NAT/795
Sostegno nell'ambito del FEASR in risposta alla pandemia di Covid-19
PARERE
Comitato economico e sociale europeo
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio
che modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 per quanto riguarda misure specifiche
volte a fornire un sostegno temporaneo eccezionale nell'ambito del FEASR
in risposta alla pandemia di Covid-19
[COM(2020) 186 final – 2020/0075 (COD)]
Relatore unico: Arnold PUECH D'ALISSAC
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Consultazione
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Consiglio dell'Unione europea, 12/05/2020
Parlamento europeo, 13/05/2020
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Base giuridica
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Articoli 42 e 43, paragrafo 2, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea
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Sezione competente
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Agricoltura, sviluppo rurale, ambiente
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Adozione in sezione
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27/05/2020
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Adozione in sessione plenaria
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10/06/2020
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Sessione plenaria n.
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552
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Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)
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208/1/4
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1.Conclusioni e raccomandazioni
1.1La pandemia di Covid-19 ha un forte impatto negativo sul settore agricolo e agroalimentare dell'UE. Per questo motivo, il CESE accoglie con favore la nuova misura proposta della Commissione europea, la considera altamente necessaria e chiede alle istituzioni europee di adottarla con urgenza.
1.2La crisi conferma la natura geostrategica del settore agroalimentare e la necessità di mantenere un'autosufficienza alimentare nell'Unione europea. Per questo motivo, le misure volte a sostenere i flussi di cassa delle aziende agricole e le PMI agroalimentari sono essenziali per garantire la loro sopravvivenza economica in questo periodo di crisi, in particolare nelle zone svantaggiate o isolate come le isole e le zone montane.
1.3Tuttavia, poiché alcuni paesi dell'UE hanno già esaurito i loro fondi a titolo del FEASR o li hanno impegnati, il CESE ritiene che la Commissione dovrebbe prevedere un fondo straordinario al di fuori del bilancio della PAC e finanziarlo con risorse del piano di ripresa, per consentire l'attuazione di questa misura senza dover ridurre le risorse destinate al FEASR. In caso contrario, il Comitato ritiene opportuno che nella proposta legislativa in esame vengano inserite alcune flessibilità in seno al FEASR e invita pertanto la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo a tener conto delle osservazioni generali formulate nel presente parere.
2.Sintesi della proposta della Commissione
2.1La Commissione europea propone di modificare il regolamento relativo al FEASR, al fine di consentire alle autorità di gestione di mobilitare fino all'1% del bilancio 2014-2020 nell'ambito di una nuova misura, denominata Articolo 39 ter - Aiuto eccezionale e temporaneo a favore di agricoltori e PMI attivi nel settore della trasformazione, della commercializzazione e/o dello sviluppo di prodotti agricoli, che sono particolarmente colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia di Covid-19.
2.2La misura proposta prevede un sostegno (il cui importo massimo non è superiore a 5 000 EUR per agricoltore e a 50 000 EUR per PMI) erogato in forma di somma forfettaria da versare entro il 31 dicembre 2020 secondo criteri obiettivi e non discriminatori.
3.Osservazioni generali
3.1Il CESE accoglie con favore la proposta di regolamento e la rapidità con cui la Commissione europea ha reagito al fine di alleviare i problemi di flusso di cassa delle imprese in difficoltà finanziarie a seguito della pandemia di Covid-19.
3.2Concorda con la misura proposta e considera molto importante che le istituzioni europee la adottino quanto prima.
3.3Tuttavia, ritiene che alcuni aspetti potrebbero essere migliorati:
3.3.1per finanziare questa misura dovrebbe essere proposto un fondo specifico supplementare, il quale dovrebbe attingere alle risorse del piano di ripresa di prossima adozione, in modo che non vi sia alcuna riduzione dei finanziamenti destinati al FEASR;
3.3.2in questo ultimo anno del quadro finanziario pluriennale 2014-2020, i fondi disponibili nell'ambito del FEASR variano notevolmente da uno Stato membro all'altro. Il massimale proposto dell'1 % della dotazione è necessario e garantisce un'armonizzazione a livello europeo che il Comitato ha sempre auspicato;
3.3.3tuttavia, per permettere agli Stati membri di raggiungere tale massimale, esso dovrebbe derogare ai vincoli di bilancio previsti dal regolamento (UE) n. 1305/2013. Pertanto, gli Stati membri devono avere la possibilità di utilizzare i fondi disponibili e ottenere a tal fine una deroga ai paragrafi 5 e 6 dell'articolo 59 di tale regolamento, indipendentemente dall'origine dei fondi, evitando nel contempo, tramite criteri mirati, qualsiasi sovracompensazione.
Bruxelles, 11 giugno 2020
Luca JAHIER
Presidente del Comitato economico e sociale europeo
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