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Document 91999E002233
WRITTEN QUESTION E-2233/99 by Christopher Huhne (ELDR) to the Commission. Capital flows into Switzerland.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-2233/99 di Christopher Huhne (ELDR) alla Commissione. Flussi di capitale verso la Svizzera.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-2233/99 di Christopher Huhne (ELDR) alla Commissione. Flussi di capitale verso la Svizzera.
GU C 225E del 8.8.2000, pp. 76–77
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-2233/99 di Christopher Huhne (ELDR) alla Commissione. Flussi di capitale verso la Svizzera.
Gazzetta ufficiale n. 225 E del 08/08/2000 pag. 0076 - 0077
INTERROGAZIONE SCRITTA E-2233/99 di Christopher Huhne (ELDR) alla Commissione (1o dicembre 1999) Oggetto: Flussi di capitale verso la Svizzera Si prega di descrivere dettagliatamente i flussi lordi e netti di capitali verso la Svizzera, se possibile indicando i flussi lordi per fonte e per tipo di strumento acquistato (deposito bancario, obbligazione, ecc.) nell'arco di ciascuno degli ultimi dieci anni. Si sono riscontrate modifiche rilevanti nei flussi in seguito (a) al dibattito che si è svolto in Svizzera, compreso il referendum, sulla natura delle sue relazioni con l'UE e (b) alla proposta della Commissione concernente la ritenuta alla fonte (di cui alla direttiva sul risparmio)? Risposta del sig. Solbes Mira a nome della Commissione (21 gennaio 2000) La Commissione invia direttamente all'onorevole parlamentare e al Segretariato del Parlamento i dati statistici disponibili (statistiche del Fondo monetario internazionale (FMI), conti finanziari), che attestano che vi è stato un crescente flusso netto di capitali in uscita dalla Svizzera nel periodo dal 1989 al 1998. In linea generale, ciò ha coinciso, nel corso degli anni, con un avanzo dei risparmi nazionali rispetto agli investimenti, che è stato convogliato all'estero. Tra i vari tipi di movimenti di capitali, gli investimenti diretti fanno registrare flussi netti in uscita in tendenziale aumento, mentre gli investimenti di portafoglio e i movimenti di capitali a breve termine (indicati come altri flussi nelle statistiche) mostrano ampie oscillazioni intorno ad una tendenza moderatamente crescente. Gli incrementi massimi degli investimenti di portafoglio sono concentrati nei due periodi: 1993-1994 e 1996-1997, mentre invece i flussi netti in uscita di capitali a breve termine hanno raggiunto il livello più alto nel 1990 e nel 1998. Gli andamenti registrati, così come i flussi lordi che ne sono alla base, corrispondono, con buona approssimazione, a periodi di accentuata volatilità sui mercati finanziari (ad esempio, le crisi valutarie in Europa e la crisi internazionale dei titoli a reddito fisso nel 1992-1994; la crescente presenza delle banche svizzere a livello mondiale a partire dal 1995; le crisi finanziarie internazionali del 1997-1998; e inoltre le fluttuazioni di mercato dovute all'avvento dell'unione economica e monetaria). Possibili conseguenze derivanti dagli eventi citati dall'onorevole parlamentare sembrerebbero potersi registrare solo nel caso degli investimenti diretti. Gli investimenti diretti in entrata mostrano una marcata flessione nel periodo 1992-1993, per riassestarsi in seguito ai livelli precedenti. Al contrario, gli investimenti diretti verso l'estero hanno registrato un periodo di accentuata crescita successivamente al 1992, mentre erano rimasti relativamente stabili nel periodo precedente. Questi sviluppi potrebbero essere attribuiti in certa misura ad un mutamento di fiducia nell'economia svizzera in seguito al referendum. Tranne quanto detto sopra, l'andamento annuale dei movimenti di capitali non ha risentito in maniera rilevante né dell'esito del referendum né della proposta della Commissione, attualmente all'esame, per un progetto di direttiva del Consiglio per garantire, all'interno della Comunità, un'imposizione minima effettiva sui redditi da risparmio in forma di interessi(1). I fatti menzionati sopra nel loro complesso, così come altre tendenze più durature, ad esempio la globalizzazione dei mercati finanziari, hanno avuto ripercussioni sui movimenti di capitali e sembrano determinarne le fluttuazioni. Ad ogni modo, gli sforzi comunitari di armonizzazione della tassazione dei redditi da capitale potrebbero alla fine far sentire la loro influenza, una volta che una nuova direttiva sulla tassazione dei redditi da capitale sia stata adottata e l'opinione pubblica e il mercato conosca il preciso contenuto, i termini della sua attuazione e le implicazioni della nuova legislazione. (1) GU C 212 dell'8.7.1998.