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Document 32022R0592

Regolamento di esecuzione (UE) 2022/592 del Consiglio dell'11 aprile 2022 che attua il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran

ST/6861/2022/INIT

GU L 114 del 12.4.2022, p. 37–43 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2022/592/oj

12.4.2022   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 114/37


REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/592 DEL CONSIGLIO

dell'11 aprile 2022

che attua il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 359/2011 del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran (1), in particolare l'articolo 12, paragrafo 1,

vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 359/2011.

(2)

In base a un riesame della decisione 2011/235/PESC (2), il Consiglio ha deciso che è opportuno prorogare le misure restrittive ivi previste fino al 13 aprile 2023.

(3)

Tre persone designate nell'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011 sono decedute e le relative voci dovrebbero essere cancellate da tale allegato. Il Consiglio ha inoltre concluso che è opportuno aggiornare le voci riguardanti 25 persone figuranti nell'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011.

(4)

È opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

L'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011 è modificato conformemente all'allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Lussemburgo, l'11 aprile 2022

Per il Consiglio

Il presidente

J. BORRELL FONTELLES


(1)  GU L 100 del 14.4.2011, pag. 1.

(2)  Decisione 2011/235/PESC del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran (GU L 100 del 14.4.2011, pag. 51).


ALLEGATO

L'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011 («Elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi di cui all'articolo 2, paragrafo 1») è così modificato:

1)

le voci n. 27 (relativa a ZARGAR Ahmad), n. 38 (relativa a FIRUZABADI Maj-Gen Dr Seyyed Hasan) e n. 41 (relativa a HEJAZI Mohammad) nell'elenco intitolato «Persone» sono cancellate;

2)

le voci relative alle 25 persone che seguono sono sostituite dalle seguenti:

Persone

 

Nome

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell'elenco

«1.

AHMADI- MOQADDAM Esmail

Luogo di nascita: Teheran (Iran)

Data di nascita: 1961

Sesso: maschile

Direttore dell'Università e dell'Istituto superiore di ricerca in materia di difesa nazionale dal 20 settembre 2021. Ex consigliere di alto livello per la sicurezza presso il capo di Stato maggiore delle forze armate. Capo della polizia nazionale iraniana dal 2005 fino all'inizio del 2015. Inoltre, capo della polizia Criminalità informatica iraniana (nell'elenco UE) dal gennaio 2011 fino all'inizio del 2015. Le forze sotto il suo comando hanno condotto brutali attacchi contro pacifiche manifestazioni di protesta e un violento assalto alla Casa dello studente dell'Università di Teheran nella notte del 15 giugno 2009. Ex capo del quartier generale iraniano a sostegno del popolo yemenita.

12.4.2011

20.

MOGHISSEH Mohammad (alias NASSERIAN)

Sesso: maschile

Giudice della Corte suprema dal novembre 2020. Ex capo della sezione 28 del tribunale rivoluzionario di Teheran. Ritenuto anche responsabile delle condanne di membri della comunità bahài. Si è occupato di casi post-elettorali. Ha inflitto condanne a lunghe pene detentive durante gli ingiusti processi contro attivisti sociali e politici e giornalisti e varie condanne a morte nei confronti di manifestanti e attivisti sociali e politici.

12.4.2011

21.

MOHSENI-EJEI Gholam-Hossein

Luogo di nascita: Ejiyeh (Iran)

Data di nascita: all'incirca 1956

Sesso: maschile

Capo della magistratura dal luglio 2021. Membro del Consiglio per la determinazione delle scelte. Procuratore generale dell'Iran dal settembre 2009 al 2014. Ex vicecapo della magistratura (dal 2014 al luglio 2021) e portavoce della magistratura (2010-2019). Ministro dell'intelligence dal 2005 al 2009. Mentre era ministro dell'intelligence durante le elezioni del 2009, agenti dell'intelligence sotto il suo comando si sono resi responsabili della detenzione e tortura, nonché dell'estorsione di confessioni false a mezzo di pressioni, di centinaia di attivisti, giornalisti, dissidenti ed esponenti politici riformisti. Inoltre, personalità politiche sono state costrette a rilasciare confessioni false durante interrogatori insopportabili, che hanno incluso torture, maltrattamenti, ricatti e minacce ai familiari.

12.4.2011

22.

