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Document 52015BP0930(52)

    Risoluzione del Parlamento europeo, del 29 aprile 2015, sul discarico per l'esecuzione del bilancio delle agenzie dell'Unione europea per l'esercizio 2013: prestazioni, gestione finanziaria e controllo

    GU L 255 del 30.9.2015, p. 431–438 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    ELI: http://data.europa.eu/eli/res/2015/930(52)/oj

    30.9.2015   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 255/431


    RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

    del 29 aprile 2015

    sul discarico per l'esecuzione del bilancio delle agenzie dell'Unione europea per l'esercizio 2013: prestazioni, gestione finanziaria e controllo

    IL PARLAMENTO EUROPEO,

    viste le sue decisioni sul discarico per l'esecuzione del bilancio delle agenzie dell'Unione europea per l'esercizio 2013,

    visti la relazione della Commissione sul seguito dato al discarico per l'esercizio 2012 [COM(2014)607] e i documenti di lavoro dei servizi della Commissione che l'accompagnano [SWD(2014)285, SWD(2014)286],

    viste le relazioni annuali specifiche (1) della Corte dei conti sui conti annuali delle agenzie decentrate per l'esercizio 2013,

    visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (2),

    visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (3), in particolare l'articolo 208,

    visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (4),

    visto il regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (5), in particolare l'articolo 110,

    visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,

    visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e i pareri della commissione per l'occupazione e gli affari sociali e della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (A8-0070/2015),

    A.

    considerando che la presente risoluzione contiene, per ciascun organismo di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012, le osservazioni orizzontali che accompagnano la decisione di discarico in conformità dell'articolo 110 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 e dell'articolo 3 dell'allegato V del regolamento del Parlamento;

    B.

    considerando che nell'ultimo decennio il numero delle agenzie è aumentato in modo sostanziale passando da tre nel 2000 a 32 nel 2013;

    1.   

    ribadisce l'importanza dei compiti svolti dalle agenzie e il loro impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini dell'Unione, e l'autonomia delle agenzie, in particolare di quelle di regolamentazione e di quelle la cui funzione consiste nel raccogliere informazioni in maniera indipendente; ricorda che le agenzie sono state istituite principalmente con lo scopo di effettuare valutazioni tecniche o scientifiche indipendenti; osserva che il ruolo delle agenzie decentrate consiste nell'assistere la Commissione ad attuare le politiche unionali a nome dell'Unione stessa; invita la Commissione e la rete delle agenzie dell'Unione (la «Rete») a migliorare le loro politiche in materia di comunicazione onde garantire che le agenzie comunichino efficacemente con i cittadini allo scopo di sensibilizzarli maggiormente in merito produttività e ai risultati conseguiti;

    2.   

    riconosce il ruolo svolto dalle agenzie nel sostenere le politiche dell'Unione; invita ad avvalersi maggiormente di queste competenze e capacità nelle pertinenti fasi del processo politico del Semestre europeo; sottolinea il contributo delle agenzie nell'ambito delle attività finalizzate al conseguimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020;

    3.   

    riconosce che nell'ambito dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia è stato creato un numero elevato di agenzie, ma ribadisce l'importanza delle missioni cui esse adempiono e il loro impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini; sottolinea che tutte le nuove agenzie sono state create per rispondere a una necessità specifica; rileva che alcune agenzie nell'ambito dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia sono agenzie operative e che l'esecuzione del loro bilancio dipende anche da fattori esterni;

    4.   

    ritiene che la discussione sui progetti di programma di lavoro annuale e le strategie pluriennali delle agenzie nell'ambito delle commissioni competenti contribuisca a garantire che programmi e strategie rispecchino le reali priorità politiche;

    5.   

    rileva, sulla base della sintesi delle risultanze degli audit annuali del 2013della Corte dei conti riguardo alle agenzie e ad altri organismi dell'Unione (la «sintesi della Corte»), che il bilancio 2013 delle agenzie è ammontato a circa 2 miliardi di EUR, il che rappresenta un aumento del 25 % rispetto al 2012 e l'1,4 % circa del bilancio generale dell'Unione; rileva che tale aumento origina soprattutto da agenzie di nuova istituzione e da nuove responsabilità assegnate ad alcune agenzie; osserva, sulla base della sintesi della Corte, che le agenzie occupano circa 6 500 persone tra funzionari permanenti e agenti temporanei, ossia il 14 % del totale dei funzionari dell'U autorizzati nell'ambito del bilancio generale dell'Unione; osserva inoltre che prestano servizio presso le agenzie circa 2 900 addetti facenti parte del personale contrattuale o del personale distaccato;

