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Document 32022R2231

    Regolamento di esecuzione (UE) 2022/2231 del Consiglio del 14 novembre 2022 che attua il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran

    ST/14383/2022/INIT

    GU L 293I del 14.11.2022, p. 16–31 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2022/2231/oj

    14.11.2022   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    LI 293/16


    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/2231 DEL CONSIGLIO

    del 14 novembre 2022

    che attua il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran

    IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

    visto il regolamento (UE) n. 359/2011 del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran (1), in particolare l’articolo 12, paragrafo 1,

    vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

    considerando quanto segue:

    (1)

    Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 359/2011.

    (2)

    Il 25 settembre 2022 l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha rilasciato una dichiarazione a nome dell’Unione in cui deplora il diffuso e sproporzionato ricorso alla forza da parte delle forze di sicurezza iraniane nei confronti di manifestanti non violenti, il cui uso della forza ha causato un elevato numero di morti e feriti. Nella dichiarazione si afferma inoltre chiaramente che i responsabili dell’uccisione di Mahsa Amini devono essere chiamati a risponderne e si invitano le autorità iraniane a garantire indagini trasparenti e credibili per chiarire il numero di persone decedute e arrestate, rilasciare tutti i manifestanti non violenti e garantire un giusto processo a tutte le persone detenute. Si sottolinea inoltre che la decisione dell’Iran di limitare drasticamente l’accesso a Internet e di bloccare le piattaforme di messaggistica istantanea viola palesemente la libertà di espressione. Infine, si afferma che l’Unione avrebbe valutato tutte le opzioni disponibili per affrontare l’uccisione di Mahsa Amini e il modo in cui le forze di sicurezza iraniane hanno risposto alle successive manifestazioni.

    (3)

    In tale contesto, e in linea con l’impegno dell’Unione di affrontare con l’Iran tutte le questioni che destano preoccupazione, compresa la situazione dei diritti umani, 28 persone e tre entità dovrebbero essere inserite nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, entità e organismi oggetto delle misure restrittive di cui all’allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011.

    (4)

    È opportuno pertanto modificare di conseguenza l’allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011,

    HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

    Articolo 1

    L’allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011 è modificato come indicato nell’allegato del presente regolamento.

    Articolo 2

    Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

    Fatto a Bruxelles, il 14 novembre 2022

    Per il Consiglio

    Il presidente

    J. BORRELL FONTELLES


    (1)  GU L 100 del 14.4.2011, pag. 1.


    ALLEGATO

    Le seguenti persone ed entità sono aggiunte all’elenco di persone fisiche e giuridiche, entità e organismi riportato nell’allegato del regolamento (UE) n. 359/2011:

     

    Persone

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell’elenco

    «108.

    ABNOUSH Salar

    سالار آبنوش

    Data di nascita: 2.5.1962

    Luogo di nascita: Hamedan, Iran

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Funzione: Vicecomandante della Forza di resistenza Basij

    Salar Abnoush è il vicecomandante della Forza di resistenza Basij (inserita nell’elenco dell’UE).

    La Basij è un’organizzazione paramilitare volontaria che opera sotto l’IRGC con sezioni in tutto l’Iran. Ha il compito di incanalare il sostegno popolare al regime iraniano.

    La Basij è nota per il reclutamento di volontari, molti dei quali minori adolescenti, e per gli attacchi “a onda umana” nel corso della guerra tra Iran e Iraq. Dopo le controverse elezioni presidenziali iraniane del 2009, la Basij ha brutalmente messo a tacere le proteste e attaccato i dormitori studenteschi. La Basij ha due missioni: offrire formazione militare difensiva per proteggere il regime dall’invasione straniera e reprimere le attività contro il regime a livello nazionale ricorrendo a violenza di strada e intimidazione.

    La Basij è una delle forze cui il governo ha ordinato di soffocare le proteste del settembre/ottobre 2022. Ha ferito e ucciso diversi manifestanti. Stando ad alcune fonti, membri della Basij sotto il comando di Salar Abnoush hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani in Iran. Egli è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    109.

    REZAEI Qasem (alias REZAEI Ghasem)

    رضایی قاسم

    Data di nascita: 27.9.1961

    Luogo di nascita: Abhar, Iran

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Documento d’identità nazionale n.: D10005996 (Iran)

    Funzione: Vicecomandante delle forze dell’ordine (LEF) della Repubblica islamica dell’Iran

    Qasem Rezaei è il vicecomandante delle forze dell’ordine iraniane (LEF).

