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Document 32008D0157

2008/157/CE: Decisione del Consiglio, del 18 febbraio 2008 , relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni contenuti nel partenariato per l’adesione con la Repubblica di Turchia e che abroga la decisione 2006/35/CE

OJ L 51, 26.2.2008, p. 4–18 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
Special edition in Croatian: Chapter 11 Volume 113 P. 244 - 258

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2008/157/oj

26.2.2008   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 51/4


DECISIONE DEL CONSIGLIO

del 18 febbraio 2008

relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni contenuti nel partenariato per l’adesione con la Repubblica di Turchia e che abroga la decisione 2006/35/CE

(2008/157/CE)

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 390/2001 del Consiglio, del 26 febbraio 2001, relativo all’assistenza alla Turchia nel quadro della strategia di preadesione e, in particolare, all’istituzione di un partenariato per l’adesione (1), in particolare l’articolo 2,

vista la proposta della Commissione,

considerando quanto segue:

(1)

Il regolamento (CE) n. 390/2001 prevede che il Consiglio decida a maggioranza qualificata, su proposta della Commissione, i principi, le priorità, gli obiettivi intermedi e le condizioni contenuti nel partenariato per l’adesione, da sottoporre alla Turchia, nonché i successivi adeguamenti significativi ad esso applicabili.

(2)

Su tale base il Consiglio ha adottato nel 2001 e nel 2003 un partenariato per l’adesione con la Turchia (2).

(3)

La raccomandazione sulla Turchia presentata dalla Commissione nel 2004 insisteva sul fatto che l’Unione europea dovesse continuare a controllare il processo di riforme politiche e che nel 2005 dovesse essere proposta una versione riveduta del partenariato per l’adesione. A seguito di ciò, il Consiglio ha adottato un partenariato riveduto nel febbraio 2006 (3).

(4)

Nel dicembre 2004 il Consiglio europeo ha concluso che l’Unione europea avrebbe continuato a seguire con attenzione i progressi registrati a livello di riforme politiche sulla base delle priorità relative al processo di riforma contenute nel partenariato per l’adesione.

(5)

Il 3 ottobre 2005 gli Stati membri hanno avviato con la Turchia i negoziati per la sua adesione all’Unione europea. L’avanzamento dei negoziati dipenderà dai progressi compiuti dalla Turchia nei preparativi per l’adesione, progressi che saranno misurati, tra l’altro, rispetto all’attuazione del partenariato per l’adesione, che sarà oggetto di verifiche periodiche.

(6)

Nella comunicazione sulla strategia di allargamento e sulle sfide principali per il periodo 2006-2007, la Commissione indicava che i partenariati sarebbero stati aggiornati alla fine del 2007.

(7)

L’11 dicembre 2006 il Consiglio conveniva che gli Stati membri nell’ambito della Conferenza intergovernativa non avrebbero deciso di aprire i negoziati su otto capitoli in cui rientrano i settori politici interessati dalle restrizioni imposte dalla Turchia nei confronti della Repubblica di Cipro, né avrebbero deciso di chiudere provvisoriamente nessun capitolo fino a quando la Commissione non avesse verificato il rispetto da parte della Turchia degli impegni connessi al protocollo aggiuntivo.

(8)

Il regolamento (CE) n. 1085/2006 che istituisce uno strumento di assistenza preadesione (IPA) (4), adottato dal Consiglio il 17 luglio 2006, costituisce il nuovo quadro per l’assistenza finanziaria ai paesi in fase di preadesione.

(9)

È pertanto opportuno adottare un partenariato per l’adesione riveduto, che aggiorni il partenariato attuale onde definire le nuove priorità per gli ulteriori interventi in base alle conclusioni della relazione del 2007 sui preparativi della Turchia per un’ulteriore integrazione nell’Unione europea.

(10)

Al fine di prepararsi all’adesione, la Turchia dovrebbe mettere a punto un programma che indichi la tabella di marcia e le misure specifiche con cui realizzare le priorità stabilite dal partenariato per l’adesione.

(11)

La decisione 2006/35/CE dovrebbe essere abrogata,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

A norma dell’articolo 2 del regolamento (CE) n. 390/2001, i principi, le priorità, gli obiettivi intermedi e le condizioni contenuti nel partenariato per l’adesione della Turchia sono riportati nell’allegato della presente decisione.

Articolo 2

L’attuazione del partenariato per l’adesione è esaminata e monitorata in seno agli organi istituiti nel quadro dell’accordo di associazione e dal Consiglio sulla base delle relazioni annuali presentate dalla Commissione.

Articolo 3

La decisione 2006/35/CE è abrogata.

Articolo 4

La presente decisione ha effetto il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Fatto a Bruxelles, addì 18 febbraio 2008.

Per il Consiglio

Il presidente

D. RUPEL


(1)  GU L 58 del 28.2.2001, pag. 1.

(2)  Decisione 2001/235/CE (GU L 85 del 24.3.2001, pag. 13) e decisione 2003/398/CE (GU L 145 del 12.6.2003, pag. 40).

(3)  Decisione 2006/35/CE (GU L 22 del 26.1.2006, pag. 34).

(4)  GU L 210 del 31.7.2006, pag. 82.


ALLEGATO

TURCHIA: PARTENARIATO PER L’ADESIONE 2007

1.   INTRODUZIONE

Riunitosi a Lussemburgo nel dicembre 1997, il Consiglio europeo ha stabilito che il partenariato per l’adesione costituisce l’elemento fondamentale della strategia rafforzata di preadesione, che attiva in un quadro unico tutte le forme di assistenza ai paesi candidati. Ciò consente alla Comunità di adeguare gli interventi di assistenza alle speciali esigenze dei singoli paesi candidati, aiutando questi ultimi a superare i problemi specifici in vista dell’adesione.