    6.   

    ricorda che il rischio d'immagine associato alle agenzie è elevato per l'Unione, in quanto esse influenzano in misura significativa il processo politico e decisionale, nonché l'attuazione di programmi in settori di primaria importanza per i cittadini dell'Unione;

    7.   

    osserva che il principio del «rapporto costo-benefici» vale anche nel caso delle agenzie e che queste dovrebbero dimostrare che le loro prestazioni sono efficaci, assicurandosi che i cittadini siano ben informati dei risultati delle loro attività; richiede alla Rete di tenere l'autorità di discarico sempre informata dell'uso e del valore aggiunto della serie comune di principi e manuali sui sistemi e sui quadri di misurazione della performance, dei documenti di programmazione annuali e pluriennali, degli indicatori chiave di performance, e degli strumenti di notifica e di valutazione;

    Approccio comune e tabella di marcia della Commissione

    8.

    ricorda che nel luglio 2012 Parlamento europeo, Consiglio e Commissione hanno adottato un approccio comune sulle agenzie decentrate (l'«approccio comune»), un accordo politico concernente la futura gestione e riforma delle agenzie; prende atto che la Commissione è responsabile del seguito dato a tale accordo;

    9.

    accoglie con favore la «tabella di marcia della Commissione relativa al seguito da dare all'approccio comune sulle agenzie decentrate dell'UE» (la «tabella di marcia») definita nel dicembre 2012 e invita tutte le parti interessate a proseguire il progresso ottenuto dall'attuazione delle idee espresse in detto documento; constata che nella sua tabella di marcia la Commissione ha definito un piano dettagliato riguardante le modalità del seguito da dare all'approccio comune ed ha elencato 90 punti per i quali era richiesta l'azione di tutti gli attori coinvolti;

    10.

    prende atto della relazione della Commissione sui progressi compiuti nell'attuazione dell'approccio comune, della sua agenda per il 2013 e oltre, nonché degli sforzi che la Commissione e le agenzie decentrate hanno compiuto congiuntamente e che hanno portato a progressi comprovati; si compiace, a tale riguardo, che le modalità e i ruoli delle funzioni di controllo interno e dei servizi di revisione contabile interna delle agenzie siano stati chiariti nel regolamento finanziario quadro rivisto (6) (RFQ), nonché dell'elaborazione da parte dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) degli orientamenti relativi alle strategie antifrode delle agenzie dall';

    11.

    apprende dalla Rete che le agenzie hanno progredito bene in termini di attuazione delle azioni previste dall'approccio comune; riconosce inoltre che, in base allo studio lanciato dalla Rete fra le agenzie interessate dalla tabella di marcia, il tasso di completamento da parte delle agenzie delle azioni rilevanti per la tabella di marcia è del 96 %;

    12.

    prende atto del fatto che i servizi della Commissione hanno messo a punto disposizioni standard che includono disposizioni giuridiche adeguate per riflettere i principi concordati nell'ambito dell'approccio comune, nonché altre disposizioni che fanno abitualmente parte degli atti istitutivi delle agenzie; riconosce che tali disposizioni standard sono utilizzate come punto di riferimento quando si creano nuove agenzie o quando vengono rivisti gli atti istitutivi esistenti;

    13.

    osserva che, sulla base del contributo delle agenzie, la Commissione ha elaborato linee guida contenenti disposizioni standard per accordi relativi alla sede tra agenzie decentrate e Stati membri ospitanti; osserva con preoccupazione che 10 agenzie non hanno ancora accordi relativi alla sede; esorta tali agenzie ad affrontare efficacemente e in via prioritaria la questione degli accordi relativi alla sede, al fine di aumentare l'efficacia e di risparmiare sui costi; esprime preoccupazione in relazione alle gravi ripercussioni che la mancanza di accordi sulla sede può avere per il personale delle agenzie e invita gli Stati membri a completare gli accordi prima che abbia inizio la prossima procedura di discarico;

    14.

    ritiene necessario intraprendere una seria analisi al fine di valutare la possibilità di accorpare quelle agenzie che svolgono compiti similari, non solo per evitare uno spreco di risorse ma anche per creare una massa critica che renda le agenzie realmente efficaci;

