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Document 31986Y0812(02)

Seconda risoluzione del Consiglio, del 24 luglio 1986, concernente la promozione della parità delle possibilità per le donne

OJ C 203, 12.8.1986, p. 2–4 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT)

Legal status of the document In force

31986Y0812(02)

Seconda risoluzione del Consiglio, del 24 luglio 1986, concernente la promozione della parità delle possibilità per le donne

Gazzetta ufficiale n. C 203 del 12/08/1986 pag. 0002 - 0004


SECONDA RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO del 24 luglio 1986 concernente la promozione della parità delle possibilità per le donne (86/C 203/02)

IL CONSIGLIO DELLE COMUNITÀ EUROPEE,visti i trattati che istituiscono le Comunità europee,visto il progetto di risoluzione presentato dalla Commissione (1),visto il parere del Parlamento europeo (2),visto il parere del Comitato economico e sociale (3),considerando che, per la promozione della parità delle possibilità per le donne, sono state avviate varie azioni a livello comunitario, tra le quali, in particolare, l'adozione da parte del Consiglio della direttiva 75/117/CEE, del 10 febbraio 1975, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative all'applicazione del principio della parità delle retribuzioni tra i lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile (4), della direttiva 76/207/CEE, del 9 febbraio 1976, relativa all'attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne per quanto riguarda l'accesso al lavoro, alla formazione ed alla promozione professionali e le condizioni di lavoro (5) e della direttiva 79/7/CEE, del 19 dicembre 1978, relativa alla graduale attuazione del principio di parità di trattamento tra gli uomini e le donne in materia di sicurezza sociale (6);considerando che questi strumenti giuridici comunitari costituiscono il fondamento necessario per lo sviluppo dell'azione comunitaria;considerando che il programma d'azione 1982-1985 e gli impegni assunti in tale ambito, segnatamente la risoluzione del Consiglio, del 12 luglio 1982, relativa alla promozione della parità delle possibilità per le donne (7), la risoluzione del Consiglio, del 7 giugno 1984, relativa alle azioni per combattere la disoccupazione femminile (8) e la raccomandazione del Consiglio, del 13 dicembre 1984, sulla promozione di azioni positive a favore delle donne (9), e in settori annessi (10) costituiscono contributi positivi alla promozione della parità delle possibilità;considerando tuttavia che talune disparità sussistono e rischiano di ampliarsi nell'attuale contesto economico;considerando che le iniziative già avviate devono essere intensificate e sviluppate per giungere ad un'eguaglianza reale che consenta alla donne di affrontare, su un piede di parità, i mutamenti sociali, tecnologici e professionali;considerando che il Parlamento europeo ha più volte insistito sulla necessità di una politica globale e di grande portata a favore della promozione della parità delle possibilità;considerando che occore rilevare con soddisfazione come la Commissione sia convinta che l'obiettivo di realizzare nei fatti la parità delle possibilità nella vita economica, sociale e culturale può e dovrebbe essere raggiunto senza imporre oneri insostenibili all'economia e alle imprese;considerando le conclusioni del Consiglio europeo del 2 e 3 dicembre 1985 in questa materia,1. si riferisce alle direttive, raccomandazioni, risoluzioni e altri strumenti adottati concernenti la promozione della parità della possibilità per le donne;2. rammenta le proposte di direttiva già presentate dalla Commissione e conviene di continuare ad adoperarsi per cercare soluzioni per i problemi in causa;3. conferma la necessità di sviluppare e intensificare l'azione avviata a livello comunitario e nazionale mediante una politica di ampio respiro, sistematica e coerente, intesa ad abolire le ineguaglianze di fatto a prescindere dalla situazione economica, nonché a promuovere un'effettiva parità delle possibilità;4. apporta il proprio sostegno ai grandi orientamenti della comunicazione della Commissione concernente un nuovo programma a medio termine «Parità delle possibilità per le donne (1986-1990)» ed appoggia l'obiettivo di tale programma di realizzare nei fatti la parità delle possibilità nella vita economica, sociale e culturale; rammenta, in questo contesto, l'importanza di promuovere la creazione di posti di lavoro;5. invita gli Stati membri a porre in atto le azioni appropriate, in particolare in base agli elementi che figurano nella comunicazione della Commissione di cui al punto 4 della presente risoluzione e in particolare:- assicurare un'applicazione effettiva del diritto vigente in materia di parità, in particolare mediante un'opera sistematica d'informazione, l'introduzione di meccanismi adeguati per garantire l'elaborazione e lo sviluppo delle disposizioni relative alla parità, nonché l'esame di tutti gli aspetti dei problemi relativi alla raccolta delle prove al riguardo;- sviluppare un'azione globale e coordinata nei settori dell'istruzione e della formazione intesa ad una partecipazione più equilibrata degli uomini e delle donne nell'ambito dei vari istituti di insegnamento ed a diversificare le scelte professionali verso settori e mestieri d'avvenire, ed in particolare verso quelli connessi alle nuove tecnologie, alla creazione dell'impresa ed alle professioni indipendenti, conformemente alla risoluzione del 3 giugno 1985;- adottare le misure adeguate intese a promuovere una migliore participazione delle donne nei settori professionali connessi all'introduzione delle nuove tecnologie per sviluppare il carattere misto e rispondere ai mutamenti che ne derivano;- sviluppare ed intensificare le azioni concrete a favore dell'occupazione femminile e, in particolare, appoggiare le iniziative locali, adottare le misure atte ad assicurare l'eguaglianza di accesso delle donne alla creazione di imprese, in particolare di cooperative, ed a sostenere le donne che esercitano attività indipendenti, ivi compreso nel settore agricolo;- adottare una politica più sistematica di promozione del carattere misto dell'occupazione a tutti i vari livelli, in particolare mediante azioni positive in tutti i settori, la revisione delle normative di tutela non più giustificate e la ricerca di soluzioni specifiche per le categorie più sfavorite;- riesaminare le disposizioni in materia di protezione sociale e di sicurezza sociale, tenendo conto dell'evoluzione del posto delle donne nel mondo dell'occupazione,- sviluppare le misure intese a promuovere la ripartizione delle responsabilità familiari e professionali mediante azioni di sensibilizzazione, iniziative in materia di organizzazione e ristrutturazione dell'orario di lavoro, nel rispetto delle competenze delle parti sociali, lo sviluppo delle infrastrutture sociali, in particolare delle varie forme di custodia dei figli, nonché soluzioni adeguate per quelle categorie e persone che ne hanno particolarmente bisogno;- varare od incentivare a tutti i livelli appropriati campagne d'informazione e di sensibilizzazione di grande portata ed organizzate in modo sistematico, intese a valorizzare gli aspetti positivi della parità allo scopo di favorire un'evoluzione delle mentalità specialmente mediante i mass media e diversificando i destinatari in modo da sensibilizzare tutti gli attori della vita politica, sociale, professionale, educativa e più particolarmente le donne stesse;- incoraggiare le parti sociali a prendere iniziative atte ad assicurare la parità effettiva delle possibilità e l'efficacia di azioni positive su posto di lavoro;- promuovere attivamente una maggiore partecipazione delle donne nel settore pubblico e in quello privato in particolare per quanto riguarda i posti di responsabilità e gli organi descisionali;6. conviene di continuare a promuovere la coerenza tra le azioni specifiche attuate a favore della parità delle possibilità e la politica economica e sociale globale, a livello sia comunitario sia nazionale; incarica la Commissione di controllare la coerenza tra le sue azioni a livello comunitario stimolando le azioni positive a favore delle donne nel quadro dei mezzi disponibili ed evitando qualsiasi iniziativa che possa scoraggiare le donne a presentarsi sul mercato dell'occupazione;7. decide di procedere ad una cooperazione più sistematica per quanto riguarda le politiche e le azioni degli Stati membri in materia di parità ed incarica la Commissione di organizzare tale cooperazione facendovi partecipare tutti gli organi interessati, in particolare le amministrazioni nazionali, gli organismi ed i comitati per la parità, le parti sociali, ecc.;8. chiede alla Commissione di procedere ad un bilancio ed ad una valutazione dell'attuazione del presente programma prima del 1° gennaio 1991 e a tal fine invita gli Stati membri a trasmetterle le informazioni necessarie anteriormente al 1° gennaio 1990. (1) GU n. C 356 del 31. 12. 1985, pag. 28.