MORTAZAVI Said (alias MORTAZAVI Saeed)

Luogo di nascita: Meybod, Yazd (Iran)

Data di nascita: 1967

Sesso: maschile

Capo del sistema di welfare dal 2011 al 2013. Procuratore generale di Teheran fino all'agosto 2009. In qualità di procuratore generale di Teheran, ha emesso un ordine generale di detenzione di centinaia di attivisti, giornalisti e studenti. Nel gennaio 2010 un'inchiesta parlamentare lo ha ritenuto direttamente responsabile della detenzione di tre prigionieri che in seguito sono morti in prigione. È stato sospeso dall'incarico nell'agosto 2010 a seguito di un'indagine della magistratura iraniana sul suo ruolo nella morte dei tre detenuti su suo ordine dopo le elezioni.

Nel novembre 2014 il suo ruolo nella morte di detenuti è stato ufficialmente riconosciuto dalle autorità iraniane. Il 19 agosto 2015 un tribunale iraniano lo ha assolto da accuse legate alla tortura e alla morte di tre giovani avvenute presso il carcere di Kahrizak nel 2009. Condannato a una pena detentiva nel 2017 e rilasciato nel settembre 2019. Nell'agosto 2021 la Corte suprema iraniana ha emesso una sentenza che sosteneva appieno Said Mortazavi, annullando la sua precedente condanna a due anni di reclusione.

12.4.2011

25.

SALAVATI Abdolghassem

Sesso: maschile

Giudice presso il tribunale speciale per i reati finanziari, sezione 4, dal 2019. Ex capo della sezione 15 del tribunale rivoluzionario di Teheran. Giudice istruttore presso il tribunale di Teheran. Incaricato dei casi post-elettorali, è stato il giudice che ha presieduto i "processi farsa" dell'estate 2009 e ha condannato a morte due monarchici chiamati a comparire in detti processi farsa. Ha condannato a lunghe pene detentive oltre un centinaio di prigionieri politici, attivisti per i diritti umani e manifestanti.

Nel 2018 è emerso che ha continuato a infliggere condanne analoghe senza la corretta osservanza di eque procedure di audizione.

12.4.2011

28.

YASAGHI Ali-Akbar

Sesso: maschile

Giudice della Corte suprema, a capo della 13a sezione. Viceamministratore delegato della fondazione Setad-e Dieh. Presidente del tribunale rivoluzionario di Mashhad (2001-2011). I processi sotto la sua giurisdizione sono stati condotti in maniera sommaria e a porte chiuse, senza rispettare i diritti fondamentali degli imputati. Dato che le sentenze di esecuzione sono state emesse in massa (fino a 550 sentenze tra l'estate 2009 e l'estate 2011), le condanne a morte sono state inflitte senza la corretta osservanza di eque procedure di audizione.

12.4.2011

30.

ESMAILI Gholam-Hossein (alias ESMAILI Gholam Hossein)

Sesso: maschile

Capo di stato maggiore del presidente iraniano Raisi dall'agosto 2021. Portavoce giudiziario dall'aprile 2019 al luglio 2021. Ex capo della magistratura di Teheran. Ex capo dell'organizzazione carceraria dell'Iran. In tale veste, è stato complice nella detenzione massiccia di manifestanti politici e ha coperto gli abusi perpetrati nel sistema carcerario.

12.4.2011

33.

ABBASZADEH-MESHKINI Mahmoud

Sesso: maschile

Membro del parlamento (dal febbraio 2020) e presidente della commissione parlamentare per la sicurezza nazionale e gli affari esteri. Ex consigliere presso l'Alto Consiglio per i diritti umani dell'Iran (fino al 2019). Ex segretario dell'Alto Consiglio per i diritti umani. Ex governatore della provincia di Ilam. Ex direttore politico del ministero dell'interno. In qualità di presidente del Comitato dell'articolo 10 della legge sulle attività dei partiti e dei gruppi politici, era incaricato dell'autorizzazione delle manifestazioni e di altri eventi pubblici nonché della registrazione dei partiti politici.

Nel 2010 ha sospeso le attività di due partiti politici riformisti collegati a Mousavi: il Fronte di partecipazione dell'Iran islamico e l'Organizzazione dei Mujahidin della rivoluzione islamica. Dal 2009 in poi ha costantemente e continuamente vietato tutte le riunioni non governative, negando in tal modo il diritto costituzionale alla protesta e causando l'arresto di molti manifestanti pacifici in violazione del diritto di riunione.