    15.

    constata che la Commissione ha migliorato i suoi servizi alle agenzie sotto forma di raccomandazioni sia generali che specifiche, utilizzando le informazioni e i suggerimenti forniti dalla Rete; rileva che, in un contesto di risorse finanziarie e umane limitate, tali miglioramenti hanno portato a prendere in considerazione possibili misure strutturali intese a razionalizzare il funzionamento delle agenzie; osserva che dette misure hanno già prodotto dei risultati, quali la condivisione i servizi tra agenzie, e incoraggia le agenzie a proseguire gli sforzi in tal senso;

    Gestione finanziaria e di bilancio

    16.

    ricorda che il principio dell'annualità è, insieme a quello dell'unità e a quello del pareggio, uno dei tre principi di bilancio fondamentali che sono indispensabili per garantire un'esecuzione efficace del bilancio dell'Unione; osserva che le agenzie decentrate non rispettano sempre appieno il principio dell'annualità; invita le agenzie a ridurre al minimo gli errori a tal riguardo;

    17.

    rileva, sulla base della sintesi della Corte, che l'elevato livello di stanziamenti impegnati riportati all'esercizio successivo resta la questione più frequente in tema di gestione finanziaria e di bilancio e che tale problema ha riguardato 24 agenzie; riconosce che un alto livello di stanziamenti riportati è contrario al principio dell'annualità del bilancio;

    18.

    prende atto del fatto che, in sette casi, la Corte dei conti ha comunque osservato un elevato livello di annullamenti degli stanziamenti riportati da esercizi precedenti; osserva che tali annullamenti indicano che gli stanziamenti riportati erano basati su una stima eccessiva del fabbisogno o che non erano comunque giustificati; invita le agenzie a fare quanto in loro potere, in particolare ad applicare migliori processi di pianificazione del bilancio, per evitare futuri riporti, concentrandosi in particolare su quelle agenzie che hanno annullato gli stanziamenti riportati dagli esercizi precedenti;

    19.

    constata che la Commissione ha adottato, il 30 settembre 2013, il nuovo RFQ inteso a semplificare le regole applicabili alle agenzie;

    20.

    osserva che, al fine di garantire una maggiore coerenza e comparabilità fra i documenti prodotti dalle agenzie, la Commissione sta collaborando con esse sulla definizione di linee guida per il documento di programmazione, che consiste di una componente annuale e di una pluriennale, nonché su di un modello per le relazioni annuali di attività consolidate che risponda ai requisiti stabiliti dal RFQ;

    21.

    rileva che il RFQ prevede che una relazione di attività consolidata sia trasmessa entro il 1o luglio di ogni anno alla Commissione, alla Corte dei conti e all'autorità di discarico, la quale combina le informazioni provenienti dalla relazione annuale di attività, dalle relazioni di audit interno ed esterno, nonché dalle relazioni finanziarie come richiesto dal precedente regolamento finanziario quadro; osserva che le relazioni di discarico restano separate per via del loro carattere specifico e dei destinatari dei conti provvisori;

    22.

    si rammarica del fatto che, nel caso dell'Istituto europeo di innovazione e tecnologia e di Frontex, la Corte dei conti abbia dovuto comunque esprimere un giudizio con rilievi sulla legittimità e la regolarità delle operazioni alla base dei loro conti; è preoccupato in relazione al numero ancora elevato di osservazioni (97) formulate dalla Corte dei conti relativamente a 35 agenzie; esorta la Rete a far sì che le agenzie interessate prendano tutte le misure necessarie per dar seguito alle osservazioni della Corte;

    Cooperazione tra le agenzie — servizi condivisi e sinergie

    23.

    esprime dubbi quanto all'ubicazione geografica delle agenzie, molte delle quali sono situate lontano dalle altre istituzioni europee; reputa che, per tutelare l'indipendenza delle agenzie, la distanza geografica non sia necessaria, e che non rappresenti di per sé una garanzia contro interferenze indesiderate da parte della Commissione o degli Stati membri, ma che comporti in tutti i casi spese di viaggio addizionali e renda più difficile beneficiare delle sinergie, ad esempio di servizi amministrativi e finanziari più centralizzati condivisi da tutte le agenzie o da un certo numero di esse;

    24.

