COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 18.12.2015
COM(2015) 680 final
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
sulla messa in opera, il funzionamento e l'efficacia del dominio di primo livello .eu
(Testo rilevante ai fini del SEE)
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
sulla messa in opera, il funzionamento e l'efficacia del dominio di primo livello .eu
(Testo rilevante ai fini del SEE)
1.Contesto
Nell'aprile 2015 si è celebrato il nono anniversario della nascita del dominio di primo livello (Top Level Domain, TLD) .eu. Nel corso degli ultimi nove anni il dominio di primo livello geografico (ccTLD) .eu si è contraddistinto come un'estensione innovativa e moderna, perfettamente in grado di mettersi al passo sia con i TLD comparsi alla fine degli anni novanta sia con i nuovi domini di primo livello generici (gTLD) introdotti nel 2014. Alla fine del primo trimestre del 2015 il TLD .eu era il sesto ccTLD al mondo. Con quasi quattro milioni di registrazioni, il TLD .eu è diventato un'opzione apprezzata dagli europei al momento della scelta di un nome di dominio per la propria presenza su internet.
A norma dell'articolo 8 del regolamento (CE) n. 733/2002 relativo alla messa in opera del dominio di primo livello .eu, la Commissione è tenuta a presentare una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio un anno dopo l'adozione del regolamento e successivamente ogni due anni. La presente relazione al Parlamento europeo e al Consiglio verte sulla messa in opera, l'efficacia e il funzionamento del TLD .eu negli ultimi due anni, in particolare nel periodo dal 1° aprile 2013 al 31 marzo 2015.
2.Quadro normativo e principi di base del dominio .eu
Il TLD .eu è stato istituito dai seguenti atti giuridici:
–regolamento (CE) n. 733/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 aprile 2002, relativo alla messa in opera del dominio di primo livello .eu (modificato),
–regolamento (CE) n. 874/2004 della Commissione, del 28 aprile 2004, che stabilisce le disposizioni applicabili alla messa in opera e alle funzioni del dominio di primo livello .eu e i principi relativi alla registrazione (modificato).
Nel periodo di riferimento il regolamento (UE) n. 516/2015 della Commissione ha modificato il regolamento (CE) n. 874/2004 introducendo controlli tecnici intesi a prevenire l'eventuale confusione visiva tra i nomi di dominio .eu registrati, soprattutto in considerazione dei nomi di dominio internazionalizzati (IDN) .eu, supportati dal dicembre 2009, al fine di:
garantire che il Registro verifichi la validità delle richieste di registrazione prima della registrazione del nome di dominio e non soltanto successivamente,
consentire al Registro di introdurre caratteri supplementari supportati dal protocollo IDNA2008 e di aggiornare l'elenco di nomi di dominio riservati dall'UE e dall'Islanda, dal Liechtenstein e dalla Norvegia.
Nel maggio 2013, conformemente alle disposizioni del regolamento (CE) n. 733/2002, la Commissione ha pubblicato un invito a manifestare interesse per la selezione del Registro TLD .eu. L'invito è stato chiuso il 20 giugno 2013. L'unica richiesta ricevuta è stata quella di EURid. I valutatori hanno concluso che la proposta di EURid soddisfaceva i requisiti minimi per ciascun criterio di selezione. La decisione della Commissione che ha designato EURid come Registro TLD .eu è stata pubblicata il 12 aprile 2014.
3.Registrazione e uso dei nomi di dominio .eu
Nel periodo oggetto della presente relazione, il ccTLD .eu ha continuato a diffondersi costantemente al pari degli altri ccTLD europei. Nel 2014 la crescita annuale del dominio .eu è stata eccezionalmente alta (5,3%). Alla fine del primo trimestre del 2015 il ccTLD .eu vantava un totale di quasi 3,9 milioni di registrazioni (attestandosi al quarto posto tra i ccTLD più diffusi nell'UE), corrispondenti a un aumento netto di registrazioni del dominio .eu pari al 4,3% rispetto ai dati riportati nell'ultima relazione.
La percentuale di rinnovo dei nomi di dominio .eu rimane in media dell'80%, valore molto positivo rispetto a una media settoriale del 73%.
