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Document 32011R1002

Regolamento di esecuzione (UE) n. 1002/2011 del Consiglio, del 10 ottobre 2011 , che attua l'articolo 12, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran

GU L 267 del 12.10.2011, p. 1–6 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Questo documento è stato pubblicato in edizioni speciali (HR)

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2011/1002/oj

12.10.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 267/1


REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 1002/2011 DEL CONSIGLIO

del 10 ottobre 2011

che attua l'articolo 12, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 359/2011 del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran (1), in particolare l'articolo 12, paragrafo 1,

considerando quanto segue:

(1)

Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 359/2011.

(2)

Tenuto conto dei continui abusi concernenti i diritti umani in Iran, altre persone dovrebbero essere inserite nell'elenco delle persone, delle entità e degli organismi soggetti a misure restrittive riportato nell'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

Le persone di cui all'allegato del presente regolamento sono aggiunte all'elenco che figura nell'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Lussemburgo, il 10 ottobre 2011

Per il Consiglio

La presidente

C. ASHTON


(1)  GU L 100 del 14.4.2011, pag. 1.


ALLEGATO

Elenco delle persone di cui all'articolo 1

Persone

 

Nome

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell'elenco

1.

ABBASZADEH-MESHKINI, Mahmoud

 

Direttore politico del Ministero degli Interni.

Quale presidente del Comitato dell'articolo 10 della Legge sulle attività dei partiti e dei gruppi politici, è incaricato dell'autorizzazione delle manifestazioni e di altri eventi pubblici nonché della registrazione dei partiti politici.

Nel 2010 ha sospeso le attività di due partiti poltici riformisti collegati a Mousavi – il Fronte di partecipazione dell'Iran islamico e l'Organizzazione dei Mujahidin della rivoluzione islamica.

Dal 2009 in poi ha costantemente e continuamente vietato tutte le riunioni non governative, negando in tal modo il diritto costituzionale alla protesta e causando l'arresto di molti manifestanti pacifici in violazione del diritto di riunione.

Nel 2009 ha inoltre negato all'opposizione l'autorizzazione a svolgere una cerimonia commemorativa in onore delle vittime delle proteste relative alle elezioni presidenziali.

10.10.2011

2.

AKBARSHAHI Ali-Reza

 

Comandante della polizia di Teheran.

La sua forza di polizia è responsabile di violenze sommarie sugli imputati durante l'arresto e la custodia cautelare, riferite a Human Rights Watch (HRW) da testimoni della repressione postelettorale.

La polizia di Teheran ha partecipato alle irruzioni nella Casa dello studente dell'Università di Teheran del giugno 2009, in occasione delle quali, secondo una commissione del Majlis iraniano, la polizia e le forze Basiji hanno ferito oltre 100 studenti.

10.10.2011

3.

AKHARIAN Hassan

 

Responsabile del reparto 1 della prigione di Radjaishahr, Karadj.

Numerosi ex-detenuti hanno denunciato che ha fatto ricorso alla tortura e che ha impartito l'ordine di negare l'assistenza medica ai detenuti. Secondo la trascrizione di un presunto detenuto della prigione di Radjaishahr, quest'ultimo era picchiato violentemente da tutti i guardiani e Akharian ne era pienamente informato.

Durante l'incarico di Akharian è stato riportato almeno un caso di morte di un detenuto, Mohsen Beikvand.

10.10.2011

4.

AVAEE Seyyed Ali-Reza (alias: AVAEE Seyyed Alireza)

 

Presidente della magistratura di Teheran.

In tale veste si è reso responsabile di violazioni dei diritti umani, arresti arbitrari, negazione dei diritti dei detenuti e di un aumento delle esecuzioni.

10.10.2011

5.

BANESHI Jaber

 

Procuratore di Shiraz.

È responsabile dell'uso eccessivo e crescente della pena capitale, avendo comminato decine di condanne a morte. Procuratore durante la causa per il bombardamento di Shiraz del 2008, utilizzata dal regime per condannare a morte diversi oppositori.

10.10.2011

6.

