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Document 32020D1650

    Decisione di esecuzione (PESC) 2020/1650 del Consiglio del 6 novembre 2020 che attua la decisione 2012/642/PESC relativa a misure restrittive nei confronti della Bielorussia

    GU L 370I del 6.11.2020, p. 9–14 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force: This act has been changed. Current consolidated version: 06/11/2020

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dec_impl/2020/1650/oj

    6.11.2020   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    LI 370/9


    DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2020/1650 DEL CONSIGLIO

    del 6 novembre 2020

    che attua la decisione 2012/642/PESC relativa a misure restrittive nei confronti della Bielorussia

    IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 31, paragrafo 2,

    vista la decisione 2012/642/PESC del Consiglio, del 15 ottobre 2012, relativa a misure restrittive nei confronti della Bielorussia (1), in particolare l’articolo 6, paragrafo 1,

    viste le proposte dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

    considerando quanto segue:

    (1)

    Il 15 ottobre 2012 il Consiglio ha adottato la decisione 2012/642/PESC relativa a misure restrittive nei confronti della Bielorussia.

    (2)

    Il 9 agosto 2020 la Bielorussia ha tenuto elezioni presidenziali che sono risultate incompatibili con le norme internazionali e turbate dalla repressione di candidati indipendenti e dalla brutale repressione nei confronti di manifestanti pacifici in seguito a tali elezioni. L’11 agosto 2020 l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza («alto rappresentante») ha rilasciato una dichiarazione a nome dell’Unione in cui ha affermato che le elezioni non sono state né libere né eque e che potrebbero essere adottate misure nei confronti dei responsabili delle violenze registrate, degli arresti ingiustificati e della falsificazione dei risultati elettorali.

    (3)

    Il 2 ottobre 2020 il Consiglio ha adottato la decisione di esecuzione (PESC) 2020/1388 (2) con cui sono state designate 40 persone individuate come responsabili di repressione e intimidazione nei confronti di manifestanti pacifici, esponenti dell’opposizione e giornalisti in seguito alle elezioni presidenziali del 2020 in Bielorussia, oltre che delle irregolarità commesse dalla commissione elettorale centrale nel processo elettorale per tali elezioni.

    (4)

    Il 24 settembre 2020 l’alto rappresentante ha rilasciato una dichiarazione a nome dell’Unione in cui afferma che la cosiddetta «investitura» e il nuovo mandato rivendicato da Aleksandr Lukashenko sono privi di qualsiasi legittimità democratica. La dichiarazione ha ribadito l’auspicio dell’Unione che le autorità bielorusse si astengano immediatamente da ogni ulteriore atto di repressione e violenza nei confronti del popolo bielorusso e che rilascino immediatamente e senza condizioni tutte le persone detenute, compresi i prigionieri politici.

    (5)

    Vista la gravità della situazione in Bielorussia dovuta alla repressione attualmente esercitata nei confronti della società civile e degli attivisti dell’opposizione, Aleksandr Lukashenko e altre 14 persone dovrebbero essere inseriti nell’elenco delle persone e delle entità soggette a misure restrittive riportato nell’allegato della decisione 2012/642/PESC.

    (6)

    È opportuno pertanto modificare di conseguenza l’allegato della decisione 2012/642/PESC,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    L’allegato della decisione 2012/642/PESC è modificato come indicato nell’allegato della presente decisione.

    Articolo 2

    La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Fatto a Bruxelles, il 6 novembre 2020

    Per il Consiglio

    Il presidente

    M. ROTH


    (1)  GU L 285 del 17.10.2012, pag. 1.

    (2)  Decisione di esecuzione (PESC) 2020/1388 del Consiglio, del 2 ottobre 2020, che attua la decisione 2012/642/PESC relativa a misure restrittive nei confronti della Bielorussia (GU L 319I del 2.10.2020, pag. 13).


    ALLEGATO

    All’allegato della decisione 2012/642/PESC sono aggiunte le seguenti persone:

     

    Nome

    Traslitterazione della grafia bielorussa

    Traslitterazione della grafia russa

    Nome

    (grafia bielorussa)

    Nome

    (grafia russa)

    Informazioni

    identificative

    Motivi dell’inserimento nell’elenco

    «45.

