ha anche preso l'iniziativa di pubblicare una guida sulle denunce presentate dal personale al Mediatore europeo al fine di garantire un follow-up accurato;

36.

afferma che il costo totale della traduzione esternalizzata per il Comitato e il CESE è stato pari a EUR 6 043 592 nel 2019 (EUR 2 492 830 per il Comitato) e che il costo totale della traduzione interna sarebbe stato pari a EUR 8 781 075 (EUR 3 621 974 per il Comitato);

37.

chiede al Comitato di fornire informazioni sul processo di razionalizzazione in corso nel settore della traduzione, che consiste principalmente in una fusione delle diverse unità di traduzione; chiede al Comitato di riferire sugli eventuali miglioramenti di efficienza conseguiti grazie alla razionalizzazione e sugli eventuali rischi connessi;

Cooperazione interistituzionale

38.

sottolinea l'importanza della cooperazione interistituzionale e osserva che il Comitato ha versato circa 6 milioni di EUR in virtù degli accordi sul livello dei servizi conclusi con altri organi dell'Unione nel 2019; osserva che questa cooperazione garantisce sinergie e si aggiunge alle operazioni dei servizi congiunti tra il Comitato e il CESE; osserva che il Comitato si riunisce in sessione plenaria nei locali del Parlamento e della Commissione, acquista i servizi di interpretazione dal Parlamento e dalla Commissione e collabora con diverse entità dell'Unione in materia di risorse umane, informatica e altri settori amministrativi;

39.

plaude all'accordo di cooperazione del 5 febbraio 2012 che resta in vigore tra il Comitato e il Parlamento e che concerne la cooperazione politica tra il Parlamento e il Comitato e la cooperazione amministrativa tra il Parlamento, il Comitato e il CESE; chiede al Comitato di essere informato in merito ai risultati della revisione di questo accordo;

40.

invita il Comitato a riferire sugli eventuali risultati relativi alla negoziazione di un nuovo accordo di cooperazione con la Commissione dal momento che l'attuale accordo di cooperazione con la Commissione (del 2005 con un addendum del 2007) è terminato il 31 dicembre 2019, ma è stato prorogato di un anno;

41.

chiede al Comitato di riferire su qualsiasi meccanismo di controllo volto a garantire una gestione efficace dei servizi congiunti con il CESE; apprezza l'importanza della cooperazione amministrativa tra il Comitato e il CESE tramite i servizi congiunti, grazie ai quali il Comitato e il CESE mettono in comune circa 470 dipendenti (di cui circa 170 appartengono al Comitato) e più di 50 milioni di EUR annui (di cui circa 22 milioni di EUR provengono dal Comitato), escluse le spese relative alle retribuzioni; osserva che, unitamente alle spese connesse alle retribuzioni, il valore monetario annuo delle operazioni dei servizi congiunti supera i 100 milioni di EUR; osserva che i negoziati per un nuovo accordo di cooperazione amministrativa con il CESE (l'accordo vigente è stato concluso per il periodo 2016-2020) sono stati rinviati a causa della crisi della COVID-19, cosa che ha reso ancora più complesse le modifiche del mandato del Comitato all'inizio del 2020 e del CESE nell'autunno 2020; constata che il Comitato e il CESE hanno pertanto convenuto di prorogare la durata dell'attuale accordo fino al 30 giugno 2021;

42.

invita il Comitato, alla luce degli accordi di cooperazione esistenti tra il Parlamento, il Comitato e il CESE, a individuare ulteriori potenziali sinergie e risparmi, inclusi altri ambiti in cui le funzioni di back-office potrebbero essere condivise;

43.