FIRUZABADI mag. gen. dott. Seyyed Hasan (alias: FIRUZABADI mag. gen. dott. Seyed Hassan; FIROUZABADI mag. gen. dott. Seyyed Hasan; FIROUZABADI mag. gen. dott. Seyed Hassan)

Luogo di nascita: Machhad

Data di nascita: 3.2.1951

Capo di stato maggiore delle Forze armate unite dell'Iran.

Anche membro del Consiglio supremo di sicurezza nazionale (SNSC). Massimo comando militare incaricato di dirigere tutte le divisioni e politiche militari, compreso il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) e la polizia. Le forze nella sua catena di comando formale hanno attuato una brutale repressione su manifestanti pacifici nonché detenzioni di massa.

10.10.2011

7.

GANJI Mostafa Barzegar

 

Procuratore generale di Qom.

È responsabile della detenzione arbitraria e del maltrattamento di decine di autori di reati a Qom. È complice di una grave violazione del diritto al giusto processo contribuendo all'uso eccessivo e crescente della pena capitale che ha comportato un brusco aumento delle esecuzioni dall'inizio dell'anno.

10.10.2011

8.

HABIBI Mohammad Reza

 

Vice procuratore di Isfahan.

Complice delle condotte volte a negare agli imputati un processo equo - come nel caso di Abdollah Fathi, giustiziato nel maggio 2011 dopo che nel processo del marzo 2010 Habibi aveva ignorato il suo diritto ad essere ascoltato e i suoi problemi di salute mentale.

È pertanto complice di una grave violazione del diritto al giusto processo contribuendo all'uso eccessivo e crescente della pena capitale che ha comportato un brusco aumento delle esecuzioni dall'inizio dell'anno.

10.10.2011

9.

HEJAZI Mohammad

Luogo di nascita: Ispahan

Data di nascita: 1956

Capo del corpo Sarollah dell'IRGC a Teheran, ex capo delle forze Basij.

Il corpo Sarollah ha avuto un ruolo centrale nella repressione postelettorale.

Il 26 giugno 2009 Mohammad HEJAZI ha indirizzato una lettera al Ministero della sanità, in cui vietava la divulgazione dei documenti o delle cartelle cliniche di chiunque fosse stato ferito o ricoverato durante gli incidenti postelettorali, implicando un insabbiamento della vicenda.

10.10.2011

10.

HEYDARI Nabiollah

 

Capo dell'autorità di polizia aeroportuale iraniana.

Ha avuto un ruolo determinante, dal giugno 2009, negli arresti effettuati nell'aeroporto internazionale Imam Khomeini, ivi compreso all'interno del settore internazionale, dei manifestanti iraniani che cercavano di lasciare il paese dopo l'avvio della repressione.

10.10.2011

11.

JAVANI Yadollah

 

Capo dell'Ufficio politico dell'IRGC.

È stato uno dei primi alti funzionari a chiedere l'arresto di Moussavi, Karroubi e Khatami. Ha sostenuto ripetutamente, tramite pubblicazioni diffuse all'IRGC e alle forze Basij, il ricorso alla violenza e a tecniche dure di interrogatorio contro manifestanti delle proteste post-elettorali (tra cui confessioni videoregistrate), compresi maltrattamenti extragiudiziali ai danni di dissidenti.

10.10.2011

12.

JAZAYERI Massoud

 

Vicecapo di stato maggiore delle Forze armate dell'Iran, incaricato degli affari culturali (alias comando della pubblicità sulla difesa dello Stato).

Ha collaborato attivamente alla repressione in qualità di vicecapo di stato maggiore. Ha annunciato, in un'intervista a Kayhan, che molti manifestanti all'interno e all'esterno dell'Iran sono stati identificati e che a loro si provvederà a tempo debito. Ha espressamente invitato alla repressione dei media stranieri e dell'opposizione iraniana. Nel 2010 ha chiesto al governo di varare leggi più severe contro gli iraniani che collaborano con i media stranieri.

10.10.2011

13.

JOKAR Mohammad Saleh

 

Comandante delle forze Basij studentesche.

In tale qualità, ha partecipato attivamente alla repressione delle proteste nelle scuole e università e all'arresto extragiudiziale di attivisti e giornalisti.

10.10.2011

14.

