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Documento 32023R0645

Regolamento di esecuzione (UE) 2023/645 del Consiglio del 20 marzo 2023 che attua il regolamento (UE) n. 359/2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran

ST/7032/2023/INIT

GU L 80I del 20.3.2023, pagg. 1–6 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Stato giuridico del documento In vigore

ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2023/645/oj

20.3.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

LI 80/1


REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/645 DEL CONSIGLIO

del 20 marzo 2023

che attua il regolamento (UE) n. 359/2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 359/2011 del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran (1), in particolare l’articolo 12, paragrafo 1,

vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 359/2011.

(2)

Il 25 settembre 2022 l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha rilasciato una dichiarazione a nome dell’Unione in cui deplora il diffuso e sproporzionato ricorso alla forza da parte delle forze di sicurezza iraniane nei confronti di manifestanti non violenti, osservando che ha comportato la perdita di vite umane nonché un elevato numero di feriti. Nella dichiarazione si afferma inoltre chiaramente che i responsabili dell’uccisione di Mahsa Amini devono essere chiamati a risponderne e si invitano le autorità iraniane a garantire indagini trasparenti e credibili per chiarire il numero di persone decedute e di arresti, rilasciare tutti i manifestanti non violenti e garantire un giusto processo a tutte le persone detenute. Si sottolinea inoltre che la decisione dell’Iran di limitare drasticamente l’accesso a internet e di bloccare le piattaforme di messaggistica istantanea viola palesemente la libertà di espressione. Infine, si afferma che l’Unione valuterà tutte le opzioni disponibili per affrontare l’uccisione di Mahsa Amini e il modo in cui le forze di sicurezza iraniane hanno risposto alle successive manifestazioni.

(3)

In tale contesto, e in linea con l’impegno dell’Unione di affrontare con l’Iran tutte le questioni che destano preoccupazione, compresa la situazione dei diritti umani, come confermano le conclusioni del Consiglio del 12 dicembre 2022, otto persone e un’entità dovrebbero essere inserite nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi oggetto delle misure restrittive riportato nell’allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011.

(4)

È opportuno pertanto modificare di conseguenza il regolamento (UE) n. 359/2011,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

L’allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il 20 marzo 2023

Per il Consiglio

Il presidente

J. BORRELL FONTELLES


(1)  GU L 100 del 14.4.2011, pag. 1.


ALLEGATO

Le persone e l’entità seguenti sono aggiunte all’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi riportato nell’allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011:

 

Persone

 

Nome

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell’elenco

«206.

KHOSROU PANAH Abdol Hossein

عبدالحسین خسرو پناه

alias KHOSROW PANAH Abdul Hossein; KHOSROPANAH Abdolhossein

Data di nascita: 21.3.1966

Luogo di nascita: Dezful, Iran

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Funzione: presidente e segretario del Consiglio supremo della rivoluzione culturale

Entità associate: Consiglio supremo della rivoluzione culturale

Abdol Hossein Khosrou Panah è un religioso conservatore ed è presidente e segretario del Consiglio supremo della rivoluzione culturale dal gennaio 2023.

Il Consiglio supremo della rivoluzione culturale ha promosso numerosi progetti che compromettono la libertà di donne e ragazze, imponendo limitazioni al loro abbigliamento e alla loro istruzione. Le sue leggi hanno altresì discriminato le minoranze, come i baha’i. Si tratta di un veicolo di promozione delle politiche e delle idee islamiste dell’attuale regime.

Quale presidente e segretario del Consiglio supremo della rivoluzione culturale, Khosrou Panah è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

20.3.2023

207.

ALAM-AL HODA Ahmad

احمد علم الهدی

Data di nascita: 31.8.1944

Luogo di nascita: Mashhad, Iran

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Funzione: imam della preghiera del venerdì di Mashhad e rappresentante della provincia di Khorasan Razavi presso l’Assemblea degli esperti

Ahmad Alam-Al Hoda è imam della preghiera del venerdì di Mashhad e rappresentante della provincia di Khorasan Razavi presso l’Assemblea degli esperti.

Nei suoi discorsi e sui media partecipa alla diffusione dell’odio nei confronti delle donne, dei manifestanti e delle minoranze religiose.

Alam-Al Hoda è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

20.3.2023

208.

RASTINEH Ahmad

احمد راستینه

Data di nascita: 1980

Luogo di nascita: provincia di Bakhtiari, Iran

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Funzione: membro del parlamento e portavoce della commissione parlamentare per la cultura.

Ahmad Rastineh è membro del parlamento iraniano (Madjles) e portavoce della sua commissione per la cultura. La commissione per la cultura ricopre una posizione di supervisione per controllare e sorvegliare le istituzioni incaricate di “diffondere la cultura della castità e dell’hijab”.