è favorevole al parere del Comitato e del CESE secondo cui, in caso di proroga dell'attuale accordo o di un nuovo accordo con il Parlamento, è necessario risolvere tutte le questioni in sospeso, come la situazione di squilibrio per il Comitato e il CESE, che hanno trasferito un totale di 60 traduttori al Parlamento (tra cui 24 dal Comitato) ottenendo in cambio soltanto l'utilizzo dei servizi del Servizio Ricerca del Parlamento europeo; osserva con preoccupazione che, di conseguenza, il Comitato e il CESE hanno dovuto assumere agenti contrattuali ed esternalizzare i loro servizi di traduzione, il che ha determinato un'oggettiva riduzione del bilancio; è consapevole delle richieste espresse sia dal Comitato che dal CESE, nell'ambito della procedura di discarico, di rispettare l'accordo di cooperazione in corso affinché il Comitato e il CESE siano compensati per i posti di lavoro trasferiti al Parlamento; chiede alle tre parti coinvolte di riferire congiuntamente alla commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento in merito alla revisione in corso dell'accordo;

44.

sottolinea che, nelle sue risposte scritte al Parlamento, il Comitato ha riconosciuto che nel 2019 la cooperazione con il Parlamento ha continuato a basarsi sui successi degli anni precedenti e ha rivelato un progresso soddisfacente sotto vari aspetti, quali i rapporti fra le commissioni del Comitato e quelle del Parlamento, nuove modalità di cooperazione, fra cui contributi alle relazioni di attuazione e missioni di informazione, nonché una cooperazione riuscita e influente mediante l'intergruppo Cambiamenti climatici, biodiversità e sviluppo sostenibile del Parlamento; sottolinea che il Comitato ha chiesto di continuare a sviluppare ulteriormente la cooperazione politica, nel rispetto dell'autonomia e degli approcci specifici di ciascuna delle commissioni del Parlamento e del Comitato; osserva che la cooperazione con il Parlamento ha posto le basi per un rapporto di lavoro duraturo tra il Comitato e il Parlamento e che il Comitato ha conseguito una più intensa la cooperazione con le commissioni parlamentari, si è assicurato la partecipazione ai lavori del semestre europeo, un posto riservato durante le riunioni delle commissioni parlamentari, l'utilizzo dei servizi del Servizio Ricerca del Parlamento europeo, progetti condivisi e sinergie in relazione alla traduzione, l'apertura di passaggi fra il Parlamento e gli edifici del Comitato e del CESE, un accordo sul livello dei servizi comprensivo della fornitura di servizi di interpretazione e sostegno tecnico da parte del Parlamento, l'uso regolare degli edifici del Parlamento a Bruxelles, nonché degli Uffici di collegamento del Parlamento negli Stati membri per attività ed eventi, una cooperazione più intensa nell'ambito informatico, l'accesso condiviso alle mense, meccanismi multipli di cooperazione volti a garantire un approccio coerente e a creare sinergie nell'ambito dell'informazione e della comunicazione e, ove necessaria, la consulenza legale su questioni tecniche o amministrative da parte del servizio giuridico del Parlamento;

45.

osserva che la cooperazione con il Parlamento a livello amministrativo è efficace; concorda con la necessità di intensificare ulteriormente la cooperazione politica in relazione alla programmazione annuale e pluriennale, alla dichiarazione comune del Parlamento, del Consiglio e della Commissione sulle priorità legislative e al monitoraggio del programma di lavoro annuale; sostiene le raccomandazioni concrete del Comitato, che ha invitato a sviluppare un approccio sistematico alla cooperazione politica alla luce dell'importanza del Comitato stesso come rappresentante delle regioni e delle città dell'Unione; apprezza la partecipazione del Comitato al Comitato paritetico per la parità di opportunità;

46.

sottolinea l'importanza di promuovere la partecipazione delle autorità locali e regionali all'elaborazione delle politiche dell'Unione attraverso una migliore cooperazione con la Commissione e i colegislatori;

47.

chiede al Comitato di essere tenuto al corrente di qualsiasi miglioramento relativo all'efficienza dei processi amministrativi, che sembra essere un'esigenza inevitabile dovuta a un carico di lavoro in continua crescita e a un mondo in rapida evoluzione; ribadisce la necessità che le riforme in atto assicurino che il Comitato sia all'altezza di rispondere alle sfide future;

48.

riconosce e accoglie con favore il fatto che nel 2019 il Comitato abbia partecipato alla campagna elettorale del Parlamento, garantendo la mobilitazione di tutte le sue reti interne ed esterne per la promozione dell'iniziativa sul campo "Stavolta voto" e del video online "Scegli il tuo futuro", nonché sfruttando la propria presenza sui social media; incoraggia ulteriori attività di cooperazione al fine di creare sinergie nel settore della comunicazione;