    Ha supervisionato direttamente atti di violenza nei confronti di detenuti, torture e percosse comprese. Ha giustificato le azioni delle forze di sicurezza a seguito dell’uso letale della forza nei confronti di dimostranti iraniani e ha invitato a proseguire le violenze nei confronti dei dimostranti nel maggio 2022.

    È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    110.

    AMANOLLAHI Manouchehr (alias AMANOLLAHI BAHARVAND Manouchehr)

    منوچهر امن اللهي

    Data di nascita: marzo 1965 o 1966

    Luogo di nascita: Khorramabad, Iran

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Funzione: Comandante delle forze dell’ordine (LEF) della Repubblica islamica dell’Iran nella provincia di Chaharmahal e Bakhtiari

    Manouchehr Amanollahi è il comandante delle forze dell’ordine (LEF) della Repubblica islamica dell’Iran (inserite nell’elenco dell’UE) nella provincia di Chaharmahal e Bakhtiari.

    Nel corso del suo mandato, le LEF hanno soffocato le proteste nella provincia causate nel 2021 dalla carenza di acqua e nel 2022 dal razionamento dei viveri. Le unità delle LEF sotto il comando di Amanollahi hanno utilizzato munizioni attive sui manifestanti nel sedare le proteste, causando vari decessi. In qualità di consulente della dirigenza delle LEF, Amanollahi è stato altresì coinvolto nella risposta delle LEF alle proteste a livello nazionale nel novembre 2019, che ha causato la morte di centinaia di manifestanti.

    È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    111.

    HEIDARI Kiyumars (alias HEYDARI Kioumars, HEYDARI Amir Kyomarth)

    حیدری کیومرث

    Data di nascita: 1964

    Luogo di nascita: Kermanshah, Iran

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Brigadier Generale

    Funzione: Comandante delle forze di terra dell’esercito iraniano

    Il Brigadier Generale Kiyumars Heidari è il comandante delle forze di terra dell’esercito iraniano e riferisce direttamente alla guida suprema della Repubblica islamica dell’Iran.

    Ha ammesso pubblicamente il coinvolgimento proprio e della sua forza nella risposta violenta alle proteste del novembre 2019, che ha causato la morte di centinaia di manifestanti. Le palesi e gravi violazioni dei diritti umani da parte delle forze, quali sparatorie indiscriminate con munizioni attive contro manifestanti pacifici, compresi minori, sono ampiamente documentate da quando sono iniziate le proteste per la morte di Mahsa Amini a metà settembre 2022. Oltre 70 manifestanti sono morti e centinaia sono stati gravemente feriti. Le forze di terra dell’esercito, che sono sotto il controllo di Heidari, sono state coinvolte in occasione della repressione delle proteste e hanno ucciso almeno una persona. Lo stesso Heidari ha dichiarato che è stato fatto ricorso alle sue forze per affrontare le proteste del 2022.

    È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    112.

    MAJID Vahid Mohammad Naser

    وحید مجید

    Data di nascita: 15.8.1964

    Luogo di nascita: Esfahan, Iran

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Documento d’identità nazionale n.: 3874409929 (Iran)

    Funzione: Capo della polizia Criminalità informatica iraniana

    Vahid Mohammad Naser Majid è il capo della polizia Criminalità informatica iraniana (inserita nell’elenco dell’UE).

    La polizia Criminalità informatica iraniana influenza e limita l’accesso a Internet in Iran e arresta arbitrariamente le persone per aver espresso online critiche nei confronti del regime iraniano. La polizia Criminalità informatica è impegnata in una serie di arresti e azioni penali a livello nazionale. Fornisce sostegno al regime iraniano nella sua risposta violenta alle proteste a livello nazionale rivolta a persone che si esprimono in difesa dei loro diritti legittimi.

    Nel suo ruolo di capo della polizia Criminalità informatica iraniana, Vahid Mohammad Naser Majid è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    113.