Il panorama dei nomi di dominio è cambiato notevolmente negli ultimi due anni con l'introduzione dei nuovi gTLD in seguito all'apertura dello spazio dei gTLD da parte dell'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers). Al momento della stesura della presente relazione si contavano 684 nuovi gTLD delegati. Complessivamente le registrazioni di gTLD ammontano a 6,3 milioni. In testa c'è il nome di dominio .xyz, con poco più di un milione di registrazioni. Il mercato dei nuovi gTLD tuttavia non ha soddisfatto tutte le aspettative poiché la domanda degli utenti è stata di molto inferiore a quella prevista. Per quanto riguarda i ccTLD, l'impatto è stato finora marginale, ma imputabile a svariate ragioni tra cui figurano la saturazione del mercato, l'intensificarsi della concorrenza, un maggiore potere a livello di conservatori del Registro (Registrar) poiché alcuni di essi sono divenuti registri e viceversa. Si stima che la diffusione dei ccTLD subirà una battuta d'arresto o addirittura un'inversione dal 2017.
Considerando la tendenza storica, l'attuale situazione del mercato e le previsioni in termini di crescita futura, l'obiettivo è mantenere una percentuale annua di aumento delle registrazioni pari a circa il 4%.
4.Nomi di dominio internazionalizzati (IDN)
4.1.IDN .eu
L'introduzione degli IDN al primo livello rientra tra le competenze dell'ICANN. Il 16 novembre 2009 l'ICANN ha lanciato il cosiddetto "IDN ccTLD Fast Track Process", una procedura accelerata destinata ad agevolare l'introduzione di estensioni TLD formate da codici geografici (ad esempio .gr, .bg, .eu) contenenti caratteri non latini (ad esempio cirillici, greci, arabi e cinesi).
Il 5 maggio 2010 EURid ha presentato all'ICANN una domanda finalizzata a consentire la registrazione delle versioni cirillica e greca del TLD .eu sulla base delle versioni del suffisso .eu che Cipro, Grecia e Bulgaria hanno comunicato alla Commissione di preferire. Per l'introduzione della stringa greca .ευ e della stringa cirillica .ею è stato avviato un lungo processo di valutazione in quanto la similitudine che tali stringhe presentano con la stringa ccTLD ASCII esistente (.eu) è tale da poter ingenerare confusione.
Mentre la valutazione della stringa cirillica (.ею) è stata completata senza difficoltà, la stringa greca (.ευ) non ha superato la fase di valutazione tecnica della procedura per il fatto di "essere identica sul piano visivo o confondibile dal punto di vista visivo con almeno tre stringhe ISO 646-BV, ossia .eu, .ev e .ey". La Commissione ha incaricato EURid di mettere in sospeso l'eventuale richiesta di delega della stringa cirillica (.ею) fino alla risoluzione delle questioni relative alla stringa greca (.ευ).
Nel periodo cui si riferisce la presente relazione la Commissione ed EURid hanno elaborato il piano di alto livello per la messa in opera dell'IDN .eu. Il piano, trasmesso da EURid nel settembre 2014, delinea l'approccio da seguire per il lancio del dominio .eu in greco e in cirillico (ad es. consentendo solo greco.greco) e le modalità di gestione di quanto ereditato dal sistema attuale (caratteri non latini.ASCII).
Il 20 gennaio 2014, dopo aver concordato con la Commissione la strategia da seguire, EURid ha presentato all'Extended Process Similarity Review Panel (EPSRP) una richiesta di ripetizione della valutazione della stringa .ευ e ha inviato al consiglio dell'ICANN una lettera per sottolineare le preoccupazioni ed evidenziare le incongruenze riscontrate nell'attuale piano di messa in opera dei ccTLD IDN e negli orientamenti dell'EPSRP pubblicati dall'ICANN nel novembre 2013. La risposta dell'ICANN non ha affrontato in modo adeguato diverse questioni sollevate.
L'esito della valutazione dell'EPSRP è stato condiviso con EURid il 10 ottobre 2014 e pubblicato sul sito dell'ICANN il 17 ottobre 2014 per consentire agli utenti di presentare le loro osservazioni. Secondo gli esperti la stringa .ευ non presenta una similitudine tale con le stringhe ".ev" e ".ey" da poter essere confusa con esse, ma è confondibile con le stringhe ".EV" e ".EY". Gli orientamenti della commissione di esperti linguistici non contemplavano alcuna procedura che tale commissione potesse applicare nel caso in cui una stringa richiesta fosse ritenuta confondibile con un'altra stringa in lettere maiuscole ma non con la stessa stringa in lettere minuscole.