Dimensione ambientale

49.

prende atto degli sforzi del Comitato nel contesto del sistema di gestione ambientale per quanto concerne l'abbassamento dell'impronta di carbonio e la riduzione dei rifiuti di plastica, alimentari e di carta; concorda sul fatto che l'abbassamento dell'impronta di carbonio sia uno degli obiettivi più importanti dei prossimi anni; chiede al Comitato di prestare la dovuta attenzione al mix energetico delle sue fonti di energia elettrica e sollecita l'approvvigionamento di energia elettrica generata da impianti eolici, solari, idroelettrici e a biomassa; incoraggia il Comitato a partecipare a progetti in settori che siano correlati con le altre entità dell'Unione e a elaborare un piano globale per il Comitato al fine di attuare i principi e le raccomandazioni presentati nel Green Deal europeo, con l'obiettivo generale della neutralità climatica entro il 2030;

Politica in materia di etica e integrità

50.

sottolinea che il 5 dicembre 2019 il Comitato ha adottato un codice di condotta per i suoi membri che stabilisce una procedura dettagliata in caso di presunte molestie nei confronti di un membro del personale da parte di un membro del Comitato, che si basa in gran parte sulla decisione dell'Ufficio di presidenza del Parlamento del 2 luglio 2018 sulle denunce di molestie; plaude al fatto che il codice di condotta preveda una serie di sanzioni finalizzate a garantirne l'osservanza e che il Comitato abbia istituito un comitato consultivo sulle molestie; chiede al Comitato di presentare una relazione sull'attuazione del codice di condotta;

51.

osserva che il codice di condotta è menzionato nella pagina dei membri del sito internet del Comitato con un link a una pagina dedicata; rileva che il codice di condotta include disposizioni che mirano in particolare a evitare casi di conflitto di interessi, compreso l'obbligo di presentare una dichiarazione degli interessi finanziari;

52.

accoglie con favore l'avvio di un dialogo con diversi portatori di interessi al fine di riesaminare l'attuale decisione interna n. 362/2010 del 29 novembre 2010 relativa alle molestie morali e sessuali sul posto di lavoro sulla base di una proposta di modifica del quadro volto a contrastare le molestie, che mira ad ampliare la portata della questione includendo misure di prevenzione e mezzi di risoluzione dei conflitti, oltre a rafforzare il principio della tolleranza zero nei confronti delle molestie, compresi corsi sulla prevenzione delle stesse; chiede al Comitato di istituire quanto prima un nuovo quadro in materia di molestie e di riferire al Parlamento in merito al relativo seguito da dare;

53.

osserva che, nel 2019, non sono stati presentati nuovi casi di segnalazioni di irregolarità; plaude al fatto che alla fine del 2019 il Comitato abbia avviato un'indagine sulla consapevolezza etica del personale, contenente in particolare numerose domande sulla consapevolezza del personale relativamente alle procedure di segnalazione delle irregolarità e che il risultato abbia avuto un seguito nel 2020; osserva che la decisione n. 508/2015 definisce i canali sicuri a disposizione dei membri del personale per indirizzare internamente le segnalazioni a qualsiasi dirigente del Comitato di loro scelta o direttamente all'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF); osserva che prima di avviare tale procedura si devono cercare indicazioni dalle persone responsabili delle questioni etiche e legali;

54.

chiede al Comitato di seguire il buon esempio di altri organi pubblicando sul proprio sito Internet un capitolo sull'etica, costituito da regole intese a prevenire, individuare ed evitare potenziali conflitti di interessi che siano applicabili a tutti i membri e al personale del Comitato; esprime il proprio interesse a ricevere aggiornamenti sul quadro etico e sui relativi corsi di formazione sull'etica pubblica, anche per il personale entrante;

55.

chiede al Comitato di avviare la procedura per aderire all'accordo interistituzionale su un registro per la trasparenza obbligatorio, raggiunto di recente fra il Parlamento, il Consiglio e la Commissione; ricorda l'importanza di un elevato livello di trasparenza in relazione agli incontri con i lobbisti che potrebbero influenzare i membri e il personale nel loro ruolo di consulenza alle istituzioni dell'Unione;

