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Document 52012AP0037

    Requisiti tecnici per i bonifici e gli addebiti diretti in euro***I Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 14 febbraio 2012 sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che fissa i requisiti tecnici per i bonifici e gli addebiti diretti in euro e che modifica il regolamento (CE) n. 924/2009 (COM(2010)0775 – C7-0434/2010 – 2010/0373(COD))
    P7_TC1-COD(2010)0373 Posizione del Parlamento Europeo definita in prima lettura il 14 febbraio 2012 in vista dell'adozione del regolamento (UE) n. …/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce i requisiti tecnici e commerciali per i bonifici e gli addebiti diretti in euro e che modifica il regolamento (CE) n. 924/2009
    Allegato

    GU C 249E del 30.8.2013, p. 73–74 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    30.8.2013   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    CE 249/73


    Martedì 14 febbraio 2012
    Requisiti tecnici per i bonifici e gli addebiti diretti in euro***I

    P7_TA(2012)0037

    Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 14 febbraio 2012 sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che fissa i requisiti tecnici per i bonifici e gli addebiti diretti in euro e che modifica il regolamento (CE) n. 924/2009 (COM(2010)0775 – C7-0434/2010 – 2010/0373(COD))

    2013/C 249 E/25

    (Procedura legislativa ordinaria: prima lettura)

    Il Parlamento europeo,

    vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2010)0775),

    visti l'articolo 294, paragrafo 2, e l'articolo 114 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C7-0434/2010),

    visto l'articolo 294, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

    visto il parere della Banca centrale europea del 7 aprile 2011 (1),

    visto il parere del Comitato economico e sociale europeo del 5 maggio 2011 (2),

    visto l'impegno assunto dal rappresentante del Consiglio, con lettera del 20 dicembre 2011, di approvare la posizione del Parlamento europeo, in conformità dell'articolo 294, paragrafo 4, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

    visto l'articolo 55 del proprio regolamento,

    visti la relazione della commissione per i problemi economici e monetari e il parere della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (A7-0292/2011),

    1.

    adotta la posizione in prima lettura figurante in appresso;

    2.

    prende atto delle dichiarazioni della Commissione allegate alla presente risoluzione;

    3.

    chiede alla Commissione di presentargli nuovamente la proposta qualora intenda modificarla sostanzialmente o sostituirla con un nuovo testo;

    4.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai parlamenti nazionali.


    (1)  GU C 155 del 25.5.2011, pag. 1.

    (2)  GU C 218 del 23.7.2011, pag. 74.


    Martedì 14 febbraio 2012
    P7_TC1-COD(2010)0373

    Posizione del Parlamento Europeo definita in prima lettura il 14 febbraio 2012 in vista dell'adozione del regolamento (UE) n. …/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce i requisiti tecnici e commerciali per i bonifici e gli addebiti diretti in euro e che modifica il regolamento (CE) n. 924/2009

    (Dato l'accordo tra il Parlamento e il Consiglio, la posizione del Parlamento corrisponde all'atto legislativo finale, il regolamento (UE) n. 260/2012.)


    Martedì 14 febbraio 2012
    Allegato

    Dichiarazione della Commissione sulla governance della SEPA:

    Onde consentire una corretta migrazione verso la SEPA e far sì che il più ampio progetto SEPA sviluppi tutto il suo potenziale, è essenziale che tutti i soggetti interessati e in modo particolare gli utenti, inclusi i consumatori, siano strettamente coinvolti e possano svolgere appieno il loro ruolo. Se la recente istituzione del consiglio SEPA rappresenta un miglioramento significativo per la governance del progetto SEPA, finora la migrazione verso la SEPA è stata sviluppata sostanzialmente sul versante dell'offerta e in particolare da parte delle banche europee, sotto l'egida del Consiglio europeo per i pagamenti (EPC). Pertanto, durante la revisione del funzionamento del consiglio SEPA nel 2012, la Commissione prenderà in considerazione la governance del progetto SEPA nel suo complesso e valuterà, in particolare, in che modo tenere meglio conto degli interessi dei consumatori, delle piccole e medie imprese, dei dettaglianti e di altri utenti. La Commissione riesaminerà, tra l'altro, la composizione dell'EPC, l'interazione tra l'EPC e una struttura di governance generale, come il consiglio SEPA, e il ruolo di tale struttura. Se la valutazione della Commissione confermerà la necessità di ulteriori iniziative per migliorare la governance della SEPA, la Commissione valuterà la possibilità di presentare proposte.

    Dichiarazione della Commissione concernente il riesame della direttiva sui servizi di pagamento:

    La Commissione prende pieno atto che per ottenere un ampio consenso pubblico a favore della SEPA è essenziale garantire un elevato livello di protezione per i pagatori, segnatamente per quanto riguarda le operazioni di addebito diretto. La Commissione nota che attualmente i consumatori godono di un diritto al rimborso incondizionato ai sensi dei rispettivi sistemi nazionali di addebito diretto. Rileva altresì che l'unico sistema paneuropeo di addebito diretto esistente prevede un diritto al rimborso incondizionato per i pagamenti autorizzati per un periodo di otto settimane. Il diritto al rimborso è più ampio del minimo richiesto ai sensi della direttiva sui servizi di pagamento (direttiva 2007/64/CE). Pertanto, alla luce della necessità di garantire un livello elevato di protezione dei consumatori e tenendo conto della congiuntura di mercato nell'Unione e della richiesta espressa dal Parlamento europeo, nel corso dell'intero dibattito politico sulla SEPA, di rafforzare il diritto al rimborso, la Commissione includerà un riesame dei diritti al rimborso di addebito diretto in vigore nell'Unione nel quadro della sua relazione ai sensi dell'articolo 87 di detta direttiva. La Commissione presenterà tale relazione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e alla Banca centrale europea entro il 1o novembre 2012. Se la relazione della Commissione ai sensi dell'articolo 87 della direttiva sui servizi di pagamento confermerà la necessità di procedere ad un riesame di tale direttiva, in particolare per quanto riguarda i criteri per i diritti al rimborso, la Commissione valuterà la possibilità di presentare proposte.

    Dichiarazione della Commissione relativa agli atti delegati:

    La Commissione è del parere che l'articolo 290 TFUE vada interpretato nel senso che essa è autonoma nell'elaborazione e adozione degli atti delegati. Il considerando standard relativo al parere di esperti contenuto nell'intesa comune concordata tra le tre istituzioni riflette tale interpretazione. La Commissione si rammarica pertanto che il considerando 22 del presente regolamento si discosti dal testo dell'intesa comune.


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