In varie riunioni con l'ICANN, i rappresentanti della Commissione e di EURid hanno sottolineato le carenze e la superficialità dell'intera procedura di valutazione della similitudine fra le stringhe, estremamente rigorosa per l'ambiente ccTLD ma molto più tollerante per lo spazio dei nuovi gTLD, per il quale sono state autorizzate richieste relative a stringhe come .hotel e .hotels o .car e .cars, che non sono state ritenute confondibili. Al momento della stesura della presenta relazione il consiglio dell'ICANN ha incaricato il personale dell'ICANN e la ccNSO di effettuare un ulteriore riesame della procedura accelerata per fornire orientamenti in caso di similitudine con stringhe in lettere maiuscole ma non con stringhe in lettere minuscole.
Il multilinguismo è sancito nei trattati dell'Unione europea e incoraggiarlo, promuoverlo e facilitarlo è uno dei principi ispiratori delle istituzioni dell'UE. A tal fine, fare in modo che il ccTLD .eu sia disponibile in altri caratteri europei è un importante obiettivo politico.
5.Funzionamento del Registro
5.1.Il Registro
EURid è un'organizzazione europea senza fini di lucro con sede centrale a Diegem (Belgio) e uffici regionali a Stoccolma, Praga e Pisa. I membri fondatori sono due: DNS Belgium (il registro per .be) e Istituto di Informatica e Telematica (il registro per .it), ai quali si aggiungono otto membri associati: ARNES (il registro per .si), CZ.NIC (il registro per .cz), Business Europe (una confederazione costituita da 39 federazioni di settore di 33 paesi), ECTA Internet Committee (European Community Trademark Association), EMOTA (European Multi-channel and Online Trade Association), IAB Europe (Interactive Advertising Bureau), CECUA (Confederazione delle associazioni europee di utenti dell'informatica) e UEAPME (Associazione europea dell'artigianato e delle piccole e medie imprese). I server principali di EURid si trovano in Belgio (Bruxelles) e nei Paesi Bassi (Amsterdam).
5.2.Rapporti con i conservatori del Registro
Per legge, il Registro del dominio .eu non svolge la funzione di conservatore. La prima priorità per EURid rimane quella di fornire servizi di qualità ai suoi 751 conservatori riconosciuti. Periodicamente EURid valuta la soddisfazione dei conservatori del Registro .eu. L'ultimo sondaggio sulla soddisfazione dei conservatori del Registro per il dominio .eu è stato effettuato nel periodo che comprende l'ultimo trimestre del 2013 e il primo trimestre del 2014. Hanno risposto 103 dei 176 conservatori del Registro per domini di primo livello EURid. Il 97% dei partecipanti si è dichiarato soddisfatto o estremamente soddisfatto.
EURid continua a gestire un servizio destinato ai conservatori del Registro che fornisce assistenza 24 ore su 24.
Il Registro ha lanciato la propria piattaforma di registrazione, divenuta operativa il 15 settembre 2014 dopo un'intensa e strutturata attività di comunicazione con la comunità dei conservatori del Registro .eu. Con la nuova piattaforma di registrazione sono stati introdotti nuovi stati per i nomi di dominio, oltre a modifiche al servizio DAS (Domain Availability Service), a Whois, al protocollo EPP (Extensible Provisioning Protocol) e alle date di scadenza e rinnovo dei nomi di dominio.
5.3.Relazioni internazionali
Nel periodo di riferimento EURid ha fatto sentire costantemente la sua presenza nell'ecosistema di internet, con iniziative che includono la partecipazione proattiva alle riunioni e ai seminari del Council of European National Top Level Domain Registries (CENTR), la presidenza del gruppo di lavoro CENTR-IGF (che ha consentito di presentare con successo i seminari delle organizzazioni regionali durante le riunioni annuali dell'IGF nel 2013 e nel 2014), la partecipazione alle riunioni dell'ICANN e il coinvolgimento nei gruppi di lavoro ccNSO sul processo di sviluppo della politica in materia di IDN, la presidenza dal 2014 del gruppo di lavoro sulla strategia e sul piano operativo della ccNSO (ccNSO Strategy and Operating Plan) dell'ICANN, il partenariato con l'UNESCO, la cooperazione con l'ICANN per la condivisione delle migliori prassi di EURid tra registri e conservatori del Medio Oriente, i corsi annuali sulla governance di internet al Collegio d'Europa di Bruges e alla Scuola S. Anna di Pisa. Da marzo 2014 i rappresentanti di EURid partecipano inoltre attivamente al processo di transizione della funzione di intendenza della IANA e ai processi relativi alla rendicontabilità dell'ICANN.