    Aliaksandr Ryhoravich LUKASHENKA

    Alexandr Grigorievich LUKASHENKO

    Аляксандр Рыгоравiч ЛУКАШЭНКА

    Александр Григорьевич ЛУКАШЕНКО

    Presidente della Repubblica di Bielorussia

    Data di nascita: 30.8.1954

    Luogo di nascita: villaggio di Kopys, Vitebsk/Viciebsk Oblast, ex URSS (ora Bielorussia)

    Sesso: maschile

    In qualità di presidente della Bielorussia con autorità sugli organismi statali, è responsabile della repressione violenta effettuata dall’apparato statale prima e dopo l’elezione presidenziale 2020, in particolare con l’esclusione di candidati chiave dell’opposizione, arresti arbitrari e maltrattamenti di manifestanti pacifici, oltre che intimidazioni e violenze nei confronti di giornalisti.

    46.

    Viktar Aliaksandravich LUKASHENKA

    Viktor Aleksandrovich LUKASHENKO

    Вiктар Аляксандравiч ЛУКАШЭНКА

    Виктор Александрович ЛУКАШЕНКО

    Consigliere del presidente per le questioni di sicurezza nazionale, membro del Consiglio di sicurezza

    Data di nascita: 28.11.1975

    Luogo di nascita: Mogilev/Mahiliou (ex URSS, ora Bielorussia)

    Sesso: maschile

    Nella sua posizione di consigliere del presidente per le questioni di sicurezza nazionale e membro del Consiglio di sicurezza, nonché nel suo ruolo informale di supervisore delle forze di sicurezza bielorusse, è responsabile della campagna di repressione e intimidazione condotta dall’apparato statale in seguito all’elezione presidenziale del 2020, segnata in particolare da arresti arbitrari e maltrattamenti, compresa la tortura, di manifestanti pacifici, come pure da intimidazioni e violenze nei confronti di giornalisti.

    47.

    Ihar Piatrovich SERGYAENKA

    Igor Petrovich SERGEENKO

    Iгар Пятровiч СЕРГЯЕНКА

    Игорь Петрович СЕРГЕЕНКО

    Capo di stato maggiore dell’amministrazione presidenziale

    Data di nascita: 14.1.1963

    Luogo di nascita: villaggio di Stolitsa, Vitebsk/Viciebsk Oblast, (ex URSS, ora Bielorussia)

    Sesso: maschile

    Nella sua posizione di capo di Stato maggiore dell’amministrazione presidenziale, è strettamente associato al presidente e responsabile di garantire l’attuazione dei poteri presidenziali nel settore della politica interna ed estera. È quindi un sostenitore del regime di Lukashenko, anche per quanto riguarda la campagna di repressione e intimidazione condotta dall’apparato statale in seguito all’elezione presidenziale del 2020.

    48.

    Ivan Stanislavavich TERTEL

    Ivan Stanislavovich TERTEL

    Iван Станiслававiч ТЭРТЭЛЬ

    Иван Станиславович ТЕРТЕЛЬ

    Presidente del KGB, ex presidente del Comitato per il controllo statale

    Data di nascita: 8.9.1966

    Luogo di nascita: villaggio di Privalki/Privalka, Hrodna/Grodno Oblast (ex URSS, ora Bielorussia)

    Sesso: maschile

    Nella sua posizione di vertice di presidente della commissione di sicurezza nazionale (KGB) e nella sua precedente posizione di presidente del Comitato per il controllo statale, è responsabile della campagna di repressione e intimidazione condotta dall’apparato statale in seguito all’elezione presidenziale del 2020, segnata in particolare da arresti arbitrari e maltrattamenti, compresa la tortura, di manifestanti pacifici, come pure da intimidazioni e violenze nei confronti di giornalisti.

    49.

    Raman Ivanavich MELNIK

    Roman Ivanovich MELNIK

    Раман Iванавiч МЕЛЬНIК

    Роман Иванович МЕЛЬНИК

    Capo della direzione principale della tutela dell’ordine pubblico e della prevenzione presso il ministero degli Affari interni

    Data di nascita: 29.5.1964

    Sesso: maschile

    Nella sua posizione di vertice di capo della direzione principale della tutela dell’ordine pubblico e della prevenzione presso il ministero degli Affari interni, è responsabile della campagna di repressione e intimidazione condotta dall’apparato statale in seguito all’elezione presidenziale del 2020, segnata in particolare da arresti arbitrari e maltrattamenti, compresa la tortura, di manifestanti pacifici, come pure da intimidazioni e violenze nei confronti di giornalisti.