Il primo partenariato per l’adesione con la Turchia è stato adottato dal Consiglio nel marzo 2001. Nel documento di strategia sull’allargamento dell’ottobre 2002, la Commissione ha indicato che avrebbe proposto una nuova versione del partenariato per l’adesione della Turchia. Nel marzo 2003, la Commissione ha quindi presentato un partenariato per l’adesione riveduto, che il Consiglio ha adottato nel maggio dello stesso anno. Nella sua raccomandazione dell’ottobre 2004, la Commissione ha proposto che, per assicurare la sostenibilità e l’irreversibilità del processo di riforma politica, l’Unione europea continuasse a controllare attentamente i progressi in materia di riforme politiche. Nel 2005 la Commissione ha proposto in particolare l’adozione di un partenariato per l’adesione riveduto, adottato dal Consiglio nel gennaio 2006. Poiché la prassi vuole che i partenariati siano aggiornati ogni due anni a seguito dei progressi previsti nell’attuare le loro priorità a breve termine, la Commissione propone di rinnovare il partenariato per l’adesione.

La Turchia dovrebbe mettere a punto un programma che indichi la tabella di marcia e le misure specifiche con cui realizzare le priorità previste dal partenariato per l’adesione.

Il partenariato per l’adesione riveduto costituisce la base per una serie di strumenti politici/finanziari che verranno utilizzati per aiutare la Turchia a prepararsi all’adesione. In particolare, il partenariato per l’adesione riveduto costituirà la base delle riforme politiche future e funzionerà come metro per misurare i progressi in materia.

2.   PRINCIPI

Le principali priorità individuate per la Turchia riguardano la sua capacità di rispettare i criteri definiti dal Consiglio europeo di Copenaghen nel 1993 e le condizioni del quadro di negoziazione adottato dal Consiglio il 3 ottobre 2005.

3.   PRIORITÀ

Le priorità di cui al presente partenariato per l’adesione sono state scelte in base al presupposto realistico che la Turchia possa conseguirle od ottenere risultati sostanziali nei prossimi anni. Viene fatta una distinzione tra priorità a breve termine, che dovrebbero essere realizzate in uno o due anni, e priorità a medio termine, che dovrebbero essere realizzate in tre o quattro anni. Le priorità riguardano tanto la legislazione quanto la sua attuazione.

Nel partenariato per l’adesione riveduto vengono definiti i settori prioritari per i preparativi all’adesione della Turchia. Nel lungo periodo, la Turchia dovrà comunque risolvere tutte le questioni indicate nelle relazioni sui progressi conseguiti, consolidando in particolare il processo di riforma politica per garantirne l’irreversibilità e l’attuazione uniforme in tutto il paese, a tutti i livelli dell’amministrazione. È inoltre importante che la Turchia rispetti gli impegni di ravvicinamento legislativo e di attuazione dell’acquis assunti nell’ambito dell’accordo di associazione, dell’unione doganale e di altre decisioni pertinenti del consiglio di associazione CE-Turchia, ad esempio quelle riguardanti il regime commerciale per i prodotti agricoli.

3.1.   PRIORITÀ A BREVE TERMINE

Dialogo politico

Democrazia e stato di diritto

Pubblica amministrazione

Proseguire la riforma della pubblica amministrazione e della politica del personale al fine di garantire maggiore efficienza, responsabilità e trasparenza.

Potenziare le amministrazioni locali attraverso la riforma dell’amministrazione centrale e la devoluzione dei poteri alle amministrazioni locali, cui devono essere fornite risorse adeguate.

Applicare la legislazione necessaria per creare un sistema di mediatore del tutto operativo.

Adottare e applicare la legislazione sulla Corte dei conti.

Controllo civile delle forze di sicurezza

Intensificare gli sforzi di allineamento del controllo civile delle forze armate in linea con la prassi consolidata degli Stati membri dell’Unione europea. Impedire le ingerenze dei militari nelle questioni politiche e garantire il pieno esercizio delle funzioni di sorveglianza in materia di sicurezza da parte delle autorità civili, incluso per quanto riguarda la formulazione della strategia di sicurezza nazionale e relativa attuazione.

Adottare provvedimenti volti ad aumentare la responsabilità e la trasparenza nella gestione delle questioni in materia di sicurezza.

Conferire al Parlamento pieni poteri di controllo sulle politiche militare e di difesa e su tutte le relative spese, anche tramite revisioni contabili esterne.

Limitare le competenze dei tribunali militari ai compiti militari dei membri delle forze armate.

Sistema giudiziario

Prendere altre misure, compresa la formazione, per garantire che le autorità giudiziarie interpretino la legislazione sui diritti umani e sulle libertà fondamentali conformemente alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e all’articolo 90 della Costituzione turca.

Garantire l’indipendenza del settore giudiziario dalle altre istituzioni di Stato, specie per quanto riguarda il Consiglio superiore della magistratura e il sistema di controllo. Garantire, in particolare, che il Consiglio superiore della magistratura rappresenti l’intero sistema giudiziario.

Migliorare l’efficienza della magistratura, in particolare attraverso il potenziamento delle capacità istituzionali e l’adozione di un nuovo codice di procedura civile.

Proseguire l’istituzione di tribunali d’appello regionali intermedi.

Politica di lotta alla corruzione

Elaborare una strategia globale anticorruzione, inclusa la lotta alla corruzione ad alto livello, e creare un organo centrale incaricato di sorvegliarne l’attuazione, anche attraverso l’istituzione di dati statistici. Migliorare il coordinamento fra tutte le istituzioni coinvolte.

Garantire l’attuazione del regolamento relativo al codice di condotta dei funzionari pubblici ed estensione del campo di applicazione dello stesso a funzionari di nomina elettiva, magistrati, professori universitari e militari.

Limitare le immunità concesse a politici e funzionari pubblici, in linea con le migliori prassi europee, e migliorare la legislazione sulla trasparenza nel finanziamento dei partiti politici e delle campagne elettorali.

Diritti umani e tutela delle minoranze

Rispetto della legislazione internazionale in materia di diritti umani

Ratificare il protocollo facoltativo della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, che prevede l’istituzione di un sistema indipendente di controllo delle strutture di detenzione.

