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Document 32022R2230
Council Implementing Regulation (EU) 2022/2230 of 14 November 2022 implementing Regulation (EU) No 359/2011 concerning restrictive measures directed against certain persons, entities and bodies in view of the situation in Iran
Regolamento di esecuzione (UE) 2022/2230 del Consiglio del 14 novembre 2022 che attua il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran
Regolamento di esecuzione (UE) 2022/2230 del Consiglio del 14 novembre 2022 che attua il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran
ST/14108/2022/INIT
GU L 293I del 14.11.2022, p. 13–15
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
In force
14.11.2022 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
LI 293/13 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/2230 DEL CONSIGLIO
del 14 novembre 2022
che attua il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 359/2011 del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran (1), in particolare l’articolo 12, paragrafo 1,
vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
(1) |
Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 359/2011. |
(2) |
Il 25 settembre 2022 l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha rilasciato una dichiarazione a nome dell’Unione in cui deplora il diffuso e sproporzionato ricorso alla forza da parte delle forze di sicurezza iraniane nei confronti di manifestanti non violenti, che ha causato un elevato numero di morti e feriti. Nella dichiarazione si afferma inoltre che i responsabili dell’uccisione di Mahsa Amini devono essere chiamati a risponderne e si invitano le autorità iraniane a garantire indagini trasparenti e credibili per chiarire il numero di persone decedute e arrestate, a rilasciare tutti i manifestanti non violenti e a garantire un giusto processo a tutte le persone detenute. Nella dichiarazione si sottolinea inoltre che la decisione dell’Iran di limitare drasticamente l’accesso a Internet e di bloccare le piattaforme di messaggistica istantanea viola palesemente la libertà di espressione. Infine, nella dichiarazione si afferma che l’Unione valuterà tutte le opzioni disponibili per affrontare l’uccisione di Mahsa Amini e il modo in cui le forze di sicurezza iraniane hanno risposto alle successive manifestazioni. |
(3) |
Il 17 ottobre 2022 il Consiglio ha adottato il regolamento di esecuzione (UE) 2022/1955 (2), che inserisce undici persone e quattro entità nell’elenco delle persone, entità e organismi oggetto delle misure restrittive di cui all’allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011 per il loro coinvolgimento in gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
(4) |
In tale contesto, e in linea con l’impegno dell’Unione di affrontare con l’Iran tutte le questioni che destano preoccupazione, compresa la situazione dei diritti umani, una persona dovrebbe essere inserita nell’elenco delle persone, entità e organismi oggetto delle misure restrittive di cui all’allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011. |
(5) |
È pertanto opportuno modificare di conseguenza l’allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L’allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011 è modificato come indicato nell’allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 14 novembre 2022
Per il Consiglio
Il presidente
J. BORRELL FONTELLES
(1) GU L 100 del 14.4.2011, pag. 1.
(2) Regolamento di esecuzione (UE) 2022/1955 del Consiglio, del 17 ottobre 2022, che attua il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran (GU L 269 I del 17.10.2022, pag. 1).
ALLEGATO
La persona seguente è aggiunta all’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi riportato nell’allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011:
Persone
|
Nome |
Informazioni identificative |
Motivi |
Data di inserimento nell’elenco |
«107. |
VAHIDI Ahmad احمد وحیدی |
Luogo di nascita: Shiraz (Iran) Data di nascita: 27 luglio 1958 Cittadinanza: iraniana Sesso: maschile Carica: ministro dell’Interno |
Ahmad Vahidi è il ministro dell’Interno dell’Iran dal 25 agosto 2021. In quanto tale, è responsabile delle forze dell’ordine iraniane (LEF). Da quando è entrato in carica, un numero senza precedenti di funzionari militari e di sicurezza è stato nominato governatore provinciale che svolge un ruolo chiave nel coordinamento delle attività di controllo della folla condotte dalle forze speciali di polizia, dalla milizia Basij e dal Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC). Palesi e gravi violazioni dei diritti umani da parte delle LEF, quali sparatorie indiscriminate con munizioni attive contro manifestanti pacifici, compresi minori, sono ampiamente documentate da quando sono iniziate le proteste per la morte di Mahsa Amini, a metà settembre 2022.. Oltre 70 manifestanti sono morti e centinaia sono stati gravemente feriti, compresi minori. Dall’inizio delle manifestazioni, le forze di polizia hanno inoltre detenuto arbitrariamente numerosi difensori dei diritti umani e giornalisti. Vahidi ha inoltre caldeggiato pubblicamente un approccio severo nei confronti delle persone che partecipano a manifestazioni. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
14.11.2022» |