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Document 52021SC0622

DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, il regolamento (UE) 2018/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva n. 98/70/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la promozione dell'energia da fonti rinnovabili e che abroga la direttiva (UE) 2015/652 del Consiglio

SWD/2021/622 final

Bruxelles, 14.7.2021

SWD(2021) 622 final

DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

che accompagna il documento

proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio

che modifica la direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, il regolamento (UE) 2018/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva n. 98/70/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la promozione dell'energia da fonti rinnovabili e che abroga la direttiva (UE) 2015/652 del Consiglio

{COM(2021) 557 final} - {SEC(2021) 657 final} - {SWD(2021) 620 final} - {SWD(2021) 621 final}


Scheda di sintesi (massimo 2 pagine)

Valutazione d'impatto della modifica della direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili

A. Necessità di intervenire

Qual è il problema e perché si pone a livello dell'UE?

Il Green Deal europeo stabilisce l'obiettivo di conseguire la neutralità climatica entro il 2050 in un modo che contribuisca alla competitività, alla crescita e all'occupazione dell'Unione. Tale obiettivo richiede il rispetto di una riduzione delle emissioni del 55 % entro il 2030, come confermato dal Consiglio europeo nel dicembre del 2020. Ciò richiede a sua volta quote significativamente più elevate di fonti di energia rinnovabili in un sistema energetico integrato. L'obiettivo attuale dell'UE di utilizzare almeno il 32 % di energia rinnovabile entro il 2030, fissato nella direttiva sulla promozione dell'energia da fonti rinnovabili (direttiva Rinnovabili), non è sufficiente e deve essere aumentato al 38-40 %, conformemente al piano per l'obiettivo climatico, in associazione a nuove misure di accompagnamento in diversi settori in linea con le strategie per l'integrazione dei sistemi energetici, l'idrogeno, l'energia rinnovabile offshore e la biodiversità.

Quali sono gli obiettivi da conseguire?

Un maggiore utilizzo di energia da fonti rinnovabili entro il 2030, nonché una migliore integrazione dei sistemi energetici garantendo nel contempo la protezione della biodiversità e gli obiettivi climatici.

Qual è il valore aggiunto dell'intervento a livello dell'UE (sussidiarietà)? 

Il conseguimento di quote maggiori di energia da fonti rinnovabili nel consumo finale di energia dell'UE dipende dai contributi nazionali di ciascuno Stato membro. Tali contributi saranno più ambiziosi ed efficaci in termini di costi se guidati da un quadro giuridico e politico comune concordato.

B. Soluzioni

Quali sono le varie opzioni per conseguire gli obiettivi? Ne è stata prescelta una? In caso contrario, perché?

Le opzioni principali considerate sono le seguenti: 1) obiettivo di energia rinnovabile a livello di UE per il 2030 più ambizioso, nell'ordine del 38-40 %, con contributi nazionali; 2) serie ampliata di misure (comprendente anche misure abilitanti per il teleriscaldamento e il teleraffrescamento e per gli edifici) unitamente all'obbligo di un aumento annuo di 1,1 punti percentuali a livello di Stato membro e un'integrazione specifica indicativa per Stato membro; 3) incremento dell'obiettivo generale per i trasporti, in linea con il piano per l'obiettivo climatico, compresi i sotto-obiettivi per i biocarburanti avanzati e i combustibili rinnovabili di origine non biologica; 4) parametro di riferimento UE per le energie rinnovabili nell'industria e sotto-obiettivo per i combustibili rinnovabili di origine non biologica; 5) promozione delle energie rinnovabili nell'energia elettrica attraverso: a) promozione di accordi di compravendita di energia elettrica; b) progetti pilota transfrontalieri in materia di energia rinnovabile; c) misure specifiche per promuovere la diffusione dell'energia rinnovabile offshore; 6) misure specifiche per integrare l'energia elettrica rinnovabile nei trasporti e nel riscaldamento e raffrescamento; 7) sistema di certificazione UE e promozione dei combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio; 8) rafforzamento mirato dei criteri di sostenibilità della direttiva Rinnovabili per la biomassa.

Quali sono le opinioni dei diversi portatori di interessi? Chi sono i sostenitori delle varie opzioni?

La maggior parte (80 %) delle risposte alla consultazione pubblica aperta ha espresso una preferenza per un obiettivo più ambizioso per le fonti di energia rinnovabili in linea con il piano per l'obiettivo climatico (43 %) o superiore (37 %). Il 61 % si è espresso a favore di un obiettivo vincolante a livello tanto di Unione quanto nazionale. I trasporti così come il riscaldamento e il raffrescamento sono stati i due settori più popolari nei quali sono stati considerati necessari ulteriori sforzi; in tale contesto la maggioranza ha sostenuto obiettivi più ambiziosi per entrambi i settori, almeno pari a quelli del piano per l'obiettivo climatico. Le imprese si sono espresse in particolare a favore di una certificazione a livello di UE e della promozione dei combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio. In una risposta coordinata, oltre 38 000 partecipanti hanno chiesto di eliminare la biomassa dall'elenco delle risorse rinnovabili e che l'uso per la bioenergia sia limitato ai rifiuti e ai residui disponibili localmente, mentre i rappresentanti dei sindacati, delle imprese e la maggioranza delle autorità pubbliche preferivano non modificare i criteri di sostenibilità per la biomassa.