    50.

    Ivan Danilavich NASKEVICH

    Ivan Danilovich NOSKEVICH

    Iван Данiлавiч НАСКЕВIЧ

    Иван Данилович НОСКЕВИЧ

    Presidente del comitato investigativo

    Data di nascita: 25.3.1970

    Luogo di nascita: villaggio di Cierabličy, Brest Oblast (ex URSS, ora Bielorussia)

    Sesso: maschile

    Nella sua posizione di vertice di presidente del comitato investigativo, è responsabile della campagna di repressione e intimidazione condotta dal comitato in seguito all’elezione presidenziale del 2020, segnata in particolare dall’avvio di indagini nei confronti del consiglio di coordinamento, istituito dall’opposizione per contestare l’esito dell’elezione, e di manifestanti pacifici.

    51.

    Aliaksey Aliaksandravich VOLKAU

    Alexey Aleksandrovich VOLKOV

    Аляксей Аляксандравiч ВОЛКАЎ

    Алексей Александрович ВОЛКОВ

    Ex primo vicepresidente del comitato investigativo, attualmente presidente del Comitato statale per le competenze forensi

    Data di nascita: 7.9.1973

    Luogo di nascita: Minsk (ex URSS, ora Bielorussia)

    Sesso: maschile

    Nella sua posizione di vertice di ex primo vicepresidente del comitato investigativo, è responsabile della campagna di repressione e intimidazione condotta dal comitato in seguito all’elezione presidenziale del 2020, segnata in particolare dall’avvio di indagini nei confronti del consiglio di coordinamento, istituito dall’opposizione per contestare l’esito dell’elezione, e di manifestanti pacifici.

    52.

    Siarhei Yakaulevich AZEMSHA

    Sergei Yakovlevich AZEMSHA

    Сяргей Якаўлевiч АЗЕМША

    Сергей Яковлевич АЗЕМША

    Vicepresidente del comitato investigativo

    Data di nascita: 17.7.1974

    Luogo di nascita: Rechitsa, Gomel Oblast (ex URSS, ora Bielorussia)

    Sesso: maschile

    Nella sua posizione di vertice di vicepresidente del comitato investigativo, è responsabile della campagna di repressione e intimidazione condotta dal comitato in seguito all’elezione presidenziale del 2020, segnata in particolare dall’avvio di indagini nei confronti del consiglio di coordinamento, istituito dall’opposizione per contestare l’esito dell’elezione, e di manifestanti pacifici.

    53.

    Andrei Fiodaravich SMAL

    Andrei Fyodorovich SMAL

    Андрэй Фёдаравiч СМАЛЬ

    Андрей Федорович СМАЛЬ

    Vicepresidente del comitato investigativo

    Data di nascita: 1.8.1973

    Luogo di nascita: Brest (ex URSS, ora Bielorussia)

    Sesso: maschile

    Nella sua posizione di vertice di vicepresidente del comitato investigativo, è responsabile della campagna di repressione e intimidazione condotta dal comitato in seguito all’elezione presidenziale del 2020, segnata in particolare dall’avvio di indagini nei confronti del consiglio di coordinamento, istituito dall’opposizione per contestare l’esito dell’elezione, e di manifestanti pacifici.

    54.

    Andrei Yurevich PAULIUCHENKA

    Andrei Yurevich PAVLYUCHENKO

    Андрэй Юр’евiч ПАЎЛЮЧЕНКА

    Андрей Юрьевич ПАВЛЮЧЕНКО

    Capo del centro operativo e di analisi

    Data di nascita: 1.8.1971

    Sesso: maschile

    Nella sua posizione di vertice di capo del centro operativo e di analisi, è strettamente associato al presidente e responsabile della repressione della società civile, segnata in particolare dall’interruzione della connessione alle reti di telecomunicazione come strumento repressivo nei confronti della società civile, di manifestanti pacifici e di giornalisti.

    55.

