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Document 62017TN0727

Causa T-727/17: Ricorso proposto il 26 ottobre 2017 — PP e a. / SEAE

OJ C 22, 22.1.2018, p. 45–46 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

22.1.2018   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 22/45


Ricorso proposto il 26 ottobre 2017 — PP e a. / SEAE

(Causa T-727/17)

(2018/C 022/61)

Lingua processuale: il francese

Parti

Ricorrenti: PP, PQ e UQ (rappresentante: N. de Montigny, avvocato)

Convenuto: Servizio europeo per l’azione esterna

Conclusioni

I ricorrenti chiedono che il Tribunale voglia:

dichiarare e statuire quanto segue:

i fogli di calcolo del 3e del 6 febbraio, nonché del 20 marzo, 2017 trasmessi ai ricorrenti per posta elettronica dal servizio di gestione delle risorse umane del SEAE, e, se necessario, i fogli paga mediante i quali sono stati effettuati i pagamenti a titolo di indennità scolastica per i loro figli, sono annullati;

per quanto necessario, è annullata la decisione dell’APN contenuta nel messaggio di posta elettronica del 15 dicembre 2016 recante:

accoglimento della domanda di rimborso delle spese scolastiche oltre il massimale per l’indennità scolastica di tipo B per l’anno scolastico 2016/2017, e

limitazione di ogni importo che ecceda il massimale alla somma di EUR 9 704,16;

condannare il convenuto alle spese.

Motivi e principali argomenti

A sostegno del ricorso, i ricorrenti deducono due motivi.

1.

Primo motivo, vertente sull’eccezione d’illegittimità nei limiti in cui la decisione adottata dal convenuto di applicare un limite al rimborso delle spese scolastiche eccedenti il massimale previsto dallo Statuto, contestata nella specie, nonché la nota del 15 aprile 2016 sulla quale esso si basa e le Guidelines violerebbero lo Statuto dei funzionari dell’Unione europea e l’allegato X di quest’ultimo.

2.

Secondo motivo, vertente sull’illegittimità della decisione individuale per le seguenti censure:

violazione dei principi di prevenzione, del legittimo affidamento e di certezza del diritto, nonché la violazione del principio di buona amministrazione e dei diritti acquisiti;

violazione del diritto alla famiglia e del diritto all’educazione;

violazione dei principi della parità di trattamento e di non discriminazione;

mancato bilanciamento degli interessi e mancato rispetto del principio di proporzionalità della misura adottata.


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