5.4.Attività di marketing e sensibilizzazione
Negli ultimi due anni EURid ha condotto molteplici attività di marketing a due livelli:
ha avviato un'efficace collaborazione con i suoi conservatori per promuovere il TLD .eu tramite il programma di marketing cofinanziato e altri regimi di aiuto. Nell'ambito del programma il Registro versa 0,75 euro per ogni nuovo nome di dominio .eu e 0,30 euro per ogni nome di dominio .eu rinnovato a favore di un conto per il marketing cofinanziato creato per ciascun conservatore del Registro. Nel 2013 e nel 2014 sono state inoltrate rispettivamente 94 e 86 proposte di vario genere. Il programma ha avuto sempre più successo tra i conservatori del Registro ed è stato imitato da altri registri. Nel 2013 ha ricevuto il premio CENTR per la migliore azione di marketing per i registri;
ha condotto attività di direct marketing per accrescere la consapevolezza circa il dominio .eu attraverso pagine web dedicate e una campagna tradizionale con l'affissione di manifesti pubblicitari all'aeroporto di Bruxelles e raffiguranti uno dei principali testimonial di EURid: la tennista Flavia Pennetta. La pagina di destinazione di tutte le campagne è il sito web dedicato di marketing del Registro (ambitionhasanaddress.eurid.eu) dove gli utenti di internet possono accedere alle testimonianze di imprese e privati che hanno scelto un nome di dominio .eu per presentare se stessi e/o i loro prodotti online.
Nel 2014 EURid ha lanciato gli .eu Web Awards per conferire un riconoscimento ai migliori siti web .eu in cinque categorie. La cerimonia di premiazione, che si è svolta a Bruxelles il 19 novembre 2014, ha permesso di tracciare con successo il profilo del dominio .eu. Visto il successo dell'iniziativa, il Registro sta organizzando una seconda edizione.
5.5.Situazione finanziaria
Il Registro è un'organizzazione esterna autonoma ma la Commissione esercita una stretta vigilanza sulla sua situazione finanziaria, applicando le disposizioni del quadro normativo e del contratto di concessione di servizi. Revisioni contabili complete sono eseguite in loco da revisori finanziari indipendenti. La Commissione esercita la propria funzione di vigilanza mediante l'esame delle osservazioni dei revisori, relazioni finanziarie trimestrali e annuali, relazioni trimestrali sullo stato di avanzamento, proposte di bilancio e piani strategici e di marketing. Gli aspetti finanziari sono regolarmente discussi con il Registro negli incontri trimestrali e a livello di servizio.
Agli esordi del TLD .eu, i ricavi generati dal numero elevato di registrazioni erano nettamente superiori ai costi del Registro e le conseguenti eccedenze annuali venivano trasferite al bilancio dell'UE. Per limitare le eccedenze, vista anche la diminuzione dei costi sostenuti per ogni singolo nome di dominio in seguito all'aumento delle registrazioni, il Registro ha gradualmente ridotto le varie tariffe che i conservatori del Registro sono tenuti a pagare. Al fine di rispettare il suo obbligo contrattuale di operare a prezzo di costo, il Registro ha deciso di abbassare la quota di rinnovo e di estensione del periodo di registrazione di un nome di dominio da 4,00 a 3,75 EUR a partire da gennaio 2013.
I principali dati finanziari del Registro sono rimasti stabili nel 2013 e nel 2014: in entrambi gli anni, i ricavi e i costi si sono aggirati intorno a 13 milioni di EUR l'anno. Di conseguenza, il risultato finanziario netto è stato più equilibrato rispetto agli anni precedenti e nel 2013 e nel 2014 sono state trasferite al bilancio dell'Unione europea eccedenze pari rispettivamente a 535 017 EUR e 76 953 EUR.
La Commissione ha esaminato con attenzione la variazione tra costi iscritti nel bilancio di previsione e costi effettivi, in particolare quelli legati al marketing (2,8 milioni di EUR nel 2013 e 3,0 milioni di EUR nel 2014) e alle risorse umane (4,7 milioni di EUR nel 2013 e 4,4 milioni di EUR nel 2014). L'aumento dei costi del marketing nel 2014 si spiega con l'elevato numero di registrazioni e il conseguente aumento dei contributi versati al fondo per il marketing cofinanziato e con le nuove iniziative di sensibilizzazione connesse al fatto che i residenti di Islanda, Liechtenstein e Norvegia hanno potuto iniziare a registrare domini .eu.
