91999E1854

INTERROGAZIONE SCRITTA E-1854/99

di Carmen Fraga Estévez (PPE-DE) alla Commissione

(13 ottobre 1999)

Oggetto: Comportamento degli ispettori mauritani nei confronti della flotta comunitaria

Da alcuni mesi i pescatori comunitari della specie merluzzo nero, che pescano protetti dall'accordo di pesca UE/Mauritania, protestano davanti alla Commissione per i discutibili metodi di ispezione mauritani che fino ad ora si sono tradotti in multe completamente ingiustificate.

I metodi consistono nella pesa con una stadera di sei casse di pescato, scelte tra quelle più piene. Siccome a quanto pare lo scopo e di dimostrare che il giornale di pesca riporta quantitativi inferiori a quelli effettivamente catturati, le casse possono essere successivamente scambiate con altre più piene fino a ottenere i quantitativi desiderati.

Si deve oltretutto considerare che non tutte le casse pesano lo stesso peso, in quanto a bordo si effettuano quattro classificazioni diverse e quelle che contengono le prime catture contengono anche una maggiore quantità di ghiaccio per la conservazione. D'altra parte se la pesa con una stadera non è in nessun caso affidabile, in alto mare e a bordo di una barca risulta indifendibile. Inoltre questi pescherecci catturano una media di 3.000 casse di pescato, cosicché la pesa di un campione di sei casse rappresenta soltanto lo 0,2 % del carico. Il merluzzo nero peraltro non è specie contingentata.

Considerate queste circostanze e le ripetute lamentele del settore colpito, si chiede alla Commissione quali azioni intraprenderà nei confronti delle autorità mauritane affinché pongano termine a questo tipo di ispezioni.

Risposta data dal sig. Fischler in nome della Commissione

(18 novembre 1999)

Le ispezioni effettuate in mare sulle attività di pesca nelle acque territoriali della Mauritania rientrano nella sfera di competenza esclusiva dello Stato costiero in parola.

Tuttavia, informata a più riprese sui metodi di ispezione in mare applicati dai funzionari mauritani, la Commissione è già intervenuta presso le autorità della Mauritania.

L'ultimo intervento risale al maggio 1999 a Bruxelles quando la Commissione, in occasione della visita del consigliere del ministro mauritano della Pesca, ha ricordato la necessità di procedere alle operazioni di ispezione delle attività di pesca in modo equo e di adeguare in conformità i metodi applicati.

La Commissione solleverà nuovamente la questione in occasione della prossima riunione mista incaricata di assicurare la corretta applicazione dell'accordo.