Corte europea dei diritti dell’uomo

Rispettare la CEDU e garantire la piena esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo.

Modificare il codice di procedura penale per garantire il diritto ad un nuovo processo conformemente alle pertinenti sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo.

Promozione e applicazione dei diritti umani

Creare un ente nazionale per i diritti umani indipendente e dotato di mezzi adeguati, conformemente ai principi delle Nazioni Unite in materia. Controllare i casi di violazione dei diritti umani, anche attraverso dati statistici.

Continuare a formare le autorità incaricate dell’applicazione della legge in materia di diritti umani e tecniche investigative.

Diritti civili e politici

Prevenzione della tortura e dei maltrattamenti

Garantire l’attuazione delle misure adottate nel quadro della politica di «tolleranza zero» in materia di tortura e maltrattamenti, conformemente alla CEDU e alle raccomandazioni del Comitato europeo per la prevenzione della tortura.

Garantire l’attuazione in tutto il paese del protocollo di Istanbul, migliorando in particolare le perizie mediche.

Intensificare la lotta contro l’impunità. Garantire che i giudici procuratori svolgano indagini rapide ed efficaci sulle presunte violazioni in modo che i colpevoli siano individuati e puniti dai tribunali.

Accesso alla giustizia

Prendere ulteriori provvedimenti per garantire un’assistenza legale adeguata e un servizio professionale di interpretariato.

Libertà di espressione

Al fine di assicurare il pieno rispetto della libertà di espressione, rivedere e attuare la legislazione sulla libertà di espressione, compresa la libertà di stampa, conformemente alla CEDU e alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.

Risolvere la situazione dei cittadini perseguiti o condannati per espressione non violenta di opinione.

Libertà di riunione e di associazione

Proseguire l’attuazione di tutte le riforme relative alla libertà di associazione e di riunione pacifica conformemente alla CEDU e alla relativa giurisprudenza. Attuare misure volte a prevenire l’uso eccessivo della forza da parte delle forze dell’ordine.

Allinearsi alle migliori prassi degli Stati membri dell’UE per quanto riguarda la legislazione sui partiti politici.

Organizzazioni della società civile

Promuovere ulteriormente lo sviluppo della società civile turca e il suo coinvolgimento nell’elaborazione delle politiche pubbliche.

Agevolare e incoraggiare una comunicazione e una collaborazione aperte tra tutti i settori della società civile turca e i partner europei.

Libertà di religione

Prendere le misure necessarie affinché si instauri un clima di tolleranza che favorisca concretamente il pieno rispetto della libertà di religione.

In conformità della CEDU e della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo:

rivedere e attuare la legislazione sulle fondazioni;

interpretare e applicare la legislazione vigente in attesa dell’adozione e dell’attuazione della nuova legge sulle fondazioni;

garantire alle comunità religiose non musulmane la facoltà di acquisire la personalità giuridica e di esercitare i loro diritti;

garantire la possibilità di seguire un’istruzione religiosa alle minoranze non musulmane, compresa la formazione del clero;

garantire un pari trattamento ai cittadini turchi e stranieri per quanto riguarda la possibilità di esercitare il diritto alla libertà di religione partecipando alla vita delle comunità religiose organizzate;

adottare leggi che tutelino da azioni giudiziarie e condanne ripetute chi si rifiuta di prestare il servizio militare per motivi di coscienza o di religione.

Diritti economici e sociali

Diritti delle donne

Proseguire le misure volte ad applicare la legislazione vigente sui diritti delle donne e contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne, compresi i delitti d’onore. Garantire la formazione specializzata di giudici e pubblici ministeri, delle autorità incaricate dell’applicazione della legge, delle amministrazioni comunali e di altre istituzioni competenti in materia e intensificare gli sforzi per predisporre alloggi protetti per le donne che rischiano di subire violenze in tutti i principali comuni, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

Sensibilizzare maggiormente la popolazione, e in particolare gli uomini, alle questioni di genere; promuovere il ruolo delle donne nella società, anche assicurando pari accesso all’istruzione, al mercato del lavoro e alla vita politica e sociale; sostenere lo sviluppo delle organizzazioni femminili per conseguire questi obiettivi.

Diritti dei bambini

Dare piena attuazione alla legge sulla protezione dell’infanzia e promuovere i diritti del bambino in linea con le norme dell’UE e internazionali.

Impegnarsi ulteriormente per affrontare il problema del lavoro minorile e della povertà infantile e migliorare la situazione dei bambini di strada.

Diritti dei lavoratori e sindacati

Garantire il rispetto di tutti i diritti sindacali conformemente alle norme dell’UE e alle pertinenti convenzioni dell’OIL, specie per quanto riguarda il diritto di organizzazione, il diritto di sciopero e il diritto di negoziazione collettiva.

Intensificare ulteriormente il dialogo sociale; facilitare e incoraggiare la collaborazione con i partner dell’UE.

Politiche antidiscriminazione

Garantire a tutti, di diritto e di fatto, senza discriminazioni e indipendentemente da lingua, opinioni politiche, sesso, origine razziale o etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età e orientamento sessuale, il pieno godimento dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

Rivedere ulteriormente i programmi di studio e i libri di testo per eliminare il linguaggio discriminatorio.

Diritti delle minoranze, diritti culturali e tutela delle minoranze

Garantire la diversità culturale e promuovere il rispetto e la tutela delle minoranze in conformità della CEDU, dei principi sanciti dalla Convenzione quadro del Consiglio d’Europa per la protezione delle minoranze nazionali e delle migliori prassi degli Stati membri.

Garantire la protezione giuridica delle minoranze, in particolare per quanto riguarda l’esercizio pacifico dei diritti di proprietà di cui al protocollo n. 1 della CEDU.

Diritti culturali

Agevolare l’accesso effettivo a trasmissioni radiotelevisive in lingue diverse dal turco, abolendo in particolare le restrizioni giuridiche che ancora sussistono.

Adottare provvedimenti appropriati di sostegno all’insegnamento di lingue diverse dal turco.

