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Document 52018BP1425

Risoluzione (UE) 2018/1425 del Parlamento europeo, del 18 aprile 2018, recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione nell'attività di contrasto (Europol) per l'esercizio 2016

OJ L 248, 3.10.2018, p. 327–330 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

ELI: http://data.europa.eu/eli/res/2018/1425/oj

3.10.2018   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 248/327


RISOLUZIONE (UE) 2018/1425 DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 18 aprile 2018

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione nell'attività di contrasto (Europol) per l'esercizio 2016

IL PARLAMENTO EUROPEO,

vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Ufficio europeo di polizia (Europol) per l'esercizio 2016,

visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A8-0109/2018),

A.

considerando che, nel contesto della procedura di discarico, l'autorità di discarico sottolinea la particolare importanza di rafforzare ulteriormente la legittimazione democratica delle istituzioni dell'Unione, migliorando la trasparenza e la responsabilità e applicando il concetto della programmazione di bilancio basata sulla performance e la buona gestione delle risorse umane;

B.

considerando che, stando allo stato delle entrate e delle spese dell'Ufficio europeo di polizia («Europol») (1), il bilancio definitivo di quest'ultimo per l'esercizio 2016 ammontava a 104 274 784 EUR, il che rappresenta un incremento del 9,27 % rispetto al 2015; che l'aumento era dovuto ai nuovi compiti o ai compiti aggiuntivi che hanno ampliato il mandato di Europol; che la dotazione di Europol proviene quasi interamente dal bilancio generale dell'Unione;

C.

considerando che la Corte dei conti («la Corte»), nella sua relazione sui conti annuali dell'Ufficio europeo di polizia relativi all'esercizio 2016 («la relazione della Corte»), ha dichiarato di aver ottenuto una ragionevole certezza in merito all'affidabilità dei conti annuali di Europol, nonché alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti;

Gestione finanziaria e di bilancio

1.

osserva con soddisfazione che gli sforzi in materia di controllo di bilancio intrapresi durante l'esercizio 2016 si sono tradotti in un elevato tasso di esecuzione del bilancio pari al 99,75 %, il che indica che gli impegni sono stati effettuati in maniera tempestiva; rileva che il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento è stato pari al 90,98 %, indicando un aumento dell'1,98 % rispetto al 2015;

Impegni e riporti

2.

apprende dalla relazione della Corte che i riporti degli stanziamenti impegnati per il titolo II (spese amministrative) si erano attestati a 3 500 000 EUR (39 %), a fronte di 4 200 000 EUR (41 %) nel 2015; osserva che tali riporti riguardavano principalmente la sede di Europol, le cui spese sono state fatturate dallo Stato ospitante solamente nel 2017 (per un importo pari a 2 000 000 EUR); rileva che Europol intende continuare a impegnarsi per garantire un'esecuzione del bilancio efficace e conforme alle regole, in particolare per quanto concerne i riporti relativi alle spese amministrative; osserva che, poiché i lavori riguardanti la sede di Europol sono svolti sotto l'autorità dello Stato ospitante come soggetto esterno, si prevede che anche in futuro la gestione dei costi relativi agli immobili venga ripartita su più esercizi finanziari; fa notare che ciò è dovuto all'assetto amministrativo vigente, in virtù del quale Europol riceve le fatture associate al progetto dopo che lo Stato ospitante ha intrattenuto i contatti a livello nazionale con gli imprenditori edili;

3.

osserva che i riporti sono spesso motivati, in tutto o in parte, dal carattere pluriennale dei programmi operativi delle agenzie, non mettono necessariamente in luce carenze nella pianificazione di bilancio e nella relativa esecuzione e non contrastano sempre con il principio dell'annualità del bilancio, soprattutto se sono pianificati in anticipo da Europol e comunicati alla Corte;

Storni

4.

osserva che è stato realizzato un numero complessivo di 48 storni per un importo totale di quasi 4 960 000 EUR (4,9 % del bilancio); rileva, inoltre, che alcuni storni si sono resi necessari per tenere conto delle differenze tra la pianificazione e l'esecuzione del bilancio a causa di situazioni di emergenza in alcune aree di criminalità, ad esempio le attività connesse ai punti di crisi; osserva che gli storni effettuati per coprire temporaneamente la spesa per sovvenzioni a titolo del bilancio ordinario sono stati annullati nel momento in cui è stato ricevuto tardivamente l'importo del prefinanziamento delle convenzioni di sovvenzione;