    Ihar Ivanavich BUZOUSKI

    Igor Ivanovich BUZOVSKI

    Iгар Iванавiч БУЗОЎСКI

    Игорь Иванович БУЗОВСКИЙ

    Viceministro dell’Informazione Data di nascita: 10.7.1972

    Luogo di nascita: villaggio di Koshelevo, regione di Grodno/Hrodna (ex URSS, ora Bielorussia)

    Sesso: maschile

    Nella sua posizione di vertice di viceministro dell’Informazione, è responsabile della repressione della società civile, segnata in particolare dalla decisione del ministero dell’Informazione di bloccare l’accesso a siti web indipendenti e limitare l’accesso a Internet in Bielorussia in seguito all’elezione presidenziale del 2020, come strumento repressivo nei confronti della società civile, di manifestanti pacifici e di giornalisti.

    56.

    Natallia Mikalaeuna EISMANT

    Natalia Nikolayevna EISMONT

    Наталля Мiкалаеўна ЭЙСМАНТ

    Наталья Николаевна ЭЙСМОНТ

    Addetta stampa del presidente della Bielorussia

    Data di nascita: 16.2.1984

    Luogo di nascita: Minsk (ex URSS, ora Bielorussia)

    Cognome da nubile: Kirsanova (RU: Кирсанова) o Selyun (RU Селюн)

    Sesso: femminile

    Nella sua posizione di addetta stampa del presidente della Bielorussia, è strettamente associata al presidente ed è responsabile del coordinamento delle attività del presidente in relazione ai media, compresa la redazione di dichiarazioni e l’organizzazione delle apparizioni pubbliche. È quindi una sostenitrice del regime di Lukashenko, anche per quanto riguarda la campagna di repressione e intimidazione condotta dall’apparato statale in seguito all’elezione presidenziale del 2020. In particolare, con le sue dichiarazioni pubbliche, redatte in seguito all’elezione presidenziale del 2020, in cui difende il presidente e critica gli attivisti dell’opposizione e i manifestanti pacifici, ha contribuito a compromettere gravemente la democrazia e lo Stato di diritto in Bielorussia.

    57.

    Siarhei Yaugenavich ZUBKOU

    Sergei Yevgenevich ZUBKOV

    Сяргей Яўгенавiч ЗУБКОЎ

    Сергей Евгеньевич ЗУБКОВ

    Comandante dell’unità «ALFA»

    Data di nascita: 21.8.1975

    Sesso: maschile

    Nella sua posizione di comando sulle forze dell’unità «ALFA», è responsabile della campagna di repressione e intimidazione condotta da tali forze in seguito all’elezione presidenziale del 2020, segnata in particolare da arresti arbitrari e maltrattamenti, compresa la tortura, di manifestanti pacifici, come pure da intimidazioni e violenze nei confronti di giornalisti.

    58.

    Andrei Aliakseevich RAUKOU

    Andrei Alekseevich RAVKOV

    Андрэй Аляксеевiч РАЎКОЎ

    Андрей Алексеевич РАВКОВ

    Ex segretario di Stato del Consiglio di sicurezza

    Data di nascita: 25.6.1967

    Luogo di nascita: villaggio di Revyaki, Vitebsk/Viciebsk Oblast (ex URSS, ora Bielorussia)

    Sesso: maschile

    Nella sua precedente posizione di segretario di Stato del Consiglio di sicurezza, è strettamente associato al presidente ed è responsabile della campagna di repressione e intimidazione condotta dall’apparato statale in seguito all’elezione presidenziale del 2020, segnata in particolare da arresti arbitrari e maltrattamenti, compresa la tortura, di manifestanti pacifici, come pure da intimidazioni e violenze nei confronti di giornalisti.

    59.

    Pyotr Piatrovich MIKLASHEVICH

    Petr Petrovich MIKLASHEVICH

    Пётр Пятровiч МIКЛАШЭВIЧ

    Петр Петрович МИКЛАШЕВИЧ

    Presidente della Corte costituzionale della Repubblica di Bielorussia

    Data di nascita: 18.10.1954

    Luogo di nascita: Minsk Oblast (ex URSS, ora Bielorussia)

    Sesso: maschile

    In qualità di presidente della Corte costituzionale, è responsabile della decisione adottata da tale Corte il 25 agosto 2020, con la quale sono stati legittimati i risultati delle elezioni irregolari. Ha pertanto sostenuto e facilitato le azioni della campagna di repressione e intimidazione condotta dall’apparato statale nei confronti di manifestanti pacifici e giornalisti ed è quindi responsabile di aver compromesso gravemente la democrazia e lo Stato di diritto in Bielorussia.».


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