Situazione nell’Est e nel Sud-Est del paese

Elaborare un approccio generale alla riduzione delle disparità regionali per migliorare, in particolare, la situazione del Sud-Est della Turchia e le opportunità economiche, sociali e culturali di tutti i cittadini turchi, compresi quelli di origine curda.

Smantellare il sistema di sorveglianza dei villaggi nel Sud-Est del paese.

Bonificare il territorio dalle mine.

Sfollati interni

Continuare ad adottare misure che facilitino il rientro degli sfollati interni nei luoghi di origine, conformemente alle raccomandazioni del Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per i rifugiati.

Proseguire l’applicazione della legge sul risarcimento delle perdite causate da atti di terrorismo e sulla lotta contro il terrorismo. Garantire un risarcimento equo e tempestivo delle vittime.

Questioni regionali e obblighi in campo internazionale

Cipro

Sostenere attivamente gli sforzi tesi ad attuare il processo concordato dell’8 luglio in vista di una soluzione globale e praticabile della questione cipriota nell’ambito dell’ONU e conformemente ai principi sui quali si fonda l’UE, incluse iniziative concrete volte a contribuire ad un clima propizio a detta soluzione globale.

Dare piena attuazione al protocollo che adatta l’accordo di Ankara in seguito all’adesione dei nuovi Stati membri dell’UE, compresa l’abolizione di tutte le restrizioni in vigore applicate alle imbarcazioni che battono bandiera cipriota e alle imbarcazioni utilizzate per gli scambi commerciali con Cipro (1).

Adottare misure concrete volte a normalizzare prima possibile le relazioni bilaterali fra la Turchia e tutti gli Stati membri dell’UE, compresa la Repubblica di Cipro (1).

Soluzione pacifica delle vertenze frontaliere

Intensificare gli sforzi volti a risolvere le vertenze frontaliere pendenti, conformemente al principio di soluzione pacifica delle controversie previsto dalla Carta delle Nazioni Unite, facendo eventualmente appello alla Corte internazionale di giustizia.

Impegnarsi inequivocabilmente a mantenere relazioni di buon vicinato, eliminare tutte le fonti di attrito con i vicini e astenersi da qualsiasi minaccia o azione che possa influire negativamente sul processo di soluzione pacifica delle vertenze frontaliere.

Obblighi previsti dall’accordo di associazione

Garantire l’attuazione degli impegni assunti nel quadro dell’accordo di associazione, compresa l’unione doganale.

Criteri economici

Continuare ad attuare politiche fiscali e monetarie adeguate onde prendere le misure necessarie per preservare stabilità e prevedibilità macroeconomiche. Applicare un regime previdenziale sostenibile ed efficace.

Migliorare ulteriormente il coordinamento della politica economica fra le diverse istituzioni e i diversi settori onde fornire all’economia un quadro di politica economica coerente e sostenibile.

Portare avanti la privatizzazione delle imprese di Stato.

Proseguire la liberalizzazione del mercato e della riforma dei prezzi, in particolare per quanto riguarda i settori dell’energia e dell’agricoltura.

Correggere gli squilibri del mercato del lavoro. Migliorare a tal fine gli incentivi e la flessibilità sul mercato del lavoro per innalzare i tassi di partecipazione e di occupazione; aumentare l’impegno a favore dell’istruzione e della formazione professionale per favorire il passaggio dall’agricoltura a un’economia imperniata sui servizi.

Migliorare il clima imprenditoriale, in particolare il funzionamento dei tribunali commerciali, e tutelare l’indipendenza delle autorità di regolamentazione del mercato; migliorare le procedure fallimentari per eliminare gli ostacoli all’uscita dal mercato.

Individuare e applicare misure in grado di affrontare la questione dell’economia sommersa.

Capacità di assumersi gli obblighi che comporta l’adesione

Capitolo 1:   Libera circolazione delle merci

Abolire i requisiti relativi alle autorizzazioni e alle licenze d’importazione, nonché i requisiti eccessivi applicati ai certificati per i prodotti diversi dagli autoveicoli usati.

Presentare alla Commissione un piano per l’abolizione delle autorizzazioni d’importazione relative agli autoveicoli usati.

Individuare tutte le misure non conformi agli articoli da 28 a 30 del trattato CE, elaborare un piano per la loro abolizione e introdurre la clausola del riconoscimento reciproco nell’ordinamento giuridico turco.

Affrontare la questione in sospeso della protezione regolamentare dei dati per i prodotti farmaceutici.

Capitolo 3:   Diritto di stabilimento e libera prestazione dei servizi

Presentare una strategia dettagliata che comprenda un calendario di tutte le misure connesse all’allineamento legislativo e alla capacità istituzionale necessarie per raggiungere la conformità con l’acquis contemplato da questo capitolo.

Proseguire l’allineamento con l’acquis sul reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali, stabilendo in particolare una procedura di riconoscimento professionale diversa da quella del riconoscimento accademico e adottando i requisiti minimi in materia di formazione di cui alla direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 settembre 2005, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali (2).

Avviare l’allineamento all’acquis in materia di servizi postali.

Capitolo 4:   Libera circolazione dei capitali

Continuare a eliminare le restrizioni che ostacolano gli investimenti esteri diretti originari dell’Unione europea.

Iniziare ad allineare all’acquis la legislazione sui sistemi di pagamento.

Capitolo 5:   Appalti pubblici

Affidare a un’organizzazione competente in materia di appalti il compito di garantire una politica coerente e di dirigerne l’attuazione.

Presentare una strategia globale che comprenda tutte le riforme in termini di allineamento legislativo e di sviluppo della capacità istituzionale necessarie per raggiungere la conformità con l’acquis.

Capitolo 6:   Diritto delle società

Adottare il nuovo codice commerciale.

Capitolo 7:   Diritto di proprietà intellettuale

Migliorare la capacità della polizia, delle dogane e degli organi giudiziari di applicare i diritti di proprietà intellettuale, anche attraverso un maggiore coordinamento tra questi organi.

