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Diritti dei bambini e conflitti armati

SINTESI DI:

Orientamenti dell’Unione europea sui bambini e i conflitti armati

SINTESI

CHE COSA FANNO I PRESENTI ORIENTAMENTI?

Impegnano l’Unione europea (UE) a trattare gli effetti a breve, medio e lungo termine che i conflitti armati hanno sui bambini.

Mirano a convincere i governi e le organizzazioni di tutto il mondo ad applicare il diritto umanitario e le leggi sui diritti umani che proteggono i bambini dagli effetti dei conflitti armati.

Puntano inoltre a fermare l’arruolamento dei bambini nei gruppi armati e l’impunità per i reati commessi contro i minori.

PUNTI CHIAVE

  • Il gruppo di lavoro del Consiglio sui diritti umani (COHOM), insieme ad altre parti rilevanti, identifica le situazioni che richiedono un intervento sulla base delle relazioni provenienti dai capi missione dell’UE, dai comandanti militari e dai rappresentanti speciali dell’Unione, delle relazioni e raccomandazioni delle Nazioni Unite (ONU) e delle informazioni provenienti dalla Commissione europea sui progetti finanziati dall’Unione europea a favore dei bambini nei conflitti armati (e nel dopoguerra).
  • Per promuovere e proteggere i bambini coinvolti nei conflitti armati, l’UE utilizza una varietà di strumenti nelle sue relazioni con i paesi terzi, quali iniziative diplomatiche, dialogo politico, cooperazione multilaterale, formazione in materia di protezione dei minori e operazioni di gestione delle crisi.
  • La strategia di attuazione rivista dell’UE relativamente a tali orientamenti mettono in pratica questi strumenti.
  • L’UE investe nel rafforzamento delle proprie capacità di protezione dei bambini, ad esempio attraverso l’iniziativa congiunta del 2014 con il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), il Child Rights Toolkit: Integrazione dei diritti dell’infanzia nella cooperazione allo sviluppo. Inoltre, l’UE sostiene e contribuisce alla campagna Bambini, non soldati, avviata nel 2014 e che mira a porre fine all’arruolamento e all’utilizzo dei bambini nei conflitti entro il 2016.

CONTESTO

Secondo l’Unicef, un bambino su dieci nel mondo vive in aree colpite da conflitti armati, che ne minacciano la sopravvivenza, lo sviluppo e le opportunità nella vita. La normativa internazionale, fra cui la convenzione sui diritti del fanciullo il cui protocollo opzionale mira a combattere le situazioni in cui i bambini soffrono a causa dei conflitti armati, è intervenuta per affrontare questo problema.

L’UE e i suoi paesi mirano a coordinare e tener conto delle proprie azioni con altri organismi, quali il Rappresentante speciale del Segretario generale dell’ONU per i bambini nei conflitti armati e il gruppo di lavoro del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sui bambini nei conflitti armati, al fine di potenziarne l’impatto. Altre norme sui diritti umani e di diritto umanitario rilevanti che guidano l’azione dell’UE volta a proteggere i bambini coinvolti nei conflitti armati sono elencate nell’allegato a tali orientamenti.

ATTO

Aggiornamento degli orientamenti dell’Unione europea sui bambini e i conflitti armati. Consiglio «Affari generali» del 16 giugno 2008

Ultimo aggiornamento: 25.09.2015

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