(2) Parere reso il 13 maggio 1986 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).

(3) Parer reso il 24 aprile 1986 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).

(4) GU n. L 45 del 19. 2. 1985, pag. 19.

(5) GU n. L 39 del 14. 1. 1976, pag. 40.

(6) GU n. L 6 del 10. 1. 1979, pag. 24.

(7) GU n. C 186 del 21. 7. 1982, pag. 3.

(8) GU n. C 161 del 21. 6. 1984, pag. 4.

(9) GU n. L 331 del 19. 12. 1984, pag. 34.

(10) Segnatamente: - Risoluzione del Consiglio, del 2 giugno 1983, in merito a misure relative alla formazione professionale per l'introduzione di nuove tecnologie di informazione (GU n. C 166 del 25. 6. 1983, pag. 1). - Risoluzione del Consiglio, dell'11 luglio 1983, riguardante le politiche di formazione professionale nella Comunità europea per gli anni '80 (GU n. C 193 del 20. 7. 1983, pag. 2). - Risoluzione del Consiglio dei ministri dell'istruzione, riuniti in sede di Consiglio, del 19 settembre 1983, concernente provvedimenti volti ad introdurre le nuove tecnologie dell'informazione nel settore dell'istruzione (GU n. C 256 del 24. 9. 1983, pag. 1). - Risoluzione del Consiglio, del 23 gennaio 1984, concernente la promozione dell'occupazione giovanile (GU n. C 29 del 4. 2. 1984, pag. 1). - Risoluzione del Consiglio e dei ministri dell'istruzione riuniti in sede di Consiglio, del 3 giugno 1985, che contempla un programma di azione per la promozione dell'uguaglianza di opportunità per le ragazze ed i ragazzi in materia d'istruzione (GU n. C 166 del 5. 7. 1985, pag. 1).

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