Nel 2009 ha inoltre negato all'opposizione l'autorizzazione a svolgere una cerimonia commemorativa in onore delle vittime delle proteste relative alle elezioni presidenziali.

10.10.2011

35.

AKHARIAN Hassan

Sesso: maschile

Capo del reparto 5 e responsabile dell'isolamento nella prigione Rajaee Shahr inserita nell'elenco dell'UE dal 2015; Ex responsabile del reparto 1 della prigione Rajaee Shahr, Karadj, fino al luglio 2010. Diversi ex detenuti hanno denunciato che egli ha fatto ricorso alla tortura e che ha impartito l'ordine di negare l'assistenza medica ai detenuti. Secondo la trascrizione di un presunto detenuto della prigione Rajaee Shahr, quest'ultimo era picchiato violentemente da tutti i guardiani e Akharian ne era pienamente informato. Durante l'incarico di Akharian è stato riportato almeno un caso di maltrattamento e di morte di un detenuto, Mohsen Beikvand. Nel periodo in cui Akharian ha ricoperto tale incarico è stato riportato almeno un caso di maltrattamenti e morte di un detenuto, Mohsen Beikvand, deceduto nel settembre 2010. Altri prigionieri, ritenuti credibili, sostengono che sia stato ucciso su ordine di Hassan Akharian.

10.10.2011

36.

AVAEE Seyyed Ali-Reza (alias AVAEE Seyyed Alireza, AVAIE Alireza)

Luogo di nascita: Dezful (Iran)

Data di nascita: 20.5.1956

Sesso: maschile

Ministro della Giustizia fino al 25 agosto 2021. Ex direttore dell'ufficio per le indagini speciali. Viceministro dell'interno e responsabile del registro pubblico fino al luglio 2016. Consulente presso il tribunale disciplinare per i giudici dall'aprile 2014. Ex presidente della magistratura di Teheran. In tale veste si è reso responsabile di violazioni dei diritti umani, arresti arbitrari, negazione dei diritti dei detenuti e un elevato numero di esecuzioni.

10.10.2011

46.

KAMALIAN Behrouz (alias Hackers Brain, Behrooz_Ice)

Luogo di nascita: Teheran (Iran)

Data di nascita: 1983

Sesso: maschile

Capo del cibergruppo “Ashiyaneh” legato al regime iraniano. Il team “Ashiyaneh Digital Security”, fondato da Behrouz Kamalian, è responsabile di vasti attacchi informatici contro oppositori e riformisti iraniani e istituzioni straniere. L'operato dell'organizzazione “Ashiyaneh” di Kamalian ha favorito la repressione a opera del regime nei confronti dell'opposizione, sfociata in numerose violazioni gravi dei diritti umani nel 2009. Sia Kamalian che il cibergruppo “Ashiyaneh” hanno proseguito le loro attività almeno fino al dicembre 2021.

10.10.2011

47.

KHALILOLLAHI Moussa (alias KHALILOLLAHI Mousa, ELAHI Mousa Khalil)

Luogo di nascita: Tabriz (Iran)

Data di nascita: 1963

Sesso: maschile

Capo della magistratura nella provincia dell'Azerbaigian orientale. Ex procuratore di Tabriz dal 2010 al 2019. È stato coinvolto nel caso di Sakineh Mohammadi-Ashtiani e ha partecipato a gravi violazioni del diritto a un processo equo.

10.10.2011

53.

TALA Hossein (alias TALA Hosseyn)

Luogo di nascita: Teheran (Iran)

Data di nascita: 1969

Sesso: maschile

Sindaco di Eslamshahr fino al 2020. Ex parlamentare iraniano. Ex Governatore generale (“Farmandar”) della provincia di Teheran fino al settembre 2010; si è reso responsabile dell'intervento delle forze di polizia e pertanto della repressione delle manifestazioni. Nel dicembre 2010 ha ricevuto un premio per il ruolo svolto nella repressione post-elettorale.

10.10.2011

55.