Combattere, in particolare, la contraffazione dei marchi commerciali e la pirateria.

Capitolo 8:   Politica della concorrenza

Adottare una legge sugli aiuti di Stato conforme ai requisiti dell’acquis e creare un’autorità di vigilanza sugli aiuti di Stato, indipendente dal punto di vista operativo, in grado di adempiere gli impegni esistenti in materia di trasparenza.

Ultimare e adottare il programma nazionale di ristrutturazione del settore siderurgico in linea con i requisiti dell’UE.

Capitolo 9:   Servizi finanziari

Proseguire l’allineamento con i nuovi requisiti patrimoniali per gli istituti di credito e le società d’investimento e con le altre direttive connesse (sistema di garanzia dei depositi, liquidazione e risanamento, conglomerati finanziari, conti bancari).

Potenziare le norme prudenziali e di controllo nel settore bancario e nel settore finanziario non bancario. Creare un’autorità indipendente di regolamentazione e di controllo nel settore assicurativo e pensionistico.

Capitolo 10:   Società dell’informazione e media

Adottare una nuova legge sulle comunicazioni elettroniche allineata al contesto normativo attuale dell’UE.

Portare a termine l’adozione e l’applicazione delle «condizioni di partenza» principali per il quadro normativo UE del 2002.

Proseguire l’allineamento della legislazione nell’ambito della politica audiovisiva, in particolare per quanto riguarda la direttiva «Televisione senza frontiere».

Capitolo 11:   Agricoltura e sviluppo rurale

Creare un’agenzia IPARD (Strumento di assistenza preadesione per la componente Sviluppo rurale) accreditata in conformità dei requisiti UE.

Abolire le restrizioni al commercio di carni bovine, animali vivi della specie bovina e prodotti derivati.

Capitolo 12:   Sicurezza alimentare e politica veterinaria e fitosanitaria

Adottare una legge quadro sui prodotti alimentari, sui mangimi e sulle questioni veterinarie che sia conforme ai requisiti UE e consenta il recepimento totale dell’acquis.

Garantire l’operatività del sistema per l’identificazione e la registrazione dei bovini e dei loro spostamenti in conformità dell’acquis UE e avviare l’attuazione di un sistema adeguato per individuare gli spostamenti di ovini e caprini.

Prendere le misure necessarie affinché la regione Tracia sia riconosciuta dall’Organizzazione mondiale per la salute animale come zona immune da afta epizootica grazie alla vaccinazione.

Classificare tutti gli stabilimenti agroalimentari per categoria basandosi sull’acquis UE ed elaborare un programma nazionale per il loro ammodernamento.

Capitolo 13:   Pesca

Potenziare le strutture amministrative creando, in particolare, un’unità centrale competente per tutte le questioni inerenti alla pesca. Adoperarsi con particolare impegno per potenziare i servizi di ispezione e controllo nel settore della pesca.

Adottare la legge riveduta sulla pesca in conformità dei requisiti UE, incluso in materia di gestione delle risorse e della flotta nonché di ispezione e controllo.

Capitolo 14:   Politica dei trasporti

Adottare la legge quadro sulle ferrovie per aprire progressivamente il mercato turco del trasporto ferroviario e separare le competenze di gestione delle infrastrutture e di prestazione dei servizi.

Proseguire l’allineamento e l’attuazione nel settore marittimo con particolare attenzione alla prevenzione effettiva dell’inquinamento. Potenziare ulteriormente l’amministrazione marittima migliorando, tra l’altro, il livello di sicurezza della flotta turca e l’applicazione dell’acquis sulla sicurezza marittima.

In materia di aviazione, cercare una soluzione tecnica che assicuri la comunicazione necessaria per garantire un livello adeguato di sicurezza aerea nella regione del Mediterraneo sudorientale.

Avviare un processo di riconoscimento della «designazione comunitaria» e definire una strategia chiara per il progressivo allineamento con l’acquis sul cielo unico europeo.

Garantire l’allineamento con e l’attuazione delle disposizioni e specifiche pertinenti della dichiarazione politica della Conferenza europea dell’aviazione civile in materia di sicurezza dell’aviazione civile.

Capitolo 15:   Energia

Proseguire l’allineamento con e l’attuazione dell’acquis sul mercato interno del gas e dell’energia elettrica e sugli scambi transfrontalieri di energia elettrica, anche in prospettiva di un’eventuale adesione al trattato che istituisce la Comunità dell’energia. Garantire l’applicazione di regole eque e non discriminatorie per il trasporto del gas.

Continuare a sviluppare le capacità delle diverse autorità di regolamentazione e garantirne l’indipendenza.

Rafforzare la capacità amministrativa e proseguire l’allineamento nel settore dell’efficienza energetica, promuovere la cogenerazione ad alto rendimento e sviluppare l’energia rinnovabile per i trasporti, l’energia elettrica e gli impianti di riscaldamento/raffreddamento, inclusa la fissazione di obiettivi e incentivi appropriati e ambiziosi.

Aderire alla Convenzione congiunta sulla sicurezza della gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi.

Capitolo 16:   Fiscalità

Prendere misure concrete per ridurre considerevolmente la tassazione discriminatoria dei prodotti alcolici, del tabacco importato e delle sigarette importate e presentare un calendario ben preciso, concordato con la Commissione, per la rapida abolizione della tassazione discriminatoria ancora in vigore.

Proseguire l’allineamento dell’IVA e delle accise, specie per quanto riguarda la struttura e le aliquote applicate.

Continuare a potenziare e a modernizzare l’amministrazione fiscale, compreso il settore informatico, onde migliorare la conformità, aumentare il gettito fiscale e ridurre l’economia sommersa.

Capitolo 18:   Statistiche

Comunicare per tempo i principali indicatori dei conti nazionali in conformità del SEC 95.

Allineare la metodologia e la struttura organizzativa per la raccolta delle informazioni onde fornire statistiche agricole conformi ai requisiti UE.

Completare il registro delle imprese.