    NEJAT Hossein (alias ZIBAYINEJAD Mohammad-Hossein)

    حسین نجات

    Data di nascita: 1955

    Luogo di nascita: Shiraz, Iran

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Brigadier Generale

    Funzione: Vicecomandante di Sarallah (alias Tharullah, Thar-Allah, Tharallah, Tharallollah)

    Il Brigadier Generale Hossein Nejat è il vicecomandante di Sarallah, un apparato di sicurezza dedicato dello Stato iraniano connesso all’IRGC con sede a Teheran, dal 21 giugno 2020.

    Sarallah è essenziale per la sicurezza di Teheran in quanto la sede centrale è responsabile di proteggere la capitale e le istituzioni governative da qualsiasi minaccia quali colpi di Stato o proteste antigovernative.

    Le truppe di Sarallah sotto il comando diretto di Nejat sono incaricate di sedare le proteste antigovernative, ivi compresa la repressione violenta delle proteste pacifiche nel 2022.

    È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    114.

    MAROUFI Hossein

    حسین معروفی

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Generale

    Funzione: Vicecapo della mobilitazione del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Sistan e Baluchestan

    Il Generale Sardar Hossein Maroufi è il vicecapo della mobilitazione del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Sistan e Baluchestan. In quanto tale è un membro di spicco dell’IRGC in tale provincia.

    La provincia di Sistan e Baluchestan ha visto alcune delle più violente repressioni operate dalle forze di sicurezza iraniane, comprese le forze dell’IRGC, nel corso dell’ondata di proteste del 2022. Il 30 settembre 2022 la capitale della provincia Zahedan ha vissuto un “venerdì di sangue” quando le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco su una protesta nata attorno alla preghiera del venerdì. Secondo le stime sono almeno 70 i manifestanti deceduti in seguito a colpi di arma da fuoco. Da allora le violenze nei confronti dei partecipanti alle successive proteste sono continuate.

    Sardar Hossein Maroufi è tra i responsabili della violenza dell’IRGC nei confronti dei manifestanti nella provincia di Sistan e Baluchestan, in particolare attorno al “venerdì di sangue”.

    È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    115.

    ABSALAN Parviz

    آبسالان پرویز

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Generale

    Funzione: Vicecapo dell’IRGC nella provincia di Sistan e Baluchestan

    Il Generale Parviz Absalan è il vicecapo dell’IRGC nella provincia di Sistan e Baluchestan. L’IRGC è un elemento centrale delle forze di sicurezza iraniane in detta provincia, dove è chiamato anche esercito Salman.

    Le forze di sicurezza nella provincia di Sistan e Baluchestan hanno fatto ricorso alla violenza brutale nei confronti di manifestanti pacifici, minori compresi, durante l’ondata di proteste nell’autunno del 2022.

    In qualità di vicecapo dell’IRGC nella provincia di Sistan e Baluchestan, Parviz Absalan è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    116.

    SHAFAHI Ahmad (alias SHAFAI Ahmad)

    احمد شفاهی

    Data di nascita: 21.5.1968

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Brigadier Generale

    Funzione: comandante e addetto alle pubbliche relazioni dell’IRGC nella provincia di Sistan e Baluchestan

    Il Brigadier Generale Ahmad Shafahi è un comandante dell’IRGC nella provincia di Sistan e Baluchestan ed è addetto alle pubbliche relazioni. L’IRGC è un elemento centrale delle forze di sicurezza iraniane in detta provincia, dove è chiamato anche “esercito Salman”.

    Le forze di sicurezza nella provincia di Sistan e Baluchestan hanno fatto ricorso alla violenza brutale nei confronti di manifestanti pacifici, minori compresi, durante l’ultima ondata di proteste nell’autunno del 2022.

    In qualità di comandante dell’IRGC nella provincia di Sistan e Baluchestan, Sardar Ahmed è responsabile pertanto di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    117.

    KOCHZAEI Ebrahim (alias KOCHZAI Ebrahim, KOUCHAKZAEI Ebrahim)

    کوچزایی ابراهیم

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Colonnello

    Funzione: capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella città di Chabahar, nella provincia di Sistan e Baluchestan

    Il colonnello Ebrahim Kochzaei è il capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella città di Chabahar, nella provincia di Sistan e Baluchestan.

    Le forze di sicurezza nella provincia di Sistan e Baluchestan, Chabahar compresa, hanno fatto ricorso alla violenza brutale nei confronti di manifestanti pacifici, minori compresi, durante l’ondata di proteste nell’autunno del 2022.