56.

ribadisce quanto affermato dalla Corte nella sua relazione speciale n. 13/2019 dal titolo "I quadri etici delle istituzioni dell'UE controllate: ci sono margini di miglioramento", ossia che una condotta eticamente corretta nell'amministrazione della cosa pubblica concorre a una più sana gestione finanziaria e rafforza la fiducia dei cittadini e che comportamenti eticamente scorretti da parte del personale o dei membri delle istituzioni e degli organismi dell'Unione suscita grande interesse presso i cittadini e mina la fiducia nelle istituzioni dell'Unione;

57.

apprezza i progressi realizzati nel caso del sig. McCoy in risposta al discarico 2018; prende atto del lavoro svolto dai relatori successivi e dai relatori ombra per altre istituzioni che hanno avviato un dialogo a lungo bloccato; ricorda che la terza commissione d'invalidità ha confermato all'unanimità che l'ex revisore interno ha subito un'invalidità dovuta a una malattia professionale e che, successivamente, il 26 giugno 2019 la commissione ha formalmente approvato tale conclusione; osserva che, ai sensi dell'articolo 78, paragrafo 5, dello statuto dei funzionari, il sig. McCoy è stato rimborsato nel mese di luglio 2019 per tutti i contributi versati al regime pensionistico dalla data in cui ha iniziato a percepire l'indennità di invalidità (1o luglio 2007) al giorno precedente a quello in cui ha iniziato a percepire la pensione di vecchiaia (31 luglio 2010);

58.

ricorda che, sulla base della risoluzione sul discarico relativa al 2017, è stata nominata una deputata al Parlamento quale mediatrice e che tutte le parti di fatto hanno avviato un processo di mediazione per porre fine alla controversia tra il Comitato e l'ex revisore dei conti interno sig. McCoy con l'obiettivo di raggiungere un accordo amichevole; rileva che, con la firma di una dichiarazione congiunta, il 4 dicembre 2020, sui principi che regolano la risoluzione del caso del sig. McCoy, informatore in buona fede, si conclude la prima fase della mediazione, ossia della parte non finanziaria dell'accordo; osserva che è stata inoltre avviata ed è attualmente in corso la seconda fase della mediazione, quella relativa all'accordo finanziario;

59.

apprezza lo scambio tenutosi il 10 novembre 2020 nel contesto della procedura di discarico 2019 con la mediatrice, il sig. McCoy e un rappresentante del Comitato; ricorda che il sig. McCoy e il Comitato sono stati invitati a una riunione della commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento su proposta del relatore del 2018 per le altre istituzioni e approvato dai coordinatori dei gruppi politici; sottolinea l'importanza di allentare la tensione e di riconciliare le posizioni del sig. McCoy e del Comitato; accoglie con favore il suggerimento della mediatrice di organizzare un incontro tra il presidente del Comitato e il sig. McCoy come punto di partenza per la riconciliazione prima dell'avvio dei negoziati;

60.

accoglie con favore la lettera del 10 novembre 2020 inviata al presidente della commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento dal presidente della commissione per gli affari finanziari e amministrativi del Comitato, in cui si conferma la disponibilità del presidente del Comitato a incontrare il sig. McCoy; accoglie con favore le riunioni di follow-up tra la mediatrice, il relatore per il discarico 2019, l'ex revisore interno e i rappresentanti del Comitato; accoglie calorosamente la lettera del 4 dicembre 2020, che annuncia la conclusione della prima fase della procedura per giungere a un accordo tramite una dichiarazione congiunta sottoscritta dai rappresentanti del Comitato e dal sig. McCoy; esorta le parti a raggiungere un'intesa in merito agli aspetti finanziari e ricorda la sua disponibilità a sostenere i negoziati; apprezza gli sforzi compiuti da tutte le parti, riconosce che è stato compiuto un primo passo importante e ritiene che in tempi brevi si dovrebbe pervenire a un accordo;

61.

