This document is an excerpt from the EUR-Lex website
Orientamenti dell’Unione europea sui bambini e i conflitti armati
Impegnano l’Unione europea (UE) a trattare gli effetti a breve, medio e lungo termine che i conflitti armati hanno sui bambini.
Mirano a convincere i governi e le organizzazioni di tutto il mondo ad applicare il diritto umanitario e le leggi sui diritti umani che proteggono i bambini dagli effetti dei conflitti armati.
Puntano inoltre a fermare l’arruolamento dei bambini nei gruppi armati e l’impunità per i reati commessi contro i minori.
Secondo l’Unicef, un bambino su dieci nel mondo vive in aree colpite da conflitti armati, che ne minacciano la sopravvivenza, lo sviluppo e le opportunità nella vita. La normativa internazionale, fra cui la convenzione sui diritti del fanciullo il cui protocollo opzionale mira a combattere le situazioni in cui i bambini soffrono a causa dei conflitti armati, è intervenuta per affrontare questo problema.
L’UE e i suoi paesi mirano a coordinare e tener conto delle proprie azioni con altri organismi, quali il Rappresentante speciale del Segretario generale dell’ONU per i bambini nei conflitti armati e il gruppo di lavoro del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sui bambini nei conflitti armati, al fine di potenziarne l’impatto. Altre norme sui diritti umani e di diritto umanitario rilevanti che guidano l’azione dell’UE volta a proteggere i bambini coinvolti nei conflitti armati sono elencate nell’allegato a tali orientamenti.
Aggiornamento degli orientamenti dell’Unione europea sui bambini e i conflitti armati. Consiglio «Affari generali» del 16 giugno 2008
Ultimo aggiornamento: 25.09.2015