    Kochzaei è inoltre indicato come autore dello stupro, nel settembre 2022, di una ragazza di 15 anni che si trovava in stato di fermo di polizia a Chabahar.

    Ebrahim Kochzaei è responsabile pertanto di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    118.

    TAHERI Ahmad

    طاهری احمد

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Brigadier Generale

    Funzione: capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella provincia di Sistan e Baluchestan

    Il Brigadier Generale Ahmed Taheri è il capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella provincia iraniana di Sistan e Baluchestan.

    Le forze di sicurezza nella provincia di Sistan e Baluchestan hanno fatto ricorso alla violenza brutale nei confronti di manifestanti pacifici, minori compresi, durante l’ondata di proteste nell’autunno del 2022.

    In qualità di capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella provincia di Sistan e Baluchestan, Ahmed Taheri è responsabile pertanto di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    119.

    HOSSEINI Seyed Sadegh

    سید صادق حسینی

    Data di nascita: 1963 o 1964

    Luogo di nascita: Dehloran, Iran

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Generale

    Funzione: capo dell’IRGC nella provincia del Kurdistan

    Il Generale Seyed Sadegh Hosseini è il capo del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia del Kurdistan.

    La provincia del Kurdistan ha subito gravi episodi di violenza da parte delle forze di sicurezza iraniane, IRGC compreso, in occasione dell’ondata di proteste del 2022. Inoltre l’IRGC utilizza la provincia del Kurdistan quale base per condurre operazioni militari contro il Kurdistan iracheno, il che ha causato la morte di oltre una dozzina di non combattenti.

    Seyed Sadegh Hosseini è pertanto tra i responsabili della violenza dell’IRGC nei confronti dei manifestanti nella provincia del Kurdistan. È responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    120.

    RAJABPOUR Sereng Hossein

    رجبپور سرنگ حسین

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Colonnello

    Funzione: comandante della forza Beit al-Maqdis (IRGC nel Kurdistan) nella città di Sanandaj

    Il Colonnello Sereng Hossein Rajabpour è il comandante della forza Beit al-Maqdis (IRGC nel Kurdistan) nella città di Sanandaj nella provincia del Kurdistan.

    La provincia del Kurdistan ha subito gravi episodi di violenza da parte delle forze di sicurezza iraniane, IRGC compreso, in occasione dell’ondata di proteste del 2022, soprattutto nella città di Sanandaj.

    Sereng Hossein Rajabpour è pertanto tra i responsabili della violenza nei confronti dei manifestanti nella provincia del Kurdistan. È responsabile pertanto di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    121.

    ASL Gholamhossein Mohammadi

    اصل غلامحسین محمدی

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Funzione: capo dell’IRGC nella provincia di Ardabil

    Gholamhossein Mohammadi Asl è il capo del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Ardabil, una provincia con una minoranza etnica azera.

    Le forze di sicurezza iraniane, tra cui l’IRGC, hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani nella provincia di Ardabil durante le proteste del 2022. Secondo alcune segnalazioni una studentessa iraniana di nome Asra Panahi è stata picchiata a morte dalle forze di sicurezza per aver rifiutato di cantare l’inno a favore del regime.

    Gholamhossein Mohammadi Asl è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    122.

    ABDI Shakar

    عبدی شکار

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Colonnello

    Funzione: vicecapo dell’IRGC nella provincia di Ardabil

    Il Colonnello Shakar Abdi è il vicecapo del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Ardabil, una provincia con una minoranza etnica azera.

    Le forze di sicurezza iraniane, tra cui l’IRGC, hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani nella provincia di Ardabil durante le proteste del 2022. Secondo alcune segnalazioni una studentessa iraniana di nome Asra Panahi è stata picchiata a morte dalle forze di sicurezza per aver rifiutato di cantare l’inno a favore del regime.

    Shakar Abdi è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    123.

    HASSANZADEH Hasan

    حسنزاده حسن

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Brigadier Generale

    Funzione: capo dell’IRGC nella provincia di Teheran

    Il Brigadier Generale Hasan Hassanzadeh è il capo del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Teheran.

    Le forze di sicurezza iraniane, tra cui l’IRGC, hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani nella provincia di Teheran durante le proteste del 2022.

    Hasan Hassanzadeh è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    124.