Procedure di appalto e politica del personale

5.

osserva che alla fine del 2016 il numero totale dei membri del personale impiegati da Europol ammontava a 655, di cui 505 membri del personale nella tabella dell'organico, 146 agenti contrattuali e 4 agenti locali; osserva inoltre che il numero dei membri del personale non alle dipendenze di Europol (esperti nazionali distaccati, ufficiali di collegamento e personale degli uffici di collegamento, tirocinanti e contraenti) era pari a 452; rileva che nel 2016 Europol ha assunto 145 nuovi membri del personale (104 agenti temporanei e 41 agenti contrattuali) e che 86 membri del personale hanno lasciato Europol (64 agenti temporanei e 22 agenti contrattuali);

6.

esprime profondo rammarico per il fatto che, in considerazione del numero complessivo dei posti occupati al 31 dicembre 2016, l'equilibrio di genere non sia stato conseguito, dati la percentuale del 32,4 % di donne e del 67,6 % di uomini — oltre 2 a 1 — e, ancora più allarmante, il fatto che le donne in posizioni di esperto di alto livello/analista senior rappresentassero solo il 14 % e che inoltre la percentuale di personale femminile in posizioni di direttore amministrativo o posizioni equivalenti o superiori fosse la peggiore di tutte, ovvero solo del 6,1 % (due membri del personale); invita Europol ad adottare un atteggiamento più proattivo, a tenere conto in via prioritaria dell'equilibrio di genere in sede di assunzione di nuovo personale e a comunicare all'autorità di discarico, nel corso della prossima procedura di discarico, i progressi compiuti alla fine del 2017;

7.

osserva che nell'aprile 2016 il Parlamento ha approvato un bilancio rettificativo che ha portato a un incremento del personale del Centro europeo antiterrorismo di Europol, aumentando la dotazione di bilancio di 2 000 000 EUR e aggiungendo 35 posti supplementari (25 agenti temporanei, 5 agenti contrattuali e 5 esperti nazionali distaccati);

8.

prende atto con soddisfazione che, in media, il personale di Europol è stato in congedo di malattia per l'1,2 % dei giorni lavorativi nel 2016; rileva che il numero di giorni trascorsi in attività orientate al benessere per membro del personale nel 2016 è stato inferiore a un giorno; osserva che Europol non ha menzionato le diverse attività orientate al benessere attuate nel 2016, come richiesto dal Parlamento, ma ha indicato le spese per dipendente per quanto riguarda il fornitore di servizi medici e i relativi costi; invita Europol a fornire una panoramica in relazione ai giorni di malattia;

9.

osserva con soddisfazione che Europol ha istituito una rete di 10 consulenti di fiducia nel quadro della politica in materia di protezione della dignità della persona e di prevenzione delle molestie psicologiche e sessuali; osserva inoltre che Europol ha tenuto sessioni di sensibilizzazione, ha fornito informazioni generali sulle molestie sul suo sito intranet e ha introdotto un programma per i nuovi arrivati comprensivo di una presentazione sulla salute e il benessere, durante la quale sono state fornite spiegazioni in merito alla politica in materia di molestie e alla rete di consulenti di fiducia;

10.

rileva che nel 2016 sono state avviate una procedura informale e una ufficiale (richiesta di assistenza) in materia di molestie; prende atto che l'unica procedura ufficiale ha portato all'avvio di un'inchiesta amministrativa/indagine interna che non ha confermato l'esistenza di molestie; osserva che, di conseguenza, nessun caso è stato portato dinanzi alla Corte di giustizia dell'Unione europea;

11.

osserva che Europol utilizza veicoli di servizio ma non ne consente l'uso privato;

Controlli interni

12.

rileva che nel 2016 le attività di gestione del rischio di Europol erano incentrate sulla risposta alle esigenze in materia di audit individuate dalla Corte, con particolare riferimento ai conti annuali, all'accordo di delega e alla chiusura del fondo pensioni di Europol; osserva inoltre che le attività relative ai rischi comprendevano altresì il monitoraggio dei rischi inerenti agli obiettivi delle attività principali stabiliti per il programma di lavoro 2016, in particolare per quanto riguarda il nuovo compito degli spiegamenti sul posto per i controlli di sicurezza secondari e l'internalizzazione dell'introduzione definitiva del sistema di analisi di Europol; osserva che alla fine del 2016 il registro relativo ai rischi interni di Europol conteneva 16 rischi elevati o critici, il che rappresenta 4 rischi interni supplementari rispetto alla situazione registrata alla fine del 2015;