Capitolo 19:   Politica sociale e occupazione

Creare condizioni favorevoli ad un effettivo dialogo sociale a tutti i livelli, adottando in particolare una nuova legislazione che abolisca le disposizioni restrittive sulle attività dei sindacati e garantisca il rispetto dei diritti sindacali.

Eseguire un’analisi del lavoro non dichiarato in Turchia ed elaborare un piano per affrontare il problema nell’ambito di un piano d’azione globale per l’applicazione dell’acquis a vantaggio dell’intera forza lavoro.

Concludere i lavori sul memorandum congiunto sull’inclusione e sul documento comune di valutazione riguardante le priorità per la politica di occupazione e procedere attivamente al follow-up di entrambi.

Capitolo 20:   Politica delle imprese e politica industriale

Adottare una strategia globale riveduta di politica industriale.

Capitolo 22:   Politica regionale e coordinamento degli strumenti strutturali

Potenziare le strutture istituzionali e rafforzare la capacità amministrativa in materia di programmazione, preparazione dei progetti, monitoraggio, valutazione, gestione e controllo finanziario, segnatamente a livello dei ministeri competenti, onde attuare i programmi preadesione dell’UE per preparare l’attuazione della politica di coesione della Comunità.

Capitolo 23:   Sistema giudiziario e diritti fondamentali

Adoperarsi con maggiore impegno per allineare la legislazione turca con l’acquis sulla protezione dei dati personali e istituire un’autorità di vigilanza indipendente in questo settore.

Per le altre priorità, si veda la sezione Criteri politici.

Capitolo 24:   Giustizia, libertà e sicurezza

Proseguire il consolidamento di tutte le autorità incaricate dell’applicazione della legge e allinearne lo statuto e le modalità di funzionamento alle norme europee, anche promuovendo la cooperazione tra le diverse autorità. Adottare un codice etico e creare un sistema indipendente ed efficace di gestione delle denunce, onde garantire una maggiore responsabilità di tutti gli organi incaricati dell’applicazione della legge.

Proseguire l’attuazione del piano d’azione nazionale in materia di migrazione e di asilo (anche attraverso l’adozione di una tabella di marcia); migliorare la capacità di lottare contro l’immigrazione clandestina in linea con le norme internazionali.

Concludere urgentemente un accordo di riammissione con l’UE.

Proseguire i preparativi per l’adozione di una legge globale sull’asilo in linea con l’acquis, compresa la creazione di un’autorità competente in materia.

Proseguire l’attuazione del piano d’azione nazionale per la gestione integrata delle frontiere, anche mediante la definizione di una tabella di marcia dettagliata. Occorre creare l’autorità incaricata dell’applicazione della nuova legge sulle frontiere.

Attuare la strategia nazionale sulla criminalità organizzata. Rafforzare la lotta contro la criminalità organizzata, il traffico di droga, la tratta di esseri umani, le frodi, la corruzione e il riciclaggio del denaro.

Capitolo 26:   Istruzione e cultura

Rafforzare la capacità amministrativa dell’agenzia nazionale «Apprendimento permanente e gioventù in azione» affinché possa far fronte al carico di lavoro in aumento.

Capitolo 27:   Ambiente

Adottare una strategia globale per il recepimento, l’attuazione e l’applicazione graduali dell’acquis, compresi piani, con tappe e date ben definite, volti a creare la capacità amministrativa necessaria a livello nazionale, regionale e locale e a stanziare mezzi finanziari sufficienti.

Proseguire il recepimento, l’attuazione e l’applicazione dell’acquis, in particolare la legislazione orizzontale e quadro riguardante, ad esempio, la valutazione d’impatto ambientale, compresi gli aspetti transfrontalieri, e il rafforzamento della capacità amministrativa.

Adottare il piano nazionale di gestione dei rifiuti.

Capitolo 28:   Tutela dei consumatori e della salute

Proseguire l’allineamento con l’acquis sui consumatori e sulla salute, anche per quanto riguarda il sangue, i tessuti, le cellule e il tabacco, predisporre strutture amministrative adeguate e garantire una capacità di applicazione sufficiente.

Rafforzare la capacità dei tribunali, anche attraverso la formazione, per garantire un’interpretazione coerente della legislazione sui consumatori.

Capitolo 29:   Unione doganale

Allineare la legislazione relativa alle zone franche con l’acquis pertinente, in particolare per quanto riguarda le norme relative ai controlli doganali e ai controlli fiscali.

Migliorare la capacità di applicazione dell’amministrazione doganale, specie per quanto riguarda la lotta al commercio illegale e alla contraffazione. Proseguire i preparativi all’interconnettività dei sistemi informatici con l’Unione europea.

Abolire l’esenzione dai dazi doganali per le merci contemplate dall’unione doganale vendute nei negozi duty-free ai viaggiatori che entrano in Turchia.

Capitolo 30:   Relazioni esterne

—Allinearsi con la posizione dell’UE nell’Organizzazione mondiale del commercio, per quanto riguarda l’agenda di Doha per lo sviluppo, e nell’OCSE.

Completare l’allineamento con il sistema di preferenze generalizzate (SPG) della Comunità europea.

Continuare ad impegnarsi per la conclusione degli accordi di libero scambio ancora in sospeso con i paesi terzi, in conformità dell’acquis.

Capitolo 31:   Politica estera, di sicurezza e di difesa

Proseguire l’allineamento con le posizioni comuni, le dichiarazioni e le iniziative dell’UE nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune (PESC).

Allineare le politiche relative ai paesi terzi e le posizioni in seno alle organizzazioni internazionali con le politiche e le posizioni dell’Unione europea e dei suoi Stati membri, in particolare per quanto riguarda l’adesione di tutti gli Stati membri dell’UE alle organizzazioni e agli accordi pertinenti, per esempio Wassenaar.

Capitolo 32:   Controllo finanziario

Adottare un documento di strategia sul sistema di controllo finanziario interno pubblico (PIFC) e il relativo diritto derivato.

Adottare la legislazione pendente per garantire il funzionamento della Corte dei conti turca in linea con le norme e gli orientamenti dell’Organizzazione internazionale delle istituzioni superiori di controllo (INTOSAI).