    AGHAEI Morteza Mir (alias MIRAGHAEI Morteza)

    آقایی مرتضا میر

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Colonnello

    Funzione: capo della Basij nella città di Sanandaj

    Il colonnello Morteza Mir Aghaei è il capo della Basij nella città di Sanandaj, nella provincia del Kurdistan.

    Le forze di sicurezza iraniane, tra cui l’IRGC e la sua Basij, hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani a Sanandaj durante le proteste del 2022.

    Morteza Mir Aghaei è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    125.

    MOHAMMADIAN Abbas-Ali

    محمدیان عباس-علی

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Funzione: capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella provincia di Alborz (Karaj)

    Abbas-Ali Mohammadian è il capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella provincia di Alborz (Karaj) dal 2017.

    Alborz (Karaj) è una provincia in cui dal settembre 2022 si sono svolte importanti manifestazioni, cui la polizia ha risposto con un uso eccessivo della violenza. Le forze di sicurezza hanno spesso sparato direttamente contro manifestanti pacifici causando numerose vittime, compresi minori.

    In qualità di capo delle LEF nella provincia di Alborz (Karaj), Abbas-Ali Mohammadian è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    126.

    JAHANBAKHSH Rahim

    جهانبخش رحیم

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Brigadier Generale

    Funzione: capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella provincia dell’Azerbaigian occidentale

    Il Brigadier Generale Rahim Jahanbakhsh è il capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella provincia dell’Azerbaigian occidentale.

    L’Azerbaigian occidentale è una provincia in cui dal settembre 2022 si sono svolte importanti manifestazioni, cui la polizia ha risposto con un uso eccessivo della violenza.

    È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    127.

    SHEIKHNEJAD Hassan

    شیخنژاد حسن

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Colonnello

    Funzione: capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) a Urumeh (alias Ouroumieh), capitale della provincia dell’Azerbaigian occidentale.

    Il colonnello Hassan Sheikhnejad è il capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) a Urumeh, la capitale della provincia dell’Azerbaigian occidentale.

    A Urumeh le forze di sicurezza iraniane hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani durante le proteste del 2022.

    È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    128.

    SAADATI Mahmoud

    سعادتی محمود

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Colonnello

    Funzione: capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella città di Zahedan, nella provincia di Sistan e Baluchestan

    Il colonnello Mahmoud Saadati è il capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella città di Zahedan, nella provincia di Sistan e Baluchestan.

    A Zahedan le forze di sicurezza iraniane hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani durante le proteste del 2022.

    Mahmoud Saadati è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    129.

    MIRZAI Morteza

    میرزای مرتضا

    Luogo di nascita: Khorram Abad, Iran

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Brigadier Generale

    Funzione: capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella provincia di Mazandaran.

    Il Brigadier Generale Morteza Mirzai è il capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella provincia di Mazandaran.

    Nella provincia di Mazandaran le forze di sicurezza iraniane hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani durante le proteste del 2022.

    Morteza Mirzai è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    130.

    MALIKI Azizullah

    عزیزالله ملکی

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Generale

    Funzione: capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella provincia di Gilan

    Il generale Azizullah Maliki è il capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella provincia di Gilan.

    Nel 2022 Azizullah Maliki ha diretto la violenta repressione delle proteste nella provincia di Gilan. Ha fatto sentire la propria voce nei media, difendendo con veemenza la violenta reazione delle forze di sicurezza alle proteste di settembre e ottobre 2022.

    In qualità di capo delle LEF nella provincia di Gilan, Azizullah Maliki è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    131.

    MORADI Ali-Reza

    مرادی علی-رضا

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Funzione: capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella città di Sanandaj

    Ali-Reza Moradi è il capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella città di Sanandaj, nella provincia del Kurdistan, dal 2018.

    In tale posizione, Ali-Reza Moradi riferisce al capo di Stato maggiore delle forze armate in Iran, direttamente sotto l’autorità della guida suprema della Repubblica islamica dell’Iran.

    Moradi è responsabile dell’arresto di massa di manifestanti e di aver ordinato l’uso di armi letali contro manifestanti disarmati durante le proteste a livello nazionale svoltesi nel novembre 2019 a Sanandaj, causando la morte di almeno due manifestanti.