13.

prende atto che la funzione di audit interno ha condotto una revisione relativamente all'attuazione delle norme in materia di controlli interni in seno a Europol nel primo semestre del 2016; rileva che Europol ha elaborato un piano d'azione per dare seguito a 15 delle 40 raccomandazioni entro la fine del 2016 e che, di tali raccomandazioni, 20 erano state classificate come «molto importanti» e una era considerata «critica», nello specifico una raccomandazione relativa all'adozione di una strategia antifrode, approvata dal consiglio di amministrazione il 31 gennaio 2017;

Audit interno

14.

osserva che l'83 % di tutte le raccomandazioni di audit della Corte, del Servizio di audit interno (SAI), dell'Autorità di controllo comune dell'Europol, del responsabile della protezione dei dati della Commissione e della funzione di audit interno, classificate come «critiche» o «molto importanti», è stato affrontato nel 2016 e che tale percentuale rappresenta un aumento del 12 % rispetto al 2015;

15.

osserva che nell'ottobre 2016 il SAI ha effettuato un audit sugli appalti, il cui progetto di relazione di audit non era stato pubblicato alla fine del 2016; invita Europol a riferire all'autorità di discarico in merito ai risultati di tale audit;

Prevenzione e gestione dei conflitti di interesse, trasparenza e democrazia

16.

rileva che il 1o maggio 2017 il consiglio di amministrazione ha adottato norme per la prevenzione e la gestione dei conflitti di interesse in relazione ai suoi membri, anche per quanto riguarda le loro dichiarazioni di interessi; osserva con rammarico che Europol ha adottato l'approccio di dichiarare l'assenza di conflitti di interesse; rileva con preoccupazione che i membri del consiglio di amministrazione hanno continuato a pubblicare dichiarazioni di assenza di conflitti di interesse; invita i membri del consiglio di amministrazione a pubblicare, anziché dichiarazioni di assenza di conflitti di interesse, le loro dichiarazioni di interessi, ove elencano le altre organizzazioni a cui essi appartengono; sottolinea che non spetta ai membri del consiglio di amministrazione dichiararsi estranei a conflitti di interesse; osserva che i membri del consiglio di amministrazione e i membri supplenti sono stati invitati a completare, firmare e trasmettere le rispettive dichiarazioni di interessi, unitamente ai loro curricula vitae, entro il 15 dicembre 2017 ai fini della successiva pubblicazione sul sito web di Europol; si rallegra della pubblicazione dei curricula vitae dei membri del consiglio di amministrazione sul sito web di Europol; invita Europol a comunicare all'autorità di discarico se i membri del consiglio di amministrazione abbiano effettivamente pubblicato le loro dichiarazioni di interessi entro il termine fissato;

17.

prende atto del fatto che nel 2016 Europol ha ricevuto 107 richieste di accesso a documenti (relative a 138 documenti) e che in 39 casi ha concesso un accesso integrale, mentre è stato concesso un accesso parziale ad altri 20 documenti e per 79 documenti l'accesso è stato rifiutato; invita Europol ad adottare un atteggiamento più aperto possibile nel gestire tali richieste, tenendo conto non soltanto dei vincoli giuridici, ma anche dei propri doveri di apertura e di trasparenza;

18.

osserva che Europol ha lanciato una campagna di comunicazione supplementare sul proprio pacchetto etico nell'ottobre 2017 per sensibilizzare il proprio personale e gli esperti nazionali distaccati in merito alle versioni aggiornate del codice di condotta di Europol e degli orientamenti in materia di gestione dei doni, conflitti di interesse e disposizioni riguardo agli informatori; rileva con soddisfazione che gli orientamenti in materia di denunce di irregolarità evidenziano l'impegno di Europol nel proteggere l'identità degli informatori; si rallegra della pubblicazione degli orientamenti in materia di denunce di irregolarità sul sito web di Europol; chiede a Europol di fornire informazioni dettagliate sugli eventuali casi di denunce di irregolarità verificatisi nel 2016 e su come siano stati gestiti;

19.

esprime la necessità di istituire un organo indipendente addetto alla comunicazione, alla consulenza e alle segnalazioni dotato di sufficienti risorse di bilancio, al fine di aiutare gli informatori a utilizzare i canali appropriati per divulgare informazioni su possibili irregolarità che ledono gli interessi finanziari dell'Unione, preservando nel contempo la loro riservatezza e offrendo il supporto e la consulenza necessari;