    osserva che tutte le agenzie hanno esaminato i loro processi amministrativi interni in linea con le precedenti raccomandazioni dell'autorità di discarico; osserva inoltre che alcune agenzie effettuano già a una valutazione regolare dei processi in conformità della certificazione ISO (ISO 9001) nonché audit a cura dei loro servizi incaricati della qualità e della revisione contabile interna; apprende che alcune agenzie hanno assunto consulenti, che le assistono nella valutazione dei loro processi amministrativi interni;

    25.

    si compiace del fatto che il RFQ prevede la possibilità di condividere i servizi o di trasferirli nei casi in cui ciò possa migliorare l'efficienza in termini di costi; ricorda che le agenzie ricercano già le sinergie, lo scambio di migliori prassi e la condivisione dei servizi in vista di un funzionamento efficace e di uno sfruttamento ottimale delle loro risorse; riconosce che la cooperazione tra le agenzie ha registrato un'evoluzione e che essa andrà ulteriormente intensificandosi nei prossimi anni consentendo loro di continuare ad essere all'altezza dei loro obiettivi; osserva che l'82 % delle agenzie ha firmato un memorandum d'intesa con altre agenzie; invita le agenzie a continuare ad ampliare la loro già ben avviata cooperazione e la condivisione dei servizi; invita le agenzie a cercare in modo proattivo di collaborare ulteriormente fra loro, al fine di migliorare l'efficienza e l'efficacia dei loro lavori;

    26.

    prende dalle agenzie che è stato creato uno strumento di comunicazione online che funge da piattaforma per lo scambio di informazioni, conoscenze e migliori prassi fra di esse, e che include una banca dati di servizi condivisi in vari settori e di riferimenti a nuove iniziative; constata che la cooperazione fra le agenzie continua ad aumentare nei rispettivi settori di specializzazione e che, in un prossimo futuro, il 65 % di esse prevede di concludere nuove iniziative e di firmare nuovi memorandum d'intesa con altre agenzie;

    Performance

    27.

    si compiace che siano stati concordati una serie comune di principi per una gestione orientata a risultati efficienti ed efficaci, nonché orientamenti comuni su sistemi di misurazione della performance, documenti di programmazione annuali e pluriennali e strumenti di notifica e valutazione; sottolinea che è importante che la Rete diventi membro del nuovo gruppo di lavoro interistituzionale sulla performance al fine di promuovere la comprensione comune del concetto di performance buona e migliorata; chiede che la Corte dei conti fornisca una valutazione della performance e dei risultati delle agenzie, in tempo utile per il riesame del Quadro finanziario pluriennale nel 2016;

    28.

    ritiene che la tendenza a porre maggiore enfasi, nell'elaborazione delle relazioni, sull'efficacia e sui risultati conseguiti sia una tendenza positiva; chiede di rafforzare ulteriormente sotto questo aspetto il sistema di presentazione delle relazioni, al fine di migliorare la responsabilità democratica delle agenzie;

    Gestione delle risorse umane

    29.

    prende atto dell'adozione da parte della Commissione, nel luglio del 2013, di una comunicazione (7) intesa a stabilire una programmazione delle risorse umane e finanziarie per le agenzie decentrate nel periodo 2014-2020, con l'intento di garantire la compatibilità delle risorse con i vincoli imposti al riguardo dal quadro finanziario pluriennale 2014-2020;

    30.

    riscontra dalla Rete che la maggior parte delle agenzie ha già attuato, seppur con grandi difficoltà, nei rispettivi piani pluriennali di politica del personale, la richiesta riduzione del 5 %; si rammarica che la Commissione abbia creato una riserva di riassegnazione supplementare del 5 % del personale, imponendo così nella realtà all'organigramma delle agenzie tagli ulteriori e andando al di là dell'obiettivo concordato del 5 %;

    31.

    apprende dalla Rete che alcune agenzie devono già far fronte a gravi difficoltà nell'espletamento del loro mandato, date le risorse limitate di cui dispongono; osserva con preoccupazione che sarà difficile per le agenzie mantenere lo stesso livello di qualità del lavoro se questo processo di riduzione ulteriore del personale continuerà, considerato che l'Unione affida loro un numero sempre crescente di compiti e responsabilità; invita la Commissione a rivedere il suo piano per quanto riguarda le riduzioni supplementari del personale e ad adattarlo in base al carico di lavoro e al fabbisogno di risorse di ciascuna agenzia;

    32.