    Le palesi e gravi violazioni dei diritti umani da parte delle forze di polizia a Sanandaj, quali sparatorie indiscriminate con munizioni attive contro manifestanti pacifici, compresi minori, sono documentate da quando sono iniziate le proteste per la morte di Mahsa Amini a metà settembre 2022.

    Moradi ha inoltre caldeggiato pubblicamente l’adozione di un approccio duro nei confronti dei partecipanti alle manifestazioni. Dall’inizio delle manifestazioni nel 2022, le forze di polizia hanno inoltre detenuto arbitrariamente numerosi difensori dei diritti umani e giornalisti.

    Ali-Reza Moradi è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    132.

    RAFIEI Enayatollah

    رفیعی عنایاتولله

    Data di nascita: 1970

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Capitano

    Funzione: comandante della squadra che ha arrestato Mahsa Amini

    Il capitano Enayatollah Rafiei è membro della polizia morale (inserita nell’elenco dell’UE), una polizia religiosa islamica che fa parte delle forze dell’ordine iraniane (LEF). È il comandante della squadra che ha arrestato Mahsa Amini.

    Il 13 settembre 2022 Rafiei e altri tre membri della sua squadra hanno arrestato arbitrariamente, a Teheran, la ventiduenne Mahsa Amini per aver indossato impropriamente il velo islamico. Successivamente Mahsa Amini è stata portata presso la sede della polizia morale per una “sessione di rieducazione e orientamento”. Secondo notizie e testimoni affidabili, durante la detenzione è stata sottoposta a percosse e maltrattamenti brutali, che ne hanno determinato il ricovero ospedaliero e la morte il 16 settembre 2022. Il comportamento abusivo della polizia morale non si limita a questo caso ed è stato ampiamente documentato.

    In qualità di comandante della squadra, il capitano Enayatollah Rafiei è responsabile della morte di Amini e, pertanto, di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    133.

    KHOSHNAMVAND Ali

    خوشناموند علی

    Data di nascita: 1995

    Luogo di nascita: Khoshnamvand, (Khushnamvand) nel distretto di Kouhdasht della provincia di Lorestan nell’Iran occidentale

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: maschile

    Grado: Sergente

    Funzione: membro della squadra che ha arrestato Mahsa Amini

    Il sergente Ali Khoshnamvand è membro della polizia morale (inserita nell’elenco dell’UE), una polizia religiosa islamica che fa parte delle forze dell’ordine iraniane (LEF). È uno degli ufficiali della squadra che ha arrestato Mahsa Amini.

    Il 13 settembre 2022 Khoshnamvand e altri tre membri di una squadra hanno arrestato arbitrariamente, a Teheran, la ventiduenne Mahsa Amini per aver indossato impropriamente il velo islamico. Successivamente Mahsa Amini è stata portata presso la sede della polizia morale per una “sessione di rieducazione e orientamento”. Secondo notizie e testimoni affidabili, durante la detenzione è stata sottoposta a percosse e maltrattamenti brutali, che ne hanno determinato il ricovero ospedaliero e la morte il 16 settembre 2022. Il comportamento abusivo della polizia morale non si limita a questo caso ed è stato ampiamente documentato.

    In qualità di uno degli ufficiali che hanno arrestato Amini, il sergente Ali Khoshnamvand è responsabile della morte di Amini e, pertanto, di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    134.

    GHORBAN-HOSSEINI Fatemeh

    قربان-حسینی فاطمه

    Data di nascita: 1995

    Luogo di nascita: Teheran, Iran

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: femminile

    Funzione: membro della squadra della polizia morale che ha arrestato Mahsa Amini

    Fatemeh Ghorban-Hosseini è membro della polizia morale (inserita nell’elenco dell’UE), una polizia religiosa islamica che fa parte delle forze dell’ordine iraniane (LEF). È una degli ufficiali della squadra che ha arrestato Mahsa Amini.

    Il 13 settembre 2022 Ghorban-Hosseini e altri tre membri di una squadra hanno arrestato arbitrariamente, a Teheran, la ventiduenne Mahsa Amini per aver indossato impropriamente il velo islamico. Successivamente Mahsa Amini è stata portata presso la sede della polizia morale per una “sessione di rieducazione e orientamento”. Secondo notizie e testimoni affidabili, durante la detenzione è stata sottoposta a percosse e maltrattamenti brutali, che ne hanno determinato il ricovero ospedaliero e la morte il 16 settembre 2022. Il comportamento abusivo della polizia morale non si limita a questo caso ed è stato ampiamente documentato.

