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Pianificazione dello spazio marittimo per lo sviluppo e la crescita sostenibili delle aree marittime d’Europa

 

SINTESI DI:

Direttiva 2014/89/UE che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo

QUAL È LO SCOPO DELLA DIRETTIVA?

La direttiva stabilisce la strategia comune dei paesi dell’UE per la pianificazione dello spazio marittimo. Ciò consente a ogni paese dell’UE di pianificare le proprie attività marittime; tale processo di pianificazione, a livello nazionale, regionale o locale, è ora maggiormente compatibile a livello comunitario grazie all’introduzione di un calendario comune e di requisiti minimi comuni. Il nuovo quadro intende promuovere la sostenibilità:

  • della crescita delle economie marittime, conosciuta come l’economia blu dell’UE,
  • dello sviluppo delle aree marine e
  • dell’uso delle risorse marine.

PUNTI CHIAVE

Le aree marine sono oggetto di numerose pressioni concorrenziali relative al loro uso e sviluppo, provenienti da settori quali il turismo, la pesca e l’acquacoltura, l’estrazione di materie prime, le rotte del trasporto marittimo, le aree marine protette, ecc. Esse inoltre si trovano di fronte a sfide comuni, quali la fragilità degli ecosistemi, l’impatto dei cambiamenti climatici e l’inquinamento.

La pianificazione dello spazio marittimo mira a permettere alle autorità pubbliche di organizzare le attività umane nelle aree marine in modo da raggiungere diversi obiettivi ecologici, economici e sociali.

Piani di gestione dello spazio marittimo

La direttiva impone ai paesi dell’UE di elaborare piani di gestione dello spazio marittimo non oltre il 31 marzo 2021. Essi dovranno mappare le attività umane nelle proprie acque marine e identificare il loro sviluppo territoriale futuro più efficace.

Le mappe devono tenere in considerazione le interazioni terra-mare, nonché aspetti ambientali, economici, sociali e di sicurezza. A tal proposito, i paesi dell’UE devono garantire l’uso dei migliori dati economici, sociali e ambientali disponibili.

La popolazione e i soggetti interessati (come i fornitori di energia e trasporti, i gruppi ambientali, ecc.) devono essere coinvolti nel processo.

Cooperazione con altri paesi dell’UE e paesi extra UE

I paesi dell’UE che condividono un bacino marino devono inoltre cooperare per garantire che i piani di gestione dello spazio marittimo siano coerenti e coordinati in tutta la regione marina interessata. Laddove i paesi dell’UE condividano un bacino marino con un paese terzo, essi dovrebbero ricercare la cooperazione.

A PARTIRE DA QUANDO SI APPLICA LA DIRETTIVA?

La direttiva è entrata in vigore il 17 settembre 2014 e doveva essere recepita dalle legislazioni nazionali dei paesi dell’UE entro il 18 settembre 2016.

CONTESTO GENERALE

Con la strategia Europa 2020 l’UE sta cercando di diventare un’economia intelligente, sostenibile e inclusiva entro il 2020. La presente direttiva svolge un ruolo fondamentale per sviluppare l’economia blu dell’Europa secondo le ambizioni dell’UE.

Per maggiori informazioni, si consulti:

DOCUMENTO PRINCIPALE

Direttiva 2014/89/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo (GU L 257 del 28.8.2014, pagg. 135-145)

DOCUMENTI CORRELATI

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: L’innovazione nell’economia blu: realizzare il potenziale di crescita e di occupazione dei nostri mari e dei nostri oceani [COM(2014)0254 final/2 dell’8 maggio 2014]

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Crescita blu: opportunità per una crescita sostenibile dei settori marino e marittimo [COM(2012) 494 final del 13 settembre 2012]

Ultimo aggiornamento: 26.09.2018

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