5.6.Continuità operativa, resilienza e qualità
5.6.1.Continuità operativa
EURid ha effettuato quello che viene chiamato test puntuale di ripristino in caso di disastro su diversi componenti della sua infrastruttura. Il test ha evidenziato che la presunta ridondanza sui sistemi di telefonia non funzionava come previsto e necessitava di correzioni. Più specificamente, l'infrastruttura di commutazione principale funzionava correttamente durante un guasto simulato e i servizi restavano disponibili, i commutatori front-end che connettono i server front-end ai firewall e a internet funzionavano correttamente durante un meccanismo di subentro (failover) controllato, ma alcuni servizi diventavano indisponibili a causa di ipotesi di attuazione che nella pratica non hanno funzionato. Le ipotesi sono state corrette e dai nuovi test è emerso che il meccanismo di subentro funzionava come previsto.
L'intero software di registrazione è stato riscritto nel 2014 ed è entrato in funzione nel settembre dello stesso anno. A dicembre è stato condotto un esercizio del piano di continuità operativa (Business Continuity Plan – BCP), sottoposto a audit. Il test, effettuato il 16 dicembre, è stato sottoposto a audit da parte di PwC, che ha concluso che tutti i test connessi all'ambito del test BCP, eseguiti nelle differenti fasce orarie, sono stati superati con successo.
5.6.2.Sicurezza
Nel settembre 2010 EURid ha completato la messa in opera del protocollo DNSSEC (Domain Name System Security Extensions) per il TLD .eu. Il protocollo DNSSEC permette di verificare, nell'ambito di una "catena della fiducia" che si estende fino alla zona root di internet, l'autenticità delle risposte (siti web) del server dei nomi visualizzati. Esso ha quindi la funzione di proteggere gli utenti di internet dai dati DNS contraffatti, ma può esprimere per intero il suo potenziale solo a condizione che tutte le zone della struttura gerarchica ad albero del DNS siano firmate. Nel 2013 è stata introdotta la riduzione DNSSEC (sconto mensile di 0,02 EUR sui diritti per il nome di dominio per ciascun nome di dominio correttamente firmato) al fine di sostenere ulteriormente la messa in opera del protocollo DNSSEC a livello di conservatore del Registro.
5.6.3.Piano di qualità Whois
EURid ha adottato nell'operatività quotidiana una serie di misure volte a contrastare il phishing e altri comportamenti malevoli online. In particolare, i nomi di dominio sono controllati per verificare il rispetto dei criteri di ammissibilità e le nuove registrazioni sono passate al vaglio per individuare eventuali attività sospette o altre anomalie.
A norma dell'articolo 4 del contratto per l'accreditamento come conservatore del Registro (Registrar) .eu, i conservatori del Registro devono assicurare che ciascun titolare di nome di dominio rispetti le disposizioni dei regolamenti dell'UE (modificati), la politica di registrazione dei domini .eu e i termini e le condizioni per i domini .eu, quali pubblicati sul sito web del Registro.
Dal 2013 EURid ha cercato di migliorare la qualità dei dati di Whois relativi ai domini .eu e ha incoraggiato il rispetto degli obblighi contrattuali da parte dei conservatori del Registro attraverso attività di cooperazione. A tal fine il Registro ha lanciato il progetto Whois Quality Plan per verificare il database Whois e correggere eventuali imprecisioni.
5.7.Accertamento e verifica tecnica del Registro (2013)
Nell'ambito del contratto di concessione di servizi stipulato con EURid, la Commissione può disporre che sia effettuato un accertamento da parte di un organismo esterno di sua scelta o dai suoi stessi servizi. Scopo di tale accertamento è verificare il rispetto degli obblighi contrattuali da parte del contraente.
La Commissione ha effettuato un accertamento tra il terzo e il quarto trimestre del 2013. Esaminando i risultati dell'accertamento e della verifica tecnica, i servizi competenti della Commissione hanno constatato il rispetto, da parte della società incaricata della gestione del Registro (EURid Asbl/vzw), degli obblighi imposti dal contratto di concessione di servizi per l'organizzazione, l'amministrazione e la gestione del TLD .eu.