ZEBHI Hossein

Sesso: maschile

Primo viceconsigliere della magistratura e giudice della Corte suprema (capo della sezione 41 della Corte suprema, che si occupa in particolare di reati in materia di sicurezza e di droga). Vice procuratore generale dell'Iran (2007-2015). In tale veste è stato responsabile dei procedimenti giudiziari, promossi a seguito delle manifestazioni di protesta post-elettorali del 2009, che si sono svolti in violazione dei diritti umani. Sempre in tale veste ha tollerato pene eccessive per reati di droga.

10.10.2011

56.

BAHRAMI Mohammad-Kazem

Sesso: maschile

Capo della corte di giustizia amministrativa fino all'aprile 2021. È stato complice della repressione di manifestanti pacifici nel 2009 in veste di capo della sezione giudiziaria delle forze armate.

10.10.2011

60.

HOSSEINI Dr Mohammad (alias HOSSEYNI, Dr Seyyed Mohammad; Seyed, Sayyed e Sayyid)

Luogo di nascita: Rafsanjan, Kerman (Iran)

Data di nascita: 23.7.1961

Sesso: maschile

Vicepresidente per gli affari parlamentari durante la presidenza di Raisi dall'agosto 2021. Ex consigliere del presidente Mahmoud Ahmadinejad e portavoce di YEKTA, una fazione politica intransigente. Ministro della cultura e dell’orientamento islamico (2009-2013). Ex membro dell'IRGC, è stato complice della repressione dei giornalisti.

10.10.2011

62.

ZARGHAMI Ezzatollah

Luogo di nascita: Dezful (Iran)

Data di nascita: 22.7.1959

Sesso: maschile

Ministro della cultura, dell'artigianato e del turismo dal 25 agosto 2021. Membro del Consiglio supremo per il ciberspazio e del Consiglio della rivoluzione culturale dal 2014. Ex direttore della Radio Televisione della Repubblica islamica dell'Iran (IRIB) fino al novembre 2014. Durante il suo mandato presso l'IRIB è stato responsabile di tutte le decisioni relative ai programmi. L'IRIB ha trasmesso le confessioni estorte a detenuti e una serie di “processi spettacolo” nell'agosto 2009 e nel dicembre 2011, in palese violazione delle norme internazionali in materia di equo processo e del diritto ad un giusto processo.

23.3.2012

64.

KAZEMI Toraj

Sesso: maschile

Capo della divisione Grande Teheran della polizia Criminalità informatica designata dall'UE fino al giugno 2020. In tale veste ha annunciato una campagna di reclutamento di hacker governativi per meglio controllare le informazioni su internet e nuocere ai siti “pericolosi”.

23.3.2012

65.

LARIJANI Sadeq

Luogo di nascita: Najaf (Iraq)

Data di nascita: 1960 o agosto 1961

Sesso: maschile

Capo del Consiglio per la determinazione delle scelte dal 29 dicembre 2018. Ex membro del Consiglio dei guardiani (fino al settembre 2021). Ex capo della magistratura (2009-2019). Al capo della magistratura spetta autorizzare e approvare tutte le condanne per reati qisas (per i quali è prevista la pena del taglione), hudud (reati contro Dio) e tàzir (reati contro lo Stato). Sono comprese le condanne che comportano la pena di morte, la flagellazione e l'amputazione. Al riguardo, ha firmato di persona numerose condanne a morte in violazione delle norme internazionali, fra cui condanne per lapidazione, esecuzioni per impiccagione, esecuzione di minori ed esecuzioni in pubblico, durante le quali, per esempio, i prigionieri vengono appesi a un ponte davanti a migliaia di persone. Ha pertanto contribuito a un elevato numero di esecuzioni e ha inoltre autorizzato condanne a pene corporali, quali amputazioni e versamento di acido negli occhi del condannato. Da quando Sadeq Larijani è in carica, si è verificato un netto aumento di arresti arbitrari di prigionieri politici, difensori dei diritti umani e minoranze. Sadeq Larijani è inoltre responsabile della sistematica inosservanza del diritto a un processo equo nei procedimenti giudiziari iraniani.

23.3.2012

69.