    ricorda la posizione del Parlamento in materia di procedura di bilancio secondo la quale il personale finanziato dai diritti provenienti dall'industria e, di conseguenza, non finanziato dal bilancio dell'Unione non dovrebbe essere interessato dal taglio annuale dell'1 % applicato dall'Unione; ritiene che la Commissione dovrebbe trattare le agenzie finanziate principalmente dal bilancio dell'Unione come un caso a parte e proporre un quadro specifico per le agenzie finanziate principalmente dall'industria che dovrebbe essere in proporzione ai servizi forniti dall'agenzia in questione;

    33.

    osserva che la Rete ha deciso di creare un pool di investigatori interagenzia incaricato di effettuare indagini disciplinari; apprende che i candidati nominati dalle agenzie prenderanno parte, a tale scopo, a un'azione di formazione specifica organizzata dall'Ufficio di indagine e disciplina della Commissione;

    34.

    invita le agenzie a migliorare il loro equilibrio geografico a livello della costituzione dell'organico; chiede a tutte le agenzie di pubblicare il loro equivalente a tempo pieno (ETP) effettivo, non solo per gli agenti temporanei e gli agenti contrattuali ma anche in riferimento al tempo lavorato da contraenti esterni, espresso in ETP;

    Cooperazione della Rete con il Parlamento

    35.

    è soddisfatto della cooperazione della Rete con la commissione parlamentare competente ed osserva la disponibilità e l'apertura dei direttori delle agenzie contattate dalla commissione nel quadro della procedura annuale di discarico; invita la Rete e le singole agenzie ad estendere ulteriormente la loro comunicazione e cooperazione con il Parlamento, al di là della procedura di discarico;

    Conflitti di interesse e trasparenza

    36.

    osserva che, sulla base della tabella di marcia, nel dicembre 2013 la Commissione ha pubblicato gli «Orientamenti sulla prevenzione e la gestione dei conflitti di interesse nelle agenzie decentrate dell'UE» (gli «Orientamenti»); osserva altresì che detti Orientamenti includono disposizioni concernenti la pubblicazione delle dichiarazioni di interesse di membri del consiglio di amministrazione, di direttori esecutivi, di esperti di comitati scientifici o altri organismi e altro personale di questo tipo; osserva anche che gli Orientamenti forniscono un riferimento chiaro per le politiche adottate dalle agenzie; prende atto del fatto che un certo numero di agenzie ha pubblicato politiche sulla prevenzione e la gestione dei conflitti di interesse, o aggiornato le proprie politiche esistenti al fine di rispecchiare gli Orientamenti;

    37.

    rileva che gli Orientamenti non sono giuridicamente vincolanti per le agenzie e invita la Commissione a valutare come potrebbero essere conclusi con queste ultime accordi maggiormente vincolanti con lo scopo di promuovere la trasparenza e di evitare i conflitti di interesse;

    38.

    apprende dalle agenzie che la fiducia dei cittadini dell'Unione nelle istituzioni, negli organi e negli organismi europei è della massima importanza; rileva che le agenzie hanno introdotto un certo numero di misure e strumenti concreti per affrontare in modo adeguato i rischi reali e presunti di conflitti di interesse; rileva altresì che l'88 % delle agenzie ha già adottato politiche pertinenti in materia di prevenzione e gestione dei conflitti di interesse, mentre il restante 12 % sta provvedendo in tal senso; osserva che le politiche dell'81 % delle agenzie tengono conto degli esperti nazionali distaccati così come del personale esterno e interinale;

    39.

    rileva, tuttavia, che un certo numero di agenzie incontra ancora delle difficoltà per quanto riguarda l'attuazione delle rispettive politiche in materia di indipendenza, segnatamente in relazione allo staff presente nei gruppi di esperti e nei panel e comitati scientifici; raccomanda alle agenzie di affrontare la questione insieme alla Commissione, tenendo anche conto dei suggerimenti formulati nell'indagine di propria iniziativa del Mediatore europeo (OI/6/2014/NF) avviata il 12 maggio 2014, di cui nella lettera alla Commissione concernente la composizione dei suoi gruppi di esperti;

    40.

    prende atto del fatto che il 61 % delle agenzie ha già pubblicato sul sito Web i CV e le dichiarazioni di interessi dei membri dei consigli di amministrazione, del personale dirigente e dei rispettivi esperti esterni e interni; prende altresì atto del fatto che le restanti agenzie hanno deciso di pubblicare le stesse informazioni una volta adottate le politiche riviste e si aspetta che tali agenzie procedano all'adozione delle politiche riviste e alla pubblicazione delle suddette informazioni senza inutili ritardi;