Sono stati tuttavia individuati vari ambiti che necessitano di miglioramenti, ad esempio:
adozione di un'efficace politica interna per i conflitti di interesse (che già esisteva presso EURid ma che è stata ulteriormente migliorata e rafforzata),
valutazione della necessità di avere società controllate in altri tre Stati membri (si tratta di un obbligo previsto dal contratto di concessione di servizi originario; al momento della risposta all'invito a manifestare interesse del 2013 per la selezione del Registro del TLD .eu, EURid si era già impegnata a valutare l'utilità di avere società controllate),
introduzione di una politica formale in materia di appalti (in seguito all'accertamento EURid ha reso ufficiale e obbligatoria la sua procedura interna per le spese al di sopra di una determinata soglia),
conduzione di riesami periodici del processo di costruzione di riserve (EURid effettua tali riesami con cadenza annuale in stretta cooperazione con i servizi della Commissione).
5.8.Procedimenti giudiziari e controversie riguardanti i nomi di dominio
5.8.1.Cause dinanzi al Tribunale e alla Corte di giustizia dell'Unione europea
Tribunale: nessuna.
Corte di giustizia dell'Unione europea: 1 pronuncia pregiudiziale.
Nel 2011 la Corte d'appello di Bruxelles ha rinviato il caso
lensworld.eu
(Pie Optiek contro Bureau Gevers) alla Corte di giustizia dell'Unione europea per una pronuncia pregiudiziale.
La Corte di giustizia dell'Unione europea ha pronunciato la sua sentenza il 19 luglio 2012. La Corte d'appello ha pronunciato la sua decisione finale il 3 ottobre 2013, respingendo l'istanza di Pie Optiek contro EURid in quanto irricevibile. La Corte ha concluso che Gevers ha commesso un errore e le ha ingiunto di versare alla Pie Optiek la somma di 70 000 EUR a titolo di risarcimento danni, soprattutto per le spese processuali.
Non è stato presentato alcun ricorso; la sentenza della Corte d'appello di Bruxelles è diventata definitiva.
5.8.2.Risoluzione extragiudiziale delle controversie
Per le eventuali controversie tra titolari di nomi di dominio .eu o i ricorsi contro le decisioni del Registro .eu è possibile adire l'organo incaricato della risoluzione extragiudiziale delle controversie, ossia il Tribunale arbitrale ceco.
La risoluzione extragiudiziale delle controversie si applica lasciando impregiudicate le possibili vie di ricorso giurisdizionale. I reclami possono essere presentati online in qualsiasi lingua ufficiale dell'UE.
Procedimento di risoluzione extragiudiziale delle controversie per reclami contro EURid riguardanti i nomi di dominio a carattere singolo
Il procedimento di risoluzione extragiudiziale delle controversie 06814 è stato avviato contro EURid in relazione ai nomi di dominio e.eu, f.eu e y.eu. Le norme applicabili prevedono che un nome di dominio .eu contenga almeno due caratteri.
Il denunziante ha contestato il rigetto da parte di EURid delle richieste di registrazione.
Nella sua decisione del 18 novembre 2014, il membro del panel incaricato della risoluzione extragiudiziale delle controversie ha respinto il reclamo. Il denunziante non ha presentato ricorso e il caso è stato chiuso.
Riduzione delle spese per la risoluzione extragiudiziale delle controversie (accordo tra il Tribunale arbitrale ceco e EURid)
Il 27 giugno 2012 il Tribunale arbitrale ceco e EURid hanno annunciato una particolare riduzione delle spese per rendere ancora più accessibile la procedura di risoluzione extragiudiziale delle controversie riguardanti il dominio .eu.
Il costo di un procedimento di base (in precedenza 1 300 EUR), vale a dire un procedimento per contestare da uno a cinque nomi di dominio dinanzi a un panel costituito da un unico membro, è stato ridotto di 700 EUR in base a una nuova struttura tariffaria applicata per un periodo di sei mesi a partire dal 1° luglio 2012. I costi della risoluzione extragiudiziale delle controversie hanno subito un ulteriore taglio nel 2014, arrivando a una riduzione complessiva di 1 000 EUR per ciascun reclamo presentato a partire dal 1° gennaio 2015. La riduzione di 1 000 EUR è concessa per ogni reclamo presentato indipendentemente dal numero di nomi di dominio oggetto della controversia e dal tipo di panel richiesto.