KAMALIAN Behrouz

Luogo di nascita: Teheran

Data di nascita: 1983

Capo del cibergruppo "Ashiyaneh" collegato all'IRGC.

Il team "Ashiyaneh Digital Security", fondato da Behrouz Kamalian, è responsabile di una vasta repressione informatica contro oppositori e riformisti iraniani e istituzioni straniere. Il 21 giugno 2009, il sito internet del comando di difesa cibernetica delle Guardie rivoluzionarie ha pubblicato in rete foto dei volti di persone, presumibilmente scattate durante le manifestazioni post-elettorali, unitamente a un appello rivolto agli iraniani affinché identificassero i "rivoltosi".

10.10.2011

15.

KHALILOLLAHI Moussa (alias: KHALILOLLAHI Mousa)

 

Procuratore di Tabriz.

Coinvolto nel caso di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, si è opposto a più riprese al suo rilascio e ha partecipato a gravi violazioni del diritto a un processo equo.

10.10.2011

16.

MAHSOULI Sadeq (alias: MAHSULI, Sadeq)

Luogo di nascita: Oroumieh (Iran)

Data di nascita: 1959/60

Ex ministro dell'interno fino all'agosto 2009.

In tale qualità, Mahsouli comandava tutte le forze di polizia, gli agenti di sicurezza del ministero dell'interno e gli agenti in borghese. Le forze sotto il suo comando si sono rese responsabili degli attacchi contro i dormitori dell'università di Teheran il 14 giugno 2009 e delle torture inflitte a studenti nei sotterranei del ministero (il tristemente noto livello 4). Altri manifestanti sono stati pesantemente molestati nel carcere di Kahrizak, gestito dalla polizia sotto il comando di Mahsouli.

10.10.2011

17.

MALEKI Mojtaba

 

Procuratore di Kermanshah.

Responsabile del notevole aumento di condanne a morte, comprese sette impiccagioni ordinate dal giudice Maleki nel solo giorno del 3 gennaio 2010 nella prigione centrale di Kermanshah. È pertanto responsabile di un ricorso eccessivo e crescente alla pena capitale.

10.10.2011

18.

OMIDI Mehrdad

 

Capo dell'Unità criminalità informatica della polizia iraniana.

Responsabile di migliaia di indagini e incriminazioni a carico di riformisti e oppositori politici che utilizzano Internet. Responsabile pertanto di aver disposto le gravi violazioni dei diritti umani commesse nell'ambito della repressione delle persone che rivendicano i propri diritti legittimi, compreso il diritto alla libertà di espressione.

10.10.2011

19.

SALARKIA Mahmoud

 

Vice-procuratore generale di Teheran per gli istituti penitenziari.

Direttamente responsabile di numerosi dei mandati di arresto spiccati contro manifestanti e attivisti innocenti e pacifici. Secondo quanto riferito da numerosi difensori dei diritti umani, la quasi totalità delle persone arrestate è, su suo ordine, tenuta in isolamento, senza contatti con legali o familiari e senza alcuna imputazione, per periodi di diversa durata, spesso in condizioni equivalenti a una sparizione forzata. Di frequente ai familiari non è data notizia dell'arresto.

10.10.2011

20.

SOURI Hojatollah

 

In quanto direttore della prigione di Evin, è responsabile delle gravi violazioni dei diritti umani che vi vengono commesse, come percosse e abusi mentali e sessuali.

Stando a informazioni concordanti provenienti da fonti diverse, la tortura è prassi corrente nella prigione di Evin. Nella sezione 209 sono detenuti numerosi attivisti a causa delle loro pacifiche attività di opposizione al governo in carica.

10.10.2011

21.

TALA Hossein (alias: TALA Hosseyn)

Responsabile della Società dei tabacchi iraniana

Vice Governatore generale ("Farmandar") della provincia di Teheran fino al settembre 2010; in particolare, è il responsabile dell'intervento delle forze di polizia e pertanto della repressione delle manifestazioni.

Nel dicembre 2010 ha ricevuto un premio per il ruolo svolto nella repressione postelettorale.

10.10.2011

22.

TAMADDON Morteza (alias: TAMADON Morteza)

Luogo di nascita: Shar Kord-Ispahan

Data di nascita: 1959

Governatore generale dell'IRGC della provincia di Teheran, capo del Consiglio provinciale per la sicurezza pubblica di Teheran.

