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Document 32003D0055

2003/55/CE: Decisione della Commissione, del 30 ottobre 2002, relativa all'aiuto di Stato concesso dall'Italia a Industrie Navali Meccaniche Affini SpA (INMA) (Testo rilevante ai fini del SEE) [notificata con il numero C(2002) 4039]

OJ L 22, 25.1.2003, p. 36–37 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2003/55(1)/oj

32003D0055

2003/55/CE: Decisione della Commissione, del 30 ottobre 2002, relativa all'aiuto di Stato concesso dall'Italia a Industrie Navali Meccaniche Affini SpA (INMA) (Testo rilevante ai fini del SEE) [notificata con il numero C(2002) 4039]

Gazzetta ufficiale n. L 022 del 25/01/2003 pag. 0036 - 0037


Decisione della Commissione

del 30 ottobre 2002

relativa all'aiuto di Stato concesso dall'Italia a Industrie Navali Meccaniche Affini SpA (INMA)

[notificata con il numero C(2002) 4039]

(Il testo in lingua italiana è il solo facente fede)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2003/55/CE)

LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 88, paragrafo 2, primo comma,

visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a),

dopo avere invitato(1) gli interessati a presentare osservazioni conformemente a detti articoli e viste le osservazioni trasmesse,

considerando quanto segue:

I. PROCEDIMENTO

(1) Il 20 luglio 1999 la Commissione, mediante adozione di una decisione negativa definitiva in cui chiedeva la restituzione dell'aiuto(2) in causa, ha chiuso il procedimento ex articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE avviato il 19 gennaio 1999 nei confronti dell'aiuto concesso dall'Italia al cantiere navale Industrie Navali Meccaniche Affini SpA (in prosieguo "INMA"). Su ricorso del beneficiario, il 26 febbraio 2002 il Tribunale di primo grado ha annullato la decisione definitiva della Commissione(3). Con lettera del 31 luglio 2002 l'Italia ha fornito ulteriori informazioni.

II. DESCRIZIONE

(2) La società INMA, situata a La Spezia, inizialmente aveva ricevuto dall'Italia un aiuto finanziario sotto forma di garanzie e di ripiano delle perdite tramite la holding pubblica Italia Investimenti SpA (in prosieguo "Itainvest"), che è anche l'unico azionista dell'INMA.

(3) Tra il 1987 e il 1998 l'INMA ha beneficiato di numerosi contributi erogati dal ministero della Marina mercantile e successivamente dal ministero dei Trasporti e della navigazione in base alle leggi italiane 599/82, 111/85, 234/89 e 132/94. Tra il 1996 e il 1998 la Itainvest ha prestato in favore della INMA talune garanzie, in particolare fideiussioni, relative a navi commissionate dagli armatori Stolt Nielsen, Tirrenia, Pugliola e Corsica Ferries. A chiusura dell'esercizio 1996 le perdite della INMA ammontavano a 21,4 miliardi di ITL. L'assemblea degli azionisti del 13 novembre 1997 aveva deciso di coprire tali perdite, da un lato, con le riserve dell'impresa per un importo di 4,68 miliardi di ITL e, dall'altro, con un apporto di capitali della Itainvest di 16,7 miliardi di ITL. L'assemblea degli azionisti del 24 marzo 1998 ha constatato che i conti dell'INMA, chiusi al 30 novembre 1997 presentavano già perdite per 81,89 miliardi di ITL. La Itainvest ha coperto tali perdite. Nel corso dell'assemblea degli azionisti del 23 giugno 1998 i conti dell'INMA hanno rilevato, per l'esercizio 1997, perdite complessive di 103,7 miliardi di ITL. Itainvest ha coperto il saldo ancora scoperto di tale importo, vale a dire 21,81 miliardi di ITL.

(4) Il 6 novembre 1998 la INMA è stata posta in liquidazione e il curatore è stato autorizzato a portare a termine le commesse in corso presso il cantiere. Successivamente tali commesse sono state completate e le navi sono state consegnate ai rispettivi armatori. Da quando il cantiere è stato posto in liquidazione non sono pervenute nuove commesse, ragione per cui, una volta consegnata l'ultima nave, il cantiere ha cessato di esercitare qualsiasi attività economica.

(5) L'aiuto di Stato, di cui la Commissione aveva dichiarato l'illegittimità con decisione negativa del 20 luglio 1999, era stato iscritto nella massa fallimentare. A prescindere dai costi amministrativi connessi con la procedura di liquidazione, la Itainvest, che inizialmente aveva concesso l'aiuto, rappresenta l'unico creditore nella liquidazione.

(6) Il 12 ottobre 1999, in seguito alla pubblicazione di un invito a manifestare interesse all'acquisto del cantiere su cinque giornali nazionali nonché sulla stampa europea specializzata, tra cui la Lloyds List, il curatore ha ceduto l'INMA al gruppo Rimorchiatori Panfilo & C Srl (canteri San Marco), che aveva presentato l'offerta più elevata. Il prezzo pagato per le attività dell'INMA è stato di 8 milioni di EUR, di gran lunga superiore al valore stimato dall'esperto indipendente di 1,1 milioni di EUR. Successivamente, il 17 novembre 2000 l'INMA è stata cancellata dal registro pubblico dei costruttori navali.

III. CONCLUSIONE

(7) La Commissione osserva che il beneficiario dell'aiuto ha posto fine a tutte le sue attività. Inoltre nell'ambito della procedura di liquidazione della società nella quale l'ente erogatario, ossia la Itainvest, era l'unico vero creditore nonché l'unico azionista del debitore, è stata chiesta la restituzione di tutti gli aiuti di Stato potenzialmente incompatibili.

(8) Pertanto la Commissione conclude che tutte le potenziali distorsioni di concorrenza derivanti dalla misura messa in atto da parte dell'Italia in favore dell'INMA, sono state eliminate.

(9) Di conseguenza il procedimento di indagine formale ai sensi dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato nei confronti della misura in questione è divenuto privo di oggetto,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE

Articolo 1

Il procedimento ai sensi dell'articolo 88, paragrafo 2 del trattato avviato il 19 gennaio 1999 contro Industrie Navali Meccaniche Affini SpA è chiuso.

Articolo 2

La Repubblica italiana è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 30 ottobre 2002.

Per la Commissione

Mario Monti

Membro della Commissione

(1) GU C 63 del 5.3.1999, pag. 2.

(2) GU L 83 del 4.4.2000, pag. 21.

(3) Sentenza del Tribunale di primo grado del 26 febbraio 2002, causa T-323/99: Industrie Navali Meccaniche Affini SpA (INMA) e Italia Investimenti SpA (Itainvest) contro Commissione (Raccolta 2002, pag. II-545).

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