    In qualità di una degli ufficiali che hanno arrestato Amini, Fatemeh Ghorban-Hosseini è responsabile della morte di Amini e, pertanto, di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    135.

    SAFARI Parastou

    سفری پرستو

    Data di nascita: 1986

    Luogo di nascita: Kermanshah, Iran

    Cittadinanza: iraniana

    Sesso: femminile

    Funzione: membro della squadra della polizia morale che ha arrestato Mahsa Amini

    Parastou Safari è membro della polizia morale (inserita nell’elenco dell’UE), una polizia religiosa islamica che fa parte delle forze dell’ordine iraniane (LEF). È una degli ufficiali della squadra che ha arrestato Mahsa Amini.

    Il 13 settembre 2022 Safari e altri tre membri di una squadra hanno arrestato arbitrariamente, a Teheran, la ventiduenne Mahsa Amini per aver indossato impropriamente il velo islamico. Successivamente Mahsa Amini è stata portata presso la sede della polizia morale per una “sessione di rieducazione e orientamento”. Secondo notizie e testimoni affidabili, durante la detenzione è stata sottoposta a percosse e maltrattamenti brutali, che ne hanno determinato il ricovero ospedaliero e la morte il 16 settembre 2022. Il comportamento abusivo della polizia morale non si limita a questo caso ed è stato ampiamente documentato.

    In qualità di una degli ufficiali che hanno arrestato Amini, Parastou Safari è responsabile della morte di Amini e, pertanto, di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022».

     

    Entità

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell’elenco

    «9.

    Fondazione cooperativa Basij (alias Bonyad-eh Tàavon-eh Basij)

    بنیاد تعاون بسیج

    Indirizzo: Teheran, Iran

    Tipo di entità: Fondazione/Rete societaria

    Altre entità associate: IRGC, Forza di resistenza Basij

    La Fondazione cooperativa Basij (BCF) è una delle affiliate della Forza di resistenza Basij (inserita nell’elenco dell’UE).

    La BCF è stata istituita nel 1996 e la sua missione comprende la promozione e il sostegno della Basij. Tra le attività della BCF figura il finanziamento della Forza di resistenza Basij (inserita nell’elenco dell’UE).

    Pertanto, la BCF è associata alla Forza di resistenza Basij, un’entità responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    10.

    Press TV

    پرس تو

    Indirizzo: 4 East 2nd St., Farhang Blvd., Saadat Abad, 19977-66411 Teheran, Iran

    Numero di telefono: tel. +98 21 230 66 660

    E-mail: Presstv@presstv.ir

    Tipo di entità: Emittente televisiva di Stato

    Press TV è responsabile della produzione e trasmissione di confessioni estorte a detenuti, fra cui giornalisti, attivisti politici, esponenti di minoranze curde e arabe, in violazione dei diritti a un giusto processo e a un equo processo riconosciuti a livello internazionale.

    Press TV è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

    14.11.2022

    11.

    Arvan Cloud (alias Abr Arvan; Noyan Abr Arvan Co.; Arwan Company; Arvancloud)

    آرون کلود

    Indirizzo: Zafar St. Africa Blvd., Teheran, Iran

    Tipo di entità: Impresa privata

    Altre entità associate: IRGC, ministero iraniano delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione

    Arvan Cloud è una società informatica iraniana che sostiene gli sforzi del governo iraniano volti a controllare l’accesso all’intranet iraniana. Dal 2020 è uno dei principali partner del progetto del governo iraniano, in generale, e del ministro iraniano delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, in particolare, inteso a creare una versione iraniana distinta di Internet. Tale intranet nazionale con punti di connessione all’Internet globale contribuirà a controllare il flusso di informazioni tra l’intranet iraniana e l’Internet globale.

    In tal modo, Arvan Cloud è coinvolta nella censura e nel sostegno agli sforzi compiuti dal governo iraniano per chiudere Internet in risposta alle recenti proteste in Iran. Arvan Cloud è inoltre associata a persone responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in Iran, quale il ministro iraniano delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione inserito nell’elenco dell’UE.

    14.11.2022».


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