Creare una struttura di coordinamento antifrode indipendente dal punto di vista operativo per la tutela degli interessi finanziari dell’UE.

3.2.   PRIORITÀ A MEDIO TERMINE

Criteri economici

Portare a termine il programma di privatizzazione.

Garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche.

Continuare a migliorare il livello generale di istruzione e salute, con un’attenzione particolare ai giovani e alle donne.

Potenziare le infrastrutture del paese, specie nei settori dell’energia e dei trasporti, per aumentare la competitività generale dell’economia.

Capacità di assumersi gli obblighi che comporta l’adesione

Capitolo 2:     Libera circolazione dei lavoratori

Assicurare ai servizi pubblici di collocamento la capacità necessaria per partecipare alla rete EURES (Servizi europei per l’occupazione).

Continuare a potenziare le strutture amministrative, specialmente a fini di coordinamento dei regimi previdenziali.

Capitolo 3:     Diritto di stabilimento e libera prestazione dei servizi

Eliminare ulteriormente le restrizioni al diritto di stabilimento e alla libera prestazione di servizi transfrontalieri.

Proseguire l’allineamento con l’acquis sui servizi postali.

Proseguire l’allineamento con l’acquis sul riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali, preparando in particolare l’abolizione dei requisiti di nazionalità.

Capitolo 5:     Appalti pubblici

Attuare la strategia in materia di appalti pubblici.

Promuovere l’impiego di strumenti elettronici nelle procedure di appalto.

Capitolo 6:     Diritto delle società

Adottare un quadro di informazione finanziaria generale per la contabilità e revisione aziendale in linea con le norme dell’UE.

Potenziare gli obblighi in materia di informazione. In particolare, adottare una disposizione generale che obblighi le società a classificare gli stati finanziari per soggetto giuridico e gli stati finanziari consolidati oggetto di revisione contabile e a renderli accessibili al pubblico.

Capitolo 7:     Diritto di proprietà intellettuale

Proseguire l’allineamento e garantire l’effettiva applicazione dei diritti di proprietà intellettuale.

Capitolo 8:     Politica della concorrenza

Allineare il diritto derivato sugli aiuti di Stato.

Garantire la trasparenza in materia di aiuti di Stato conformemente agli impegni bilaterali esistenti. Informare la Comunità di tutti i regimi di aiuti in vigore e notificare preventivamente i singoli aiuti che si intende concedere.

Capitolo 10:     Società dell’informazione e media

Proseguire il recepimento e l’applicazione dell’acquis nel settore delle comunicazioni elettroniche e preparare la liberalizzazione totale dei mercati.

Proseguire l’allineamento con l’acquis sul settore audiovisivo e rafforzare l’indipendenza e la capacità amministrativa dell’autorità di regolamentazione.

Capitolo 11:     Agricoltura e sviluppo rurale

Continuare a sviluppare il sistema di identificazione dei terreni e il sistema nazionale di registrazione degli agricoltori per preparare i controlli sulle terre agricole.

Iniziare a preparare azioni pilota relative all’ambiente e allo spazio rurale in previsione della futura applicazione di misure agroambientali.

Capitolo 12:     Sicurezza alimentare e politica veterinaria e fitosanitaria

Adottare misure di lotta contro le malattie degli animali ed elaborare piani di eradicazione quando ciò sia giustificato dalla situazione zoosanitaria.

Potenziare i laboratori e le capacità di controllo nei settori veterinario, fitosanitario e della sicurezza alimentare, specie per quanto riguarda i laboratori di riferimento, le prove sui residui (compresi i piani di controllo) e le procedure di campionamento.

Allineare la legislazione sulle encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE) e sui sottoprodotti di origine animale e iniziare a predisporre il necessario sistema di raccolta e trattamento.

Capitolo 13:     Pesca

Predisporre un sistema affidabile di valutazione degli stock onde fornire informazioni precise sulle risorse marine.

Adeguare il registro delle navi da pesca ai requisiti dell’UE.

Capitolo 14:     Politica dei trasporti

Proseguire l’allineamento legislativo e amministrativo all’acquis sui trasporti, specie per quanto riguarda i trasporti stradali e la sicurezza aerea.

Migliorare la capacità di applicare l’acquis dell’UE, comprese le misure di controllo, in conformità delle norme UE.

Capitolo 15:     Energia

Creare un mercato interno dell’energia competitivo, conformemente alle direttive sull’energia elettrica e sul gas. Potenziare ulteriormente le strutture amministrative e normative necessarie per un mercato dell’energia competitivo e funzionale.

Adottare una legge nucleare che garantisca un alto livello di sicurezza nucleare in conformità delle norme UE.

Capitolo 16:     Fiscalità

Proseguire l’allineamento delle accise e dell’IVA, specialmente per quanto concerne le detrazioni, le esenzioni, i regimi speciali, i rimborsi e l’applicazione di aliquote ridotte.

Capitolo 18:     Statistiche

Rafforzare il ruolo di coordinamento e migliorare la capacità amministrativa di Turkstat di accelerare la raccolta, il trattamento e la diffusione dei dati.

Capitolo 19:     Politica sociale e occupazione

Proseguire il recepimento dell’acquis e potenziare le relative strutture amministrative e di applicazione, compresi gli ispettorati del lavoro, in collaborazione con le parti sociali.

Migliorare la capacità di valutare e monitorare l’andamento del mercato del lavoro e gli sviluppi sociali e affrontare i problemi strutturali.

Capitolo 21:     Reti transeuropee

Privilegiare i progetti individuati dalla valutazione del fabbisogno di infrastrutture di trasporto (TINA) e i progetti di interesse comune elencati negli orientamenti della Comunità europea nel settore delle reti transeuropee dell’energia.

Capitolo 22:     Politica regionale e coordinamento degli strumenti strutturali

Sviluppare, a livello centrale, regionale e locale, la capacità amministrativa per l’eventuale attuazione della futura politica di coesione della Comunità.