5.8.3.Altri procedimenti giudiziari
Nel periodo oggetto della relazione EURid è stato parte in giudizio nei seguenti procedimenti:
Depmarc
Depmarc ha contestato il rigetto da parte di EURid delle sue domande presentate nel periodo Sunrise e relative a 36 nomi di dominio basati su denominazioni commerciali dei Paesi Bassi. Il ricorrente ha chiesto alla Corte di ordinare a EURid di trasferire i nomi di dominio alla Depmarc. Il caso è stato risolto con un accordo transattivo e il 14 novembre 2013 la Corte lo ha dichiarato chiuso.
Dei 36 nomi di dominio, 30 (per i quali non ci sono state domande successive accettate nella coda di richieste Sunrise) sono stati rilasciati per la registrazione generale l'11 marzo 2014. Gli altri sei nomi di dominio (per i quali sono state accettate le domande successive nella coda di richieste Sunrise) sono stati attivati a nome del richiedente.
Dotace
La domanda presentata nel periodo Sunrise dalla società ceca Dotace è stata respinta dal responsabile della convalida (e da EURid) per mancanza di prove sufficienti ad attestare l'esistenza di un diritto pregresso sul nome "Dotace". La decisione del Tribunale arbitrale ceco ha confermato il rigetto da parte di EURid della domanda relativa al nome di dominio dotace.eu (caso 04281). Il richiedente ha quindi presentato ricorso al Tribunale di primo grado di Bruxelles.
In seguito al rifiuto da parte del ricorrente di firmare un accordo transattivo, EURid ha sporto denuncia per procedimenti giudiziari vessatori al fine di riattivare i procedimenti e giungere a un esito finale.
Il 24 ottobre 2014 il Tribunale di primo grado ha emesso una sentenza interamente a favore di EURid.
6.Registrazione EMAS e compensazione di CO2
Il 23 maggio 2012 EURid è diventato il primo registro con certificazione EMAS in Europa (numero di registrazione BE-VL-000016). Dalla valutazione finale dei 9 obiettivi e delle 41 azioni del programma EMAS 2012-2014 risulta che il 95% degli obiettivi è stato conseguito, incluso l'obiettivo principale, ossia la piena compensazione delle emissioni di CO2 di EURid. Nel primo trimestre del 2015, a seguito di accertamenti annuali, EURid ha avviato il processo di rinnovo della sua registrazione EMAS e di estensione della stessa alla filiale di Pisa.
Dal 2013 EURid convalida le sue emissioni di CO2 e acquista crediti di CO2 certificati per compensarle.
7.Conclusioni
Il modello del TLD .eu è stato attuato con successo e funziona correttamente.
Negli ultimi due anni il TLD .eu ha rafforzato la propria posizione tra i domini di primo livello più diffusi in Europa e nel mondo e il suo successo prosegue, malgrado la crescita continua, per quanto più lenta, dei ccTLD dei 28 Stati membri e la maggiore disponibilità di gTLD, ai quali il Registro riesce a tener testa grazie al marchio di qualità associato al TLD .eu.
A distanza di cinque anni dalla presentazione della domanda di EURid per la stringa .eu in greco e in cirillico, l'ICANN non ha approvato la stringa greca .ευ perché ritenuta confondibile con altre stringhe in maiuscolo. La Commissione ha ripetutamente esortato l'ICANN a completare al più presto la procedura, sottolineando la necessità di definire norme volte a stabilire una procedura "permanente" per le domande relative a IDN al fine di evitare ritardi ingiustificati. Questa è una delle questioni di interesse pubblico che la Commissione continuerà a sollevare in seno al Governmental Advisory Committee, che svolge la funzione di consulente in materia di politiche pubbliche per l'ICANN, nonché per altri organi costitutivi dell'ICANN.
La situazione finanziaria del Registro si è mantenuta stabile nel periodo oggetto della relazione.
La Commissione vigila sull'uso del sistema di risoluzione extragiudiziale delle controversie fornito dal Tribunale arbitrale ceco, che assicura la tutela dei diritti dei registranti in tutte le lingue dell'UE. In seguito alle raccomandazioni degli auditor, EURid ha ridotto le spese per rendere il sistema più accessibile ai privati cittadini e alle PMI che hanno motivo di ritenere che i loro nomi nel dominio .eu siano stati registrati impropriamente da terzi.