    41.

    osserva che né gli esperti nazionali distaccati né il personale esterno e interinale sono menzionati specificamente negli Orientamenti e che, soprattutto nel caso dei cosiddetti esperti indipendenti, vi è ancora margine per interpretazione, ad esempio per quanto concerne i docenti universitari che hanno anche intrapreso ricerche per singole società o per il mondo delle imprese in senso ampio; chiede alla Rete di garantire al riguardo un approccio armonizzato, che impedirà anche conflitti di interesse indiretti;

    42.

    apprende che l'OLAF ha elaborato orientamenti per le strategie antifrode delle agenzie e che nel farlo ha tenuto conto del contributo di queste ultime; osserva che l'OLAF ha fornito sostegno alle agenzie per facilitare la messa in atto da parte loro di detti orientamenti;

    43.

    invita la Corte dei conti a dar seguito alla sua relazione speciale n. 15/2012 su «La gestione del conflitto di interessi in quattro agenzie UE»;

    44.

    incoraggia la Commissione a intraprendere su base regolare una valutazione della trasparenza e dell'integrità delle agenzie nonché a rendere pubblici i risultati di detta valutazione;

    Visibilità

    45.

    deplora la mancanza di visibilità e di responsabilità democratica delle agenzie, che in linea di massima non sono ben conosciute dai cittadini e che sono vulnerabili rispetto alle influenze esterne di lobbisti specializzati, segnatamente di quelli che rappresentano grosse imprese;

    46.

    riconosce che nel 2014 quasi tutte le agenzie hanno dichiarato sul loro sito Web di essere agenzie dell'Unione; sollecita le rimanenti agenzie ad aggiungere urgentemente questo tipo di dichiarazione e invita le agenzie a dare assicurazione del fatto che esse e la loro attività sono associate all'Unione;

    47.

    si compiace dell'iniziativa presa da alcune agenzie di organizzare consultazioni pubbliche su talune loro politiche; invita le agenzie a proseguire con tale prassi;

    48.

    osserva, in relazione alla responsabilità sociale, che tutti i contratti firmati dalle agenzie per servizi esterni vincolano i contraenti a rispettare la legislazione del lavoro e fiscale locale; riconosce che le agenzie hanno intrapreso anche altre azioni di promozione della responsabilità sociale, sia dovute al profilo sociale delle loro missioni specifiche sia in relazione alle comunità locali in cui hanno sede;

    49.

    rileva in particolare le seguenti azioni:

    l'Agenzia europea dei medicinali sta pubblicando sul suo sito Web la maggior parte dei suoi lavori, in vista di una migliore informazione e sensibilizzazione del pubblico,

    il Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale sta sostenendo attivamente il Comune di Salonicco nella valutazione delle possibilità di localizzazione e abbinamento delle competenze a livello locale e regionale, nonché nella ridistribuzione delle sue attrezzature informatiche declassificate alle scuole e ad enti di beneficienza locali, sulla base di un processo trasparente di richiesta e attribuzione,

    il programma innovativo nel settore delle attività relative ai media sociali posto in atto dalla Fondazione europea per la formazione professionale nel quadro dell'Anno europeo di lotta alla povertà e all'esclusione sociale, nel 2010, ha vinto premi internazionali e tale approccio partecipativo è stato esteso anche ad altre attività della Fondazione;

    50.

    osserva che solo un'agenzia, il Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea (CdT), pubblica la sua relazione annuale di attività in tutte le lingue ufficiali dell'Unione, mentre tre agenzie traducono sintesi delle loro relazioni annuali di attività in 23 lingue ufficiali, ad eccezione dell'irlandese;

    51.

    prende atto del fatto che, sotto la guida del CdT, la Rete ha condotto un'indagine sull'approccio delle agenzie al multilinguismo; osserva che da tale indagine risulta che le attuali impostazioni in materia di multilinguismo sono molto differenziate e che, avendo ciascuna agenzia un suo pubblico, essendo le, istanze rivolte da parte di gruppi di interesse differenti, e variando i loro bilanci e dimensioni, non può esserci una politica linguistica unica per tutte le agenzie;

    52.

