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Document 32010D0073

2010/73/: Decisione del Consiglio, del 25 gennaio 2010 , che abroga la decisione 2009/472/CE e relativa al seguito della procedura di consultazione con la Repubblica islamica di Mauritania a norma dell'articolo 96 dell'accordo di partenariato ACP-CE

OJ L 37, 10.2.2010, p. 50–51 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document No longer in force, Date of end of validity: 25/01/2012

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2010/73(1)/oj

10.2.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 37/50


DECISIONE DEL CONSIGLIO

del 25 gennaio 2010

che abroga la decisione 2009/472/CE e relativa al seguito della procedura di consultazione con la Repubblica islamica di Mauritania a norma dell'articolo 96 dell'accordo di partenariato ACP-CE

(2010/73/UE)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visti il trattato sull'Unione europea e il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto l’accordo di partenariato tra i membri del Gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall'altro, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 (1) e riveduto a Lussemburgo il 25 giugno 2005 (2) (l’«accordo ACP-CE»), in particolare l’articolo 96,

visto l'accordo interno tra i rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, relativo alle misure da prendere e alle procedure da seguire per l'applicazione dell'accordo ACP-CE (3), in particolare l'articolo 3,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)

La Repubblica islamica di Mauritania ha attuato la soluzione consensuale per il superamento della crisi inclusa fra le misure appropriate definite dalla decisione 2009/472/CE del Consiglio, del 6 aprile 2009, relativa alla conclusione della procedura di consultazione con la Repubblica islamica di Mauritania a norma dell’articolo 96 dell’accordo di partenariato ACP-CE (4).

(2)

La Repubblica islamica di Mauritania ha ripristinato l'ordine costituzionale.

(3)

Per contribuire alla stabilità del paese e scongiurare nuove violazioni degli elementi essenziali di cui all'articolo 9 dell'accordo di partenariato ACP-CE, è opportuno promuovere un dialogo nazionale inclusivo che integri tutti gli attori politici e sociali competenti e interessati e riprendere la cooperazione.

(4)

È pertanto opportuno abrogare la decisione 2009/472/CE e avviare nuovamente con la Repubblica islamica di Mauritania un dialogo politico volto a favorire il potenziamento della democrazia, la prevenzione di cambiamenti anticostituzionali di governo, la riforma delle istituzioni e del ruolo delle forze armate, il buon governo politico ed economico, il rafforzamento dello Stato di diritto e dei diritti dell'uomo e un riequilibrio delle istituzioni e del potere,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La decisione 2009/472/CE è abrogata.

Articolo 2

Il dialogo politico con la Repubblica islamica di Mauritania a norma dell'articolo 8 dell'accordo di partenariato ACP-CE è condotto secondo quanto indicato nella lettera allegata alla presente decisione.

Articolo 3

La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.

Essa cessa di produrre effetti il 25 gennaio 2012. Se necessario, la presente decisione può essere riesaminata sulla base di missioni di monitoraggio dell'Unione europea.

Articolo 4

La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Fatto a Bruxelles, addì 25 gennaio 2010.

Per il Consiglio

La presidente

C. ASHTON


(1)  GU L 317 del 15.12.2000, pag. 3.

(2)  GU L 209 dell'11.8.2005, pag. 27.

(3)  GU L 317 del 15.12.2000, pag. 376.

(4)  GU L 156 del 19.6.2009, pag. 26.


ALLEGATO

Signor Presidente,

abbiamo constatato con estrema soddisfazione il ripristino dell'ordine costituzionale in Mauritania in seguito all'applicazione di gran parte delle misure previste dall'accordo di Dakar, culminato con la Sua nomina alla più alta carica dello Stato. Ci pregiamo pertanto di confermarLe la ripresa totale della cooperazione tra l'Unione europea e la Repubblica islamica di Mauritania.

Facciamo presente che, conformemente alle disposizioni dell'articolo 4, punto VII) dell'accordo di Dakar, i diversi schieramenti politici firmatari si erano impegnati a proseguire e intensificare un dialogo nazionale inclusivo onde consolidare la riconciliazione nazionale e la democrazia. Come già indicato dai membri del gruppo di contatto internazionale nell'ultima riunione, tenutasi il 10 settembre 2009, sarebbe opportuno che questo dialogo avesse luogo. È già incoraggiante constatare la disponibilità delle varie parti al dialogo. È infatti evidente che devono ancora essere risolti alcuni problemi di fondo all'origine del colpo di Stato del 6 agosto 2008. Fra gli argomenti di dialogo menzionati nell'accordo di Dakar rileviamo, in particolare, il potenziamento della democrazia, la prevenzione di cambiamenti anticostituzionali di governo, la riforma delle istituzioni e del ruolo delle forze armate, il buon governo politico ed economico, il rafforzamento dello Stato di diritto e dei diritti dell'uomo e un riequilibrio delle istituzioni e del potere. Le minacce emergenti per la sicurezza in Mauritania evidenziano la necessità che, in tale dialogo, siano affrontati i temi connessi con la sicurezza, ivi incluso il legame tra sicurezza e sviluppo.

Tutti i temi riguardanti la stabilità del Suo paese, compresi quelli indicati più sopra, rivestono grande importanza per l'Unione europea. Trattandosi di argomenti di interesse reciproco, e vista l'importanza della cooperazione dell'Unione europea in Mauritania relativa alla governance, proponiamo che il dialogo politico tra la Mauritania e l'Unione europea, di cui all'articolo 8 dell'accordo di partenariato ACP-CE, sia rafforzato e diventi regolare e strutturato. Le modalità e il mandato di questo dialogo dovranno essere definiti di comune accordo tra il Suo governo e i capi delle missioni diplomatiche dell'Unione europea presso la Repubblica islamica di Mauritania.

Uno degli obiettivi del dialogo sarà la promozione del dialogo nazionale inclusivo di cui sopra e un attento monitoraggio dei suoi risultati. Riteniamo che le premesse e le difficoltà che hanno ostacolato l'avvio del dialogo potrebbero essere risolte se le diverse Parti mauritane decidessero di orientare le discussioni verso il futuro evitando di focalizzarsi sulle rivendicazioni e sulle controversie relative alla storia recente del paese.

In conclusione, l'Unione europea aiuterà la Mauritania a superare le difficoltà socioeconomiche e politiche incontrate a causa del lungo periodo di crisi politica legato al colpo di Stato dell'agosto 2008, alla crisi economica mondiale, alle nuove minacce per la sicurezza e al terrorismo.

Voglia gradire, signor Presidente, i sensi della nostra massima considerazione.

Fatto a Bruxelles, addì 25 gennaio 2010.

Per la Commissione europea

José Manuel BARROSO

Per il Consiglio dell'Unione europea

C. ASHTON


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