Capitolo 24:     Giustizia, libertà e sicurezza

Accelerare i tempi per la creazione di un sistema integrato di gestione delle frontiere in linea con l’acquis, basato su uno stretto coordinamento fra agenzie e sulla professionalità del personale e che comprenda, fra l’altro, un meccanismo di pre-screening onde individuare le persone che hanno bisogno di protezione internazionale alla frontiera.

Proseguire l’allineamento all’acquis in materia di asilo, eliminando in particolare la riserva geografica rispetto alla convenzione di Ginevra e rafforzando le misure di protezione, sostegno sociale e integrazione dei rifugiati.

Garantire la compatibilità della legislazione turca con l’acquis sulle questioni civili e rafforzare la capacità dell’apparato giudiziario di applicare l’acquis.

Capitolo 27:     Ambiente

Proseguire il recepimento e l’attuazione dell’acquis relativo alla legislazione quadro, alle convenzioni internazionali sull’ambiente e alla legislazione in materia di protezione della natura, qualità dell’acqua, prodotti chimici, inquinamento industriale, gestione dei rischi e gestione dei rifiuti.

Proseguire l’integrazione dei requisiti ambientali nelle altre politiche settoriali.

Capitolo 28:     Tutela dei consumatori e della salute

Garantire un alto livello di protezione attraverso l’applicazione effettiva delle norme sulla tutela dei consumatori e il coinvolgimento delle organizzazioni di consumatori.

Sviluppare presso le comunità servizi alternativi al ricovero in istituto per problemi di salute mentale e stanziare mezzi finanziari sufficienti per l’assistenza psichiatrica.

Capitolo 29:     Unione doganale

Completare l’allineamento della legislazione doganale per quanto riguarda i beni e la tecnologia a duplice uso, i precursori e le merci contraffatte e usurpative.

Capitolo 32:     Controllo finanziario

Allineare il codice penale turco con la convenzione relativa alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee («convenzione PIF») e con i relativi protocolli.

4.   PROGRAMMAZIONE

L’assistenza finanziaria relativa alle priorità individuate nel partenariato per l’adesione sarà messa a disposizione mediante due strumenti finanziari: i programmi adottati prima e nel corso del 2006 saranno attuati in conformità del regolamento (CE) n. 2500/2001 del Consiglio, del 17 dicembre 2001, relativo all’assistenza finanziaria preadesione per la Turchia (3). I programmi e i progetti adottati dal 2007 in poi saranno attuati in conformità del regolamento (CE) n. 1085/2006. Nell’ambito di entrambi gli strumenti, la Commissione ha adottato/adotterà decisioni di finanziamento, seguite da accordi di finanziamento sottoscritti tra la Commissione e la Turchia. Gli accordi di finanziamento fungeranno da base giuridica per l’attuazione dei programmi concreti.

La Turchia può inoltre beneficiare di finanziamenti nell’ambito dei programmi plurinazionali e orizzontali.

5.   CONDIZIONI

L’assistenza comunitaria per il finanziamento di progetti attraverso gli strumenti di preadesione è subordinata al rispetto da parte della Turchia degli impegni sottoscritti nel quadro degli accordi CE-Turchia, tra cui la decisione n. 1/95 relativa all’unione doganale ed altre decisioni, alla realizzazione di ulteriori progressi concreti verso l’effettiva realizzazione dei criteri di Copenaghen e in particolare alla registrazione di progressi per quanto riguarda le priorità specifiche di cui al presente partenariato per l’adesione riveduto.

Qualora tali condizioni generali non dovessero essere rispettate, il Consiglio potrebbe decidere di sospendere l’assistenza finanziaria ai sensi del regolamento (CE) n. 2500/2001 o dell’articolo 21 del regolamento (CE) n. 1085/2006. I singoli programmi annuali contengono inoltre condizioni specifiche. Le decisioni di finanziamento saranno seguite dalla firma di un accordo di finanziamento con la Turchia.

6.   MONITORAGGIO

Il livello di attuazione del partenariato per l’adesione sarà valutato utilizzando, se del caso, i meccanismi istituiti nell’ambito dell’accordo di associazione e tramite le relazioni della Commissione sui progressi registrati.

L’esame del conseguimento delle priorità del partenariato per l’adesione e dei progressi registrati a livello di ravvicinamento, attuazione e rispetto delle legislazioni può avvenire in seno ai sottocomitati previsti dall’accordo di associazione. Il comitato di associazione esaminerà gli sviluppi complessivi, i progressi compiuti e i problemi incontrati nel conseguimento delle priorità del partenariato per l’adesione, nonché questioni più specifiche sottoposte dai sottocomitati.

Il monitoraggio dei programmi di assistenza finanziaria preadesione è realizzato congiuntamente da Turchia e Commissione attraverso un comitato di controllo comitato misto di monitoraggio JMC/IPA. Per garantire l’efficacia del monitoraggio, i progetti che beneficiano di un finanziamento a titolo di un accordo di finanziamento devono contenere indicatori verificabili e misurabili che permettano di valutare i risultati. Il monitoraggio basato su tali indicatori aiuterà la Commissione, il comitato di controllo JMC/IPA e la Turchia a riorientare, eventualmente, i programmi e a elaborare nuovi programmi. Il comitato di controllo JMC/IPA garantisce la compatibilità delle azioni finanziate dai programmi preadesione con il partenariato per l’adesione.

Il partenariato per l’adesione continuerà ad essere adeguato, all’occorrenza, conformemente all’articolo 2 del regolamento (CE) n. 390/2001.


(1)  Cfr. inoltre la dichiarazione della Comunità europea e dei suoi Stati membri del 21 settembre 2005.

(2)  GU L 255 del 30.9.2005, pag. 22. Direttiva modificata da ultimo dal regolamento (CE) n. 1430/2007 (GU L 320, del 6.12.2007, pag. 3).

(3)  GU L 342 del 27.12.2001, pag. 1. Regolamento abrogato dal regolamento (CE) n. 1085/2006.


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