    riconosce, cionondimeno, che tutte le agenzie si stanno adoperando per applicare una prassi multilinguistica a livello della loro presenza online e per far sì che sul loro sito Web figuri almeno una sezione o un documento contenente informazioni di base sull'agenzia in tutte le lingue ufficiali dell'Unione; sottolinea che, sebbene un approccio multilinguistico necessiti di un impegno finanziario significativo, è necessario che le agenzie agiscano immediatamente in tale settore;

    53.

    prende atto del fatto che i risultati dell'attività delle agenzie sono resi disponibili attraverso la pubblicazione, sui rispettivi siti Web, della loro relazione annuale di attività; osserva che parti di tale relazione comprendono descrizioni che spiegano, in termini accessibili, in che modo i fondi dell'Unione sono utilizzati nel bilancio delle agenzie; osserva altresì che la maggior parte delle agenzie elabora relazioni che sono connesse con l'impatto dei loro compiti specifici sui cittadini dell'Unione e che spiegano per quale motivo la loro attività è importante;

    54.

    constata che numerose agenzie hanno potenziato la loro presenza online e hanno intrapreso sforzi considerevoli per accrescere la loro visibilità e si compiace dell'approccio proattivo adottato a tale riguardo; invita le agenzie a migliorare ulteriormente la loro visibilità per il tramite di altri strumenti quali, fra l'altro, le reti sociali, le giornate «porte aperte», la presenza alle fiere, e altri strumenti simili, con lo scopo di garantire che i cittadini europei siano informati in modo esaustivo e trasparente in merito alle attività delle agenzie;

    Controlli interni

    55.

    osserva che 10 agenzie hanno avuto un totale di 17 osservazioni riguardanti i controlli interni, il che rappresenta un progresso rispetto al 2012, esercizio in cui 22 agenzie avevano 34 osservazioni su tale aspetto; rileva che in quattro casi il problema riguardava l'attuazione delle norme di controllo interno che non erano state adottate alla fine dell'esercizio o che erano state adottate ma solo parzialmente attuate, o per le quali erano ancora in corso azioni correttive; rileva che il numero delle osservazioni relative alla gestione delle immobilizzazioni e alla gestione delle sovvenzioni è diminuito rispetto al 2012;

    56.

    prende atto del fatto che il ruolo del Servizio di audit interno della Commissione (IAS) e quello delle Strutture di audit interno (IAC) delle agenzie sono stati ulteriormente chiariti dal RFQ, il che pone le premesse per un rafforzamento del coordinamento dei lavori, dello scambio di informazioni e delle sinergie globali fra di essi; rileva che il RFQ offre alle agenzie la possibilità di condividere le loro Strutture di audit interno e le invita a procedere in tal senso per quanto possibile;

    57.

    invita la Corte dei conti a continuare a porre l'accento sulla verifica della buona gestione finanziaria delle agenzie, segnatamente l'economia, l'efficienza e l'efficacia con cui queste ultime hanno utilizzato i loro stanziamenti nell'esercizio delle rispettive responsabilità;

    Agenzie autofinanziate

    58.

    ribadisce che gli organismi dell'Unione cui non si applicano le regole finanziarie di cui nel RFQ dovrebbero se del caso introdurre, a fini di coerenza, regole analoghe (8); sottolinea che le attuali eccedenze devono essere trattate quanto prima, e che si dovrebbe esaminare la possibilità di riassegnare le risorse al bilancio dell'Unione; sottopone la questione, per esame, al gruppo di lavoro interistituzionale sulla performance;

    Altre osservazioni

    59.

    si compiace degli sforzi intrapresi dalle agenzie per affrontare le questioni dell'efficacia dei costi e del rispetto dell'ambiente da parte del quadro di lavoro; incoraggia le agenzie a ricercare, in relazione alla gestione del lavoro e degli edifici, ulteriori soluzioni che siano efficaci sotto il profilo dei costi e non dannose per l'ambiente, nonché a migliorare l'utilità delle soluzioni digitali, ad esempio delle videoconferenze, al fine di ridurre le spese di viaggio e altri costi;

    60.

    incarica il suo presidente di trasmettere la presente risoluzione alle agenzie soggette a questa procedura di discarico, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).

    (1)  GU C 442 del 10.12.2014.

    (2)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

    (3)  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.

    (4)  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.

    (5)  GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42.

    (6)  Regolamento delegato (UE) n. 1271/2013, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

    (7)  COM(2013)519.

    (8)  Attualmente l'UCVV (Ufficio comunitario delle varietà vegetali) con sede ad Angers, e l'UAMI (Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno) con sede ad Alicante.


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