In qualità di governatore e di capo del Consiglio provinciale per la sicurezza pubblica di Teheran, è responsabile in generale di tutte le attività di repressione, compresa la repressione delle proteste politiche dal giugno 2009. È risaputo che è stato implicato personalmente nella persecuzione dei leader dell'opposizione Karroubi e Moussavi.

10.10.2011

23.

ZEBHI Hossein

 

Vice-procuratore generale dell'Iran.

Responsabile di vari procedimenti giudiziari connessi alle proteste post-elettorali.

10.10.2011

24.

BAHRAMI Mohammad-Kazem

 

Capo della sezione giudiziaria delle forze armate.

Implicato nella repressione contro i manifestanti pacifici.

10.10.2011

25.

HAJMOHAMMADI Aziz

 

Ex giudice della prima sezione del tribunale di Evin, attualmente giudice della sezione 71 della Corte penale della provincia di Teheran.

Ha gestito vari processi contro manifestanti, in particolare quello contro Abdol-Reza Ghanbari, insegnante arrestato nel gennaio 2010 e condannato a morte per le sue attività politiche. Il tribunale di primo grado di Evin è stato creato di recente all'interno della prigione di Evin e la sua creazione è stata caldeggiata da Jafari Dolatabadi nel marzo 2010. In tale prigione, alcuni accusati sono tenuti in isolamento, maltrattati e costretti a rendere false dichiarazioni.

10.10.2011

26.

BAGHERI Mohammad-Bagher

 

Vicepresidente dell'amministrazione giudiziaria del Khorasan meridionale, responsabile della prevenzione della criminalità.

Oltre al riconoscimento da parte di quest'ultimo, nel giugno 2011, di 140 esecuzioni capitali da marzo 2010 a marzo 2011, centinaia di altre esecuzioni avrebbero avuto luogo in segreto durante lo stesso periodo e nella stessa provincia del Khorasan meridionale, senza neanche avvertire le famiglie e gli avvocati.

È pertanto complice di una grave violazione del diritto al giusto processo, contribuendo all'uso eccessivo e crescente della pena capitale.

10.10.2011

27.

BAKHTIARI Seyyed Morteza

luogo di nascita: Mashad (Iran)

data di nascita: 1952

Ministro della giustizia, ex governatore generale di Esfahan e direttore dell'organizzazione delle prigioni statali (fino a giugno 2004).

In qualità di ministro della giustizia ha svolto un ruolo chiave nel minacciare e perseguitare la diaspora iraniana annunciando l'istituzione di un tribunale speciale per occuparsi in modo specifico di Iraniani che vivono al di fuori del paese. Mediante gli sforzi del procuratore di Teheran, due sezioni del tribunale di primo grado e della corte di appello e varie sezioni delle preture saranno assegnate a trattare le cause degli espatriati.

10.10.2011

28.

HOSSEINI Dr Mohammad (alias: HOSSEYNI, Dr Seyyed Mohammad; Seyed, Sayyed e Sayyid)

Luogo di nascita: Rafsanjan, Kerman

Data di nascita: 1961

Ministro della cultura e dell'orientamento islamico da settembre 2009.

Ex dell'IRGC, è complice della repressione dei giornalisti.

10.10.2011

29.

MOSLEHI Heydar (alias: MOSLEHI Heidar; MOSLEHI Haidar)

luogo di nascita: Esfahan (Iran)

data di nascita: 1956

Ministro dell'Intelligence.

Sotto la sua leadership, il ministero dell'Intelligence ha continuato le pratiche della detenzione arbitraria diffusa e la persecuzione di manifestanti e dissidenti. Il ministero dell'Intelligence continua a gestire la sezione 209 della prigione di Evin, dove vari attivisti sono detenuti per le loro attività pacifiche di opposizione al governo in carica. Negli interrogatori del ministero dell'Intelligence i prigionieri della sezione 209 sono stati sottoposti a percosse e abusi mentali e sessuali. In qualità di ministro dell'Intelligence, Moslehi è responsabile degli abusi che si commettono.

10.10.2011


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