L'ambiente DNS ha subito di recente uno dei più grandi cambiamenti degli ultimi vent'anni. Centinaia di nuovi gTLD sono stati immessi sul mercato, generando talora confusione tra i registranti e i conservatori di registro. Allo stesso tempo, l'avvento dei social media ha comportato un calo d'interesse nei nomi di dominio, in quanto i giovani utenti finali di internet e le nuove imprese moderne preferiscono comunicare la loro presenza online tramite i social media, che costituiscono una via d'accesso più rapida.
Fino ad ora il TLD .eu e il suo Registro hanno dimostrato di essere pienamente in grado di far fronte alle sfide, anche se si prevede che l'ambiente diventi ancora più competitivo in futuro. La Commissione intrattiene un dialogo regolare e costruttivo con il Registro per esplorare e individuare possibili modi per fare i conti con il nuovo panorama dei DNS e nel contempo preservare la sicurezza, l'affidabilità e l'utilità dello spazio .eu per gli stakeholder attuali e futuri.
ALLEGATI
Allegato 1: i principali TLD del mondo al 31 marzo 2015
Fonte: relazione trimestrale di attività di EURid, primo trimestre 2015.
ALLEGATO 2: registrazioni del dominio .eu per trimestre
ALLEGATO 3: reclami presentati ogni anno per essere sottoposti a risoluzione extragiudiziale
|
Reclami presentati
nel 2013
|
Reclami presentati
nel 2014
|
Gennaio
|
6
|
5
|
Febbraio
|
5
|
5
|
Marzo
|
4
|
4
|
Aprile
|
4
|
1
|
Maggio
|
2
|
6
|
Giugno
|
7
|
5
|
Luglio
|
6
|
4
|
Agosto
|
2
|
7
|
Settembre
|
3
|
7
|
Ottobre
|
6
|
7
|
Novembre
|
4
|
7
|
Dicembre
|
3
|
4
|
TOTALE
|
52
|
62
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Casi sottoposti a risoluzione extragiudiziale e conclusi nel 2013: 57 (di cui 47 reclami accettati)
2013
|
Reclamo
respinto
|
Reclamo
accettato
|
Reclamo
non ricevibile
|
Risoluzione
|
TOTALE
|
Gennaio
|
|
6
|
|
|
6
|
Febbraio
|
|
3
|
|
|
3
|
Marzo
|
|
4
|
1
|
|
5
|
Aprile
|
|
1
|
|
|
1
|
Maggio
|
|
7
|
|
|
7
|
Giugno
|
2
|
6
|
|
|
8
|
Luglio
|
|
5
|
|
2
|
7
|
Agosto
|
1
|
3
|
|
1
|
5
|
Settembre
|
|
1
|
1
|
|
2
|
Ottobre
|
|
6
|
1
|
|
7
|
Novembre
|
|
2
|
1
|
|
3
|
Dicembre
|
|
3
|
|
|
3
|
TOTALE
|
3
|
47
|
4
|
3
|
57
|
Casi sottoposti a risoluzione extragiudiziale e conclusi nel 2014: 57 (di cui 43 reclami accettati)
2014
|
Reclamo
respinto
|
Reclamo
accettato
|
Reclamo
non ricevibile
|
Risoluzione
|
TOTALE
|
Gennaio
|
|
6
|
|
1
|
7
|
Febbraio
|
|
1
|
|
|
1
|
Marzo
|
1
|
4
|
|
|
5
|
Aprile
|
1
|
|
1
|
|
2
|
Maggio
|
|
7
|
|
|
7
|
Giugno
|
|
1
|
|
|
1
|
Luglio
|
|
4
|
1
|
|
5
|
Agosto
|
|
5
|
2
|
|
7
|
Settembre
|
|
2
|
1
|
|
3
|
Ottobre
|
1
|
3
|
1
|
|
5
|
Novembre
|
2
|
2
|
1
|
|
5
|
Dicembre
|
|
8
|
1
|
|
9
|
TOTALE
|
5
|
43
|
8
|
1
|
57
|
ALLEGATO 4: numero totale di nomi di dominio .eu per paese del registrante
Fonte: relazione trimestrale di attività di EURid, primo trimestre 2015
ALLEGATO 5: domini .eu per 1 000 abitanti
Fonte: relazione trimestrale di attività di EURid, primo trimestre 2015.
ALLEGATO 6: registrazioni di IDN sul dominio .eu rispetto al totale delle registrazioni .eu
Fonte: relazione trimestrale di attività di EURid, primo trimestre 2015.