Rastineh promuove la linea dura riguardo ai principi culturali della rivoluzione islamica, specie in merito alle donne e all’uso del velo islamico/hijab. Nel corso delle proteste del 2022/2023 in Iran ha chiesto l’affermazione della legge che impone di indossare il velo alle donne iraniane. Ha altresì sostenuto il controllo di internet da parte del governo e le limitazioni al suo accesso.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

20.3.2023

209.

KHAN MOHAMMADI Hodjatoleslam Ali

حجت الاسلام علی خان محمدی

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Funzione: portavoce del quartier generale per ordinare il bene e proibire il male

Hodjatoleslam Ali Khan Mohammadi è il portavoce del quartier generale per ordinare il bene e proibire il male, inserito nell’elenco dell’UE.

Nel 2022 e nel 2023, in qualità di portavoce del quartier generale per ordinare il bene e proibire il male, ha dichiarato che non indossare l’hijab è reato e ha promosso la linea dura riguardo ai principi culturali della rivoluzione islamica, specie in merito alle donne e all’uso del velo islamico/hijab. Sempre in tale qualità ha espresso il suo sostegno alla repressione degli attivisti anti-hijab e ha contribuito alla sua legittimazione, compromettendo i diritti e le libertà di donne e ragazze.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

20.3.2023

210.

AKBARI Mohammad Sadegh

محمد صادق اکبری

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Funzione: giudice capo della provincia di Mazandaran

Mohammad Sadegh Akbari è giudice capo della provincia di Mazandaran.

In tale posizione è responsabile di aver inflitto condanne a morte in ingiusti processi (assenza di avvocati, estorsione di confessioni) e di aver torturato i condannati. Nel corso delle proteste del 2022/2023 è stato responsabile di aver disposto la chiusura dei negozi che non rispettavano le leggi sul velo islamico e di aver condannato a morte un manifestante infermo di mente di 35 anni che avrebbe bruciato il Corano.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

20.3.2023

211.

BARATI Morteza

مرتضی براتی

alias BARATI Qazi

Data di nascita: 30.11.1962

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Funzione: giudice che presiede la sezione 1 dei Tribunali rivoluzionari di Isfahan

Morteza Barati è il giudice che presiede la sezione 1 dei Tribunali rivoluzionari di Isfahan.

Nel gennaio 2023 ha condannato a morte per impiccagione almeno tre manifestanti, negando loro il diritto a un equo processo.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

20.3.2023

212.

AL HOSSEINI Musa Asif

موسی آصف الحسینی

alias AL-HOSSEINI Asef

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Funzione: giudice a capo della sezione 1 dei Tribunali rivoluzionari di Karaj, nella provincia di Alborz

Musa Asif Al Hosseini è il giudice a capo della sezione 1 dei Tribunali rivoluzionari di Karaj, nella provincia di Alborz.

I processi sotto la sua supervisione sono stati condotti in maniera sommaria, senza rispettare i diritti fondamentali degli imputati e sulla base di confessioni estorte a mezzo di pressioni e torture. Nel corso delle proteste del 2022/2023 ha presieduto i processi contro i manifestanti e ha pronunciato numerose condanne a morte, due delle quali sono state eseguite ai danni di Mohammed Karami e Mohammed Hosseini.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

20.3.2023

213.

JALILI Vahid

وحید جلیلی

Data di nascita: 1973

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Funzione: capo per gli affari culturali e l’evoluzione delle politiche presso la Radio Televisione della Repubblica islamica dell’Iran (IRIB)

Vahid Jalili è il capo per gli affari culturali e l’evoluzione delle politiche presso la Radio Televisione della Repubblica islamica dell’Iran (IRIB), inserita nell’elenco dell’UE.

Nel corso delle proteste del 2022/2023 l’IRIB ha trasmesso confessioni estorte a ostaggi stranieri. In ragione della sua posizione di alto livello presso l’IRIB, Jalili è direttamente coinvolto nella minaccia ai diritti umani degli ostaggi stranieri e nel loro trattamento disumano. È altresì responsabile di aver diffuso confessioni a fini di propaganda per sostenere il regime.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

20.3.2023».

 

Entità

 

Nome

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell’elenco

«34.

Consiglio supremo della rivoluzione culturale

Persona associata: KHOSROU PANAH Abdol Hossein (presidente e segretario)

Il Consiglio supremo della rivoluzione culturale è un organo strategico del regime responsabile dell’elaborazione e della formulazione di politiche e piani strategici in materia di scienza, istruzione, religione e ricerca.

Ha promosso numerosi progetti che compromettono la libertà di donne e ragazze, imponendo limitazioni al loro abbigliamento e alla loro istruzione. Le sue decisioni hanno altresì discriminato le minoranze, come i baha’i. Si tratta di un veicolo di promozione delle politiche dell’attuale regime.

Il Consiglio supremo della rivoluzione culturale è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

20.3.2023».


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