MORTAZAVI Seyyed Solat

Luogo di nascita: Farsan, Tchar Mahal-o-Bakhtiari (Sud) (Iran)

Data di nascita: 1967

Sesso: maschile

Dal 5 settembre 2021, vicepresidente per gli affari amministrativi dell'Iran e capo dell'ufficio presidenziale. Capo del ramo immobiliare della Fondazione Mostazafan, che era amministrata direttamente dalla Guida suprema Khamenei, dal 16 settembre 2019 al settembre 2021. Direttore della succursale di Teheran della fondazione Astan Qods Razavi fino al novembre 2019. Ex sindaco della seconda città più grande dell’Iran, Mashhad, dove vengono svolte regolarmente esecuzioni pubbliche. Ex viceministro dell’interno per gli affari politici, nominato nel 2009. In tale veste si è reso responsabile di aver guidato la repressione di coloro che avevano rivendicato i propri diritti legittimi, compresa la libertà di espressione. Successivamente è stato nominato capo della commissione elettorale iraniana per le elezioni parlamentari del 2012 e per le elezioni presidenziali del 2013.

23.3.2012

74.

REZVANMA-NESH Ali

Sesso: maschile

Viceprocuratore nella provincia di Karaj, regione di Alborz nel periodo 2010-2016. Responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, compreso il coinvolgimento nell'esecuzione di un minorenne.

23.3.2012

79.

RASHIDI AGHDAM Ali Ashraf

Sesso: maschile

Vicedirettore per la salute, la rieducazione e l'istruzione delle prigioni di Teheran. Ex capo della prigione di Evin (2012-2015). Durante il suo mandato, si è assistito a un deterioramento delle condizioni in carcere ed è stata segnalata una recrudescenza dei maltrattamenti ai danni dei prigionieri. Nell'ottobre 2012, nove detenute hanno iniziato lo sciopero della fame per protestare contro la violazione dei loro diritti e le violenze subite per mano delle guardie carcerarie.

12.3.2013

80.

KIASATI Morteza

Sesso: maschile

Giudice della sezione 54 del tribunale rivoluzionario di Teheran e del tribunale rivoluzionario di Ahwaz, sezione 4, ha condannato alla pena capitale quattro prigionieri politici arabi, Taha Heidarian, Abbas Heidarian, Abd al-Rahman Heidarian (tre fratelli) e Ali Sharifi. Sono stati arrestati, torturati e impiccati senza giusto processo. Questi casi e l'assenza di un giusto processo sono stati segnalati dal relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani in Iran in una relazione del 13 settembre 2012 e dal segretario generale dell'ONU nella relazione sull'Iran del 22 agosto 2012.

12.3.2013

83.

JAFARI Asadollah

Sesso: maschile

Attualmente procuratore generale di Esfahan. In tale posizione, ha ordinato reazioni violente nei confronti di manifestanti che sono scesi in strada nel novembre 2021 per protestare contro la carenza d'acqua. Secondo alcune relazioni, Jafari ha annunciato la creazione di un ufficio speciale per indagare sui manifestanti arrestati.

In qualità di ex procuratore della provincia di Mazandaran, Jafari ha raccomandato di imporre la pena di morte nei casi da lui perseguiti, che sono sfociati in numerose esecuzioni, anche pubbliche, e in situazioni nelle quali l'imposizione della pena di morte è contraria ai diritti umani internazionali, tra l'altro in quanto pena sproporzionata ed eccessiva. Jafari si è reso altresì responsabile di arresti illegali e violazioni dei diritti dei detenuti bahài, dall'arresto iniziale fino alla reclusione in celle di isolamento presso il centro di detenzione dei servizi di intelligence.

12.3.2013

95.

VASEGHI Leyla (alias VASEQI Layla, VASEGHI Leila, VASEGHI Layla)

Luogo di nascita: Sari, provincia di Mazandaran (Iran)

Data di nascita: 1352 (anno iraniano), 1972 o 1973 (calendario occidentale)

Sesso: femminile

Carica: ex governatrice di Shahr-e Qods e capo del consiglio municipale per la sicurezza.

In qualità di governatrice di Shahr-e Qods e di capo del consiglio municipale per la sicurezza dal settembre 2019 fino al novembre 2021, ha ordinato alla polizia e ad altre forze armate di utilizzare mezzi letali durante le proteste del novembre 2019, causando la morte o il ferimento di manifestanti disarmati e altri civili. In qualità di governatrice di Shahr-e Qods e di capo del consiglio municipale per la sicurezza Leyla Vaseghi è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

12.4.2021».


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