20.

accoglie favorevolmente l'adozione da parte del consiglio di amministrazione di una strategia antifrode per il periodo 2017-2018;

Principali risultati

21.

si compiace dei tre principali risultati individuati da Europol nel 2016, ossia:

l'istituzione del centro europeo antiterrorismo e del centro europeo contro il traffico di migranti, compreso lo spiegamento sul posto del personale per l'esecuzione di oltre 4 800 controlli di sicurezza secondari nei punti di crisi legati alla migrazione entro la fine del 2016; osserva che Europol ha sostenuto oltre 270 operazioni antiterrorismo, che equivale a più del doppio rispetto all'intero 2016 (127 operazioni antiterrorismo nel 2016);

l'introduzione di strumenti innovativi di sostegno alle indagini: il sito web sui fuggitivi più ricercati d'Europa nel 2016 nel quale, al novembre 2017, erano state pubblicate informazioni su 115 fuggitivi, con l'arresto di 41 fuggitivi di alto profilo di cui 13 arrestati grazie al lancio del sito web; osserva che il Centro per la lotta alla criminalità informatica di Europol (EC3) ha applicato una nuova soluzione di analisi di immagini e video per facilitare, in particolare, l'identificazione dei minori vittime di sfruttamento sessuale, che nel 2017 ha permesso a Europol di fornire il proprio sostegno a 38 operazioni uniche contro lo sfruttamento sessuale dei minori online;

l'adozione del regolamento (UE) 2016/794 nel maggio 2016, con effetto a decorrere dal 1o maggio 2017, al fine di introdurre disposizioni rafforzate in materia di controllo del Parlamento e un migliore mandato di sostegno operativo;

Altre osservazioni

22.

osserva con soddisfazione che, in cooperazione con Eurojust, Europol ha formalizzato un approccio combinato per la certificazione ISO14001/EMS; rileva che Europol ha messo in atto diverse misure volte a garantire l'efficienza in termini di costi e la compatibilità ambientale dell'ambiente di lavoro e a ridurre o compensare ulteriormente le emissioni di CO2;

23.

osserva con soddisfazione che Europol ha continuato a collaborare con una serie di partner internazionali come pure con altre agenzie e altri organi dell'Unione e che, in particolare nel contesto della crisi migratoria, Europol ha rafforzato ulteriormente la sua cooperazione con Frontex;

24.

osserva che, secondo Europol, sussistono notevoli rischi finanziari e operativi dovuti alla Brexit; invita Europol a mantenere un atteggiamento proattivo nell'identificazione e nella gestione di tali rischi e a tenere l'autorità di discarico pienamente informata in merito al futuro impatto della Brexit su Europol nonché a cooperare strettamente con la Commissione per quanto concerne i negoziati sulla Brexit, in modo da essere sufficientemente preparato a ridurre al minimo gli eventuali impatti negativi sul piano operativo o finanziario;

25.

si rammarica che la revisione di Europol per il periodo 2016-2017 sia stata pubblicata sul sito web di Europol soltanto il 23 gennaio 2018, cinque giorni dopo la scadenza del termine per la presentazione di emendamenti da parte della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento alla relazione sul discarico; invita Europol a pubblicare le sue revisioni annuali in tempo utile per le future procedure di discarico onde consentire all'autorità di discarico di svolgere il proprio lavoro in piena conoscenza di causa;

26.

osserva che la richiesta dei servizi di Europol da parte degli Stati membri è in costante aumento; si rammarica, a tale proposito, del fatto che l'esiguità delle risorse TIC disponibili abbia dato luogo ad una ridefinizione delle priorità delle principali attività di sviluppo dei sistemi, a ritardi dei progetti, nonché alla ricerca di possibilità di ulteriore esternalizzazione, con i maggiori rischi che ciò comporta;

27.

rinvia, per altre osservazioni di natura orizzontale che accompagnano la decisione di discarico, alla sua risoluzione del 18 aprile 2018 (2) sulle prestazioni, la gestione finanziaria e il controllo delle agenzie.

(1)  GU C 84 del 17.3.2017, pag. 172.

(2)  Testi approvati, P8_TA(2018)0133. Cfr. pagina 393 della presente Gazzetta ufficiale.


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