accoglie con favore il fatto che il presidente e il segretario generale del Comitato si siano prontamente impegnati a raggiungere un accordo amichevole, ponendo in tal modo fine alla controversia; osserva che il 4 dicembre 2020, con il contributo della mediatrice del Parlamento, la commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento, il sig. McCoy e il presidente e il segretario generale del Comitato hanno concluso una dichiarazione congiunta sui principi che orientano la risoluzione del caso, in linea con le richieste del Parlamento dal 2004, e che il Comitato, con il consenso del sig. McCoy, ha pubblicato la dichiarazione congiunta sul suo sito web;

62.

riconosce che nella dichiarazione congiunta il Comitato, in particolare, accetta senza riserve la relazione dell'OLAF e le relative conclusioni, riconoscendo gli errori commessi e le mancanze riscontrate in passato; riconosce, come Parlamento, che il sig. McCoy ha fatto la scelta giusta nel riferire le sue preoccupazioni direttamente al Parlamento, il quale avrebbe dovuto adoperarsi di più affinché le richieste che esso stesso aveva formulato nel 2004 fossero soddisfatte, tra cui il fatto che il sig. McCoy non avrebbe dovuto subire conseguenze negative per aver notificato irregolarità; riconosce lo status di informatore in buona fede del sig. McCoy, quale conferito politicamente dal Parlamento nel 2004, e si rammarica del fatto che egli non sia stato tutelato, malgrado nel 2003 gli fosse stata offerta una protezione in qualità di informatore; esprime sincero rammarico per il danno considerevole che il Comitato ha causato al sig. McCoy, per il modo in cui lo ha trattato e per la sua insufficiente osservanza del dovere di diligenza; ammette che non si sarebbe mai dovuto consentire che il caso rimanesse irrisolto per più di 17 anni;

63.

osserva con soddisfazione che il presidente e il segretario generale del Comitato hanno presentato le loro scuse formali al sig. McCoy per queste ragioni e per la gestione scorretta del suo caso da parte del Comitato, che il Comitato e il sig. McCoy si sono impegnati a raggiungere un'intesa sugli aspetti finanziari dell'accordo, con il sostegno del servizio giuridico del Parlamento e sotto la guida politica della commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento, e che il Comitato ha ribadito il suo pieno impegno a rispettare le norme e i principi relativi alla protezione degli informatori e, più nello specifico, i principi inalienabili di equità e giustizia, ha tratto le necessarie conclusioni dal caso del sig. McCoy e ha intrapreso tutte le misure necessarie, nel rispetto della sua governance interna, per garantire che non si verifichino più situazioni simili; invita tutte le parti a raggiungere quanto prima un'intesa finanziaria;

64.

riconosce gli sforzi profusi dalla squadra negoziale per riconciliare le due parti e si congratula con essa per aver negoziato la potenziale base di una risoluzione equa, giusta e adeguatamente onorevole per la controversia in questione;

65.

esorta tutte le parti a trovare un'intesa per giungere, senza ulteriori indebiti ritardi, a un accordo finanziario equo a seguito della dichiarazione congiunta; riconosce la sincerità della richiesta del Comitato, che ha chiesto al servizio giuridico del Parlamento di fornirgli assistenza nella conclusione di tale accordo finanziario;

66.

osserva che il Comitato è stato istituito originariamente per affrontare questioni rilevanti, dal momento che circa tre quarti della legislazione dell'Unione sono attuati a livello locale o regionale, motivo per cui era necessario che i rappresentanti locali e regionali avessero voce in capitolo nello sviluppo delle nuove normative dell'Unione; osserva inoltre che la sua missione originaria consisteva nel colmare il divario crescente fra i cittadini e il processo di integrazione europea, coinvolgendo le rappresentanze regionali;

67.

esorta il Comitato a considerare l'elaborazione di un piano di riorganizzazione e semplificazione, dei processi interni per conseguire una cooperazione più stretta con il Parlamento e un'applicazione più efficace delle sue competenze;

68.

accoglie con favore il fatto che sin dal 2010 il Comitato pubblichi nel suo sito web le relazioni annuali sulle valutazioni d'impatto dei suoi pareri; esorta il Comitato a stabilire inoltre indicatori chiave di performance chiari e misurabili per gli anni a venire al fine di ottimizzare il proprio funzionamento.

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