C. Impatto dell'opzione prescelta

Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)? 

Le opzioni prescelte aiutano efficacemente gli Stati membri ad aumentare l'uso delle energie rinnovabili, contribuendo così a ridurre le emissioni di gas a effetto serra nell'UE del 55 % entro il 2030, oltre a sostenere altri obiettivi del Green Deal europeo. L'aumento dell'uso di energia da fonti rinnovabili è fondamentale per contribuire alla leadership tecnologica e industriale dell'UE, alla creazione di posti di lavoro e alla crescita. L'aumento delle energie rinnovabili si tradurrebbe anche in un sistema energetico dell'UE più sicuro e integrato, meno dipendente dalle importazioni. Le soluzioni rinnovabili per il riscaldamento e il raffrescamento e per il trasporto sono uno dei fattori principali per migliorare la qualità dell'aria nelle città. Il rafforzamento dei criteri di sostenibilità per la bioenergia avrà un impatto positivo sulla biodiversità, sul pozzo di assorbimento del carbonio e sulla qualità dell'aria.

Quali sono i costi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)? 

Un aumento dell'obiettivo climatico per il 2030 richiederà notevoli investimenti aggiuntivi. Tutti gli scenari tendono a convergere su cifre totali analoghe. Le spese energetiche espresse come quota del consumo delle famiglie crescono solo leggermente negli scenari principali rispetto a quello di base. La crescita della spesa (dovuta agli investimenti necessari per la transizione verso l'energia pulita e la maggiorazione del prezzo del carbonio) è moderata dall'aumento del consumo legato alla crescita economica. Come media annuale (2021-2030) e se valutata separatamente dalle altre politiche del pacchetto "Pronti per il 55 %", le spese di investimento, esclusi i trasporti, saranno più elevate di 13 miliardi di EUR, mentre i costi del sistema energetico, escluse la fissazione del prezzo del carbonio e le disutilità saranno superiori di 4 miliardi di EUR.

Quale sarà l'incidenza sulle PMI e sulla competitività?

Il maggiore ricorso all'energia rinnovabile nel riscaldamento e nel raffrescamento così come negli edifici richiederà lavori di costruzione/ristrutturazione, portando ad un aumento dell'occupazione nel settore. Il settore dell'edilizia, dell'architettura e dell'ingegneria civile è costituito per il 95 % da piccole e medie imprese (PMI) e si prevedono pertanto ricadute economiche positive sulle PMI. Orientamenti e sostegno finanziario in materia di accordi di compravendita di energia elettrica aiuteranno le PMI che non dispongono delle risorse per affrontare contratti complessi. Criteri più rigorosi per la biomassa forestale possono generare maggiori costi e oneri amministrativi per i piccoli proprietari di foreste.

L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo? 

In termini di costi amministrativi, è improbabile che gli obiettivi più ambiziosi abbiano ricadute significative, dato che esistono già sistemi di monitoraggio/conformità. Per quanto concerne la bioenergia, in alcuni Stati membri, le autorità nazionali dovranno probabilmente affrontare maggiori costi di monitoraggio associati alle limitazioni relative alla legna da ardere e un numero maggiore di impianti soggetti a criteri di sostenibilità.

Sono previsti altri impatti significativi? 

L'aumento delle fonti di energia rinnovabili nell'UE contribuirà ad aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento sostituendo i combustibili fossili importati da paesi terzi e a ridurre la volatilità delle esternalità. Il rafforzamento dei criteri di sostenibilità per la biomassa forestale avrà impatti positivi sulla biodiversità, contribuirà al pozzo di assorbimento del carbonio e ridurrà l'inquinamento atmosferico.

Proporzionalità? 

Il pacchetto preferito di opzioni è considerato proporzionato e si basa per quanto possibile sull'attuale progettazione delle politiche. L'equilibrio tra gli obblighi e la flessibilità lasciata agli Stati membri sulle modalità per il conseguimento degli obiettivi è considerato adeguato, dato l'imperativo di raggiungere la neutralità climatica.

D. Tappe successive

Quando saranno riesaminate le misure proposte?

In base al regolamento Governance, gli Stati membri hanno presentato i loro piani nazionali integrati per l'energia e il clima, comprese le quote di energia rinnovabile nel consumo di energia finale, nei settori del riscaldamento e del raffrescamento e dei trasporti, nonché informazioni sulle loro politiche e misure per conseguire gli obiettivi. La presentazione dei piani nazionali aggiornati per l'energia e il clima è prevista per il 2024.

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